Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ESTIMO
Prof. Angela Poletti
1
INDICE:
2
Capitoli 6, 7 e 11 redatti da Anna Magalini.
3
1.0 I Beni Immobili:
Il termine bene immobiliare si riferisce ad un particolare tipo di beni: la terra e le
risorse incorporate; “sono beni immobili il suolo, le sorgenti ed i corsi d’acqua, gli
alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo in modo transitorio,
e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo.
Sono reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando sono
saldamente assicurati alla riva o all’alveo e sono destinati all’esserlo in modo
permanente per la loro utilizzazione. Sono mobili tutti gli altri beni”1
1
art.812 del C.C.
4
1.2 Normativa:
La Banca d’Italia con circolare del 27/12/2006 la n. 263 (Nuove disposizioni di
vigilanza prudenziale per le banche), ha introdotto una serie di requisiti
riguardanti la corretta valutazione degli immobili e i requisiti dei valutatori.
Esso deve essere oggettivo benché possa essere il più probabile ovvero quello
con la massima possibilità di verificarsi (NON può esprimere l’opinione dei diretti
interessati né quella del perito).
5
1.4 I Cinque postulati:
I postulati estimativi, che sono cinque, rappresentano una proposizione non
dimostrata che si assume essere vera in base all’esperienza reale, alla
conoscenza ed al senso comune.
Essi sono:
Stabilisce che il valore della stima dipende dallo scopo per il quale è richiesta la
valutazione. Uno stesso bene può presentare contemporaneamente diversi
valori ovvero tanti valori quante sono le ragioni pratiche che promuovono la
stima. Individuare l’aspetto economico da considerare per formulare una
previsione sul più probabile valore che un determinato bene economico potrà
avere in futuro nel mercato. È essenziale lo scopo, non si può tralasciare.
6
Il postulato del prezzo:
Il postulato del prezzo è esclusivo in quanto afferma che non esiste una
valutazione estimativa che non si basa sul prezzo (essendo ogni altra valutazione
non di tipo estimativo).
Occorre perciò avere un’esatta conoscenza del bene economico da stimare e del
mercato nel quale si colloca (mercato di riferimento) poiché la formulazione del
giudizio di valore si basa sulla comparazione di prezzi.
Postulato dell’ordinarietà:
Criterio statistico:
7
L’area sottostante la curva normale rappresenta la frequenza o la probabilità
della variabile. Il criterio statistico si basa sulla teoria frequentista della
probabilità che, a sua volta, si basa sulla ‘legge empirica del caso’ secondo la
quale per una serie di prove ripetute un gran numero di volte nelle stesse
condizioni, ciascuno degli eventi possibili si manifesta con una frequenza relativa
che è approssimativamente uguale alla sua probabilità.
La linea tratteggiata al centro è la media, che coincide con moda e mediana, noi
consideriamo come ordinario il caso più frequente. La maggioranzew determina
le condizioni ordinarie. Se ho pochi casi di riferimento, come spesso succede mi
adatto.
Criterio economico:
La stima di un bene deve far riferimento non alle condizioni attuali e nemmeno a
quelle potenziali, ma soltanto a quelle condizioni che, a giudizio della
maggioranza degli esperti, si ritengono normali e continuative 2
Criterio Giuridico:
La stima di un bene deve far riferimento su norme legali nelle quali il legislatore
ha fissato preventivamenteil criterio di stima e/o ha stabilito le modalità di
calcolo. In questi casi l’ordinarietà è definibile nel caso di specie della norma e
non si può prescindere dalle specifiche condizioni reali (ad esempio nel caso
della stima del danno dove la stima deve essere commisurata all’effettivo danno
economico patito).
2
Michieli, 1993
8
Ne consegue quindi che ogni elemento (soggetto ed oggetto) considerato o
coinvolto nella stima deve essere considerato ordinario, se io non sono in
condizione di ordinarietà devo comunque considerare una condizione ordinaria
e poi dovrò appore delle detarazioni.
Non tutto genera detrazioni, una condizione può anche portare migliorie.
Il valore di stima deve pertanto risultare ‘normale’: ogni elemento che non rientra
nell’ordinarietà deve essere considerato a parte e fatto entrare successivamente
(per sottrazione o aggiunta rispetto al valore ottenuto nella condizione di
ordinarietà):
Il concetto di normalità non ha valore assoluto, ma, di volta in volta, deve essere
riportato alla realtà del momento cui la stima va riferita e concepito in modo da
soddisfare le esigenze pratiche della stima con riferimento a tutti i beni
economici (mobili ed immobili, materiali ed immateriali, diritti reali e personali).
9
1.5 Principio di indifferenza di Jevons:
Legge dell’indifferenza di Jevons: “Nel mercato uno scambio crea
necessariamente un vantaggio per entrambi i soggetti che lo attuano…..” in
conseguenza di ciò “Beni identici hanno identico prezzo in tutti i luoghi di uno
stesso mercato in un dato momento (1871).”3
Ciò può accadere soltanto se nel mercato vi è una libera concorrenza perfetta
(ovvero una forma dimercatocaratterizzata dall’impossibilità degliimprenditoridi
fissare ilprezzodi vendita dei beni che producono, i quali prezzi derivano
esclusivamente dall’incontro della domanda e dell’offerta, che a loro volta sono
espressione dell’utilità e delcosto marginale)
Il valore, per Jevons, è sempre relativo: il valore di un bene non è altro che il
rapporto secondo cui viene scambiato con altri.
3
William Stanley Jevons (1835 –1882), “Theory of Political Economy”, 1871
10
1.6 Presupposti del giudizio di stima:
Per procedere alla stima di un bene occorre:
La conoscenza tecnica del bene da stimare per cui occorre che un tecnico
sia specializzato nella conoscenza di beni immobiliari differenti (fabbricati
civili, fondi rustici, boschi, …).
La conoscenza economica del mercato: chi esegue la stima può
formulare il giudizio solo se conosce i prezzi, i costi, l’andamento della
domanda e dell’offerta dei beni simili a quello da stimare, delle materie
prime necessarie alla sua produzione e di quanto ad essa connesso.
La conoscenza dello scopo. In base allo scopo si prende in considerazione
un aspetto economico del bene in quanto il valore potrebbe essere
sempre diverso. Anche se gli scopi di stima potrebbero teoricamente
essere infiniti (con un numero infinito di diversi valori del bene da stimare)
si è visto che possono essere ricondotti tutti a sei possibili aspetti
economici.
1.6 I Valori:
Valore più probabile che si potrebbe realizzare nella libera contrattazione di
compravendita del bene (valore che con ogni probabilità si realizza in un
determinato mercato e in quel dato momento). È possibile solo se esiste un
mercato del bene da stimare e il giudizio di stima è tanto più oggettivo e
verosimile quanto più ampio e attivo è il mercato di quel bene.
11
Valore di costo è la somma di tutte le spese ordinarie che un imprenditore puro
dovrebbe sostenere per produrre e riprodurre un dato bene economico in un
determinato momento. Immagino di dover ricostruire l’immobile.
Si utilizza quando non esiste mercato per il bene in stima o quando si vuole
sostituire il bene con un altro a causa della sua diminuita disponibilità o
mancanza.
Ogni volta che sussistano i requisiti, si ottiene per differenza tra il valore di
mercato del bene intero e il valore di mercato della parte residua del bene
stesso, concepita staccata e separatamente vendibile.
Il valore di stima è La scelta di due o più aspetti del valore non dovrebbe portare
a conclusioni della stima dissimili.
12
economico-tecnico. Il valore di trasformazione considera le potenzialità (ancora
inespresse) del bene da valutare. Il valore di mercato dovrebbe essere pari alla
capitalizzazione ritraibile dal bene.
1.6 Le Fasi:
Conoscenza dello scopo pratico della stima (potrebbe essere espresso attraverso
un quesito di stima)
Nelle prime fasi progettuali non posso usare un procedimento di stima analitico.
non si può fare un computo metrico estimativo.
13
Una stima comparativa per confronto diretto si può effettuare quando:
Esistono beni simili nello stesso mercato (cioè i beni hanno simili
caratteristiche estrinseche ed intrinseche) secondo un prestabilito aspetto
economico
Si conoscono recenti valori (di mercato, di costo, di trasformazione, ….) dei
beni simili presi a confronto, resi ordinari
Esiste un parametro in comune, cioè un elemento di confronto, tra il bene
oggetto di stima ed i beni considerati.
14
2.0 Operazione finanziaria:
Si definisce operazione finanziaria una qualsiasi operazione che prevede scambio
di prestazioni riferite ad epoche diverse, partendo da una comune origine
temporale. Finanza è lo spostamento nel tempo di valori ed entità economiche.
L’aspetto finanziario ci permette di comparare nel tempo i valori, che non è una
semplice azione di media matematica, perché è rilevante la dimensione
temporale. Esistono due tipi di operazioni finanziarie, semplici e complesse.
15
2.1 Valore e prezzo:
Tutti i beni utili cioè disponibili in quantità limitata e atti a soddisfare un bisogno
hanno un valore. Il valore di un bene economico viene determinato dalla sua
utilità (capacità di soddisfare un bisogno) e dalla sua rarità. Può essere definito
dal soggetto nel tempo.
Il valore di stima è riferito alla valutazione coincidendo con un giudizio che esprime, in
termini previsionali e probabilistici, il probabile prezzo che si è stimato secondo un
determinato aspetto economico in un determinato momento per un bene.
Il prezzo è un dato storico cioè la quantità di moneta realmente pagata per l’acquisto di
un bene (fissato nel mercato). È dato dall’incontro tra domanda ed offerta. In un grafico
cartesiano con in ascissa il Prezzo ed in ordinata la quantità è dato dall’intersezione tra
Offerta e Domanda.
Il valore nel tempo del denaro varia e tale variazione è determinata da tre
componenti. Ciascuna delle quali richiede un compenso per il ritardo nella ricezione
del denaro:
16
2.2 L’inflazione e deflazione:
Definiamo inflazione la sovrabbondanza di moneta rispetto agli effettivi bisogni
del mercato.
Se c'è inflazione:
Quando l'inflazione sale, c'è un calo del potere d'acquisto del denaro. Le banche
centrali mettono in atto meccanismi per frenare l'inflazione elevata, nel
tentativo di limitare la crescita eccessiva dei prezzi.
Negli ultimi anni, i paesi più sviluppati hanno tentato di sostenere un tasso di
inflazione del 2-3%.
17
2.4 Il rischio:
Il rischio di mercato è il rischio associato alle perdite dovute a movimenti
sfavorevoli dei prezzi che influenzano i mercati finanziari.
Rischio sui tassi di interesse: una variazione improvvisa dei tassi di interesse può
produrre una volatilità improvvisa sul mercato.
Rischio sui titoli azionari: i prezzi delle azioni possono essere molto volatili con
prezzi che possono variare repentinamente (causando spesso perdite di valore).
Rischio sui tassi di cambio: è il rischio associato alla fluttuazione dei prezzi delle
valute.
Rischio sui prezzi delle materie prime: le materie prime, come il petrolio greggio,
l'oro e il mais, possono subire improvvise fluttuazioni di prezzo se si verificano
cambiamenti politici, normativi o stagionali, o altro.
18
Qualora siano noti i prezzi di mercato ed i redditi relativi a un segmento di mercato
il tasso si determina deducendolo dalla relazione che intercorre tra le due
grandezze (prezzi e redditi) utilizzando, dal punto di vista matematico, la funzione
inversa rispetto a quella della capitalizzazione del reddito.
Quando non è possibile la ricerca diretta sul mercato, il tasso si determina (in modo
indiretto), mediante un ragionamento logico-deduttivo che provvede alla
simulazione del mercato, mediante metodo additivo basato sulla somma di addendi
riferiti a nessi tecnici ed economici degli investimenti immobiliari. Uno di questi
metodi additivi è quello del tasso di rischio.
Ricerca diretta:
Ricerca indiretta:
La stima indiretta del saggio di capitalizzazione può essere definita col metodo
additivo del tasso di rischio che stima il saggio di capitalizzazione a partire da
un saggio di minimo rischio relativo ad investimenti finanziari privi di rischio o a
investimenti immobiliari con un rischio minimo (ad esempio quello dei titoli di
stato).
Tale saggio di rischio base è preso come punto di partenza al quale aggiungere
(eventualmente diminuire) una serie di fattori legati alle caratteristiche
dell’immobile (comodi e scomodi presenti), al tipo di immobile (apprezzamento
o deprezzamento dovuto alla situazione del mercato per quel particolare
segmento), alla modalità di gestione dell’investimento immobiliare.
19
2.6 Montante:
Per montante (M) di un capitale si intende la somma del capitale e dei relativi
interessi maturati in un determinato periodo di tempo.
q = 1 + r = 1 + (1 *0,05) = 1,05
20
Dalla formula precedente si possono ricavare le formule inverse:
Esempio 1:
Esempio 2:
Così possiamo calcolare la somma iniziale: C0= 100/0,02 *12/6 = 10.000 euro
C0 il capitale iniziale
r il saggio unitario di interesse
n il numero di mesi o giorni per cui si usufruisce del capitale [il tempo
può essere specificato in mesi (n = x/12) o in giorni (n = x/365)]
21
Esempio 1:
n il numero di mesi o giorni per cui si usufruisce del capitale [il tempo può essere
specificato in mesi (n = x/12) o in giorni (n = x/360)] ovvero n = 90/360
Sc=Mr n
Sconto razionale
Sc= Mr n/ 1+ r n
Sc= Mr nI = C0r n
Quindi: M -Sc=C0 C0 + I = M
22
Esempio 1
Riceverò in pagamento, per un lavoro già realizzato, una fattura di 15.000 € tra
90 giorni. Se il saggio di sconto è del 2%, quale è l’ammontare della fattura oggi
(considerando l’anno commerciale)?
Soluzione:
M -Sc=C0
Detta formula deriva dal fatto che gli interessi in un tempo n sono dati dal
montante (M) meno il Capitale iniziale (C0); sostituendo al montante la sua
formula M = C0qn, si ottiene In= C0qn-C0= C0(qn-1).
23
Problema del valore scontato
Da cui deriva che il capitale iniziale C0di un Montante M dopo n anni è uguale a
C0 =M 1/q^n
Problema dell’interesse
Da pag. 33
24
3.0 Il sistema economico:
Il sistema economico nasce dalla necessità di soddisfare dei bisogni. Le scelte
economiche degli individui sono infatti finalizzate al soddisfacimento dei loro
bisogni, che sono illimitati, con mezzi scarsi o insufficienti.
Perché si abbia attività economica occorre che esistano dei fini (bisogni) che
richiedano per la loro soddisfazione l’utilizzo di determinati mezzi limitati e
onerosi e la possibilità di scelta che consenta l’individuazione della soluzione più
vantaggiosa rispetto ad altre soluzioni potenziali.
25
3.2 Principi dell’economia:
Il principio economico del massimo raccomanda di raggiungere l'obiettivo a
portata di mano al massimo livello possibile, dati i mezzi disponibili.
col progredire del benessere può succedere che alcuni bisogni da voluttuari
diventino primari
Bisogni di base
Bisogno di sicurezza
Bisogno di appartenenza e d’affetto
Bisogno di stima
Bisogni di auto-attualizzazione
Quando ogni soggetto raggiunge i bisogni della scala più bassa nascono in lui i
bisogni della scala superiore, insomma non è mai soddisfatto.
4
cfr. Maslow AH, 1987, Motivationand personality, 3°Ed, Addison Wesley Longman, New York
26
3.2 Beni:
i beni privati sono legati al tema della rivalità, essendo limitati nell’utilizzo al
privato. I beni di club invece sono privati ma non rivali, perché lo possono usare
i membri. I Beni collettivi sono disponibili a tutti e perciò non rivali, come l’aria.
Utile
Disponibile in quantità limitata
Appropriabile
1. Secondo la destinazione:
Beni di consumo (rivolti a soddisfare direttamente un bisogno)
Beni di produzione (rivolti a produrre nuova ricchezza, cioè nuovi
beni)
2. Secondo la durata:
Beni a fecondità semplice (esauriscono la loro utilità con l’utilizzo
di una sola volta)
Beni a fecondità ripetuta (si logorano solo parzialmente con l’uso,
pertanto sono capaci di soddisfare più volte lo stesso bisogno)
3. Secondo la natura:
Beni materiali (gli oggetti e le cose tangibili )
Beni immateriali (beni generati dall’intelletto e dall’ingegno
dell’uomo –brevetti, professioni, diritti d’autore)
27
Definiamo utilità come la quantità di soddisfazione che si trae o si pensa di trarre
dall’uso di un certo bene (scuola marginalista o neoclassica). L’utilità di un bene
decresce con l’uso e si annulla quando il bisogno è totalmente soddisfatto.
Dosi di uno stesso bene hanno utilità decrescente per lo stesso individuo; utilità
marginale è l’utilità fornita dall’ultima dose del bene prima che finisca ed è minore
di ciascuna utilità fornita precedentemente dal bene stesso (è = 0 se il bene soddisfa
completamente il bisogno, è negativa se il bisogno viene soddisfatto prima che il
bene finisca, è positiva se il bene disponibile non riesce a soddisfare totalmente il
bisogno).
L’utilità sorge nella diretta relazione tra bene e uomo ed è soggettiva (non
misurabile, ma confrontabile).
Tutti i beni utili cioè disponibili in quantità limitata e atti a soddisfare un bisogno
hanno un valore.
28
Gli individui umani dotati di bisogni cercano di soddisfare i propri bisogni
consumando beni; pertanto, nella teoria economica sono designati come
consumatori (o famiglie private).
Il motivo per cui le imprese cercano di agire in modo economico è che altrimenti
i profitti non vengono massimizzati. I consumatori si aspettano che le imprese
massimizzino i loro profitti perché prestano loro il loro capitale; se i profitti delle
imprese non sono massimizzati, il reddito da capitale dei consumatori è
inferiore a quanto potrebbe essere e questo, a sua volta, influisce sulla capacità
dei consumatori di acquistare beni di consumo e, quindi, di soddisfare i propri
bisogni.
29
3.4 Produzione e distruzione:
Dato un bene (o un insieme di beni) Produzione significa creare nuova utilità o
aumentare quella esistente. Qualunque attività che aumenti l’utilità di un bene è
‘produzione economica’. (questo avviene sia con i beni materiali sia con i servizi).
L’utilità si verifica sia in termini di trasformazione materiale, sia in termini di
trasformazione nel tempo e nello spazio (trasformazione di un prodotto e
commercializzazione di un prodotto in un ambito differente rispettivamente).
In alcuni casi il consumo non distrugge il bene, ma gli toglie parte dell’utilità:
particolare caso dell’obsolescenza(macchinari ancora utilizzabili che perdono utilità
perché sostituibili con altri più efficienti)
Beni usati (Basso valore per il proprietario, magari alto per altri)
Beni di antiquariato
Primarie
Secondarie
Terziarie
I fattori di produzione
Beni naturali
Lavoro
Capitale
Organizzazione
30
Sono fissi i fattori che si possono facilmente aumentare in un processo
produttivo (terra, costruzioni edilizie, macchinari,…) e a loro volta:
3.5 Costi:
Il costo di produzione rappresenta la somma di tutte le spese che un
imprenditore puro deve sostenere per realizzare un determinato prodotto.
•Kt= Q+Sv+Tr+Sa+St+Bf+I
dove
Alcune voci sono fisse (prescindono dalla entità della produzione), altre
variabili(proporzionate al costo della produzione)
31
COSTO MEDIO
COSTO MARGINALE
A meno che il livello di una delle determinanti non cambi, il consumatore non
vorrebbe cambiare questa situazione, mantenendo la scelta invariata nel
tempo (base della condizione di equilibrio).
Supponiamo ora che il prezzo di uno dei beni nel paniere di equilibrio del
consumatore aumenti, a parità di altre condizioni, l’equilibrio non può essere
mantenuto.
5
La produzione aumenta con incrementi non proporzionali all’incremento del fattore stesso
32
È inevitabile che il livello di consumo di almeno uno dei beni acquistati dal
consumatore debba diminuire, dato che il prezzo di uno dei beni aumenta. È
molto plausibile che la quantità di equilibrio del bene il cui prezzo è aumentato
in realtà diminuisca come reazione.
IMPRESA E PRODUZIONE
33
L’utilità si verifica sia in termini di trasformazione materiale, sia in termini di
trasformazione nel tempo e nello spazio (trasformazione di un prodotto e
commercializzazione di un prodotto in un ambito differente rispettivamente).
Per poter fornire, l'impresa deve produrre, quindi le decisioni dell'azienda sono
legate alle domande su cosa, quanto e come produrre.
CURVA DELL’OFFERTA
La curva dell’offerta è inclinata verso l’alto perché la curva deriva dai costi di
produzione che si incrementano in base all’incremento della produzione e dei
relativi costi di ogni unità addizionale (cioè la curva dell’offerta è analoga ai costi
marginali). I produttori offrono ulteriori unità solo per un corrispondente
incremento del prezzo.
Sopra abbiamo assunto che la quantità di un certo bene X fornita da una singola
impresa sia determinata esclusivamente dal prezzo di questo bene; la relazione
tra queste due variabili è illustrata graficamente dalla curva di offerta
34
Nel punto in cui le due curve si intersecano si dice che il mercato è in equilibrio.
35
riducendo così l'eccesso di offerta. In condizioni ideali, il processo andrebbe avanti
fino al raggiungimento dell'equilibrio.
Esso è molto alto nel caso di beni gratuiti in quanto il loro costo è uguale a zero
L’area tra il prezzo di mercato e la curva della domanda (triangolo A) è il surplus del
consumatore =l’utilità addizionale guadagnata dai consumatori (che hanno pagato
meno della disponibilità a pagare).
L’area tra il prezzo di mercato e la curva della domanda (triangolo A) è il surplus del
consumatore =l’utilità addizionale guadagnata dai consumatori (che hanno pagato
meno della disponibilità a pagare).
Il surplus del consumatore è molto alto nel caso di beni gratuiti in quanto il loro
costo è uguale a zero.
I costi totali di produzione della quantità Qm = area al di sotto della curva dell’offerta
(area C).
36
strategie del monopolista: fissare la quantità prodotta e accettare il prezzo offerto
dal mercato oppure discriminare il prezzo di mercato in funzione dei compratori
37
Sono più sensibili a questa legge i beni a domanda elastica (es. beni voluttuari)
rispetto a quelli a domanda anelastica (beni di prima necessità)
Legge dell’indifferenza del prezzo: nello stesso mercato e nello stesso momento
vige lo stesso prezzo di un determinato prodotto (si basa sulle caratteristiche del
libero mercato di avere omogeneità dei prodotti, mancanza di preferenza e
trasparenza ovvero notorietà delle condizioni contrattuali)
Il perito nella scelta del più probabile prezzo di un bene deve fare riferimento al
prezzo di beni identici e presenti nello stesso mercato
Legge dell’uguaglianza tra prezzo e costo nei periodi lunghi: in regime di libera
concorrenza e per tempi sufficientemente lunghi il prezzo di equilibrio di un
prodotto tende ad essere uguale al costo unitario medio di produzione
Immobilità:
Lo spazio inteso come superficie terrestre non si può spostare.
Ciascuna unità di spazio giace in una posizione fisica in relazione con
le altre unità, non possiamo spostare un’area in una posizione di
mercato più favorevole Essa, pertanto, è condizionata nell’uso e nel
valore da forze esterne sociali ed economiche (ed anche ambientali).
39
Eterogeneità:
Le differenze tra due edifici possono avere oppure no un significato
economico
Non esistono due lotti edificati uguali, infatti differiscono almeno per
l’orientazione con conseguenze sul soleggiamento, l’effetto del
vento,…
Possono esserci differenze nella qualità dei suoli , che possono
influenzare i costi di costruzione, o l’altezza edificabile.
L’eterogeneità può dipendere anche dalla variabilità e dinamicità di
certe condizioni legali o fiscali che impediscono totalmente o
parzialmente la trasformabilità e che non sono solo o
necessariamente collegate alla posizione dell’immobile.
Indistruttibilità:
Lo spazio inteso come superficie terrestre non può essere creato
né distrutto, anche se gli edifici posso scomparire così come le
città.
Trasformabilità:
Lo spazio inteso come superficie terrestre può essere trasformato in
base ai cambiamenti che possono avvenire in relazione alle forze
sociali ed economiche.
Spazio
La dimensione fisica più importante del terreno è costituita dallo
spazio, e dal fatto che può essere adatto a degli usi: se abbiamo
un terreno, anche piccolo, al centro di una città, esso può non
essere sufficiente per l’edificazione di un edificio, ma può avere un
valore perché può essere trasformato in un parcheggio.
Pertanto, lo spazio inteso come posizione e con le sue
caratteristiche può influenzare il comportamento economico
relativo.
Ne è un esempio il museo di Altamira in Cantabria, dove la
presenza delle Grotte preistoriche di Altamira (non più visitabili)
è in grado di garantire una particolarità allo spazio.
40
4.1 Il Mercato immobiliare:
Il mercato immobiliare è un luogo fisico o virtuale nel quale si incontrano i
compratori ed i venditori di terreni non costruiti agricoli o edificabili, edifici
industriali, negozi, edifici residenziali,… per determinare il prezzo al quale un
particolare bene viene scambiato con soddisfazione di entrambi e senza
coercizione.
41
•Conoscenza imperfetta (che crea il ruolo di specialista come il valutatore)
42
Non atomicità: Esistono barriere all’entrata dal lato della domanda, ad esempio,
per i livelli di spesa richiesti e la solvibilità mentre dal lato dell’offerta per i
comportamenti delle imprese. La ridotta numerosità degli acquirenti e dei
venditori è tipica di alcuni segmenti di mercato.
44
5.0 Sistema Generale di stima:
Esso può essere utilizzato al termine del MCA per definire il prezzo marginale
delle caratteristiche qualitative (qualora si ritenga che il risultato della stima non
sia sufficientemente corretto) o per definire il valore di mercato dell’immobile.
Dove
m = comparabili
n = caratteristiche
Poiché per risolvere un sistema di equazioni devo avere tante equazioni quante
sono le incognite, le incognite del sistema sono quindi tutti i prezzi marginali che
non riesco a determinare in altro modo ed il Valore del Subject
Si definisce così sia un vettore delle incognite s, che un vettore di termini noti p
e una matrice dei coefficienti D
6
Si definisce Matrice la tabella in cui sono riportati in modo ordinato gli elementi di un determinato
insieme.
46
Nella prima colonna della matrice D sono riportati i coefficienti del valore di
stima, pari all’unità.
5.1 La Soluzione:
La soluzione del sistema è legata al numero di equazioni m e di incognite presenti
n+1 (n caratteristiche; 1 riferito al coefficiente del valore).
47
6.0 Stima mediante il Criterio del valore di costo:
Il valore di costo negli standard internazionali, detto anche cost Approach, si fonda sul
principio che nella maggior parte dei casi un investitore non sarà disposto a pagare per
un immobile una somma superiore al valore del terreno sul quale l’immobile è costruito
e al costo di costruzione dell’edificio, al netto di un eventuale deprezzamento.
Questo principio “stabilisce che una persona prudente non pagherebbe per un bene o
servizio più del costo che sosterrebbe per l’acquisto di un bene o servizio sostitutivo e
ugualmente soddisfacente, in assenza di difficoltà impreviste, di maggiori rischi e di
svantaggi”
Il costo minore dell’alternativa migliore, sia essa l’originale o una sostituta, tende a
stabilire il valore di mercato7
Kt= Q+Sv+Tr+Sa+St+Bf+I
Dove:
Kt Costo di produzione
Q Quote di reintegrazione, manutenzione, assicurazione
Sv Spese varie (acquisto materiali, servizi extra Aziendali)
Tr Tributi vari (imposte, tasse, contributi)
Sa Salari per lavoro manuale
St Stipendi per lavoro intellettuale
Bf Beneficio fondiario
I Interessi
7
International Valuation Standars GAVP pag. 32
8
Alcune voci sono fisse (prescindono dalla entità della produzione), altre variabili(sono proporzionate
al costo della produzione)
48
Se parliamo dell’ articolazione del valore di costo di un bene edilizio allora la formula
diviene:
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+S+U
Ka costo dell’area
Kc costo di costruzione + Impr accantonamenti per spese impreviste
St spese tecniche e onorari professionali
On oneri concessori
In interessi sul capitale finanziario
Imp imposte
S generali+ Uutile del promotore
Le stime offerte dal prezzario posso essere espresse in diversi modi tra cui:
50
destinazioni Uno strumento per la programmazione economica degli interventi
l'elaborazione di perizie e consulenze tecniche per lavori di costruzione e
ristrutturazione la progettazione di opere, già nella fase preliminare, e la loro
fattibilità la comparazione dei costi di costruzione con i valori di mercato di
immobili tipo Questa edizione, oltre l'aggiornamento dei prezzi, è stata
opportunamente ampliata con nuove tipologie Sono stati introdotti, inoltre, i
costi relativi alla ristrutturazione di un edificio residenziale e i costi per il
miglioramento della resistenza antisismica di un fabbricato.
51
Allineamento temporale dei costi:
Nel caso in cui non si disponga di un listino aggiornato si possono allineare i
costi mediante indici.
A partire dai dati riferiti a gennaio 2019 gli indici dei costi di costruzione di un
fabbricato residenziale sono calcolati utilizzando il mese di dicembre 2018 come
base di calcolo e l'anno 2015 come base di riferimento.
Esempio:
L'indice misura la variazione nel tempo dei costi dell'edilizia residenziale, riferiti
ad una specifica tipologia di manufatto e, in particolare, dei costi diretti
attribuibili alla realizzazione dell'opera. Non sono quindi inclusi i costi del suolo,
quelli di progettazione nonché il margine di profitto dell'impresa edilizia.
9
L’indice viene elaborato sulla base della variazione dei costi dei fattori (paniere) necessari per
realizzare un fabbricato tipo (edificio di 1740 mq, composto da 15 unità abitative)
52
ALLINEAMENTO TEMPORALE DEI COSTI:
Ca = Cs x Ia/Is
dove:
53
ESEMPIO:
NB. Qualora non già riferito, occorre riportare i valori allo stesso anno di
riferimento.
Principio di ordinarietà: la stima del valore di un bene deve essere fondata sulle
sue caratteristiche più frequenti, cioè ordinarie (le caratteristiche fisiche ed
economiche del bene, la sua gestione, …)
54
condizioni, pertanto, si considera oggettiva, ossia indipendente dal valore
soggettivo che il valutatore attribuirebbe al bene.
opere a corpo compenso fisso per l’esecuzione completa dei lavori (deve
essere preventivamente calcolata)
opere a misura prezzi unitari stabiliti per le singole categorie di opere
(misurazioni della quantità di opere effettivamente realizzate)
ELABORATI
1. Computo metrico
COMPONENTI FONDAMENTALI
CLASSIFICAZIONE
56
ARTICOLI/ VOCI
del Capitolato.
MISURAZIONE
L'unità di misura
Le modalità di misurazione
Esclusioni
57
creare trasparenza permettendo una generale interpretabilità delle
procedure di calcolo ad uso di altri utilizzatori del computo metrico
(tecnici di cantiere, costruttori, committenti, fornitori)
Consiste nel computare le superfici con vuoti e rientranze, non come la somma
di svariati elementi ma come la differenza tra un'area complessiva lorda, che si
assume positiva, e i vuoti e le rientranze misurati separatamente
I PREZZI UNITARI
58
SE NON TROVO IL PREZZO UNITARIO SUL PREZZARIO: ANALISI DEI PREZZI
L’analisi dei prezzi può̀ essere definita come lo studio analitico (qualitativo e
quantitativo) che porta alla definizione di un nuovo prezzo unitario di una
lavorazione, attraverso l'individuazione delle sue componenti elementari ovvero:
1. Manodopera
2. Materiali
3. Noli e trasporti
4. Spese generali
5. Utile d’impresa
MANODOPERA
MATERIALI
59
Per definire il costo dei materiali necessari alla realizzazione è necessario
individuare le seguenti voci:
il prezzo d'acquisto
lo scarico
l'accatastamento
NOLI E TRASPORTI
Nel CME vengono, in genere, considerati una serie di costi aggiuntivi prevedibili
sebbene non misurabili analiticamente, riferibili alle seguenti tipologie:
Costi stimati in via provvisoria, relativi alle opere non definite nel dettaglio
al momento dell'elaborazione del computo metrico e per le quali viene
previsto un importo provvisorio
60
ESEMPIO DI UN’ANALISI DEI PREZZI UNITARI PER L’EDILIZIA
SOFTWARE
PREZZARI E LISTINI
3. Prezzari generali
Opere termosanitarie
Costi di sicurezza
Materiale elettrico
61
I PREZZARI MERCEOLOGICI O LISTINI DEI PREZZI UNITARI
• Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
• Ka costo dell’area
• Kc costo di costruzione + Impr accantonamenti per spese impreviste • St
spese tecniche e onorari professionali
• On oneri concessori
• In interessi sul capitale finanziario
• Imp imposte
• S generali + U utile del promotore
IL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE
62
Determinati i sensi della legge 28-1-1977 n10 e del DM 10/05/1977
"determinazione del costo di costruzione di nuovi edifici" pubblicato nella
Gazz. uff. 31 maggio 1977, n146
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
865, nonché́ dalle leggi regionali, è stabilita, ai fini del precedente art. 3,
deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche
che la regione definisce, entro centoventi giorni dalla data di entrata in
vigore della presente legge, per classi di comuni in relazione:
Il costo di costruzione di cui all'art. 3 della presente legge per i nuovi edifici
è determinato periodicamente dalle regioni con riferimento
definiti dalle stesse regioni a norma della lettera g) del primo comma
dell'art. 4 della legge 5-8- 1978, n. 457.
63
Con gli stessi provvedimenti di cui al primo comma, le regioni identificano
classi di edifici con caratteristiche superiori a quelle considerate nelle
vigenti disposizioni di legge per l'edilizia agevolata, per le quali sono
determinate maggiorazioni del costo di costruzione in misura non
superiore al 50%
Ricerca sul sito del Comune/richiesta diretta del valore del costo di base
di costruzione
64
ESEMPIO DI CALCOLO COMPILAZIONE
65
AUTORIZZAZIONE E TEMPI
ALTRI ONERI
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
Ka costo dell’area
On oneri concessori
Imp imposte
66
IMPOSTE, TASSE, CONTRIBUTI E ONERI
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
Ka costo dell’area
67
On oneri concessori
Imp imposte
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
Ka costo dell’area
On oneri concessori
Imp imposte
ONERI FINANZIARI
68
Il tasso finanziario di tali erogazioni deve tenere conto dei rischi che
l'operazione comporta (normalmente superiori a quelli relativi ai titoli di
Stato)
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
Ka costo dell’area
On oneri concessori
Imp imposte
SPESE GENERALI
69
Occorre comprendere nelle spese generali: canoni localizzi reali o
figurativi relativi agli uffici costi del personale, delle trasferte, le spese di
rappresentanza e quant'altro necessario
REMUNERAZIONE DELL’IMPRESA/IMPRENDITORE
VALORE DI RICOSTRUZIONE
COSTO DEPREZZATO
a = An (r/qn-1) = Qre
dove
DETERIORAMENTO ECONOMICO
La vetustà tiene conto del fatto che il valore dei beni decade fisicamente
nel tempo in relazione alla loro età
L'obsolescenza tiene conto del fatto che alcune parti di essi, o il loro
insieme, si deprezzano per invecchiamento tipologico, tecnologico e
funzionale, non risultando più parzialmente o totalmente idonee ad
assolvere complessivamente al loro originario impiego e con condizioni
di mercato
71
Per la corretta individuazione del coefficiente di riduzione non si
annullano del tutto le capacità produttive virgola e quindi di reddito,
dell'unità immobiliare, a seguito di interventi manutentivi e dal
reinvestimento degli accantonamenti per reintegrazione da parte
dell'imprenditore ordinario
72
7.0 Stima mediante il valore di costo di un edificio a
Milano: Edificio Torre al Parco:
DESCRIZIONE
Superficie coperta: 450 m2 Superficie del lotto: 1200 m2 20 Piani 1° Piano Uffici
73
74
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
IL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE
75
CALCOLO ONERI DI URBANIZZAZIONE
C) COMUNE DI MILANO
Tutti gli altri interventi che hanno una destinazione d’uso diversa da
residenziale ed industriale sono soggetti alla redazione del computo
metrico estimativo in base al Listino della Camera di Commercio
Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi in vigore al momento
della presentazione della SCIA o alla data del rilascio del permesso di
costruire.
Tariffe per Contributo su costo di costruzione NON RESIDENZIALE
COMMERCIALE/TERZIARIO 10%DELCOSTODICOSTRUZIONE
Definibile in via preliminare nel 5 - 8/10 % dell'entità dell'opera anche in
relazione alla natura dei lavori
76
13.760.000€ * 7% = 963.200 €
Ktot=Ka+Kc+Imp+St+On+In+Impr+U
Ka = Ktot- (Kc+Imp+St+On+In+Impr+U)
77
normale e adeguata trasformazione, fino al caso di abbattimento completo su
riedificazione.
Stima del valore delle aree edificabili (in assenza di mercato delle aree o per
unicità dell’area).
Al costo totale dovrebbe essere inoltre aggiunto il profitto normale, specie nella
trasformazione di un immobile produttivo
78
8.0 Stima mediante il valore di trasformazione:
Giudizi di convenienza (solitamente accade che l’ambito nel quale si trova l’immobile
subisca trasformazioni che rendono suscettibile questo di nuove funzioni tali da
fornire una nuova destinazione economica, in seguito ad una normale e adeguata
trasformazione, fino al caso di abbattimento completo su riedificazione.
Stima del valore delle aree edificabili (in assenza di mercato delle aree o per unicità
dell’area).
Al costo totale dovrebbe essere inoltre aggiunto il profitto normale, specie nella
trasformazione di un immobile produttivo
79
8.1 Trasformazione nell’arco di un anno o un anno e
frazioni di anno:
Come accade per una unità immobiliare urbana (appartamento, bottega, bar,…)
il valore di trasformazione dell’immobile suscettibile di miglioria si determina
con la semplice espressione:
Vt= V0–K0
dove
Vt= Vn–K0S
dove:
80
Se si affronta una trasformazione pluriennali si incontrano le seguenti difficoltà:
Vt> Va
dove
81
dall’area su cui insiste nel caso o sia pericolante o non abbia utilità presente o
futura.
Qualora il valore prima citato sia negativo anziché sommarlo verrà sottratto al
valore di mercato dell’area cui apparteneva il fabbricato demolito (sedime).
Vt= Vn–K0S
La stima della sola sopraelevazione è data dalla differenza tra il più probabile
valore di mercato della sola sopraelevazione e il costo totale occorrente per la
sopraelevazione stessa.
82
9.0 Stima del valore di un’area edificabile:
Ricordiamo la formula:
PRESUPPOSTI:
Verifica edificabilità
Verifica Tecnica
Verifica Giuridica
Verifica Economica
Verifica Finanziaria
Proprietario
Operatore
Istituto di credito
Altro
METODO:
COMPARAZIONE DIRETTA
Presupposti e condizioni
1. Condizioni estrinseche
a. Ubicazione, centralità (zone commerciali, residenziali di pregio,
logisticamente collegate, mezzi pubblici),
b. Configurazione plano-altimetrica (regolarità, pendenza,…),
c. Fronte stradale (lunghezza e larghezza della strada con la quale il
terreno confina ha accessibilità).
2. Condizioni intrinseche
a. Libertà da ipoteche o trascrizioni, servitù, pesi od oneri gravanti
sulla proprietà,
83
b. Vincoli (idrogeologico, paesaggistico, ambientale, zonizzazione
acustica, ) e limiti di piano alla trasformazione,
c. Natura fisica del sottosuolo (non del terreno), staticità, costi di
edificabilità sotterranea
d. Caratteristiche del suolo e sottosuolo (sostanze chimiche tossiche,
rifiuti, reperti archeologici),
e. Dimensioni (aree piccole/grandi),
f. Edificabilità (indici plano-volumetrici)
g.
dove:
Si ottiene per differenza tra il valore del bene di mercato trasformato e le spese che
un imprenditore dovrebbe sostenere per trasformare il bene stesso.
Può essere determinato solo per quei beni la cui trasformazione sia tecnicamente
possibile, economicamente conveniente, legalmente ammessa, salvo casi particolari.
84
VALORE DI TRASFORMAZIONE (STIMA ANALITICA)
Vae= Vat–Vt
dove:
Con riferimento allo stesso momento e nel presupposto della permanenza delle
condizioni e dei dati assunti al momento della stima (prodotti edilizi e costi totali
verranno scontati man mano fino al momento in cui si possa considerare l’opera
ultimata).
Dove il
85
9.3 Esemplificazione mediante il Valore di Capitalizzazione:
Fasi:
9.4 Esercizio:
Devo stimare il valore di un’area edificabile in un comune della Lombardia di
1.000 mq con un indice di edificabilità di PGT pari a 5 mc/mq ed un indice
aggiuntivo di incentivazione di 0,16 mc/mq. L’edificio progettato è di 5 piani con
2 appartamenti per piano, rispettivamente di 110 e 130 mq e si prevede che la
durata dei lavori, realisticamente, sia pari a 13 mesi.
Sono assegnati:
SOLUZIONE:
86
1. Determinazione del più probabile valore di produzione del fabbricato:
Stimando il valore dell’area sulla base dell’aspetto economico del più probabile
valore di trasformazione cioè per differenza tra il valore di mercato dell’immobile
urbano nel suo insieme (fabbricato + area) ed il valore di costruzione del
fabbricato stesso, ottengo:
87
ONERI DI TRASFERIMENTO PER L’ACQUISTO DELL’AREA
•Imposte di registro
•Imposta ipotecaria
•Imposta catastale
Qualora sul terreno di cui devo stimare il valore esista un fabbricato da demolire
perché si possa nuovamente trasformare l’area (fabbricato dismesso), si calcola il
costo della demolizione (inclusi oneri per lo smaltimento a discarica) basandosi sui
prezzi unitari dei prezzari disponibili
EVENTUALI BONIFICHE
10
Vedi STIMA DEL COSTO DI UNAREA EDIFICABILE.pdf pp. 24‐31 per tabelle costi.
88
10.0 Stima mediante il criterio del Valore di Capitalizzazione:
89
10.1 La Capitalizzazione Diretta:
Calcola in modo diretto il reddito di un immobile nel valore, dividendo il reddito
annuo per un saggio di capitalizzazione, oppure moltiplicandolo per un fattore
(gross rent multiplier), secondo le due seguenti formule, rispettivamente:
V = R/r
Dove
V = RL x GRM
dove
FASE 1
90
Tale reddito si determina per differenza tra i proventi avuti dall’immobile e le
spese ordinarie che si devono mediamente sostenere per avere i suddetti
proventi (pertanto è un reddito netto).
In modo sintetico-comparativo;
cioè si opera per comparazione rispetto ad immobili dello stesso
segmento di mercato di cui siano noti i redditi (non esiste possibilità di
applicare l’aspetto economico del valore di mercato perché non esistono
compravendite, ma sono noti i redditi di alcuni immobili dello stesso
segmento di mercato)
In modo analitico mediante l’impostazione di un bilancio;
1. Per immobile condotto direttamente dal proprietario (con
tornaconto pari a zero):
R = Plv Q+Sv+Tr+Sa+St+I
dove
Plv è la Produzione lorda vendibile
91
Q Quote reintegrazioni, manutenzioni e assicurazioni macchinari,
impianti e attrezzature, edifici destinati alla
produzione e all’amministrazione
Sv Spese per l’acquisto di tutte le materie prime, i prodotti
intermedi, servizi acquisiti sul mercato (spese di
amministrazione ,…)
Tr Imposte, tasse, tributi inerenti il processo produttivo
Sa Salari
St Stipendi
I Interessi sul capitale investito
FASE 2
Confronto diretto con altri beni immobili simili, per condizioni intrinseche ed
estrinseche, all’immobile oggetto di stima, dei quali si conoscano i redditi medi
annui ed i reali valori di recente compravendita resi ordinari.
r = Σredditi/ Σvalori
r =V1r1+V2r2+V3r3+…+Vnrn/V1+V2+V3+…+Vn
Nella determinazione del saggio, nel caso in cui non si possa procedere per
confronto diretto occorre:
92
Ricercare un saggio di rendimento indicativo o orientativo (sulla base di saggi
di altri investimenti che abbiano un certa analogia con l’immobile oggetto di
stima per sicurezza e durata d’impiego).
93
11.0 Analisi a tavolino
Individuazione dei dati elementari: si tratta di dati reali o ipotetici, necessari per
applicare il procedimento scelto (e le relative operazioni matematiche, finanziarie
e statistiche)
94
La tariffa esprime la rendita catastale delle unità di consistenza catastale
(metro quadrato) delle singole unità immobiliare ordinarie appartenenti
ad una determinata categoria e classe
L'ARCHIVIO CARTOGRAFICO
95
delimitazioni di strade, piazze, fiumi, torrenti, laghi, stagni, canali e simili
di proprietà pubblica, i punti trigonometrici, i Punti Fiduciali (P.F.)
Il territorio nazionale è oggi completamente coperto da circa 339.000
mappe catastali, in formato vettoriale, e gestite con un’applicazione GIS –
di trattamento dati geografici (“Web Enable Gis”), unica per tutto il
territorio nazionale, che opera in ambiente web, con cui è possibile fare
interrogazioni dei dati cartografici, predisporre estratti di mappa
vettoriale catastale e aggiornare la cartografia catastale in formato
vettoriale
96
• Il C.E.U. è oggi totalmente informatizzato ed organizzato in un database
Oracle
Elementi urbanistico-edilizi
Inquadramento territoriale
Analisi del sistema strutturale comunale
Sistema dei servizi comunali
Relazioni con carattere storici dell’urbanizzato
Sistema ambientale del comune
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
97
Si legge il sistema dei servizi a livello comunale in relazione all'ubicazione
dell'edificio da stimare
Fonte: Piano dei servizi del PGT del Comune - cfr. Portale PGTWEB Regione
Lombardia con PGT approvato (se ci si trova in Regione Lombardia), Sito del
Comune
Fonte: Documento di Piano – Analisi e/o Piano delle Regole - Analisi del PGT del
Comune – cfr. Portale PGTWEB Regione Lombardia con PGT approvato, Sito del
Comune
Fonte: PGT – Tutti e tre gli atti e Rapporto Ambientale della procedura di VAS del
Comune – cfr. Portale PGTWEB Regione Lombardia con PGT approvato, Sito del
Comune
SINTESI
98
Non allegare mappe intere del piano urbanistico, limitarsi all'essenziale
necessario per descrivere le caratteristiche posizionali estrinseche
Tre componenti:
Documento di Piano
Piano dei Servizi + Norme di attuazione
Piano delle Regole + Norme di attuazione
99
3. COME ACCEDERE: MULTIPLAN
4. SCEGLIERE: PGTWEB/PTCPWEB
Somma delle superficie dei vani principali e degli accessori diretti e delle
pertinenze di uso esclusivo ragguagliata applicando opportuni
coefficienti in modo da ottenere un'unica grandezza ragguagliata ad
unità abitativa
COEFFICIENTI DI RAGGUAGLIO
100
IL FABBRICATO
I SERVIZI
Materiali pericolosi
Condizioni geotecniche
Condizioni acustiche
Qualità dell'aria
101
Tipo di copertura
Livello delle finiture,
Presenza di ascensore (uno o più)
Dotazioni del bagno (uno o più)
Qualità degli infissi interni ed esterni
Vetustà, grado di manutenzione
Spazi esterni
Utilizzare una lista di controllo o una linea guida che descriva come il processo di
ispezione deve essere effettuata in dettaglio
102
Condizioni del suolo geo-agroforestale per identificare il grado di
stabilità e per alcuni tipi di aree (es. Aree industriali abbandonate)
il livello di inquinamento del suolo e la presenza di alberi ad alto
fusto e il loro stato di salute e conservazione al fine di dare
indicazioni sulla pianificazione della manutenzione futura (in caso
di necessità per rimuovere un albero alto in un'area limitata dal
punto di vista ambientale / paesaggistico, è necessario richiedere
l'autorizzazione all'ufficio competente)
Per assegnare una scala qualitativa di giudizio per la visita in situ è necessario:
103
Ricorda che il giudizio è un'impressione basata sulle competenze di chi effettua
la visita. Va segnalata la necessità di un'analisi più approfondita (di un esperto o
analisi strumentale)
11.7 Fonti
Dirette: forniscono prezzi d'offerta
Indirette: forniscono stime sulla base di osservazioni rilevate elaborando
quotazioni minime, medie e massime
I DATI RELATIVI AI VALORI IMMOBILIARI IN ITALIA
104
F.I.A.I.P. Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali
F.I.M.A.A. Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’Affari
GABETTI Property Solution (franchising Gabetti, Grimaldi, Professione
casa)
TECNOCASA Franchising Network
AGENZIA DELLE ENTRATE: SERVIZI CATASTALI E IPOTECARI
Compiti sono:
105
Sono costituite da prezzi effettivi di compravendite e locazioni così come
risultano dalle valutazioni eseguite dagli uffici nell'interesse e per conto
delle amministrazioni pubbliche, da indagini dirette e da informazioni
derivanti dagli operatori privati del settore, un paniere di dati eterogeneo
che viene successivamente elaborato e sintetizzato, con scadenza
semestrale, a cura di un'apposita commissione istituita presso ciascun
ufficio periferico e di cui fanno parte tecnici interni particolarmente
esperti nel settore estimale
I valori elaborati sono localmente inseriti nel sistema informativo
dell'agenzia del territorio ed oscillano in un range i cui estremi
rappresentano medie dei valori minimi e massimi riferiti ad una
determinata tipologia edilizia per una specifica zona omogenea
comunale
LA BANCA DATI DELL'OSSERVATORIO
106
apprezzamento per condizioni economiche e socio ambientali punto è
stato stabilito che il fattore di massimo scostamento dell'intervallo dei
valori, riscontrabile in ciascuna zona, non deve di regola essere superiore
a 1,5
COLLOCAZIONE DELLE AREE
DESTINAZIONI D'USO
CONSULENTE IMMOBILIARE
NOMISMA
Fondata a Bologna nel 1981 in forma di società per azioni, per iniziativa di
un gruppo di economisti; oggi gli azionisti sono un centinaio e
comprendono istituzioni finanziarie e gruppi imprenditoriali italiani ed
esteri
Opera in svariati settori dell'economia applicata, offrendo un'articolata
gamma di Prodotti e Servizi che si riferiscono a ricerche e studi, policy
advice, assistenza tecnica e consulenza
E’ stato creato un osservatorio del mercato immobiliare che ha il compito
di analizzare i valori relativi a tutto il territorio nazionale
108
La ricerca dei valori immobiliari viene svolta complessivamente su 27 aree
urbane, rappresentate dalle 14 aree urbane “principali” e 13 aree definite
“intermedie”, ovvero città di medie dimensioni rappresentative del Paese
IL MONITORAGGIO PER L’OSSERVATORIO
Viene svolto due volte l’anno per le 14 aree urbane principali (dati di luglio
e ottobre) e una volta l’anno per le città intermedie (febbraio)
Le fonti informative sono rappresentate dagli agenti immobiliari presenti
nelle città campionate, ai quali viene spedito un questionario finalizzato a
raccogliere le informazioni qualitative sull’andamento del mercato e dati
specificamente riferiti ai valori degli scambi realmente avvenuti
I questionari sono in numero variabile, anche in relazione alla
complessità- importanza della città oggetto dell’indagine
La metodologia di elaborazione delle informazioni prevede una prima
valutazione dei dati raccolti e l’eliminazione di valori “di picco” che
rappresentano palesemente delle eccezioni; successivamente i valori
vengono confrontati con le informazioni qualitative che derivano dalle
considerazioni e dalle valutazioni espresse dagli operatori
SCENARI IMMOBILIARI
109
Il campionamento, all’interno di ogni microarea, è rapportato ai volumi di
compravendita e alla variabilità delle caratteristiche dell’area stessa. Nel
caso in cui non si verifichino compravendite di una determinata
microarea, il movimento di mercato viene correlato a quello di microaree
omogenee
Il sistema di rilevazione prevede il monitoraggio del processo di vendita,
dal momento in cui l’immobile viene messo sul mercato pubblicamente.
Ogni immobile viene seguito direttamente, attraverso contatti telefonici,
fino a quando non viene più pubblicizzato; per cui è considerato venduto
e ne viene stimato il prezzo di vendita attraverso un modello matematico
che tiene conto del tempo di permanenza sul mercato e della variazione
che il prezzo ha subito
A.N.A.M.A. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE AGENTI E MEDIATORI D‘AFFARI)
110
La maggior parte degli Agenti di Affari in Mediazione, iscritti nei ruoli
presso le Camere di Commercio Provinciali, è iscritta anche a una
associazione locale aderente alle Associazioni Commercianti delle varie
province. Secondo le diverse realtà locali, l'Associazione in questione
prende il nome di Collegio, Sindacato, Associazione, ecc. e fanno
riferimento all’associazione nazionale F.I.M.A.A.
La Federazione, nell'interesse generale degli operatori rappresentati, si
prefigge di promuovere e favorire servizi e attività, sotto qualunque forma
giuridica, direttamente o indirettamente, di assistenza agli operatori
I "QUADERNI FIMAA“ approfondiscono tematiche specifiche di settore, di
livello nazionale, anche in collaborazione con enti e società di ricerca, e
pubblicano specifici studi sull’andamento del mercato immobiliare,
specie a livello regionale e provinciale
LE FONTI INDIRETTE PER LA STIMA DEL VALORE DI COSTO
111
Precipitazioni atmosferiche massime 90 mm/h
Falda acquifera inferiore al piano di posa dei plinti
Normale accessibilità ai cantieri
112