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magazine.darioflaccovio.it /2014/09/18/tiranti-in-acciaio-per-ledilizia-tipologie-e-utilizzi/
Redazione
Data: 18/09/2014 / Inserito da: / Categorie: Informazione Tecnica / Commenti: 0
di Michele Vinci
I tiranti in acciaio costituiscono una delle tecniche di consolidamento pi antiche ed efficaci per rinforzare gli
edifici in muratura. Poich spesso gli edifici in muratura sono antichi, sono soggetti anche al vincolo da parte
della sovrintendenza, solitamente restia a molte delle tecniche di consolidamento note in letteratura (soprattutto
se prevedono luso di calcestruzzo). E in questi casi una delle tecniche che ottiene spesso il parere favorevole
anche della sovrintendenza quella con tiranti metallici.
I tiranti sono elementi metallici costituiti da un cavo e da una chiave . Il tirante entra in funzione quando
sottoposto a sforzi di trazione (si pu verificare per esempio quando una parete tende a ribaltare). Affinch il
sistema sia in equilibri, il cavo del tirante deve essere in grado di sopportare la forza di trazione a cui viene
sottoposto. Tale forza viene trasmessa alla chiave, la quale essendo a contatto con la muratura deve essere in
grado di sopportare la tensione di contatto tra la chiave e muratura. Infine anche la muratura deve resistere alle
azioni trasmesse dalla chiave (occorre evitare il distacco della parte di muratura a contatto con la chiave).
In definitiva, data una forza di trazione a cui deve essere sottoposto il tirante, il sistema si mantiene in equilibrio
se resiste il cavo (Tt), se resiste la muratura (T m) e se resiste la chiave (T c).
In altri termini la resistenza del sistema tirante data dal valore minimo delle tre precedenti quantit:
T = min(T t, T m, T c)
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I tiranti costituiscono unottima tecnica di consolidamento per incrementare la resistenza di una parete nel
proprio piano. Nel caso in cui la parete priva di tiranti, il comportamento pu essere assimilato a quello
riportato in a) di figura 1, mentre se presenti i tiranti, a quello riportato in b) della stessa figura.
Figura 1 Comportamento nel
piano della parete con e senza
tiranti
I tiranti costituiscono unottima tecnica di consolidamento anche per le verifiche fuori dal piano di una parete.
intuitivo immaginare il migliore comportamento della parete quando consolidata con tiranti. A titolo di esempio,
se ledificio non presenta il consolidamento, sotto gli effetti dinamici ogni parete tende a ruotare
indipendentemente rispetto alle altre assumendo un comportamento a carciofo (vedi a) di figura 2), mentre la
presenza del consolidamento implica uno spostamento tendenzialmente uniforme e unidirezionale per tutti gli
elementi (vedi b) di figura 2).
Figura 2 Comportamento fuori piano della
parete con e senza tiranti
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la vulnerabilit delledificio. In altri termini, attraverso la verifica si valuta la resistenza necessaria per
raggiungere un determinato valore dellindicatore di rischio e si progettano di conseguenza le varie parti del
tirante.
Spesso gli edifici in muratura, soprattutto quelli pi antichi, hanno gli orizzontamenti realizzati in elementi in
muratura (archi, volte, ecc.). Questi elementi non sono veri e propri orizzontamenti, ma strutture
tridimensionali sulle quali si dispone del materiale (riempimento) per ricavare piani orizzontali. Per loro
natura, tali elementi tendono ad esercitare forze orizzontali che tendono generalmente a destabilizzare gli
elementi su cui poggiano (vedi figura 3). Per ridurre lentit delle forze orizzontali possibile consolidare con
tiranti, che hanno la funzione di assorbire parte delle suddette forze.
In assenza di tiranti, per effetto delle rotazioni dei piedritti su cui poggiano le volte, si hanno parzializzazioni
notevoli negli elementi che costituiscono la struttura (tali effetti si verifica sia nelle volte che nei piedritti vedi a)
di figura 4). Nel caso in cui la volta si consolida con tiranti, le parzializzazioni si riducono notevolmente (spesso
si annullano), consentendo distribuzioni delle tensioni su sezioni di muratura maggiori (vedi b) di figura 4).
Quanto detto comporta ulteriori risorse per la struttura in caso di azioni sismiche. In effetti, come si vede dalla
figura 4, nel caso in cui non sono presenti i tiranti alla base dei piedritti si raggiungono tensioni maggiori rispetto
al caso in cui sono presenti. Questo comporta che lazione sismica necessaria per far raggiungere e superare ai
piedritti la tensione limite deve essere necessariamente maggiore.
Figura 3 Comportamento di
strutture spingenti con e senza
tiranti
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