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consentono
rotazioni
relative
tra
due
elementi
strutturali.
In
particolare
Figura 1
Gli appoggi sono progettati in modo da reagire alle azioni specifiche con il minimo spostamento
possibile e consentire gli spostamenti specificati con le minime reazioni possibili. Infatti, le
tolleranze di fabbricazione e le propriet dei materiali impiegati, sono tali che gli spostamenti
relativi non siano mai nulli, mentre lattrito fa insorgere forze parassite che devono essere
considerate in fase di progetto. Inoltre, ma non meno importanti, gli appoggi devono possedere
i seguenti requisiti:
- essere facilmente ispezionabili;
T I P O L O G I E P E R F U N Z I O N E DI I M P I E GO
I dispositivi di appoggio si suddividono in due categorie per funzione di utilizzo:
- appoggi fissi
- appoggi mobili
Appoggi fissi
Gli appoggi fissi hanno la funzione di ancorare limpalcato alle sottostrutture consentendo, nel
contempo, rotazioni relative fra le superfici a cui sono fissati. Essi trasmettono, oltre alle
azioni verticali dovute al peso strutturale dellimpalcato e dei veicoli che vi transitano sopra,
anche azioni orizzontali dovute al vento, alle forze di frenata, allattrito degli appoggi mobili,
alle eventuali forze centrifughe e al sisma quando hanno anche la funzione di dispositivi
antisismici.
Gli appoggi fissi si suddividono nelle seguenti tipologie:
- a contatto lineare (Figura 2a);
- a contatto puntuale;
- a disco elastomerico (Figura 2b);
- a calotta sferica con superfici di scorrimento in PTFE (Figura 3a).
Figura 2a
Figura 2b
Figura 3a
Appoggi mobili
Gli appoggi mobili, come quelli fissi, oltre ad avere sempre la funzione di ancorare limpalcato
alle sottostrutture e di trasmettere loro le forze verticali, consentono anche, insieme alle
rotazioni relative, spostamenti relativi fra le superfici a cui sono fissati. Questi ultimi possono
essere causati da variazioni termiche, deformazioni viscose del calcestruzzo, deformazioni
elastiche e ritiro. Questi apparecchi si suddividono in due categorie:
- appoggi mobili unidirezionali: permettono lo spostamento relativo in una prefissata
direzione;
- appoggi mobili multidirezionali: permettono lo spostamento relativo in tutte le direzioni.
Gli appoggi mobili si suddividono nelle seguenti tipologie:
- a cerniera cilindrica con appoggio a rullo (Figura 4a)
- a cerniera cilindrica a contatto lineare con superficie di scorrimento in PTFE (Figura 4b)
- a sella cilindrica con superfici di scorrimento in PTFE
- a cerniera sferica a contatto puntuale con superficie di scorrimento in PTFE
- a disco elastomerico con superficie di scorrimento in PTFE (Figura 5a e Figura 5b)
- a calotta sferica con superfici di scorrimento in PTFE
Figura 4a
Figura 4b
Figura 5a
Figura 5b
Figura 6a
Figura 6b
Figura 6c
Nel caso di forze orizzontali H (Figura 6b) gli strati subiscono traslazioni orizzontali in regime
di tensione tangenziale pressoch costante. Lo spostamento che ne segue dipende dal modulo
di elasticit tangenziale della gomma e dalla sua qualit, dalla temperatura e dalla durata di
applicazione del carico. Gli appoggi in gomma hanno il notevole vantaggio di reagire alle azioni
orizzontali istantanee (vento, frenature, ecc.) con piccole deformazioni e alle deformazioni
lente (fluage della struttura, variazioni termiche, ecc.) con piccole reazioni.
Per azioni flettenti M (Figura 6c) che producono rotazioni gli appoggi in gomma reagiscono
mantenendo piane le superfici di contatto con limpalcato e le sottostrutture. Landamento
dello stato tensionale normale e tangenziale rappresentato in diagrammi con valori a segni
alterni.
Disposizione degli apparecchi dappoggio