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A.S. 2009/2010
Classe V A
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INDICE
Prefazione pag. 2
Introduzione pag. 5
Morfologia pag. 6
Conclusioni pag. 26
Bibliografia pag. 27
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PREFAZIONE
La scelta della stesura di questa tesina nasce dalla mia
predisposizione per lo studio del mondo degli insetti,
passione che coltivo da quando avevo circa quindici anni
sia in ambito scolastico sia hobbistico.
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ABSTRACT
RIASSUNTO
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Tassonomia: Bombus terrestris
Regnum:____________________________Animalia
Phylum:_____________________________Arthropoda
Classis:______________________________Insecta
Ordo:_______________________________Hymenoptera
Subordo:____________________________Apocrita
Familia:_____________________________Apidae
Tribus:______________________________Bombini
Genus:______________________________Bombus
Species:_____________________________Bombus terrestris
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Introduzione
È un dato di fatto, oggettivo, che gli insetti pronubi con-
tribuiscono in misura assai importante al conseguimento
delle produzioni agricole grazie alla loro azione
d’impollinazione; il loro comportamento è fondamentale
per alcune coltivazioni come quelle da seme, o per frutti-
feri come melo, fragola, ciliegio e mandorlo, ma può por-
tare notevoli benefici anche a specie con fecondazione
principalmente anemofila.
Bombus terrestris (Hymenoptera Apoidea) occupa una
posizione di particolare rilievo in tutta l’Europa per la pos-
sibilità che offre di allevamento in biofabbriche, di succes-
siva diffusione commerciale, efficacia impollinatrice e a-
dattabilità all’ambiente in cui si stabula. Inizialmente si è
impiegato i bombi per l’impollinazione delle colture pro-
tette, iniziando nei primi anni ottanta nell’Europa setten-
trionale, di seguito anche in colture all’aperto (Pescheti o
coltivazioni di melo ad esempio). Via via col tempo si è
conosciuto un interesse sempre crescente anche nel ba-
cino del Mediterraneo, dove oggi rappresenta uno stru-
mento prezioso direttamente collegato alla diffusione
della lotta integrata e biologica.
A distanza di più di trent’anni dalle prime esperienze
d’impiego si è ormai giunti a superare le 100.000 arnie
vendute ogni anno in tutto il continente (Maccagnani
2000).
Altresì è stato recentemente accertato che l’efficacia
dell’utilizzo dell’insetto impollinatore Bombus terrestris
per la lotta biologica tramite distribuzione di antagonisti
naturali di Botrytis cinerea è paragonabile a quella di un
prodotto sistemico. Le prove sono state condotte su fra-
gola (Fragaria spp.) in coltura protetta ed hanno fornito
risultati positivi sulla possibilità di attuare una difesa dal
marciume dei frutti distribuendo il fungo antagonista Tri-
choderma harzianum mediante un dispenser posto al foro
di uscita del favo dei bombi. Ma prima di osservare nel
particolare i possibili impieghi del Bombus t. in agricoltura
mi sembra opportuno definire brevemente alcuni suoi a-
spetti (quali l’anatomia, la biologia e l’etologia).
Vediamoli di seguito:
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MORFOLOGIA
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Fig.1 Principali elementi morfologici del capo
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Fig. 2 Zampa Bombus t.
BIOLOGIA ED ETOLOGIA
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L'allevamento delle larve: operaie e regine
L’allevamento può avvenire con diverse modalità; quella
che ci interessa è detta “ad approvvigionamento di polli-
ne frazionato" sistema di fornitura e alimentazione che
vale solo per la prima covata: le larve della seconda e ter-
za covata vengono nutrite singolarmente dalle operaie
con rigurgito stomodeale. Il polline viene scaricato dalle
bottinatrici in appositi contenitori di cera, o in bozzoli pu-
pali ormai vuoti, e in seguito pressato e masticato dalle
operaie del nido, che di qui lo prelevano per fornirlo alle
larve, le quali trascorrono assieme solo la prima età larva-
le e poi si separano, tessendo ciascuna una fine trama di
seta, al di sotto del proprio involucro di cera-polline. Nelle
specie ad approvvigionamento frazionato tutte le larve ri-
cevono, grosso modo, la stessa quantità di cibo, fatta ec-
cezione per le poche che, nel groviglio della colonia, ri-
mangono in posizioni difficilmente raggiungibili.
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Fig. 3 interno del Nido di
Bombus terrestris. Notare i
bozzoli pupali e gli orcioli.
Attività di bottinamento
La fitta peluria che ne riveste il corpo, voluminoso e robu-
sto, diventa un efficace veicolo di scambio di polline tra
fiore e fiore;.
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Fig.4 - Diagramma di sviluppo di una colonia tipo di B. terrestris in
cui la numerosità è riferita al numero cumulativo di cellette per le
uova (linea in grassetto) e al numero di operaie sfarfallate (linea sot-
tile)
(Da Duchateau, 1989, modificato).
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Ma recentemente si è scoperto che i bombi, come molti
pronubi, sono in grado di trasportare fitopatogeni. Ciò po-
trebbe essere sfruttato a nostro favore: se è vero che
questi trasportano potenziali patogeni direttamente sulla
pianta è anche vero che potrebbero trasportare antagoni-
sti naturali di tali fitopatogeni (oltre a svolgere la loro
normale funzione di impollinazione).
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Impiego Bombus terrestris come impollinatore
nome scien-
Coltivazione tifico fase fenologica Mesi d'impiego
Amygdalus
Mandorlo communis Fioritura Da Gennaio a marzo
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Fig. 5 e 6 Esempi di
arnia per Bombus
terrestris
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Negli anni 2002-2004 sono stati allestiti campi sperimen-
tali presso le aziende Boetti Giacomo di Monteu Roero
(CN)
(in entrambi gli anni) e Garro Andrea di Peveragno (CN)
solo nel 2002. Sono state messe a disposizione due serre
con coltura di fragola in atto.
Nel 2003 non è stato possibile allestire la prova a causa
delle avverse condizioni climatiche.
2002
I dati raccolti evidenziano un’efficacia maggiore nella di-
stribuzione di T. harzianum da parte di B. terrestris rispet-
to a quella ottenuta dalla distribuzione con pompa a spal-
la del fungo antagonista. La percentuale di frutti colpiti da
B.cinerea nelle parcelle bombi + T. harzianum non si di-
scosta da quella riscontrata nelle parcelle in cui è stato di-
stribuito il fungicida chimico.
2004
Nell’anno 2004 i dati raccolti hanno evidenziato differen-
ze minime significative nei confronti soltanto della parcel-
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la 1 (somministrazione del fungo antagonista mediante
pompa a motore) e 2 (confronto con antibotritico di sin-
tesi) come indicato nel grafico; i bombi non sono stati così
efficaci come nella sperimentazione del 2002.
L’andamento stagionale caratterizzato da temperature in-
feriori ai 10°C per periodi prolungati e le piogge persisten-
ti hanno sfavorito la loro attività.
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Conclusioni esperimento
I test statistici hanno evidenziato nel 2002 differenze si-
gnificative tra l’impiego di T. harzianum distribuito da solo
o in abbinamento con B. terrestris come vettore:
quest’ultima soluzione ha dato un contenimento di B. ci-
nerea confrontabile con quello ottenuto con l’impiego del
fungicida chimico. Nel 2004 questi risultati brillanti non
sono stati confermati anche a causa di limitazioni climati-
che all’attività dei bombi.
L’impiego congiunto di microrganismi utili e d’insetti pro-
nubi come loro vettoririchiede quindi ulteriori approfon-
dimenti ma offre interessanti prospettive, considerando i
risultati ottenuti
nel 2002 e soprattutto le dosi ridotte d’impiego, inferiori
anche di 4 volte rispetto alla somministrazione diretta.
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Fig. 8 Dispenser creato da contenitore di diapositive
con polvere di fungo antagonista.
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Fig. 10 Varie fasi in cui il bombo viene a contatto
con il fungo antagonista
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CONCLUSIONI
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BIBLIOGRAFIA
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tomologia generale ed applicata: edizione CEDAM.
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rativa Sociale S.r.l. (Educazione Ricerca Informa-
zione Comunicazione Ambientale) via Acqui 17 –
12051 Alba (CN) (2) Istituto Sperimentale per
l’Orticoltura via Paullese 28 – 26836 Montanaso
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in ambienti protetti coltivati a fragola.
- Laura Bortolotti* - Claudio Porrini** - Giovanni
Sbrenna INFORMATORE FITOPATOLOGICO 3 /
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siera prima, 1195 47023 Cesena (FC) Italy.
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- http://orgprints.org/6813/
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