Sei sulla pagina 1di 9

Gli Angeli e il Libro di Enoch

Trentuno righe nella Bibbia


La preistoria si differenzia notevolmente dalle verità professate nella Bibbia e dalla
scienza ufficiale.
La Bibbia, oceano universale dal quale scaturiscono i fiumi della conoscenza! Tanto
vale proclamarlo subito, malgrado l'interesse che suscitano i libri sacri, possiamo
accettare quanto riferiscono soltanto come lontane interpretazioni di fatti a volte esatti,
ma divenuti press'a poco incomprensibili per coloro che li hanno riportati e sovente
interpolati. Ormai, l'ermeneutica deve illuminarsi alle conoscenze acquisite e liberarsi
dalle pastoie dogmatiche.
Durante due millenni, milioni d’uomini si sono dedicati sia a sostenere i testi biblici
contro tutti i ragionamenti scientifici, sia a distruggerne l'essenza con un settarismo
limitato e negativo. Miliardi di uomini, invece, non hanno mai studiato questi testi, sia
per pigrizia o per timore di rappresaglie. Si giudicherà quindi la nostra impresa molto
avventata.
Pertanto, onestamente, noi affrontiamo il problema e proporremo delle soluzioni nella
speranza che un giorno potranno essere utili ad altri esegeti.
Questo articolo non sarà gradito a molti lettori di ogni confessione, offenderà delle
credenze, delle opinioni, contraddirà partiti presi; teniamo quindi a dichiarare che non
facciamo politica, ma il nostro rispetto alle idee altrui non può giungere fin al punto di
rinunciare alle proprie e impedirci di cercare la verità o le «verità differenti».
La tolleranza e il diritto di esprimersi sono le conquiste più preziose dell'uomo e le
invochiamo a nostro beneficio.
Analizzata in questo stato d'animo, la Bibbia si presenta come un documento di una
congiura del quale solo trentuno righe sono patrimonio dell'umanità del XXI secolo.
Queste righe costituiscono i versetti dall'uno al sette del capitolo sesto del Genesi.
Rimangono per interessare il cittadino del mondo attuale tre punti di un'importanza
capitale:
1. Subito dopo la creazione del mondo, dei figli di Dio (angeli o extra-planetari)
vengono sulla terra per sposare le figlie degli uomini.
2. Avvenimenti, dei quali non ci è detto nulla, si producono e determinano il
corruccio di Dio.
3. Dio si «pente» e annienta la creazione.
Cosa potrebbe esserci di più importante per l'uomo che la distruzione del mondo? Tutto
non è forse un'inezia al confronto di una tale catastrofe?
Ora, quello che dovrebbe costituire il vero Genesi, è passato completamente sotto
silenzio nella Bibbia: in dodici righe, si annuncia la venuta dei misteriosi personaggi
extra-terrestri, e diciannove righe dopo. avviene l'annientamento dell'umanità, il diluvio
universale! Senz'altra spiegazione!
Ecco ciò che è bizzarro, sconcertante, poiché è proprio quanto vorremmo sapere... ciò
che riguarda noi tutti!
Ma, innanzi tutto, chi erano questi figli di Dio, o figli del Cielo, che i Padri della Chiesa
chiamano Angeli? (Nel Libro di Enoch, questi «Angeli» sono chiamati
indifferentemente: Figli dei Cieli, Figli degli Angeli Santi, Veglianti... e a volte
«Uomini». Il Libro delle Parabole li chiama «i Volti»).
Creature celesti provenienti dal regno di Dio Padre?, che sarebbero scesi sulla Terra per
far all'amore con le belle terrestri?
Gli uomini dell'era atomica, della televisione, dei missili siderali possono forse credere
a questi fantasmi che non hanno mai visto con i loro occhi, analoghi alle fate, agli
gnomi, agli elfi?
Per chi vi presta fede, non si pone alcun problema e la Bibbia e verità letterale, ma chi
oserebbe credervi ragionevolmente?
Allora, gli Angeli non sarebbero esistiti? In tal caso non rimarrebbe altro che collocare
la Bibbia e tutti gli scritti sacri, tutti gli apocrifi che unanimemente riferiscono fatti
identici, nello scaffale rosa della biblioteca per fanciulli!
Ma se questi angeli rappresentano una verità occulta, un simbolo, chi sono? Da dove
vengono?
Con circospezione, noi intendiamo proporre la sola identificazione che potrebbe trovar
credito anche nel nostro tempo in cui si sta svolgendo l'avventura extra-planetaria.

I figli di Dio sposano le figlie degli uomini


La Bibbia, capitolo VI, ci apprende che poco dopo la loro creazione Adamo ed Eva
generarono la prima umanità e notoriamente delle figlie.

Genesi 6:1
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie,
Genesi 6:2
i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante
ne vollero.
Genesi 6:3
Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è
carne e la sua vita sarà di centoventi anni».
Genesi 6:4
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi -e anche dopo- quando i figli di Dio si univano
alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi
dell'antichità, uomini famosi. La corruzione dell'umanità.
Genesi 6:5
Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno
concepito dal loro cuore non era altro che male.
Genesi 6:6
E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Genesi 6:7
Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il
bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti».

La Terra é quindi pochissimo popolata in quell'epoca remota e conta solamente qualche


migliaio d'individui.
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi -e anche dopo- quando i figli di Dio si
univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi
dell'antichità, uomini famosi. La corruzione dell'umanità.
Questi uomini famosi, nati dalle prime donne terrestri e dai-«figli di Dio», si possono
benissimo identificare con i capi delle nazioni, o con gli eroi, o semi-dei della mitologia
antica.
Ma questi «figli di Dio?». Prestando fede agli esegeti autorizzati della Bibbia, degli
Angeli sarebbero discesi dal cielo di Dio per fare all'amore con delle donne e metterle
incinte! Che volgari bricconi questi Angeli!
Onestamente noi non possiamo, senza credere che il cielo sia un covo di briganti,
accettare questa spiegazione sacrilega, tanto più che difficilmente possiamo concepire
degli Angeli non soltanto «sensibili all'attrazione del sesso» ma fisicamente in grado di
soddisfare il loro desiderio.
Gli Angeli sarebbero degli esseri materiali? con attributi virili? Come noi e più ancora
di noi divorati dal demonio della concupiscenza?
Testi apocrifi come «Il Combattimento di Adamo ed Eva», tradotti dal copto, insorgono
contro una spiegazione così insensata:
E antichi saggi scrissero su di loro e dissero che gli Angeli erano scesi dal cielo e si
erano uniti con le figlie di Caino e da esse ebbero dei giganti.
Ma la l'opinione comune è che gli Angeli, che sono degli spiriti asessuati, quindi come
possono confondersi peccando con gli uomini? Per la loro essenza e la loro natura, non
sono né maschi, né femmina, bensì puri spiriti. Se gli Angeli sono privi di sesso, non
poterono dunque peccare con le figlie degli uomini.
Ma le figlie dell'uomo partorirono dei Nefilim (giganti). Agendo in un'epoca nella quale
i discendenti di Adamo ed Eva erano facilmente identificabili essendo raggruppati e
poco numerosi, questi uomini che si accoppiavano con le donne, non erano certamente
dei terrestri! Figli di Dio... può essere, come tutti; ma non nati sul nostro globo!
Ora la Bibbia è formale: erano figli di Dio, Angeli venuti dal cielo, e tutti i testi apocrifi
sono unanimi nel dire che si tratta di esseri venuti dal cielo, dei «figli del cielo» che
discesero sulla Terra.
Viaggiatori come questi, senz'altra spiegazione plausibile, non possono essere che degli
uomini volanti, degli aviatori o dei cosmonauti verosimilmente di una razza diversa
dalla nostra, poiché il loro carattere fisico non induce molto a credere nella loro origine
terrestre.
Dobbiamo consultare gli scritti antichi per trovare nuovi particolari rivelatori che
esistono in gran numero in un libro apocrifo anteriore alla Bibbia, IL LIBRO DI
ENOCH.
Una constatazione molto sconcertante ci colpisce leggendo la Bibbia: nove righe
parlano della venuta dei figli di Dio e in ventidue righe, il libro sacro se la sbriga per
tutta la storia del mondo dall'atterraggio fantastico fin al dramma del diluvio.
Ora il Libro di Enoch, pur tenendo conto delle interpolazioni, dedica all'incirca ottanta
capitoli a queste storie di Angeli e alle cause del corruccio divino. Ottanta capitoli
contro trentun righe della Bibbia!
Allora una domanda sorge spontanea: perché l'essenziale della Genesi è stato appena
accennato?

Il Libro di Enoch
Il Libro di Enoch, ritrovato in Abissinia in tre esemplari dall'erudito scozzese Jacques
Bruce (verso il 1772) fu copiato dall'originale redatto in ebraico, caldeo o arameo, che
molti traduttori considerano il libro più antico del mondo (Il Libro di Enoch esiste in tre
copie: due in Inghilterra, l'altra a Parigi).
Fu interpolato da scribi cattolici che con pia intenzione vi aggiunsero dei capitoli che
annunciavano la venuta del Figlio dell'Uomo o del Messia. Nel desiderio di accreditare
l'esistenza di Gesù come Messia, gli scribi, i monaci e religiosi dei primi sedici secoli
della nostra era, mutilarono e distrussero tutti i documenti: manoscritti, pietre incise,
libri ecc. suscettibili di risvegliare il dubbio sulle verità cristiane ortodosse; questa
immane opera di falsificazione fu del pari intrapresa dai sacerdoti delle altre religioni,
tanto che non esiste più alcun manoscritto, eccetto forse i Manoscritti del Mar Morto e i
Veda, la cui integrità e autenticità appaiono irrefutabili.
Ma queste aggiunte si possono distinguere facilmente. Enoch è un personaggio
misterioso che la tradizione di Israele si è appropriato, ma in effetti la sua esistenza è
molto anteriore alla civiltà ebraica.
Alcuni eruditi affermano che prima della Bibbia, prima dei Veda degli Indù, delle
Leggi di Manu dei Brahmani, dei King dei Cinesi ecc. esistevano dei manoscritti che
servirono da modelli dei libri sacri che noi conosciamo.
Mosè designa esplicitamente diverse volte i testi più antichi del Pentateuco e ne cita dei
brani. Questi libri, più antichi della Bibbia sono citati oltre che da Mosè nei Numeri
21:14 e 27, da Giosué 10:13, da Samuele II 1:18 ecc. Sembra che Mosè abbia riassunto
questi libri nei primi dodici capitoli del Genesi.

Degli Angeli sfrontati


Ecco quindi identificato approssimativamente Enoch bibblico, del quale il libro
apocrifo (segreto, destinato agli iniziati) e non di meno ammesso come autentico -fu
persino considerato canonico dalla chiesa primitiva- l'opera inizia con questo esordio:

In nome di Dio misericordioso e pieno di grazia, lento a corrucciarsi, sempre disposto


alla clemenza e alla misericordia, quest'opera è il LIBRO DI" ENOCH, il profeta.

Dal settimo capitolo il narratore entra nel vivo dell'argomento, senza aver nominato
Adamo ed Eva, senza aver evocato alcun dramma in paradiso.

Enoch 7:1
Quando i figli degli uomini si furono moltiplicati in quei giorni avvenne che ad essi
nacquero delle figlie leggiadre e belle.
Enoch 7:2
E quando gli Angeli, i figli dei cieli le videro, se ne innamorarono; e si dissero gli uni
agli altri: scegliamo delle femmine della razza degli uomini e con esse generiamo dei
figli.

Ecco che ci troviamo già in clima diverso da quello della Bibbia. Le donne esistono da
poco tempo sulla Terra -almeno quelle che sono leggiadre e belle- in caso contrario
sarebbero state già notate dai «figli dei cieli».
Gli esseri del cielo sono degli Angeli? Si, nel significato che l'intesero gli Incas quando
videro sbarcare i soldati di Cortez, e gli uomini primitivi della giungla quando videro i
primi aviatori.
Non é forse logico che uomini primitivi identifichino degli uomini provenienti dal cielo
a esseri soprannaturali?
Enoch specifica chiaramente che questi angeli che si comportano come volgari esseri
umani erano di razza differente della nostra.
Continuiamo l'analisi dei successivi versetti:

Enoch 7:3
Allora Samyaza il loro capo disse: io temo che voi non potrete realizzare il vostro
intento.
Enoch 7:4
E io dovrò sopportare da solo le conseguenze del vostro crimine.
Enoch 7:5
Ma gli risposero: noi lo giuriamo!
Enoch 7:6
E noi ci impegniamo tutti con mutue esecrazioni; noi non muteremo nulla del nostro
disegno, noi eseguiremo ciò che abbiamo deciso.
Enoch 7:7
In effetti, essi giurarono e si legarono con mutue esecrazioni; erano in numero di
duecento quelli che discesero su Aradis, luogo situato nei pressi del monte Armon
(Questo nome si trova nella Bibbia).
Dobbiamo rilevare che la cospirazione dei duecento extra-terrestri -poiché si tratta
proprio di extra-terrestri non essendo originari della Terra- suscita certi scrupoli nella
coscienza di Samyaza. Quanto agli uomini del commandos si esprimono come
potrebbero farlo dei cosmonauti in cerca di avventure, pronti a rischiare tutto, forse
privi da lungo tempo dei piaceri della carne dei quali sembra che ben conoscevano le
delizie. Questi «Angeli» non sono certo dei collegiali in materia!

Enoch 7:9
Ecco i nomi dei loro capi: Samyaza, il loro capo, Urakabarameel, Akibeel, Tamiel,
Ramuel, Danel, Azkeel, Sarakamyal, Asael, Armers, Batraal, Anane, Zavebe,
Samsaveel, Ertael, Turel, Yomyacl, Arazeal. Tali furono i capi di quei duecento angeli;
il rimanente era con loro.
Enoch 7:10
E ciascuno di loro scelse una donna, e vi si accostarono, e coabitarono con esse, ed
insegnarono ad esse la stregoneria, gli incantesimi e le proprietà delle radici e delle
erbe.
Enoch 7:11
E queste donne concepirono e nacquero dei giganti...

Come ammettere che degli «Angeli» che vivevano abitualmente nel regno di Dio, nelle
beatitudini... angeliche, potessero da una parte professare dei sentimenti degni di una
soldatesca e d'altra parte avere la conoscenza di ciò che era naturalmente sconosciuto in
cielo: la stregoneria, gli incantesimi e le proprietà medicinali o alimentari delle piante?

Enoch 8:1
Azazyel insegnò pure agli uomini a costruirsi delle spade, dei coltelli, degli scudi, delle
corazze e degli specchi, insegnò ad essi a fabbricarsi dei braccialetti ed altri ornamenti,
l'uso di dipingersi e l'arte di tingersi le sopracciglia, d'impiegare le pietre preziose e
ogni specie di tinture, in modo che il mondo divenne corrotto.
Così lo specchio, le armi, il trucco e gli artifici femminili non sarebbero di origine e
invenzione terrestre. Su un altro pianeta gli uomini avevano in parte la nostra stessa
civiltà e le donne usavano prodotti di bellezza identici o analoghi a quelli venduti nei
nostri negozi.
Nei successivi versetti, gli altri Angeli insegnano «i sortilegi, gli incantesimi, l'arte di
osservare le stelle, i segni, l'astronomia, i movimenti della Luna...».
Si può insegnare soltanto ciò che si è appreso, sperimentato; è ammissibile che degli
«Angeli» abbiano potuto nel cielo di Dio, apprendere la costruzione di strumenti di
guerra, la fabbricazione di gingilli, delle collane adorne di gioielli, «l'arte di dipingersi
le sopracciglia?». E portare sulla Terra, ingenua e pura, la contaminazione del cielo?
Onestamente, è difficile non convenire che questi «Angeli» hanno pensieri e
comportamento tipicamente umani, assolutamente inconciliabili con una natura divina.
Ma se attribuiamo ad essi la natura dei cosmonauti e di esseri provenienti da un pianeta,
tutto si chiarisce!
Razionalmente, se accettiamo il racconto di. Enoch, si tratta della colonizzazione del
nostro globo da parte di cosmonauti provenienti da un pianeta conquistatore o forzati a
emigrare.
In tale ipotesi, questi duecento extra-planetari formano verosimilmente soltanto un
commandos e dovranno render conto della loro missione al gran quartier generale.
È un'ipotesi ragionevolmente avvalorata dalla nostra attuale corsa al cosmo, tesi che si
consoliderà proseguendo la relazione nello stesso tempo che si preciserà la funzione di
Enoch. Forse è anche lui un extra-planetario, forse lo scrupoloso Samyaza, più
verosimilmente un delegato del gran quartier generale, poiché riprova l'operato del
commandos, parte per ritrovare i suoi capi e si adoprerà pure come mediatore fra essi e
i cosmonauti ribelli alle consegne date.

Enoch 12:1
Prima che fossero compiute tutte queste cose, Enoch fu rapito dalla Terra e nessuno sa
dove è stato portato né ciò che egli è divenuto.
Enoch 12:1
Tutti i suoi giorni li trascorse con i Santi e con i Vigilanti. (Iniziati).

Come Elia, il fatto è riportato nella Bibbia, fu chiamato a Dio «ancora vivente e su un
carro di fuoco», così Enoch divine cosmonauta o aviatore e si presenta a rapporto ai
suoi superiori diretti.
Ci rendiamo perfettamente conto come questa spiegazione fantastica turbi la nostra
quiete borghese, la nostra credulità atavica, ma a meno di ammettere la spiegazione
ancora più fantastica e più inammissibile nel nostro tempo, di un'oscura rivolta di
Angeli perversi sfuggiti da un cielo profondamente sconvolto, noi non sapremmo
attribuire alcun altro significato agli avvenimenti.

L'arca di Noè era un Astronave?


Con le parole e lo spirito della sua epoca, il narratore descrive il «cielo» con «il suo
muro costituito di pietre di cristallo» che richiama stranamente il paese d'Iperborea
della tradizione, circondato da alte mura di ghiaccio. L'analogia merita di essere notata
poiché si collega ai racconti delle saghe nordiche. Nelle tradizioni nordiche e celtiche,
Iperborea è situata verso la Groenlandia (Green-land = la terra verde) vale a dire,
esattamente, tra il settentrione e l'ovest.
Ora Enoch preciserà appunto in questa direzione la località dove il quartier generale
degli extra-planetari ha costruito la sua base. Il Patriarca visita diverse regioni
occidentali della Terra, poi la dimora del Re eterno dal lato di settentrione, sopra la
Terra.

Enoch 69:3
Da questo momento, io più non proseguo tra figli di uomini, ma egli mi collocò fra due
spiriti, tra il settentrione e l'occidente, dove gli Esseri Celesti avevano ricevuto delle
corde per misurare il luogo riservato ai giusti e agli eletti.
Enoch 69:4
Là, io vidi i primi padri, i santi che dimorano in quei bei luoghi per l'eternità.

Dobbiamo notare che Enoch identifica facilmente il cielo con la Terra; e specifica
d'altro canto che il «Luogo Santo» -l'Eden dove cresce l'albero dei giusti dai soavi
odori- è dal lato dell'occidente, alla estremità del nostro globo, dove inizia il cielo
medesimo.
Enoch 33:1
Poi io mi diressi verso settentrione ai limiti della terra.
Enoch 33:2
E là, verso i confini del mondo, io vidi un prodigio grande e magnifico.
Enoch 33:3. Io vidi le porte del cielo aperte, ve ne erano tre distinte fra esse.

Non dice che lascia il nostro globo per tuffarsi nelle nubi, sembra ignorare il sud e l'est
e incontra i nostri primi padri, gli uomini superiori che si potrebbero identifichiare con i
capi supremi del commandos.
Tuttavia, a volte, Enoch, separa il cielo dalla terra. A proposito dei ribelli scrive:

Enoch 68:3
Ecco ora i nomi dei capi delle loro centurie, delle loro cinquantine e delle loro decurie.
Enoch 68:44
Il nome del primo è Yekum, ed è lui che sedusse tutti i figli degli Esseri Celesti, che li
incitò a scendere sulla terra per generare dei figli con gli esseri umani.
Enoch 68:6
Il nome del terzo è Gadrel, ed è lui che rivelò ai figli degli uomini i mezzi per
procurarsi la morte.
Enoch 68:7
È lui che sedusse Eva.

È del tutto eccezionale che si trova citato il nome di Eva (e mai quello di Adamo) che
secondo questa relazione sarebbe stato il primo marito ingannato della Creazione!
La fine dell'Apocalisse è molto confusa, poiché ritorna sulla creazione e termina con il
diluvio, meritato castigo per l'errore commesso dai cosmonauti o presunti tali.
Gli Esseri Celesti colpevoli sono precipitati nella vallata del Fuoco, ciò evoca
(probabilmente) il il luogo presso il quale atterrò l'Arca di Noè.
Un testo slavo intitolato: «Il libro dei segreti di Enoch» descrive in modo curioso gli
esseri che visitarono l'autore dello scritto:

Due uomini mi apparvero, molto grandi come mai ne avevo visti sulla Terra. Il loro
volto era come il Sole che risplende, i loro occhi come lampade accese; dalle loro
bocche usciva il fuoco; le loro vesti erano simili a un insieme schiumoso e le loro
braccia erano come ali d'oro al capezzale di un letto.

In questa descrizione, non si tratta più di Angeli, ma di uomini vestiti come è possibile
immaginare, molto ingenuamente, i cosmonauti, con il loro casco e il loro scafandro in
materiale plastico.
Il giornalista scientifico russo Agrest, riferendosi a testi dei «Manoscritti del mar
Morto» ha rivelato la seguente trascrizione:

Uomini sono venuti dal cielo e altri uomini sono stati rapiti dalla Terra e portati in
cielo. Gli uomini provenienti dal cielo dimorarono a lungo sulla Terra...

L'Uzbekistan (Russia) è situato tra l'Afganistan e il mare d'Aral. L'archeologo sovietico


Guéorgui Chatski ha scoperto in questa regione in prossimità delle miniere di uranio di
Ferghana delle incisioni rupestri che rappresentano degli esseri che sembrano rivestiti
di uno scafandro, di un casco e danno l'impressione di essere dei veri cosmonauti.
Chatski ritiene che i disegni siano dell'epoca detta del paleolitico. Nel Messico le teste
enormi di pietra lasciate dal misterioso popolo Olmeco sembra che si colleghino
anch'esse a un'avventura inter-planetaria.
Certo, un vero credente si atterrà al significato letterale del testo, ma nel XXI secolo i
critici intransigenti non potranno fare a meno di pensare a una congiura destinata a
soffocare un segreto pericoloso. Alcuni pronunceranno persino le parole di «grandi
menzogne meravigliose...» altri quello di soverchieria.
Uno studio approfondito del Libro di Enoch rivela particolari sconcertanti e si ha quasi
la certezza che non si tratta di visione ma di un vero e proprio viaggio compiuto dal
patriarca.
Egli è «trasportato sulla terra e deposto sulla soglia della sua casa» (Capitolo 80)
questa è un'azione pleonastica se Enoch racconta una visione poiché se non si era
mosso, non aveva certo bisogno di essere ricondotto nel posto in cui si trovava!
Ed ecco che nel capitolo 64, la verità mal cancellata sembra trasparire quando è detto
che Noè «si pone in cammino e si dirige verso i limiti della terra, dalla parte dove
sorgeva l'abitazione del suo avo Enoch». Si scoprono in questo punto gli altarini? Noè
(capitolo 65) vede «la Terra inclinarsi e minacciare rovina». Ecco un altro fatto
strano!
Noè sarebbe stato, come afferma la Bibbia degli gnostici egiziani, «rapito in cielo
ancora vivente» per scampare al diluvio? Probabilmente dai misteriosi antenati che
risiedevano «tra settentrione e occidente»? Antenati che potevano disporre di macchine
volanti?
Oppure Noè vide inclinare la terra esattamente come se ne ha l'impressione quando si è
a bordo di un aereo che prende quota?
Tutto ciò convalida singolarmente la tesi di un viaggio aereo realmente compiuto da
Enoch e non «visto in sogno».
Il libro di Enoch e il Libro dei segreti di Enoch apportano in questo senso una
testimonianza che proietta bagliori fantastici sul passato (proibito) dell'umanità.
Quale valore possiamo attribuire a questi manoscritti che, malgrado la loro
inverosimiglianza e confusione rappresentano nondimeno i primi documenti della
nostra storia e certissimamente anche una verità deformata dall'incomprensione e dagli
errori dei copisti?
Nel Sépher-ha-Zohar, che è la relazione più antica della Kabala ebraica, viene citato
numerose volte il Libro di Enoch, considerato come un'opera «conservata da
generazione in generazione e piamente trasmessa».
Fu certo ripudiato dal canone ebraico e infine proscritto dai cristiani, ma solamente a
datare dal III secolo; il suo pregio rimase tuttavia grandissimo poiché viene considerato
come il solo manoscritto antidiluviano.
Questa credenza è accresciuta dal fatto che Enoch, descrivendo i movimenti del Sole e
della Luna, e in modo molto sapiente, commette pertanto qualche errore che
motivarono questa critica di Hofmann:

Io non scorgo altro mezzo per rimediare a tutti questi errori oltre quello di supporre
che l'autore espone un sistema che dovette esistere prima che l'ordine della natura
venisse alterato dal diluvio universale.

Ora, effettivamente, la tradizione afferma che il Libro di Enoch fu portato da Noè


sull'Arca e sfuggi, in tale modo, alla distruzione.
Non è quindi senza ragione che si considera questo apocrifo come la vera Bibbia degli
uomini. I dati astronomici del libro, tenuto conto dello spostamento dei poli avvenuto
dopo il diluvio, fanno credere che il suo autore viveva in un paese situato esattamente
dove era situata l'antica Armenia, verso la sorgente dell'Eufrate, là ove atterrarono i
cosmonauti innamorati delle belle figlie degli uomini! Considerazioni di ordine
geologico convalidano questa tesi.

Potrebbero piacerti anche