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MELATONINA, TRAGHETTO per LINFINITO

Chi scrive ha avuto modo di occuparsi, in un recente passato ( ), dei neurotrasmettitori (serotonina,
dimetiltriptamina, encefaline, endorfine), cio di quei neuropeptidi ad azione psicoattiva, prodotti a livello
encefalico e non solo, in grado di indurre nella mente dellindividuo uno stato alterato di coscienza,
durante il quale sarebbe possibile (il condizionale dobbligo) accedere ad altre dimensioni, al di l di quella
umana; dimensioni che abbiamo ipotizzato parallele. Anche altri ricercatori (come Brian OLeary) ritengono
che solo mediante uno stato alterato di coscienza, tipo quello indotto dalle endorfine e dalla DMT, si possano
superare barriere apparentemente insormontabili, quali spazio, tempo e dimensioni extra-reali (2).
Di conseguenza i suddetti mediatori chimici, come asserisce giustamente il Prof. Montecucco, si possono
considerare come vere e proprie molecole psichiche, in quanto non veicolano solo informazioni ormonali e
metaboliche, ma anche emozioni e stati psicofisici (paura, ansia, dolore, ira, piacere), ci che comunemente
chiamiamo sentimenti. In altre parole, quando si prova piacere significa che il cervello produce sostanze
che danno benessere; quando si in depressione, perch nel cervello vengono a mancare certe sostanze,
com stato accertato anche nel caso delle tossicodipendenze; quando si ride, vuol dire che il cervello
produce sostanze chimiche che inducono il buon umore: proprio per questo le endorfine sono state definite
le molecole della gioia.
Prima di approfondire il presente studio, tengo a sottolineare un paio di concetti fondamentali: cosa non la
melatonina e cosa non si deve intendere per stato alterato di coscienza.
I mediatori chimici neuro-ormonali a produzione endgena (cui appartengono la melatonina e quelli citati in
apertura) non sono allucinogeni. Si definiscono allucinogene, infatti, quelle sostanze (comunemente
definite droghe, quasi tutte di origine vegetale ed oggi largamente sintetizzate) che determinano nel
soggetto una condizione patologica, devastante ed alla lunga irreversibile, che si esplica con la percezione
modificata della realt. Di grande aiuto per linterpretazione dellattivit dei neuropeptidi, si rivelata
proprio la comprensione del meccanismo dazione degli allucinogeni, che hanno avuto nella storia
dellumanit unindiscutibile importanza nellespansione della coscienza. Questo ha fatto comprendere ai
neuroendocrinologi che nel sistema nervoso centrale delluomo esistono, in siti specifici, recettori e molecole
atti allespansione della coscienza, qualora vengano a contatto con sostanze psichedeliche. Esistono tuttavia
altre sostanze, ugualmente naturali ma prodotte spontaneamente dalle strutture encefaliche, che
interagiscono con gli stessi recettori dancoraggio degli allucinogeni introdotti dallesterno: queste sostanze
sono costituite per lappunto dai neuropeptidi.
La definizione stato alterato di coscienza sta ad indicare non una patologia, bens una condizione
transitoria in cui viene a trovarsi la psiche del soggetto. Soggetto non succube delleffetto di droghe (naturali
o sintetiche), ma che, mediante lincremento temporaneo della produzione autonoma di neuro-ormoni, riesce
ad amplificare la gamma delle proprie facolt percettive dimensionali: un po come se ad un televisore si
consentisse di ricevere ulteriori frequenze La Coscienza, infatti, viene intesa come la facolt di percepire
il significato di uninformazione; le informazioni creano la coscienza e lalimentano. A sua volta la coscienza
filtra le informazioni, le elabora e le confronta col data-base in suo possesso per giungere allidentificazione.

(1) = La percezione visiva nei fenomeni paranormali, 1997; DMT: passaporto per dimensioni parallele?, 1998;
Endorfine & impianti alieni: un connubio obbligato?, 1999
(2) = It is possible that the mere act of inducing altered states of consciousness with regard to our inner space can
create the extraordinarily real experience of movement at will through space, time and other dimensions, just as our
alleged UFO visitors appear to be able to operate with regard to outer space? - Brian OLeary (Ph.D. in astronomia a
Berkeley - California University, consulente NASA per i progetti Apollo e Mariner)

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Cosa centra tutto questo, ci si potrebbe chiedere, con la tematica esobiologica in generale e con la ricerca
di altre forme di vita intelligente nel Cosmo ? La risposta relativamente semplice, purch si accetti un
assunto molto importante: lapproccio col problema dellesistenza o meno di entit aliene e della loro
presunta interferenza con le vicende umane va considerato parallelamente allo studio delluomo e in
particolar modo delle sue facolt psichiche regredite e/o sopite. A questo proposito va ricordato che le
culture di tutte le civilt, siano esse orientali o appartenenti al bacino del Mediterraneo, contemplano nei loro
canoni il concetto secondo il quale esseri superiori, simili alluomo e venuti dal cielo, colonizzarono la Terra,
sulla quale dovranno ritornare.
Ancora: recenti indagini demoscopiche, condotte sia negli Stati Uniti che in Europa, hanno evidenziato con
sorpresa (ma non per gli esobiologi) che una percentuale molto alta delle persone interpellate, vicina al 60%,
fermamente convinta non solo dellesistenza di altre forme di vita nel Cosmo, ma anche della loro
presenza (attuale o trascorsa) sul nostro pianeta. Il sondaggio ha rivelato dunque che la questione
extraterrestre uno stato di consapevolezza, uno status coscienziale che, in quanto tale, non pu che
alloggiare nellinteriorit delluomo: e quindi deve esistere la possibilit di sperimentarlo.
E in che modo sperimentarlo scientificamente, se non utilizzando il cervello? E se utilizziamo il cervello,
chiaro che in esso devono esistere delle strutture neurochimiche capaci di traghettarci sulle rive dellinfinito
e delleternit.
Finora ci eravamo occupati di quelle molecole psictrope, il cui incremento nellorganismo del testimone
potrebbe costituire una condizione favorevole ai contatti del 4 tipo; contatti che vedono gli involontari
protagonisti delle abductions ricoprire un ruolo del tutto passivo nei confronti delle presunte entit aliene.
Come mai, ora, siamo passati allo studio di un neurotrasmettitore che permetterebbe allorganismo di
sintonizzarsi motu proprio con una nuova dimensione, diversa da quella umana, in cui probabilmente si
muovono gli extraterrestri?
Questa inversione direzionale dovuta, manco a farlo apposta, proprio ad unespansione di coscienza
(quella dello scrivente), nel senso che fino a qualche tempo fa non ero a conoscenza di un interessante
volume, Melatonina - ormone degli Dei , scritto dal concittadino Dr. Giancarlo Rosati e segnalatomi dai
coniugi Luisa e Pier Luigi Businco, cui va un doveroso ringraziamento e tutta la mia sincera gratitudine.

Epifisi, melatonina e terzo occhio

Lepfisi (o ghiandola pineale) un piccolo organo, a forma di pigna (da cui il nome), di circa 8 millimetri di
lunghezza e di 150 milligrammi di peso, situato al centro dellencefalo, fra i due emisferi. La possiamo
localizzare tracciando una retta che, partendo dalla radice del naso, attraversa la fronte e sincrocia con una
seconda linea, tracciata a partire dallorecchio esterno. E singolare il fatto che numerosi protagonisti di
incontri ravvicinati di 3 e 4 tipo, secondo la classificazione dellastrofisico J.A.Hynek, sottoposti a
radiografie del cranio per i motivi pi svariati, hanno evidenziato impianti di natura sconosciuta (microchips)
in corrispondenza della radice del naso.
Fin dai tempi di Aristotele (384 322 a.C.) questo minuscolo ed apparentemente insignificante organo
stato oggetto di curiosa attenzione nella storia della medicina. Lesatta natura ed il suo significato, tuttavia,
restano tuttora in gran parte sconosciuti. Molti tentativi sono stati fatti per identificare in essa una formazione
dotata di funzione endcrina specifica, ma sia le ricerche sperimentali che quelle cliniche non hanno ancora
fornito dati sicuri; forse per questo motivo che lo studio della straordinaria ghiandola stato accantonato e
trascurato per molto, troppo tempo. I mistici, i sensitivi e tutti quei soggetti dotati spontaneamente di facolt
paranormali (i quali, forse, albergano inconsciamente unelevata capacit di secrezione melatoninica) hanno
da sempre identificato la ghiandola pineale con il cosiddetto terzo occhio, in cui Ren Descartes
(Cartesio), in epoca pre-illuministica, poneva la sede dellanima. I paleontologi, ricostruendo il percorso
evoluzionistico degli animali, hanno accertato che lepfisi nei vertebrati inferiori costituiva una sorta di
occhio termico, sensibile alla luce ed al calore (qualcosa di simile rimasto - occhio mediano o pineale nelle lamprede).

Si tratterebbe quindi dun orologio biologico, controllato dalla luce, che lega lorganismo allambiente: in
altre parole, la ghiandola consentirebbe allorganismo stesso di sopravvivere in ambienti diversi,
modificandone le funzioni in rapporto alle condizioni circostanti; garantirebbe in fondo la sopravvivenza.
Quella, in particolare, dei presunti addotti, catapultati loro malgrado in una dimensione dai canoni non
coincidenti con quelli vigenti sul nostro pianeta ? La domanda ci sembra pertinente, anche se, almeno per il
momento, destinata a non ottenere risposta
Attualmente le si vuole comunque attribuire uninfluenza diretta sullo sviluppo psico-fisico dellUomo,
attraverso una sua secrezione ormonale: la melatonina.
La melatonina, chimicamente, un derivato dellindolo e viene sintetizzata nellepfisi a partire dalla
serotonina (di entrambi questi precursori ci siamo gi occupati nei lavori citati in precedenza).
E immessa in circolo in modo ritmico in funzione dellalternanza luce-buio e la sua concentrazione, in tutti i
mammiferi, pi elevata nelle ore notturne che in quelle diurne. Risulta pertanto un sincronizzatore
circadiano, in grado, fra laltro, di minimizzare gli effetti perturbativi conseguenti al repentino cambiamento di
fuso orario. Si anche dimostrata capace di svolgere unazione protettiva nei confronti dei radicali liberi, per
cui le stato conferito il ruolo di detossificante naturale. Alcuni ricercatori avrebbero inoltre individuato in
essa spiccate propriet, tipiche dei neurotrasmettitori, quali linfluenza sul ciclo veglia-sonno, sulle reattivit
comportamentali, sulla regolazione immunologica dellattivit antitumorale, sulla termoregolazione e sulla
senescenza cellulare.
Indubbiamente gli studi sulla melatonina riserveranno ancora molte sorprese: proprio per questo essa
continua a suscitare crescente interesse in campo medico e farmacologico. Oggigiorno, tuttavia, le
preparazioni in commercio a base di melatonina risultano per lo pi sottodosate, per cui, se da un lato ci
assicura lassenza di effetti collaterali indesiderati, dallaltro non dovrebbe consentire di ottenere nulla di pi
che la regolazione del ciclo sonno-veglia. Ma alcuni ricercatori si spingono oltre, fino a sostenere che
lassunzione regolare e prolungata di opportune dosi di melatonina possa consentire laccesso ad uno stato
alterato di coscienza, la cosiddetta coscienza superiore o coscienza espansa, riscontrata e riscontrabile
fisiologicamente negli individui soggetti a trance (dal latino transre = andare oltre) od estasi mistica.
La produzione di melatonina, come nel caso delle endorfine, inversamente proporzionale allet:
massima nellinfanzia, ha una flessione nelladolescenza e decresce sensibilmente con la vecchiaia; per
esemplificare, intorno ai 45 anni gi si riduce della met. Anche questo fattore potrebbe supportare il dato di
fatto, secondo cui la stragrande maggioranza di coloro che asseriscono desser entrati in contatto de visu
con intelligenze aliene rientra in una fascia det assolutamente giovanile; la qual cosa, tuttavia, ha come
rovescio della medaglia la scarsa credibilit e considerazione che tali testimoni riescono ad ottenere dagli
adulti, in virt della fantasticheria propria dellet.
Occorre non confondere, vista lassonanza, la melanina con la melatonina; la prima, infatti, un pigmento
bruno, prodotto da specifiche cellule epiteliali (melanociti) ed stimolato dallesposizione alle radiazioni
solari o artificiali (abbronzatura), mentre la seconda si comporta al contrario: schiarisce la pelle (negli anfibi),
viene inibita dalla luce e stimolata dalloscurit e pertanto la sua produzione avviene in massima parte di
notte (fra luna e le cinque, come per le endorfine), allorch la luce non interagisce con i fotorecettori retinici.
Anche questo potrebbe giustificare la statistica relativa ai contatti fra i testimoni ed i presunti alieni,
statistica che conferma la prevalenza notturna di questi eventi.
Ma siamo veramente certi di queste scoperte, nel senso che: siamo sicuri di essere i primi ad averle
realizzate ?

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Il pensiero di Anassgora
Se ripercorriamo a ritroso la storia delle Scienze, ci accorgiamo che molte delle cosiddette scoperte, frutto
di faticosi anni dindagini e ricerche, sono in realt nientaltro che ri-scoperte: un po come le facolt sopite
e/o regredite del cervello umano, di cui accennavamo allinizio
Un esempio ?
Antoine Laurent Lavoisier, illustre chimico francese (Parigi, 1743 1794), giunse a formulare la celebre
teoria, oggi confermata dalla fisica quantistica, secondo cui "rien se perd, rien ne se cre" (nulla si crea, nulla
si distrugge, ma tutto si trasforma); la qual cosa, tuttavia, non lo salv dalla ghigliottina, grazie allintelligenza
(?) dei suoi simili, intesi come esseri umani, ma non altrettanto dal punto di vista politico. Tanto che il grande
matematico Joseph Louis Lagrange (torinese, nonostante la modificazione del cognome e noto, fra laltro,
per lomonimo punto del non-ritorno, applicabile oggi a certa stupidit umana ) cos comment la sua
scomparsa: E bastato un attimo per far cadere quella testa, ma forse centanni non saranno sufficienti
perch ne sorga unaltra simile.
Ma se retrocediamo ancora maggiormente, non possiamo far a meno di constatare che la prima, geniale
intuizione della legge di conservazione della massa ben pi antica, databile addirittura prima di Cristo.
Si deve infatti al filosofo Anassgora (500 427 a.C.), esponente di spicco dei pluralisti insieme con
Empedocle e Democrito ed in antitesi con la corrente di Erclito e Parmenide, il motto che la tradizione
attribuisce alla scuola di pensiero denominata, per lappunto, pluralistica: nulla si crea e tutto si
trasforma. Il che equivale a dire che in ogni cosa c una particella di ogni cosa, ovverosia il tutto in
tutto. Tradotto in termini moderni, potrebbe equivalere al concetto di molecola e di cellula: ogni entit
definita tuttavia composta dallinsieme di diversi elementi. Concetto ardito per quei tempi ed in seguito
ripreso da Tito Lucrezio Caro (99 53 a.C.) nel De rerum natura.
Amico di Pericle e maestro di Socrate, Anassgora pu essere ritenuto il fondatore della naturae historia,
ovvero della descrizione-narrazione della storia dellUniverso a partire dalle sue origini. Fu il primo ad
affermare che il sole una massa incandescente e la luna unammasso terroso, e non divinit cui offrire
sacrifici e consacrare feste, come sosteneva la tradizione mitica dellantica Grecia. Per questo fu accusato di
empiet (leresia di Galileo, allepoca di Papa Urbano VIII), processato ai sensi del decreto del vate
Diopite, che perseguiva tutti coloro che insegnano e divulgano cose empie al riguardo dei fenomeni celesti,
che devono essere considerati come ammonimenti inviati dagli di agli uomini (gli odierni crop circles ?) e
quindi condannato a morte. La stessa sorte toccata a Lavoisier, ma, fortunatamente per il filosofo greco,
commutata poi in esilio grazie allintercessione dellamico Pericle. Il tutto a riprova che la Scienza non ha mai
goduto (e non gode tuttora) n dei favori popolari n dellapprovazione delle forze pi retrive e superstiziose,
in particolare dei centri cosiddetti magici e delle sette religiose. Ma, ad onor del vero, pure di certe
istituzioni conservatrici, materialistiche ed esasperatamente positiviste, tese opportunisticamente a
mantenere il proprio status quo e ad ostacolare la soddisfazione pi gratificante della vita umana: quella di
scoprire chi siamo, donde veniamo e dove andiamo (T.Moreux, 1867 1954, direttore dellosservatorio
astronomico di Bourges).
Ma ci che pi sorprende nel pensiero di Anassgora che, gi 2500 anni fa, lUomo era giunto attraverso il
nous (lintelletto, la mente) a concepire lidea secondo la quale, se nel Cosmo vige la legge della
presenza del tutto in tutto (oggi diciamo: gli elementi fondamentali che costituiscono il Cosmo sono gli
stessi, dappertutto, ed i cnoni cui sottostanno sono universali), questo processo naturale, cio quello della
comparsa della Vita, deve necessariamente ed inevitabilmente essersi compiuto anche altrove.
Troviamo cos in Anassgora, in termini che dovevano apparire sconcertanti agli occhi dei contemporanei
(se non addirittura blasfemi, come abbiamo visto), la tesi della pluralit dei mondi abitati, che verr in
seguito sviluppata dal Fontenelle (Entretiens sur la pluralit des mondes, 1686) e dal domenicano Giordano
Bruno (De linfinito universo et mondi, 1584): in questultimo caso, con le conseguenze ben note cui gli
eretici andavano incontro

Stando cos le cose, bisogna supporre che in tutti gli aggregati ci siano molte cose di ogni genere e semi di
tutte le cose, aventi forme e colori e sapori d'ogni genere. E che gli uomini siano stati in tal modo composti
e cos pure gli altri animali che hanno vita, e che questi uomini abbiano citt abitate ed opere costruite,
come da noi, e abbiano il sole e la luna e tutto il resto, come da noi, e che la terra produca per loro molte
cose e di ogni genere, che essi usano portando le migliori a casa (DK 59 B 4).

A chi gli domandava perch non si interessasse della sua patria,


Clazomne (citt della Ionia N.d.R.), Anassgora rispose che invece se
ne preoccupava moltissimo, indicando il cielo
Concludendo: spesso ci che la mente immagina si rivela, nel tempo, realt: Giulio Verne docet
Lintuizione precede le scoperte e pertanto, nonostante questa ricerca non sia nulla pi duna mera ipotesi
di lavoro, non si pu escludere a priori che, progredendo negli studi sulla ghiandola pineale, si scopra un
giorno che le sostanze ormonali da essa prodotte corrispondono a quelle stesse che, fin dalla notte dei
tempi, consentivano ai nostri antichi progenitori (che ancora osiamo definire primitivi) di accedere ad uno
stato alterato di coscienza, nel corso del quale venivano proiettati, anche se transitoriamente, allespansione
della coscienza stessa e, quindi, alla percezione dellInfinito.
Facolt, questa, che dorme profondamente, sepolta nei meandri cerebrali dellHomo tecnologicus

Giorgio Pattera

da IL TEMPO, 07/04/2005:

Gli scienziati britannici garantiscono lesistenza di miliardi di civilt extraterrestri.


Tra dieci anni potremo individuare gli alieni
DIECI ANNI ANCORA, poi potremo sorridere agli alieni. O almeno, sapere con esattezza in che
porzione di Universo risiedono. Gli scienziati britannici della Open University garantiscono al di
l di ogni ragionevole dubbio lesistenza di forme di vita nello spazio profondo. Ed entro il 2015
avremo telescopi in grado di fornirci le immagini per trovare prove dellesistenza di forme di vita
come il metano o lossigeno, ha spiegato il professor Barrie Jones, direttore della ricerca, basata
sulla ricostruzione al computer dei 134 sistemi planetari conosciuti. La simulazione ha evidenziato
che la met di questi sistemi - in cui i corpi celesti ruotano attorno a una stella centrale - presentano
"zone abitabili" da almeno un miliardo di anni, un periodo sufficientemente lungo per lo sviluppo
della vita... Nellequazione formulata mezzo secolo fa dal radioastronomo Frank Drake, il numero
di civilt possibili da qui alle porte dellinfinito statisticamente di molti miliardi di miliardi. Ma
insensato inviare segnali senza contemplare risposte. Cos, dopo aver letto nel 1959 larticolo in cui
due fisici - lamericano Philip Morrison e litaliano Giuseppe Cocconi - parlavano di onde radio per
le comunicazioni interstellari, Drake orient lantenna del radiotelescopio di Green Bank, in West
Wirginia, verso due astri vicini, Tau-Ceti ed Epsilon-Eridani. Era il progetto Ozma: per quelle
trasmissioni forse vane fu scelta la "frequenza magica" di 1420 MHz, corrispondente alla riga di
emissione dellidrogeno neutro, lelemento pi diffuso nellUniverso e al tempo stesso il "canale"
meno afflitto dal rumore di fondo prodotto dalla nostra atmosfera. Con il passare degli anni
dapprima la Nasa, poi alcune fondazioni private elaborarono il programma Seti, per la ricerca di
segnali intelligenti provenienti da unarea sempre pi vasta di cielo. Molte volte lattesa degli
ascoltatori parsa sul punto di essere premiata: ma i suoni pi interessanti - registrati a migliaia non erano mai di natura aliena. Due o tre di essi sono tuttavia ancora in fase di decifrazione E con
parabole e obiettivi puntati, finalmente vedremo - o ascolteremo cose dellaltro mondo.

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