Federata
Si ringraziano il prof. M. Fortis, il prof. J. Mattei e gli Associati UCC che hanno fornito il loro contributo. Edizione 2011
Il contesto economico attuale e la crescente competitivit del mercato spingono a domandarci quale sar il futuro del nostro settore: la caldareria italiana sar ancora apprezzata e scelta per lelevato livello tecnologico e la qualit? Prima di rispondere a queste domande, abbiamo sentito la necessit di avere a disposizione una solida base di informazioni su cui fondare le nostre analisi. Con il fattivo contributo della Fondazione Edison, di SDA Bocconi e dellUfficio Studi ANIMA, abbiamo approfondito la conoscenza delle nostre aziende, le loro caratteristiche, il loro stato di salute e il posizionamento della produzione italiana rispetto agli altri Paesi. Il risultato il Libro Bianco della Caldareria nel quale emerge che le nostre imprese sono ancora sane nonostante la crisi e che, contribuendo in maniera importante alle esportazioni del Made in Italy, rappresentano uneccellenza su cui la politica industriale del nostro Paese deve puntare.
Hanno contribuito a questo studio: Il prof. Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison, ente costituito da Edison nel 1999 che sostiene e promuove iniziative nel campo della cultura e ricerca scientifica finalizzate alla diffusione della conoscenza e dello studio degli aspetti socio-economici, culturali e civili relativi ai sistemi produttivi locali e ai distretti. Il prof. Jacopo Mattei, docente di Intermediazione Finanziaria e Assicurazioni presso la Scuola di Direzione Aziendale dellUniversit Bocconi di Milano. L'Ufficio Studi ANIMA, Federazione di Confindustria che rappresenta le Associazioni Nazionali della Meccanica Varia e Affine, che monitora landamento congiunturale dei settori meccanici rappresentati. L'Associazione Costruttori di Caldareria - UCC, allinterno di ANIMA, che raggruppa 60 aziende di caldareria che progettano, fabbricano ed effettuano montaggi di grandi serbatoi, recipienti a pressione, caldaie a tubi dacqua, caldaie a tubi di fumo, tubazioni, condotte forzate, scambiatori di calore e reattori che trovano applicazione in diversi settori industriali.
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PREMESSA
In Italia lindustria meccanica rappresenta uno dei settori pi importanti delleconomia. Nonostante la crisi mondiale iniziata nel 2008 e tuttora in corso, la produzione industriale che rientra nella denizione di Macchine e apparecchi meccanici e di prodotti in metallo - ovvero meccanica in senso stretto - ha raggiunto nel 2009 un valore di circa 155 mld di euro, con una quota export pari al 45% (69,7 mld di euro). I numeri testimoniano la trasformazione in Italia di un sistema manifatturiero che, pur perdendo rilevanti quote di mercato per i prodotti a pi basso valore aggiunto, a vantaggio dei Paesi emergenti, riuscito a rispondere alle sde della globalizzazione grazie alla formidabile crescita dellindustria dellAutomazioneMeccanica-Gomma-Plastica. Il Made in Italy (Abbigliamento-Moda, Arredo-Casa, Alimentari-Vini, Automazione-Meccanica-GommaPlastica) ha raggiunto nel 2010 un valore di esportazione pari a 201 mld di euro: la met di queste esportazioni sono attribuite allAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica (gura 1).
Figura 1 Export Made in Italy: le 4A . Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
Il dato da evidenziare che la meccanica in senso stretto contribuisce a questo risultato con una quota superiore ai 2/3.
Export dellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica (2010 - 100,5 miliardi di euro)
Allinterno della meccanica si ritrovano settori che rappresentano punte deccellenza per le caratteristiche tecnico-qualitative delle produzioni realizzate: questo il caso della caldareria, settore che si pone allavanguardia allinterno del sistema manifatturiero italiano, forte della specializzazione e della professionalit delle aziende che lo compongono. Queste imprese ritengono il mantenimento della propria produzione in Italia un obiettivo strategico e, pur messe a dura prova dalla crisi, hanno realizzato nel 2009 una produzione del valore di 3,4 mld di euro con una quota di export del 47%. Il Libro Bianco della Caldareria si pregge lobiettivo di far prendere coscienza della forza e delle potenzialit di questo settore allinterno del comparto meccanico, evidenziandone limportanza strategica a utilizzatori, istituzioni, enti e autorit. Il Libro Bianco offre una panoramica del sistema italiano e illustra il posizionamento dellItalia rispetto ai competitor internazionali. La prima parte del Libro Bianco analizza il settore da un punto di vista qualitativo e quantitativo, descrivendone le peculiarit, i fattori di successo e le criticit. A questanalisi fa seguito un approfondimento economico-nanziario su un campione signicativo di imprese, dal quale emergono indicazioni importanti sullo stato di salute del settore e sulle dinamiche degli investimenti. Per avvicinare il lettore a una realt industriale ai pi sconosciuta, si voluto dedicare un intero capitolo, il primo, alla presentazione delle principali produzioni che caratterizzano il comparto della caldareria. Lanalisi dei dati di import/export nel quinquennio 2005-2009, riportata nel secondo capitolo, mette in evidenza il peso rilevante della meccanica italiana nel panorama internazionale, caratterizzato da un formidabile sviluppo dellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica, che conferma notevoli doti di tenuta e capacit di sviluppo, pur con tutte le attenuanti riferite alla stagnazione economica contingente, nonch una maggiore capacit di compensare le difcolt rispetto ad altri settori. Lanalisi delle esportazioni di macchine e apparecchi meccanici e di prodotti in metallo mostra, tramite le serie storiche, la buona tenuta dei valori dellexport no al 2008, anno in cui, di fatto, cominciata la crisi che non ha risparmiato alcun comparto produttivo. Ci nonostante, la meccanica ha dimostrato di avere ancora forza e competitivit per resistere alla difcile congiuntura internazionale. Il trend per lanno 2010 evidenzia uninversione di tendenza nella dinamica negativa del surplus della meccanica, per la quale si stima una crescita di circa un miliardo rispetto al 2009. Lo studio proseguito approfondendo i dati del commercio internazionale relativi allinterscambio tra i diversi Paesi, fornendo utili informazioni per la comparazione tra il sistema produttivo italiano e il sistema produttivo dei Paesi concorrenti. Il Libro Bianco ha evidenziato che i maggiori competitor sono Germania, Stati Uniti, Cina e Corea del Sud. Lelemento rilevante che, nonostante meccanismi di agevolazioni messi in pratica da alcuni di questi Paesi, la caldareria italiana riuscita a mantenere una posizione di primo piano, anche durante la crisi economica mondiale che ha caratterizzato lultimo biennio. Limpiantistica italiana da sempre una leva di penetrazione e crescita a livello mondiale nei principali comparti industriali (petrolchimica, chimica, energia, acqua e trasporti). Nel macro-comparto operano aziende legate alla produzione di turbine, valvole industriali, regolatori a gas, e pi in generale, nella fornitura di servizi di ingegneria, di apparecchiature e di macchinari, destinati alla costruzione di impianti industriali, infrastrutture e sistemi di produzione, necessari a garantire il corretto funzionamento degli impianti stessi. Nel 2010 limpiantistica italiana ha fatto segnare un valore della produzione pari a circa 15 mld di euro (rapporto produzione/export pari al 56% e un numero di addetti di oltre 76.000 unit), al quale la caldareria contribuisce con una quota del 23%. Tramite quindi una valutazione dei trend di produzione, esportazioni e occupazione stato delineato lo stato di salute della caldareria. Da ultimo stata condotta unanalisi di tipo nanziario volta al riesame dei principali indicatori di bilancio, partendo da un campione signicativo di imprese operanti nel settore, in modo da valutarne la performance economica e ladeguatezza della struttura nanziaria nel quinquennio 2005-2009. I dati sono stati impiegati per la valutazione di indicatori quali la redditivit, lefcienza della gestione, la dinamica degli investimenti e la solidit del settore. In appendice sono stati riportati alcuni casi di eccellenza, testimonianza del know-how italiano, caratterizzato da una sempre maggiore ricerca dinnovazione e dalla capacit di primeggiare sul mercato nazionale e internazionale.
DSHI Reactor
Il reattore il cuore degli impianti che realizzano processi industriali: al suo interno si sviluppano le reazioni chimiche dovute allinterazione delle sostanze in ingresso tra di loro e/o con il catalizzatore che ha la funzione di innescare e massimizzare i processi. I reattori sono impiegati principalmente nel settore della rafnazione (processi di hydrocracking, hydrotreating, desulphurization) e petrolchimico (produzione di etilene, metanolo, ammoniaca, gas to liquid). Tipicamente questi item1 lavorano in condizioni critiche di pressione e temperatura, quindi le fasi di saldatura e di trattamento termico devono essere eseguite in modo molto preciso e controllato. Le criticit costruttive derivano in particolare dai grandi spessori in gioco (200-250mm, ma possono raggiungere i 400mm) e dalla necessit di disporre di strutture logistiche adeguate, considerando i pesi da movimentare. Dal punto di vista costruttivo si distinguono due tipologie di reattori: heavy wall e tubolar.
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Per item si intendono componenti rilevanti presenti negli impianti industriali Per virola si intede la parte cilindrica di cui sono costituiti i recipienti.
I primi sono composti da virole2, fondi e bocchelli. Per minimizzare il numero di saldature e realizzare grandi spessori, spesso le virole e/o i fondi da lamiera vengono sostituite tutte o in parte da quelle forgiate. I tubolar reactor sono di fatto dei grandi scambiatori a fascio tubiero e mantello (diametri 6-8m), dove il processo sostenuto dallo scambio termico. Gli interni dei reattori, molto complessi, vengono realizzati e montati seguendo le precise indicazioni del licenziatario del processo. Nellambito della rafnazione i nuovi processi di hydrocracking prevedono il raggiungimento di pressioni e temperature molto elevate (190bar, 400/500C) per ridurre al minimo i residui di rafnazione: in questo caso si predilige luso di acciaio legato cromo - molibdeno e cromo - molibdeno - vanadio che, a parit di caratteristiche meccaniche, realizza spessori pi bassi.
Il recipiente a pressione realizzato per contenere liquidi o gas a una pressione diversa da quella ambiente. Questi recipienti sono impiegati in diversi settori: alimentare, farmaceutico, chimico, Oil&Gas, power-generation, sanitario. A seconda della tipologia di uido, delle pressioni in gioco e dellambiente in cui devono operare, vengono utilizzati materiali metallici diversi, con caratteristiche meccaniche adeguate allimpiego: acciaio al carbonio, acciai legati, acciai inossidabili, alluminio, rame. I recipienti sono costituiti da un fasciame (virole da lamiera calandrata) e due fondi (in pezzo unico o a petali); lingresso e luscita dei uidi e gli accessi per le strumentazioni avvengono attraverso i bocchelli. Il vessel posizionato orizzontalmente o verticalmente su supporti, su piedini o su una gonna. Esempi di pressure vessels sono: separatori, absorber, degasatori, steam drum, disoliatori. Gli storage tank sono casi particolari di recipienti a pressione di grandi diametri, destinati allo stoccaggio, per esempio, di acqua o greggio. In questo caso la pressione esercitata dal battente del contenuto.
Gli apparecchi verticali, dotati di altezze rilevanti rispetto al diametro, sono usualmente chiamati colonne (ad esempio colonne di distillazioni o colonne vacuum). Se il recipiente non ha la sola funzione di contenimento, ma ha anche lo scopo di svolgere un processo (ad esempio separazione gas e fasi liquide di pesi differenti), al suo interno vengono montati degli accessori che meccanicamente regolano il usso di caduta gravitazionale.
I tubi dello scambiatore non devono necessariamente essere rettilinei: pratica comune luso di tubi curvati a U (tipo TEMA U), a raggi variabili, uniti mediante la piastra tubiera a formare delle chiome di tubi.
Questi particolari modelli di scambiatore fascio tubiero e mantello sono denominati a chioma e presentano una sola testa. Il vantaggio risiede nella estraibilit del fascio tubiero che pu essere facilmente separato dal mantello per ispezione e pulizia, al costo di una minore stabilit meccanica del fascio che, essendo supportato a sbalzo, sottoposto a maggiori sollecitazioni, anche di carattere dinamico per le vibrazioni. Sono sconsigliati per uidi corrosivi o sporcanti, in quanto in corrispondenza del ripiegamento a U si pu avere erosione localizzata dei tubi e la formazione di incrostazioni. Gli scambiatori a chioma vengono anche impiegati come elemento riscaldante allinterno di apparecchiature pi grandi, ad esempio nei ribollitori tipo kettle3. Il tipo pi semplice di scambiatore a fascio tubiero il doppio tubo, in pratica un unico tubo circondato da una camicia. Varianti dello scambiatore a fascio tubiero o piuttosto ibridi tra fasci tubieri e a piastre, sono gli scambiatori a lamella e derivati con varie denominazioni, in cui il fascio tubiero sostituito da lamiere grecate tra loro saldate, e quindi simile allo scambiatore a piastre, ma che realizzano un passaggio rettilineo simile a quello del tubo.
1.4 Caldaie
1.4.1 Caldaie a recupero Il generatore di vapore a recupero pu avere sia disposizione orizzontale, rispetto al usso dei gas di scarico della turbina a gas, sia verticale: quasi sempre il vapore prodotto utilizzato in una turbina a vapore piuttosto che per uso tecnologico (uso comunque parziale). Risulta composto dalle sezioni di scambio termico, tutte con circolazione naturale dellacqua e del vapore, costituite da vari banchi di scambio termico: Surriscaldatore (SH), Evaporatore (Eva), Economizzatore (Eco), Preriscaldatore (LTE) e Corpo Cilindrico. I livelli di pressione del vapore prodotto possono essere anche pi di uno (con un massimo di tre secondo la disponibilit di calore). Ogni elemento di scambio formato da una o due le di tubi disposti verticalmente con i corrispondenti collettori superiori e inferiori totalmente drenabili: i tubi possono inoltre essere provvisti di alette segmentate che incrementano lefcienza dello scambio termico. La copertura esterna (casing) della caldaia in lamiera di acciaio al carbonio oppure inox, adeguatamente rinforzata e isolata al suo interno allo scopo di raffreddare e minimizzare le differenti dilatazioni fra lamiere di contenimento e strutture portanti. Le strutture portanti sono in prolati di acciaio, calcolati per sostenere le relative parti a pressione insieme ai carichi sismici e del vento. Tutti le sezioni di scambio sono progettate per eliminare risonanze acustiche e sono modulari in componenti elementari costituiti dal collettore inferiore, dal collettore superiore e dalle le di tubi di scambio termico in un numero variabile fra uno e tre compatibilmente con le esigenze di fabbricazione e di trasporto. I moduli, una volta giunti in cantiere, vanno posizionati sulle fondazioni e collegati fra di loro con tubazioni: in tal modo le attivit di cantiere per il posizionamento della caldaia sono ridotte al minimo. Sono da considerare parte integrante del generatore di vapore a recupero: i condotti di ingresso alla caldaia a valle della turbina a gas e il condotto di uscita alla ciminiera incluse le strutture di supporto e gli isolamenti, le tubazioni di presa del vapore e di adduzione dellacqua, le valvole di regolazione e di sicurezza (manuali piuttosto che automatiche), i drenaggi e gli sati collegati al serbatoio di raccolta. Il generatore di vapore a recupero completato dal sistema di analisi, dosaggio chimico e integrazione dellacqua demineralizzata circolante in caldaia oltre che dal Burner Management System (BMS,il sistema di controllo del bruciatore, automatico e programmabile) dalla strumentazione di controllo e di regolazione che sovrintendono allesercizio della caldaia (Distributed Control System).
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1.4.2 Caldaie industriali Il generatore di vapore comunemente utilizzato per questi scopi il tipo D a tubi dacqua pressurizzato con circolazione naturale, provvisto di 2 corpi cilindrici sovrapposti e camera di combustione integralmente schermata da tubi membranati. La camera di combustione parzialmente rivestita in refrattario per assicurare la completa combustione del gas naturale: stessa cosa avviene per altri combustibili (liquidi o polverino di carbone). Il materiale refrattario viene utilizzato anche per proteggere la corona esterna dei bruciatori e alcune parti dei corpi cilindrici. Tipicamente si dispone leconomizzatore in tubi alettati allesterno: lo scopo preriscaldare lacqua di alimento recuperando calore sui fumi prima che vengano inviati al camino. Il complesso delle parti in pressione supportato in modo da potersi dilatare liberamente ed completamente drenabile mentre la struttura di appoggio della caldaia costituita da selle di sostegno composte da prolati e lamiere saldate. Il generatore di vapore costruito e prefabbricato rispettando le massime dimensioni consentite dai limiti di trasporto; in cantiere resta quindi il solo assemblaggio con le tubazioni, gli accessori e la strumentazione oltre alla coibentazione. Sono da considerare parte integrante: il condotto di uscita fumi verso la ciminiera, le tubazioni di presa del vapore e di adduzione dellacqua, le valvole di regolazione e di sicurezza (manuali piuttosto che automatiche), i drenaggi e gli sati collegati al serbatoio di raccolta. Tale dispositivo completato dal sistema di analisi, dosaggio chimico ed integrazione dellacqua demineralizzata circolante in caldaia oltre che dal Burner Management System (BMS, il sistema di controllo del bruciatore, automatico e programmabile) dalla strumentazione di controllo e di regolazione che sovrintendono allesercizio della caldaia (Distributed Control System).
1.4.3 Caldaie ipercritiche - Caldaie ultrasupercritiche Le moderne centrali termoelettriche a vapore hanno raggiunto agli inizi degli anni duemila una sorta di plateau prestazionale, al termine di un percorso di progressivo e signicativo aumento delle prestazioni frutto di miglioramenti legati allevoluzione degli schemi impiantistici: - ciclo a vapor saturo; - ciclo con rigenerazione; - ciclo con rigenerazione e surriscaldamento; - ciclo con risurriscaldamento; - ciclo ipercritico con doppio risurriscaldamento. Soprattutto questultima soluzione, contraddistinta da condizioni di pressione e temperatura sempre pi spinte (che portano alle moderne caldaie ultrasupercritiche), inizialmente poco diffusa per questioni di costo, afdabilit e resistenza dei materiali, sta riscuotendo un sempre maggiore interesse soprattutto in abbinamento alle tecnologie del carbone cosiddetto pulito. Nellultimo decennio si assistito in campo internazionale a un risveglio della tecnologia del carbone pulito in primo luogo per questioni legate al costo di petrolio e gas e alla volatilit dei loro prezzi, fattori che hanno reso sempre pi interessante il carbone in virt della stabilit dei suoi costi e della diffusione molto pi equa su scala globale. Il costo del combustibile, basso e stabile, in combinazione a elevati rendimenti, rende pertanto la tecnologia ultrasupercritica clean-coal estremamente attraente e competitiva, nonostante gli importanti investimenti che si rendono necessari per afancare il termine pulito alla dicitura centrale a carbone. Gli impianti basati sulle caldaie ultrasupercritiche (USC) alimentate a carbone puntano a un ulteriore e deciso innalzamento delle condizioni operative (pressioni dellordine dei 300-350 bar e temperature di circa 650-700C) con lobiettivo di raggiungere rendimenti attorno al 50% (quindi con un aumento di circa 8-10 punti percentuali rispetto ai rendimenti delle tecnologie convenzionali e di circa 4-6 punti percentuali rispetto alle migliori tecnologie attualmente disponibili). A livello europeo stato portato avanti il progetto AD700 (Advanced 700C pulverized coal-re power-plant) per lo sviluppo di un ciclo USC caratterizzato da una pressione massima di 375 bar e temperature del vapore no a 720C, nalizzate a quel rendimento atteso del 50%. A livello italiano il pi importante esempio di centrale basata su caldaie USC rappresentato dalla centrale di Torrevaldaglia Nord, che ha subito una riconversione da 4 unit alimentate a olio combustibile a 3 unit alimentate a carbone. Un analogo percorso di riconversione sar seguito dalla centrale di Porto Tolle.
1.5 Installazione e montaggio Il montaggio degli impianti industriali unoperazione delicata che deve essere eseguita da esperti qualicati in grado di installare correttamente tutte le apparecchiature, anche le pi complesse. Durante il montaggio degli impianti industriali bisogna assicurarsi che: - tutte le norme vengano rispettate; - i materiali siano perfetti; - il progetto sia seguito con precisione; - le strutture non presentino difetti. Queste sono solo alcune delle attivit necessarie per effettuare un corretto montaggio degli impianti industriali; infatti ogni sistema avr poi le sue attenzioni speciche, che variano da installazione a installazione. La scelta dellazienda che si occupa del montaggio degli impianti industriali molto importante perch determiner, poi, la qualit e lefcienza dellintero processo produttivo. Il montaggio delle tubazioni richiede tecniche differenti in base ai materiali utilizzati e alla nalit della linea. Ogni sistema di tubi ha le sue caratteristiche che variano in base alla funzione dellimpianto. Linstallazione delle tubazioni una lavorazione che richiede mani esperte e molta attenzione, soprattutto nei grandi sistemi.
Capitolo 2: MADE IN - LA MECCANICA MADE IN ITALY: IL SETTORE CALDARERIA Il Made in Italy e la sda globale
2.1 Il ruolo strategico dellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica
Negli ultimi anni il nostro sistema manifatturiero stato messo a dura prova sia nella fase della globalizzazione avviatasi nei primi anni del nuovo millennio sia nellattuale contesto di crisi economica a livello mondiale. Tradizionalmente la forza del manifatturiero italiano radicata, come noto, nei settori dei beni per la persona (sostanzialmente tessile-abbigliamento, calzature, oreficeria, gioielleria, occhialeria, pelletteria) e dei beni per la casa (mobili, illuminotecnica, materiali da costruzione come piastrelle, ceramiche, vetro, cemento, calcestruzzo, ecc.) che negli ultimi anni hanno visto crescere in modo formidabile la concorrenza della Cina e degli altri Paesi emergenti. Pur soffrendo e perdendo quote di mercato nei prodotti a pi basso valore aggiunto, i settori tradizionali hanno saputo reagire spostandosi sulle fasce pi alte del valore; gli imprenditori non si sono tuttavia fermati a un riesame delle proprie strategie commerciali e produttive (e in molti casi a forti ristrutturazioni aziendali), ma hanno anche attuato mosse strategiche di sviluppo e di crescita che hanno consentito alle imprese di questi comparti di rimanere competitive sui mercati internazionali. Parallelamente al riposizionamento dellAbbigliamento-Moda e dellArredo-Casa, il Made in Italy ha pi che compensato le difficolt comunque avvertite dai settori tradizionali con un formidabile sviluppo dellAutomazioneMeccanica-Gomma-Plastica che ha ben risposto alle nuove sfide della globalizzazione, mostrando maggiore capacit di tenuta e maggior dinamismo. Si dunque assistito, nel corso dellultimo decennio, a una profonda trasformazione dellexport del Made in Italy, che divenuto sempre pi meccanica, mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli, lavorazione delle materie plastiche e chimica di nicchia e sempre meno moda, mobili e alimentari, cio i prodotti tradizionalmente associati allimmagine del nostro Paese, che pure restano fondamentali. LAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica rappresenta ormai i 2/3 del saldo commerciale1 di ci che viene comunemente definito come il Made in Italy delle 4A (Abbigliamento-Moda, Arredo-Casa, AlimentariVini e, appunto, Automazione-Meccanica-Gomma-Plastica) (figura 1).
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Figura 1 Il saldo commerciale con lestero delle 4A del Made in Italy (valori in mld di euro)
Figura 1 Il saldo commerciale con lestero delle 4A del Made in Italy (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
Per saldo commerciale si intende la differenza tra il valore delle importazioni e quello delle esportazioni delle merci.
Nei primi anni del nuovo millennio essa ha ancor pi controbilanciato lerosione del surplus del resto delle 4A che, pur restando rilevante, si contratto di circa 6 miliardi di euro dal 2001 al 2007, mentre, nello stesso periodo, lattivo commerciale con lestero dellItalia nellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica cresciuto di 28 mld di euro raggiungendo limponente valore di 75 mld (gura 2).
Surplus dellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica e del resto delle 4A: 1991 2009 (valori in mld di euro)
11 Figura 2 - Surplus dellAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica e del resto delle 4A: 1991 2009 (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
2.2 Lindustria meccanica un pilastro del Made in Italy La meccanica in senso stretto in particolare, cio quella che comprende le macchine e apparecchi meccanici e i prodotti in metallo, al cui export i settori ANIMA contribuiscono per il 30% circa, ha evidenziato nel nuovo scenario internazionale i propri punti di forza strutturali e la capacit di saper cogliere le opportunit offerte da uneconomia globalizzata, orientandosi sempre di pi verso linnovazione e la qualit dei prodotti e penetrando i nuovi mercati emergenti, oltre che consolidando i rapporti con i tradizionali mercati di sbocco della vecchia Europa. Lanalisi dellevoluzione storica delle esportazioni di macchine e apparecchi meccanici e di prodotti in metallo, in base alla metodologia dellanno scorrevole, evidenzia infatti, al contrario di altre produzioni pi tradizionali del Made in Italy (tessile, abbigliamento, pelletteria, calzature), la buona tenuta dei valori dellexport anche negli anni immediatamente successivi allingresso della Cina nel WTO. A partire dal 2004 e per oltre un quadriennio si assiste poi alla rapidissima crescita delle esportazioni del comparto che hanno messo a segno un record storico raggiungendo complessivamente il valore di 91 mld di euro in valore nel periodo di 12 mesi compreso tra giugno 2007 e luglio 2008. I dati Eurostat evidenziano inoltre che nel 2007 il valore aggiunto della meccanica in senso stretto stato di 66,4 mld di euro (33,4 generati dalle macchine e apparecchi meccanici e i restanti 33 mld dai prodotti in metallo): un valore enorme, superiore nel raffronto a quello di importanti industrie europee dellhigh-tech come, ad esempio, lintera industria aerospaziale europea, lindustria degli autoveicoli di Francia e Germania assieme, lindustria chimico-farmaceutica della Germania.
Valore aggiunto dellindustria italiana della meccanica in senso stretto a confronto con quello di alcune industrie high-tech europee: anno 2007 (valori in mld di euro) Industrie MECCANICA Chimica + Farmaceutica Autoveicoli Apparecchi di telecomunicazione Chimica + Farmaceutica Aerospazio Paesi ITALIA Germania Francia + Germania Francia Francia Ue-27 Valore aggiunto 66,4 64,8 61,2 6,6 42,2 31,7
Tabella 1 - Valore aggiunto dellindustria italiana della meccanica in senso stretto a confronto con quello di alcune industrie high-tech europee: anno 2007 (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
E dunque evidente che nellautunno del 2008, quando divampata la crisi mondiale tuttora in corso, lindustria italiana delle macchine e apparecchi meccanici e dei prodotti in metallo non presentava in alcun modo sintomi di declino. Al contrario essa aveva raggiunto elevatissimi livelli di produzione e di export dando un contributo fondamentale alla crescita del settore manifatturiero nazionale. Le aziende della meccanica, grazie soprattutto a una prima parte dellanno molto positiva, avevano infatti chiuso il 2008 con un incremento tendenziale dellexport pari al +2,8% e con un +4,8% di saldo attivo, per un valore rispettivamente di 90 e 55,4 mld di euro. Purtroppo laggravarsi della crisi, che dal sistema finanziario si trasferita alleconomia reale a causa della paralisi degli investimenti industriali e degli investimenti in edilizia che ne seguita, si abbattuta sulle imprese manifatturiere italiane con effetti fortemente negativi sul nostro interscambio commerciale, agendo come freno alla nuova accelerazione del Made in Italy sui mercati esteri, sia su quelli appartenenti alla Ue-27 sia quelli Extra Ue-27.
Esportazioni della meccanica in senso stretto: 1999-2010 (anno scorrevole, valori in mld di euro)
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Figura 3 - Esportazioni della meccanica in senso stretto: 1999-2010 (anno scorrevole, valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondione Edison su dati Istat
Il valore aggiunto laggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunit. E la risultante della differenza tra valore della produzione di beni e servizi introdotti dai singoli apparati produttivi ed il valore dei beni e servizi intermedi dagli stessi consumati. Il valore aggiunto o plusvalore quindi una misura dellincremento di valore che si verifica nellambito della produzione e distribuzione di beni e servizi grazie allintervento dei fattori produttivi, quali capitale e lavoro.
La meccanica in senso stretto, pur arrivando da un periodo di grande espansione, non stata immune a questa crisi soprattutto per il calo dei consumi di manufatti da parte dei nostri principali partner commerciali, fenomeno che si riflesso nel 2009 nella pesante contrazione del comparto in termini di export (-20 mld di euro rispetto al 2008) sicch le vendite allestero del settore sono scese a 69,7 mld. A partire da marzo 2010 le macchine e apparecchi meccanici e i prodotti in metallo stanno tuttavia mostrando nuovi segnali di recupero. Focalizzandoci in particolare sugli ultimi 12 mesi scorrevoli disponibili, cio novembre 2009-ottobre 2010, le esportazioni del comparto sono arrivate a quota 74 mld di euro (figura 3). Tale valore ancora ben lontano dai livelli pre-crisi, tuttavia fa ben sperare nella ripresa del comparto. Sul fronte del saldo commerciale, nel 2009 il surplus italiano nelle 4A stato pari a 91 mld di euro (-19,5% rispetto al 2008), di cui 62 mld realizzati dallAutomazione-Meccanica-Gomma-Plastica (-17%): di questi, ben 45 mld sono generati dalla meccanica in senso stretto che, pur con una contrazione tendenziale del -18% circa, nel periodo di riferimento ha realizzato da sola la met del surplus globale delle 4A del Made in Italy (figura 4).
Saldo della meccanica in senso stretto e del resto delle 4A: 1991-2009 (valori in mld di euro)
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Figura 4 - Saldo della meccanica in senso stretto e del resto delle 4A: 1991-2009 (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
Anche se la crisi non ha risparmiato alcun comparto produttivo, la meccanica sta dimostrando di avere maggiori carte da giocare per resistere alla difcile congiuntura internazionale. Le stime per lanno 2010 evidenziano uninversione di tendenza nella dinamica negativa del surplus della meccanica in senso stretto, per la quale prevista una crescita di circa un miliardo rispetto al 2009, a fronte di ulteriori cali per altri comparti delle restanti 4A. Altrettanto decisivo per le sorti del Made in Italy lapporto della meccanica in senso stretto alla dinamica del surplus manifatturiero complessivo del nostro Paese: per il 2010 il surplus con lestero di macchine e apparecchi meccanici e prodotti in metallo si stima raggiunger i 46 mld di euro, con un incremento del 2% rispetto al 2009, mentre lindustria manifatturiera caler ancora di oltre 4 mld, registrando un -11,5% su base tendenziale (gura 5).
Surplus della meccanica e resto de manufatti: 1991 - 2010 (valori in mld di euro)
Figura 5 - Surplus della meccanica e resto de manufatti: 1991 - 2010 (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
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Guardando inoltre la serie storica rappresentata nella gura 6, si pu affermare che se lItalia non potesse pi contare sullo straordinario contributo offerto dalla meccanica, il surplus dei nostri ma-nufatti sarebbe piuttosto modesto. Nel 2010 in particolare, il saldo manifatturiero senza la meccanica sarebbe addirittura negativo (-5 mld di euro).
Surplus della meccanica e resto dei manufatti: 1991-2010 (valori in mld di euro)
Figura 6 - Surplus della meccanica e resto dei manufatti: 1991-2010 (valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Istat
Produzione industriale venduta della meccanica in senso stretto: 1995-2009 (valore in mld di euro)
Figura 7 - Produzione industriale venduta della meccanica in senso stretto: 1995-2009 (valore in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
In merito alla produzione industriale venduta della meccanica in senso stretto, possiamo affermare che essa nel 2009 si mantiene su valori elevatissimi, attorno ai 155 mld di euro, pur essendo calata del -3,5% rispetto al 2008. Inoltre, come si evince dai graci che seguono (gure 8a e 8b), dopo le pesanti contrazioni tendenziali della produzione che hanno preso avvio nella seconda met del 2008 protraendosi per un anno e mezzo, lindice di produzione industriale mostra, a partire dal febbraio del 2010, uninversione del trend negativo sia per le macchine e apparecchi meccanici sia per i prodotti in metallo, con incrementi a due cifre della produzione rispetto al corrispondente mese dellanno precedente.
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Produzione industriale di macchine e apparecchi industriali (variazione % sullo stesso mese dellanno precedente)
Figura 8a - Produzione industriale di macchine e apparecchi industriali (variazione % sullo stesso mese dellanno precedente). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
DGA Contactor
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Produzione industriale di prodotti in metallo (variazione % sullo stesso mese dellanno precedente)
Figura 8b - Produzione industriale di prodotti in metallo (variazione % sullo stesso mese dellanno precedente). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Eurostat
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il posizionamento dellItalia delle macchine, apparecchi e prodotti in metallo. Numero di prodotti (in base alla classificazione HS1996) 87 121 113 321 Valore complessivo dell'export italiano nei prodotti indicati (miliardi di dollari) 28,9 22,0 19,2 70,1
Casi di prodotti in cui l'Italia il 1 Paese esportatore mondiale Casi di prodotti in cui l'Italia il 2 Paese esportatore mondiale Casi di prodotti in cui l'Italia il 3 Paese esportatore mondiale Totale casi di prodotti in cui l'Italia figura nei primi 3 posti al mondo tra i Paesi esportatori
Tabella 2 Indice delle eccellenze competitive nel commercio internazionale: il posizionamento dellItalia delle macchine, apparecchi e prodotti in metallo. Indice Fortis - Corradini, Fondazione Edison. Numero di prodotti in cui lItalia si trova ai vertici dellexport mondiale: anno 2009 (casistica su un totale di 5.517 prodotti in cui suddiviso il commercio internazionale). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati UN Comtrade
Ci dimostrato anche dallanalisi dei primati del sistema manifatturiero italiano che ha messo in luce la ricchezza e la variet delle nostre specializzazioni produttive. Secondo Lindice delle eccellenze competitive nel commercio internazionale (Indice Fortis-Corradini), infatti, sui circa 1000 primati del Made in Italy del 2009 (prime, seconde e terze posizioni conquistate dal nostro Paese nellinterscambio commerciale in base alla classicazione HS1996), ben 321 provengono dalla meccanica in senso stretto, per un valore complessivo superiore ai 70 mld di dollari (tabella 2). In particolare, lItalia risulta primo esportatore di 87 prodotti del comparto, che generano 28,9 mld di dollari di vendite allestero, di cui, per citare i pi importanti in termini di valore di export, 5,4 mld realizzati dagli oggetti di rubinetteria e organi simili per tubi o condutture essibili, 2 mld dalle macchine e apparecchi per impacchettare o imballare le merci, incluse macchine e apparecchi per imballare con pellicola termoretraibile e 1,5 mld dalle parti di pompe per aria o per vuoto, compressori di aria o di altri gas, di ventilatori, di cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato (tabella 3a).
Prime posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari) Codice 848180 Descrizione Oggetti di rubinetteria e organi simili per tubi o condutture flessibili, ecc. (escl. riduttori di pressione, valvole per trasmissioni oleoidrauliche o pneumatiche, valvole di ritegno, valvole di troppo pieno o di sicurezza) Macchine ed apparecchi per impacchettare o imballare le merci, incl. macchine ed apparecchi per imballare con pellicola termoretraibile (escl. macchine ed apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori e macchine ed apparecchi per incapsulare le bottiglie, i boccali, i tubi e gli analoghi contenitori) Parti di pompe per aria o per vuoto, compressori di aria o di altri gas, di ventilatori, di cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato, n.n.a. Lavori di alluminio, n.n.a. Valore 5.442
842240
1.968
841490 18
1.540
761699
1.306
845590
Parti di laminatoi per metalli, n.n.a. Pompe per liquidi diverse da quelle delle sottovoci 8413.11 e 8413.19 (escl. pompe di carburante, olio o liquido di raffreddamento per motori ad accensione a scintilla o per compressione, pompe per calcestruzzo, pompe volumetriche alternative o rotative e pompe centrifughe di ogni genere) Cofani, armadi, vetrine, banchi e mobili simili, per la produzione del freddo (escl. combinazioni di frigoriferi e di congelatori-conservatori, muniti di sportelli esterni separati, frigoriferi per uso domestico, mobili congelatori-conservatori, tipo cofano di capacit =< 800 l e tipo armadio, di capacit =< 900 l) Tubi e profilati cavi, saldati, di sezione circolare, di acciai inossidabili (escl. tubi a sezione interna ed esterna non circolari, e tubi dei tipi utilizzati per l'estrazione del petrolio o del gas, per oleodotti e gasdotti ed altri di sezione circolare saldati di ferro e acciai non legati e di altri acciai legati) Lavori di ferro o acciaio, fucinati o stampati (ma non ulteriormente lavorati), n.n.a. (escl. palle ed oggetti simili per mulini) Tubi e profilati cavi, saldati, di sezione circolare, di ferro o di acciai (non legati) (escl. tubi a sezione interna ed esterna non circolari, e tubi dei tipi utilizzati per l'estrazione del petrolio o del gas, per oleodotti o gasdotti ed altri di sezione circolare saldati di acciai inossidabili e di altri acciai legati) TOTALE PRIME 10 PRIME POSIZIONI
1.290
841381
1.161
841850
864
730640
807
732619
772
730630
754 15.903
Tabella 3a - Prime posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati UN Comtrade
Vanno altres ricordati i 121 secondi posti (tabella 3b) conquistati dal nostro Paese nellexport di macchine e apparecchi meccanici e prodotti in metallo, per un valore pari a 22 mld di dollari: tra questi prodotti spiccano le eccellenti performance degli ingranaggi e ruote di frizione per macchine, alberi lettati a sfere o a rulli, riduttori, moltiplicatori e variatori di velocit, inclusi i convertitori di coppia (1,4 mld di dollari di export); parti di lavastoviglie, di macchine per impacchettare (1,2 mld); macchine e apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori e macchine e apparecchi per incapsulare le bottiglie, i boccali, i tubi e gli analoghi contenitori e apparecchi per gassare le bevande (1,2 mld).
Seconde posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari) Codice 848340 Descrizione Ingranaggi e ruote di frizione per macchine; alberi filettati a sfere o a rulli; riduttori, moltiplicatori e variatori di velocit, incl. i convertitori di coppia Parti di lavastoviglie, di macchine per impacchettare ed altre macchine ed apparecchi della voce 8422, n.n.a. Macchine ed apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori; macchine ed apparecchi per incapsulare le bottiglie, i boccali, i tubi e gli analoghi contenitori; apparecchi per gassare le bevande Scambiatori di calore (escl. scaldacqua a riscaldamento immediato e ad accumulazione, caldaie per riscaldamento e apparecchi nei quali lo scambio termico non si effettua attraverso una parete) Tubi (senza saldatura) di ferro o di acciaio, dei tipi utilizzati per oleodotti e gasdotti (escl. quelli di ghisa) Apparecchi e dispositivi, anche riscaldati elettricamente, per il trattamento di materie con operazioni che implicano un cambiamento di temperatura, come riscaldamento, cottura, torrefazione, sterilizzazione, pastorizzazione, stufatura, evaporazione, vaporizzazione, condensazione, raffreddamento, n.n.a. (escl. apparecchi domestici) Caldaie per il riscaldamento centrale (non elettriche) (escl. caldaie a vapore e caldaie dette "ad acqua surriscaldata") Parti di ascensori, montacarichi o scale meccaniche, n.n.a. Apparecchi di cottura e scaldapiatti, per uso domestico, di ghisa, ferro o acciaio, a combustibili gassosi o a gas ed altri combustibili (escl. utensili da cucina ordinari) Serbatoi, cisterne, vasche, tini ed altri recipienti simili per qualsiasi materia, di ghisa, ferro o acciaio, di capacit > 300 l (senza dispositivi meccanici o termici), anche con rivestimento interno o calorifugo (escl. recipienti per gas compressi o liquefatti e contenitori appositamente costruiti o allestiti per uno o pi modi di trasporto) TOTALE PRIME 10 SECONDE POSIZIONI Valore 1.380
842290
1.233
842230
1.227 19 1.118
841950
730410
915
841989
913
840310
669
843131
566
732111
553
730900
527 9.101
Tabella 3b - Seconde posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati UN Comtrade
20
Colonna a vuoto
Nel 2009 la meccanica varia conta inoltre altre 113 terze posizioni, che generano un export in valore pari a circa 19,2 mld di dollari: le nicchie di prodotto pi importanti sono le parti di turbine a gas (2,4 mld di dollari), i lavori di ferro o acciaio (esclusi quelli fusi, fucinati o stampati ma non ulteriormente lavorati e lavori di li di ferro o acciaio) e le pompe per aria e compressori daria o di altri gas, cappe aspiranti a estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato, anche ltranti, con lato orizzontale di lunghezza massima >120 cm (esclusi: pompe per vuoto, pompe per aria, a mano o a pedale, compressori dei tipi utilizzati negli impianti frigoriferi, compressori daria montati su telaio a ruote e trainabili) con 1,3 mld di dollari di export (tabella 3c).
Terze posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari) Codice 841199 Parti di turbine a gas, n.n.a. Lavori di ferro o acciaio, n.n.a. (escl. fusi, e fucinati o stampati ma non ulteriormente lavorati e lavori di fili di ferro o acciaio) Pompe per aria e compressori d'aria o di altri gas, cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato, anche filtranti, con lato orizzontale di lunghezza massima > 120 cm (escl. pompe per vuoto, pompe per aria, a mano o a pedale, compressori dei tipi utilizzati negli impianti frigoriferi, compressori d'aria montati su telaio a ruote e trainabili) Macchine per lavare la biancheria completamente automatiche, di capacit unitaria, espressa in peso di biancheria secca, <= 6 kg Lavastoviglie di tipo familiare Tappi, tappi a passo di vite e tappi versatori; capsule per bottiglie, cocchiumi filettati, piastre per cocchiumi, sigilli ed altri accessori per imballaggio, di metalli comuni (escl. tappi a corona) Apparecchi per filtrare o depurare l'acqua Descrizione Valore 2.431
732690
2.383
841480
1.297
845011
1.221
842211
458
830990
436
21
842121
383
741220
368
843139
359
846694
Parti ed accessori per macchine utensili che operano senza asportazione di metallo, n.n.a. TOTALE TERZE 10 PRIME POSIZIONI
337 9.672
Tabella 3c - Terze posizioni dellItalia nella meccanica in senso stretto: anno 2009 (valori in mln di dollari) . Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati UN Comtrade
Da un raffronto tra i principali competitor nelle nicchie di prodotto in cui lItalia nel 2009 genera i pi elevati valori di export (tabella 4), si osserva, che nei prodotti in cui il nostro Paese primo esportatore a livello mondiale, siamo quasi sempre seguiti da Germania, Cina e Stati Uniti. Nella rubinetteria e nei lavori in alluminio in particolare, il distacco della Cina, secondo esportatore, minimo (rubinetteria 5,4 mld di dollari contro 5,3 mld; lavori in metallo 1,3 mld contro 1,2 mld); lo stesso dicasi per le macchine per imballaggio, in cui siamo seguiti, a breve distanza, dalla Germania (rispettivamente con 1,97 mld e 1,96 mld), e per le parti di pompe, dove al secondo posto troviamo gli Stati Uniti (1,54 mld contro 1,53 mld). Nelle parti di laminatoi per metalli e in alcune tipologie di pompe per liquidi invece il distacco dai nostri concorrenti molto elevato.
Le maggiori nicchie in valore della meccanica in senso stretto: un raffronto tra competitor, anno 2009
Codice
848180
Descrizione
Oggetti di rubinetteria e organi simili per tubi o condutture flessibili, ecc. (escl. riduttori di pressione, valvole per trasmissioni oleoidrauliche o pneumatiche, valvole di ritegno, valvole di troppo pieno o di sicurezza) Macchine ed apparecchi per impacchettare o imballare le merci, incl. macchine ed apparecchi per imballare con pellicola termoretraibile (escl. macchine ed apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori e macchine ed apparecchi per incapsulare le bottiglie, i boccali, i tubi e gli analoghi contenitori) Parti di pompe per aria o per vuoto, compressori di aria o di altri gas, di ventilatori, di cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato, n.n.a.
Rank
1 2 3 1 2 3 1 2 3 1
Paesi
Italia Cina Germania Italia Germania Svizzera Italia Stati Uniti Germania Italia Cina Germania Italia Germania Cina Italia Stati Uniti Cina Germania Italia Giappone Germania Italia Stati Uniti Germania Italia Stati Uniti Germania Italia Stati Uniti Stati Uniti Germania Italia Germania Cina Italia Germania Stati Uniti Italia Cina Germania Italia
valore
5.442 5.291 4.891 1.968 1.957 293 1.540 1.534 1.306 1.306 1.198 1.060 1.290 550 512 1.161 312 308 3.319 1.380 1.372 1.305 1.233 280 2.247 1.227 348 1.511 1.118 675 4.870 2.533 2.431 3.402 2.897 2.383 3.021 2.252 1.297 1.399 1.295 1.221
842240
841490
761699
2 3 1
845590
2 3
841381
Pompe per liquidi diverse da quelle delle sottovoci 8413.11 e 8413.19 (escl. pompe di carburante, olio o liquido di raffreddamento per motori ad accensione a scintilla o per compressione, pompe per calcestruzzo, pompe volumetriche alternative o rotative e pompe centrifughe di ogni genere) Ingranaggi e ruote di frizione per macchine; alberi filettati a sfere o a rulli; riduttori, moltiplicatori e variatori di velocit, incl. i convertitori di coppia
1 2 3 1
848340
2 3 1
22
842290
Parti di lavastoviglie, di macchine per impacchettare ed altre macchine ed apparecchi della voce 8422, n.n.a. Macchine ed apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori; macchine ed apparecchi per incapsulare le bottiglie, i boccali, i tubi e gli analoghi contenitori; apparecchi per gassare le bevande Scambiatori di calore (escl. scaldacqua a riscaldamento immediato e ad accumulazione, caldaie per riscaldamento e apparecchi nei quali lo scambio termico non si effettua attraverso una parete)
2 3 1 2 3 1 2 3 1
842230
841950
841199
2 3 1
732690
Lavori di ferro o acciaio, n.n.a. (escl. fusi, e fucinati o stampati ma non ulteriormente lavorati e lavori di fili di ferro o acciaio) Pompe per aria e compressori d'aria o di altri gas, cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, con ventilatore incorporato, anche filtranti, con lato orizzontale di lunghezza massima > 120 cm (escl. pompe per vuoto, pompe per aria, a mano o a pedale, compressori dei tipi utilizzati negli impianti frigoriferi, compressori d'aria montati su telaio a ruote e trainabili) Macchine per lavare la biancheria completamente automatiche, di capacit unitaria, espressa in peso di biancheria secca, <= 6 kg
2 3 1 2 3 1
841480
845011
2 3
Tabella 4 - Le maggiori nicchie in valore della meccanica in senso stretto: un raffronto tra competitor, anno 2009. Fonte: elaborazione Fonazione Edison su dati UN Comtrade
Nelle parti di lavastoviglie, dove siamo secondi solo alla Germania, il gap molto ridotto: 1,3 mld di dollari contro 1,2 mld. Anche nelle macchine completamente automatiche per lavare la biancheria, in cui nostro Paese terzo esportatore mondiale, il distacco dalla Cina, leader del comparto, di poco superiore ai 100 mila dollari. Negli ingranaggi e ruote di frizione per macchine, nelle macchine e apparecchi per riempire, chiudere, tappare o etichettare bottiglie, scatole, sacchi o altri contenitori, negli scambiatori di calore, nei lavori di ferro o acciaio, nelle pompe per aria e compressori daria o di altri gas, cappe aspiranti ad estrazione o a riciclaggio, lItalia molto distante dalla Germania, suo principale competitor in questa tipologia di produzioni. Stessa cosa dicasi per le parti di turbine a gas, in cui gli Stati Uniti registrano un export doppio rispetto al nostro (4,8 mld di dollari contro 2,4 mld).
Esportazioni del sistema ANIMA: 2000-2011 (anno scorrevole, valori in mld di euro)
* Previsioni Figura 9 - Esportazioni del sistema ANIMA: 2000-2011 (anno scorrevole, valori in mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Ufficio Studi ANIMA
Le previsioni per lanno in corso sono molto prudenti a causa del continuo aumento dei costi delle materie prime, del rincaro delle risorse energetiche e dellapprezzamento delleuro. Dai dati a disposizione traspare comunque un certo ottimismo circa la ripresa del sistema, soprattutto sul fronte delle esportazioni che, nel 2011, dovrebbero ricominciare a crescere con un po pi di slancio (+3,9% rispetto al 2010). La crescita riguarderebbe tutti i principali comparti della Federazione, compresi i due pi importanti per valori di export, cio macchine e impianti per la produzione di energia e per lindustria chimica e petrolifera (+4,7% rispetto al 2010) e impianti, macchine e prodotti per ledilizia (+4%).
24 Figura 10 - Produzione del sistema ANIMA: 2000-2011 (produzione in valori di mld di euro). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Ufficio Studi ANIMA
Figura 11 - Addetti del sistema ANIMA: 2000-2011 (numero di occupati). Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati Ufficio Studi ANIMA
25
2007 Produzione Export Export/Produzione Occupazione milioni milioni percentuale unit 4.000,0 1.700,0 43% 25.000
0,4%
0,0%
-0,8%
0,0%
*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 1 - Dati economici consuntivi e previsioni settore caldareria. Periodo 2007 - 2011. Fonte: dati Ufficio Studi ANIMA
Colonna di separazione C2
26
Colonna
* Preconsuntivo a dicembre 2010 ** Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 2 - Peso del sistema caldareria nel sistema ANIMA. Periodo 2007 - 2011. Fonte: elaborazione Fondazione Edison su dati ANIMA
3.1.1 Premessa
Lanalisi dellexport mondiale del settore caldareria con riferimento al periodo 2005-2009 stata articolata in due fasi distinte. Nel corso della prima fase si proceduto alla denizione delle classi merceologiche pi rappresentative del settore prendendo come riferimento la classicazione NC8 Istat con disaggregazione a 8 cifre. I codici cos individuati sono stati quindi raccordati alla classicazione HS 1996 basata su 5.517 prodotti con disaggregazione a 6 cifre e quindi in grado di suddividere in modo estremamente dettagliato il commercio internazionale. Come statistiche di riferimento si sono adottate quelle contenute nella banca dati delle Nazioni Unite (UN Comtrade). Tale metodologia ha portato alla denizione di tredici codici merceologici in grado di collocare, seppur con un diverso indice di accuratezza, il settore italiano della caldareria sui mercati internazionali. Lelenco completo delle aggregazioni merceologiche e dei relativi codici di raccordo riportato in tabella 3. La prevalenza nellidenticazione dei medesimi stata operata sulla base di categorie merceologiche tipiche del settore caldareria quali grandi serbatoi, recipienti a pressione, caldaie a tubi dacqua, caldaie a tubi di fumo, tubazioni, condotte forzate, scambiatori di calore e reattori, presenti totalmente o solo in parte contenute nei codici analizzati.
27
HS 1996
Descrizione
7309 00
Serbatoi, cisterne, vasche, tini ed altri recipienti simili per qualsiasi materia, di ghisa, ferro o acciaio, di capacit > 300 l (senza dispositivi meccanici o termici), anche con rivestimento interno o calorifugo (escl. recipienti per gas compressi o liquefatti e contenitori appositamente costruiti o allestiti per uno o pi modi di trasporto)
7311 00
Recipienti di ghisa, ferro o acciaio, per gas compressi o liquefatti (escl. contenitori appositamente costruiti o allestiti per uno o pi modi di trasporto)
840211
Caldaie a tubi d'acqua con produzione oraria di vapore > 45 t Caldaie a vapore, incl. le caldaie miste (escl. caldaie a tubi d'acqua e caldaie per il riscaldamento centrale costruite per produrre contemporaneamente acqua calda e vapore a bassa pressione) Caldaie dette "ad acqua surriscaldata" Apparecchi ausiliari per caldaie delle voci 8402 o 8403, p.es. economizzatori, surriscaldatori, apparecchi di pulitura o recuperatori di gas Condensatori per macchine a vapore Apparecchi di distillazione o di rettificazione Scambiatori di calore (escl. scaldacqua a riscaldamento immediato e ad accumulazione, caldaie per riscaldamento e apparecchi nei quali lo scambio termico non si effettua attraverso una parete)
8402 19
28
8419 89
Apparecchi e dispositivi, anche riscaldati elettricamente, per il trattamento di materie con operazioni che implicano un cambiamento di temperatura, come riscaldamento, cottura, torrefazione, sterilizzazione, pastorizzazione, stufatura, evaporazione, vaporizzazione, condensazione, raffreddamento, n.n.a. (escl. apparecchi domestici)
8419 90
Parti di apparecchi e dispositivi, anche riscaldati elettricamente, per il trattamento di materie con operazioni che implicano un cambiamento di temperatura e di scaldacqua (non elettrici) a riscaldamento immediato o ad accumulazione, n.n.a.)
8479 89
8479 90
7309 00 30
7309 00 51
7309 00 59
7309 00 90 7311 00 10 7311 00 91 7311 00 99 84021100 8402 19 10 8402 19 90 8402 20 00 8404 10 00 8404 20 00 8419 40 00 8419 50 10 8419 50 90 8419 89 10 8419 89 15 8419 89 20 8419 89 25 8419 89 30 8419 89 95 8419 90 10 8419 90 20 8419 90 95 8479 89 10 8479 89 30 8479 89 60 8479 89 65 8479 89 70 8479 89 75 8479 89 95 8479 90 10 8479 90 92 8479 90 98
29
Tabella 3 - Tabella di raccordo e descrizione dei settori merceologici considerati nellanalisi. Raccordo classificazione HS1996 - NC8 1996. Fonte: elaborazione Fonazione Edison su dati UN Comtrade e Istat
Buone le performance anche nel comparto Recipienti in ghisa, ferro o acciaio per gas compressi e liquefatti (Cod. 731100; tabella 6) dove lItalia nel periodo considerato si sempre collocata nelle prime tre posizioni per quanto concerne i valori di export a livello mondiale. Il dato 2009 ci vede terzi con un valore di export pari a 285,5 mln di dollari alle spalle di Germania (298,3 mln di dollari) e Cina (296,1 mln di dollari). La Corea del Sud scivola al 5 posto della classica (209,3 mln di dollari) preceduta dagli Stati Uniti (quarto posto con 232,7 mln di dollari). Il risultato migliore raggiunto dal nostro Paese quello relativo alla prima posizione occupata nel 2007 con un valore di export pari a 291,6 mln di dollari, mentre il valore pi elevato risulta quello relativo al 2008 con 360,8 mln di dollari alla spalle della sola Corea del Sud. Sostanzialmente in ascesa invece il posizionamento del nostro Paese nel settore Caldaie ad acqua surriscaldata (Cod. 840220; tabella 7); nel 2009 lItalia si colloca al quarto posto con un export di 12,1 mln di dollari alle spalle di Stati Uniti (27,4 mln di dollari), Germania (14,5 mln di dollari) e Slovacchia (12,9 mln di dollari) il cui dato di export non viene per fornito in ambito Comtrade per gli anni precedenti. In particolare il valore di export relativo allItalia pi che raddoppiato tra il 2008 e il 2009 (+75,4%), mentre si mantenuto stabile (con eccezione del solo 2007) su i 6 mln di euro nel periodo 2005-2008. Differente la situazione nel comparto Apparecchi ausiliari per caldaie e apparecchi di pulitura e recupero gas (Cod. 840410; tabella 8), dove lItalia nel 2009 con un valore di export pari a 48,4 mln di dollari, occupava la terza posizione alle spalle di Germania (55,9 mln di dollari) e Cina, leader incontrastato con un export pari a 490,5 mln di dollari. Questultimo Paese ha acquisito la leadership di settore a partire dal 2006 e nel periodo 2006-2009 ha realizzato una performance del 1216%. Stabile invece per il periodo considerato la posizione detenuta da Giappone e Stati Uniti. Nel comparto Condensatori per macchine a vapore (Cod. 840420; tabella 9) la prima posizione nel periodo 2006-2009 rimane ad appannaggio esclusivo degli Stati Uniti. Il dato 2009 colloca lItalia al terzo posto con un export pari 27,6 mln di dollari preceduta come gi anticipato dagli USA (38,3 mln di dollari) e Corea del Sud (37,8 mln di dollari). La Cina perde una posizione rispetto al 2008 subendo una contrazione nel valore di export (-48,5%).
30
La Germania si conferma leader del comparto Caldaie a vapore incluse le caldaie miste (Cod. 840219; tabella 10) occupando stabilmente la prima posizione nel periodo 2005-2009. LItalia tuttavia si pone come chiara antagonista per il periodo 2006-2008 occupando stabilmente la seconda posizione in classica con valori di export compresi tra i 60 e 70 mln di dollari. A partire dal 2008 risulta rilevante lascesa della Cina, che attraverso un raddoppio in valore delle proprie esportazioni (+31,5 mln di dollari tra il 2007 e il 2008), si colloca al terzo posto in classica. Il dato 2009 propone alcune novit rispetto agli anni precedenti. In particolare si confermano le prime e terze posizioni occupate da Germania (120,8 mln di dollari) e Cina (78,8 mln di dollari) con un Italia che scivola al quinto posto in classica (62,8 mln di dollari e contrazione del 16,3% rispetto al dato 2008) e lingresso di due nuovi competitors quali Messico (103,8 mln di dollari nel 2009 contro un valore di export di soli 10,8 mln di dollari nel 2008), che si pone al secondo posto della classica, e Canada (62,8 mln di dollari nel 2009 contro i 14,2 mln di dollari del 2008), che si pone al quarto posto della classica. Inne nel comparto Caldaie a tubi dacqua con produzione oraria di vapore maggiore di 45 t (Cod. 840211: tabella 11) lItalia nel 2009 occupa la sesta posizione con un export pari a 43,4 mln di dollari alle spalle di Cina (155 mln di dollari), Corea del Sud (87,9 mln di dollari), Francia (67,7 mln di dollari), Giappone (61,3 mln di dollari) e India (45,3 mln di dollari). In particolare il posizionamento del nostro Paese in questo settore andato via via ridimensionandosi dopo aver ottenuto un massimo storico nel corso del 2007 con un export che ha toccato i 105,3 mln di dollari (+180% rispetto al dato 2006), che lo poneva in terza posizione. Tale comportamento da ascriversi allaffermazione sui mercati internazionali di nuovi competitor quali Cina, Corea del Sud e India. In particolare la Cina, con un export pari a 238,9 mln di dollari nel 2008 e 155 mln nel 2009, si pone come nuova leader di settore sopravanzando anche importati attori del passato quali il Giappone (prime posizioni occupate nel corso del 2005 e 2006 con 97,8 e 94,8 mln di dollari rispettivamente). In ascesa anche Corea del Sud e India il cui valore di export risulta in costante crescita a partire dal 2007.
Tabella 4 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 730900 - Serbatoi, cisterne, vasche, tini ed altri recipienti simili per qualsiasi materia, di ghisa, ferro o acciaio, di capacit >300 l (senza dispositivi meccanici o termici), anche con rivestimento interno o calorifugo (escl. recipienti per gas compressi o liquefatti e contenitori appositamente costruiti o allestiti per uno o pi modi di trasporto). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Italia Germania Corea del Sud Stati Uniti Regno Unito Spagna Polonia Francia Canada Belgio Cina Ceca, Repubblica Austria Giappone Olanda Portogallo Messico Russia Singapore Ungheria Danimarca Finlandia Malaysia Turchia Svizzera Valore Exp. 242,6 226,2 213,3 172,6 108,3 103,9 100,6 88,5 88,1 74,8 74,3 63,4 48,2 41,5 32,3 30,5 30,3 26,9 24,8 23,1 22,7 20,2 19,8 19,6 19,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Corea del Sud Italia Germania Stati Uniti Cina Spagna Francia Polonia Regno Unito Belgio Canada Ceca, Repubblica Austria Turchia Giappone Singapore Ungheria Portogallo Messico Malaysia Olanda Danimarca Indonesia Svizzera Slovacchia 2006 Valore Exp. 438,3 326,3 237,9 210,7 174,2 126,0 125,6 113,6 92,5 85,9 84,3 75,3 64,4 53,5 47,5 44,4 38,6 37,7 37,4 32,5 28,7 25,1 24,9 22,1 20,6 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Corea del Sud Italia Germania Spagna Stati Uniti Cina Polonia Francia Regno Unito Canada Ceca, Repubblica Belgio Olanda Giappone Austria Messico Turchia Indonesia Ungheria Portogallo Malaysia Slovacchia Finlandia Russia Singapore 2007 Valore Exp. 619,0 492,6 325,1 270,5 261,8 237,4 164,6 149,4 128,1 100,7 96,0 75,1 59,3 56,1 52,3 50,7 50,2 45,0 43,1 41,0 39,5 32,7 30,4 28,7 27,4
31
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Italia Corea del Sud Stati Uniti Germania Spagna Cina Polonia Francia Regno Unito Belgio Canada Ceca, Repubblica Malaysia Giappone Austria Turchia Singapore Ungheria Portogallo Messico Olanda Brasile Emirati Arabi Uniti Finlandia Russia Valore Exp. 649,6 595,0 388,5 370,6 290,3 228,9 222,5 167,6 147,8 146,0 118,7 111,5 95,6 83,9 83,1 67,0 51,6 50,7 47,8 47,0 46,2 45,8 41,3 41,2 37,4 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese
2009 Valore Exp. 622,8 527,4 281,7 277,5 200,8 182,3 121,2 117,9 109,2 104,0 94,1 78,5 60,6 54,2 43,3 43,2 43,1 43,0 38,7 38,5 35,9 34,6 33,9 33,3 31,1 Corea del Sud Italia Stati Uniti Germania Spagna Cina Polonia Canada Francia Belgio Regno Unito Ceca, Repubblica Austria Turchia Brasile Indonesia Russia Olanda Giappone Singapore Malaysia Slovacchia Ungheria Messico Portogallo
Tabella 5 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 841950 - Scambiatori di calore (escl. scaldacqua a riscaldamento immediato e ad accumulazione, caldaie per riscaldamento e apparecchi nei quali lo scambio termico non si effettua attraverso una parete). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 3 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Italia Stati Uniti Francia Svezia Corea del Sud Giappone Regno Unito Ceca, Repubblica Belgio Danimarca Austria Russia Olanda Svizzera Canada Cina Messico Spagna Finlandia Polonia Malaysia Singapore Brasile Ucraina Valore Exp. 430,4 637,0 430,4 371,8 365,9 281,1 232,1 152,5 135,9 119,5 119,4 114,3 101,4 99,6 94,6 81,9 63,7 59,8 55,7 49,9 45,7 33,1 31,1 23,2 22,3 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Stati Uniti Svezia Francia
2006 Valore Exp. 1.217,0 811,7 598,9 492,9 453,7 396,5 309,8 175,9 135,8 129,8 117,7 114,2 110,4 100,2 99,3 97,6 96,2 83,8 63,3 57,8 55,9 55,8 27,8 27,7 26,4 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Svezia
2007 Valore Exp. 1.505,2 1.146,6 903,2 692,8 685,5 649,3 314,9 234,4 204,0 199,2 197,3 181,6 156,4 151,7 137,1 126,3 119,8 108,2 76,6 68,7 62,6 55,2 49,7 49,3 48,2
Corea del Sud Stati Uniti Francia Giappone Ceca, Repubblica Olanda Danimarca Cina Regno Unito Belgio Austria Svizzera Spagna Canada Polonia Finlandia Messico Malaysia Russia Slovacchia Thailandia India
Corea del Sud Giappone Ceca, Repubblica Regno Unito Danimarca Olanda Cina Belgio Austria Canada Russia Svizzera Polonia Messico Spagna Malaysia Finlandia Thailandia Ucraina Turchia
32
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Corea del Sud Svezia Stati Uniti Francia Giappone Cina Ceca, Repubblica Olanda Danimarca Regno Unito Austria Belgio Canada Svizzera Spagna Polonia Messico Finlandia Slovacchia Malaysia Ucraina India Russia Valore Exp. 1.987,5 1.299,5 986,2 799,2 787,3 685,8 502,6 339,6 301,1 260,4 235,3 217,0 215,5 192,2 189,4 178,9 151,4 146,1 131,7 94,9 84,7 75,8 73,4 73,1 52,6 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Stati Uniti
2009 Valore Exp. 1.510,6 1.118,5 674,8 657,7 530,2 506,7 460,2 269,7 222,8 222,3 215,7 190,8 168,3 162,7 159,4 145,9 141,8 139,4 137,6 112,9 84,4 77,8 66,4 59,5 54,0
Corea del Sud Svezia Giappone Francia Cina Olanda Ceca, Repubblica Austria Regno Unito India Belgio Danimarca Canada Svizzera Spagna Polonia Messico Israele Thailandia Malaysia Finlandia Slovacchia
Tabella 6 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 731100 - Recipienti di ghisa, ferro o acciaio, per gas compressi o liquefatti (escl. contenitori appositamente costruiti o allestiti per uno o pi modi di trasporto). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Ceca, Repubblica Italia Germania Corea del Sud Austria Portogallo Cina Regno Unito Polonia Francia Thailandia Messico Canada Turchia Brasile Svezia Argentina Giappone Spagna Malaysia Olanda Slovacchia India Singapore Valore Exp. 194,1 123,0 120,2 118,9 112,5 93,2 91,0 90,0 75,3 55,2 53,1 51,1 48,9 39,7 38,4 35,2 30,5 26,5 25,5 23,9 22,8 17,6 17,0 15,3 15,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese
2006 Valore Exp. 284,5 197,7 191,0 186,0 153,4 141,2 128,1 103,5 84,9 77,4 68,6 61,9 61,5 56,0 54,9 47,5 43,2 40,6 34,6 32,1 32,1 26,0 21,1 19,9 17,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Italia Stati Uniti Cina Corea del Sud Stati Uniti Italia Germania Ceca, Repubblica Cina Austria Regno Unito Portogallo Polonia Turchia Francia Brasile Thailandia Messico Argentina Canada Giappone India Malaysia Spagna Svezia Olanda Slovacchia Singapore
2007 Valore Exp. 291,6 254,5 249,0 221,0 220,8 203,0 177,3 122,4 110,0 91,7 81,2 79,3 74,3 62,2 56,4 49,7 44,9 43,3 40,1 34,7 33,1 33,0 32,9 25,9 24,8
Corea del Sud Germania Ceca, Repubblica Austria Regno Unito Francia Polonia Turchia Portogallo Brasile Thailandia Messico Argentina Canada India Giappone Malaysia Olanda Svezia Spagna Slovacchia Belgio
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Corea del Sud Italia Cina Germania Stati Uniti Ceca, Repubblica Austria Regno Unito Polonia Brasile Francia Portogallo Turchia Thailandia India Messico Canada Argentina Malaysia Indonesia Svezia Giappone Russia Slovacchia Singapore Valore Exp. 375,5 360,8 327,0 276,2 269,3 241,9 181,4 159,4 132,5 131,9 119,1 116,2 111,4 96,1 68,5 65,0 61,3 52,1 43,0 39,7 37,3 31,6 30,2 27,5 27,4 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Cina Italia Stati Uniti
2009 Valore Exp. 298,3 296,1 285,5 232,7 209,3 171,3 121,4 119,2 117,9 104,2 89,4 87,2 73,6 63,7 49,9 38,4 37,9 35,6 30,4 27,2 23,8 22,9 22,2 18,2 18,0
Corea del Sud Ceca, Repubblica Regno Unito Francia Turchia Portogallo Polonia Austria India Thailandia Messico Indonesia Canada Brasile Singapore Malaysia Svezia Argentina Spagna Giappone Russia
Tabella 7 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 840220 - Caldaie dette ad acqua surriscaldata. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Germania Corea del Sud Brasile Italia Finlandia Austria Indonesia Turchia Francia Regno Unito Cina Russia Ceca, Repubblica Svezia Singapore Giappone Danimarca Olanda Croazia Polonia Belgio Spagna Portogallo Urugay Valore Exp. 15,5 13,8 10,7 9,8 6,2 6,1 4,2 1,8 1,3 1,2 1,0 1,0 0,8 0,8 0,7 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,3 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Finlandia
2006 Valore Exp. 40,9 19,4 14,4 13,0 8,9 5,6 4,4 3,4 3,1 1,9 1,9 1,8 1,6 1,5 1,4 1,3 1,1 1,1 1,1 1,0 0,8 0,7 0,6 0,4 0,4 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Germania Finlandia Austria
2007 Valore Exp. 18,9 11,3 10,2 8,1 6,1 4,3 4,1 3,3 3,3 2,2 2,2 1,9 1,9 1,6 1,5 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7 0,7 0,7 0,7 0,6 0,5
Corea del Sud Vietnam Germania Stati Uniti Italia Austria Brasile Belgio Malaysia Nuova Zelanda Indonesia Spagna Danimarca Francia Turchia Ceca, Repubblica Portogallo Singapore Regno Unito Messico Svezia Iran Cina Giappone
Corea del Sud Nuova Zelanda Brasile Turchia Malaysia Italia Ceca, Repubblica Romania Russia Spagna Olanda Sudafrica India Polonia Thailandia Giappone Portogallo Regno Unito Canada Cina Svizzera
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Germania Australia Canada Austria Italia Brasile Sudafrica Belgio Finlandia Corea del Sud Polonia Cina Romania Turchia Olanda Svezia Croazia Danimarca Spagna Vietnam Ceca, Repubblica Francia Portogallo Singapore Valore Exp. 23,5 21,0 13,7 12,6 7,3 6,9 4,7 4,3 4,0 3,8 3,8 2,4 2,4 2,1 2,0 1,6 1,3 1,1 1,1 1,1 1,0 0,8 0,7 0,6 0,6 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Germania Slovacchia Italia Canada Austria Russia Belgio Malaysia
2009 Valore Exp. 27,4 14,5 12,9 12,1 7,7 7,1 5,9 4,6 4,4 3,2 3,1 2,5 2,4 1,8 1,8 1,6 1,6 1,4 1,1 1,1 0,9 0,9 0,9 0,8 0,8
Ceca, Repubblica Finlandia Sudafrica Regno Unito Turchia Svezia Corea del Sud Francia Olanda Cina Croazia Spagna Polonia Australia Thailandia Singapore
Tabella 8 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 840410 - Apparecchi ausiliari per caldaie delle voci 8402 o 8403, p.es. economizzatori, surriscaldatori, apparecchi di pulitura o recuperatori di gas. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Corea del Sud Italia Stati Uniti Germania Regno Unito Cina Belgio India Estonia Olanda Canada Russia Francia Svezia Spagna Polonia Brasile Turchia Singapore Croazia Peru Australia Finlandia Ungheria Valore Exp. 39,0 28,8 28,2 24,9 23,6 23,4 16,4 12,4 7,2 7,2 7,2 6,9 6,7 6,3 5,6 5,3 3,9 3,3 3,3 3,2 2,9 2,1 1,8 1,4 1,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina Germania Vietnam Italia Giappone Stati Uniti
2006 Valore Exp. 37,5 32,2 28,4 27,6 25,3 22,9 21,4 18,9 18,7 14,0 12,0 10,0 9,7 7,4 7,1 6,7 4,5 4,2 4,0 4,0 3,4 2,4 2,1 2,0 2,0 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina Italia Germania Vietnam Stati Uniti Regno Unito Belgio Giappone Svezia Canada Olanda Francia India Thailandia Polonia Estonia Danimarca
2007 Valore Exp. 209,8 46,8 35,7 32,0 27,8 27,3 17,4 14,3 11,9 11,8 11,2 10,0 9,0 8,6 7,8 6,5 5,9 5,8 5,2 4,7 4,5 4,2 4,1 3,9 3,1
Corea del Sud Regno Unito Francia Polonia Ceca, Repubblica Russia Olanda Canada Spagna Belgio Singapore Estonia Svezia India Danimarca Finlandia Romania Turchia Slovacchia
Corea del Sud Russia Turchia Irlanda Spagna Austria Finlandia Romania
35
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina Germania Italia Giappone Stati Uniti Regno Unito Spagna Canada Olanda Corea del Sud India Svezia Tunisia Belgio Estonia Russia Turchia Francia Romania Slovacchia Polonia Ucraina Thailandia Danimarca Finlandia Valore Exp. 488,2 63,7 49,4 42,1 29,5 27,5 13,0 12,1 11,7 11,6 11,2 11,0 10,1 9,2 8,9 8,4 7,9 7,3 6,5 5,2 4,8 4,7 4,2 3,6 3,5 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina Germania Italia Giappone Stati Uniti Thailandia
2009 Valore Exp. 493,5 55,9 48,4 36,7 28,4 27,7 26,6 21,3 20,4 18,5 17,2 16,5 16,2 16,1 11,3 9,2 9,2 7,7 7,1 5,5 5,5 3,8 3,6 3,3 3,2
Corea del Sud Belgio Regno Unito Tunisia Slovacchia Canada Estonia Russia Svezia Francia Spagna Turchia Olanda India Brasile Portogallo Polonia Finlandia Romania
Tabella 9 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 840420 - Condensatori per macchine a vapore. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Russia Stati Uniti Giappone Corea del Sud Cina Italia Canada Polonia Germania Regno Unito India Nuova Caledonia Francia Olanda Spagna Indonesia Australia Ceca, Repubblica Singapore Sudafrica Irlanda Turchia Thailandia Malaysia Messico Valore Exp. 28,9 18,6 12,5 6,7 6,6 5,2 3,8 2,7 1,8 1,5 1,4 0,8 0,8 0,7 0,6 0,6 0,5 0,4 0,4 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Indonesia Cina Polonia Germania Russia Giappone Canada India Italia Regno Unito Spagna Finlandia Olanda Belgio Singapore Francia Malaysia Australia Sudafrica Danimarca
2006 Valore Exp. 18,2 14,8 10,8 9,0 8,0 5,6 5,4 4,6 3,1 2,4 2,2 2,0 1,6 1,2 0,8 0,7 0,6 0,5 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Cina Indonesia Canada Spagna Giappone India Italia Russia Germania Regno Unito
2007 Valore Exp. 46,7 38,3 25,8 11,9 11,7 11,1 11,1 10,7 8,4 6,7 5,9 5,3 2,1 2,1 2,1 1,6 1,1 0,8 0,6 0,5 0,4 0,3 0,3 0,1 0,1
Corea del Sud Singapore Olanda Francia Polonia Finlandia Slovacchia Emirati Arabi Uniti Australia Cina, Hong Kong SAR Sudafrica Nuova Zelanda Thailandia Ucraina
36
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Cina Italia Giappone Emirati Arabi Uniti Corea del Sud Indonesia Canada Germania Belgio India Ceca, Repubblica Francia Regno Unito Spagna Russia Polonia Olanda Singapore Finlandia Thailandia Australia Brasile Sudafrica Argentina Valore Exp. 56,5 51,7 24,6 23,7 17,0 16,5 14,1 12,8 11,7 11,3 11,0 9,2 9,1 6,9 5,4 5,2 5,1 3,0 1,0 0,8 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti
2009 Valore Exp. 38,3 37,6 27,6 26,6 17,2 16,9 14,5 11,3 9,3 8,6 6,6 4,6 4,2 2,9 2,9 2,4 1,7 1,5 1,5 0,8 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2
Corea del Sud Italia Cina Giappone Messico Germania Belgio Regno Unito India Indonesia Canada Francia Singapore Olanda Polonia Russia Ceca, Repubblica Svezia Sudafrica Brasile Malaysia Turchia Kazakhstan Spagna
Tabella 10 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 840219 - Caldaie a vapore, incl. le caldaie miste (escl. caldaie a tubi dacqua e caldaie per il riscaldamento centrale costruite per produrre contemporaneamente acqua calda e vapore a bassa pressione). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Stati Uniti Italia Belgio Finlandia Cina Regno Unito Austria Olanda India Corea del Sud Giappone Spagna Canada Francia Danimarca Portogallo Svezia Ceca, Repubblica Russia Brasile Turchia Croazia Svizzera Australia Valore Exp. 68,2 64,8 55,3 42,8 25,4 23,6 23,6 16,0 15,9 15,2 11,5 11,5 8,3 7,7 7,5 6,3 5,5 5,1 5,0 4,7 4,0 4,0 3,1 2,0 1,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Stati Uniti Cina Austria Belgio Giappone India Olanda Spagna
2006 Valore Exp. 81,4 61,5 41,7 28,1 26,3 23,4 21,4 19,8 15,9 14,7 13,8 13,1 12,3 10,5 10,2 9,4 8,0 7,5 7,3 6,4 6,1 5,0 5,0 2,1 1,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Austria Cina Stati Uniti
2007 Valore Exp. 115,2 63,6 40,7 36,5 29,9 25,5 25,2 24,4 23,4 17,5 14,0 13,1 12,5 11,8 11,8 9,9 8,6 8,3 7,9 6,0 5,9 5,6 5,4 4,8 3,0
Corea del Sud India Olanda Finlandia Regno Unito Giappone Belgio Spagna Francia Messico Canada Svezia Turchia Malaysia Ceca, Repubblica Danimarca Croazia Russia Romania Vietnam
Corea del Sud Regno Unito Finlandia Portogallo Francia Canada Danimarca Malaysia Vietnam Svezia Russia Croazia Turchia Singapore Brasile
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Cina Stati Uniti Olanda Austria Belgio Corea del Sud Finlandia Giappone Malaysia Regno Unito Turchia Canada Francia India Messico Danimarca Portogallo Spagna Svezia Croazia Ceca, Repubblica Russia Thailandia Valore Exp. 141,9 75,0 68,0 37,2 31,1 29,3 25,9 24,4 23,3 21,6 17,9 16,4 16,4 14,2 14,1 13,6 10,8 10,7 9,6 8,9 8,1 7,6 5,3 5,2 4,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Messico Cina Canada Italia Austria
2009 Valore Exp. 120,8 103,8 78,8 65,4 62,8 51,8 48,5 28,0 25,6 19,6 18,8 18,8 17,8 17,6 16,0 14,1 12,5 11,1 10,9 9,7 4,6 4,6 3,6 3,1 2,7
Corea del Sud Stati Uniti Olanda Turchia Malaysia Brasile India Spagna Regno Unito Finlandia Giappone Belgio Danimarca Francia Croazia Svezia Ceca, Repubblica Colombia Argentina
Tabella 11 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 840211 - Caldaie a tubi dacqua con produzione oraria di vapore > 45 t. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Francia Stati Uniti Spagna Italia Cina Finlandia Canada Germania Indonesia Cina, Hong Kong SAR India Argentina Regno Unito Belgio Corea del Sud Messico Turchia Singapore Brasile Malaysia Bosnia-Erzegovina Nuova Zelanda Danimarca Polonia Valore Exp. 97,8 84,3 39,9 32,5 21,9 15,3 11,9 7,6 3,9 3,7 2,7 2,5 2,2 2,2 2,1 1,8 1,4 0,9 0,7 0,7 0,6 0,5 0,2 0,2 0,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Cina Spagna Italia Stati Uniti Brasile Canada India Messico Thailandia
2006 Valore Exp. 94,8 77,2 48,8 37,6 24,5 14,1 13,7 13,7 10,3 4,1 2,8 2,7 2,0 1,7 1,4 1,2 1,0 0,9 0,8 0,5 0,5 0,3 0,3 0,3 0,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Francia Cina Italia Giappone Spagna
2007 Valore Exp. 121,4 117,1 105,3 71,2 62,0 30,7 30,3 23,8 19,6 17,9 16,1 14,6 10,1 8,3 4,0 2,9 2,8 2,6 2,2 1,1 0,8 0,8 0,7 0,6 0,4
Emirati Arabi Uniti Messico Brasile Stati Uniti Canada Corea del Sud India Australia Austria Olanda Turchia Germania Finlandia Malaysia Cina, Hong Kong SAR Trinidad and Tobago Regno Unito Ceca, Repubblica Indonesia Nuova Zelanda
Cina, Hong Kong SAR Belgio Olanda Malaysia Regno Unito Indonesia Kuwait Romania Russia Polonia Portogallo Turchia Singapore Nuova Zelanda Corea del Sud
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina Giappone Spagna Italia Bulgaria India Corea del Sud Stati Uniti Canada Brasile Olanda Germania Danimarca Ceca, Repubblica Messico Malaysia Belgio Regno Unito Argentina Finlandia Pakistan Egitto Cina, Hong Kong SAR Austria Polonia Valore Exp. 238,9 140,3 139,1 82,8 40,8 40,6 34,3 22,5 17,5 16,8 15,9 10,8 9,9 7,2 7,2 3,1 2,9 2,4 2,3 1,4 1,3 1,0 0,9 0,8 0,8 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Cina
2009 Valore Exp. 155,0 87,9 67,7 61,3 45,3 43,4 31,3 30,6 15,1 6,2 5,9 5,6 4,9 3,2 2,5 2,2 0,9 0,9 0,6 0,6 0,6 0,5 0,4 0,2 0,1
Corea del Sud Francia Giappone India Italia Canada Stati Uniti Brasile Germania Belgio Regno Unito Malaysia Spagna Messico Olanda Bulgaria Cina, Hong Kong SAR Nigeria Turchia Giordania Russia Bahamas Polonia Sudafrica
Buone le performance ottenute dal nostro Paese anche nel settore Apparecchi e dispositivi anche riscaldati elettricamente per il trattamento di materie con operazioni che implicano cambiamenti di temperatura (Cod. 841989; tabella 13). La seconda posizione acquisita nel 2007 con un valore di export di 752,9 mln di dollari alle spalle della Germania (valore esportazioni pari a 1.515,2 mln di dollari) e prima della Corea del Sud (721,2 mln di dollari) viene riconfermata nel corso del 2009 (valore export pari a 913,2 mln di dollari); un incremento di ben 304,7 mln di dollari (+50%) rispetto al dato 2008 che le vale la riconferma della seconda posizione a spesa della Corea del Sud (export di 827, 4 mln di dollari nel 2009). Leader del settore a partire dal 2007 si conferma la Germania il cui valore di export nel 2009 (pari a 1.391,8 mln di dollari) subisce una contrazione del 27% rispetto al dato 2008. Nel settore legato al precedente e denominato Parti di apparecchi e dispositivi anche riscaldati elettricamente (Cod. 841990; tabella 14) la prima posizione nel periodo considerato, con eccezione per il solo 2007, risulta ad appannaggio della Germania il cui export nel 2009 (720,6 mln di dollari) risulta tuttavia inferiore di circa il 29,6% a quello realizzato nel 2008 (1.024 mln di dollari). LItalia a tale data si colloca in quarta posizione alle spalle della gi citata Germania, della Cina e degli Stati Uniti, guadagnando una posizione rispetto al 2008 a scapito soprattutto della contrazione di export a cui stata soggetta la Francia (-38,7% rispetto al dato 2008). Gli ultimi due settori in esameMacchine e apparecchi meccanici non nominati altrove (Cod. 847989 tabella 15) e Parti di macchine e apparecchi meccanici non nominati altrove (Cod. 847990 tabella 16), pur risultando abbastanza generici nei contenuti, hanno la prerogativa di permettere un completamento dellinquadramento del settore caldareria a livello internazionale. Il dato 2009 relativo al primo codice vede lItalia al quarto posto con un valore di export pari a 2.459,9 mln di dollari, preceduta da Giappone (prima posizione con valore di export pari a 9.784,6 mln di dollari), Germania (seconda posizione con 6.437,1 mln di dollari) e Stati Uniti (terza posizione con 6.201,5 mln di dollari). La situazione, se pur con piccole variazioni sia nella classica che nei valori, si realizza anche nel secondo comparto Parti di macchine e apparecchi meccanici. La prima posizione viene occupata dal Giappone con un export di 2.783,3 mln di dollari, a cui seguono Stati Uniti (2.736,6 mln di dollari), Germania (2.023,8 mln di dollari) e Italia (1.418 mln di dollari).
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Debuthaniser
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Tabella 12 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 841940 - Apparecchi di distillazione o di retticazione. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Italia Stati Uniti Canada Danimarca Singapore Svizzera Israele Cina Regno Unito Austria Belgio Trinidad and Tobago India Spagna Corea del Sud Francia Russia Finlandia Olanda Indonesia Polonia Brasile Kazakhstan Valore Exp. 167,0 100,1 63,8 63,3 45,7 42,0 37,2 36,7 25,7 25,1 21,2 14,1 13,9 9,5 8,3 8,2 6,7 5,4 4,1 3,6 3,1 2,5 2,5 2,4 2,4 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Italia Canada Danimarca Svizzera Stati Uniti Singapore Belgio Cina Regno Unito Vietnam Olanda Francia India Russia Israele Spagna Svezia Finlandia Portogallo Argentina Austria Polonia Brasile
2006 Valore Exp. 167,4 90,5 56,5 56,4 43,2 38,0 33,2 26,0 24,8 22,9 22,8 19,4 17,5 16,7 15,2 8,6 8,1 7,3 5,5 5,1 4,6 4,1 3,3 2,9 2,8 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Cina Italia Danimarca Stati Uniti Svizzera Canada Regno Unito Spagna Singapore Olanda Francia Israele Belgio Argentina India
2007 Valore Exp. 243,3 131,8 67,9 64,0 60,6 52,6 50,6 48,2 48,1 46,2 39,0 35,1 30,9 16,7 15,2 13,2 10,6 9,9 8,8 6,8 6,0 5,6 5,0 4,9 4,2
Corea del Sud Finlandia Brasile Russia Malaysia Thailandia Polonia Ucraina
41
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Norvegia Italia Germania Cina Canada Stati Uniti Svizzera Danimarca Singapore Brasile Regno Unito Francia Corea del Sud Israele Spagna Ucraina Olanda India Grecia Austria Russia Finlandia Thailandia Belgio Valore Exp. 403,8 327,5 203,2 145,3 113,6 91,4 91,2 63,2 63,0 57,0 49,3 41,0 24,7 21,5 20,7 18,8 17,0 11,2 10,8 8,8 8,4 8,2 7,9 7,8 7,5 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Italia Cina Germania Stati Uniti Canada Francia Danimarca Svizzera Brasile Regno Unito India Spagna Belgio Singapore Malaysia
2009 Valore Exp. 352,3 272,3 132,0 129,6 93,8 74,2 73,3 57,0 51,9 48,4 47,4 32,5 27,9 26,6 24,3 17,9 17,8 17,0 12,8 12,5 10,4 10,3 7,6 6,1 4,8
Corea del Sud Olanda Austria Kuwait Ucraina Russia Finlandia Svezia Ceca, Repubblica
Tabella 13 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 841989 - Apparecchi e dispositivi, anche riscaldati elettricamente, per il trattamento di materie con operazioni che implicano un cambiamento di temperatura, come riscaldamento, cottura, torrefazione, sterilizzazione, pastorizzazione, stufatura, evaporazione, vaporizzazione, condensazione, raffreddamento, n.n.a. (escl. apparecchi domestici). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Stati Uniti Corea del Sud Italia Svizzera Francia Olanda Belgio Austria Regno Unito Svezia Canada Malaysia Cina Polonia India Finlandia Cina, Hong Kong SAR Messico Singapore Spagna Nuova Zelanda Thailandia Brasile Valore Exp. 1.144,0 910,2 577,0 391,4 388,3 196,5 137,7 119,3 95,1 89,3 75,7 67,9 65,4 61,3 58,9 50,0 46,6 35,8 34,5 30,5 22,7 21,5 21,5 19,5 17,5 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Stati Uniti Corea del Sud Italia Svizzera Francia Olanda Belgio India Austria Malaysia Canada Cina Regno Unito Svezia Polonia Finlandia Singapore Cina, Hong Kong SAR Spagna Thailandia Ungheria Brasile Messico 2006 Valore Exp. 1.334,3 1.024,1 588,8 436,0 341,6 198,8 158,8 149,5 144,4 137,8 116,9 101,9 97,9 88,8 78,5 60,6 50,6 39,2 34,4 34,3 33,6 30,2 27,3 25,2 22,5 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia Corea del Sud Stati Uniti Giappone Svizzera Belgio Cina Olanda Francia India Austria Regno Unito Malaysia Canada Svezia Spagna Polonia Serbia Singapore Cina, Hong Kong SAR Finlandia Brasile Messico Argentina 2007 Valore Exp. 1.515,2 752,9 721,2 557,9 518,0 305,6 222,6 168,6 160,3 156,0 147,6 146,9 101,6 93,3 89,9 64,6 60,0 59,8 46,5 46,5 37,0 34,1 30,5 25,7 23,0
42
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Stati Uniti Corea del Sud Italia Giappone Svizzera Cina India Francia Belgio Olanda Regno Unito Singapore Canada Malaysia Finlandia Austria Svezia Polonia Ungheria Ceca, Repubblica Messico Emirati Arabi Uniti Spagna Cina, Hong Kong SAR Valore Exp. 1.907,9 869,5 649,1 608,5 518,5 418,4 399,6 223,2 189,4 183,2 165,1 152,1 151,5 126,3 111,2 104,8 102,5 86,2 69,6 59,9 53,7 51,9 48,5 47,3 45,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Italia
2009 Valore Exp. 1.391,8 913,2 827,4 667,0 563,1 456,6 273,2 271,8 204,7 188,8 178,7 136,4 116,9 98,4 97,5 93,7 77,8 60,3 59,6 59,3 46,6 36,5 34,0 33,4 31,5
Corea del Sud Giappone Stati Uniti Cina India Belgio Francia Svizzera Malaysia Olanda Singapore Finlandia Regno Unito Austria Svezia Messico Brasile Canada Thailandia Ungheria Spagna Ceca, Repubblica Polonia
Tabella 14 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 841990 - Parti di apparecchi e dispositivi, anche riscaldati elettricamente, per il trattamento di materie con operazioni che implicano un cambiamento di temperatura e di scaldacqua (non elettrici) a riscaldamento immediato o ad accumulazione, n.n.a.). Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Stati Uniti Francia Giappone Italia Svezia Svizzera Danimarca Regno Unito Cina Olanda Canada Corea del Sud Austria Finlandia Belgio Messico Polonia India Spagna Ceca, Repubblica Portogallo Ungheria Malaysia Cina, Hong Kong SAR Valore Exp. 685,7 538,2 366,5 334,1 313,2 219,4 172,9 169,0 159,4 142,8 139,7 112,9 82,2 61,0 51,1 49,9 44,5 44,0 39,2 32,9 28,7 28,6 28,2 26,6 21,6 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Stati Uniti Francia Italia Giappone Svezia Svizzera Cina Regno Unito Danimarca Canada Olanda Finlandia Thailandia
2006 Valore Exp. 706,0 528,6 427,4 374,0 293,0 266,5 221,8 194,4 184,5 169,9 136,0 124,3 91,6 81,6 81,6 73,1 71,1 69,3 62,5 60,8 60,0 53,8 50,9 46,8 28,5 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Thailandia Germania Stati Uniti Francia Svezia Italia Cina Svizzera Danimarca
2007 Valore Exp. 1.061,8 791,2 622,9 484,5 419,5 400,8 336,5 276,3 265,0 181,8 173,1 157,6 157,5 156,1 105,4 100,7 87,9 87,2 74,3 74,0 74,0 60,1 52,1 38,0 31,6
Corea del Sud Canada Regno Unito Giappone Olanda Finlandia Belgio Polonia India Messico Austria Singapore Ceca, Repubblica Spagna Portogallo Ungheria
Corea del Sud Ungheria Austria Belgio India Singapore Polonia Messico Ceca, Repubblica Spagna Portogallo
43
2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Stati Uniti Francia Cina Italia Svezia Svizzera Thailandia Danimarca Corea del Sud Giappone Regno Unito Olanda Canada Belgio Polonia Austria Ceca, Repubblica Messico Spagna India Portogallo Finlandia Norvegia Singapore Valore Exp. 1.024,0 696,6 591,0 565,3 478,1 442,4 388,9 307,6 268,5 261,6 249,3 204,1 181,3 161,8 128,0 108,7 93,8 83,1 74,5 73,2 73,1 49,9 49,5 39,9 38,2 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Germania Cina Stati Uniti Italia Francia Giappone
2009 Valore Exp. 720,6 606,8 593,5 381,9 362,4 323,6 314,5 280,2 279,5 218,7 178,3 153,6 129,4 125,8 95,5 68,6 68,2 67,2 61,3 60,1 56,6 46,5 46,3 41,0 35,0
Corea del Sud Svezia Svizzera Danimarca Regno Unito Olanda Belgio Canada Thailandia Ceca, Repubblica India Singapore Polonia Austria Messico Malaysia Spagna Portogallo Finlandia
Tabella 15 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 847989 - Macchine ed apparecchi meccanici, n.n.a. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Italia Corea del Sud Svizzera Cina, Hong Kong SAR Regno Unito Austria Cina Olanda Singapore Canada Francia Svezia Messico Israele Spagna Belgio Norvegia Finlandia Danimarca Malaysia Australia Brasile Valore Exp. 10.510,2 4.788,9 4.743,1 2.456,5 1.777,5 931,8 822,1 758,1 634,8 591,5 513,3 481,8 471,6 444,7 373,8 372,3 221,8 219,6 193,6 188,1 186,9 185,9 149,0 143,6 138,1 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Italia
2006 Valore Exp. 11.239,2 5.976,1 5.693,9 2.612,6 2.061,7 1.055,5 850,1 671,2 670,5 606,8 561,4 559,6 504,1 446,4 436,4 403,6 380,0 287,2 237,2 230,3 213,7 196,8 188,5 182,3 181,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Olanda Italia
2007 Valore Exp. 16.928,7 11.018,7 6.907,0 5.288,4 3.540,3 2.933,0 1.125,4 1.016,7 1.013,0 1.000,5 877,6 856,0 608,9 554,4 485,2 417,1 415,0 404,4 379,2 356,6 313,7 307,3 259,2 259,0 213,9
Corea del Sud Svizzera Cina, Hong Kong SAR Austria Regno Unito Cina Olanda Canada Francia Singapore Messico Svezia Norvegia Israele Finlandia Brasile Belgio Spagna Danimarca Polonia Malaysia
Corea del Sud Svizzera Cina, Hong Kong SAR Cina Regno Unito Austria Singapore Canada Francia Svezia Messico Brasile Finlandia Israele Polonia Norvegia Danimarca Belgio Spagna Filippine
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Olanda Italia Corea del Sud Svizzera Cina Cina, Hong Kong SAR Regno Unito Austria Singapore Canada Francia Svezia Finlandia Messico Norvegia Ceca, Repubblica Polonia Israele Danimarca Spagna Belgio Malaysia Valore Exp. 17.306,1 8.293,7 7.873,4 4.484,9 3.641,2 2.908,6 1.315,1 1.052,0 965,1 950,8 867,5 705,2 700,6 586,0 576,0 567,0 460,3 408,7 358,9 332,3 321,8 309,5 302,4 286,2 209,7 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Germania Stati Uniti Italia
2009 Valore Exp. 9.784,6 6.437,1 6.201,5 2.459,9 2.347,9 2.306,8 1.321,8 964,7 882,1 831,9 816,6 717,7 645,7 531,8 488,9 488,9 477,0 390,5 304,4 246,9 225,3 211,7 198,5 189,8 171,9
Corea del Sud Olanda Svizzera Cina Regno Unito Canada Singapore Austria Cina, Hong Kong SAR Finlandia Svezia Francia Norvegia Messico Polonia Malaysia Spagna Danimarca Belgio Ceca, Repubblica Israele
Tabella 16 - Posizionamento dellItalia nellExport mondiale del settore caldareria: prime 25 posizioni Codice 847990 - Parti di macchine ed apparecchi meccanici, n.n.a. Classicazione HS 1996. Periodo 2005-2009; valori in mln di dollari.
2005 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Giappone Germania Italia Corea del Sud Singapore Olanda Regno Unito Svizzera Francia Svezia Canada Malaysia Austria Norvegia Ceca, Repubblica India Belgio Cina Cina, Hong Kong SAR Danimarca Polonia Finlandia Spagna Australia Valore Exp. 2.294,3 1.732,8 1.626,6 1.461,7 760,3 621,2 502,0 493,3 481,2 386,2 290,6 237,1 223,0 212,8 210,5 201,6 155,4 147,2 144,8 133,7 127,1 117,9 116,0 103,5 80,3 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Germania Giappone Italia
2006 Valore Exp. 2.478,0 1.913,7 1.908,2 1.499,7 876,5 760,3 609,1 546,4 419,8 412,0 336,2 311,2 289,4 263,1 257,0 230,4 191,5 164,4 163,2 158,6 145,4 140,2 115,9 91,3 88,8 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Stati Uniti Giappone Germania Italia Olanda
2007 Valore Exp. 3.544,6 3.290,2 2.265,0 1.875,2 1.185,4 1.169,1 989,7 640,4 541,3 471,3 435,1 401,4 324,4 323,8 280,6 273,0 233,1 199,3 175,9 174,3 171,3 167,0 166,7 107,8 107,2
Corea del Sud Singapore Olanda Svizzera Regno Unito Francia Svezia Austria Canada Malaysia Norvegia Ceca, Repubblica Cina India Finlandia Cina, Hong Kong SAR Spagna Belgio Danimarca Polonia Messico
Corea del Sud Singapore Svizzera Regno Unito Francia Cina Norvegia Svezia Austria Ceca, Repubblica Canada Malaysia Finlandia Belgio Cina, Hong Kong SAR Danimarca India Spagna Messico Polonia
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2008 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Italia Corea del Sud Olanda Singapore Svizzera Cina Regno Unito Francia Norvegia Ceca, Repubblica Austria Canada Svezia Finlandia Belgio Malaysia Polonia Spagna Cina, Hong Kong SAR India Danimarca Messico Valore Exp. 3.763,0 3.610,7 2.537,0 1.966,8 1.505,5 1.299,6 1.243,1 684,3 659,1 612,2 552,7 411,6 386,3 382,3 335,3 320,8 301,0 287,7 235,5 191,4 185,9 170,6 158,0 126,4 113,0 Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Paese Giappone Stati Uniti Germania Italia
2009 Valore Exp. 2.763,3 2.736,6 2.023,8 1.418,0 1.175,2 1.173,3 1.111,0 577,2 491,2 460,5 396,5 306,3 297,2 275,1 269,0 237,0 236,1 225,7 190,7 162,0 149,8 130,9 129,0 101,0 92,8
Corea del Sud Olanda Singapore Svizzera Regno Unito Cina Francia Norvegia Austria Finlandia Ceca, Repubblica Canada Malaysia Svezia Belgio Spagna Danimarca India Cina, Hong Kong SAR Polonia Messico
TEG Contactor
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Capitolo 4: ANALISI MACROECONOMICA Andamento congiunturale del settore attrezzature e componenti meccanici per limpiantistica
4.1 Introduzione
Gli ultimi dieci anni sono stati contraddistinti da notevoli cambiamenti sociali, politici ed economici. I tassi di espansione economica globale, a cui eravamo abituati, negli ultimi anni sembrano ormai un lontano ricordo. Abbiamo assistito a eventi che hanno sconvolto o trasformato lintero panorama mondiale: dallattentato dell11 settembre allingresso della Cina nel WTO, dallallargamento dellUnione Europea a 27 Paesi alla riforma degli organismi di rappresentanza dellUe stessa, no alla crisi economica mondiale tuttora in atto. Da ultima, la crisi che sta interessando i Paesi del Nord Africa. La recente crisi economica ha fatto registrare in Italia una contrazione del Pil per due anni consecutivi. In particolare, riguardo alla dinamica del Pil e degli investimenti in macchinari, la crisi del 2008-09 risulta essere pi profonda se confrontata con quelle del 1975 (primo shock petrolifero), del 1982-83 (seconda crisi petrolifera), del 1992-93 (crisi valutaria nellambito del sistema monetario europeo) e del 2002-03 (scoppio della bolla nanziaria trainata dai titoli tecnologici e l11 settembre). Si tratta di una recessione particolarmente intensa, come si nota dallandamento di alcune variabili chiave indicate nel graco sottostante (gura 1).
Crescita, occupazione, produttivit e investimenti fissi lordi in impianti e macchinari 1971-2009 (variazioni percentuali) 47
Figura 1 - Crescita, occupazione, produttivit e investimenti fissi lordi in impianti e macchinari 1971-2009 (variazioni percentuali). Fonte: Rapporto Annuale ISTAT 2009
Peraltro negli ultimi dieci anni leconomia italiana ha mostrato una capacit di crescita inferiore sia a quella vissuta in precedenza sia alla media europea. Se si prende a riferimento il periodo 2001-2009, la performance di crescita italiana risulta la peggiore tra i 27 Paesi dellUe. Lanalisi dellandamento del Pil nelle maggiori economie Ue dal 2000 al 2010 evidenzia landamento a rilento delleconomia italiana. Considerando i Paesi europei pi rappresentativi, lItalia ha registrato nel periodo recessivo 2008-2009 la essione del Pil pi accentuata, pari al 6,3%, contro il 3,8% della Germania
e l1,7% della Francia. Analizzando il trend di crescita del periodo in analisi si evince che il nostro Paese cresce solo dell1,4% contro il 12,1% dellUe, risultando in assoluto leconomia meno performante. Lanalisi dellandamento del Pil nelle maggiori economie Ue dal 2000 al 2010 evidenzia landamento a rilento delleconomia italiana. Considerando i Paesi europei pi rappresentativi, lItalia ha registrato nel periodo recessivo 2008-2009 la essione del Pil pi accentuata, pari al 6,3%, contro il 3,8% della Germania e l1,7% della Francia. Analizzando il trend di crescita del periodo in analisi si evince che il nostro Paese cresce solo dell1,4% contro il 12,1% dellUe, risultando in assoluto leconomia meno performante.
Tabella 1 - Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue. Fonte: Istat
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Figura 2 Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue t1:2000-t2:2010 (numeri indice media 2000=100).
Soffermandosi ad analizzare landamento del Pil nel biennio 2008-2009, emerge, per quanto riguarda gli effetti della crisi, che limpatto stato particolarmente forte su investimenti ed esportazioni nette. Ci ovviamente ha penalizzato principalmente i Paesi, come Italia e Germania, che hanno una grande vocazione allesportazione. Landamento congiunturale del Pil in tutte le maggiori economie stato caratterizzato, a cavallo tra 2008 e 2009, da una caduta molto marcata per leffetto cumulato della contrazione delle principali componenti di domanda. Nellarco di due soli trimestri (quarto 2008 e primo 2009) si sono registrate diminuzioni dellordine del 6% in Germania, del 5% in Italia e del 3% in Francia. La congiuntura internazionale ha cominciato a registrare nel 2010 un moderato recupero delleconomia rispetto ai livelli minimi toccati nel 2009. Linizio delluscita dalla crisi stato supportato dalladozione in tutti i Paesi avanzati di politiche scali espansive, dal recupero delle scorte e dalla crescita delle economie
Il Libro Bianco della Caldareria
emergenti. Tuttavia, si teme un rallentamento nel recupero dovuto ai fattori di rischio ancora presenti sui mercati. Problematiche ancora irrisolte oppure nuove - come la crisi politica e sociale che sta interessando le coste del Mediterraneo (Tunisia, Egitto, Libia), il Medio Oriente e larea del Golfo Persico (Yemen, Iran, Bahrein) sono causa di brillazioni dei mercati energetici e, di conseguenza, delle quotazioni delle materie prime. Tali Paesi costituiscono anche degli importanti mercati di sbocco per la caldareria, con particolare riferimento al comparto Oil&Gas. Fattori frenanti della ripresa sono anche legati sia al venir meno della necessit delle imprese di ricostituire le scorte che alla fragilit del mercato del lavoro. A livello italiano ed europeo ulteriori elementi di preoccupazione giungono dallapprezzamento delleuro e dalle frizioni che stanno caratterizzando il mercato dei cambi, che rischiano di penalizzare il commercio mondiale. Per lItalia, la ripresa si prospetta a velocit ridotta rispetto alla media europea per i decit strutturali del Paese e per le difcolt di rilancio dei consumi interni.
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*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 2 - Settore impiantistica industriale (Componentistica ANIMA): produzione, esportazione, occupazione (valori in mln di euro). Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
Le previsioni per il 2011 confermano che il settore, nel suo complesso, rappresenta un valore di produzione pari a circa 15 mld. Il quadro congiunturale caratterizzato da una notevole diversit degli andamenti macroeconomici. Analizzando la produzione del settore nel periodo 2007-2011, si evince che la crisi economica internazionale dellultimo biennio ha determinato linversione di una tendenza che ancora nel 2008 si prospettava favorevole (+6,2% rispetto al 2007). Tale risultato stato positivamente inuenzato dalla performance di alcuni comparti, come ad esempio quello delle pompe, alcuni segmenti della caldareria - in particolare riferiti al settore industriale - nonch le valvole industriali. Pi in generale il favorevole andamento dellexport, incrementatosi mediamente del 9%, ha supportato in buona misura il trend positivo del 2008.Analizzando landamento dei singoli comparti, le pompe, nel 2008, hanno ottenuto buone performance registrando un aumento della produzione pari al 6,6%, dovuto principalmente al buon andamento dellexport (+6,4% sul 2007). La tipologia delle pompe non standard, utilizzate nei settori dellindustria petrolchimica e chimica, si particolarmente imposta nei Paesi Arabi, nellarea del mar Caspio e nei Paesi del Nord Africa.
Il Libro Bianco della Caldareria
*Previsioni Figura 3 - Settore impiantistica industriale (Componentistica ANIMA): produzione ed esportazioni, trend. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
50
Allinterno del comparto della caldareria, le produzioni che sono riuscite a mantenere margini positivi risultano essere quelle destinate al settore industriale (chimico, petrolchimico ed energetico), che hanno chiuso il 2008 con un aumento di circa il 5% della produzione rispetto al 2007, con una quota di export superiore al 70% della produzione totale. Il comparto valvole industriali ha registrato nel 2008 analogo andamento positivo, facendo registrare un incremento (+4%) anche in questo caso favorito dalle esportazioni. La fase positiva del 2008, come accennato, subisce uninversione di tendenza nel 2009, quando la crisi del settore nanziario, iniziata negli Stati Uniti nella seconda met del 2007, si trasforma rapidamente nel pi grave episodio recessivo della storia recente. Anche il settore Attrezzature e componenti meccanici ha registrato nel 2009 un calo della produzione (-5,5%) rispetto al 2008. Il comparto ha risentito in particolare della contrazione delle esportazioni (-10%).
*Previsioni
Figura 4 Occupazione: trend 2007-2011.
La crisi ha in effetti provocato per la maggior parte dei comparti un calo generalizzato delle vendite sui mercati esteri; unica eccezione il comparto Attrezzature e impianti petroliferi che, in controtendenza rispetto alla quasi totalit dei settori industriali, conferma le previsioni fatte nel 2008. Per questo comparto la produzione infatti aumentata nel 2009 (+6,6%), risultato legato principalmente allo sviluppo incerto delle fonti energetiche alternative, che consente al settore petrolifero di continuare a crescere. Nonostante landamento generale negativo del settore, il livello occupazionale rimasto nel 2009 sostanzialmente sugli stessi livelli dellanno precedente, perdendo solo lo 0,51%. Tale risultato stato ottenuto grazie anche alla scelta di molte aziende operanti nel settore di salvaguardare i livelli occupazionali, consci dellimportanza di mantenere al proprio interno quel capitale umano altamente specializzato che ha permesso a molti dei comparti in esame di imporsi a livello internazionale. La difesa dei livelli occupazionali, anche a salvaguardia della qualit di un Made in Italy riconosciuto globalmente, una priorit condivisa, tant che anche nel 2010 il comparto riuscito a contenere il calo delloccupazione entro il 2% rispetto allanno precedente. Le previsioni dicono che il livello occupazionale rimarr invariato nel 2011. Nella gura 5 rappresentata la consistenza in termini percentuali, nel 2010, di ciascun settore merceologico che compone il macro-settore Impiantistica. Emerge come la caldareria giochi un ruolo di primo piano: il valore di produzione della caldareria nel 2010, pari a 3.350 mln di euro, rappresenta il 23% del macro settore e il numero degli addetti, pari a 24.900 unit, ne costituisce il 32%.
Consistenza in termini percentuali che ciascun settore merceologico ha rappresentato nel 2010
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Figura 5 Consistenza in termini percentuali che ciascun settore merceologico ha rappresentato nel 2010. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
La tabella sottostante ci aiuta a riettere sulla ripartizione in termini quantitativi delle voci di produzione, esportazione e occupazione dei diversi comparti dellimpiantistica:
Ripartizione in termini quantitativi, delle voci di produzione, esportazione e occupazione dei diversi comparti appartenenti al settore Variabili Produzione mln euro 14.336,00 330,00 238,00 1.000,00 700,00 1.598,00 1.100,00 3.350,00 1.370,00 4.650,00 2010* Esportazioni mln euro 7.971,00 165,00 30,00 850,00 320,00 1.120,00 860,00 1.620,00 990,00 2.016,00 Occupazione mln euro 76.780 1.340 360 1.980 2.400 7.500 12.000 24.900 4.300 22.000
TOTALE Turbine a vapore Turbine idrauliche Turbine a gas Compressori d'aria e pompe per vuoto Pompe Attrezzature ed impianti petroliferi Caldareria Valvolame industriale Montaggio impianti industriali
*Preconsuntivo a dicembre 2010 Tabella 3 - Ripartizione in termini quantitativi, delle voci di produzione, esportazione e occupazione dei diversi comparti appartenenti al settore.Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
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Il preconsuntivo 2010 indica un valore della produzione di circa 14,3 mld di euro, con una sostanziale stabilit rispetto al consuntivo 2009 (-0,16%). Si registra un leggero miglioramento del commercio internazionale (+0,8%), mentre il mercato del lavoro ha registrato un leggero calo (-2%). Nonostante leterogeneit del settore, la tendenza di quasi tutti i comparti che lo compongono trova un punto di forza nellesportazione: la produzione del settore Attrezzature e componenti meccanici destinata per oltre il 50% allesportazione, dato che viene confermato dallanalisi storica del periodo 2007-2011, come si evince dalla tabella sotto riportata.
L esportazione dei comparti per limpiantistica Variabili TOTALE Turbine a vapore Turbine idrauliche Turbine a gas Compressori d'aria e pompe per vuoto Pompe Attrezzature ed impianti petroliferi Caldareria Valvolame industriale Montaggio impianti industriali 2007 56% 77% 14% 96% 42% 67% 78% 43% 71% 43% 2008 58% 88% 20% 85% 44% 67% 76% 45% 77% 48% 2009 55% 76% 36% 80% 42% 69% 81% 47% 68% 41% 2010* 56% 50% 13% 85% 46% 70% 78% 48% 72% 43% 2011** 56% 49% 15% 83% 46% 71% 78% 49% 71% 44%
*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 4 L esportazione dei comparti per limpiantistica. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
Le previsioni per lanno in corso sono molto prudenti a causa del continuo aumento del costo delle materie prime e del rincaro delle risorse energetiche, con particolare riguardo al prezzo del petrolio che, in costante crescita, a febbraio ha raggiunto il valore pi alto da settembre 2008. La situazione recentemente creatasi in Libia determina in particolare per lItalia incertezza e preoccupazione. Linterscambio tra i due Paesi nel primo semestre 2010 arrivato a circa 6,8 mld di euro, con un incremento del 12,53% rispetto allanno precedente. La Libia si colloca al primo e al terzo posto tra i nostri fornitori rispettivamente di petrolio e gas naturale; lItalia il primo acquirente del greggio libico e gli idrocarburi rappresentano circa il 99% delle importazioni italiane dalla Libia. Limportanza che il Paese nordafricano riveste per lItalia dimostrata anche dalla presenza stabile in Libia di oltre 100 imprese, prevalentemente collegate al settore petrolifero, alla meccanica e alle infrastrutture. Lattivit produttiva ed esplorativa condotta nelloffshore del Mar Mediterraneo, di fronte a Tripoli e nel deserto libico. Le stime sul settore fatte dallUfcio Studi ANIMA nel dicembre 2010 indicavano un leggero incremento della produzione (+4%) nel 2011 rispetto al 2010. La situazione innescatasi nel Mediterraneo potrebbe causare un arresto della ripresa che si prevedeva sostenuta principalmente dal commercio internazionale.
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2007 Produzione Export Export/Produzione Occupazione milioni milioni percentuale unit 4.000,0 1.700,0 43% 25.000
0,4%
0,0%
-0,8%
0,0%
*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 5 - Dati economici consuntivi e previsioni settore caldareria. Periodo 2007-2011. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
Il valore della produzione nel biennio 2007-2008 si mantenuto sostanzialmente stabile, intorno ai 4 mld. Nel 2008, lexport del settore cresciuto (+5,9%) rispetto al 2007 soprattutto grazie al buon andamento del settore energetico. Leterogeneit del settore caldareria si rispecchiata nel diverso andamento dei gruppi merceologici che lo compongono. Le caldaie industriali di piccole dimensioni hanno segnato landamento generale del settore; malgrado la diminuzione del costo delle materie prime, la riduzione dei prezzi ha inciso negativamente sui margini. Anche le caldaie per il settore alimentare hanno mantenuto nel 2008 i livelli di produzione del 2007. Per il gruppo recipienti semplici a pressione, la situazione stata pi critica a causa della concorrenza asiatica che ha proposto analoghi prodotti a prezzi molto pi bassi, determinando un sensibile calo del valore di produzione del 2009 rispetto allanno precedente. Il comparto allinterno della caldareria che riuscito a mantenere margini migliori stato quello dei prodotti destinati al settore industriale (chimico,
Il Libro Bianco della Caldareria
petrolchimico, energetico, ecc.). Nel 2008 si registrato un aumento di circa il 5% della produzione rispetto al 2007, con livelli di export superiori al 70% della produzione totale, in leggera crescita rispetto allanno precedente. La crisi nanziaria internazionale ha determinato nel settore in esame, una contrazione della produzione (-15%), facendo registrare nel 2009 un valore della produzione pari a 3,4 mld, come si evince dallandamento del graco sotto riportato. In generale, il settore ha registrato nel 2009 uno stallo degli ordinativi, causa congelamento o addirittura cancellazione di progetti gi avviati e si evidenziato un sostanziale slittamento dei programmi di investimento.
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*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Figura 6 Caldareria: produzione, esportazione (valori in milioni di euro). Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
* Previsioni Figura 7 Caldareria, produzione, esportazione trend 2007-2011. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
Il dato di preconsuntivo 2010 indica unulteriore contrazione (-1,5%) del valore di produzione del settore. Lanalisi complessiva che emerge nel periodo 2007-2009 relativo al valore di produzione, export e occupazione mostra un trend negativo. Il calo registrato nel corso del 2009-2010 sicuramente attribuibile alla crisi nanziaria e alla conseguente stretta creditizia operata nei confronti delle imprese. Per quanto riguarda le aspettative per il 2011 le previsioni anticipano una possibile ripresa del settore (+2,1% rispetto al 2010) tuttavia queste aspettative nel breve periodo risentono dei fattori di rischio presenti sui mercati internazionali e sono caratterizzate da un elevato grado di volatilit e incertezza. Il mercato Oil&Gas, risentendo della fase di stasi negli investimenti da parte delle grandi compagnie petrolifere, ha confermato il rallentamento. Per il 2011 si stima un sostanziale equilibrio rispetto al 2010 a causa degli sviluppi, ancora incerti, dello scenario internazionale. Le stime 2011, che fanno intravedere un miglioramento dellexport sono in parte dovute ad una ripresa dei consumi nei Paesi avanzati, fattore che ha portato a un incremento negli scambi verso le aree Extra Ue. Per le evoluzioni future del commercio estero un ruolo chiave giocato dallandamento delleuro e delle altre valute. Lapprezzamento eccessivo delleuro potrebbe infatti rallentare le esportazioni che stanno trainando il recupero della nostra economia. La situazione economica rimane s complicata, ma in un contesto di ripresa seppur incerta rispetto al trend negativo registrato nel biennio 2008-2010. Il settore caldareria riuscito a mantenere un peso di poco superiore al 20% allinterno del macro comparto dellimpiantistica industriale, come riportato nella tabella seguente.
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*Preconsuntivo a dicembre 2010 **Stime previsionali a dicembre 2010 Tabella 6 - Peso del sistema caldareria nel sistema impiantistica. Fonte: elaborazione Ufficio Studi ANIMA
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Figura 1 - Redditivit di tutte le imprese del campione (in ordinate: valori % degli indici). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
1
Per la denizione di tutte le variabili impiegate nello studio si pu consultare la nota metodologica in appendice.
Di particolare rilievo notare (figura 1) come anche gli ultimi due anni, caratterizzati da una congiuntura particolarmente negativa, abbiano prodotto una semplice stabilizzazione degli indicatori esaminati, e non una vera e propria inversione di tendenza di medio termine. Solo il ROE ha subito un brusco calo, dopo il picco raggiunto nel 2007, per via della riduzione della redditivit degli investimenti dovuta alla netta diminuzione dei volumi di fatturato nellultimo biennio2 (figura 3).
Figura 2a - Redditivit per classe dimensionale di imprese del campione (in ordinate: valori % degli indici). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
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Figura 2b - Redditivit per classe dimensionale di imprese del campione (in ordinate: valori % degli indici). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Per ulteriori spiegazioni sul legame tra ROI, ROE e leva nanziaria si veda ad esempio Caselli S. - Gatti S. (2006) Il corporate lending, Bancaria Editrice, Roma.
La situazione descritta, peraltro, risulta pi controversa quando si passa a unanalisi disaggregata per le diverse classi dimensionali delle imprese del campione. In particolare, separando le maggiori dalle piccole3 figura 2 (a, b), si nota che per le seconde il trend crescente risulta meno netto o, a seconda degli indicatori considerati, inesistente; per via, in tutta evidenza, della contrazione relativa delle vendite (figura 3), che alla fine del 2009 risultano in calo del 12% rispetto al 2005.
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Figura 3 - Andamento del fatturato per classe dimensionale di imprese del campione-numeri indice base 2005=100. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
A fronte di risultati economici non negativi, ma sicuramente incerti come quelli sin qui esposti, lecito chiedersi se essi si riverberino anche nellefficienza della gestione delle imprese. La rotazione del capitale investito, a tal proposito, indica la capacit delle imprese di generare un volume adeguato di ricavi per gli investimenti fatti o, visto altrimenti e con specifico riferimento alla situazione congiunturale contingente, la flessibilit nellaggiustare i cespiti produttivi rispetto alla contrazione dei volumi. Il dato medio (figura 4) indica un lievissimo peggioramento nellarco del quinquennio esaminato. La lettura, tuttavia, deve tenere in debita considerazione il fatto che landamento negativo quasi interamente determinato dal sottoinsieme delle imprese di pi piccola dimensione, peraltro in posizione nettamente migliore allinizio del quinquennio. Ulteriori indicazioni, di maggiore dettaglio, si possono trarre dai dati indicativi della gestione del capitale circolante (figura 5). Lassorbimento medio di risorse da esso generato4 leggermente cresciuto, soprattutto per via dellaccumulo di scorte di magazzino, per quanto ci sia stato significativamente compensato da una riduzione dei termini di incasso dai clienti. Nel dettaglio delle diverse classi dimensionali utile osservare come la durata del ciclo commerciale, tuttavia, sia molto pi contenuta, cio favorevole, nelle imprese piccole (figura 6), che sembrano cos rispondere con una maggiore efficienza della gestione del circolante ai pi stringenti vincoli nelle fonti di risorse finanziarie.
Figura 4 - Efficienza delle imprese del campione - confronti per classe dimensionale (vedere Appendice II, nota metodologica allanalisi economico finanziaria). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Figura 5 - Indici di gestione del capitale circolante per tutte le imprese del campione (in ordinata: sono indicati i giorni). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Figura 6 - Durata del ciclo commerciale per classi dimensionali (in ordinata: giorni). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
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Investimenti
Figura 7 - Investimenti complessivi per tutte le imprese del campione (in ordinata: valori %) Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
In questo caso la profondit storica dellanalisi limitata al periodo 2006-2009 per la necessit di calcolare gli investimenti come differenze (si veda la nota metodologica in appendice) tra i dati di un anno e quelli dellanno precedente. 6 Tal modo di procedere d unidea dellimpegno economico nellattivit di investimento, non della rilevanza degli investimenti rispetto allo stock di attivit produttive in essere.
Dallanalisi dei diversi tipi di investimenti gura 8 (a, b), si desume un andamento opposto di quelli materiali rispetto agli immateriali. Nel corso del 2009 i primi sono nettamente diminuiti, in controtendenza rispetto ai secondi che invece sono aumentati rispetto non solo allanno precedente, ma anche ai valori di inizio periodo. Il segnale che ne deriva controverso: da un lato pu indicare linvestimento in ricerca-sviluppo-marketing indispensabile per superare la fase recessiva; dallaltro, pu invece nascondere manovre di bilancio tese a spalmare su pi esercizi le perdite maturate nellanno di crisi e, quindi, a falsare i risultati economici conseguiti. Si deve notare che la variazione negativa degli investimenti materiali particolarmente accentuata per le imprese di dimensione minore, mentre lincremento di quelli immateriali risulta ascrivibile quasi interamente alle pi grandi.
Investimenti immateriali
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Figura 8a - Confronto tra diverse tipologie di investimenti per tutte le imprese del campione (in ordinata: valori %). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Investimenti materiali
Figura 8b - Confronto tra diverse tipologie di investimenti per tutte le imprese del campione (in ordinata: valori %). Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
62 Figura 9 - Indebitamento in rapporto al fatturato per tutte le imprese del campione. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Figura 10. Capacit di remunerare i debiti finanziari per tutte le imprese del campione7. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
7 Data la denizione grado di copertura degli interessi passivi (si veda la nota metodologica in appendice), un aumento dei valori indica un miglioramento della capacit delle imprese di pagare gli oneri nanziari.
La gura 11 (a, b), infatti, conferma la decrescita dellonerosit dei capitali di terzi e, in media, la modesta incidenza degli interessi passivi rispetto al fatturato, similmente alla maggior parte degli altri comparti industriali. In particolare questultimo dato si ridimensionato in modo confortante nel 2009, dopo il picco raggiunto nel 2008, a indicare che la contrazione del fatturato non stata relativamente pi pesante rispetto alla contemporanea riduzione dei saggi dinteresse. Il trend sullintero quinquennio moderatamente positivo per tutte le imprese del campione. Si pu cos affermare che il peso dei debiti diminuito, sia in valore rispetto al fatturato sia come incidenza sul reddito prodotto, in modo particolarmente accentuato per le imprese pi grandi.
63 Figura 11a - Indici di onerosit del debito. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Figura 11b - Indici di onerosit del debito. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
La maggiore levit del debito stata accompagnata da un apprezzabile consolidamento dello stesso, in modo particolare per le imprese maggiori, dato che lincidenza media dei debiti a medio-lungo termine sul totale dei debiti nanziari passata dal 6% a circa il 15% gura 12 (a, b).
Figura 12a - Struttura per scadenza del debito per tutte le imprese del campione. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD 64
Figura 12b - Struttura per scadenza del debito per tutte le imprese del campione. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Indici di liquidit
Figura 13a - Indici di liquidit per tutte le imprese del campione. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
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Figura 13b - Indici di disponibilit - vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria . Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Inne, i dati che riguardano la liquidit delle imprese forniscono segnali positivi. I valori medi di settore degli indici di liquidit e di disponibilit sono migliorati; quelli del secondo in modo costante di anno in anno. I due indicatori sintetizzano la capacit di coprire le passivit a breve termine con lattivo circolante; il primo con riferimento alle sole poste nanziarie (crediti a breve e liquidit), il secondo anche con le rimanenze. I valori di questultimo, sempre superiori ad 1, fanno emergere che le imprese del comparto in esame sono sempre state lontane, in modo peraltro crescente nel tempo, da situazioni di tensione nanziaria di breve termine. In questo ambito, inoltre, non si notano differenze signicative nella dinamica tra le imprese delle due classi dimensionali selezionate, ma doveroso notare come le PMI mantengano una posizione pi favorevole, particolarmente buona in assoluto per quanto attiene la liquidit immediata.
Leva finanziara
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Figura 14 - Leva finanziaria per classi dimensionali. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Sul tema della solidit patrimoniale, un ulteriore utile approfondimento (gura 15) riguarda lindice di copertura delle immobilizzazioni, che indica il rapporto tra patrimonio netto delle aziende e immobilizzazioni materiali9. Il dato medio, che parte da valori medi di settore pi che rassicuranti nel 2005, presenta nel quinquennio un trend positivo e chiude nel 2009 con un dato migliore di quello di partenza; ci vero, pur con una dinamica leggermente diversa, per entrambe le classi dimensionali analizzate. Inne utile notare come il giudizio positivo emerso sulla solidit patrimoniale trovi immediato riscontro nei valori assoluti aggregati di patrimonio netto e debiti nanziari netti delle imprese gura 16 (a, b), dove gli ultimi sono misurati per mezzo della posizione nanziaria netta (PFN), espressa come differenza tra il valore dei debiti nanziari e le disponibilit liquide. Si pu notare che la patrimonializzazione costantemente aumentata, mentre il valore dei debiti, dopo un iniziale peggioramento, nettamente diminuito nellultimo biennio; su tal punto la dinamica un po diversa per le imprese maggiori, visto che esse hanno incrementato i debiti anche nel corso del 2008 e la riduzione dellultimo anno li ha solo riportati su valori confrontabili a quelli di inizio periodo.
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Precisamente: 0,2 a fronte di 0,12. Pertanto sono auspicabili valori dellindice superiori a 1, che signicano che le immobilizzazioni materiali trovano interamente riscontro nei mezzi propri.
In denitiva il giudizio sulla capacit delle imprese del settore di tenere a debita distanza condizioni di crisi aziendale per via di unequilibrata struttura patrimoniale, non pu che essere positivo; a maggior ragione ove si consideri il trend positivo a fronte della congiuntura particolarmente negativa che ha caratterizzato lultimo biennio.
Indice struttura
Figura 15 - Indici di struttura patrimoniale per tutte le imprese del campione. Vedere Appendice II, nota metodologica allanlisi economico-finanziaria. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD 67
Patrimonio delle imprese del campione - numeri indice (base 2005 = 100)
Figura 16a - Patrimonio netto per tutte le imprese del campione-numeri indice base 2005=100. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Debiti finanziari netti delle imprese del campione - numeri indice (base 2005 = 100)
Figura 16b - Debiti finanziari netti per tutte le imprese del campione-numeri indice base 2005=100. Fonte: elaborazione su dati AIDA BVD
Si deve considerare che il periodo preso in esame, il quinquennio 2005-2009, si pone a cavallo di due diverse fasi del ciclo economico: i primi tre anni rappresentano la parte culminante di unespansione ciclica particolarmente sostenuta, mentre gli ultimi due coincidono con una fase di profonda recessione, originata nei mercati nanziari nella seconda met del 2007 e poi esplosa nel 2008 con il fallimento di importanti istituzioni nanziarie. La congiuntura negativa, nello specico del settore in esame, ha avuto un chiaro impatto sui valori di redditivit ed efcienza della gestione delle imprese del comparto della caldareria; tuttavia si riscontra una sensibile disomogeneit tra tipologie diverse di imprese, per via della molto maggiore contrazione delle vendite per le imprese di dimensione minore. Daltra parte il settore mostra chiari segnali di forza anche nel biennio 2008-2009; in particolare risaltano: - il miglioramento della liquidit delle imprese, quindi della loro capacit di far fronte agli impegni nanziari; - il rafforzamento della patrimonializzazione e della solidit strutturale, in particolar modo delle imprese minori; - la riduzione di costo dellindebitamento, dovuto al contemporaneo decremento del livello dei tassi dinteresse, e la conseguente ottima capacit di sostenerlo. La dinamica degli investimenti, sulla base dei dati analizzati e come argomentato in precedenza, appare invece di difcile lettura e non consente di trarre conclusioni denitive; pertanto meriterebbe ulteriore approfondimento con dati pi dettagliati di quelli che si sono potuti analizzare in questo studio. Nel complesso, sulla base di quanto evidenziato nei paragra precedenti, si pu concludere che le imprese del settore sono state capaci di rispondere in modo adeguato e strutturale alle difcolt congiunturali e che allinizio del 2010 potevano affrontare la ripresa partendo da una posizione ben salda.
CONCLUSIONI
La caldareria italiana rappresenta uneccellenza allinterno del sistema manifatturiero nazionale: i risultati emersi dallo studio indicano come elemento caratterizzante la grande capacit di penetrazione dei mercati internazionali, ponendo a pieno titolo il settore come comparto di primo piano nel panorama del Made in Italy. Particolarmente signicative sono le performance di segmenti come gli Scambiatori di calore, con un valore di export che nel 2009 ha totalizzato 1.118,5 mln di dollari, e i Serbatoi e cisterne in ferro o acciaio con capacit superiore ai 300L che, sempre nel 2009, ha realizzato esportazioni per un valore di 527,4 mln di dollari. Il volume delle esportazioni di entrambe queste produzioni pressoch raddoppiato nel periodo di riferimento 2005-2009, riconfermando la leadership mondiale raggiunta dallindustria italiana. Gli importanti successi raggiunti dal settore sono il risultato degli sforzi compiuti nel corso degli anni da parte delle imprese, in termini di continui investimenti in ricerca e innovazione e per il miglioramento delle metodologie di fabbricazione, adottando nuove e importanti tecnologie di costruzione e/o trasformazione. Si tratta di aziende profondamente radicate nel tessuto sociale nazionale, che rappresentano oggi la vera essenza del Made in Italy in termini di creazione e mantenimento di posti di lavoro e di ricchezza per il Paese. Necessariamente la sda per il prossimo futuro creare le condizioni afnch comparti produttivi come la caldareria possano continuare a sostenere le sde dei mercati globali, mantenendo radicato nel territorio quel know-how faticosamente creato nel tempo. Per le imprese del settore continuare a sostenere la sda della competitivit nellattuale contesto sta diventando sempre pi difcile: le continue trasformazioni nel panorama internazionale, con nuovi competitor provenienti dai Paesi emergenti, i cambiamenti delleconomia e soprattutto la mancanza di una vera politica industriale in Italia sono i fattori che mettono a rischio il futuro dellindustria nazionale. Oggi le imprese italiane devono affrontare concorrenti di alto livello, molto competitivi economicamente in quanto sostenuti da politiche governative che ne favoriscono sviluppo e strategie commerciali aggressive; lesempio pi signicativo la Corea del Sud il cui governo locale supporta e sostiene con interventi legislativi, scali e regolamentari i produttori di componenti, attrezzature e impianti in particolare per Oil&Gas. Il trend negativo di alcuni segmenti della caldareria (es. Caldaie a tubi dacqua con produzione oraria di vapore >45t, ovvero le caldaie di grossa taglia per produzione di energia elettrica) un primo segnale di preoccupazione per la nostra industria, che ha visto le imprese italiane perdere quote di mercato passando dal 2007 al 2009 dalla terza alla sesta posizione nellexport mondiale, a vantaggio di Paesi come la Cina, Corea del Sud ed India. Come evidenziato dallo studio le imprese italiane del settore della caldareria sono ancora solide dal punto di vista nanziario e presenti sui mercati internazionali: lanello debole del sistema Paese Italia la mancanza di una politica industriale nazionale altrettanto efcace. pi che mai urgente: - risolvere i problemi strutturali cronici italiani che rappresentano un grosso svantaggio per chi deve competere sui mercati internazionali: carenza di infrastrutture, rilevante costo di energia e gas, elevata tassazione e pesante burocrazia; - rendere vantaggioso limpiego di componenti italiani nei progetti nazionali gestiti dai grandi committenti (end user e EPC contractor); - supportare adeguatamente lo sviluppo dellintera liera dellimpiantistica (materie prime, semilavorati, fabbricazione, ingegneria e servizi), creando le condizioni che favoriscono unefcace coesione tra le imprese italiane che potranno cos presentarsi compatte e competitive sui mercati internazionali. Questi obiettivi devono essere declinati in interventi strutturali che non possono essere ancora rimandati, pena il declino della caldareria italiana. La competitivit del nostro Paese non potr ancora fondarsi solo sulliniziativa degli imprenditori, che continueranno comunque a impegnarsi: il governo deve fare la sua parte, ad esempio sostenere le esportazioni, incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo e nella formazione delle risorse umane e favorire le aggregazioni per la crescita dimensionale. Sostenere con adeguate politiche industriali un comparto come la caldareria signica investire in un importante settore del Made in Italy, in cui la meccanica stata, e dovr rimanere un valore fondamentale.
Il Libro Bianco della Caldareria
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I condensatori di vapore sono quindi costituiti da un involucro che racchiude il fascio di tubi scambiatori allinterno dei quali scorre lacqua di raffreddamento, chiuso alle due estremit dalle piastre tubiere. A queste ultime sono ssate le testate del condensatore normalmente realizzate in due met indipendenti ispezionabili separatamente e costruite in modo da consentire il funzionamento del condensatore anche quando met dei tubi sottoposta alle operazioni di pulizia interna. Lingresso del vapore avviene attraverso un condotto, o bocchello posto nella parte superiore del mantello, di solito a sezione rettangolare la cui funzione quella di accogliere il vapore proveniente dalla turbina e di permetterne una distribuzione ottimale allinterno del mantello del condensatore. Inferiormente allinvolucro si trova il cosiddetto pozzo caldo, un volume realizzato esternamente allinvolucro, ma totalmente saldato ad esso, e destinato ad accogliere il vapore condensato. Accanto a questi importanti e fondamentali parti del condensatore ci sono gli estrattori di incondensabili, la cui funzione quella di estrarre i gas incondensabili che possono accompagnare il vapore: se si eliminano questi gas, aumenta il coefciente di scambio termico in modo esponenziale.
E molto importante quindi saper prevedere la zona di accumulo di questi gas allinterno del condensatore per ottimizzare il rendimento non solo dellapparecchio ma dellintero impianto. Il condensatore di vapore viene di solito fornito corredato di altri accesori alcuni destinati a garantire la sicurezza di funzionamento, quali la valvola di emergenza (safety reliefe valve) e i dischi di rottura, e di altri destinati a completare le capacit funzionali del condensatore, quali il gruppo del vuoto, necessario per lestrazione degli incondensabili, costituito da eiettori a vapore o da pompe ad anello liquido, il gruppo di rilancio condense, formato da pompe collegate a motori elettrici e tutte le relative tubazioni di connessione tra tutti i componenti qui citati. Astra Refrigeranti ha recentemente progettato e realizzato diversi scambiatori di questo tipo, destinati al mercato estero, e completi di tutte gli accessori e gli impianti a corredo necessari per il loro corretto funzionamento. Nelle immagini allegate sono messi a confronto il condensatore cos come progettato, attraverso luso dei pi moderni sistemi di calcolo termico, uidodinamico e meccanico, e totalmente progettato tramite sistema CAD 3D, con gestione informatizzata della distinta base, caratteristica indispensabile in progetti di simile complessit, per garantire una gestione economica e ottimizzata nei tempi degli acquisti e della costruzione. La seconda immagine mostra invece il condensatore nito, realizzato nel nuovo stabilimento Astra Refrigeranti. Con la progettazione e realizzazione di questi impianti si concretizzano gli investimenti in risorse umane e in attrezzature e strumenti di lavoro realizzati da Astra Refrigeranti in questi anni, volti ad aumentarne la capacit tecnologica e la competitivit.
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Bono Sistemi Cogenerazione da vinacce esauste Lesperienza maturata nel settore della cogenerazione ha permesso a Bono Sistemi Spa (azienda del gruppo Cannon) di contribuire alla realizzazione di una centrale alimentata a vinacce esauste, presso la Distilleria Villapana, leader italiano nella produzione di acido tartarico ed alcool etilico, con sede a Faenza, uno dei pi importanti distretti italiani per la distillazione di frutta e residui agricoli. La produzione di acidi tartarici, tartrati di potassio e alcool etilico a partire dai sottoprodotti dellindustria vinicola genera unenorme quantit di residui, denominati vinacce esauste, di difcile gestione e nello specico quanticabili in 36.000ton/anno. Bono Sistemi, valutando le propriet chimico siche della vinaccia e le necessit dellimpianto di estrazione e distillazione di Villapana, ha concepito una appropriata soluzione di recupero e valorizzazione energetica dei residui di produzione. La soluzione proposta da Bono Sistemi ha portato alla denizione di un impianto di cogenerazione con ciclo Rankine a vapore alimentato a vinacce esauste, in grado di generare 7MW termici in vapore necessari al processo di produzione e 1,3MW elettrici, per il quale sia il sistema di combustione a griglia mobile sia il generatore di vapore surriscaldato ad alta temperatura e pressione sono stati integralmente ingegnerizzati e costruiti nelle proprie ofcine. Il sistema di combustione, alimentato con 5ton/ora di vinacce esauste, caratterizzato da una griglia inclinata mobile a barrotti, appositamente studiata per lutilizzo di questo combustibile estremamente umido e di piccola pezzatura. I fumi caldi della combustione cedono il loro calore allacqua generando 13ton/ora di vapore surriscaldato a 420C e 40bar, in un generatore di calore progettato per minimizzare i ben noti problemi di erosione e sporcamente tipici dellutilizzo di biomasse come combustibile, e massimizzare lafdabilit e la disponibilit dellimpianto. Il vapore inviato a una turbina a contropressione, da cui vengono spillate 11 ton di vapore, necessarie alla distilleria per la produzione di alcool etilico, cogenerando 1,3MW elettrici, con rendimento complessivo di impianto pari al 70,5%. Limpianto, costruito in meno di 14 mesi e ora in funzione a pieno regime, stato progettato in accordo a restrittive normative ambientali e antisismiche e occupa una supercie di 20x30m, per 17m di altezza.
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CosMec
Lesperienza maturata ha permesso a CosMec di essere riconosciuta nel settore dellOil&Gas prevalentemente per la progettazione di dettaglio e la costruzione di apparecchiature in pressione e montaggio di package completi. Avvalendosi di un team di tecnici qualicati e di saldatori patentati in grado di fornire Pressure Vessel realizzati dal semplice acciaio al carbonio, allacciaio inox e ai pi complicati acciai claddati.
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CosMec ha maturato questa esperienza gi anni fa e, grazie a una commessa aperta nel 2010 che si protratta anche del 2011, ha ribadito la propria capacit costruttiva e organizzativa relativa ad un progetto in Algeria. Peculiarit di questo progetto stata la progettazione e la fabbricazione di Pressure Vessel sino a 3 metri di diametro claddati internamente sia in acciaio inox AISI 316L che in Hastelloy. CosMec detiene inoltre in know-how di sistemi di ltrazione, tra i quali la ltrazione dellacqua con ltri autopulenti sino a portate di 5000m/h e sistemi di ltrazione duplex per il crudo. Una recente commessa ha permesso a CosMec di installare presso una piattaforma in Messico un sistema di ltrazione del crude oil.
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ICI Caldaie
Impianto con generatore a tubi dacqua Luogo di installazzione: Italia Anno di installazione: 2009 ICI Caldaie ha fornito una centrale termica completa atta a produrre pi di 50ton/ora di vapore saturo alla pressione di 25 bar, composta da due generatori a tubi dacqua modello CFD 25/25 DF, un degasatore termo sico in acciaio inox, sistema di trattamento dellacqua e camini. I generatori forniti sono stati interamente
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Degasatore posizionato
progettati e costruiti allinterno degli stabilimenti mediante moderne stazioni CAD e algoritmi di termouidodinamica alla base della ricerca e sviluppo di ICI Caldaie. La caldaia inoltre stata sottoposta a severi controlli tramite test non distruttivi con ultrasuoni e liquidi penetranti, mentre un collaudo idrostatico nale ne ha certica lafdabilit, in linea con le direttive CE. Lintera installazione, dimensionata sulla capacit di centrale pari a 75ton/ora stata fornita di un degasatore da 50m del tipo pressurizzato per ridurre le quantit di gas corrosivi nellacqua di alimento e da un impianto di trattamento acqua osmosi inversa che permette controllare le caratteristiche dellacqua in termini di temperatura e caratteristiche chimico/siche. La struttura stata completata con un sistema di analisi combustione, che modulando il rapporto comburente e combustibile garantisce un rendimento totale maggiore. Tutti gli accessori installati permettono cos una protezione dellintero impianto, un risparmio energetico e un notevole risparmio economico. Inne, grazie al lavoro in termini di implementazione di PLC presso ICI Caldaie, stato installato un proprio quadro comando e controllo che consente una personalizzazione delle funzioni e la completa gestione della centrale da remoto.
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Degasatore
Degasatore posizionato
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Lo scambiatore a destinazione
La precipua funzione di tale tipo di componenti il miglioramento del rendimento termico dellimpianto in cui sono installati, ottenuto mediante il processo che si realizza negli stessi che quello di riscaldare, sino a una opportuna temperatura, lacqua di alimento prima della sua immissione nel generatore di vapore, mediante scambio termico con vapore spillato dalla turbina. Le rilevantissime portate di acqua di alimento e di vapore uenti nei riscaldatori in esame, che nelle condizioni pi severe sono pari rispettivamente a 8,5 mln di kg/h ed a 450.000kg/h circa, si traducono in una taglia molto grossa degli apparecchi e richiedono una attenta e sosticata analisi sia di tipo termo uidodinamico, atta a conseguire i valori richiesti di efcienza di scambio termico e a evitare dannosi fenomeni vibratori e/o erosivi, sia di tipo strutturale,usualmente eseguita mediante il metodo degli elementi niti. Tale rilevante taglia richiede inoltre il ricorso a materiali, non usuali, di elevate caratteristiche meccaniche, onde limitare gli spessori e quindi il peso di questi componenti, comunque piuttosto rilevante, sorando, nelle condizioni di esercizio, 200 tonnellate. Tutto quanto sopra si traduce in severi requisiti, cui attenersi in tutte le fasi realizzative a partire da quelle dingegneria, gi insiti nei dati di progetto ed acuiti dalle stringenti prescrizioni del Cliente e delle normative applicabili, oltre che delle esigenze di qualit proprie di componenti destinati a gruppi nucleari. Ci fa si che i riscaldatori in esame possano essere considerati del tutto legittimamente un prodotto deccellenza.
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S.T.F. Riscaldatori dellacqua dalimento dei generatori di vapore per gruppi nucleari da 1.300MW
I riscaldatori dellacqua di alimento, cui si fa riferimento, fanno parte del ciclo termico di Unit da 1.300MW di Centrali Nucleari EDF di tipo PWR (Pressure Water Reactor). La precipua funzione di tale tipo di componenti il miglioramento del rendimento termico dellimpianto in cui sono installati, ottenuto mediante il processo che si realizza negli stessi che quello di riscaldare, sino a una opportuna temperatura, lacqua di alimento prima della sua immissione nel generatore di vapore, mediante scambio termico con vapore spillato dalla turbina. Le rilevantissime portate di acqua di alimento e di vapore uenti nei riscaldatori in esame, che nelle condizioni pi severe sono pari rispettivamente a 8,5 mln di kg/h ed a 450.000kg/h circa, si traducono in una taglia molto grossa degli apparecchi e richiedono una attenta e sosticata analisi sia di tipo termo uidodinamico, atta a conseguire i valori richiesti di efcienza di scambio termico e a evitare dannosi fenomeni vibratori e/o erosivi, sia di tipo strutturale,usualmente eseguita mediante il metodo degli elementi niti. Tale rilevante taglia richiede inoltre il ricorso a materiali, non usuali, di elevate caratteristiche meccaniche, onde limitare gli spessori e quindi il peso di questi componenti, comunque piuttosto rilevante, sorando, nelle condizioni di esercizio, 200 tonnellate. Tutto quanto sopra si traduce in severi requisiti, cui attenersi in tutte le fasi realizzative a partire da quelle dingegneria, gi insiti nei dati di progetto ed acuiti dalle stringenti prescrizioni del Cliente e delle normative applicabili, oltre che delle esigenze di qualit proprie di componenti destinati a gruppi nucleari. Ci fa si che i riscaldatori in esame possano essere considerati del tutto legittimamente un prodotto deccellenza.
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Riscaldatore dacqua alimento per centrali nucleari EDF di tipo PWR in uscita dallo stabilimento
Riscaldatore dacqua alimento per centrali nucleari EDF di tipo PWR in officina
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TenarisDalmine
TenarisDalmine produce unampia gamma di tubi senza saldatura per caldaie in acciai al carbonio, medio e alto legati progettati per resistere ad alte temperature e alte pressioni. In collaborazione con la societ di Tenaris in Giappone, NKKTubes, sono stati sviluppati anche acciai inossidabili austenitici avanzati che combinano ottima resistenza allo scorrimento viscoso e resistenza allossidazione e corrosione a caldo. Per rispondere alle richieste di una sempre maggiore efcienza delle centrali a carbone supercritiche e ultrasupercritiche, TenarisDalmine ha messo a punto tubi rigati (ried) prodotti presso il proprio stabilimento di Costa Volpino attraverso un particolare processo produttivo che sagoma un prolo allinterno del tubo secondo le speciche del cliente. Il prolo determina un aumento della turbolenza dei uidi, permettendo un migliore scambio termico in particolare nelle condizioni di carico parziale della centrale, garantendo una maggiore essibilit operativa nonch minori rischi di surriscaldamento dei singoli tubi.
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Tubi rigati dettaglio
Laboratorio di Creep
Lesercizio dei materiali alle elevate temperature e pressioni tipiche delle centrali termoelettriche avviene in regime di scorrimento viscoso (anche chiamato creep). Lo scorrimento viscoso un fenomeno di danneggiamento dei materiali dovuto alla lenta ma continua variazione microstrutturale dellacciaio che causa una riduzione progressiva delle propriet del materiale stesso. Su questo tema TenarisDalmine sta effettuando studi in collaborazione con i principali laboratori di ricerca e sviluppo riconosciuti a livello internazionale. Il laboratorio di creep di cui dotato lo stabilimento di TenarisDalmine conduce studi approfonditi sui materiali per caldaie con test di lunga durata. Alcune prove in corso su acciai alto legati avanzati hanno superato le 115.000 ore, pari a circa 14 anni. In collaborazione con il CSM di Roma (Centro Sviluppo Materiali) vengono eseguite anche approfondite analisi sullevoluzione microstrutturale per vericare la stabilit a lungo termine dei materiali in condizioni di esercizio. Grazie alla collaborazione con TenarisNKKTubes, stato messo a punto un nuovo acciaio inossidabile austenitico - TEMPALOY AA-1 - adatto alla costruzione di surriscaldatori e risurriscaldatori operanti al di sopra di 600 C, come avviene nelle caldaie ultrasupercritiche di ultima generazione. Grazie a un particolare processo sviluppato dalla societ giapponese gi negli anni 70, il TEMPALOY AA-1 si caratterizza per uneccellente resistenza allossidazione da vapore, fenomeno di particolare importanza da considerare nella scelta dei materiali per caldaie. Tale risultato ottenuto tramite una deformazione a freddo localizzata nella parete interna del tubo che favorisce una rapida diffusione del cromo sulla supercie: laumento locale del tenore di cromo determina un signicativo aumento della resistenza allossidazione. Lesperienza in esercizio per molti anni di tubi trattati con tale processo dimostra lafdabilit nel tempo e la drastica riduzione del tasso di ossidazione. Sono stati inoltre condotti test di resistenza alla corrosione di lunga durata che simulano la combustione di carbone. TenarisDalmine anche impegnata nel campo delle energie rinnovabili. Recentemente ha, infatti, fornito tubi per uno dei pi importanti progetti realizzati in Spagna: una centrale solare a concentrazione che sfrutta lenergia delle radiazioni solari per produrre vapore che viene espanso in turbina per produrre energia elettrica.
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La Walter Tosto ha costituito un team di progetto dedicato alle attivit di project management, alla realizzazione dellingegneria e alla qualica dei fornitori, nonch al coordinamento delle strutture aziendali di gestione del sistema qualit/ambiente/sicurezza e delle attivit di produzione. Le funzioni qualit e welding sono attualmente impegnate nel portare a termine ladeguamento ai requisiti specici del codice RCC-MR.
A breve verr conclusa la qualica dei fornitori e subfornitori e la verica dellingegneria, a cui seguir lattivit esecuzione dei mock up, nalizzata a mettere a punto le sequenze costruttive, i procedimenti di saldatura e le modalit di controllo da realizzare in fase di fabbricazione il cui inizio previsto per il mese di novembre 2011. Oltre alle sequenze di lavorazione, considerate le dimensioni dei pezzi, molto importante denire la modalit di movimentazione, progettando adeguati mezzi di posizionamento. La fase di assiemaggio e il trasporto dei settori del vacuum vessel richiederanno particolari attenzioni e precauzioni, infatti, a monte dellavvio del processo di fabbricazione, lufcio tecnico sta progettando un sistema di handling ad hoc. Per la realizzazione di questa commessa lazienda sta investendo, oltre che in risorse umane, anche in asset: - un nuovo laboratorio per la realizzazione di progetti di ricerca avanzata; - un nuovo stabilimento produttivo per lavorazioni in clean conditions; - nuova alesatrice a portale (m 10x10x32 5 assi) installata nel sito produttivo di Ortona; - laser scanner 3D per controlli dimensionali; - attrezzature tailor made robotizzate, per lesecuzione dei controlli non distruttivi.
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Federata
In collaborazione con
UCC - Associazione costruttori caldareria via A. Scarsellini 13 - 20161 Milano | tel. +39 0245418.500 - fax +39 0245418.545 caldareria@anima.it - www.caldareria.it