Realizzazioni
Il progetto per il miglioramento dellaccesso viario alla zona industriale di Bressanone Sud e alla frazione di Albes provenendo dalla
SS nr. 12 e dal casello Bressanone sud dellAutostrada A22-E45 del
Brennero prevede due opere significative, necessarie per il superamento sia della linea ferroviaria del Brennero che del fiume Isarco,
che in quel tratto sono contigui (Fig. 1).
Si tratta di un viadotto stradale a struttura mista acciaio calcestruzzo di 19 campate, per una lunghezza complessiva di 650 m,
comprendente anche la campata sopra la ferrovia, e soprattutto di
un ponte strallato che consente ad un ramo di svincolo stradale
verso Albes il superamento del fiume Isarco. Tale ponte corre parallelo al ponte ferroviario attuale, realizzato mediante tre campate
ferroviarie a travatura reticolare della luce di circa 32 m ciascuna,
con pile in alveo.
Durante liter di messa a punto e di approvazione del progetto, relativamente alla scelta della tipologia del nuovo ponte sullIsarco,
stata eseguita una indagine idraulica sperimentale per valutare
gli effetti che ulteriori pile in alveo avrebbero comportato sul regime idraulico dellIsarco stesso, in considerazione della preesistenza
delle altre pile. I risultati hanno indicato come preferibile una soluzione senza ulteriori pile entro lalveo, che in quella zona largo
circa 70m; la conseguente grande luce dellimpalcato, assieme alla
necessit di avere un impalcato di ingombro verticale ridotto per
rispettare da una parte il franco idraulico sul fiume e dallaltra le
quote stradali imposte dalla morfologia viaria circostante, hanno
indirizzato la scelta progettuale verso un ponte strallato a luci dissimmetriche (Fig. 2).
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1. LE STRUTTURE METALLICHE
La lunghezza complessiva del ponte strallato di Albes di circa 110 m; la campata
principale ha lunghezza di circa 80 m, mentre la campata laterale prossima ai 30 m
(fig. 3). Lantenna ha altezza complessiva di
40m, misurata dalla cerniera di base.
Il ponte integralmente costituito di acciaio Fe 510 autoprotettivo tipo Corten,
con bulloni AR classe 10.9; per ragioni eminentemente estetiche, le strutture dellantenna e le velette laterali sono state anche
verniciate.
Limpalcato, alto 1600 mm e largo 9000
mm, caratterizzato da una struttura a
cassone aperto, con anime di spessore 12
-14 mm, piattabande inferiori di spessore
80 mm unite da una fitta controventatura calcolata per chiudere torsionalmente
la sezione, e lastra ortotropa superiore di
spessore 12 mm. La lastra ortrotropa, pre-
Fig. 6 - Particolare dellancoraggio degli stralli al concio terminale, e del concio alla fondazione
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Fig. 7 - Particolare del modello numerico del concio di ancoraggio di uno strallo singolo e del sistema
di ancoraggio di spalla
Fig. 9 - Sezione del fusto dellantenna, visione 3D della testa dellantenna e disegno delle piastre
costituenti la testa di strallatura
Fig. 11 - Assemblaggio dei conci 1, 2 e 3 dellavambecco. Si evidenzia la curvatura dellavambecco
introdotta in fase di montaggio
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costituita da due colonne rettilinee inclinate a sezione triangolare cava con angoli
stondati, irrigidita trasversalmente da diaframmi posti ogni 2,9 m e dotati di passo duomo per il montaggio. La rinuncia
degli irrigidimenti verticali di complicata
esecuzione il frutto di ripetute analisi
numeriche di buckling sia lineare che non
lineare, che hanno consentito di ottimizzare lo spessore in funzione dellinterasse
dei diaframmi. (Fig. 8). I fusti convergono
in sommit sullelemento di testata, su cui
si innestano gli stralli. Tale testata progettata come un graticcio di lame entro i cui
riquadri si ancorano le testate dei 12 stralli
(Fig. 9); particolare complessit, essenzialmente di tipo geometrico, riveste la connessione con la sezione triangolare delle
colonne.
Alla base, il vincolo fornito da un appoggio da ponte da 10000 kN a cerniera sferica
a concavit verso il basso, particolarmente
adatto ad assorbire anche elevate forze
orizzontali. La contemporanea dotazione di appositi allargamenti che possono
ospitare dei martinetti di sollevamento
per lispezione e la manutenzione (Fig. 10)
rende lappoggio totalmente sostituibile in
caso di necessit.
Gli stralli sono 12, tutti composti da 55 trefoli 0,6 di tipo super (Atrefolo = 150mm2), e
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Fig. 13 - Fase di varo 3. Visione laterale del ponte e del primo concio dellavambecco collegato
allimpalcato , visione dalla base della pila10 di arrivo
Il sistema di vincolo alle azioni orizzontali prevede un punto fisso sulla spalla lato
campata di riva, per mezzo delle cerniere precedentemente descritte, e appoggi
scorrevoli longitudinalmente sul traverso
Fig. 18 - Fase di varo 5. Appoggio in pila 10 della testata dellavambecco e collegamento tra il primo e
secondo concio dellavambecco
Fig. 19 - Fase di varo 5. Vista laterale dellimpalcato con lavambecco con levidente stato deformativo
2. IL VARO
La costruzione dellimpalcato del ponte
strallato sul fiume Isarco si svolto in tre
fasi principali successive:
montaggio e varo dellimpalcato. Limpal-
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a sbalzo con il primo concio dellavambecco collegato. Durante questa fase limpalcato, appesantito al minimo dalla presenza dellavambecco (peso del primo concio
pari a circa 215 kN), viene spinto fino al
massimo sbalzo possibile consentito dalla
resistenza della sezione di impalcato, pari
a circa 55 m dalla pila provvisoria posta in
corrispondenza dellantenna;
nella seconda fase il secondo ed il terzo
concio dellavambecco (peso complessivo
di circa 475 kN) vengono montati appoggiando una estremit alla pila di arrivo (pila
10) mentre laltra estremit viene collegata
a cerniera con il primo concio dellavambecco;
infine, una volta reso continuo lavambecco bloccando la cerniera fra il primo e
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vincolare trasmessa dalle slitte. Si sono sviluppate due analisi mediante modelli locali
agli elementi finiti:
verifica della stabilit dellanima per effetto del momento flettente basandosi sulla
CNR 10011 senza la presenza delle rulliere
(solo flessione); tale verifica copre peraltro
le sole zone prossime a quella di appoggio,
e quindi ha una validit parziale
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mentre le altre funi erano disposte a presidio per eventuali squilibri non previsti. Lo
schema di Fig. 22 mostra le fasi principali
del montaggio della antenna, ulteriormente illustrate dalle Fig. 23, Fig. 24 e Fig. 25.
Una volta montata lantenna si sono tesati
gli stralli 3 e 4 ad un valore tale da garantire
da soli la stabilizzazione dellantenna stessa
cos che si potuto procedere alla rimozione delle funi temporanee S3 e S4 di riva e
campata. Le vere e proprie operazioni di tesatura degli stralli sono 3 e prevedono una
ritesatura degli stralli 3 e 4 e una successiva
tesatura delle coppie di tralli 2 5 e 1 6
(vedi Fig. 26 e Fig. 27). Per tenere conto della
successione delle diverse configurazioni di
tesatura si impiegata una matrice di sensibilit, riportata nella Tab. 1. Si sono quindi
creati diversi modelli numerici che considerano attivi o meno i diversi stralli e valutano
Committente:
Provincia Autonoma di Bolzano - Ripartizione 10 - Infrastrutture
Progetto generale e strutturale:
3M Engineering srl - Ingg. Danilo Mora e Roberto Ricci Maccarini; Ing. Massimiliano Lazzari
Direzione Lavori:
3M Engineering srl - Ingg. Danilo Mora
e Roberto Ricci Maccarini;
Impresa generale:
Wipptalerbau, Bolzano
Strutture metalliche:
Cimolai SpA
Progetto costruttivo e studio del
montaggio e varo:
U.T. Cimolai (ing. Ennio Picco),
S.I.St. (ing. Mario Organte, con la
collaborazione delling. Massimiliano
Lazzari)
Sensibilit strallo
DATI DI PROGETTO
1 Fase 3
2 Fase 2
3 Fase 1
4 Fase 1
5 Fase 2
6 Fase 3
1
Fase 3
2
Fase 2
3
Fase 1
4
Fase 1
5
Fase 2
6
Fase 3
1.000
-0.490
-0.276
-0.087
0.029
0.270
0
1.000
-0.835
-0.027
0.213
0
0
0
1.000
1.179
0
0
0
0
0.849
1.000
0
0
0
0.358
0.173
-0.754
1.000
0
0.439
0.262
0.066
-0.035
-0.427
1.000
Stralli
1
2
3
4
5
6
0
130000
146000
115000
166000
0
145000
125000
130000
101000
110000
160000
assoluto
Fase 1A
Fase 1B
Fase 1C
Fase 1D
Fase 1E
Fase 1E+3+4
Fase 1E+3+4+2+5
Fase 1E+3+4+2+5+1+6
Fase 1E+3+4+2+5+1+6+PERM
1
2
3
4
5
6
7
8
9
49
I strallo
48
II strallo
51
III strallo
24
antenna
Dz [m]
Dz [m]
Dz [m]
Dx [m]
-0.195
-0.188
-0.166
-0.167
-0.170
0.048
0.110
0.114
0.091
-0.329
-0.321
-0.293
-0.294
-0.296
-0.020
0.148
0.179
0.133
-0.236
-0.231
-0.215
-0.215
-0.217
-0.054
0.070
0.124
0.084
0.157
0.109
0.064
0.064
0.075
-0.114
-0.144
-0.142
-0.130
Tab. 3: sequenza degli spostamenti assoluti in direzione verticale (Z) per i punti di attacco degli
stralli e in direzione orizzontale (X) per il punto di sommit dellantenna. Sono considerate le fasi
preparatorie (da 1A a 1E), le singole fasi di tiro (1E + Xi) e la sovrapposizione del carico permanente
delle finiture.
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