Sei sulla pagina 1di 118

Fasi della realizzazione

degli Impianti Chimici


Ing. Giorgio Zerboni

Anno accademico 2010 - 2011


1

Le fasi della realizzazione degli impianti


Aspetti generali

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Presupposti tecnici per la realizzazione


di un nuovo impianto

Nuovo prodotto
Nuovo processo
Aumento della richiesta sul mercato

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Produzione materie plastiche


Resine fenolo-formaldeide (bachelite)
Cloruro di polivinile
Resine acriliche (Plexiglas ecc.)
Resine poliammidiche
Polietilene (HDPE, LDPE, LLDPE)
Polipropilene isotattico (Moplen)
Polietilen tereftalato

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

1909
1927
1933
1938
1942
1957
1992

I compressori centrifughi

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Il Biodiesel : un nuovo prodotto o un nuovo processo?


E costituito da esteri di origine vegetale. Si ottiene trattando olii
estratti dai semi di colza, di soia o di girasole, con metanolo.
Questi olii sono gi degli esteri, e la reazione di produzione del
biodiesel detta di transesterificazione: da essa si formano infatti
ancora degli esteri, ma pi leggeri, che costituiscono il biodiesel,
e un alcool pi pesante (generalmente glicerina)
R COOR + CH3OH

Ing. G. Zerboni

R COO CH3 + R OH

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Perch si fanno impianti di potenzialit sempre pi


grandi ?

Il motivo principale economico : lincremento della


potenzialit di un impianto comporta sempre una riduzione
dei costi unitari di produzione, in particolare per la ridotta
incidenza del costo di investimento.
Il costo di un impianto, infatti, cresce in funzione della sua
potenzialit , ma con un esponente ( fattore di scala )
inferiore ad uno

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Il costo di investimento in funzione della potenzialit


dellimpianto
E dato dalla relazione

C = Co ( P / Po ) n

dove :
Po e Co sono rispettivamente la potenzialit annua di un
certo impianto e il corrispondente costo di investimento;
n il fattore di scala, variabile tra 0,5 e 0,9 ( mediamente
attorno a 0.62 )

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Altri presupposti per la realizzazione


di un nuovo impianto

Costruzione di un impianto per produrre sul mercato nazionale


un prodotto fino a quel momento importato
Costruzione di un impianto per realizzare recuperi di prodotti
pregiati da sottoprodotti (es: visbreaking, con recupero di
distillati leggeri da residui pesanti)
Costruzione di un impianto per la produzione di composti
rispondenti a prescrizioni ecologiche (es: MTBE, etere
metilbutil terziario, per sostituzione del TEL, piombo
tetraetile, nella benzina ad alto numero di ottano)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

Schema di un impianto di produzione MTBE da


olefine e metanolo (Processo Phillips)

H3C

H3C
C =

CH2+CH3OH

H3C
isobutene
Ing. G. Zerboni

C
H3C

metanolo

O-CH3
CH3

Etere metilbutil terziario (MTBE)

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

10

Fasi di uno studio di fattibilit

Individuazione del prodotto;


Scelta del processo di produzione e verifica della eventuale
necessit di accedere ad un brevetto;
Determinazione della potenzialit di progetto dellimpianto,
da eseguirsi in base ad una accurata ricerca di mercato, che
permetta di valutare quale sar la domanda e lofferta sul
mercato del prodotto in oggetto negli anni a venire, e quindi
anche il prezzo di mercato al momento dellinizio della
produzione dellimpianto;
Scelta della possibile ubicazione dellimpianto;
Stima del costo dimpianto, vale a dire dellinvestimento
richiesto;
Stima dei costi di esercizio;
Determinazione del costo di produzione risultante;
Determinazione del reddito annuo previsto.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

11

Grafici di redditivit

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

12

Il revamping di impianti esistenti

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

13

Il revamping di impianti esistenti


Il revamping di un impianto pu essere suggerito da uno, o pi
contemporaneamente, dei motivi seguenti:
Aumento della potenzialit, mediante la rimozione dei colli di
bottiglia, cio mediante la sostituzione delle apparecchiature
che limitano la potenzialit dellimpianto (debottlenecking);
Aumento della sicurezza desercizio;
Miglioramento della situazione degli effluenti per renderli
conformi a nuove norme di legge sulla tutela dellambiente;
Miglioramento della qualit media del prodotto mediante
lintroduzione di sistemi di controllo pi moderni;
Riduzione dei costi di esercizio

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

14

I sistemi di controllo

Nuovo livello
medio di qualit

Limite inferiore di
accettabilit

Precedente livello
di qualit

Limite superiore di
accettabilit

Modifiche della qualit media di un prodotto a seguito


dellintroduzione di un sistema di controllo pi accurato
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

15

Cosa si intende per complesso industriale ?

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

16

Cosa si intende per complesso industriale ?


Per complesso industriale ( Industrial Complex ) si intende un
sistema costituito da un certo numero di unit di produzione e di
servizi ausiliari , completamente integrati ai fini della
produzione , che partono da materie prime per dar luogo a
prodotti intermedi o a prodotti finiti;
Per unit di processo ( Process Unit ) si intende un sistema
integrato di apparecchiature, destinate alla produzione di uno
specifico prodotto, generalmente facente parte di un insieme di
Unit che, tutte assieme, costituiscono un complesso.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

17

I programmi di progetto

I programmi di progetto , preparati durante la fase di studio


di fattibilit, comprendono sia la fase preliminare , o di basic
design ( i.e : fino alla emissione del contratto EPC ) che
quella esecutiva.
Mentre i tempi della fase esecutiva, salvo notevoli imprevisti,
sono sostanzialmente affidabili, quelli della fase preliminare
dipendono molto dallandamento e dai risultati degli studi
di fattibilit e possono risultare anche pi lunghi di quelli della
fase esecutiva.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

18

Basic Design Phase


6

12

Execution Phase
18

12

18

24

30

36

Months

Feasibility study

(includes Licensors' selection)


Basic design

(by Licensors')
Integration (Front-end design) and

preparation of Bid Inquiries

Bidding phase & Contract award

Engineering

Procurement

Contract award

rd

97% progress

st

97% materials at Site

3 m: 1 P/O
Construction

10th m: start of foundations

Last Process Unit M/C


rd

23 m: start of precommissioning
of utilities units

Precommissioning

Commissioning/Start-up/Alignment

th

st

25 m: 1 utility

th

35 m: Last P/U
38th m: Last Process Unit

Test runs

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

19

Fasi della realizzazione di un impianto ed ente operante


Fase della realizzazione
Studio di fattibilit
Basic design
Engineering
Procurement
Costruzione
Avviamento
Esercizio

Ing. G. Zerboni

Ente operante
Committente (Owner)
Process Licensor
Societ di ingegneria e costruzione
(Contractor)
Contractor/Vendors
Contractor/Subcontractors
Owner/Licensor/Contractor
Owner

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

20

Il know-how nellindustria chimica


Con il termine di know-how si intende una serie di dati,
informazioni e procedimenti, ricavati da impianti pilota o da
impianti industriali in esercizio, indispensabili per lesecuzione
della progettazione di processo di un impianto. Tali dati riguardano
tutta la tecnologia del processo di produzione, e cio le condizioni
di esercizio, le caratteristiche delle apparecchiature chiave
dellimpianto e, laddove presente una reazione chimica, tutti i
dati che la caratterizzano, e cio:
- temperatura, pressione e cinetica della reazione;
- composizione e caratteristiche del catalizzatore;
- dettagli costruttivi del reattore e dei suoi interni;
- modalit di rimozione del calore di reazione (o di
riscaldamento, nel caso di reazioni endotermiche);
- tipo e precisione dei controlli da attuare sulle variabili operative;
- rapporto di riciclo da adottare per ottimizzare la resa, ecc.
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

21

Interni di un reattore a flusso verticale

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

22

Interni di un reattore di hydrocracking

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

23

Definizioni inerenti al know-how nellindustria chimica


Know-how

Insieme di informazioni di processo e


impiantistiche, ricavate da impianti pilota o
industriali.

Licenza

Autorizzazione a realizzare un impianto secondo


un procedimento originale brevettato.
Insieme di informazioni comprendenti schemi,
bilanci e specifiche adattati alla potenzialit e
alle condizioni locali di un nuovo impianto, che
costituiscono la base della progettazione di
processo dellimpianto stesso (secondo un
procedimento originale o non originale)

Basic design

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

24

Contenuti di un accordo di licenza ( license


agreement )

Licence and patent rights


Know- how transfer
Performance guarantees
Basic Process Design
Review of part of Contractors design
Training of Clients personnel
Exchange of know-how along the validity of the L/A
Catalyst supply
Catalyst guarantees
Liabilities ( make good or absolving)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

25

Integrazione e Front-End

Nel caso di nuovi complessi industriali , una volta firmati gli


accordi di licenza e avviata la preparazione del Basic Design
delle varie Unit, occorre procedere con lintegrazione dei
suddetti Basic Design in un progetto unitario e coerente
dellintero complesso.
Lattivit che permette di effettuare detta integrazione
conosciuta con il nome di Front-End ( o FEED : Front End
Engineering Design ). Questa attivit comprende : la
finalizzazione della planimetria generale, lo studio del sistema
di controllo e dello schema elettrico unifilare, il layout dei
sistemi di interrate, la stima di costo di dettaglio e il
programma generale di progetto.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

26

.
La progettazione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

27

La progettazione di processo (1/2)


Attivit principali
Le attivit principali che si eseguono in fase di progettazione di
processo sono:
- definizione della sequenza delle varie operazioni unitarie e degli
eventuali ricicli;
- definizione dello schema funzionale dellimpianto, o schema di
processo, comprendente i collegamenti tra le varie
apparecchiature e le modalit di controllo delle principali
variabili operative;
- individuazione dei possibili recuperi di energia;
- esecuzione dei bilanci di materia e di energia sia globali, relativi
cio a tutto limpianto, sia relativi alle singole operazioni
unitarie;

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

28

La progettazione di processo (2/2)


- dimensionamento di processo delle apparecchiature;
- dimensionamento di linee e di valvole di controllo e di
sicurezza;
- preparazione dello schema di marcia (1 emissione);
- individuazione dei materiali da costruzione pi adatti nelle
diverse condizioni di esercizio;
- definizione della posizione in planimetria e in elevazione delle
apparecchiature principali.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

29

Specifica di processo di un reattore (1/2)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

30

Specifica di processo di un reattore (2/2)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

31

Specifica di processo di una colonna di


adsorbimento (1/2)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

32

Specifica di processo di una colonna di


adsorbimento (2/2)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

33

La progettazione di processo
Documenti principali (1/4)
I documenti principali, che costituiscono il prodotto della
progettazione di processo, e la base di partenza per la
progettazione esecutiva, sono:
- lelenco delle materie prime, dei prodotti e dei sottoprodotti con
le loro caratteristiche essenziali;
- lelenco dei consumi delle materie prime, dei servizi, dei
prodotti chimici ausiliari e lelenco degli effluenti: detto elenco,
assieme al precedente, costituisce la sintesi delle prestazioni
dellimpianto e la misura della validit del processo di
produzione adottato;

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

34

La progettazione di processo
Documenti principali (2/4)
- lo schema di processo con il quantificato: nello schema di
processo rappresentato schematicamente limpianto con le sue
apparecchiature principali e le linee pi importanti, mentre con
il quantificato vengono riassunti i risultati dei bilanci di materia
e di calore con lindicazione delle portate e le caratteristiche
delle varie correnti (condizioni di esercizio, stato fisico ecc.) e
le quantit di calore scambiate;

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

35

Schema di processo di un trattamento con ammine

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

36

La progettazione di processo
Documenti principali (3/4)
- le specifiche di processo delle apparecchiature, che mostrano
lindicazione del servizio richiesto, portate e caratteristiche dei
fluidi trattati, i materiali da costruzione e, per le apparecchiature
che vengono costruite su misura, come reattori, colonne,
recipienti, forni, scambiatori di calore ecc., anche le
caratteristiche geometriche (v. fig. II.1), mentre per le
apparecchiature che vengono scelte su standard di mercato
quali ad es. pompe, compressori, motori, turbine, agitatori ecc.,
si devono invece precisare tutte le caratteristiche che
permettano la individuazione del modello pi adatto tra quelli
disponibili sul mercato;
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

37

La progettazione di processo
Documenti principali (4/4)
-

gli schemi di marcia, in cui oltre a tutte le apparecchiature e alle


linee dellimpianto, compare la definizione del materiale e delle
caratteristiche delle tubazioni e della strumentazione: questo
documento, che viene impostato nella fase di basic design e
completato successivamente durante la progettazione esecutiva,
il documento fondamentale per lo sviluppo della
progettazione delle tubazioni e del sistema di controllo
automatico dellimpianto;
le specifiche degli strumenti e, in particolare, delle valvole di
controllo, delle valvole di sicurezza, degli analizzatori nonch
la filosofia del sistema di controllo dellimpianto e del suo
grado di automazione.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

38

Gli schemi di marcia

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

39

La progettazione esecutiva
Attivit ed elaborati
- elenco apparecchiature;
- schema di marcia (sviluppo e completamento);
- specifiche meccaniche delle apparecchiature;
- planimetrie generali e di zona;
- progettazione impianti elettrici, illuminazione e messa a terra;
- progettazione sistema di controllo;
- progettazione opere civili (reti interrate, fondazioni ed edifici);
- studio percorsi tubazioni e schizzi assonometrici;
- richiesta dofferta per apparecchiature e materiali
(documentazione tecnica ed analisi tecnica delle offerte);
- richieste dofferta per gli appalti di costruzione
(documentazione tecnica).
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

40

Progettazione esecutiva
Esempio di planimetria generale

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

41

Progettazione esecutiva
Esempio di planimetria di zona

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

42

Schizzo assonometrico di una linea da 3 eseguito


con procedura di disegno automatico

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

43

Schizzo assonometrico

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

44

Esempio di schema elettrico unifilare (tipico)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

45

Schema tipico dellorganizzazione tradizionale


della progettazione esecutiva

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

46

Il CAD 3D

Integra procedure gi sviluppate nelle diverse discipline


orientandole nello sviluppo grafico ;
Consente di ottenere controlli di interferenze, viste
assonometriche e prospettiche, rotazioni di immagini ecc ;
E la base per il controllo sistematico della progettazione
( 3D Model review ) e della costruibilit ( Constructability
review )

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

47

Il CAD 3D

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

48

Fasi della realizzazione degli impianti


Lapprovvigionamento dei materiali

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

49

LApprovvigionamento dei materiali


Per approvvigionamento dei materiali si intende una serie di
attivit che, partendo dalla emissione delle richieste di offerta per
le apparecchiature e i materiali costituenti limpianto, vanno fino
allarrivo dei materiali in cantiere.
Dette attivit comprendono:
- la valutazione tecnica delle offerte ricevute dai fornitori
relativamente a una o pi apparecchiature o a un gruppo di
materiali: detta valutazione eseguita dalla sezione tecnica
competente;
- la valutazione commerciale, con la raccomandazione al
responsabile del progetto dellofferta ritenuta globalmente pi
conveniente;
- la trattativa commerciale con il fornitore prescelto;
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

50

LApprovvigionamento dei materiali


- la emissione degli ordini, cio dei contratti di acquisto
riportanti, oltre alle specifiche tecniche, le condizioni tecnicocommerciali pattuite quali prezzo, luogo e termini di consegna,
modalit di pagamento, penali per ritardata consegna ecc.;
- la ispezione ed il collaudo delle apparecchiature o dei materiali
presso le officine del fornitore;
- il trasporto del materiale dalle officine del fornitore fino a
Jobsite, cio fino al luogo destinato alla costruzione
dellimpianto.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

51

I controlli non distruttivi

Per controlli non distruttivi ( NDT ) si intendono gli esami


effettuati su semilavorati e prodotti finiti, allo scopo di
individuare eventuali difetti senza alterare il materiale, n
prelevarne campioni
Gli NDT pi comuni sono :
- i liquidi penetranti
- le radiografie
- gli ultrasuoni

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

52

I liquidi penetranti
.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

53

I liquidi penetranti

Euna tecnica che sfrutta la capacit di alcuni liquidi di penetrare


per capillarit ( e non per gravit ) allinterno di difetti superficiali
(cricche, cavit ecc.)
Il liquido penetrante viene poi estratto dalle porosit stendendo
sulla superficie del pezzo in esame uno strato di polvere bianca
(rivelatore ) nella quale il liquido risale,ancora per capillarit,
lasciando un segnale di dimensioni maggiori rispetto a quelle del
difetto.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

54

Le radiografie
.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

55

Le radiografie

La tecnica radiografica permette di esaminare i difetti in tutto il


volume delloggetto : essa risulta quindi particolarmente efficace
nel controllo delle saldature.
I raggi X e passanti e variamente attenuati in funzione dello
spessore e della densit del materiale attraversato, impressionano
una lastra fotografica posta dietro loggetto da esaminare.
Lo sviluppo della pellicola produce una immagine a 2 dimensioni
delloggetto fotografato , nella quale immagine le variazioni di
densit e composizione del pezzo esaminato vengono visualizzate
come variazioni in una scala di grigio.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

56

Il trasporto in cantiere
.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

57

Definizione del luogo di consegna delle merci


Sigla

Definizione

Descrizione

EXW

Ex works
(franco fabbrica)

Ritiro merce, carico sul mezzo e


trasporto sono a carico dellacquirente.

FOT

Free on truck
(franco camion)

Il fornitore consegna la merce caricata su


camion. Il trasporto a carico
dellacquirente.

FOB

Free on board
(franco nave)

Il fornitore consegna la merce sopra la


murata della nave. Il resto del trasporto
a carico dellacquirente.

CIF

Cost, insurance and freight Il fornitore consegna la merce sulla nave,


(Costo, assicurazione e
ma sostiene anche le spese del nolo
nolo)
marittimo e della relativa assicurazione.

DDP

Delivered, duty paid


(Reso sdoganato)

Ing. G. Zerboni

Il fornitore consegna la merce sdoganata


a destinazione.

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

58

Definizione del luogo di consegna delle merci

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

59

Fasi della realizzazione degli impianti

La costruzione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

60

Sequenza delle operazioni di


montaggio

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

61

Le analisi geotecniche

Hanno lo scopo di raccogliere le info necessarie per scelte


planimetriche e progettuali quali necessit di bonifica,
determinazione della sollecitazione ammissibile e operative
quali modalit di scavi, riutilizzo del terreno per backfilling
ecc.
Comprendono :
Sondaggi > aggressivit del terreno , livello di falda
Prove di permeabilit > capacit di assorbimento del terreno
Prove penetrometriche > capacit portante del terreno
Rilievi geomeccanici > presenza e natura delle roccie

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

62

Sistemi di interrate tipici


Servizio

Materiale tipico

Destinazione

Fogna oleosa

Ghisa sferoidale o poliestere Separatore acqua/olio


rinforzato con fibra di vetro

Fogna sanitaria

Ghisa sferoidale o poliestere Trattamento biologico


rinforzato con fibra di vetro

Fogna chimica

Gres (o altro, in dipendenza


del fluido prevalente)

Acqua piovana

Cemento, in canaletta aperta Rete civile esterna

Vasca di neutralizzazione

Acqua antincendio Acciaio al carbonio


bitumato o poliestere
rinforzato con fibra di vetro

Idranti o monitors

Acqua potabile

Utenze (wc, beverelli,


docce, lavaocchi, ecc.)

Ing. G. Zerboni

Acciaio zincato

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

63

Esempi di alloggiamento di cavi elettrici

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

64

Il pipe rack : struttura o calcestruzzo ?

I vantaggi della struttura metallica :


facilit di trasporto e di montaggio;
flessibilit in caso di modifiche;
I vantaggi del calcestruzzo :
non richiede protezione antincendio;
pu essere prefabbricato localmente.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

65

Pipe rack in struttura metallica

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

66

Collegamento di elementi prefabbricati

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

67

Elementi prefabbricati di pipe-rack in calcestruzzo


Elementi frontali
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

68

Elementi prefabbricati di pipe-rack in calcestruzzo


Elementi laterali

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

69

Installazione delle apparecchiature

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

70

Gru cingolate

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

71

Gru ad anello
.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

72

Sollevamento di una apparecchiatura verticale

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

73

Scatole di ancoraggio per bulloni di fondazione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

74

La costruzione dei serbatoi

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

75

I serbatoi a tetto galleggiante


.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

76

Prefabbricazione delle tubazioni


.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

77

I gruppi pompa-motore

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

78

Sottostazione elettrica principale ad AT

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

79

Trasformatori elettrici

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

80

Sottostazione elettrica

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

81

Quadri elettrici
.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

82

Barre di distribuzione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

83

Stesura di cavi elettrici


.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

84

Lenergizzazione della sottostazione principale

E la pietra miliare dei montaggi elettrici


Permette di svincolare linizio delle attivit di avviamento
dalla rete elettrica esterna
Avviene dopo aver montato e cablato i quadri elettrici e dopo
aver eseguito le prove di isolamento e la taratura dei rel di
protezione dei quadri stessi

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

85

Il montaggio degli strumenti

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

86

La Control Room

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

87

I collaudi

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

88

Completamento meccanico
la pietra miliare (milestone) delle attivit di costruzione ed ha
generalmente un riscontro contrattuale tra lOwner e il Contractor.
Detta milestone viene raggiunta quando in un impianto sono state
installate e collaudate idraulicamente tutte le apparecchiature e le
tubazioni, e completati gli impianti elettrici e la strumentazione.
Anche isolamenti e verniciature fanno parte del completamento
meccanico di un impianto, ma, poich dette attivit possono
proseguire mentre sullimpianto hanno inizio le operazioni preliminari
per lavviamento, la situazione di completamento meccanico pu
intendersi convenzionalmente raggiunta anche se isolamenti e
verniciature non sono stati completati.
Occorre notare che, sempre pi frequentemente, le successive attivit
di preparazione dellimpianto allavviamento (precommissioning)
vengono convenzionalmente incluse nel completamento meccanico.
Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

89

Lavviamento

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

90

Sequenza delle operazioni di avviamento

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

91

Durata dellavviamento

Una formula empirica per valutare la durata dellavviamento di


( precommissioning/commissioning/ start-up) di un impianto in
funzione della durata delle attivit di costruzione la seguente :
tempo = a ( 0.15 + b + c + Nd )

dove : a = durata della costruzione ( mesi )


b = fattore di processo ( tra 0.15 per prototipi e 0.02 per
processi ben noti )
c = fattore apparecchiature ( tra 0.15 per prototipi e -0.02
per apparecchiature comuni )
d = fattore di interdipendenza ( tra 0.15 per impianti costituiti
da Unit completamente dipendenti e 0 per Unit del tutto
indipendenti
N = numero delle Unit di processo dellimpianto

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

92

Costo dellavviamento

Una formula empirica per valutare il costo dellavviamento di un


impianto (precomissioning/ commissioning/ start-up) in funzione
del costo di investimento la seguente :
Costo = A ( 0.06 + B + C + ND )

dove : A = costo di investimento


B = fattore di processo ( tra 0.04 per prototipi e 0.01 per
processi ben noti )
C = fattore apparecchiature ( tra 0.04 per prototipi e - 0.01
per apparecchiature comuni )
D = fattore di interdipendenza ( tra 0.02 per impianti costituiti
da Unit completamente dipendenti e 0 per Unit del tutto
indipendenti )
N = numero delle Unit di processo dellimpianto

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

93

Precommissioning
Con il termine di Precommissioning si intendono le attivit di
pulizia delle linee e delle apparecchiature dellimpianto, le prove
di tenuta, gli allineamenti a freddo delle macchine rotanti, la
calibratura degli strumenti, il test delle apparecchiature di
sicurezza e, in generale, la verifica che limpianto stato
costruito in accordo agli schemi di marcia e alle specifiche
contrattuali.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

94

Commissioning
Con il termine di Commissioning si intendono le attivit di
verifica dinamica delle macchine rotanti ed, in particolare, di
pompe, compressori e turbine con fluidi inerti, la verifica del
corretto funzionamento dei sistemi di controllo e di sicurezza, il
caricamento di chemicals e catalizzatori, lintroduzione dei fluidi
di processo e le prove di tenuta con detti fluidi e, infine, lo startup dellimpianto fino al suo corretto e regolare funzionamento in
automatico.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

95

Approccio alle attivit di avviamento : unit, sistemi e circuiti

Un impianto generalmente consiste in un certo numero di Unit di


produzione;
Ai fini della costruzione e dellavviamento, ogni Unit viene suddivisa in
sistemi : un sistema una parte di Unit avente una specifica identit e una
specifica funzione (ad es : un sistema di compressione di un gas ). Inoltre,
un sistema viene ulteriormente suddiviso in sottosistemi : un sottosistema
costituito da una o pi apparecchiature che possono essere operate
indipendentemente da altri sistemi o sottosistemi ( ad es : una colonna di
distillazione )
Ai fini dei test idraulici e del precommissioning , i sottosistemi vengono
suddivisi in circuiti : un circuito consiste di una o pi apparecchiature o
linee collegate anche temporaneamente.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

96

La verifica dellimpianto (1/2)

Prima del completamento delle attivit di costruzione , il team di


precommissioning effettua una ispezione generale dellimpianto allo
scopo di verificare che la costruzione stessa avvenuta in accordo ai
P&IDs ,alle specifiche di progetto, ai disegni emessi per costruzione e
alla documentazione dei Licensors e dei Vendors.
A seguito dellispezione, e prima di procedere con lattivit di
precommissioning, viene prodotta una punch list dei punti da correggere.
Sempre prima dellinizio del precommissioning, vengono rimosse sia le
attrezzature che ogni supporto temporaneo utilizzato per la costruzione.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

97

La verifica dellimpianto ( 2/2)


Esempi :
Reattori : per i distributori interni : metallurgia, tipo,
dimensioni, libert di espansione ; per le griglie di supporto
del catalizzatore : metallurgia, tipo di maglia e dimensioni,
supporti, saldature.
Recipienti : separatori, rompivortici, diaframmi ecc.
Piatti di colonne : numero, distanza, livellamento, altezza dello
stramazzo, dimensioni del canale di discesa, libero movimento
delle valvole, fissaggio dei bulloni ecc.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

98

La pulizia delle linee

Scopo : rimuovere ogni corpo estraneo ( elettrodi, scorie di saldatura,


sabbia,ecc ) allo scopo di evitare intasamenti delle linee e danneggiamento
delle apparecchiature.
Metodi :
- mediante circolazione di acqua ( caso generale )
- mediante aria compressa ( quando non possibile luso di acqua )
- mediante vapore ( per le linee di vapore )
- pulizia meccanica ( per linee di diametro > 30 )
- mediante lavaggio chimico ( per elevati livelli di pulizia )

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

99

La pulizia delle apparecchiature

Scopo : rimuovere ruggine, calamina, olio di protezione, sabbia ecc.

Metodi :
- Recipienti in CS : spazzolatura
- Recipienti in SS : pulizia con un panno
- Serbatoi in CS : spazzolatura o sabbiatura , a seconda dello stato delle
lamiere.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

100

Le prove di tenuta

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

101

Le prove di tenuta

Scopo : verificare che le flange siano correttamente


imbullonate e serrate, che siano state montate le guarnizioni
finali e che ogni sistema di tenuta sia stato installato.
Procedura :
- identificare e isolare il circuito , installare un numero adatto
di manometri;
- pressurizzare con aria o N2 fino al valore di test (solitamente
< 0,5 bar ) verificando il regolare aumento della pressione ;
- identificare possibili perdite con schiumogeno;
- tenere il circuito in pressione per almeno 4 ore.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

102

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

103

Attivit per ogni linea

Costruzione

Precommissioning

Commissioning

Ing. G. Zerboni

Prefabbricazione
Installazione della linea e dei supporti
Collaudo idraulico
Pulizia
Lavaggio chimico (se richiesto)
Installazione delle guarnizioni definitive
Prove di tenuta
Essiccamento (se richiesto)
Bonifica con gas inerte (se richiesto)

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

104

Attivit per ogni pompa

Costruzione

Precommissioning

Commissioning

Ing. G. Zerboni

Installazione pompa e motore


Installazione sistemi ausiliari
Prova di funzionamento del motore
Verifica libera rotazione
Allineamento pompa-motore
Installazione del giunto
Prova in bianco del sistema pompamotore

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

105

Attivit per ogni circuito di controllo

Precommissioning

Ing. G. Zerboni

Verifica segnali trasmettitori


(Locale/DCS)
Verifica azione (diretta/inversa)
Verifica valvole di controllo
Libert di movimento dello stelo
Verifica posizione dello stelo @
0/25/50/75/100% del segnale
Verifica posizione per mancanza aria
o energia

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

106

Lo start -up

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

107

Le regole generali dello start-up

Funzionamento in manuale
Portate minime compatibili col corretto funzionamento delle
apparecchiature e della strumentazione
Riciclo dei prodotti fino al raggiungimento delle specifiche di
qualit

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

108

Bonifica ( purging )

Prima dellingresso di idrocarburi allinterno dellimpianto, necessario


effettuare una bonifica con gas inerte per rimuovere laria evitando cos il
rischio di formare atmosfere esplosive . Una bonifica anche necessaria
per alcuni catalizzatori sensibili allO2, o per eliminare lumidit , come nel
caso delle unit di refrigerazione.
Come gas inerti possono essere usati N2, miscele N2/CO2 e, in qualche
caso,vapore.
Per effettuare la bonifica, possono essere adoperati 2 metodi:
- flusso continuo
- pressurizzazione /depressurizzazione.
L operazione di bonifica pu dirsi completata quando il contenuto di O2
inferiore allo 0,5% in volume. Comunque, prima dellintroduzione di
idrocarburi nelle apparecchiature, viene effettuato un nuovo controllo per
verificare che il contenuto di O2 sia inferiore all1% in volume.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

109

Schema di un impianto di idrodesolforazione (HDS)

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

110

Avviamento di un circuito di reazione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

111

Lo scambiatore feed-effluent (Packinox )

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

112

I catalizzatori di idrodesolforazione

Sono costituiti da ossidi metallici ( NiMo e CoMo )


su base allumina;
Lo stato attivo per quello di solfuri metallici
(MoS2, CoS ecc.);
Loperazione di passivazione ( sulfiding ) avviene
con lH2S della carica in fase di avviamento.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

113

Sequenza di avviamento del circuito di reazione

Avviamento del compressore di make-up


Avviamento del compressore di riciclo
Riscaldamento del circuito di reazione
Alimentazione di una carica temporanea (gi desolforata)
Copertura del catalizzatore con la carica temporanea
Alimentazione della carica definitiva
Inizio della passivazione del catalizzatore (sulfiding )
Riciclo totale dei reagenti fino alla completa passivazione
del catalizzatore
Raggiungimento dei normali parametri operativi

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

114

Avviamento di una colonna di distillazione

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

115

Marcia di prova
il test che permette di verificare che la potenzialit
dellimpianto, le caratteristiche dei prodotti, i consumi delle
materie prime e dei servizi, le caratteristiche degli effluenti e
limpatto ambientale in termini di inquinamento e rumore
rientrino nei valori previsti dal Contratto che lOwner ha stipulato
col Contractor o con la Societ che ha licenziato il Processo.
Si effettua dopo che limpianto entrato in marcia ed stato
allineato alle condizioni operative, ed ha una durata da 72 ore a
una settimana.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

116

E dopo le marce di prova ?

Limpianto viene consegnato allOwner ( Provisional


acceptance ).
Continuer a marciare finch il prodotto avr un mercato e
finch la produzione generer dei profitti ( Operation and
maintenance).
Durante la sua vita, limpianto sar probabilmente soggetto ad
un certo numero di operazioni di revamping , per eliminazione
del collo di bottiglia, incremento della sicurezza ,adeguamento
a nuove specifiche del prodotto ecc.

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

117

Domande ?

Ing. G. Zerboni

Fasi della realizzazione degli Impianti Chimici

118

Potrebbero piacerti anche