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GIORNALE PARROCCHIALE
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il Ponte
il Ponte
Leditoriale del Parroco
SACRAMENTUM HOSPITALITATIS
Cari Parrocchiani siamo giunti alfine al tempo delle vacanze, il tempo del riposo,
dellascolto, del relax .Diceva Jean-Louis Chretien: Lascolto la prima ospitalit. E
lospitalit che, corpo e anima, possiamo offrire lungo la via e ai bordi delle strade,
quando non abbiamo da offrire n tetto n fuoco n coperte. Ecco perch nella
prima pagina ho voluto licona bellissima Sacramentum Hospitalitatis che
rimanda allospitalit di Emmaus . Perch lospitalit, lospite, sacro! Anche se
quella persona non varcher la soglia della nostra casa, dice bene il Chretien: il
primo punto lascolto! Tutti abbiamo, sentiamo il bisogno di essere ascoltati. Il
bambino vuole essere ascoltato per via dei suoi tanti perch, che lo spingono a
conoscere sempre di pi il mondo. I giovani urlano, perch anche loro giustamente
vogliono essere ascoltati. Gli anziani, con il loro eloquente silenzio, vogliono essere
ascoltati, perch raro che qualcuno parli con loro. Tutti portiamo nel cuore questo
bisogno. Allora in vacanza, se abbiamo del tempo come dice il noto filosofo e poeta
francese, possiamo offrire questo servizio lungo la via, ai bordi delle strade, sulla
spiaggia come tra le aiole di un giardino, o allombra di un campanile per coloro che
rimarranno in citt. Cari Parrocchiani, in questo tempo di vacanze ricordiamo
limpegno principale: ascoltare il nostro prossimo. Chi non sa ascoltare il proprio
simile, ben presto non sapr pi ascoltare Dio. Per questo spesso nella Bibbia
rimbalza dalle pagine in modo forte e chiaro il monito: Ascolta Israele! Ascoltiamo il
prossimo e in questo Sacramentum Hospitalitatis ascolteremo Dio anche in vacanza.
Tutti benedico di cuore con affetto
P. Alfredo Parroco
IL SACRAMENTO DELLA
CONFESSIONE
LA PENITENZA:
Lultima riflessione a conclusione di questa breve rubrica sulla Confessione tratta il
PENTIMENTO.
Il Pentimento ci che porta a voler riparare (espiare in termine pi appropriato) il
male arrecato con i propri peccati. Il peccato danneggia il prossimo oltre al
peccatore infatti indebolisce le relazioni con Dio oltre che con gli altri.
Lassoluzione sacramentale toglie il peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini
che il peccato stesso ha causato. Ecco perch siamo chiamati a riparare attraverso la
preghiera, le privazioni volontarie, lelemosina, i sacrifici, il servizio agli altri,
laccettazione paziente della croce che siamo chiamati a portare ogni giorno.
La penitenza imposta dal confessore al termine della confessione, solitamente
simbolica, ma sta ad ognuno di noi, illuminati dal dispiacere di aver peccato
completarla con quelle opere di riparazione che la coscienza ci indica.
Il Sacramento della riconciliazione prevede che il peccatore, rimettendosi al Giudizio
Misericordioso di Dio, anticipi in un certo modo il giudizio al quale sar sottoposto al
termine della vita terrena.
E importante prendere atto che ora, in
questa vita, che ci offerta la possibilit di
scegliere tra la vita e la morte.
Le azioni che nascono dal dono inestimabile
della libert, possono decidere il destino
eterno. Dovremo rendere conto della libert
che ci stata concessa.
Assumere un atteggiamento superficiale o
addirittura ignorare cio che ci attende oltre
la soglia della morte vuol dire rinunciare
allautentico Amore che Dio ci offre ed alla
certezza di prendere parte con lui alla gioia
eterna nel magnifico luogo che ha preparato
per tutti noi suoi figli.
GRANDE SUCCESSO !
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San Paolo ci ricorda che la conoscenza di Dio, esperienza spirituale di Risurrezione, va spesso in parallelo con la
rinuncia al peccato e alle cose di questo mondo e con la sofferenza perch io possa conoscere lui, la potenza della
sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere
alla risurrezione dai morti(Fil 3,10-11).
Ges rimprover i discepoli di Emmaus: Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ci che hanno detto i profeti!Non
bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria? (Lc 24, 25-26) e rimproverer anche
noi se non sapremo cogliere il valore salvifico della Croce del Cristo e ne resteremo scandalizzati. E finiremo
veramente male se, invece di accogliere la correzione che ci viene dalla sofferenza, ci ribelleremo a Dio come gli
uomini iniqui descritti nellApocalisse che, accecati dalla loro stessa immoralit, colpiti dai flagelli del giusto castigo
divino, ultimo appello alla conversione, si mordevano la lingua per il dolore e bestemmiarono il Dio del cielo a
causa dei loro dolori e delle loro piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni(Ap 16, 10-11).
Persino la creazione, travolta dallonda durto del peccato, geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi (Rm 8,
23). Il mistero del male tanto grande che per essere vinto ha richiesto il il sangue prezioso di Cristo, agnello senza
difetti e senza macchia (1Pt 1, 19). No, Dio non ci ha trattato secondo i nostri peccati, Il salario del peccato la
morte; ma il dono di Dio la vita eterna in Cristo Ges, nostro Signore (Rm 6,23). La morte, il male e il peccato
sono stati sconfitti definitivamente dal Cristo: se uno osserva la mia parola, non vedr la morte in eterno (Gv
8,51), Quando poi questo corpo corruttibile si sar vestito d'incorruttibilit e questo corpo mortale d'immortalit,
si compir la parola della Scrittura: La morte stata inghiottita nella vittoria. Dov', o morte, la tua vittoria? Dov',
o morte, il tuo pungiglione? (1 Cor 15, 54-55).
Dio ha permesso il male solo in vista di un bene pi grande, sappiamo infatti che tutto concorre al bene, per quelli
che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poich quelli che egli da sempre ha
conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio...Se Dio per noi, chi sar contro di
noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci doner forse ogni cosa
insieme a lui? ...Chi ci separer dall'amore di Cristo? (Rm 8).
La fede della Chiesa, facendoci dire la notte di Pasqua felice colpa, che ci ha meritato un cos grande Redentore!, ci
insegna che il nuovo ordine ristabilito dal Cristo assai superiore allantico e che ogni sofferenza sar per il bene: il
dono di grazia non come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di pi la grazia di Dio
e il dono concesso in grazia del solo uomo Ges Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti.. ..Infatti se per la
caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di pi quelli che ricevono l'abbondanza
della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Ges Cristo....dove abbond il
peccato, sovrabbond la grazia (Rm 5).
La sofferenza, mistero tremendo che comprenderemo pienamente solo in Cielo, ci ricorda che qui siamo di passaggio
ed esercita un salutare influsso sullanima, rivelando, pi di tanti discorsi, che tutto passa presto, che noi non
abbiamo neppure il potere di allungare di unora sola la nostra vita o di cambiare il colore di un capello. Lunica cosa
da fare perdere la vita, offrendola al Padre come ha fatto Ges, che disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei
dolori che ben conosce il patire... si caricato delle nostre sofferenze, si addossato i nostri dolori (Is 53).
Quando ci sembra che la prova oltrepassi le nostre forze, la nostra fede vacilla e siamo tentati di fuggire da Dio per
cercare altri tipi di salvezza, ricordiamoci delle parole di Pietro: Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita
eterna (Gv 6, 68). Allora il Signore ci dar coraggio per portare con generosit la nostra Croce, preparandoci al
grande incontro, quando vedremo Dio faccia a faccia, quando, nel Regno del Padre, Egli asciugher ogni lacrima dai
loro occhi e non vi sar pi la morte n lutto n lamento n affanno, perch le cose di prima sono passate...perch
il Signore Dio li illuminer. E regneranno nei secoli dei secoli (Ap 24-25).
Filippo eremita
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EURO 580
IL PARROCO P. ALFREDO RIVOLGE UN SINCERO GRAZIE A TUTTI
PER LA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE E PER IL SOSTEGNO
ALLA PARROCCHIA.
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La Rubrica
dei bambini
dallisola che non c al Chiostro di San Domenico
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AVVISI
Appuntamenti del mese di GIUGNO
4 GIOVEDI ore 17
Adorazione Eucaristica.
6 SABATO ore 9:30
Ritiro per le prime Comunioni.
7 DOMENICA ore 10:30
Prime Comunioni durante la Messa parrocchiale.
12 VENERDI (Sacro Cuore di Ges) ore 17
S. Messa e atto di consacrazione al Sacro Cuore di Ges.
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