Sei sulla pagina 1di 18

di Massimo Di Muzio

Corso di 2 livello
accesso diretto
Controllo con Particelle
Magnetiche

Secondo EN 473 e ASNT


Prescrizioni SNT-TC-1A

Cosa sono le Prove non Distruttive


Le Prove non Distruttive (PnD) sono
il complesso di esami, prove e rilievi
condotti impiegando metodi che non
alterano il materiale e non richiedono
la distruzione o l'asportazione di
campioni dalla struttura in esame.
Da qui la definizione di

NON DISTRUTTIVE

Metodo di qualificazione del


Personale
ASNT (American
Standard for
Nondistructive Testing)
Recommended Practice
SNT TC 1A

QUALIFICA

UNI EN 473 (Norma


Europea)

QUALIFICA
PERSONALE

AZIENDALE

Metodi PnD
ASTM SNT TC 1A

UNI EN 473

1. Acustic Emission Testing

1. Emissione acustica (AT)

2. Electromagnetic Testing

2. Correnti Indotte (ET)

3. Laser Testing Methods

3. Rivelazione di fughe (LT)

4. Leak Testing

4. Particelle magnetiche (MT)

5. Liquid Penetrant Testing

5. Liquidi penetranti (PT)

6. Magnetic Particle Testing

6. Radiografia (RT)

7. Neutron Radiographic Testing

7. Ultrasuoni (UT)

8. Radiographic Testing

8. Visivo (VT)

9. Thermal/Infrared Testing
10. Ultrasonic Testing
11. Vibration Testing
12. Visual Testing

Principi generali del metodo


Il metodo di esame magnetoscopico definito
comunemente come un metodo di tipo superficiale,
anche se in effetti permette la rivelazione di difetti
anche subsuperficiali in materiali ferromagnetici.
Il principio del metodo si basa sul fatto che,
magnetizzando con idonea tecnica il particolare in
esame, si ha in corrispondenza di una discontinuit una
fuoriuscita di flusso magnetico (flusso disperso) di
intensit sufficiente per produrre, mediante idoneo
rivelatore, lindicazione della discontinuit stessa sotto
forma di una traccia chiaramente visibile ad occhio
nudo.

Vantaggi del metodo magnetoscopico


Non richiede particolari requisiti nei sistemi di sicurezza, se si
eccettuano le normali cautele per le macchine elettriche, dati i bassi
valori delle tensioni in gioco.
La procedura di esame di facile apprendimento e pu quindi
essere eseguita da normali operatori.
Pu essere facilmente automatizzato nelle varie fasi applicative,
tranne che nellosservazione visiva e consente di raggiungere
elevata sensibilit.
Non richiede una pulizia rigorosa; lesame possibile anche su
moderati strati ricoperti, quali vernici, rivestimenti metallici, tracce
dolio, ecc.
Linterpretazione delle indicazioni semplice; inoltre permette a
differenza dei PT, la rivelazione delle discontinuit subsuperficiali

Limitazioni del metodo magnetoscopico


Il campo di applicazione limitato ai materiali
ferromagnetici.
La geometria e dimensioni del pezzo da
esaminare possono porre dei limiti per alcune
tecniche di magnetizzazione.
La smagnetizzazione, quando richiesta, oltre
essere unoperazione aggiuntiva,
difficilmente ottenibile quando sono richiesti
valori di magnetismo residuo molto bassi.

Generalit sul magnetismo


In natura esistono materiali capaci di
attirare dei pezzetti di ferro posti in
vicinanza; tali materiali, detti
magneti,manifestano lattrazione non
su tutta la superficie, ma su due zone
opposte che vengono dette
POLI MAGNETICI

I POLI MAGNETICI
I due poli di un magnete sono detti rispettivamente:
polo nord e polo sud.
Dallesperienza risulta che i due poli omonimi si
respingono e i due poli eteronomi si attraggono.

Propriet associativa e
dissociativa dei magneti

Campo magnetico attorno ad un


magnete a forma di barretta

Spargendo della limatura di ferro intorno a una calamita possibile evidenziare


le linee di forza del campo magnetico da essa generato. I frammenti si
dispongono spontaneamente lungo curve la cui direzione in ogni punto coincide
con quella del campo, e la cui densit proporzionale alla sua intensit.

Spettri magnetici

Magnetini elementari si orientano in


un campo magnetico

Flusso disperso di una


discontinuit

Campi magnetici prodotti da


corrente elettrica

In un conduttore
rettilineo percorso da
una corrente di
intensit I, il campo
magnetico nello
spazio circostante
avr le linee di forza
come in figura e la
sua intensit in un
punto distante d dalla
corrente varr:

H =

I
2d

[A / m ]

(Legge di Biot e Savart)

Se al conduttore viene data una forma di


una spira circolare il campo magnetico si
modifica e lintensit del campo magnetico
vale:

H =

I
[A / m ]
2r

(dove I in A ed r il raggio della spira in m)

10

Campo magnetico prodotto da una


spira in sezione

Campo magnetico prodotto da una


bobina
Lintensit del campo magnetico di una bobina
data dalla formula:

H=

(N I )
2r

Il prodotto (N I) prende il nome di amper-spire ed un parametro


importante in tutte le applicazioni del metodo magnetoscopico.
Agli effetti della formazione del campo magnetico esiste la perfetta
equivalenza fra una bobina con molte spire e bassa intensit di
corrente ed una con poche spire ed alta intensit di corrente.

11

Lilluminazione
Per controllare il pezzo in esame
necessaria una buona illuminazione,
o di luce bianca (luce solare o
lampade normali) o di luce nera, con
una speciale lampada chiamata
lampada di Wood, ed di questa che
ci occuperemo adesso.

LA LAMPADA DI WOOD
La lampada di Wood necessaria per
la visione nel controllo con liquidi
penetranti fluorescenti.

12

Funzionamento della lampada


La lampada di Wood una lampada a vapori di
mercurio che emette radiazioni sia nel campo
ultravioletto che nel campo della luce visibile. Un
apposito filtro elimina la quasi totalit della luce
visibile (rimane solo una piccola parte di luce
violetta, indispensabile per dirigere il fascio
luminoso), e tutta la radiazione ultravioletta di
lunghezza donda inferiore a 3300 (Angstrom),
che quella pericolosa. La massima intensit della
radiazione emessa dalla lampada di Wood intorno
alla lunghezza donda di 3650 .

La lampada di Wood

13

Spettro di emissione dellarco a vapori


di Mercurio

Precauzioni da tener presente per


lutilizzo della lampada di Wood
La lampada deve essere lasciata scaldare per almeno 5 minuti prima
di utilizzarla per permettere al mercurio di vaporizzare dentro al
bulbo.
La lampada molto sensibile alle variazioni di tensione. Un eccesso
di tensione pu danneggiarla o per lo meno ridurne la durata. Una
tensione insufficiente riduce invece lemissione di luce, cosa che
passa inosservata perch si tratta di radiazioni invisibili.
La lampada ha durata limitata. La durata viene notevolmente ridotta
da frequenti accensioni e spegnimenti, perci conviene lasciarla
accesa anche quando non serve, se si prevede di riutilizzarla entro
breve tempo.
Il filtro deve essere tenuto sempre in perfetta efficienza. La
radiazione invisibile, quindi se il filtro fosse rotto, lascierebbe
passare anche la parte dannosa della radiazione oppure sporco,
impedirebbe il passaggio della radiazione utile. Loperatore non
sarebbe in grado di accorgersi di eventuali anomalie nellemissione.
Anche il bulbo della lampada deve essere tenuto sempre pulito.

14

Illuminazione della zona da esaminare


secondo il Codice ASME Sez. 5 Art. 6
Lintensit della luce nera misurata sulla
superficie da esaminare deve essere di un
minimo di 1000 W/cm2. Deve essere
ricontrollata almeno ogni 8 ore di lavoro.
Lintensit della luce bianca deve essere di un
minimo di 50fc (500 Lx) durante lesame e la
valutazione dei risultati.

Difetti tipici in saldatura

15

Difetti tipici in saldatura

TIPICI DIFETTI LINEARI

Cricche longitudinali

Sdoppiature

Cricche trasversali

Ripiegature

16

TIPICHE INDICAZIONI DIFFUSE

a) INCLUSIONI SOLIDE
b) INCLUSIONI GASSOSE

NORMATIVA
ISO/DIS 3879 Welded joints Recommended practice for liquid
penetrants testing.
ISO/DIS 3452 Non destructive testing Penetrant inspection General
principles.
ISO/DIS 3453 Non destructive testing Penetrant inspections Means of
verifications.
ASTM E 165 Standard methods for liquid penetrant inspection
ASTM E 270 Standard definition of terms relating liquid penetrant
inspection.
ASTM E 433 Standard reference photographs for liquid penetrant
inspection.
British Standard 4416 Method for penetrant testing of welded or brazed
joints in metals.
ASME V Non destructive examination Article 6

17

Bibliografia

Le Prove non Distruttive (AIM)


Controllo con particelle magnetiche (IIS)
MAGNETOSCOPIA (CGM)
Corso di specializzazione sui controlli non distruttivi con
particelle magnetiche (gaetani/magistrali/torrida)

18

Potrebbero piacerti anche