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IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA

Pur uscendo vittoriosa dalla guerra, lItalia aveva contratto enormi debiti e linflazione
era elevatissima. Molte industrie erano cresciute grazie alla grande richiesta di
materiale bellico, ma adesso andavano attraversando un periodo di crisi e cera la
necessit di una riconversione ad una produzione di pace. Cera poi la problematica
del malcontento dei contadini che reclamavano le terre promesse in tempo di guerra,
e soprattutto al centro sud avvennero loccupazione di latifondi, tanto che nel 1919 il
governo fu costretto in parte ad accettare, imponendo per lobbligo di pagare un
risarcimento ai proprietari. La classe operaia tent di recuperare il potere di acquisto
dei loro salari con una serie di scioperi, e di acquisire maggiore potere nelle decisioni
della propria fabbrica. I ceti medi avevano perso i loro risparmi a causa dellinflazione,
inoltre molti dei reduci di guerra avevano svolto mansioni di comandati, ed adesso si
rifiutavano di tornare ad avere un lavoro subordinato.
La classe dirigente liberale si dimostro incapace di affrontare i problemi del
dopoguerra, si affermarono quindi grandi movimenti di massa (socialisti e cattolici), ed
i ceti imprenditoriali, preferivano affidarsi non ai liberali, ma ai pi energetici
movimenti nazionalisti di estrema destra. La classe dirigente penso di usare il pi
potente di questi partiti, il fascismo di Mussolini, per frenare i partiti di massa ed i
socialisti. Ma era soltanto un illusione.
Dopo la guerra, la partecipazione cattolica allattivit politica crebbe. Nel 1919 Luigi
Sturzo form il PPI (Partito popolare italiano), che si ispirava ai principi della
democrazia e del cattolicesimo, tra cui la partecipazione del voto alle donne, il
passaggio da uno stato accentrato allo sviluppo delle autonomie locali e regionali, la
difesa dei diritti dei lavoratori, e lo sviluppo di una riforma agraria per la piccola e
media propriet. Inoltre il PPI chiedeva la tutela della famiglia e la libert di azione per
tutte le forme di organizzazione e attivit cattolica. Il PPI ebbe un largo successo, ed
ottenne il 20% dei voti alle elezioni.
Si ebbe anche una grande crescita del PSI (Partito socialista italiano), e degli iscritti al
sindacato della CGL (confederazione generale del lavoro). Al loro interno prevalse il
gruppo rivoluzionario, che era anche definito massimalista, voleva cio attuare il
programma massimo, la creazione di uno stato socialista.

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