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Introduzione
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Sommario Introduzione e riferimenti normativi per la progettazione (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice3) Progettazione di dettagli saldati sollecitati staticamente
giunti con cordoni a piena penetrazione (CNR-UNI 10011/88)
giunti con cordoni dangolo (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice 3) esempi numerici
Riferimenti bibliografici
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Sommario Introduzione e riferimenti normativi per la progettazione (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice3) Progettazione di dettagli saldati sollecitati staticamente
giunti con cordoni a piena penetrazione (CNR-UNI 10011/88)
giunti con cordoni dangolo (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice 3) esempi numerici
Riferimenti bibliografici
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Processi di saldatura
La saldatura un tipo di giunzione che consente di unire in modo permanente parti solide, realizzando la continuit del materiale. In particolare, nella saldatura autogena per fusione unopportuna sorgente termica porta a fusione una porzione delle parti da unire assieme alleventuale materiale dapporto.
Principali processi di saldatura (EN 24063): saldatura ad arco con elettrodi rivestiti (111) saldatura ad arco sommerso (12) saldatura metal intert gas (MIG) (131) saldatura metal active gas (MAG) (135) saldatura tungsten inert gas (TIG) (141)
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Isoterme di saldatura
direction of travel
Acciaio
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In un giunto saldato possono individuarsi tre zone distinte: la zona fusa (ZF): costituita dalla porzione di materiale (materiale base ed eventuale materiale dapporto) che, durante lesecuzione della saldatura, ha superato la temperatura di fusione; la zona termicamente alterata (ZTA): costituita dal materiale che, durante lesecuzione della saldatura, pur non raggiungendo la fase liquida, ha comunque subito unalterazione della propria microstruttura a causa della temperatura raggiunta; il materiale base (MB): costituito dal materiale nel quale la variazione di temperatura non ha causato alterazioni microstrutturali significative.
2011 Denis Benasciutti, Universit di Udine
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[ASM Handbook]
a T
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Ai fini di una corretta esecuzione della saldatura, necessario definire correttamente: langolo di apertura ; la spalla s ; la distanza dei lembi g
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dimensioni
Segni grafici elementari Coda (con informazioni aggiuntive) Linea di riferimento Linea di identificazione
Linea di freccia
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Strutture di carpenteria
CNR-UNI 10011-1988: Costruzioni in acciaio - Istruzioni per il calcolo, lesecuzione, il collaudo e la manutenzione; D.M. 9 gennaio 1996: Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche; UNI EN 1993-1-1: 2005: Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-1: regole generali e regole per gli edifici. D.M. 9 gennaio 1996 - Sezione III: Eurocodice 3: ENV 1993-1-1: criteri e prescrizioni (Documento Applicativo Nazionale)
Apparecchi in pressione
D.M. 21 Novembre 1972: Norme per la costruzione degli apparecchi a pressione; Raccolta VSR (emanata dallISPESL): Specificazioni tecniche applicative del DM 21/11/72 per la verifica della stabilit di recipienti a pressione; Raccolta VSG: Specificazioni tecniche applicative del D.M. 21/11/72 per la verifica della stabilit dei generatori di vapore dacqua; Raccolta S: Specificazioni tecniche applicative del D.M. 21/11/72 per limpiego della saldatura nella costruzione e riparazione degli apparecchi e sistemi in pressione; Raccolta M: Specificazioni tecniche applicative del D.M. 21/11/72 riguardanti limpiego dei materiali nella costruzione degli apparecchi e sistemi in pressione; ASME Boiler and pressure vessel code - Section VIII: Rules for construction of pressure vessels.
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Sommario Introduzione e riferimenti normativi per la progettazione (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice3) Progettazione di dettagli saldati sollecitati staticamente
giunti con cordoni a piena penetrazione (CNR-UNI 10011/88)
giunti con cordoni dangolo (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice 3) esempi numerici
Riferimenti bibliografici
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Per giunti a piena penetrazione, la norma CNR-UNI 10011/88 considera due classi di giunti in funzione del processo di saldatura e della difettosit rilevata con controllo radiografico (classificata secondo UNI 7278). - I classe: giunti eseguiti con procedimenti in grado di garantire caratteristiche meccaniche elevate e contenenti difetti che non eccedano il raggruppamento B di difettosit; - II classe: giunti eseguiti con procedimenti in grado di garantire caratteristiche meccaniche meno elevate rispetto alla classe precedente e contenenti difetti che non eccedano il raggruppamento F di difettosit.
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2 2 2 id = + // // + 3 //
Tensione ammissibile
id
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sezione di gola
La sezione di gola la sezione resistente del cordone di saldatura, definita in modo convenzionale come larea rettangolare di lunghezza L pari a quella del cordone (purch questo non abbia estremit palesemente mancanti o difettose) ed altezza a quella minore del triangolo isoscele inscritto nella sezione trasversale del cordone.
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Attenzione!
n t // t //
2 2 2 + + //
Eventuali tensioni // di trazione o compressione, presenti nella sezione trasversale del cordone, non devono essere prese in considerazione nella verifica
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2 u, w
(0.75 f )
u,w
(0.75 f )
u, w
2 //
=1
2 2 2 + 1.8( + // ) fu,w
1 1. 8 0.75 2
fu,w= w fd w fd
resistenza a trazione del cordone coefficiente di efficienza del cordone resistenza a trazione materiale base
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Pertanto, il dominio di rottura pi aderente al comportamento sperimentale rappresentato dallellissoide non di rotazione:
2
fu2,w
(0.58 f )
u, w
(0.70 f )
u,w
2 //
=1
2 2 2 + 3 + 2 // fu,w
1 3 0.58 2 1 2 0.70 2
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(0.58 f )
u,w
(0.58 f )
u,w
(0.58 f )
u,w
=1
oppure:
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British Standard
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Attenzione!
n t // t //
2 2 2 + + //
Eventuali tensioni // di trazione o compressione, presenti nella sezione trasversale del cordone, non devono essere prese in considerazione nella verifica
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UNI EN 1993-1-1/2005 (Eurocodice 3): verifica statica di giunti con cordoni dangolo
Fw.Rd = fvw .d a
Fw.Rd fvw.d a
resistenza di progetto per unit di lunghezza [N/mm] resistenza di progetto a taglio della saldatura [N/mm2] altezza di gola
fvw .d =
w Mw
fu / 3
fu w
Esempio 1
F=50 kN h=120 mm Verificare la saldatura nellipotesi di: 1) cordone a piena penetrazione (Classe 2) 2) cordone dangolo z=7 mm Materiale base: Fe510 (S355) b=20 mm
Esempio 1: verifica statica secondo CNR-UNI 10011/88 1) Verifica con cordone a piena penetrazione
62.5 MPa 20.8 MPa
120
20
Wf =
= max = // = // = 0
Fe 510 adm = 240 MPa Fe 510 adm,w = 0.85 adm = 0.85 240 = 204 MPa (giunto di classe 2)
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Esempio 1: verifica statica secondo CNR-UNI 10011/88 2) Verifica con cordone dangolo
125 MPa 41.7 MPa
7 7
a=
z 7 = 5 mm 2 2
120
20 5 5
n = =
Fe 510 adm = 240 MPa = 167 MPa 0.70 adm = 0.70 240 = 168 MPa VERIFICATA
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Esempio 2
F=50 kN h=120 mm Materiale base: Fe510 (S355) Saldatura dangolo: z=7
F=50 kN L=80 mm
b=10 mm
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Esempio 2: confronto fra CNR-UNI 10011/88 ed Eurocodice 3 1) Verifica secondo CNR-UNI 10011/88
167 MPa 42 MPa 42 MPa
7 7
a=
z 7 = 5 mm 2 2
120
10 5 5
//
50000 = 42 MPa 1200 50000 80 M = = 167 MPa 24000 50000 // = = 42 MPa (cos tan ti) 1200
N =
= N + M = 209 MPa
Fe 510 adm = 240 MPa 2 2 + // = 209 2 + 42 2 = 213 MPa 0.7 adm = 0.7 240 = 168 MPa
NON VERIFICATA
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Esempio 2: confronto fra CNR-UNI 10011/88 ed Eurocodice 3 2) Verifica secondo UNI EN 1993 (Eurocodice 3) Si schematizza il cordone come una linea:
208 N / mm 208 N / mm 833 N / mm
120 1
10 1
FN
FT
FM
Esempio 2: confronto fra CNR-UNI 10011/88 ed Eurocodice 3 Calcolo della resistenza di progetto della saldatura:
Fe fu 510 = 510 MPa
w Mw
VERIFICATA
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Esempio 3
z z
a=
z 2
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F
G = baricentro della saldatura e = eccentricit della forza
//
r x G
//
y La saldatura soggetta a taglio e torsione. taglio torsione: assorbito dal solo cordone verticale
Mt r Jp
Mt = F e r
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giunti con cordoni a piena penetrazione (CNR-UNI 10011/88)
giunti con cordoni dangolo (CNR-UNI 10011/88, Eurocodice 3) esempi numerici
Riferimenti bibliografici
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max m min
tempo
= maxmin
R=min/max
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D limite a fatica per cicli ad ampiezza costante (=cost) F limite per i calcoli a fatica
m=3
NA = 2106 cicli ND = 5106 cicli (per A > 56 N/mm2) 107 cicli (per A 56 N/mm2) NF = 108 cicli
m=5
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A F
40/56
m=3
41/56
m=3
m=5
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Esempio 4
t = 14 mm
20 0m m
F= 240 kN
m N = cos t
m m C ND = D ND
10 1E+04
1 m
N=3.31106 1E+05
1 3
1E+06
1E+07
1E+08
1E+09
N 2 D = C C = C N 5 D
1
NL = ND
m L m D
N m 5 5 L = D D = D N 100 L
m 3
m m N = D ND
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C A D G B H E I
C E D G H F B I A
N cicli 1 1 1 1
min
4 3
max +5 +3 +3
2
9 6 2 1
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+1
3
Dallesempio precedente:
9 6
ni
ntot
n tot = ni
i=1 k
ni
1 1
1 1
ni
Lascissa massima rappresenta il numero totale di cicli allinterno del blocco di carico:
Dd 1
dove: ni Ni
con
Dd =
ni Ni
numero dei cicli di ampiezza i durante la vita di progetto richiesta; numero dei cicli di ampiezza i che causa il collasso per la relativa categoria dei dettagli costruttivi
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Esempio 5
t = 14 mm
20 0m m
Fmax = 800 kN
0.8 Fmax 20 mm 0.6 Fmax
25
50
25
% dei cicli
Fmax 800000 = = 200 MPa A 200 20 2 = 0.8 max = 160 MPa 1 = max = 3 = 0.6 max = 120 MPa
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100
N1=89471
10 1E+04
N3=414249 N2=174761
1E+05
1E+06
1E+07
3
1E+08
1E+09
NC = Ni
m C m i
C Ni = NC i
71 6 N1 = 2 10 = 200
3
89471 cicli
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a
a
2n
n cicli
25
50
25
% dei cicli
Pertanto, dopo n blocchi la condizione limite secondo la legge di Palmgren-Miner : 1 2 1 n + N N + N =1 2 3 1 2 1 1 n + + =1 89478 174761 414249
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Verifica a fatica di componenti saldati complessi Per la verifica a fatica di dettagli saldati complessi non sempre possibile applicare gli approcci proposti in normativa (CNR-UNI 10011, Eurocodice3) in quanto: non sempre possibile definire una tensione nominale; il dettaglio saldato spesso non classificato in normativa.
E quindi necessario adottare metodi di calcolo alternativi, ad esempio basati sullutilizzo di approcci in tensione strutturale ed in tensione locale.
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La tensione hot-spot si calcola come estrapolazione (lineare o parabolica) al piede del cordone dei valori di tensione riferiti a posizioni convenzionali.
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Approccio in tensione strutturale (hot spot) Esempio di modellazione FE Punti di riferimento per lestrapolazione
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Approccio in tensione strutturale (hot spot) Esempio di analisi [Doerk & Fricke 2003] modello shell
modello solido
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Riferimenti bibliografici
Libri Istituto Italiano della Saldatura (IIS) (cur.). Saldatura per fusione. Parte 1: Procedimenti di saldatura, economia, sicurezza e salute. Ed. Hoepli, Milano, 1995 (ISBN: 8820321785). Istituto Italiano della Saldatura (IIS) (cur.). Saldatura per fusione. Parte 2: Metallurgia e saldabilit dei materiali metallici, qualit e controllo dei giunti saldati. Ed. Hoepli, 1995 (ISBN: 8820322080) Istituto Italiano della Saldatura (IIS). Integrit strutturale delle strutture saldate. Progettazione delle giunzioni. IIS, dicembre 1996. Nunziata V. Teoria e pratica delle strutture in acciaio. Dario Flaccovio Editore, 2 edizione, 2003 (ISBN: 887758-406-8) Goglio L. Resistenza dei materiali e dei collegamenti. Levrotto & Bella, 2006 (ISBN: 88-8218-123-5) Radaj D., Sonsino C.M., Fricke W. Fatigue assessment of welded joints by local approaches, Woodhead Publishing, Cambridge, 2nd edn, 2006. Normative tecniche CNR-UNI 10011. Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, lesecuzione, il collaudo e la manutenzione. Giugno 1988. UNI EN 1993-1-1: 2005: Eurocodice 3 - Progettazione delle strutture di acciaio - Parte 1-1: regole generali e regole per gli edifici. Decreto Ministeriale 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche. Hobbacher A. Recommendations for fatigue design of welded joints and components. IIW Document XIII2151-07/XV-1254-07, May 2007. Articoli Atzori B., Meneghetti G., Ricotta M. Confronto tra la resistenza a fatica delle strutture in acciaio ed in lega leggera negli Eurocodici. Atti del XXXVI Convegno Nazionale AIAS, Napoli, Settembre 2008. 56/56 2011 Denis Benasciutti, Universit di Udine