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A. R.

Addessi Convegno Nazionale SIEM 2007 “Musica 0-3” – Atti


Convegno Nazionale SIEM 2007

MUSICA 0-3
TRA RICERCA E PRATICA

Anna Rita Addessi


Ricercatrice in Musicologia
Docente di Educazione al Sonoro
Università di Bologna
annarita.addessi@unibo.it

In: A.R. Addessi, C. Pizzorno, E. Seritti (2007). MUSICA 0-3. Atti del Convegno Nazionale della Società Italiana
per l’Educazione Musicale (SIEM), Modena (Italia), 10 marzo 2007, EDT, Torino.
(CDRom allegato al n. 144 di Musica Domani)

In questo saggio introdurrò i temi e le 2006. Durante i 5 giorni di durata del seminario
problematiche del convegno MUSICA 0-3, che sono state presentate relazioni di studiosi ed
sono stati elaborati insieme con il Direttivo SIEM educatori provenienti da tutte le parti del mondo e
e gli altri membri del Comitato Scientifico. Per far sono emersi molti spunti di ricerca interessanti.
ciò partirò da due eventi estivi internazionali di L’altro evento a cui farò riferimento ha avuto
particolare rilevanza, che sono stati molto luogo in Italia, a Bologna: è stato un evento molto
importanti per la ricerca sull’esperienza musicale significativo e di proporzioni straordinarie, che ha
nella primissima infanzia. Dai risultati della visto insieme la 9th International Conference on
ricerca internazionale mi collegherò a ciò che il Music Perception and Cognition & la 6th
panorama italiano propone e al programma del European Society for Cognitive Science of Music
nostro convegno. Concluderò infine con la Conference. Nel Convegno, dedicato non solo alla
presentazione della mia esperienza di docente di prima infanzia ma in generale alle scienze
Educazione al Sonoro nel corso di laurea in cognitive della musica, hanno trovato ampio
Educatore di Nido e di Comunità infantile. spazio le relazioni sullo sviluppo musicale nella
primissima infanzia.
TENDENZE DELLA RICERCA Da questi due eventi sono emersi alcuni paradigmi
INTERNAZIONALE scientifici e tendenze di studio che probabilmente
influenzeranno nei prossimi anni la ricerca teorica
Come qualcuno di voi sa già l’ISME e sperimentale e la pratica didattica musicale con i
(International Society for Music Education) ha al bambini.
proprio interno una serie di commissioni di studio
e di ricerca. Una di queste commissioni è dedicata Neuroscienze e Narratività
all’educazione musicale nella primissima infanzia: Uno dei paradigmi sempre più emergenti è quello
ECME-Early Childhood Music Education delle neuroscienze che tendono a supportare con
Commission. Il primo evento di cui vorrei parlare dati scientifici le teorie finora elaborate a livello
infatti è la conferenza biennale dell’ECME che ha teorico. Mi riferisco all’equipe canadese di
avuto luogo a Taipei (Taiwan) dal 9 al 14 luglio Isabelle Peretz e a quella francese di Mireille

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Besson, tra le più produttive e anche discusse. In linguaggio e delle regole sociali e di interazione,
Italia abbiamo un esempio di questa emergenza lo sviluppo dei sistemi cognitivi temporali e delle
nella cosiddetta teoria dei “neuroni a specchio” interazioni affettivi amodali, così come per
elaborata dall’equipe di Rizzolatti dell’Università esempio ipotizzato anche negli studi di Daniel
di Parma. Nella sua relazione di apertura al Stern (2004).
convegno bolognese, Peretz (2006) ha perorato la
causa della superiorità delle funzioni biologiche Interazione e Comunicazione
della musica rispetto a quelle culturali, sostenendo Altri due temi emergenti e particolarmente studiati
la presenza di meccanismi innati, associati a sono quelli dell’interazione, tra madre e bambino,
specifiche reti neurali, di principi comuni a adulto e bambino, educatori e bambini, macchine
diverse culture musicali. In altre parole, la musica e bambini, e della comunicazione musicale. I due
apparterebbe in primis alla natura umana e non termini vengono a volte utilizzati con lo stesso
sarebbe il risultato della familiarizzazione ad una significato. In realtà, essi tendono a descrivere due
cultura musicale. Per sostenere questa prospettiva, processi diversi: il termine di interazione si
in maniera anche provocatoria, i ricercatori hanno riferisce soprattutto ad uno spazio intersoggettivo
illustrato i diversi risultati sperimentali ottenuti all’interno del quale i soggetti coinvolti
riguardo alle origini neurali di fenomeni quali sviluppano il proprio sapere e le proprie abilità.
l’amusia (Rusconi et Al. 2006; Sloboda et Al. L’origine di questo approccio allo studio dei
2006). L’equipe di Besson ha invece presentato i comportamenti umani può essere individuata
risultati di ricerche condotte in particolare senz’altro negli scritti di Michael Bachtin, in
sull’influenza di fattori musicali, quali il canto, ambito filosofico-letterario, e negli studi di
sullo sviluppo del linguaggio verbale (Moreno et Vigotskij nell’ambito invece della psicologia. Per
Al. 2006; Schön et Al. 2006). quest’ultimo ricordiamo il concetto di “zona di
Il paradigma delle neuroscienze è stato affiancato sviluppo prossimale”, che è stato alla base dello
da quello della narratività, che nella nostra cultura sviluppo degli studio sull’interazionismo umano.
ha avuto ed ha un ruolo ed una storia altrettanto Il secondo, e cioè il termine di comunicazione,
importante. Con narratività si può intendere quella focalizza il messaggio che “passa”da un soggetto
concezione della musica che vede nell’esperienza ad un altro. In musica un’ampia letteratura che va
musicale un’esperienza fondamentalmente dalla semiologia alla storia della musica ha
temporale, attraverso la quale il linguaggio trattato in differenti maniere questo tema.
musicale, interpretato come una delle forme più Entrambi questi concetti sono fondamentali negli
complesse di organizzazione del tempo, studi sulla musicalità nella prima infanzia.
articolerebbe e manifesterebbe la nostra identità Anche in questo ambito troviamo numerosi
(individuale, culturale, storica, ecc), sia attraverso interventi riguardanti la musicalità nella prima
l’ascolto sia attraverso la produzione. infanzia. In particolare molti studi osservativi
In realtà i due paradigmi non sono così lontani e si sulle qualità musicali dell’interazione diadica
ritrovano congiunti in quelle teorie e approcci adulto/bambino; oltre agli studi già citati di
sperimentali che individuano nella struttura Trevarthen e Imberty, voglio qui citare
narrativa una delle condizioni fondamentali del Dissanayake (2006), uno studio secondo la
gene e della cognizione umana. Mi riferisco in prospettiva etnologica della interazione emotiva
particolare agli interventi di Trevarthen (2006) e madre/bambino, Gratier (2006) sulla costruzione
Imberty (2006). condivisa di una lista di espressioni comunicative
Le ricerche citate si basano per la maggior parte tra madre e bambino, Longhi (2006) sulla
sullo studio dei comportamenti musicali infantili. comunicazione attraverso il canto nelle prime
Tale ambito di studio sembra divenuto infatti esso interazioni sociali dei bambini, Young (2006c) sui
stesso un paradigma scientifico, attraverso il quale processi di improvvisazione musicale sviluppati
i ricercatori tendono ad individuare una dai bambini sulla base delle regole sociali di
condizione della musicalità non solo infantile ma interazione.
appartenente più in generale all’essere umano. E Un altro contributo proviene dagli studi che hanno
non solo. Gli studi di Trevarthen, Imberty, Besson affrontato il problema dell’interazione da una
e della stessa Peretz, tendono ad indicare delle prospettiva particolare che è quella
prospettive valide non solo per il sapere musicale dell’interazione bambini/macchine musicali. Il
ma che potrebbero spiegare anche altri fenomeni problema posto e discusso attraverso analisi della
dello sviluppo umano, quale l’apprendimento del letteratura e risultati sperimentali, è quale tipo di

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intelligenza musicale si sviluppa quando Custodero (2005, 2006) ha individuato una serie
l’interazione avviene tra esseri umani e macchine. di “indicatori” che segnalano la presenza del Flow
(Addessi, Ferrari, Pachet 2006; Ferrari et Al 2006; nell’esperienza musicale del bambino anche
Young 2006a/b) inferiori ai due anni, quali l’anticipazione,
l’estensione, l’autoregolazione. In una nostra
Teorie emergenti: la teoria del Flow ricerca (Ferrari, et Al. 2004; Addessi et Al.
La teoria del Flow è stata introdotta da (2006), abbiamo osservato sperimentalmente la
Csikszentmiahlyi (1990) e si colloca nel presenza delle caratteristiche del flow in bambini
panorama degli studi sulla creatività. Tale di 3/5 anni che suonano una tastiera interagendo
teoria è risultata uno strumento efficace anche con una particolare macchina musicale, il
per osservare i comportamenti musicali dei Continuator, capace di adattarsi costantemente
allo stile cognitivo del bambino,
bambini. La teoria descrive lo stato di Flow, o “rispecchiandone” lo stile musicale (Pachet 2006).
esperienza ottimale, sperimentata dalle St. John (2006) presenta un’esperienza osservativa
persone creative durante lo svolgimento delle molto interessante svolta in una scuola di musica
loro attività preferite. Gli studi condotti in con bambini dai 4 ai 10 anni, nella quale sono
diversi settori culturali hanno infatti rilevato evidenziate le condotte dei bambini riconducibili
che le persone provano maggiore piacere allo stato di Flow in una situazione di scaffolding,
nello svolgimento delle attività quando le loro ovverosia in una situazione di apprendimento
abilità coincidono con le opportunità di basata sull’interazione secondo la prospettiva
azione che la situazione offre. Quando gli vigotskiana. In entrambi gli studi, la presenza dei
obiettivi sono più alti delle abilità possedute, fattori indicativi dello stato di flusso, sembra
andiamo incontro all’ansia. Il contrario incidere effettivamente sui processi di
apprendimento musicale, sui tempi e sulla qualità
avviene quando gli obiettivi sono inferiori alle dell’attenzione che i bambini dedicano al gioco
abilità possedute: in questo caso si assiste musicale, sulla motivazione intrinseca e quindi sui
all’insorgere della noia (vedi Fig. 1). Oltre processi di invenzione ed elaborazione di idee
all’equilibrio tra obiettivi e abilità, le musicali.
esperienze piacevoli sono caratterizzate da
una grande chiarezza degli obiettivi, Psicologia dello sviluppo: ritmo e vocalità
dall’immediatezza del feed-back; si allenta la Nell’ambito tradizionale degli studi sulla
consapevolezza del sé, il tempo sembra psicologia dello sviluppo musicale molta
passare rapidamente ed ogni compito viene attenzione è dedicata agli aspetti relativi al ritmo,
percepito come degno di essere affrontato di al movimento e alla vocalità, in particolare nella
primissima infanzia (Adachi 2006, Lamont 2006,
per sé.
Mazokopaki et Al. 2006, Tafuri 2006, Trehub
2006a/b).

Micropedagogia
Per quanto riguarda gli studi sulla pedagogia
musicale, segnalo la relazione di Holgersen
(2006) a Taipei riguardante la “micropedagogia”,
basata sull’assunzione che le relazioni tra
apprendimento e insegnamento musicale
dipendono dalla consapevolezza pedagogica e
dagli aggiustamenti continui tra bambini e
educatore realizzati sui microlivelli di
intersoggettività. Centrali sono in questa
prospettiva i concetti di “sintonizzazione affettiva
(affect attunement) di Daniel Stern (2004) e le
Figura 1. Tratta da Csikszentmihalyi (1997, p. 31). tecniche di osservazione fenomenologica.

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Metodologie di ricerca e tecnologia MUSICA 0-3


L’osservazione fenomenologica risulta in effetti la
Esistono almeno due elementi di collegamento tra
metodologia di ricerca privilegiata, sostenuta
le ricerche precedentemente presentate e il
anche dallo sviluppo delle videotecnologie. Non
convegno Musica 0-3. Il primo riguarda le
solo quelle che permettono di videoregistrare e
tematiche, non per ultima quella del rapporto tra
documentare la realtà, con la possibilità di poterla
teoria e pratica. Il secondo collegamento è
riguardare tutte le volte che è necessario, ma
rappresentato dalla presenza a Musica 0-3 di tre
anche quei software di analisi creati
relatori stranieri che permette di confrontare la
appositamente come strumenti per la ricerca
realtà italiana con quella di altri paesi europei.
sperimentale. Come alcuni studi dimostrano,
queste nuove tecnologie hanno permesso di
Le sessioni del convegno sono state dedicate ai
osservare con più precisione fenomeni molto
seguenti tre temi:
importanti, per esempio, nell’interazione
madre/bambino.
• Musica nei servizi educativi
Gli educatori: pragmatica e analisi del discorso. • Musica in famiglia e nell’extrascuola
Gli educatori e gli insegnanti sono diventati essi • La formazione degli educatori e operatori
stessi argomento di ricerca. E’ evidente una
crescente attenzione per la formazione degli Ciascuna sessione prevede una relazione di tipo
educatori non solo dal punto di vista operativo teorico che ha l’obiettivo di mettere a fuoco i
(cosa insegnare a fare con i bambini), ma anche problemi di natura psico-pedagogica relativi al
dal punto di vista della ricerca scientifica sulla tema della sessione. Seguono poi le relazioni sui
formazione degli insegnanti. Quindi non solo progetti didattici realizzati nei nidi e strutture
educatori come insegnanti ma educatori educative, o progetti di ricerca particolarmente
“osservati” e che si “auto-osservano”, nel senso interessanti realizzati sul tema. Ogni sessione ha
che spesso queste ricerche sono svolte dagli stessi un discussant, scelto dal Comitato Scientifico
educatori/ricercatori. Anche qui ritroviamo studi sulla base di competenze scientifiche riconosciute,
basati sull’osservazione fenomenologia, e al quale è stato chiesto di “discutere” i contenuti
sull’analisi dei discorsi che gli insegnanti mettono delle relazioni presentate. Per preparare il proprio
in atto insieme con i propri studenti mentre intervento i discussant hanno ricevuto e letto in
insegnano. Analisi che fanno riferimento a teorie anticipo le relazioni.
di tipo filosofico (analisi del discorso – Michel Nella prima sessione François Delalande presenta
Foucault) e di tipo sociologico (teoria delle una sintesi “storica” dell’approccio di ricerca da
rappresentazioni sociali – Serge Moscovici). Su lui promosso allo studio delle “condotte” sonoro-
questi argomenti segnalo le relazioni presentate a musicali dei bambini, attraverso il racconto dei
Bologna nel Symposium organizzato dal network progetti realizzati in Francia ed in Italia. Le
europeo EuroTeam: European Teachers and relazioni di Fiocchetti, Maurizio Vitali e Arianna
Music Education, coordinato da Bengt Olsson e Sedioli illustreranno i progetti svolti o in corso di
Nigel Marshall. realizzazione rispettivamente nei servizi educativi
infantili del Comune di Modena, nei nidi di Lecco
Il rapporto tra teoria e pratica, tra ricerca a Forlì dalla Cooperativa Acquarello.
teorica, sperimentale, e ricerca-azione Nella seconda sessione il primo intervento di
Michel Imberty presenta una prospettiva sullo
Uno dei problemi emersi durante il Seminario sviluppo musicale del bambino, dalla fase
dell’ECME, e che attraversa il convegno Musica prenatale ai primi anni di vita. L’intervento di
0-3, è il rapporto tra la ricerca “teorica” e la Johannella Tafuri si articola intorno allo sviluppo
pratica realizzata nei nidi, nei servizi educativi, della vocalità e all’interazione genitore/bambino,
nell’extra-scuola e nelle esperienze musicali in e quello di Andrea Apostoli introduce la Learning
famiglia. Theory di E. Gordon.
E arriviamo quindi a noi e al convegno Musica 0- L’importanza del terzo tema è dimostrato dalla
3. presenza numerosissima al convegno di
educatori/educatrici. Abbiamo pensato di
differenziare la figura dell’educatore da quello
dell’operatore perché hanno competenze e ruoli

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diversi all’interno dei servizi educativi. Vengono La formazione al sonoro nel curricolo
presentati modelli formativi realizzati da diversi universitario prevede le seguenti fasi: un corso di
enti: scuole, centri di formazione, università, enti 30 ore e un esame orale obbligatorio per tutti gli
pubblici. Verranno delineate alcune competenze studenti e, facoltativi, il tirocinio sonoro e/o la tesi
necessarie per la formazione degli operatori ed di laurea. Il profilo professionale che si intende
educatori. Gli interventi sono presentati da esperti formare attraverso ciascuna di queste fasi è basato
di formazione: Fiorella Cappelli, Franca Mazzoli sull’acquisizione di tre tipi di competenze:
e Francesco Galtieri. • competenze di base, intese come conoscenze e
Queste tre sessioni sono state introdotte da una abilità relative al contenuto specifico della
sessione di apertura, ZeroTreAnni, nella quale la disciplina, nel nostro caso il suono e la
sottoscritta ha presentato i temi del convegno, musica. Un’educatrice dovrebbe essere
Francesca Emiliani (Università di Bologna) ha personalmente interessata ad esplorare le
discusso alcuni aspetti socio-psicologici dello qualità sonore della voce, degli oggetti e degli
sviluppo del bambino e Susan Young (Università strumenti; dovrebbe saper cantare, saper
di Exeter, UK) ha presentato il progetto di ricerca suonare e improvvisare anche semplici
Music One-to-One realizzato in Inghilterra con sequenze musicali; dovrebbe possedere degli
bambini di due anni. strumenti di base per interpretare e analizzare
i brani che ascolta, conoscere diversi repertori
Le sessioni di Poster e Video intendevano dare il musicali e possedere infine una maggiore
maggior spazio possibile alla presentazione di conoscenza della propria identità musicale.
progetti didattici e di ricerca. L’obiettivo era • le competenze tecnico-professionali: si tratta
quello di dare un panorama della situazione delle competenze relative al ruolo
italiana della musica nella prima infanzia e allo professionale dell’educatrice di nido riguardo
stesso tempo fare un punto della situazione sugli all’educazione al sonoro. Parliamo qui della
aspetti teorici e di ricerca. Ricerca e pratica conoscenza degli elementi principali dello
dunque. sviluppo psicologico musicale del bambino e
dell’acquisizione di strumenti teorici e
La formazione degli educatori nel corso di operativi per entrare in interazione musicale
laurea in Educatore di nido e di Comunità con i bambini e per progettare percorsi di
infantile educazione al sonoro, anche di natura
Collegandomi al tema dell’ultima sessione, vorrei sperimentale (strumenti di ricerca di base). A
concludere la relazione parlando della mia queste competenze psico-pedagogiche vanno
esperienza con le studentesse del corso di laurea affiancate delle competenze di tipo
in Educatore di Nido e di Comunità infantile antropologico e sociologico, relative alle
dell’Università di Bologna. Dall’anno accademico differenti culture musicali e ai fenomeni di
2003/2004, la mia Facoltà ha attivato il primo diffusione e consumo musicale, in particolare
insegnamento universitario italiano di formazione nella fascia di età compresa tra 0 e 6 anni.
musicale per educatori di nido: Educazione al • competenze trasversali, e cioè le capacità
sonoro. Come docente del corso in questi anni ho dell’educatrice di mettersi in relazione con gli
dovuto “inventarmi” un curricolo musicale altri soggetti professionali: colleghi, esperti di
universitario per una tipologia di studenti musica interni ed esterni ai servizi, agenzie
totalmente nuova, un curricolo che rispondesse sia musicali e formative presenti sul territorio,
ai parametri scientifici della formazione musicisti, ecc. Comprendiamo in questo tipo
universitaria, sia alle esigenze operative di di competenze anche la conoscenza di
studenti-educatori e di un corso di laurea semplici strumenti di ricerca, di
professionalizzante.1 documentazione e di auto-aggiornamento nel
campo dell’educazione al sonoro (riviste,
1
Durante la realizzazione di questo compito ho
pubblicazioni specializzate, biblioteche, siti
ricevuto un aiuto prezioso da parte dei colleghi della internet, ecc).
facoltà, esperti di scienze dell’educazione, e in
particolare vorrei ringraziare la professoressa
Francesca Emiliani, attuale Presidente del corso di musicalità infantile: vorrei citare e ringraziare in
laurea, le professoresse Piercarla Cicogna e Eugenia particolare Michel Imberty, Franca Mazzoli e Susan
Lodini, e da parte di colleghi specialisti della Young.

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Una parte del corso, benché purtroppo molto Giorgia Bussei, invece (vedi il Poster in questi
limitata, è dedicata alla formazione musicale delle Atti) è il risultato di una indagine empirica per
studentesse, per la maggior parte non musiciste. indagare i gusti musicali dei bambini e dei
Vengono svolte delle attività di ascolto e di canto, genitori e delle educatrici realizzata tramite la
con il duplice obiettivo di far emergere alcune somministrazione di un questionario nei nidi di
competenze musicali di base, spesso Reggio Emilia. I risultati di queste tesi sembrano
inconsapevolmente possedute, e di fornire alle essere molto promettenti, non solo per i dati
studentesse un metodo di ascolto. Il lavoro raccolti, ma anche per le competenze professionali
condotto sulla propria formazione musicale e, in e gli strumenti metodologici che le studentesse
parallelo, sull’osservazione in video delle acquisiscono durante il percorso di ricerca.
condotte sonoro-musicali dei bambini, avvicina e
rende condivisibili l’esperienza musicale infantile
con quella adulta: durante il corso la musicalità BIBLIOGRAFIA
delle studentesse sembra svilupparsi
Adachi, M. (2006). Japanese home environments
parallelamente alla musicalità dei bambini
and infants’ spontaneous responses to music:
osservati.
Initial reports. In Baroni et Al. (cur.).
Il tirocinio “sonoro” è per molte di loro, il primo
momento di incontro musicale con i bambini. Addessi, A.R. (2007). A practitioner training
Come prima fase di professionalizzazione, esso model in early childhood music education. In S.
permette di sviluppare soprattutto le competenze Young (cur.), Proceedings of the European
tecnico-professionali di tipo pedagogico-musicale Network for Music Educators and Researchers of
ma, allo stesso tempo, vista l’esperienza Young Children Conference, 23-26 June 2007,
complessa e articolata che le studentesse svolgono Cyprus.
all’interno del GRES (Gruppo di Ricerca
Addessi, A.R. (2007), Il sapere musicale degli
sull’Educazione al Sonoro, attivato in
insegnanti. In B. Toni (cur.), Musica. Ricerca sul
collaborazione con il Comune di Bologna) e dei
curricolo e innovazione didattica. Napoli:
servizi educativi, permette di acquisire anche
Tecnodid, pp. 27-36.
alcune competenze trasversali, relative alla
relazione con altre figure professionali, in Addessi, A.R. (cur.), “Educazione al Sonoro”.
particolare alle educatrici, al coordinatore Numero monografico della rivista Infanzia,
pedagogico e alle diverse figure di operatori gennaio 2008 (in corso di preparazione).
musicali esterni. In questo processo l’esperienza
Addessi, A.R., Ferrari, L., Pachet, F. (2006).
del GRES ha rappresentato un punto di raccordo
Without touch, without seeing: Children playing
strutturale fondamentale tra le competenze
with the Continuator, a cybernetic musician. In L.
teorico-osservative acquisite dalle studentesse
Southers (cur), 61-70.
durante il corso di Educazione al Sonoro e le
competenze operative e metodologiche delle Addessi, A.R., Mazzoli, F. (2007). Il tirocinio
educatrici di nido.2 sonoro del GRES come esperienza condivisa. In
Le tesi di laurea sono quasi tutte di tipo S. Mei (cur), Quaderni della Regione Emilia
sperimentale: progetti didattici realizzati nei nidi Romagna (in corso di stampa).
(vedi il video di Barbara Bedei e il poster di Baroni, M., Addessi, A.R., Caterina, R., Costa, M.
Jessica del Borgo in questi Atti) e protocolli di (cur). Proceedings of the 9th International
osservazione realizzati in contesti spontanei. In Conference on Music Cognition and Perception,
collegamento con l’insegnamento è stato avviato 22-26 August 2006. Bologna: Bononia University
un progetto di ricerca sulla vocalità e le condotte Press (gli atti sono disponibili gratuitamente sul
sonoro-musicali dei bambini nei momenti di sito: www.icmpc2006.org)
routine giornaliera, nei nidi o in famiglia. Finora
sono stati studiati il momento del cambio (vedi il Csikszentmihalyi, M. (1990). Flow: the
video e il poster di Elisa Gastaldelli in questi psychology of optimal experience, Harper & Row.
Atti), il momento dell’addormentamento (video di Custodero, L.A. (2005). Observable indicators of
Beatrice Panzetti in Addessi), il momento prima Flow experience: A developmental perspective on
del pranzo, e il momento di gioco libero. La tesi di musical engagement in young children from
2
Vedi la relazione di Mazzoli in questi Atti.

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Il copyright del contenuto di ciascun articolo appartiene
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