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5 - 09127 cagliari
ROSARIO PERPETUO
IL BOLLETTINO DEL
IL BOLLETTINO DEL Anno XXV
ROSARIO PERPETUO gennaio - aprile 2009
quadrimestrale
IN SARDEGNA
di collegamento dei gruppi
dell’Ass. Rosario Perpetuo
Supplemento a
“DOMENICANI” Regina del Santo Rosario
autoriz. Tribunale di Firenze venerata in s. Domeenico
del 4 Gennaio 1967 - n. 1800 di Cagliari
(statua in legno - sec. xv)
Nuova serie - Anno XXV
gennaio - aprile 2009
3 Lettera alle zelatrici e iscritte al RP.
c /c postale n. 15 38 10 98 p. eugenio zabatta, direttore.
intestato a: Bollettino del
Rosario Perpetuo - Convento 5 Tra i benefici vantaggi del Rosario.
S. Domenico - 09127 Cagliari Benedetto XVI.
UN’AUTENTICA ‘SCUOLA’
DI PREGHIERA
il nostro Rosario Perpetuo
“L’origine storica del Rosario risale al formità del ritmo. Tanto più che questa
Medio Evo. Era un tempo in cui i Salmi parola non è vuota di contenuto, e pro-
rappresentavano il punto di riferimento pone ai nostri occhi e alla nostra anima
principale per chi pregava. Ma i Salmi grandi immagini e visioni: anzitutto la
biblici costituivano un ostacolo insupe- figura di Maria e, attraverso di lei, la fi-
rabile per tutti coloro che all’epoca non gura di Cristo.
sapevano leggere, ed erano i più. Coloro che (un tempo) recitavano
Si è così cercato un “Salterio” ade- il Rosario avevano duramente lavora-
guato alle loro esigenze e lo si è trovato to tutto il giorno. Non erano in grado,
nella preghiera mariana (l’Ave Maria) pregando, di compiere grandi percorsi
cui si aggiungevano i misteri della vita intellettuali. Al contrario, avevano biso-
di Gesù Cristo, allineati l’uno dopo l’al- gno di una preghiera che restituisse loro
tro, come grani di una collana. serenità, che li distraesse anche, che li
Queste preghiere toccano la corda liberasse dalle preoccupazioni e offrisse
della meditazione; la reiterazione delle loro consolazione e ristoro dell’anima.
parole, il ritmo ripetitivo cullano l’ani- Penso che questa arcaica esperien-
ma e le trasmettono serenità, mentre il za della storia delle religioni, cioè della
concentrarsi sulla parola, e in particola- ripetizione delle parole, del ritmo, del-
re sulla figura di Maria e sulle immagini la parola collettiva, della coralità che
di Cristo che si sgranano davanti ai no- mi trascina e mi culla e riempie di sé
stri occhi, calmano l’anima, la liberano lo spazio, che non mi tormenta, ma mi
da preoccupazioni e le consentono di trasmette la calma, mi consola e mi li-
alzare lo sguardo verso Dio. bera, questa esperienza arcaica è stata
In effetti, il Rosario ci restituisce assunta pienamente nel Cristianesimo e
quella sapienza originaria che sa bene ispira la preghiera e l’interiorizzazione
come la ripetizione delle parole sia una della preghiera nel contesto mariano e
componente importante della preghie- nella riproposizione della figura di Cri-
ra e della meditazione, sia un modo sto agli uomini – superando l’intellet-
per cullarsi in un ritmo sempre uguale tualismo a favore di una valorizzazione
che ci trasmette serenità. Così, non è dell’effetto rasserenante che produce
importante seguire con razionale con- il cullarsi dell’anima nelle parole della
centrazione ogni singola parola; ma, al preghiera del Rosario”.
contrario, importa lasciarsi cullare dalla (P. SEEWALD, Dio e il mondo, ed. S.
calma che procura la reiterazione, l’uni- Paolo 2001, p. 288). •••
ROMA.
Chiesa del Gesù.
La Sacra famiglia.
G. Gagliardi
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il legame che unisce tutti i fedeli perché
“interceda presso il Figlio suo, fino a IMPARÒ A
che tutte le famiglie dei popoli… siano
riunite in un solo popolo (famiglia)” (LG PREGARE
n. 69).
Quando diciamo “Regina della Fami- GUARDANDO LE
glia” guardiamo al modello eloquente
di tutte le famiglie cristiane e umane: la MANI GIUNTE
Famiglia di Nazareth, dove Gesù obbe-
diente cresceva in sapienza, età e grazia DI PAPA’ E
davanti a Dio e agli uomini (Lc 2,52).
Quanti richiami meravigliosi ad ogni MAMMA
invocazione, ad ogni litania! Esse sono
una forma di preghiera, di supplica, di Cari mamme e papà e cari nonni,
lode che traduce e racchiude in brevi il buon esempio che date nella
invocazioni la fede che la Chiesa ha vostra famiglia è indispensabile:
nella presenza viva e operante di Maria non cadrà a vuoto, ma porterà
nella storia e in quella delle famiglie e frutti meravigliosi. La seguente
delle singole persone. testimonianza lo conferma:
Dobbiamo cercare di dirle bene, le
litanie, non in fretta, e veramente senti-
to deve sgorgare dietro ogni invocazio- “In casa mia la religione non aveva
ne, il: “prega per noi”. nessun carattere solenne. Ci limitavamo
Con la viva invocazione “Regina del- a recitare quotidianamente le preghiere
la famiglia” le litanie lauretane, simili a del mattino e della sera, tutti insieme.
cinquanta roselline fiorite accanto al Un particolare terrò a mente finché
grande cespo delle cinquanta rose del vivrò: le orazioni erano intonate da mia
Rosario, sono state così arricchite di un sorella, e poiché per noi bambini erano
altro “bel titolo” dato a Maria, di un’al- troppo lunghe, capitava spesso che lei
tra invocazione indirizzata al suo cuore accelerasse il ritmo e saltasse delle pa-
di Madre e di benigna Regina. role; allora mio padre interveniva, inti-
Consigliamo di scegliere ogni giorno mandole di ricominciare d’accapo.
una litania e ripeterla come giaculato- Imparai allora che, con Dio, bisogna
ria, ogni tanto, durante la giornata: sarà parlare adagio, con serietà, con delica-
come il frutto del nostro Rosario e spe- tezza.
rimenteremo lietamente la Sua materna Mi rimase scolpita nella memoria la
presenza. posizione che prendeva mio padre in
P. Eugenio Zabatta o.p. quei momenti di preghiera; egli torna-
va stanco dal lavoro dei campi e, dopo
cena, s’inginocchiava per terra, appog-
Nota. Fu Papa Leone XIII a introdurre nelle
giava i gomiti su una sedia e la testa tra
litanie l’invocazione: “Regina del S. Rosa-
rio” (24.XII.1883); Benedetto XV “Regina le mani, senza guardarci, senza fare un
della Pace” (5.V.1917); Paolo VI “Madre movimento, senza dare il minimo segno
della Chiesa” (1965). d’importanza. >>>
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Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009
Con il Rosario esaltiamo
la Maternità Divina di Maria
Chi recita il Rosario afferma con for- eretici negavano che Maria è Madre di
za che Maria è Madre di Dio: lo profes- Dio, perché secondo loro Gesù non si
siamo in ogni Ave Maria: “Santa Maria, era veramente “fatto uomo”.
Madre di Dio…” Non crediamo, perciò, di andare
Il Rosario è nato e si è diffuso pro- lontani dalla realtà se attribuiamo a
prio per difendere questa verità, che san Domenico l’eccezionale fervore, in
è al fondamento stesso di tutta la fede quel tempo, per la recita dell’Ave Ma-
cristiana. ria. Questa preghiera esprimeva come
Negare, infatti, che “Maria è Madre nessun’altra “la divina maternità di Ma-
di Dio” significa negare che “Gesù è ria”. In essa affermiamo: “Santa Maria,
Figlio di Dio”; e riconoscere “Gesù è Madre di Dio…”.
Figlio di Dio” ci porta a venerare Maria Di tutto questo ci dà conferma il
quale “Madre di Dio”. Papa quando, nella lettera sul Rosario,
Per quel sacro “vincolo indissolubi- scrive: “Dallo specialissimo rapporto
le” che lega madre e figlio, non si può con Cristo, che fa di Maria la Madre
dire l’identità dell’uno senza scoprire di Dio, la Theotokos, deriva, poi, con
l’identità dell’altra: siccome Gesù, uni- la forza della supplica con la quale a
ca Persona, è Dio, ne segue che Maria Lei ci rivolgiamo nella seconda parte
che ha generato Gesù, è Madre di Dio. dell’Ave, affidando alla sua materna in-
La maternità, infatti, fa riferimento alla tercessione la nostra vita e l’ora della
persona che nasce. nostra morte” (RVM, n. 33).
Si sa dalla tradizione che il Rosario L’Ave Maria era la base e l’inizio del
è stato ispirato da Maria, Madre di Dio, Rosario. Era la rugiada, l’acqua legge-
a S. Domenico, come dice S. Pio V, isti- ra che rende fecondo il cuore sterile
tutore della festa liturgica del Rosario, dell’uomo perché si fa penetrabile alla
nella bolla “Consueverunt romani Pon- Parola di Dio. “Va e predica il mio Ro-
tifices” (17.IX.1569). Ora l’ispirazione sario”, disse la Madonna a S. Domeni-
o l’invito, da parte di Maria, a S. Dome- co”. E la predicazione di Domenico sul
nico di predicare il Rosario avvenne in Rosario fu accompagnata da numero-
un momento e in un luogo particolari. sissime conversioni.
Il santo era scoraggiato perché vede- Ecco perché, facendoci affermare,
va vanificata la sua predicazione: nes- con l’Ave Maria più volte “Madre di
suno si convertiva dall’eresia dei Cata- Dio”, il Rosario è testimonianza della
ri, in mezzo ai quali predicava. Questi divina Maternità della Madonna. •••
ONIFAI: Uno scorcio del paese che ospita due gruppi del Rosario perpetuo.
AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO AUGURI DI BUON NATALE AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO
AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO
BUON
ANNO
2009
Il Bollettino del R.P. - A. XXIV - gennaio - aprile 2009 23
NELLA
CASA DEL
PADRE
Atzara: Mele Marianna, Demurtas
Marras Caterina;
Cagliari (S. Agostino): Piga Francesca,
Maxia M. Rosaria;
Fonni (S. Maria dei Martiri): Nonne
Antonia; (S. Giovanni B.): Mariolu Ste-
fanina, Carta Mariantonia;
Galtellì: Manca Caterina;
Gavoi: Sori Antonietta, Mura Rosa;
Nurallao: Milia Giovanna, Secci Mari-
Stimando che “le sofferenze del na, Silanus Lisetta;
tempo presente non sono adegua- Nule: Dettori Gavina, Bitti Teresa;
te alla ventura gloria, che si dovrà Onifai: Lucche Matteo;
manifestare in noi”, forti nella fede Orani: Deriu Filomena, Sale Maria;
aspettiamo “la beata speranza e la Ossi: Serra Caterina, Faedda Caterina;
manifestazione gloriosa del nostro Pirri (S. Giuseppe): Tiloca Anna;
grande Iddio e Salvatore Gesù Cristo”, (S. Tarcisio): Giuseppina Porcu;
“il quale trasformerà il nostro misero Porto Torres: Fara Maria;
corpo, rendendolo conforme al suo Sassari: Farina Assunta; Casata M. Rita;
corpo glorioso”, “e verrà per essere Serrenti: Agus Antonina, Marras Giu-
glorificato nei suoi santi e ammirato in lia, Manca Emma;
tutti quelli che avranno creduto”. Sindia: Fais Frrancesca;
(Lumen Gentium, n. 48). Sinnai: Cappai Vittorina;
Sorgono: Demurtas Rosalìa ved. Serra;
Tertenia: Loddo Eligia;
Sante Messe Perpetue Urzulei: Nereo Giuseppina, Cabras
Ricordo a tutti la possibilità di iscrivere i
Caterina;
nostri cari defunti alle Messe perpetue. Una
Santa Messa, ogni giorno, viene celebrata a Villanovafranca: Murgia Erminia, Sa-
suffragio delle loro sante anime. ba Ada, Cotza Dina, Casula Adalgisa,
L’iscrizione viene fatta, al nostro indirizzo, Mascia Antonietta, Saba Maria, Cau
con una piccola offerta una sola volta. Peppina, Sorgia Antonietta, Pirastu Te-
Grazie! sss
resa, Porru Firmina. •••
RITROVAMENTO
Le brevi riflessioni sono “Riguardiamo con profonda riverenza la santa vita
tratte liberamente da che conducono nella casa di Nazareth Gesù, Figlio
“Il culto della Vergine di Dio e Figlio dell’uomo, Maria, sua Madre, e
Maria”, esortazione Giuseppe, uomo giusto” (Mt 1,19). Tutte le nostre
apostolica di Paolo VI famiglie e comunità di quella famiglia devono
(nn. 5-7). imitare le virtù e invocarne l’aiuto.