Sei sulla pagina 1di 94

Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria

Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI


Prof. Ing. Marco Boscolo

Impianti di distribuzione dei


fluidi (“piping”)
Prof. Ing. Marco Boscolo

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 1


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Generalità
• Gli impianti industriali necessitano per il loro
funzionamento di fluidi che sono distribuiti da
appositi impianti denominati impianti generali
• La progettazione di tali impianti deve essere
improntata a criteri di:
– Economicità (sia di installazione che di gestione)
– Risparmio energetico
– Espandibilità
– Manutenibilità
– Affidabilità

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 2


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Generalità
• Le reti di distribuzione devono essere per quanto
possibile:
– Visibili
– Ispezionabili
– Chiaramente individuabili (impiego del colore,
indicazioni di vari tipo, sensi di percorrenza ecc.)
• Le reti non devono:
– Essere di intralcio
– Essere danneggiate dal transito dei veicoli
– Occupare spazi di lavoro
– Costituire barriera alla luce naturale
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 3
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Piping
• Gli elementi costitutivi di una rete sono i
seguenti:
– Tubi
– Giunti, raccordi, flange e guarnizioni
– Organi di intercettazione e regolazione
– Accessori (manometri, misuratori di portata,
filtri, compensatori di dilatazione, scaricatori di
condensa ecc.)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 4


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Simbologia
• Per la rappresentazione schematica delle reti di
tubazioni si addotta una simbologia unificata
• La UNI 9511 specifica i simboli da adottare per i
seguenti impianti:
– Condizionamento dell’aria, riscaldamento,
ventilazione, idrosanitari, gas per uso domestico
– Apparecchi e rubinetteria sanitaria
– Catene di regolazione automatica
– Refrigerazione
– Drenaggio e scarico acque usate

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 5


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Piping – Simbologia grafica

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 6


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Piping – Simbologia grafica

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 7


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Piping – Simbologia grafica

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 8


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Esempio di schema
funzionale

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 9


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Diametro Nominale (DN)


• Il diametro nominale (DN) è una designazione
numerica comune a tutti gli elementi di una
tubazione (tubi, flange, saracinesche, ecc.)
destinata a convogliare fluidi;
• esso rappresenta, approssimativamente, la
dimensione in millimetri del diametro interno
dell'elemento di tubazione.
• Il DN è di solito utilizzato per le tubazioni di
acciaio e di ghisa.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 10


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Diametro Nominale (DN)


• La serie dei diametri nominali unificati e
da impiegare di preferenza è, in Italia, la
seguente (norma UNI 1282):
• 1 -1,5 -2 -2,5 -3 -4 -5 -6 -8 -10-15 -20 -25 -
32 -40 -50 -65 -80 -100 -125 -150 -175-200
-250 -300 -350 -400 -500 -600 -700 -800 -
900 -1000 -1200 -·1400 -1600 -1800 -2000
2200 -2500.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 11


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Diametro Nominale (DN)


• I tubi possono essere designati con il diametro
interno o esterno e con lo spessore (entrambi in
millimetri)
• Esempio: Tubo in acciaio liscio, trafilato a caldo
ss: INT=131.7; EST=139.7; spessore 4
– DN 125
– 139,7/4
– 131,7/4
– (131,7/139,7)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 12


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Diametro Nominale (DN)


• In America il diametro è ancora definito in pollici
(norme ANSI: American National Standard
Institute);
• La designazione è recentemente cambiata:
• 3/8” NPS 3/8
(Nominai Pipe Size).:
• Diametri più usati: 3/8 -1/2 -3/4 -1 -11/4 -11/2 -2 -
21/2 -3 -4 -5 -6 -8 –10 -12 -14 -16 -18 -20 -24 -26 -
28 -30 -34 -36 -38 -40 -42 -44 -46 -48.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 13


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Pressione nominale (PN)


• La pressione nominale (PN) indica una
pressione convenzionale, espressa in bar,
caratterizzante la resistenza massima degli
elementi costituenti una tubazione
• Le pressioni nominali unificate e di più
frequente impiego sono le seguenti (norma
UNI EN 1333): 2,5 -6 -10 -16 -25 -40 -63 -
100.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 14


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Pressione nominale (PN)


• Per i tubi di acciaio, ad ogni valore della
pressione nominale corrispondono tre
valori della pressione di esercizio, a seconda
del grado di sicurezza richiesto, stabilito in
base alla natura chimica del fluido (non
pericoloso, pericoloso, molto pericoloso)
ed alla sua temperatura (T<120°C,
120<T<300°C, T>300°C)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 15


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Pressione nominale (PN)


• Per determinare la pressione massima di
esercizio alla quale può essere sottoposta
una tubazione, si considerano tre casi:
1. Fluidi non pericolosi, T<120°C: la pressione
di esercizio coincide con la pressione
nominale: in tal caso una valvola PN6 può
essere sottoposta al massimo a 6 bar

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 16


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Pressione nominale (PN): IIa condizione


• fluidi pericolosi, T<120°C
• fluidi non pericolosi, 120<T<300°C
• La massima pressione di esercizio è pari
all’80% della pressione nominale
• gasolio alla temperatura ambiente (fluido
infiammabile, temperatura al di sotto del
punto di infiammabilità = pericoloso): una
valvola PN6 può essere sottoposta al
massimo a 4.8 bar
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 17
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Pressione nominale (PN): IIIa condizione


• fluidi molto pericolosi, T<120°C
• fluidi non pericolosi, T>300°C
• Tutti i casi non contemplati in precedenza
• La massima pressione di esercizio è pari
all’64% della pressione nominale
• Soluzione di acqua e ammoniaca al 5% alla
temperatura ambiente (fluido molto
pericoloso): una valvola PN6 può essere
sottoposta al massimo a 3.8 bar
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 18
Pressione di prova idraulica
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

N.B.: la prova idraulica (pressatura) va eseguita dopo la


posa in opera delle tubazioni e prima della loro messa in
esercizio

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 19


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Esempio
• Flessibile di collegamento del bruciatore al
gruppo spinta nafta:
• Pressione di esercizio: 22bar
• Temperatura di esercizio: 110°C
• Fluido infiammabile sopra la temperatura di
accensione: molto pericoloso
• Pressione nominale della linea:
Pesercizio 22
• PN    34,375 PN40
0.64 0.64
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 20
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi: criteri di scelta


• In base al materiale di cui sono costituiti i tubi:
acciaio, ghisa, materie plastiche, calcestruzzo,
rame ecc.
• La scelta del materiale va fatta tenendo conto:
– delle caratteristiche chimico-fisiche “interne” del
fluido da trasportare (aggressività, temperatura,
pressione),
– Condizioni ambientali “esterne” in cui le tubazioni
verranno a trovarsi (temperatura, pressione,
aggressività)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 21


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi: criteri di scelta


• In base al tipo costruttivo dei tubi (con o senza
saldatura, con estremità piane, smussate o filettate,
con o senza rivestimento protettivo). La scelta si
fa ancora in base a
– natura del fluido
– portata,
– pressione di esercizio
– modalità di installazione (interrato, aereo nell'interno
dei fabbricati o all'aperto)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 22


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi di acciaio
• Possono essere costruiti con
– saldatura (partendo da nastri di acciaio che vengono
prima curvati e dopo saldati secondo processi diversi)
– senza saldatura (mediante procedimento di
laminazione o di pressatura a caldo e finiti con ulteriore
lavorazione di trafilatura a caldo ed a freddo)
• Le norme UNI e UNI EN ne precisano la
classificazione, le caratteristiche, le dimensioni e
le prove

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 23


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi di acciaio con estremità filettate (gas)


• Tubi di produzione corrente, di acciaio non
legato Fe 330, saldati o senza saldatura, facilmente
lavorabili, fomiti, a richiesta, con le estremità già
filettate oppure lisce
• Normalmente utilizzati per impianti convoglianti
fluidi in pressione (acqua, gas, combustibili liquidi
ecc.)
• Esistono tre serie (leggera, media e pesante)
• Vengono posti in opera mediante giunzioni filettate
e sono filettabili

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 24


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi di acciaio con estremità filettate (gas)


• La filettatura è di norma conica ed i tubi
possono essere fomiti con manicotto
avvitato ad una delle estremità.
• Su richiesta, sono anche prodotti con
filettatura cilindrica.
• Sono disponibili in versione zincato a
caldo o nero (senza zincatura)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 25


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in acciaio senza saldatura, serie media, filettabili, con


manicotto (norma UNI 8863).

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 26


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in acciaio lisci


• Hanno le estremità lisce (prive di
filettatura) e vengono posti in opera
mediante saldatura (diretta, con giunto a
bicchiere, su flangia ecc.)
• Consentono una tenuta stagna
• Disponibili per diametri fino a 600 mm
• Realizzati in acciaio non legato Fe330
• Disponibili nella versione con o senza
saldatura
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 27
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Dimensioni e masse di tubi senza saldatura con estremità


lisce di acciaio non legato di base

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 28


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in acciaio per applicazioni meccaniche


• Possono convogliare fluidi in pressione ma
devono essere in grado di sopportare elevate
sollecitazioni (torcente, flettente, taglio)
• Sono ottenuti senza saldatura,
• In acciaio di qualità sia legato che non
legato
• Sono impiegabili per alte temperature

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 29


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in acciaio per condotte


• Sono impiegati nella realizzazioni di
metanodotti, oleodotti ed acquedotti.
• Si classificano in tubi per il trasporto di:
– liquidi acquosi, inclusa l'acqua per il consumo
umano (UNI EN 10222 e 10224);
– fluidi combustibili (UNI EN 10208, 5L API);
– gas naturale.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 30


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in acciaio non legato per condotte d’acqua


(UNI EN 10224)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 31


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi speciali in acciaio


• Adatti per condizioni particolarmente severe di
esercizio (temperatura, corrosione, ecc.). Sono
costruiti:
– senza saldatura
– con acciai legati,
– in esecuzione a caldo ed a freddo,
– ad alto contenuto di Cr, quali gli acciai inossidabili dei
vari tipi (a struttura austenitica, ferritica e martensitica)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 32


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi speciali in acciaio


• sono impiegati
– nel campo delle alte temperature,
– nelle industrie dell'azoto (e derivati),
– farmaceutica e conserviera,
– enologia,
– nelle tintorie,
– ove sono richiesti elevati valori di resistenza
meccanica di scorrimento a caldo e stabilità
all'ossidazione ed alla corrosione

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 33


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in ghisa sferoidale


• Costituiti da ghisa sferoidale ottenuta dalla ghisa
grigia immettendo magnesio nella fusione.
• L’aggiunta provoca l'agglomerazione del
carbonio, all'atto della solidificazione, in forma di
sferoidi
• Si ottengono caratteristiche meccaniche
pressoché equivalenti a quelle degli acciai
• I tubi sono prodotti per centrifugazione in
apposite conchiglie secondo un moto di veloce
rototraslazione
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 34
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in ghisa sferoidale: soluzioni costruttive


• normalmente dotati di giunto a bicchiere
con guarnizione in elastomero
• disponibili in versione flangiata (su richiesta
e per applicazioni particolari)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 35


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in ghisa sferoidale: rivestimento interno


• Malta cementizia di tipo alluminoso:
trasporto di acque grezze o reflue destinate
all’irrigazione, acque cloacali
• Malta cementizia di altoforno a basso
contenuto di calce libera: acque potabili e
acque destinate all’irrigazione (non si ha
cessione né produzione di sostanze nocive a
contatto con l’acqua)
• Vernice bituminosa nera: gas naturale
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 36
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in ghisa sferoidale: rivestimento esterno


• Rivestimento in zinco
metallico o in lega di
zinco-alluminio
(maggiore protezione)
• Finitura in
– Vernice sintetica
– Vernice bituminosa nera
– Vernice epossidica
azzurra (acqua potabile) o
rossa (fognature)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 37


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in ghisa sferoidale: impieghi


• I tubi in ghisa sono particolarmente resistenti alla
corrosione e vengono pertanto impiegati nella
realizzazione di condotte interrate (acquedotti,
fognature e gas)
• Oltre ad offrire caratteristiche paragonabili a
quelle dell'acciaio ed una buona duttilità,
resistono meglio dell'acciaio all'aggressività del
terreno, sia per le proprietà intrinseche del
materiale, sia per la presenza dei giunti a bicchiere,
dotati di una guarnizione in elastomero che agisce
da giunto dielettrico contro le correnti vaganti

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 38


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
PIAZZALE OBERDAN – BRESCIA - Realizzazione di un by-pass della condotta
esistente in fibrocemento D.E.1400 per la distribuzione di acqua potabile effettuato
con la posa di tubo in ghisa sferoidale DN1000

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 39


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
PIAZZALE OBERDAN – BRESCIA - Realizzazione di un by-pass della condotta
esistente in fibrocemento D.E.1400 per la distribuzione di acqua potabile effettuato
con la posa di tubo in ghisa sferoidale DN1000

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 40


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
PIAZZALE OBERDAN – BRESCIA - Realizzazione di un by-pass della condotta
esistente in fibrocemento D.E.1400 per la distribuzione di acqua potabile effettuato
con la posa di tubo in ghisa sferoidale DN1000

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 41


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
PIAZZALE OBERDAN – BRESCIA - Realizzazione di un by-pass della condotta
esistente in fibrocemento D.E.1400 per la distribuzione di acqua potabile effettuato
con la posa di tubo in ghisa sferoidale DN1000

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 42


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
Realizzazione del III lotto del collettore fognario della VALTROMPIA (BS) - tubi
in ghisa sferoidale per fognatura DN 1000/600/500/400/300

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 43


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
Realizzazione del III lotto del collettore fognario della VALTROMPIA (BS) - tubi
in ghisa sferoidale per fognatura DN 1000/600/500/400/300

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 44


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
Realizzazione del III lotto del collettore fognario della VALTROMPIA (BS) - tubi
in ghisa sferoidale per fognatura DN 1000/600/500/400/300

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 45


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in rame: caratteristiche generali


• elevata conduttività
elettrica
• elevata conduttività
termica
• buona resistenza alla
corrosione
• tenuta ai gas;
• possono sopportare
pressioni di esercizio di
alcune decine di bar
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 46
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in rame: impieghi e tipologia di giunzioni


• Impieghi: impianti idrotermosanitari, di
riscaldamento, distribuzione combustibili e
gas
• Giunzioni:
– Saldobrasate
– Meccaniche
• a stringere (con o senza guarnizione in elastomero)
• press fitting
• Raccordi: ottone, rame, bronzo
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 47
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in materiale plastico


• Notevolmente diffusi in campo industriale (per il
convogliamento di fluidi liquidi e gassosi) per i
seguenti motivi:
– Hanno buona resistenza alla corrosione da parte
degli agenti chimici;
– Sono leggeri (con conseguenti risparmi nella posa
in opera e nelle strutture di sostegno) e flessibili
(dunque in grado di sopportare sollecitazioni
trasversali, vibrazioni ed assestamenti);
– Hanno ottime proprietà dielettriche,

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 48


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in materiale plastico: campi di impiego


• Convogliamento di:
– acque reflue inquinate (in pressione e per gravità)
– acque uso potabile (in pressione)
– gas naturale a bassa pressione (150 mmH2O)
• Sono in genere impiegabili a temperature
ambiente (e comunque non superiori a 60°C)
• Sono soggette ad invecchiamento (che li rende
fragili) se esposti alla luce solare o a frequenti
sbalzi termici
• Sono adattissime alle reti interrate
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 49
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubazioni in polivinilcloruro (PVC)

Tipi di giunzioni:
a bicchiere con
interposizione di
sigillante o di
guarnizione in
elastomero

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 50


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubazioni in polivinilcloruro (PVC)


• Particolarmente impiegate nella realizzazione di
condotti fognari (in genere per moti a pelo libero
o eventualmente in pressione)
• Nel caso in cui siano impiegati per fluidi
alimentari o acqua potabile, la mescola impiegata
non deve rilasciare sostanze tossiche
• Tipi di tubi:
– Tipo 1: fluidi non alimentari
– Tipo 2: liquidi alimentari (su approvazione del M. S.)
– Tipo 3: acqua potabile (su approvazione del M. S.)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 51


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Ikea Piacenza - tubo in PVC per fognatura

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 52


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in polipropilene (PP)


• costituiti da materiali termoplastici a base di
omopolimeri e/o copolimeri del propilene
• sono utilizzati per il convogliamento di
fluidi in pressione (liquidi, gas, vapori),
alimentari o meno, e di acque di scarico
civili ed industriali

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 53


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in polipropilene (PP)


• Tipi di giunzioni:
a bicchiere con
guarnizione in
elastomero

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 54


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in polietilene (PEHD)


• Sono prodotti con polimeri dell'etilene
• Sono suddivisi in due tipi:
– tubi per condotte di fluidi in pressione
costruiti in polietilene ad alta e bassa densità
(UNI EN 12201 e UNI 7990);
– tubi in polietilene ad alta densità per condotte
di scarico interrate, destinate al
convogliamento di acque civili ed industriali
(UNI 7613).

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 55


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in polietilene (PEHD)


• Venduti in verga o
rotolo
• Giunzioni saldate

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 56


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rete di distribuzione acqua refrigerata 7°C e antincendio - Parco Nord di Udine


- Posa in opera di tubi in PEHD PN16 D.560-450-400-355-315-280 e diametri
inferiori per un totale di 6 KM

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 57


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rete di distribuzione acqua refrigerata 7°C e antincendio - Parco Nord di Udine


- Posa in opera di tubi in PEHD PN16 D.560-450-400-355-315-280 e diametri
inferiori per un totale di 6 KM

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 58


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

BURANO – VENEZIA: posa in opera di tubo PEHD PN16 DN250 e DN160

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 59


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

BURANO – VENEZIA: posa in opera di tubo PEHD PN16 DN250 e DN160

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 60


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in vetroresina (PRFV)


• I tubi Plastici Rinforzati con Fibre di Vetro
sono prodotti con diverse tecnologie, a fronte delle
quali si ottengono sei classi di tubi (A-B-C-D-E-F)
• I tubi sono inoltre classificati per tipologie di
impiego, quali: convogliamento di liquidi in
pressione, liquami e scarichi civili, prodotti
chimici.
• Possono essere installati sopra e sotto terra ed
anche sott'acqua

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 61


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in vetroresina (PRFV)


• La UNI 9032 precisa i principali requisiti
dimensionali e le caratteristiche fisico-
meccaniche dei tubi in esame,
• I diametri arrivano fino a valori di 4000 mm
per tutte le classi, mentre la resistenza alla
pressione interna (PN) può raggiungere i 40
bar

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 62


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi in vetroresina (PRFV)


• Sono meno sensibili alle alte temperature
rispetto ai tubi in PP o PEHD
• Con liquidi convogliati a temperature comprese tra
0 e 40°C, la pressione di esercizio si può
assumere pari alla pressione nominale;
• per temperature non comprese in tale intervallo, la
pressione di esercizio ammissibile è precisata dal
produttore dei tubi: in ogni caso, la temperatura
massima dei liquidi convogliati non dovrebbe
superare gli 80°C.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 63


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubi di PRFV per condotte di fluidi in pressione (classe A).

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 64


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo
Applicazione delle Tubazioni PRFV in ambito marino: CARNIVAL
DESTINY
• Zavorra ed altre linee di acqua mare
• Qualsiasi altro servizio in accordo alle
IMO
• Linee greggio e/o prodotti
• Linee di carico
• Gas inerte
• Lavaggio cisterne
• Scarichi
• Linee di acqua dolce
• Acqua potabile
• Tubi sonda
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 65
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubazione in PRFV

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 66


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Tubazione in PRFV

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 67


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti per saldatura di testa


• Sistema di giunzione più
usato per i tubi in
acciaio
• La saldatura è ossiacetilenica o elettrica con
materiale d’apporto
• Viene fatta di testa previa smussatura a V delle
estremità per consentire la penetrazione in
profondità del cordone

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 68


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a bicchiere saldati


• Adottati per tubi di
acciaio destinati a
essere interrati
• A bicchiere
cilindrico
• A bicchiere sferico
(consente leggeri
disallineamenti delle
tubazioni)
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 69
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a bicchiere non saldati


• Per tubazioni in ghisa o
plastica
• Consentono leggeri
disassamenti
• Tubi in ghisa: giunzioni di
tipo elastico automatiche con
guarnizioni in elastomero
(perfetta tenuta e
discontinuità elettrica)
• Tubi in PVC: anelli di gomma
o collanti
• Tubi in PP: anelli di gomma
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 70
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a flange
• I giunti a flange sono di regola usati:
– per le giunzioni di tubi in acciaio, plastica,
ghisa e leghe di alluminio (vd. norme UNI EN
1092);
– in corrispondenza degli attacchi dei tubi a
impianti, macchinari o pompe;
– per il montaggio di saracinesche e valvole su
tubi di qualsiasi diametro;
– nei casi in cui si prevede di dover smontare, in
futuro, le tubazioni.
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 71
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a flange
• Piane: per fluidi con
basse o medie
pressioni

• Scorrevoli: fluidi
caldi a bassa
pressione

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 72


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a flange
• Cieche: per la chiusura della estremità di
una tubazione o dell’imbocco di una
valvola (predisposizione all’estensione
futura della tubazione)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 73


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a flangia a collare


• a collare: per reti convoglianti fluidi a
media ed alta pressione

Ad anello:
Ad incastro: A tasca: Alte pressioni ed elevate
Alte pressioni Medie ed alte pressioni temperature

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 74


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a flange: collegamento e tenuta


• I collegamenti si eseguono mediante bulloni inseriti
dentro fori ricavati su una circonferenza prossima al
bordo esterno
• il numero dei fori varia di quattro in quattro, a
seconda del diametro e della pressione nominali.
• La tenuta fra le giunzioni flangiate delle tubazioni è
ottenuta mediante guarnizioni
• Le facce di contatto presentano alcuni risalti
concentrici (creste), ottenuti per tornitura, che
favoriscono il contatto con la guarnizione e quindi
migliorano la tenuta.
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 75
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti speciali: giunto adattabile


• Smontabile
• in grado di assorbire
leggeri disassamenti
fra i tronchi di tubo.
• consente di collegare
tubi di diametro e
materiale diversi

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 76


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a manicotto

Filettato

Saldato

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 77


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a bocchettone (“olandese”)

A sede conica A sede piana e guarnizione


Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 78
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Giunti a bocchettone

Tubazione di ottone, rame, plastica

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 79


Raccordi
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 80


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Organi di intercettazione e regolazione


• corpo o carcassa
• coperchio o cappello (per
le saracinesche) oppure un
cavalletto (per le valvole);
• sede di tenuta costituita da
anelli intercambiabili
• otturatore con relativi
albero e guarnizione
(baderna)
• dispositivo di manovra
(volantino).
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 81
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Corpo valvola: materiali


• Bronzo e ottone: valvole di piccole dimensioni (fino
a 100 mm), temperature e pressioni relativamente
basse (inferiori a 200°C ed a 25 bar).
• Ghisa: Per diametri sopra i 100 mm e temperature
fino a 200°C e pressioni inferiori a 16 bar.
Sconsigliabili per installazioni all'aperto, climi freddi
(T<0°C) e in presenza di urti, colpi d'ariete o
vibrazioni.
• Acciaio: fuso e successivamente sottoposto a
trattamento termico e sabbiatura con graniglia
metallica. In piegato in tutti gli altri casi

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 82


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Coperchio e cavalletto
• Materiali: stesso materiale del corpo
valvola
• Forme:
– filettati (diametri inferiori 100 mm e per basse
pressioni e temperature);
– elettrosaldati (per flussi tossici o corrosivi);
– flangiati (per alte pressioni e alte temperature).

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 83


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Otturatore
• Forme: cuneo, disco, cono, spillo, sfera,
battente
• Materiali:
– acciai al cromo o martensitici
– bronzo e ottone: per valvole in ghisa
– leghe di nichel e rame: per valvole montate su
tubazioni per vapore, acqua di mare e fluidi
corrosivi.

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 84


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Sedi di tenuta
• ricavate nel corpo della valvola
• per evitare grippaggio: durezza maggiore
di rispetto a quella dell'otturatore (circa 50
Brinell );
• superfici a contatto estremamente lisce
• materiali aventi coefficienti di dilatazione
simili (per evitare perdite)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 85


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Saracinesche
• Il moto dell’otturatore è perpendicolare all’asse
del tubo
• Adatte per manovre on-off: se rimangono
parzialmente aperte si può avere erosione delle
sedi e dell’otturatore
• Basse perdite di carico a valvola aperta
• Modesti ingombri sull’asse, ma notevoli in
senso trasversale
• Difficile manovra di apertura per grandi
diametri (si ricorre a servomotori)
Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 86
Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Valvole
• L'asse dell'otturatore
coincide con l'asse
della sede di tenuta
• Maggiori perdite di
carico rispetto alle
saracinesche
• Più facile apertura
• Minori problemi di
gocciolamento

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 87


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Alcune tipologie di valvole

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 88


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Valvole di sicurezza

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 89


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Valvole di ritegno (non ritorno)

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 90


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rubinetto a due vie

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 91


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rubinetto a tre o quattro vie

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 92


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rubinetto (o valvola) a sfera

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 93


Università di Trieste – Facoltà di Ingegneria
Lezioni del corso di IMPIANTI MECCANICI
Prof. Ing. Marco Boscolo

Rubinetto (o valvola) a farfalla

Impianti di distribuzione dei fluidi (“piping”) 94

Potrebbero piacerti anche