Sei sulla pagina 1di 6

Limpalcato di ponti e viadotti fissato sulle sottostrutture (pile e spalle) mediante degli

organi di collegamento, detti dispositivi di vincolo. Questi dispositivi, alloggiando tra


limpalcato e le sottostrutture del ponte, sono soggetti alle seguenti azioni:
- azioni trasmesse dallimpalcato (azioni per stati di servizio);
- azioni trasmesse dalle sottostrutture (azioni sismiche).
Nel primo caso i dispositivi hanno la funzione di assorbire le azioni di servizio che limpalcato
trasmette loro e di trasferirle alle sottostrutture: per questo motivo sono detti dispositivi di
appoggio. Nel secondo caso i dispositivi hanno la funzione di assorbire le eventuali azioni
sismiche che le sottostrutture potrebbero trasmettere loro e quindi allimpalcato: per questo
motivo sono detti dispositivi antisismici.
Mentre gli apparecchi di appoggio interessano tutti i ponti e svolgono la loro funzione per tutta
la vita dellopera, i dispositivi antisismici sono normalmente utilizzati nel caso di opere
soggette ad azioni sismiche ed assolvono alla loro funzione solamente in presenza di sismi di
una certa intensit.
Funzioni dei dispositivi di appoggio
I dispositivi di appoggio (o appoggi) sono dispositivi di vincolo che trasmettono le azioni
previste

consentono

rotazioni

relative

tra

due

elementi

strutturali.

In

particolare

impediscono il movimento relativo (appoggi fissi), o permettono il movimento (appoggi mobili)


in una direzione (appoggi mobili unidirezionali) o in tutte le direzioni del piano (appoggi mobili
multidirezionali) (Figura 1).

Figura 1
Gli appoggi sono progettati in modo da reagire alle azioni specifiche con il minimo spostamento
possibile e consentire gli spostamenti specificati con le minime reazioni possibili. Infatti, le
tolleranze di fabbricazione e le propriet dei materiali impiegati, sono tali che gli spostamenti
relativi non siano mai nulli, mentre lattrito fa insorgere forze parassite che devono essere
considerate in fase di progetto. Inoltre, ma non meno importanti, gli appoggi devono possedere
i seguenti requisiti:
- essere facilmente ispezionabili;

- consentire una loro accurata manutenzione;


- essere agevolmente sostituibili in caso di necessit.

T I P O L O G I E P E R F U N Z I O N E DI I M P I E GO
I dispositivi di appoggio si suddividono in due categorie per funzione di utilizzo:
- appoggi fissi
- appoggi mobili
Appoggi fissi
Gli appoggi fissi hanno la funzione di ancorare limpalcato alle sottostrutture consentendo, nel
contempo, rotazioni relative fra le superfici a cui sono fissati. Essi trasmettono, oltre alle
azioni verticali dovute al peso strutturale dellimpalcato e dei veicoli che vi transitano sopra,
anche azioni orizzontali dovute al vento, alle forze di frenata, allattrito degli appoggi mobili,
alle eventuali forze centrifughe e al sisma quando hanno anche la funzione di dispositivi
antisismici.
Gli appoggi fissi si suddividono nelle seguenti tipologie:
- a contatto lineare (Figura 2a);
- a contatto puntuale;
- a disco elastomerico (Figura 2b);
- a calotta sferica con superfici di scorrimento in PTFE (Figura 3a).

Figura 2a

Figura 2b

Figura 3a
Appoggi mobili
Gli appoggi mobili, come quelli fissi, oltre ad avere sempre la funzione di ancorare limpalcato
alle sottostrutture e di trasmettere loro le forze verticali, consentono anche, insieme alle
rotazioni relative, spostamenti relativi fra le superfici a cui sono fissati. Questi ultimi possono
essere causati da variazioni termiche, deformazioni viscose del calcestruzzo, deformazioni
elastiche e ritiro. Questi apparecchi si suddividono in due categorie:
- appoggi mobili unidirezionali: permettono lo spostamento relativo in una prefissata
direzione;
- appoggi mobili multidirezionali: permettono lo spostamento relativo in tutte le direzioni.
Gli appoggi mobili si suddividono nelle seguenti tipologie:
- a cerniera cilindrica con appoggio a rullo (Figura 4a)
- a cerniera cilindrica a contatto lineare con superficie di scorrimento in PTFE (Figura 4b)
- a sella cilindrica con superfici di scorrimento in PTFE
- a cerniera sferica a contatto puntuale con superficie di scorrimento in PTFE
- a disco elastomerico con superficie di scorrimento in PTFE (Figura 5a e Figura 5b)
- a calotta sferica con superfici di scorrimento in PTFE

Figura 4a

Figura 4b

Figura 5a

Figura 5b

TIPOLOGIE PER MATERIALI DI UTILIZZO


Gli apparecchi di appoggio si possono suddividere, a seconda del materiale di cui sono
costituiti, in:
- appoggi in gomma
- appoggi in acciaio
La differenza del materiale utilizzato implica anche un diverso comportamento in esercizio.
Appoggi in gomma
Questi appoggi sono costituiti da strati di gomma separati da lamiere di acciaio, e sono in
grado di reagire alle seguenti azioni:
- forze verticali
- forze o spostamenti orizzontali in ogni direzione
- rotazioni attorno ad un asse qualsiasi
Il loro funzionamento pu essere identificato con un comportamento intermedio tra quello degli
appoggi fissi e quello degli appoggi mobili. Tale comportamento deriva direttamente dalle
propriet che caratterizzano la gomma sotto carico.
Poich essa si deforma a volume pressoch costante, quando subisce uno schiacciamento per
effetto di una forza verticale N (Figura 6a), nascono delle tensioni tangenziali che tendono a
produrre uno slittamento (dilatazione trasversale). Questultimo viene contrastato dalla
presenza delle lamine di acciaio, efficacemente vincolate agli strati di gomma mediante
vulcanizzazione.

Figura 6a

Figura 6b

Figura 6c

Nel caso di forze orizzontali H (Figura 6b) gli strati subiscono traslazioni orizzontali in regime
di tensione tangenziale pressoch costante. Lo spostamento che ne segue dipende dal modulo
di elasticit tangenziale della gomma e dalla sua qualit, dalla temperatura e dalla durata di
applicazione del carico. Gli appoggi in gomma hanno il notevole vantaggio di reagire alle azioni
orizzontali istantanee (vento, frenature, ecc.) con piccole deformazioni e alle deformazioni
lente (fluage della struttura, variazioni termiche, ecc.) con piccole reazioni.
Per azioni flettenti M (Figura 6c) che producono rotazioni gli appoggi in gomma reagiscono
mantenendo piane le superfici di contatto con limpalcato e le sottostrutture. Landamento
dello stato tensionale normale e tangenziale rappresentato in diagrammi con valori a segni
alterni.
Disposizione degli apparecchi dappoggio

Potrebbero piacerti anche