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ACCIAIO PRECOMPRESSO
LA TECNOLOGIA PER LE GRANDI OPERE E PER I PONTI
Vincenzo Nunziata
INTRODUZIONE
«The specialists in structural steel have the great advantage of having at their disposal
proper means of prestressing. The girder tested in our laboratory has been
prestressed with the same sandwich cable, wich we are using for prestressed concrete
and with the same jacks. This fortunate fact will allow prestressed steel to make much
quicker progress than has been possible in prestressed concrete»
Gustave Magnel, Belgian engineer and professor at Ghent University. 1950
Acciaio Precompresso! ?
Ma che cos’è?
INTRODUZIONE
Viadotto n° 10 della Strada a scorrimento veloce in variante alla S.S.18 tra la stazione di Vallo della Lucania
e Policastro Bussentino, Italia. (ing. Luigi Musumeci). 1992
Il viadotto della larghezza di ml. 14,25 è composta da due luci di ml. 100 con sbalzi di estremità da ml. 5,00 in modo da
consentire una luce complessiva di ml. 220 e quindi con scavalcamento totale della zona di frana.
Il sistema proposto consiste in numero 2 travi a cassone a sezione chiusa su luce di ml. 100 presollecitate con cavi rettilinei in
acciaio armonico. La soletta di impalcato, che completa la sezione, non è precompressa ed è realizzata mediante lastre
prefabbricate in c.a. posizionate sulla struttura metallica. La precompressione, limitata alle strutture in ferro ed eseguita in opera,
è effettuata mediante cavi di acciaio armonico a tracciato rettilineo. Tali cavi, di lunghezza variabile, sono disposti come richiesto
dal comportamento statico della struttura.
INTRODUZIONE
Viadotto n° 10 della Strada a scorrimento veloce in variante alla S.S.18 tra la stazione di Vallo della Lucania
e Policastro Bussentino, Italia. (ing. Luigi Musumeci). 1992
INTRODUZIONE
Viadotto n° 10 della Strada a scorrimento veloce in variante alla S.S.18 tra la stazione di Vallo della Lucania
e Policastro Bussentino, Italia. (ing. Luigi Musumeci). 1992
INTRODUZIONE
DOMANDE:
Acciaio da precompresso. Ciò che ha reso possibile lo sviluppo della tecnica della precompressione è
stato certamente l’invenzione dell’acciaio ad alta resistenza. L’aumento di resistenza della lega ferro-
carbonio si ottiene attraverso successivi processi, che sono:
a) processi di natura chimica:
b) processi di natura meccanica;
c) processi di natura termo-meccanica.
Filo (in inglese Wire) Barra (in inglese Bar): Trecce (in inglese 2-3 Wire strands)
TECNOLOGIA: Le fasi della precompressione
Ancoraggi
TECNOLOGIA: Le fasi della precompressione
Azioni di calcolo
Per azioni di calcolo intendiamo
sia i carichi propriamente detti sia
gli effetti da essi prodotti (es.
forze, momenti, deformazioni,
ecc.). Tali azioni dovranno essere
combinate tra di loro nel modo più
sfavorevole ai fini delle singole
verifiche, applicando ad esse dei
coefficienti (coefficienti parziali di
sicurezza).
ANALISI AGLI STATI LIMITE
Azioni di calcolo
ANALISI AGLI STATI LIMITE
Resistenze di calcolo
ANALISI AGLI STATI LIMITE
Tensioni
Osservazione. L’effetto della precompressione ha fatto si che la tensione massima al lembo inferiore
passasse da 335,3 N mm 2 (per l’acciaio S235 f d = 224 N mm ) a 196 N mm 2 , provocando inoltre
2
Le perdite di tensione
Lo sforzo di precompressione imposto alle strutture al tiro subisce delle perdite che si possono
classificare in perdite di tensione istantanee e differite.
Le perdite di tensione istantanee sono quelle che si producono immediatamente all’atto del tiro e
sono principalmente dovute alle seguenti cause:
Le perdite di tensione differite (dette anche cadute di tensione) sono quelle che si verificano dopo il
bloccaggio della armature e sono funzioni del tempo. La causa principale che produce tali perdite è:
Per α = 0 è 𝛥𝛥P = 0
f = 0,5÷0,8
IN SINTESI: con riferimento alla trave in acciaio precompresso semplicemente appoggiata occorrerà verificare che
nella sezione più sollecitata le tensioni dovute ai carichi e alla precompressione siano inferiori a quelle consentite
dallo stato limite considerato. Un valore attendibile per le perdite di tensione per l’A.P. dovute all’attrito e al
rilassamento è del 5%. Il valore da noi considerato è il 10% (per il c.a.p. in genere le perdite di tensione dovute
all’attrito, al rilassamento, al ritiro, etc., si assumono del 25% ÷ 30%). Si terrà conto di due condizioni di carico, e
precisamente di una condizione iniziale o “al tiro” e di una condizione finale o “in esercizio”; nella prima
condizione la forza di precompressione P verrà maggiorata mediante l’applicazione di un coefficiente β = 1,10 per
tener conto delle perdite di tensione totali (o finali).
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Le due semplificazioni introdotte derivano entrambi dall’aver considerato per il cavo un angolo α di
inclinazione rispetto all’asse x (parallelo all’asse baricentrico della trave) molto piccolo.
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Tiro
γ p βP γ p βPe M min
Imponendo il segno di uguaglianza tra le tensioni si ricava P
σ =−
i
0
− + ≤ fd
per cui la verifica al tiro non è più necessaria, ovvero:
A Wi Wi
σ = fd ⇒ P
i
o
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Esercizio
1 γ p P γ p Pe M max
σ s = − + − ≤ fd
A Ws Ws
σ 1 = − γ p P − γ p Pe + M max ≤ f
i d
A W i W i
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
𝑃𝑃 𝑃𝑃 � 𝑒𝑒 𝑃𝑃 � 𝛿𝛿
𝜎𝜎 = + −
𝐴𝐴 𝑊𝑊 𝑊𝑊
𝑃𝑃 𝑃𝑃 � 𝑒𝑒1
= +
𝐴𝐴 𝑊𝑊
𝑃𝑃 𝑃𝑃 � 𝑒𝑒
𝜎𝜎 = +
𝐴𝐴 𝑊𝑊
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
M u = M max − M min = P *δ 1 − βP *δ 0 ;
M u = P * (δ 1 − βδ 0 ) = P * K a
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Per il C.A.P. si trascura in genere la lieve resistenza a trazione dello stesso e si proporziona la sezione in
modo da aversi:
σs = 0
0
σi = 0
1
M u = P * (δ 1 − βδ 0 ) = P * [(d + e s + ei ) − βd ] = P * K c
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Al tiro:
βP* βP*e0 ρ2 f
Punti Limite σ i0 =− − ≤ fd σ = f d ⇒ e0 = −
0
1 − d0
yi σ m
i
A Wi
I β ⋅ P*
ρ = ;
2
σ m0 = ;
P Esercizio: A A
u 1 P * P *e1
n σ i = − + ≤ fd
A W i
t 𝜎𝜎𝑖𝑖1 = 𝑓𝑓𝑑𝑑 ; 𝜎𝜎𝑠𝑠1 = 𝑓𝑓𝑑𝑑
1 P * P *e1
i σ s = − A − W ≤ f d
s
' ρ2 fd
e1 = + 1 + 1
σm e1 = e1' se e1' < e1''
y i
⇒
'' ρ
2
fd e1 = e1'' se e1'' < e1'
e
1 = − 1 − 1
y s σ m
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
M min ≥ βP * d
M max ≤ P * (d + e0 + e1 )
Si definisce “momento utile della sezione”, il valore:
M ut = M max − M min = P* [d (1 − β ) + e0 + e1 ]
L’intervento di un momento esterno fa spostare verso l’alto (momenti positivi) il centro di pressione di una quantità δ =
M/P* rispetto al cavo risultante. Se a partire dai punti limite E0 ed E1 stacchiamo verso il basso altri due punti B0 e B1 a
distanze rispettivamente δ0= Mmin/βP* e δ1=Mmax/P* possiamo affermare che il cavo risultante dovrà necessariamente
essere contenuto tra questi due punti; ripetendo la costruzione sezione per sezione si individua una fascia (o fuso limite)
entro cui deve essere contenuto il cavo risultante lungo la trave.
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Fusi Limite
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Esercizio
Determinare il fuso limite per la trave riportata in figura le cui principali caratteristiche sono riportate nella figura stessa.
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Esercizio
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Esercizio
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Esercizio
La trave di luce 20 m incernierata agli estremi, riportata in figura,
in fase di esercizio dovrà sopportare un carico accidentale di 11
kN/m; lo sforzo di precompressione P vale 980 kN ed è
applicato a 5 cm dal bordo inferiore. Verificare la sezione al tiro
ed in esercizio prevedendo una caduta di tensione del 10%;
l’acciaio adoperato per la sezione è S235.
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Esercizio
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Taglio
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Il sistema dei Carichi Equivalenti alla Precompressione
L’effetto della precompressione su di una trave in acciaio può essere analizzato mediante l’introduzione di un sistema di carichi
esterni (carichi equivalenti) che producono sulla trave un insieme di sollecitazioni e deformazioni equivalenti alla
precompressione; tali sollecitazioni sommate a quelle prodotte dai carichi agenti (permanenti ed accidentali) daranno lo stato di
sollecitazione globale a cui è sottoposta la trave che dovrà essere compatibile con le caratteristiche di resistenza e stabilità della
trave stessa. Un tipico esempio di carichi equivalenti è riportato nella figura.
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: Il sistema dei Carichi Equivalenti alla Precompessione
3f L 2f L 3 2
M ( L 2) = − H +H = Hf − + = − Hf
L 2 L 4 2 4
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: La trave continua
M 3 = M1 + M 2
ei = M 3 P
M1 M 3 M
e − ei = − =− 2
P P P
Il regime statico della trave continua è caratterizzato dalla linea delle pressioni; le
relazioni ricavate per la trave isostatica sono valide anche per la trave continua a
patto di sostituire “e” con “ei”, ovvero:
γ p βP βPei M min
σ =−
i
0
−γp + ≤ fd
A Wi Wi
1 γ p P γ p Pei M max
σ s = − A + W − W ≤ f d
s s
σ 1 = − γ p P − γ p P ⋅ ei + M max ≤ f
i A Wi Wi d
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
Analisi Statica della Sezione: La trave continua
Schema statico
ANALISI DELLE SEZIONI IN ACCIAIO PRECOMPRESSO
(
I = Ia + + Aa ⋅ ( xa − x ) + Aφ ⋅ xφ − x +
Ic
)
2 2
n n
σc
1 M * σ
= ⋅ x < f cd asup = σ '
asup +
M
(x − hc ) ≤ f d
max
n I I
+ (H − x ) ≤ f d
M
σa =σ '
ainf
inf
I
RICERCA SPERIMENTALE E REALIZZAZIONI
LA PROVA DI CARICO, 1999
La sperimentazione è stata eseguita su una trave di luce netta 21,40 m, alta 80 cm e precompressa con 10 trefoli d=0,6’’
(Ø15). Tale trave doveva far parte di un soppalco in carpenteria metallica; il carico di esercizio previsto in sede di calcolo è di
10,2 kN/m per i carichi permanenti e di 11,4 kN/m per i carichi accidentali, per un totale di 21,6 kN/m oltre il peso proprio della
trave di 1,72 kN/m. La trave è stata predisposta in un piazzale all’aperto, appoggiata su dei sostegni che realizzano i vincoli
cerniera e carrello, per la formazione dello schema statico di trave appoggiata isostatica.
RICERCA SPERIMENTALE E REALIZZAZIONI
Sono stati predisposti tre pioli deviatori dei trefoli disposti simmetricamente rispetto all’anima per la realizzazione del tracciato
a spezzata inscritto nella parabola di freccia massima compatibile con la geometria della trave, che si è dimostrato
teoricamente essere quello ottimale, tali trefoli sono stati ancorati ai baricentri delle sezioni terminali tramite degli ancoraggi
comunemente adottati per il C.A.P. - Il carico è stato imposto tramite dei blocchi di cemento del peso di circa 25 kN ciascuno,
per un carico totale distribuito di circa 23,5 kN/m.
RICERCA SPERIMENTALE E REALIZZAZIONI
I trefoli sono stati tesati ciascuno con una forza di circa 151 kN per cui su ciascuno ancoraggio di estremità scaricano circa 1510
kN. È stata misurata la freccia nella sezione di mezzeria tramite un calibro cinquantesimale (approssimazione ± 0,02 mm) per le
tre fasi considerate di tiro, carico e scarico
RICERCA SPERIMENTALE E REALIZZAZIONI
Tiro Carico
RICERCA SPERIMENTALE E REALIZZAZIONI
1a Fase: Tiro. Ogni singolo trefolo è stato tesato a circa 270 atm. (∼ 15,1 kN) la freccia misurata di +54,54 mm è in ottimo
accordo con il risultato teorico di +54 mm, si è notato un assestamento della trave subito dopo la tesatura essendosi
misurato inizialmente una freccia di +52,74 mm che si è portata nel giro di mezz’ora al valore definitivo di +54,54 mm.
2a Fase: Carico. Come già accennato, in questa fase alla trave è stato imposto un carico finale di circa 23,5 kN/m
superiore di circa il 10% a quello di esercizio. Anche in questo caso si è notato un assestamento della trave in quanto dal
valore della freccia di -68,32 mm misurato subito dopo aver caricato la trave si è passati dopo 3 giorni al valore di -76,04
mm, il valore teorico calcolato in assenza di perdite di tensione è di -79 mm per cui si è avuto una diminuzione della
freccia di circa il 4% la qual cosa è spiegabile con l’incremento di tensione nel cavo che si verifica in seguito alla
deformazione della trave (il valore dell’incremento calcolato era di circa il 7%) nel metodo di calcolo proposto dall’ Autore
tale incremento è stato trascurato a vantaggio di sicurezza.
DATA ORA FRECCIA
(mm)
09/04/1999 16:05 -68,32
12/04/1999 16:30 -76,04
16/04/1999 17:30 -76,00
21/04/1999 9:05 -77,80
22/04/1999 16:45 -78,70
07/05/1999 9:10 -79,84
17/05/1999 9:20 -79,84
14/06/1999 18:32 -79,64
3a Fase: Scarico. Durante la fase di scarico si è osservato un ritorno di tipo elastico (proporzionale ai carichi tolti
successivamente); la freccia finale misurata è stata di +37,84 mm che differisce rispetto a quella iniziale (+54,54 mm) di
+16,7 mm.
IL FUTURO: LA PRECOMPRESSIONE A CAVI ESTERNI PER LA RIABILITAZIONE
STRUTTURALE e PER I PONTI A SEZIONE COMPOSTA ACCIAIO - CALCESTRUZZO
CONCLUSIONI
I risultati teorici sono stati ampiamente confermati dalla verifica sperimentale e dalle realizzazioni
esistenti.
La sperimentazione anche se effettuata in condizioni disagiate ha fornito dei risultati pienamente
attendibili che denotano essenzialmente due fatti, ovvero: