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nuoova serie - anno XXV - gennaio - aprile 2009 - piazza san domenico, n.

5 - 09127 cagliari

ROSARIO PERPETUO
IL BOLLETTINO DEL
IL BOLLETTINO DEL Anno XXV
ROSARIO PERPETUO gennaio - aprile 2009
quadrimestrale
IN SARDEGNA
di collegamento dei gruppi
dell’Ass. Rosario Perpetuo

Supplemento a
“DOMENICANI” Regina del Santo Rosario
autoriz. Tribunale di Firenze venerata in s. Domeenico
del 4 Gennaio 1967 - n. 1800 di Cagliari
(statua in legno - sec. xv)
Nuova serie - Anno XXV
gennaio - aprile 2009
3 Lettera alle zelatrici e iscritte al RP.
c /c postale n. 15 38 10 98 p. eugenio zabatta, direttore.
intestato a: Bollettino del
Rosario Perpetuo - Convento 5 Tra i benefici vantaggi del Rosario.
S. Domenico - 09127 Cagliari Benedetto XVI.

Direzione & Redazione: 6 “Quegli occhi tuoi misericordiosi.


P. Eugenio Zabatta o.p. p. e. zabatta op.
Collaborano:
P. Christian Steiner o.p. 10 Regina delle Famiglie. NN
Paolo Macis.
12 Imparò a pregare guardando…
piazza San Domenico, n. 5 Pére Duval.
09127 CAGLIARI
Tel. 070 65 42 98 15 Con il Rosario esaltiamo la divina mater-
Cell. 339 18 22 685 nità di Maria. p. eugenio op.
e.mail: zabatta.eugenio@tiscali.it
17 Frammenti di Cronaca.
Con approvazione Ecclesiastica
e dell’Ordine Domenicano. A cura della redazione.

23 Auguri natalizi e annuali.

24 Nella Casa del Padre.


29 Le nuove iscritte all’Associazione RP.
30 Rosario Vivente.
34 I misteri della gioia
A cura della redazione.

copertina: Raffaello Sanzio, Madonna Colonna


Berlino, Musei di Stato.

2 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


Lettera alle gentili zelatrici e iscritte nel Rosario Perpetuo

UN’AUTENTICA ‘SCUOLA’
DI PREGHIERA
il nostro Rosario Perpetuo

Gentilissime Zelatrici, una volta al mese, con l’intenzione di


unire la propria “ora di preghiera” a
Con un’ora di preghiera in più, una quelle degli altri iscritti, in modo che
volta al mese, recitando il Rosario da sia continua, perpetua.
soli o in gruppo, noi facciamo in modo Non può mancare la nostra “ora di
che il S. Rosario venga recitato conti- preghiera” in cui: 1° ricambiamo colo-
nuamente. ro che hanno pregato o pregheranno
È questo il vanto della nostra Asso- per noi con lo stesso Rosario e 2° siamo
ciazione che vuole, proprio con il Ro- in rappresentanza, cioè siamo in pre-
sario, dare una lode continua alla Ma- ghiera dinanzi alla Madonna responsa-
donna. bili, a nome di tutta l’Associazione, che
Ognuno di noi sa, per questo mo- il Rosario non venga taciuto.
tivo, di cooperare con la propria ora Questa “ora di preghiera” – ricorda-
di preghiera (che chiamiamo “Ora di telo alle socie – noi la chiamiamo “Ora
Guardia”) a realizzare questo nobile di Guardia”. Nome che è venuto fuori
intento. È come se ognuno di noi por- dalla contemplazione del primo mi-
tasse un “mattone” per costruire una stero doloroso. Gesù chiese ai suoi tre
casa, o come se ognuno di noi portasse apostoli prediletti, prima della Passio-
un “grano” della corona del Rosario, ne nell’Orto degli ulivi, di pregare con
per costruirla. Lui. Dopo aver pregato e sudato san-
Prendete occasione, in qualità di gue, vide che essi erano addormentati
zelatrici, anche con esempi di questo e si “lamentò” con loro “non siete stati
genere, per incoraggiare a mantenere capaci di vegliare un’ora sola con Me?”
fedelmente la propria promessa alla (Mt. 26,40).
Madonna. La promessa, appunto, di Ecco! Quell’ora che Gesù chiede
recitare per un’ora intera il S. Rosario, non ci deve trovare addormentati. Nes-

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 3


suno di noi deve tralasciarla addormen- Il Signore non è avaro; ha promesso
tandosi e dimenticandosene. il centuplo a coloro che lo cercano con
Vista così quest’ora di preghiera, in- cuore sincero.
sieme a quelle che fanno gli altri iscritti Animati da motivi veramente spiri-
anche a nome nostro, sarebbe “vergo- tuali, nella nostra preghiera, che fac-
gnoso” lasciarla per pigrizia, dimenti- ciamo in unione stretta con innumere-
canza o per altro futile motivo. voli fratelli e sorelle, alternandoci con
E sappiamo qual è l’intenzione della la corona del Rosario, dinanzi al trono
nostra Associazione che ci chiede que- di Maria, otterremo più di quanto pen-
st’ora di preghiera. siamo o di quanto abbiamo domanda-
Il Rosario Perpetuo, di cui facciamo to perché Dio è più grande del nostro
parte, è un’Associazione di preghiera cuore.
ed è proprio la preghiera il suo elemen- Fate notare, negli incontri di gruppo,
to specifico. che la preghiera stessa del Rosario na-
L’Associazione nostra sembra non sconde per noi tesori di grazia. Questa
adoperarsi per iniziative che colpiscono forma di preghiera è stata preziosa ed
l’opinione pubblica, iniziative sociali efficace se “uno stuolo innumerevo-
di promozione o sostegno concreto per le di santi hanno trovato nel Rosario
anziani, giovani, bambini oppure per un’autentica via di santificazione” e se
chi è senza lavoro. “mediante il Rosario il credente attinge
Tuttavia l’Associazione vuole quelle abbondanza di grazia” (RVM, 8 e 1).
e altre buone iniziative, ma sa che sen- S. Agostino diceva che: “la fede se
za la preghiera fallirebbero tutte senza non è pensata è nulla” (PL 44, 963).
riuscita. Ora con il Rosario noi “preghiamo Ma-
Noi del Rosario Perpetuo preghia- ria, ma in qualche modo preghiamo
mo perché riescano, preghiamo in par- anche come Maria che conservava tut-
ticolare per il bene delle famiglie e per to nel suo cuore (LC. “Con il Rosario
la pace nel mondo: due finalità a cui, siamo alla scuola di Maria” (RVM, 1).
come evidenzia l’enciclica sul Rosario Pensiamo alla nostra fede che non può
di Giovanni Paolo II, il Rosario di sua che aumentare e irrobustirsi.
natura ci porta (RVM, 40 e 41). Nel periodo natalizio che ci fa con-
Care zelatrici, ricordate queste mo- templare “l’opera dell’Incarnazione re-
tivazioni alle vostre iscritte. dentrice iniziata nel Suo grembo vergi-
La nostra personale “ora di preghie- nale”, facciamoci più esperti “nell’arte
ra”, in unione a quelle degli altri iscrit- della preghiera” giacché la nostra As-
ti, è gesto di filiale affetto verso la Ma- sociazione, per la finalità che propone
donna che non mancherà di impetrarci e aiuta a raggiungere, è “un’autentica
da Dio quegli aiuti indispensabili per scuola di preghiera”(RVM, 5).
il bene spirituale delle persone e per
la loro salute fisica e il loro benessere. P. Eugenio Zabatta o.p.
Certamente si realizzerebbe per noi la
promessa di Gesù “Cercate prima il Re- dalla direzione del Centro Regionale
gno di Dio e tutto il resto vi sarà dato in dell’Associazione del Rosario Perpetuo
aggiunta” (Mt. 6,33). p.za S. Domenico - Cagliari.

4 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


TRA I BENÈFICI VANTAGGI
DEL ROSARIO
ce ne parla il Papa Benedetto XVI

“L’origine storica del Rosario risale al formità del ritmo. Tanto più che questa
Medio Evo. Era un tempo in cui i Salmi parola non è vuota di contenuto, e pro-
rappresentavano il punto di riferimento pone ai nostri occhi e alla nostra anima
principale per chi pregava. Ma i Salmi grandi immagini e visioni: anzitutto la
biblici costituivano un ostacolo insupe- figura di Maria e, attraverso di lei, la fi-
rabile per tutti coloro che all’epoca non gura di Cristo.
sapevano leggere, ed erano i più. Coloro che (un tempo) recitavano
Si è così cercato un “Salterio” ade- il Rosario avevano duramente lavora-
guato alle loro esigenze e lo si è trovato to tutto il giorno. Non erano in grado,
nella preghiera mariana (l’Ave Maria) pregando, di compiere grandi percorsi
cui si aggiungevano i misteri della vita intellettuali. Al contrario, avevano biso-
di Gesù Cristo, allineati l’uno dopo l’al- gno di una preghiera che restituisse loro
tro, come grani di una collana. serenità, che li distraesse anche, che li
Queste preghiere toccano la corda liberasse dalle preoccupazioni e offrisse
della meditazione; la reiterazione delle loro consolazione e ristoro dell’anima.
parole, il ritmo ripetitivo cullano l’ani- Penso che questa arcaica esperien-
ma e le trasmettono serenità, mentre il za della storia delle religioni, cioè della
concentrarsi sulla parola, e in particola- ripetizione delle parole, del ritmo, del-
re sulla figura di Maria e sulle immagini la parola collettiva, della coralità che
di Cristo che si sgranano davanti ai no- mi trascina e mi culla e riempie di sé
stri occhi, calmano l’anima, la liberano lo spazio, che non mi tormenta, ma mi
da preoccupazioni e le consentono di trasmette la calma, mi consola e mi li-
alzare lo sguardo verso Dio. bera, questa esperienza arcaica è stata
In effetti, il Rosario ci restituisce assunta pienamente nel Cristianesimo e
quella sapienza originaria che sa bene ispira la preghiera e l’interiorizzazione
come la ripetizione delle parole sia una della preghiera nel contesto mariano e
componente importante della preghie- nella riproposizione della figura di Cri-
ra e della meditazione, sia un modo sto agli uomini – superando l’intellet-
per cullarsi in un ritmo sempre uguale tualismo a favore di una valorizzazione
che ci trasmette serenità. Così, non è dell’effetto rasserenante che produce
importante seguire con razionale con- il cullarsi dell’anima nelle parole della
centrazione ogni singola parola; ma, al preghiera del Rosario”.
contrario, importa lasciarsi cullare dalla (P. SEEWALD, Dio e il mondo, ed. S.
calma che procura la reiterazione, l’uni- Paolo 2001, p. 288). •••

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 5


“E la Santa Vergine, la preghi la
S. Vergine? … la preghi come si de-
ve, la preghi bene? È nostra Madre,
QUEGLI OCC H
siamo intesi. È la Madre del genere
umano, la nuova Eva. Ma è anche
sua figlia. Il mondo antico, il mon-
“Occhi da Dio d
do di prima della grazia l’ha cullata
a lungo sul proprio cuore desolato
– secoli e secoli – nell’attesa oscu-
ra, incomprensibile d’una virgo I Padri, del Concilio Vaticano II,
genitrix (vergine genitrice)… Per esortavano caldamente tutti i figli della
secoli e secoli ha protetto con le Chiesa, i cristiani, a promuovere gene-
sue vecchie mani cariche di delitti, rosamente il culto verso la Madonna.
con le sue mani pesanti, la piccola Essi invitavano ad avere in grande stima
fanciulla meravigliosa, di cui non quelle preghiere già raccomandate da
sapeva nemmeno il nome. Una secoli (LG 67).
fanciulletta, questa regina degli Tra queste preghiere o pratiche di
Angeli! E lo è rimasta, non dimen- pietà, anche se non è nominato espli-
ticarlo!”. citamente, essi pensavano al Santo Ro-
“Una sorgente così pura, così sario, amato e praticato da uno stuolo
limpida… La Vergine era l’Innocen- innumerevole di santi.
za. Ti rendi conto di ciò che siamo Comunque, ciò che possiamo nota-
per lei, noialtri, la razza umana? re, è che gli stessi Padri del Concilio,
Oh! Naturalmente, ella dete- più volte e chiaramente, invitavano
sta il peccato, ma, infine, non ha tutti noi a pensare alla Madonna “con
nessuna esperienza di esso, quel-
l’esperienza che non è mancata ai
più grandi santi, allo stesso santo
d’Assisi, per quanto sia serafico.
Lo sguardo della Vergine è il so-
lo sguardo veramente infantile, il
solo vero sguardo di bambino che
si sia mai levato sulla nostra vergo-
gna e sulla nostra disgrazia. Sì, pic-
colo mio, per ben pregarla bisogna
sentire su se stessi questo sguardo
che non è affatto quello dell’in-
dulgenza – perché l’indulgenza
si accompagna sempre a qualche
amara esperienza – ma della tene-
ra compassione …”.
(dal capolavoro di G. Bernanos,
Diario di un curato di campagna, ed.
Mondadori, Verona, p. 197 ss.).
C HI TUOI MISERICORDIOSI
o diletti e venerati”
pietà filiale” (65), “a venerarla con af- discenda volgendo a noi i suoi occhi.
fetto di pietà filiale” (53). Invitavano a È proprio quanto chiediamo che la
pregarla insistentemente (69), a imitar- Madonna faccia nei nostri riguardi. Se
la e a innalzare a lei, fiduciosi, i nostri lei ci guarda, vuol dire, nello stesso
occhi (65). tempo, che ci esaudisce, che si prende
E il motivo di quest’ultimo gesto, cura di noi.
elevare gli occhi, è molto significativo Quando, nella Salve Regina, si chie-
e comprendiamo tutti perché. In questo de a Maria di rivolgere a noi “quegli
caso, alzare gli occhi, esprime fiducia, occhi suoi misericordiosi”, desideria-
abbandono; è preghiera confidente in mo, certo, dirle con cuore filiale che
Colei che può. quegli occhi suoi sono a noi tanto ca-
Sappiamo che gli occhi sono finestre ri, ma anche perché sappiamo che se
rivelatrici dell’anima e perciò, istinti- li volge a noi siamo già consolati e la
vamente, “esaminiamo”, ansiosi, gli nostra speranza rivive.
occhi della persona alla quale chiedia- E, oltre che cari, sappiamo pure be-
mo qualcosa e desideriamo che accon- ne quanto “preziosi” sono i suoi occhi!
Preziosi, prima di tutto, dinanzi a Dio
stesso. Dante, nella Divina Commedia,
Rivolgi a noi definisce, quelli della Madonna, “Li oc-
gli occhi chi da Dio diletti e venerati” e aggiunge
tuoi che, per il fatto che sono rivolti a noi,
dimostrano quanto siano a lei gradite le
misericordiosi
nostre preghiere devote (Par. 33,40)
Sembra che sia la Madonna stessa
a incoraggiarci di chiedere affinché lei
volga a noi i suoi occhi!
Ci incoraggia quando, soprattutto,
“magnifica il Signore… perché ha guar-
dato l’umiltà della sua serva”. Sembra
che come lei stessa ha fatto l’esperien-
za gioiosa di sapersi guardata da Dio,
perché ha operato in lei grandi cose,
così vuole che anche noi facciamo
l’esperienza di riscoprirci sotto il suo
sguardo materno. >>>

gennaio - aprile 2009 7


Giovanni Paolo II, nell’enciclica sul
Rosario (RVM, 1), non a caso ci fa nota- Gli occhi della Madonna
re che nel nostro Rosario “riecheggia la visti da S. Bernardetta
preghiera di Maria, il suo perenne Ma-
gnificat” e ci ricorda che è Maria che Il 2008 è stato il 150° anno anniver-
“sostiene la nostra preghiera” per l’effi- sario delle apparizioni a Lourdes.
cacia della sua intercessione (cf. n. 16). Cogliamo il messaggio di vita e di
Lei, Madre, mentre gradisce la no- speranza che ci proviene da quel luogo
stra preghiera, la sostiene amorosamen- benedetto. Il luogo da dove la Madon-
te per renderla accetta ed efficace da- na continua a elargire quei grandi doni
vanti a Dio. di grazia che impetra e ottiene per noi
Specialmente in questo Natale, pro- dal Signore.
prio a proposito degli “occhi materni” Riportiamo qui alcune espressioni
di Maria, rimane bellissima una pagina di S. Bernardetta, la prima orante alla
dell’enciclica ora ricordata: “Gli occhi grotta di Lourdes, sugli occhi della Ma-
del suo cuore (di Maria) si concentrano donna, quegli occhi che, già dalla pri-
in qualche modo su di Lui (Gesù) già ma apparizione, mentre continuava a
nell’Annunciazione, quando lo conce- recitare il Rosario, li aveva fissati con
pisce per opera dello Spirito Santo; nei tutta l’intensità possibile.
mesi successivi comincia a sentirne la Interrogata, dalla moglie del viscon-
presenza e a presagirne i lineamenti. te de La Villeremarqué, se “vorrebbe
Quando finalmente lo dà alla luce andare in Paradiso per rivedere la Ver-
a Betlemme, anche i suoi occhi di car- gine?“ - Oh, sì – esclamò vivacemente
ne si portano teneramente sul volto del Bernardetta, e alla richiesta se avesse
Figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo notato il colore degli occhi della Vergi-
depone nella mangiatoia (cf. Lc 2,7). ne, aggiunse: - “Sì … celesti”.
Da allora il suo sguardo, sempre ric- Il 25 marzo, festa dell’annunciazio-
co di adorante stupore, non si staccò ne, la Signora è là che attende e quan-
più da Lui …” (n. 10). do arriva Bernardetta con alcune donne
Certamente “alla contemplazione che l’avevano vista andare alla grotta ...
del volto di Cristo nessuno si è dedica- Ella scende dalla nicchia, sotto la grot-
to con altrettanta assiduità di Maria e ta, molto vicina alla sorgente.
per questo ci è di esempio e di modello La Vergine le sorride e alla quarta
perché anche noi cerchiamo di fare al- volta che Bernardetta le chiede come si
trettanto. chiami, dopo aver abbassato le braccia,
Il suo amore di Madre, che coope- alza gli occhi al cielo e poi ricongiun-
ra alla rigenerazione dei fedeli (MC, gendo le mani sul petto dice: - “Io sono
n. 63), ci fa certi che quei Suoi stessi l’Immacolata Concezione”.
occhi, che contemplano il Cristo fatto Racconterà Bernardetta: “Sono le
Uomo, li volga, anche a noi, suoi figli, ultime parole che Ella mi disse”, poi
misericordiosi e benigni. con infinita nostalgia aggiunse: “Aveva
gli occhi così azzurri …”.
La Signora le aveva detto il suo nome
(p. eugenio zabatta o.p.,
parlando il dialetto di Lourdes. •••
della direzione dell’Associazione).

8 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


LOURDES:
150° anno
dalle
apparizioni
della
Madonna

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi;

Se il 150° anno dell’apparizione dell’Immacolata Concezione, ha attirato più


numerosi i pellegrini alla grotta di Massabielle, ha richiesto a loro anche una
migliore “lettura” del messaggio di Lourdes che, specialmente a noi dell’Associa-
zione del Rosario Perpetuo, non deve sfuggire.
La lettura del messaggio è favorita dall’esposizione, sulla facciata del Santua-
rio, dei pregevoli mosaici dei “misteri della luce” di Padre Rupnik, voluta dal
vescovo di Lourdes, S. Ecc. Mons. Jacques Perrier e molto favorita anche dal
cammino, straordinario e giubilare, proposto in quattro tappe: al fonte battesima-
le di s. Bernardetta; al “cachot” (= la prigione) abitato dalla famiglia Soubirous;
all’oratorio dove il 3 giugno 1858 Bernardetta fece la Prima Comunione e infine
alla Grotta dove l’Immacolata ha raccomandato il Rosario.
Tra i numerosi messaggi che Lourdes ci trasmette, cogliamo quello di vita
presente nel segno dell’acqua proprio di Lourdes e che riporta alla riflessione sul
dono del nostro battesimo dove abbiamo ricevuto la vera vita. • • •

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 9


REGINA DELL
prega per noi
Alla recita del Rosario facciamo se-
guire, lodevolmente, la serie di invoca-
zioni a Maria con le litanie. È il momen-
to in cui, resi più certi dell’onnipotenza
di grazia della Madonna, il nostro cuore
esplode nell’elogiare Maria con tutti gli
attributi, mentre insistente e fiduciosa
sgorga l’implorazione che aggiungia-
mo: “prega per noi”.
Possiamo ben farlo! Anche di Maria,
infatti, possiamo dire con S. Paolo: “So
bene in chi ho riposto la mia fiducia”.
Le invocazioni litaniche ci fanno rivi-
vere, man mano che vengono scandite,
quello che lungo i secoli ha sperimen-
tato, nei riguardi di Maria, la Chiesa
che via via ha composto questo “lungo
elenco” di lodi.
L’ultima invocazione che è stata ag-
Nelle litanie, che recitiamo giunta è: “Regina della Famiglia”.
dopo la meditazione dei misteri Il motivo esterno era la chiusura del-
del Rosario, invochiamo e la celebrazione del settimo centenario
lodiamo la Madonna con della “Casa di Loreto”, ma il motivo
bellissimi titoli. Per ben dodici reale fu annunciato dal Papa, Giovan-
volte la diciamo “Madre”, ma ni Paolo II, ai fedeli radunati in piazza
sono tredici le volte che la S. Pietro per l’Angelus del 31 dicembre
invochiamo “Regina”. 1995: “Maria, Regina della Famiglia”,
perché aiuti le famiglie dei credenti a ri-
Una volta in più dopo
spondere fedelmente alla loro vocazio-
l’aggiunta dell’invocazione ne, così che possano essere autentiche
“Regina della Famiglia”. chiese domestiche”.
Ripetiamo spesso questa Il Papa, allora, già pensava che avreb-
invocazione perché in ogni be, in seguito, fortemente raccoman-
nostra famiglia Lei sia sempre dato, nella lettera enciclica “Rosario
onorata e filialmente amata. della Vergine Maria”, di pregare per la

10 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


teriore richiamo alla famiglia come oc-

LLA FAMIGLIA casione insostituibile per educare alla


pace” (G. D’Aquino).
Invocazione, si direbbe, che scatu-
risce spontanea a favore della famiglia,
“sottoposta non di rado a dolorose mi-
nacce di ogni genere”, affinché si senta
“sostenuta e accompagnata nella quo-
tidiana battaglia per mantenersi nella
famiglia proprio con il Rosario, perché linea indicata dalla fede”.
il Rosario “è da sempre preghiera della Questa invocazione nasce dal cuo-
famiglia e per la famiglia”(n. 41). re quando ricordiamo che Maria è sta-
Qualcuno su “Avvenire” fece già al- ta voluta da Dio “Madre di Cristo, ma
lora questo rilievo: “Il Papa vuole che anche Madre della Chiesa, cioè Madre
questa invocazione venga inserita dopo nostra”. “Dio ha collocato nella sua Fa-
quella di “Regina del santo Rosario”, miglia – la Chiesa – come in ogni foco-
forse ricordando che proprio la recita lare domestico, la figura di una Donna
del Rosario all’interno della famiglia … che veglia su di essa e benignamente
può essere un elemento di forza per ga- ne protegge il cammino” (MC, Intr.).
rantirne il valore; e venga inserita prima Invocare Maria “Regina della fami-
di “Regina della pace”, divenendo ul- glia” significa anche sentire e realizzare

ROMA.
Chiesa del Gesù.
La Sacra famiglia.
G. Gagliardi

Chi può dire i sen-


timenti del cuore di
Maria quando lavo-
rava con il fanciullo
Gesù al fianco o era
da lui aiutato quan-
do fu più grandicel-
lo, come qui aiuta
Giuseppe?

11
il legame che unisce tutti i fedeli perché
“interceda presso il Figlio suo, fino a IMPARÒ A
che tutte le famiglie dei popoli… siano
riunite in un solo popolo (famiglia)” (LG PREGARE
n. 69).
Quando diciamo “Regina della Fami- GUARDANDO LE
glia” guardiamo al modello eloquente
di tutte le famiglie cristiane e umane: la MANI GIUNTE
Famiglia di Nazareth, dove Gesù obbe-
diente cresceva in sapienza, età e grazia DI PAPA’ E
davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,52).
Quanti richiami meravigliosi ad ogni MAMMA
invocazione, ad ogni litania! Esse sono
una forma di preghiera, di supplica, di Cari mamme e papà e cari nonni,
lode che traduce e racchiude in brevi il buon esempio che date nella
invocazioni la fede che la Chiesa ha vostra famiglia è indispensabile:
nella presenza viva e operante di Maria non cadrà a vuoto, ma porterà
nella storia e in quella delle famiglie e frutti meravigliosi. La seguente
delle singole persone. testimonianza lo conferma:
Dobbiamo cercare di dirle bene, le
litanie, non in fretta, e veramente senti-
to deve sgorgare dietro ogni invocazio- “In casa mia la religione non aveva
ne, il: “prega per noi”. nessun carattere solenne. Ci limitavamo
Con la viva invocazione “Regina del- a recitare quotidianamente le preghiere
la famiglia” le litanie lauretane, simili a del mattino e della sera, tutti insieme.
cinquanta roselline fiorite accanto al Un particolare terrò a mente finché
grande cespo delle cinquanta rose del vivrò: le orazioni erano intonate da mia
Rosario, sono state così arricchite di un sorella, e poiché per noi bambini erano
altro “bel titolo” dato a Maria, di un’al- troppo lunghe, capitava spesso che lei
tra invocazione indirizzata al suo cuore accelerasse il ritmo e saltasse delle pa-
di Madre e di benigna Regina. role; allora mio padre interveniva, inti-
Consigliamo di scegliere ogni giorno mandole di ricominciare d’accapo.
una litania e ripeterla come giaculato- Imparai allora che, con Dio, bisogna
ria, ogni tanto, durante la giornata: sarà parlare adagio, con serietà, con delica-
come il frutto del nostro Rosario e spe- tezza.
rimenteremo lietamente la Sua materna Mi rimase scolpita nella memoria la
presenza. posizione che prendeva mio padre in
P. Eugenio Zabatta o.p. quei momenti di preghiera; egli torna-
va stanco dal lavoro dei campi e, dopo
cena, s’inginocchiava per terra, appog-
Nota. Fu Papa Leone XIII a introdurre nelle
giava i gomiti su una sedia e la testa tra
litanie l’invocazione: “Regina del S. Rosa-
rio” (24.XII.1883); Benedetto XV “Regina le mani, senza guardarci, senza fare un
della Pace” (5.V.1917); Paolo VI “Madre movimento, senza dare il minimo segno
della Chiesa” (1965). d’importanza. >>>

12 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


E io pensavo: mio padre che è così uno dopo l’altro, ma non fiatava nem-
forte, che governa la casa, che guida i meno se i più piccoli la molestavano,
buoi, che non si piega davanti al sin- nemmeno se infuriava la tempesta sulla
daco, né ai ricchi e né ai malvagi, mio casa o il gatto combinava qualche ma-
padre, davanti a Dio diventa come un lanno.
bambino. Come cambia aspetto quan- E io pensavo: deve essere molto sem-
do si mette a parlare con Lui! Deve es- plice Dio, se gli si può parlare tenen-
sere molto grande Dio se mio padre gli do un bambino in braccio e vestendo
s’inginocchia davanti. Ma deve essere il grembiule! E deve essere anche una
anche molto buono, se gli si può parla- persona molto importante se mia madre
re senza cambiare il vestito! non fa caso al gatto, né al temporale.
Al contrario non vidi mai mia madre Le mani di mio padre e le labbra di mia
inginocchiata; era troppo stanca la se- madre m’insegnarono di Dio molto più
ra per farlo; si sedeva in mezzo a noi, del catechismo”.
tenendo in braccio il più piccolo. Reci-
tava anche lei le orazioni e ci guardava (Père Duval, cantautore francese).

Imparai allora che, con Dio, bisogna par-


lare adagio, con serietà, con delicatezza.

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 13


Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666) - Maternità

14
Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009
Con il Rosario esaltiamo
la Maternità Divina di Maria

Chi recita il Rosario afferma con for- eretici negavano che Maria è Madre di
za che Maria è Madre di Dio: lo profes- Dio, perché secondo loro Gesù non si
siamo in ogni Ave Maria: “Santa Maria, era veramente “fatto uomo”.
Madre di Dio…” Non crediamo, perciò, di andare
Il Rosario è nato e si è diffuso pro- lontani dalla realtà se attribuiamo a
prio per difendere questa verità, che san Domenico l’eccezionale fervore, in
è al fondamento stesso di tutta la fede quel tempo, per la recita dell’Ave Ma-
cristiana. ria. Questa preghiera esprimeva come
Negare, infatti, che “Maria è Madre nessun’altra “la divina maternità di Ma-
di Dio” significa negare che “Gesù è ria”. In essa affermiamo: “Santa Maria,
Figlio di Dio”; e riconoscere “Gesù è Madre di Dio…”.
Figlio di Dio” ci porta a venerare Maria Di tutto questo ci dà conferma il
quale “Madre di Dio”. Papa quando, nella lettera sul Rosario,
Per quel sacro “vincolo indissolubi- scrive: “Dallo specialissimo rapporto
le” che lega madre e figlio, non si può con Cristo, che fa di Maria la Madre
dire l’identità dell’uno senza scoprire di Dio, la Theotokos, deriva, poi, con
l’identità dell’altra: siccome Gesù, uni- la forza della supplica con la quale a
ca Persona, è Dio, ne segue che Maria Lei ci rivolgiamo nella seconda parte
che ha generato Gesù, è Madre di Dio. dell’Ave, affidando alla sua materna in-
La maternità, infatti, fa riferimento alla tercessione la nostra vita e l’ora della
persona che nasce. nostra morte” (RVM, n. 33).

Si sa dalla tradizione che il Rosario L’Ave Maria era la base e l’inizio del
è stato ispirato da Maria, Madre di Dio, Rosario. Era la rugiada, l’acqua legge-
a S. Domenico, come dice S. Pio V, isti- ra che rende fecondo il cuore sterile
tutore della festa liturgica del Rosario, dell’uomo perché si fa penetrabile alla
nella bolla “Consueverunt romani Pon- Parola di Dio. “Va e predica il mio Ro-
tifices” (17.IX.1569). Ora l’ispirazione sario”, disse la Madonna a S. Domeni-
o l’invito, da parte di Maria, a S. Dome- co”. E la predicazione di Domenico sul
nico di predicare il Rosario avvenne in Rosario fu accompagnata da numero-
un momento e in un luogo particolari. sissime conversioni.
Il santo era scoraggiato perché vede- Ecco perché, facendoci affermare,
va vanificata la sua predicazione: nes- con l’Ave Maria più volte “Madre di
suno si convertiva dall’eresia dei Cata- Dio”, il Rosario è testimonianza della
ri, in mezzo ai quali predicava. Questi divina Maternità della Madonna. •••

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 15


le splendide chiese cristiane di tutti i secoli testimoniano la grande fede in Dio.

DOLIANOVA. Chiesa di S. Pantaleo (sec. XII).


Magnifico esempio di architettura romanico-pisana in Sardegna. È in
pietra arenaria con facciata a tre portali. Bellissima la torre campanaria.
L’interno a tre navate, arricchito da colonne, dipinti e marmi.
I segni concreti di fede, espressa con talento e senza risparmio di tempo
e denaro, hanno sfidato i secoli e ci spronano alla testimonianza
viva e cosciente della nostra religione cristiana.

16 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


FRAMMENTI DI CRONACA
vita dei gruppi e corrispondenza

Testimonianze esemplari dai gruppi da tutti, e ha collaborato con il parro-


dell’associazione: co, don Giovanni. Il suo intervento è
stato gradito al gruppo del Rosario che
si è riunito nella cappella sottostante la
TERTENIA. Chiesa dell’Assunta. chiesa, ma l’Ora di Guardia, che ha gui-
L’instancabile zelatrice del Rosario dato con brevi meditazioni ai misteri, si
di Tertenia, sig.a Assunta Ghiani, nono- è fatta domenica sera, in chiesa, per tut-
stante la sua malferma salute, e il parro- ti i parrocchiani.
co, don Giovanni, nonostante le sue nu- Il padre, poi, durante la celebrazione
merose attività per la grande parrocchia delle sante Messe, ha parlato della Ma-
da guidare, hanno organizzato, anche donna e dell’Associazione soprattutto ai
quest’anno, delle giornate dedicate alla ragazzi del Rosario Vivente. Accompa-
Madonna e alla devozione del suo Ro- gnato dalle zelatrici ha portato, infine,
sario, già molto sentita. la Comunione ad alcuni ammalati.
È stato invitato, per l’occasione, il Il padre ringrazia il parroco e la zela-
padre Eugenio, promotore regionale del trice con tutti i parrocchiani per l’acco-
Rosario Perpetuo, ormai qui conosciuto glienza sempre più nuova e sentita.

TERTENIA. Abside e altare della Chiesa parrocchiale.

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 17


DOMUSNOVAS (Iglesias). CAGLIARI. San Domenico.
La bella cittadina, allo sbocco della Al centro regionale della nostra As-
valletta di Rio S. Giovanni, non lontana sociazione del R. P., quest’anno per la
dalle antiche miniere romano-cartagi- festa del Rosario abbiamo notato una
nesi, di piombo e argento, quest’anno più sentita partecipazione, nel fervore e
ha avuto più volte la visita dei Padri do- nel numero dei presenti. La Messa con-
menicani, assistenti dell’Associazione celebrata, presieduta dall’Arcivescovo
del Rosario Perpetuo. di Cagliari, seguita dalla supplica alla
La sig.a Melania Frau d’accordo con Madonna e la lunga processione della
il parroco, don G. Fongia e con la ze- sera, per le strade di Villanova di Caglia-
latrice del gruppo, ha organizzato una ri, sono stati i momenti più salienti.
serie di incontri con i parrocchiani su Hanno partecipato alcuni rappresen-
argomenti teologici-pastorali. tanti dei gruppi del Rosario delle vicine
In chiesa per alcuni giovedì, ogni località. Ricordiamo in particolare la
quindici giorni, i Padri Eugenio e Chri- Confraternita di Villaspeciosa, che ha
stian si sono avvicendati per l’incontro eseguito dei gosos, quella di Quartu
seguito da dibattito. Pensiamo di ripe- S. Elena, il gruppo dell’Oftal, il R. P. di
tere anche quest’anno, iniziando dalla Sarroch, di Pirri, di Decimomannu, di
primavera, l’iniziativa ben riuscita. Selargius, di Burcei, di Nule e di altri
che non ci è riuscito avvicinare.
SEGARIU. Chiesa di S. Giorgio. Hanno collaborato alla buona riusci-
Situata oltre Furtei e Villamar, nella
ampia e ondulata valle del F. Mannu,
Segariu è stata una delle zone più dan-
neggiate dalla calamità naturale di fine
ottobre 2008.
Abbiamo ricordato, con fede e forza,
nella preghiera alla Madonna del Rosa-
rio, tutti coloro che hanno subito danni,
per ottenere sostegno e salute al fine di
superare questo periodo doloroso.
A Segariu, guidato dalla zelatrice,
sig.ra Rosetta e incoraggiato dal parro-
co, don Raimondo, c’è un bel gruppo
del Rosario. Anche quest’anno, a fine
maggio, ormai per tradizione, è stato
presente per l’Ora di Guardia e per la
Messa il P. Eugenio Zabatta. La bella
e raccolta processione, in onore della
Madonna, ha chiuso il mese di maggio.
La giornata è stata arricchita da un gran-
de gesto di carità da parte di molti che
hanno portato, affidandolo al padre, ab-
bondanti viveri per i poveri.

18 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV


ta l’Arciconfraternita di S. Domenico e dopo il Rosario. Invitato dalla nostra ze-
il gruppo del Rosario. La S. Messa, dopo latrice, sig.ra Emilia Porcedda e dal fi-
la processione, celebrata dal P. Eugenio, glio Ignazio, come altre volte egli ci ha
assistente dell’Associazione, ha conclu- parlato del Rosario e delle finalità del-
so la giornata. l’Associazione. Siamo state molto liete
L’ottavario predicato, in onore della di questo incontro perché si è rivelato
Madonna, ha fatto seguito nei giorni occasione felice per rinnovare, proprio
successivi: di rilievo l’Ora di Guardia, il giorno di festa del Rosario, il nostro
fatta, il giorno otto, in collegamento amore filiale verso la Madonna.
con Radio Maria. Vorremmo poter ricambiare i ringra-
ziamenti che il padre fa per l’accoglien-
SANLURI. Chiesa dei Rev.di Padri za, nostra e dei Padri Cappuccini, con
Cappuccini. un maggiore incremento di fede e de-
Nella bella chiesa dei Padri Cappuc- vozione verso la Madonna.
cini, situata sulla spettacolare collina
che incombe su Sanluri, con il bel ca- SAMATZAI (CA).
stello trecentesco di Eleonora d’Arbo- Il giorno 7 ottobre 2008 a Samatzai
rea, il 7 ottobre, festa liturgica del Rosa- si è svolta una solenne Ora di Guardia,
rio, abbiamo fatto l’Ora di Guardia. in onore della Madonna del Rosario,
Con noi c’è stato P. Eugenio, venuto giorno della sua festa.
da Cagliari per presiedere la S. Messa La zelatrice, Bonaria Pibiri, ha orga-
nizzato in modo molto bello la contem-
plazione e la celebrazione dei misteri
della vita di Gesù attraverso la recita del
Rosario. E quanto abbiamo meditato nel
Rosario l’abbiamo poi partecipato real-
mente nella celebrazione della santa
Eucaristia, comunicando alla vita stessa
di Gesù crocifisso e glorioso.
Il parroco Don Tore ha concelebrato
e organizzato, dopo la santa Messa, una
processione per le vie del paese sem-
pre per venerare e celebrare la singola-
re amabilità della beata Vergine Maria,
sotto il titolo di Madonna del Rosario.
Ha guidato l’Ora P. Christian Steiner
che ringrazia il parroco per la fraterna
accoglienza e tutte le socie e i soci del-
l’Associazione per la bella partecipazio-
ne a questo momento di festa mariana
attraverso la quale abbiamo fatto gioire
Panorama di Cagliari. Cristo e sua Madre e reso testimonianza
La cupola bianca è san Domenico, della loro presenza ed azione nella vo-
sede dell’associazione. stra parrocchia e nel vostro paese.

gennaio - aprile 2009 19


ONIFAI (NU). e al suo Rosario, il Padre ci ha ricorda-
Oltre che a Galtellì, nell’angusta ma to durante l’incontro e nell’omelia. Egli
bella valle del Cedrino, Onifai è vicino ringrazia tutti e in particolare le sorelle
a Irgoli, Loculi, Oniferi: paesi nei quali Floris che hanno avuto la bontà di of-
è presente l’Associazione del Rosario. frirgli alloggio.
Il giorno dell’incontro con il promo-
tore regionale del Rosario, P. Eugenio, SORSO (SS).
nella chiesa di Onifai, erano presenti Il 6 novembre 2008 si è svolta a Sorso
la zel. Pietrina di Galtellì e alcuni rap- una solenne Ora di Guardia guidata da
presentanti dei gruppi dei paesi vicini P. Christian Steiner del Centro regionale
che si sono uniti ai due folti gruppi di del Rosario. In chiesa abbiamo medita-
Onifai. C’è il gruppo degli uomini, gui- to insieme i misteri luminosi della vita
dato dal sig. Marco Fanutza, e quello di Gesù. Molti soci del Rosario Perpe-
delle donne con la sig.a Gesuina Floris, tuo hanno partecipato alla celebrazione
zelatrice emerita, e la zel. attuale sig.ra sfidando il tempo brutto e dimostrando
Silvana Porcu. Presente anche il parro- così il loro amore per Gesù e Maria. I
co, don Franco, che ringraziamo per la misteri luminosi ci hanno dato la possi-
sua gentile accoglienza in chiesa, dove bilità di gioire in modo particolare del
abbiamo fatto l’incontro e dove, subi- dono del nostro battesimo, per il quale
to dopo, abbiamo assistito alla S. Mes- siamo immersi nella vita della Beata Tri-
sa. Veramente interessati siamo stati a nità 24 ore su 24. Cana ci ha fatto gode-
quanto, sulla devozione alla Madonna re la grandezza del sacramento del ma-

ONIFAI: Uno scorcio del paese che ospita due gruppi del Rosario perpetuo.

20 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


VILLASPECIOSA.
Chiesa di s. Platano.
Edificata
dai monaci vittorini
di Marsiglia.
(sec. XII.XIII).

trimonio attraverso il quale la maggior pio di devozione di San Domenico e


parte dei soci e delle socie rappresenta di S. Caterina che vediamo nel quadro
Gesù risorto nella propria famiglia. della Madonna del Rosario: questo ci
La preziosità della Parola, della tra- ha incoraggiate a voler continuare con
sfigurazione e dell’Eucaristia di Gesù fervore e fiducia nonostante le imman-
hanno poi colmato di ulteriore rico- cabili difficoltà. Cogliamo l’occasione
noscenza i cuori dei presenti, mentre per un saluto agli altri gruppi che ricor-
si erano immersi nella meditazione di diamo nella preghiera.
questi misteri, in presenza della beata
Vergine Madre di Dio. CAGLIARI. Chiesa del Carmine.
Ringraziamo la nostra zelatrice Ma- Come al solito, nella prima domeni-
ria che, con fedeltà e amore, segue l’As- ca del mese, nella chiesa del Carmine,
sociazione e invita le persone all’azio- officiata dai Rev.di Padri Carmelitani,
ne umana più nobile: cioè a pregare. abbiamo fatto l’Ora di Guardia.
Non è stato solito, però, l’incontro
TERRALBA (OR). perché, oltre alla coincidenza della fe-
Nell’antica Chiesa parrocchiale di sta del Rosario, abbiamo potuto festeg-
Terralba, all’estremità del Campidano, giare l’80 compleanno della nostra ze-
nella nota zona vinicola, mensilmente latrice, la sig.ra Giovanna Dato.
facciamo la nostra Ora di Guardia, gui- Siamo state tutte contente di poterle
date dalla zelatrice Maria Botti. stare vicino proprio con la preghiera del
A metà novembre, in accordo con il Rosario di cui lei è veramente cultrice e
parroco, abbiamo invitato, come faccia- propagatrice.
mo ogni anno, il padre promotore del Con noi, ha partecipato al Rosario
Rosario. Dopo una lunga presentazione molta gente: la chiesa era piena. Ugual-
della preziosità della nostra devozione mente lieti sono stati i cari padri Car-
filiale verso al Madonna, con il Rosario, melitani che ringraziamo sempre per la
il padre ha celebrato la S. Messa. loro fraterna accoglienza e per la sicura
Tra l’altro egli ci ha portato l’esem- guida spirituale che ci danno. • • •

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 21


Dalla corrispondenza, dei gruppi del Rosario,
di quest’ultimo periodo.
Cogliamo, dalle lettere alla direzione del RP, alcune comunicazioni e domande
più significative. Lo facciamo per favorire sempre più la vicendevole conoscenza
tra i gruppi, per mezzo delle zelatrici e creare un’atmosfera di famiglia sempre più
sentita e piacevole. Questa serva di sprone e di incoraggiamento a molti ed è cer-
tamente gradita alla Madonna, madre di tutti.

VILLANOVAFRANCA (CA). Nella prima domenica, festa della


La zelatrice, sig.ra Mafalda, è giu- Madonna del Rosario, abbiamo assisti-
stamente molto afflitta per la perdita, to alla Messa e abbiamo fatto la sup-
in breve periodo, del marito, di un fra- plica. La sera, un gruppo di socie sia-
tello e di una sorella, anche se già di mo venute nella vostra bella chiesa di
una certa età. “Per me è stato un dolore S. Domenico a Cagliari per partecipare
troppo grande – ha scritto – e mi sto ri- alla processione. È stato commovente
prendendo pian piano con l’aiuto del vedere tante persone riunite a pregare.
Signore e della Vergine SS.ma”. Rientrando alle nostre case, eravamo
Chiede per questo preghiere. colme di pace e di serenità” (Anna M.)
Per il gruppo dell’Associazione co-
munica la bella consuetudine di far ce- MONASTIR (CA).
lebrare, nel mese di maggio, una Messa Ci scrive, tra l’altro, la zelatrice:
per le socie, vive e defunte. Questa ini- “Le comunico che durante l’anno, con
ziativa, che già hanno, da alcuni anni, grande gioia, si è fatto sempre l’Ora di
anche altri gruppi, è molto bella: racco- Guardia. Il gruppo si è allargato, au-
mandiamo a tutti di farla propria. mentando mese dopo mese. Ormai
siamo quasi cento socie e io spero di
DECIMOMANNU (CA). andare sempre avanti con l’aiuto della
“Grazie per i bollettini che ho già Madonna. Lei ci è sempre vicina!
distribuito: ci arricchiscono di spiritua- All’Ora di Guardia vengono anche
lità facendoci comprendere sempre più altre persone che vorrei sensibilizzare
l’amore che Dio nutre per gli uomini, a iscriversi all’Associazione. Mi mandi
tramite la Sua cara Mamma. perciò altri libretti per passarli a queste
Il primo venerdì del mese di ottobre, persone …”. (Antonietta A.).
mese mariano e missionario, ci siamo
riunite in chiesa per la recita dell’Ora NULE (Sassari).
di Guardia, con l’esposizione del San- “… I bollettini sono arrivati puntuali
tissimo. Il nostro parroco ci guida me- … La prima domenica di ottobre, du-
ditando i misteri del Rosario e noi socie rante l’Ora di Guardia abbiamo medi-
seguiamo, usando il libretto dell’Ora di tato i misteri della gloria, affidandoci a
guardia, con i canti e le preghiere. > Maria , nostra Madre e a Cristo affinché

22 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


confermi la nostra fede e ci aiuti ad es- do con la recita del Rosario prima della
sere veri suoi testimoni. Messa. Nella prima domenica abbiamo
Abbiamo partecipato alla Messa del fatto l’Ora di Guardia e abbiamo reci-
Papa, il 7 settembre a Cagliari. Nel po- tato la Supplica alla Madonna. Lei che
meriggio siamo venuti a San Domenico è nostra Madre, ci dia sempre forza e
a trovarvi e di sera siamo tornate al San- protezione” (Lidia M.).
tuario di Bonaria a ringraziare e a pre-
gare la Madonna. Affidiamo a Lei gioie Ci sono ancora altre comunicazioni,
e dolori, fatiche e speranze. ma terminiamo con questo breve mes-
Tutti vicini all’altare abbiamo canta- saggio che ci è pervenuto da una zela-
to “Deus Te salvet” in sardo. Eravamo un trice e che esprime bene anche il motivo
bel gruppo tra adulti e bambini e molti di questa rubrica del nostro bollettino:
giovani che ho visti piangere, commos- “… preghiamo per l’assistente dell’As-
si per essere vicini al Papa: i suoi occhi sociazione e per tutti gli associati, ma
gioiosi, nel salutare tutti, resteranno im- chiediamo preghiere pure per noi affin-
pressi nel nostro cuore. ché siamo più assidue e ferventi nel fare
Qui a Nule, in parrocchia, durante l’Ora di Guardia mensile e nel pregare
tutto il mese di Ottobre, stiamo viven- con il Rosario tutti i giornivsss

AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO AUGURI DI BUON NATALE AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO
AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO

È per me vero Natale quando,


come la Vergine Maria,
AUGURI
cerco di meditare nel cuore DI
gli avvenimenti che succedono attorno a me
e di scoprire in essi l’intervento di Dio.
BUON
NATALE

BUON
ANNO
2009
Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 23
NELLA
CASA DEL
PADRE
Atzara: Mele Marianna, Demurtas
Marras Caterina;
Cagliari (S. Agostino): Piga Francesca,
Maxia M. Rosaria;
Fonni (S. Maria dei Martiri): Nonne
Antonia; (S. Giovanni B.): Mariolu Ste-
fanina, Carta Mariantonia;
Galtellì: Manca Caterina;
Gavoi: Sori Antonietta, Mura Rosa;
Nurallao: Milia Giovanna, Secci Mari-
Stimando che “le sofferenze del na, Silanus Lisetta;
tempo presente non sono adegua- Nule: Dettori Gavina, Bitti Teresa;
te alla ventura gloria, che si dovrà Onifai: Lucche Matteo;
manifestare in noi”, forti nella fede Orani: Deriu Filomena, Sale Maria;
aspettiamo “la beata speranza e la Ossi: Serra Caterina, Faedda Caterina;
manifestazione gloriosa del nostro Pirri (S. Giuseppe): Tiloca Anna;
grande Iddio e Salvatore Gesù Cristo”, (S. Tarcisio): Giuseppina Porcu;
“il quale trasformerà il nostro misero Porto Torres: Fara Maria;
corpo, rendendolo conforme al suo Sassari: Farina Assunta; Casata M. Rita;
corpo glorioso”, “e verrà per essere Serrenti: Agus Antonina, Marras Giu-
glorificato nei suoi santi e ammirato in lia, Manca Emma;
tutti quelli che avranno creduto”. Sindia: Fais Frrancesca;
(Lumen Gentium, n. 48). Sinnai: Cappai Vittorina;
Sorgono: Demurtas Rosalìa ved. Serra;
Tertenia: Loddo Eligia;
Sante Messe Perpetue Urzulei: Nereo Giuseppina, Cabras
Ricordo a tutti la possibilità di iscrivere i
Caterina;
nostri cari defunti alle Messe perpetue. Una
Santa Messa, ogni giorno, viene celebrata a Villanovafranca: Murgia Erminia, Sa-
suffragio delle loro sante anime. ba Ada, Cotza Dina, Casula Adalgisa,
L’iscrizione viene fatta, al nostro indirizzo, Mascia Antonietta, Saba Maria, Cau
con una piccola offerta una sola volta. Peppina, Sorgia Antonietta, Pirastu Te-
Grazie! sss
resa, Porru Firmina. •••

24 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


CESARINA MELIS di Pula
(09.11.1929 - 25.04 – 2008)
Cara Cesarina, sei tornata alla Casa del Signore. Noi sia-
mo certi che la Madre, Sua e Nostra, ti ha preparato un
posto accanto a Sé, perché le tue sono state opere buone:
partecipavi alla S. Messa tutti i giorni e ti sei adoperata per
tenere pulita e adornata la chiesa.
Mentre la Comunità ringrazia e ti ricorda, ti chiediamo
di pregare per noi del Rosario perpetuo e per le nostre fa-
miglie. (la Zel. Genesia Abis).

CARMEN CAU di Siddi (11.11.1927 - 21.08.08).


È mancata all’affetto dei suoi cari lasciando tra loro un
vuoto incolmabile.
Fu fedele socia dell’Associazione del Rosario Perpetuo e
devotissima alla Madonna del S. Rosario.
La raccomandiamo alla preghiera degli associati del Ro-
sario Perpetuo e con lei raccomandiamo anche i suoi cari
perché abbiano conforto e sostegno dalla Vergine Santissi-
ma. (la zel. Angela Castangia).

CATERINA DEMURTAS MARRAS di Atzara.


È mancata all’affetto dei suoi cari il 29 agosto 2008,
lasciando un vuoto profondo tra i suoi cari e conoscenti.
Per nipoti e pronipoti è stata sempre una zia affezio-
natissima. Ed era molto stimata da tutta la Comunità di
Atzara: conosceva usanze e tradizioni locali e promuoveva
ogni anno la pesca di beneficenza con dolci tipici. Tutto il
ricavato lo dava a favore della parrocchia, delle missioni
e del seminario. Assidua alle funzioni religiose e all’Ora
di Guardia, trovava tempo per far visita agli ammalati e
agli anziani del paese, portando loro conforto e sostegno.
Leggeva e sosteneva il Bollettino del Rosario. La raccomandiamo alle preghiere di
tutte le iscritte all’Associazione e delle socie di Atzara (La zelatrice).

MARIA ZORCO di Vallermosa.


Ha lasciato questa terra per la Casa del Padre il 20 di-
cembre 2007. I suoi cari e tutti noi dell’Associazione del
Rosario Perpetuo di Vallermosa conserviamo di lei un vivo
e fraterno ricordo. “Sei stata una mamma tollerante, sem-
plice e buona. Ora illumina da lassù i tuoi figli e proteggi-
li”. E’ questa la preghiera che formulano sia i suoi cari, sia
coloro che hanno trattato con lei, come noi del Rosario, e
l’hanno apprezzata. (Lo zel. Ignazio M.).

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 25


ISABELLA CARTA di Guasila.
(1915 – ottobre 2008).
Nota come signora Gisa (Adalgisa), ci ha lasciato dopo
una lunga malattia sopportata con grande e cristiana ras-
segnazione. È stata fedelissima alla S. Messa quotidiana e
all’Ora di Guardia, finché la salute glielo ha permesso.
Lascia nel cuore di tutti noi un bellissimo ricordo. Sua
figlia, Maria, ha voluto prendere il suo posto iscrivendosi
nell’Associazione. (la zel. Maria Manca).

EMMA MANCA di Serrenti.


(deceduta il 20 luglio 2008).
Ci ha lasciati a soli 63 anni dopo una vita di sofferenza.
In un incidente stradale perse una bambina di soli cinque
anni, ma qualche anno dopo ebbe la gioia di un figlio che
è ancora ragazzo. Poi perse il marito e sopraggiunse la sua
malattia che, con esemplarità, ha accettato con tanta fede
ed ha sopportato senza lamentarsi. Raccomandiamo la sua
anima benedetta e il figlio alla vostra preghiera.
(la zel. Graziella Sanna).

GIULIA MARRAS di Serrenti.


(deceduta l’ 8 aprile 2008).
All’età di 88 anni è tornata alla Casa del padre. È stata
socia dell’Associazione del Rosario fin da quando è inizia-
ta nella nostra parrocchia.
Fino a quando ha potuto, è stata assidua all’Ora di
Guardia e alla celebrazione della S. Messa, a cui partecipa-
va con vera fede. La raccomandiamo alle vostre preghiere
alla Madonna e anche lei certamente pregherà per noi dal
Cielo. (La zelatrice).

ROSALIA PISANU in COLLU di Siddi


( 27.03.1933 --- 23.07.2008).
È deceduta dopo lunga sofferenza sopportata con viva e
cristiana fede. Dell’Associazione fu umile e fedele socia e
in casa mamma e moglie affettuosa.
La sua scomparsa ha causato profondo dolore nel ma-
rito e nei suoi figli. Chiediamo preghiere di suffragio, al
Signore e alla Madonna, per la sua anima benedetta e pre-
ghiere di conforto per tutti i suoi cari.
(la zel. Angela Castangia).

26 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


CLOTILDE ATZEI di Badessa ANTONICA RUIU di Galtellì
(21.02.1918 --- 06.02.2008) La dolcezza del suo carattere, la
Faceva parte della nostra Associa- bontà d’animo, la generosità e la dispo-
zione da qualche anno ma da 71 anni nibilità verso le persone, la delicatez-
recitava il santo Rosario. Fin da ragazza za e la eleganza nell’ eseguire anche i
appartenne anche all’Azione Cattolica più umili lavori, rivelano la particolare
e alle Dame della Carità. Si adoperava ricchezza e bellezza interiore del suo
con generosità per i più bisognosi e ave- animo. Per sé riservava l’ultimo posto, il
va sempre una buona parola per tutti. necessario, l’indispensabile. Il suo tem-
Assidua alle funzioni e ai sacramen- po, le energie, le attenzioni erano per
ti, per intercessione di Maria Santissi- gli altri. Partecipava con assiduità alla
ma, si affidava a Dio con tutta la sua S. Messa e al S. Rosario. In gioventù fu
famiglia. Certamente il Signore l’avrà presidente dell’Azione Cattolica, poi
accolta al suo cospetto e lo pregherà zelatrice del Rosario, socia dell’Apo-
anche per noi. La sua figlia, Maria Coni, stolato della preghiera, consorella del-
chiede preghiere anche per il suo bab- l’Oratorio delle Anime. È morta il pri-
bo defunto, Amabile, e dona offerte per mo sabato del mese, giorno dedicato al
la celebrazione di sante Messe. Cuore Immacolato di Maria.
(la zel. di Baressa). (la zel. Franca Sedda).

ANTONIA ROSA LONGU di Bolotana


(18.03.1917 ---- 11.09.2008)
La nostra carissima consorella Antonia Rosa ci ha lascia-
te per raggiungere la Casa del Padre. Nell’Associazione ha
lasciato un gran vuoto. Ci manca il suo dolcissimo sorriso:
la bellezza interiore che splendeva sul suo volto. I frutti del-
lo Spirito, amore gioia pace mitezza, erano evidenti in ogni
suo atteggiamento e parola e testimoniavano inequivocabil-
mente la fede profonda che l’animava. Il Rosario era l’inse-
parabile compagno della sua vita; da esso attingeva quella
forza e l’entusiasmo gioioso che trasmetteva a tutti. Ringra-
ziamo il Signore per avercela donata: ricordiamola nelle nostre preghiere.
(la zelatrice Colomba Porcu).

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 27


GIUSEPPINA PORCU di Pirri SALVATORE LAI di Maracala-
(deceduta il 18 ottobre 2008). gonis (deceduto il 21 ottobre 2008).
Per noi dell’Associazione di San Tar- Il gruppo del Rosario Perpetuo di
cisio la morte della sig.ra Giuseppina è Maracalagonis si unisce al dolore del-
stata una grande perdita. Lei, in prati- la loro zelatrice Enrichetta per la morte
ca è stata la “mamma”, l’iniziatrice del del marito Salvatore. La signora chiede
nostro gruppo qui a Pirri, sempre vivo preghiere di suffragio per Salvatore per-
e operante. La Madonna è stata la sua ché anch’egli faceva parte del gruppo
ispiratrice e il suo modello. Anche Giu- del Rosario e ha collaborato sempre
seppina ha saputo dire sempre il suo con lei per il bene dell’Associazione.
“sì”, sia nella gioia che nel dolore: nulla Dopo lunga sofferenza, pensiamo
l’ha fermata o scoraggiata; forte sempre che la Regina del Rosario l’abbia già
nella fede in Cristo per Maria. accolto in Cielo.
(la zel. Tonina Melis e le socie). (Le socie del Rosario).

Qual’è la condizione dei nostri cari defunti?


La chiesa, nel documento conciliare “Lumen Gentium” (n. 49) risponde così:
dei discepoli di Cristo Signore “alcuni sono pellegrini sulla terra, altri, passati
di questa vita, stanno purificandosi, e altri godono della gloria contemplando
“chiaramente Dio uno e trino, qual’è”; tutti però, sebbene in grado e modo
diverso, comunichiamo nella stessa carità di Dio e del prossimo e cantiamo al
nostro Dio lo stesso inno di gloria. Tutti, infatti, quelli che sono di Cristo, aven-
do lo Spirito Santo, formano una sola Chiesa e sono tra loro uniti in Lui”.
I nostri cari defunti “non cessano di intercedere per noi presso il Padre” …
così anche noi coltiviamo “con grande pietà la memoria dei defunti, poichè
santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti e offrire per loro anche dei
suffragi” soprattutto con la celebrazione della S. Messa.
E’ su questa verità che si fonda l’iscrizione, alle Messe Perpetue, dei nostri
cari defunti, per i quali ogni giorno si celebra una Messa di suffragio. •••

28 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO PERPETUO
LE NUOVE ISCRITTE
Atzara: Mocci Giuseppa, Floris Maria teo, Sedda Giorgio, Luche Pasqualino,
Assunta; Congiu Antonio;
Banari: Piu Angela, Pisoni Giovanna M.; Oristano: Illotto Alessandra, Sebis Lo-
Baressa: Zucca Franca, Serpi Angela, retta;
Manias Marisa, Vacca Natalina, Ortu Pirri (S. Giuseppe): Argiolas Adriana,
Carmen, Spada Agnese, Ortu Gianna, Nonnoi Adelaide; (S.Tarcisio): Norfo
Floris Massimo; Macrina, Sessini Maria;
Cagliari (S. Domenico): Demontis Ade- Porto Torres: Falchi Graziella, Gadau
lina, Carlini M. Rosaria, Cannas Sonia; Santa, Soggia Angela, Palma Manurita;
(S. Agostino) Authori Raffaela, D’Aqui- Pula (S. Giovanni Battista): Palla Tizia-
la Margherita, D’Agostino Giuseppina, na, Piras Marco, Loi Lina, Vincis Mari-
Pau M. Bonaria; na, Vincis Genesia;
Cuglieri: Ziulu Maia Giovanna; Samugheo: Sanna Grazia;
Decimomannu: Piano Silvana, Collu Settimo S. Pietro: Piras Eleonora, Sca-
Elena, Tronci Rosina; nu Giovanna, Manos Maria;
Galtellì: Sedda Lucia (nuova zelatrice). Sindia: Oggianu Ornella;
Guasila: Caredda Sandra. Stintino: Pilo Maria;
Gavoi: Urru Anna; Vallermosa: Contu Chiarina, Collu
Monastir: Poddesu Bernardina, Ambus Barbara, Pau Angela, Pinna Angela;
Rosina, Ugas Gessolmina; Villanovafranca: Putzu Graziella, Var-
Nule: Dore Raffaela; giu Maria, Simbula Virginia, Vargiu
Nurallao: Porceddu Bruna; Giovanna, Melis Franca, Sorgia France-
Onifai: Monne Cosimo, Lai Pietro, > sca, Sabeddu Onorina.
Delussu Sebastiano, Lai Paolo, Monne Villasor: Secci Angela, Masala Ausilia,
Antonio, Pellino Mirko, Luche Mat- Serra Gabriella. •••

Care nuove iscritte al Rosario Perpetuo,


La nostra Associazione incrementa la preghiera, riunendo insieme le perso-
ne che credono nel suo valore, e lo fa nel silenzio, senza pubblicità: l’immagine
che presenta di se stessa è quella delle “acque sotterranee” che, pur invisibili,
bonificano il terreno che reso fecondo produce abbondanti i suoi frutti .
Sia proprio rugiada benefica, per i nostri cari e per tanti bisognosi, il nostro
Rosario e specialmente “l’Ora di Guardia in comune”. L’Ora di Guardia è la
recita comunitaria o personale del Rosario che facciamo per più di un’ora: essa
trae il nome dal primo mistero doloroso nel quale contempliamo Gesù che
chiede agli Apostoli prediletti di vegliare in preghiera con Lui”.
L’impegno che vi chiede l’Associazione è: “un ora di preghiera con il Rosa-
rio, una volta al mese, in modo che la recita sia “perpetua”. •••

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 29


L’arte classica ha raffigurato
la Madonna del Rosario
circondata dai quadri dei misteri
che rappresentano la storia
ROSARIO
della nostra salvezza,
che Gesù ci ha donato e
alla quale Ella ha cooperato
LA MADONNA D
con amore di Madre.
Rispondiamo con amore di figli. LA VERA MA
Cari ragazzi/e del Rosario Vivente, cioè della salvezza di noi, suoi fratelli.
Giustamente diciamo che: Gesù è il
Vi piace la Madonna raffigurata da nostro capo e noi siamo le sue mem-
sola? A me piace di più la Madonna bra; Maria generando Gesù, il capo, ha
con il Bambino in braccio. Non mi pia- generato con Lui anche noi che siamo
ce vedere la Madonna “sola” perché sue membra.
lei è, sì, una personalità ricca, attraen-
te, ma la sua grandezza è quel Figlio È a Gesù, quindi, che dobbiamo
che stringe tra le braccia e che la rende sforzarci di “pensare” durante la recita
“Madre di Dio”. del Rosario e l’Ave Maria, proprio per-
Ma neppure quest’immagine coglie ché viene ripetuta – la ripetizione è il
tutta la “fisionomia” di Maria, perché linguaggio del cuore che sa quel che
lei non è solo Madre di Gesù, ma è an- dice, anche se non lo pensa – lascia
che Madre nostra, avendoci rigenerati la nostra mente più libera di “pensa-
alla vita. Lo ha fatto partecipando in- re” a Gesù, non in astratto, ma colto
timamente alla “storia della nostra sal- in un preciso momento della Sua vita
vezza”, che si contempla, appunto, nei di gioia, di azione, di dolore, di gloria
misteri del Rosario: lei non accettò solo (che sono, poi, anche i momenti della
di essere Madre, ma accettò di essere nostra vita).
Madre di quel Figlio che è Gesù, cioè È sempre più nobile ed efficace l’at-
di Colui “che salverà il popolo dai suoi tenzione allo scopo della preghiera,
peccati”, come le diceva l’angelo Ga- che è Dio, e non al mezzo che usia-
briele (Mt 1,21). mo per farla, cioè alle nostre parole.
Queste servono, appunto, per aiutarci
La “vera” Madonna del Rosario è ad “elevare la nostra anima a Dio”,
Maria con il Bambino in braccio, cir- al Dio che “si è fatto in tutto simile a
condata da tutti i misteri che meditia- noi” prendendo dal grembo di Maria
mo con la corona in mano. Riflettiamo- la nostra stessa natura, cioè “facendosi
lo particolarmente in questo Natale. Uomo”. Al Dio che è Gesù! Egli è al
Nell’arte come nella preghiera! Ma- centro di ogni mistero, come al centro
ria è Madre nostra proprio perché è di ogni Ave Maria: “ benedetto il frutto
Madre di Gesù, il primogenito, che è il del tuo seno, Gesù”. E’ di Lui il Natale
vero centro della storia della salvezza, che celebriamo con gioia. •••

30 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


Chiedete a Gesù, per intercessione

VIVENTE di Maria, pace e giustizia


per la Chiesa e per il mondo e
recitate la corona del rosario
con i vostri amici e
A DEL ROSARIO soprattutto in famiglia!
Con il rosario
noi parliamo a Dio
ADRE DI DIO attraverso Maria.
Regina del Santo Rosario, prega per noi e per il mondo intero.

Il Rosario vivente risponde all’invito della Madonna a recitare il


Rosario: per la conversione dei peccatori; per la pace nel mondo;
per la riparazione delle offese fatte a Dio.

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 31


Voi siete organizzati in gruppi di 20,
A tutti i ragazzi secondo il numero dei misteri del Rosa-
e alle ragazze rio e pregate gli uni per gli altri. E così
mentre tutti insieme offrite alla Madre
del Rosario vivente del Redentore l’intera corona di Ave
Maria, venite esauditi più facilmente se-
riuniti in cinquemila, nel piazzale di condo la Parola stessa del Signore: “Do-
san Damaso, in Vaticano, il 25.4.1987 il ve due o tre sono uniti nel Mio Nome Io
Papa Giovanni Paolo II parlò così: sono in mezzo a loro” (Mt 18,20).
La sicurezza di avere Gesù con voi,
Carissimi ragazzi e ragazze del Ro- mentre meditate con il Rosario, vi deve
sario Vivente, rendere arditi nel chiederGli, per inter-
cessione della Madonna, la pace e la
“… Non vi stancate mai di conoscere giustizia per la Chiesa e per il mondo.
sempre di più la Madre di Dio e Madre Vi suggerisce questa richiesta la Ma-
nostra e non vi stancate soprattutto di dre del Signore, che a Lourdes e parti-
imitarla nella sua completa disponibili- colarmente a Fatima ha invitato mater-
tà alla Volontà di Dio, preoccupandovi namente a recitare ogni giorno e devo-
solamente come esserle graditi per non tamente il santo Rosario” (…).
rattristarla mai.
Voi sapete che è necessario pregare,
e volete farlo considerando quello che
Gesù ha fatto e sofferto per noi: i misteri
della sua infanzia, della sua passione e
morte, della sua risurrezione gloriosa.
Recitando il vostro “mistero” o “deci-
na”, voi seguite l’Ispirazione dello Spiri-
to Santo che, istruendovi interiormente,
vi porta ad imitare più da vicino Gesù
facendovi pregare con Maria e soprat-
tutto come Maria.
È una grande preghiera contemplati-
va, assai utile agli uomini d’oggi, “tutti
presi dalle molte cose”; è la preghiera
propria di Maria e dei suoi devoti.
Giustamente i misteri del Rosario so-
no paragonati a delle finestre attraverso
le quali potete spingere e immergere lo Così, alla fine
sguardo sul “mondo di Dio”. della recita della
È solo da quel mondo, dall’ “esem- corona, si è
pio che Gesù ci ha lasciato” (I Pt 2,21) abbracciato
che imparate ad essere forti nelle dif- il mondo.
ficoltà, pazienti nelle avversità, sicuri
nella tentazione. >

32 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


Il Rosario è la preghiera che abbraccia
tutta la famiglia umana

Già Pio XII insisteva sul ripristino del


Rosario in famiglia: “Se recitate il Rosa-
rio tutti uniti, gusterete la pace nelle vo-
stre famiglie, avrete la concordia degli
animi nelle vostre case”.
Paolo VI, infatti, in continuità con i
suoi Predecessori, “che hanno dedicato
vigile attenzione e premurosa sollecitu-
dine” per il Rosario, ugualmente racco-
mandava la recita del santo Rosario in
famiglia “come una delle più eccellenti
ed efficaci preghiere” (MC 42 e 54).
Giovanni Paolo II, poi, allargava lo
sguardo a tutta la “famiglia umana”: “Il
nostro cuore può racchiudere, nelle de-
cine del Rosario, i fatti che compongo-
no la vita dell’individuo, della famiglia,
della Nazione, della Chiesa, dell’Uma-
nità …” (RVM, 2).
Il Rosario, si direbbe che è la pre- di abitanti). Così, alla fine della corona,
ghiera che abbraccia tutto il mondo. si è abbracciato il mondo.
Aveva già pensato a questo un al- Se crediamo alla potenza della pre-
tro grande apostolo del Rosario, dopo ghiera, allora ameremo maggiormente il
la seconda guerra mondiale del secolo Rosario perché esso è la forma più effi-
scorso, Fulton Sheen, ideando una co- cace e più facile per farla. E quali mira-
rona a cinque colori. bili risultati otterremo se cerchiamo di
Questa corona è amata e ancora recitarlo bene!
molto in uso: una decina di grani ver- Apparendo a Lourdes 150 anni fa e
di, per ricordare l’Africa (nota per le a Fatima 90 anni fa, ricordiamo che la
sue verdi foreste), una decina rossa per Madonna propone la recita del S. Ro-
l’America (abitata in origine dai Pelle- sario come antidoto all’ateismo: l’uomo
rossa), una decina bianca per l’Europa ha più che mai bisogno oggi di pregare
(in omaggio alla bianca veste del Papa), e di meditare le grandi verità rivelate.
una decina azzurra per l’Oceania (im- Perché non pensare alla Famiglia,
mersa nell’azzurro del Pacifico), e una piccola chiesa domestica, come al luogo
decina gialla per l’immenso Continente privilegiato per la preghiera del Rosario
asiatico (con riferimento al colore ten- che ci apre alla fede? Ricordiamo: “la
denziale della pelle di alcune sue razze famiglia che prega unita, vive unita”.

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 33


Il Santo I MISTERI
Rosario:
DELLA GIOIA
ANNUNCIO
“Preghiera evangelica, Nel mistero dell’annunciazione celebriamo Cristo e
incentrata nel mistero la Vergine: il Verbo che si fa “figlio di Maria” (Mc
dell’incarnazione 6,3) e la Vergine che diviene Madre di Dio. Quale
“vergine obbediente e fedele, con il suo fiat generoso
redentrice, il Rosario
(Lc 1,38) divenne, per opera dello Spirito Santo,
è, dunque, preghiera Madre di Dio, ma anche vera Madre dei viventi”.
di orientamento
nettamente cristologico VISITA
(RVM, 18). Contempliamo “la Vergine già strettamente associata
al Figlio … che lo porta in grembo mentre si reca
da Elisabetta per porgerle l’aiuto della sua carità e
M
proclamare la misericordia di Dio Salvatore” “che si
estende ad ogni generazione”.
I
NASCITA
S Il Natale “costituisce una prolungata memoria della
maternità divina di Colei la cui illibata verginità
T diede al mondo il Salvatore”. “… mentre adoriamo
il Salvatore, veneriamo la Madre gloriosa e la
E contempliamo vera Sede della Sapienza e vera Madre
del Re e Redentore di tutte le genti” (Mt 2,11).
R
PRESENTAZIONE
Facciamo “memoria congiunta del Figlio e della
I Madre, cioè celebriamo il mistero di salvezza
operato da Cristo, a cui la Vergine fu intimamente
unita quale Madre del servo sofferente di Yahvè,
quale esecutrice di una missione spettante all’antico
Israele e quale modello del nuovo Popolo di Dio”.

RITROVAMENTO
Le brevi riflessioni sono “Riguardiamo con profonda riverenza la santa vita
tratte liberamente da che conducono nella casa di Nazareth Gesù, Figlio
“Il culto della Vergine di Dio e Figlio dell’uomo, Maria, sua Madre, e
Maria”, esortazione Giuseppe, uomo giusto” (Mt 1,19). Tutte le nostre
apostolica di Paolo VI famiglie e comunità di quella famiglia devono
(nn. 5-7). imitare le virtù e invocarne l’aiuto.

34 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009


PREGHIAMO
con la corona
del Rosario
Dio, vieni a salvarmi!
Signore, vieni presto in mio aiuto!
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito
Santo.
Come era nel principio, ora e sampre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Nel I mistero gaudioso si contempla
l’Annuncio dell’Angelo a Maria.

Nel II mistero gaudioso si contempla Nel III mistero gaudioso si contempla


la visita della Madonna a S. Elisabetta la Nascita di Gesù a Betlemme

Nel IV mistero gaudioso si contempla Nel V mistero gaudioso si contempla


la presentazione di Gesù al Tempio. il ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 35


MARIA STELLA DELLA SPERANZA

“Con un inno dell’VIII/IX secolo,


quindi da più di mille anni, la Chiesa
saluta Maria, la Madre di Dio, come
“stella del mare”: Ave Maris stella.
La vita umana è un cammino. Verso
quale meta? Come ne troviamo la
strada? La vita è come un viaggio
sul mare della storia, spesso oscuro
ed in burrasca, un viaggio nel quale
scrutiamo gli astri che ci indicano la
rotta. Le vere stelle della nostra vita
sono le persone che hanno saputo
vivere rettamente. Esse sono luci
di speranza. Certo, Gesù Cristo
è la luce per antonomasia, il sole
sorto sopra tutte le tenebre della
storia. Ma per giungere fino a
Lui abbiamo bisogno anche di luci
vicine – di persone che donano luce
traendola dalla sua luce ed offrono
così orientamento per la nostra
traversata. E quale persona potrebbe
più di Maria essere per noi stella
di speranza – lei che con il suo “sì”
aprì a Dio stesso la porta del nostro
mondo; lei che diventò la vivente
Arca dell’Alleanza, in cui Dio si fece
carne, divenne uno di noi, piantò la
sua tenda in mezzo a noi? (Gv 1,14)”.
(enc. “Spe Salvi”, n. 49).

BOLLETTINO DEL ROSARIO PERPETUO (I)


gennaio - aprile 2009 - n. 1
p.za S. Domenico, n. 5 - 09127 CAGLIARI - IT
Conto corrente postale n. 15 38 10 98
tel. 070 654 298 - cell. 339 18 22 685
E.mail: zabatta.eugenio@tiscali.it

36 Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009

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