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I musicisti sono pi intelligenti

Il loro cervello lavora diversamente

Geni della musica e...nella vita. Il cervello dei "giovani Mozart"


infatti sembra funzionare in modo diverso. Gli psicologi della
Vanderbilt University (Usa), grazie a uno studio su 'Brain and
Cognition', hanno scoperto che i musicisti ricorrono in modo pi
efficace a una tecnica creativa chiamata 'pensiero divergente', e
usano contemporaneamente l'emisfero destro e sinistro della
corteccia frontale pi spesso rispetto all'uomo medio.

"Eravamo interessati a comprendere come le persone


naturalmente creative guardassero ai problemi che possono
essere risolti al meglio pensando fuori dagli schemi", spiega
Bradley Folley, fra gli autori dello studio che sar pubblicato su
'Brain and Cognition'. "Abbiamo studiato i musicisti perch il
pensiero creativo fa parte della loro esperienza quotidiana. E
abbiamo scoperto differenze quantitative nel tipo di riposte che
danno ai problemi e nella loro attivit cerebrale".

Il lavoro stato condotto su un gruppo di 20 studenti di musica


classica della Vanderbilt Blair School of Music e su altrettanti
coetanei non musicisti iscritti a un corso di psicologia dell'ateneo.
Per indagare nella mente dei volontari i ricercatori si sono serviti
di una tecnica chiamata spettroscopia nel vicino infrarosso, che
ha permesso loro di misurare le modificazioni dell'ossigenazione
del sangue nella corteccia, mentre un soggetto era impegnato in
un test cognitivo. Cos si visto che il cervello dei giovani
musicisti 'gira in modo diverso'. E che, in generale, gli studenti di
musica presentavano un Qi pi alto dei colleghi non musicisti.

Una scoperta che supporta recenti teorie secondo le quali una


formazione musicale intensiva associata a un alto quoziente
d'intelligenza. Secondo gli scienziati, una possibile spiegazione
potrebbe risiedere nel fatto che molti dei 'nipotini di Mozart'
devono saper usare le mani in modo indipendente per suonare il
proprio strumento. Senza contare che tutti devono
contemporaneamente essere in grado di leggere i simboli
musicali e interpretarli.

Si tratta di funzioni governate da lati diversi del cervello. "I


musicisti devono essere particolarmente bravi nell'integrare
informazioni che arrivano da entrambi gli emisferi. Per leggere le
note, infatti, si ricorre al sinistro, mentre per l'interpretazione
della musica scritta si usa il destro", spiega Folley.

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