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FRITZ LEONHARDT
...__ _ .
&
C. ;1.11.
EDIZIONI TECNICHE
iJ
PREFAZIONE
Jl vol. VI di quest'opera tratta dei ponti in e.a. e c.a.p., i cui tipi e sistemi costruttivi
hanno avuto negli ultimi decenni uno svi!ppo eccezionale. L'Autore opera nella
costruzione di ponti fin dal 1934 ed ha contribuito a questo sviluppo con numerose
novit: attinge quindi a una ricca esperienza personale. E' stata soprattutto l'intro
duzione del precompresso che ha aperto possibilit nuove alla costruzione dei ponti
ampliandone fortemente il campo d'impiego; nella Germania Federale attualmente
infatti, quasi il 90% di tutti i ponti vengono costruiti in c.a.p.
Le esigenze del moderno traffico stradale non richiedono solo la costruzione di un
grande numero di ponti, ma anche di ponti di forma diversa per le curve, gli incroci
obliqui, gli allargamenti a tromba, ecc. Oggi i ponti devono subordinarsi alle esigenze
del traffico. Ci ha portato a problemi statici e costruttivi, la c11.i soluzione andata perfezionandosi, con il contributo di numerosi ingegneri dotati di capacit creativa,
,
e che ora esporremo.
In questo volume si trattano in prevalenza i problemi che si presentano nella proget
tazione di un ponte, per la scelta delle luci del sistema di travata, della sezione tr
sversale, dell'altezza costruttiva, dell'appoggio e dei supporti, allo scopo di pervenire
a una soluzione ottimale. 1 metodi costruttivi moderni vengono descritti, perch e
rendersi quindi conto di ci che va tenuto presente e osservato nella costruzione dei
ponti in calcestruzzo.
Chi invece approfondisce la materia, e in particolare l'ingegnere impegnato nella
1978
Fritz Lebnhard t
....
1. edizione
Traduzione
ISBN.
88 - 7028
004
I.edizione marzo
Berlino/Heidelberg/New York
1979
Se chster Teil:
Milano
INDICE
Prefazione .
1.
.BIBLIOGRAFIA .
1.1
1.2
1.2.1
1.2.2
J .3
1.4
1.4.1
1.4.2
. 1.4.3
1.4.4
Opere generali .
Libri .
Riviste
.
.
.
.
Ipotesi di carico .
Calcolo e dimensionamento, dettagli costruttivi .
.
Prescrizioni tecniche StB. Prescrizioni complementari. Licenze dell'Istituto per la Tecnica delle
Costruzioni. Circolari del BMV o dei Liinder .
1.4.5
2.
DEFINIZIONI E SIMBOLI
2.1
3.
4.
Normativa estera .
Terminologia internazionale
4.1
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.1. 3.l
4.1.3.2
4.1.3.3
4.1.4
4.2
4.3
4.4
4.5
4.5.l
4.5.2
4.6
Pietre naturali . . . . . .
I vantaggi delle pietre naturali
Tipi di muratura . . . . . . .
Resistenza della muratura e la malta
Pietre artificiali
Calcestruzzo
Acciai
Rivestimenti e impermeabilizzazioni
. . .
Impenneabilizzazioni
Rivestimenti
VIII
Indice
5.
5.1
7.
17
17
5.2
17
5.3
19
6.
6.1
Ponti a travata
Sistemi statici .
21
6.1.2
Forme di travi
22
6.2
Ponti a telaio .
24
6.2.J
Sistemi statici .
24
6.2.2
Forme di telaio
26
21
6.3
Ponti ad arco .
6.3.1
Sistemi statici .
27
6.3.2
Forme di arco.
29
6.4
Ponti sospesi
31
6.5
Ponti strallati .
32
..
35
7.1
35
7.1.1
35
7.1.2
7.1.3
Betonaggio su centine
35
37
7.1.4
38
7.2
40
7.2.1
7.2.2
Prefabbricati a segmenti
40
41
. .
43
1 0.
47
8.1
Generalit .
8.1.1
8.1.2
Piastre in prefabbricati .
8.2
8.3
53
8.4
Travi a T in prefabbricati .
54
8.5
8.6
8.7
.
.
.
.
in sito
.
. 47
. 47
. 49
50
I
.
56
..
61
61
. :
. 17
8.
21
6.1.1
7.3
9.
Dati di progetto .
63
9.1
63
9.2
Spalletta, ringhiera .
66
9.3
68
9.4
69
9.5
Banchine centrai!.
70
71
10.1
Esigenze funzionali
71
10.2
Tipi d'appoggio
71
10.3
Spalle
72
10.3.1
10.3.2
10.3.3
10.3.4
79
10.3 . 5
80
72
76
78
Indice
IX
80
83
83
84
88
88
90
92
92
94
97
11.
11.l
11.2
11.3
11.4
12.
minime
carico e da coazione
97
.101
102
102
'
per i ponti
107
1.07
107
108
108
111
112
112
113
118
120
121
124
Piastre cave
.
. . .
.
. .
. .
. . .
Momenti flettenti
Reazioni d'appoggio, appoggio, componenti di sollecitazione
Armatura delle piastre oblique
. .
13.l
13.2
13.2.1
13.2.2
13.2.3
13.2.4
13.2.5
13.3
13.3.1
13.3.2
13.3.3
13.4
13.4.1
13.4.2
13.4.3
13.5
13.5.1
13.5.2
13.6
13.6.1
14.
12.1
12.1.l
12.1.2
12.1.3
12.1.4
12.2
12.2.1
12.2.2
12.2.3
12.2.4
12.2.5
12.3
13.
Generalit
. . .
. .
. .
. .
. .
Travi trasversali
. . .
14.1
14.2
14.3
127
Generalit .
127
129
129
129
135
136
137
138
138
141
141
144
144
145
148
149
149
150
155
155
159
159
160
161
15.
16.
Indice
14.4
14.4.1
14.4.2
14.4.3
14.5
.
.
.1
1
.
1
1
14.6
175
14.6.1
175
14.6.2
180
183
15.1
15.2
15.3
183
183
1&5
189
16.1
189
16.2
Tipi di appoggio .
190
16.2.1
Cerniere di calcestruzzo
16.2.2
Appoggi in acciaio
16.2.3
16.2.4
195
16.2.5
197
16.2.6
16.3
16.4
190
191
192
. .
197
199
201
17.
203
18.
209
1.
1.1
BIBLIOGRAFIA
Opere generali
Wittfoht, H.:
1.2
Libri
Reithel, A.:
AAVV,:
1.
Bibliografia
1.2. 1
Riviste
1.2.2
1.4
Osservazione preliminare
Le prescrizioni e le norme DIN non sono delle leggi, bens delle direttive che vanno os
servate nei casi generali. In quelli particolari - soprattutto con i grandi ponti e con i
nuovi tipi e sistemi costruttivi- ci si pu discostare, con l'approvazione dell'ente giuri
dicamente competente, dalle norme DIN, se risultano garantite in modo verificabile
le condizioni di stabilit e di funzionalit. In casi speciali si deve perfino distaccarsi dal
la norma, se si dispone di conoscenze nuove, non ancora considerate nella DIN. Si ten
ga presente che l'accoglimento di nuove conoscenze nella norma DIN richiede spesso
nella Germania Federale parecchi anni. D'altra parte, con l'applicazione delle norme
DIN nessuno si sottrae alla responsabilit del proprio operato. Una responsabilit della
DIN (Istituto Tedesco Normazione) e di coloro che partecipano all'elaborazione delle
norme DIN formalmente esclusa.
1 . 4. 1
Le "Costruzioni Stradali dall'A alla Z" (raccolta di tabelle siolte) contngono le Pre
scrizioni Ufficiali e le Direttive Tecniche per la progettazione, la costruzione e la manu
tenzione delle strade. Edito dalla Societ di Ricerca per le Strade. Erich Schmidt Ver
lag,Berlin,Bielefeld, Milnchen.
Norme singole si possono acquistare anche dal Kirschbaum-Verlag, Bad Godesberg.
I dati pi importanti si possono trovare in H. Bechert ( 5 ) - Betonkalender 1 97 5 e in
RAL
Direttive per la costruzione di strade rurali
Direttive per la costruzione di strade urbane.
RAST
J.4.2 Ipo tesi di carico
(per la data edizione valida vedi Btonkalender: Elenco delle ndr:tne e prescrizio
ni tecniche per la costruzione)
DIN 1 072
1. Bibliografia
DIN
Materiali da
DIN
DIN
DIN
DIN
DIN
DIN
DIN
1053
1 054
40 14
4026
40 1 7
40 1 9
4420
Purtroppo, a causa del lento adattamento della DIN ai nuovi sviluppi, esperienze, ecc.
sono state emesse numerose prescrizioni speciali dalle Amministrazioni Stradali del
lo Stato e dei Lander, che vanno osservate di caso in caso.
Nel 1976 sono state introdotte in tutta la Repubblica le "Prescrizioni Tecniche Sup
plementari'.' (ZTV K 7 6 ), il cui scopo consiste nel creare una base unitaria per i
concorsi. e per l'esecuzione dei lavori. Contemporaneamente sono state pubblicate le
"Condizioni contrattuali supplementari per l'esecuzione dei lavori della costruzione
di strade e di ponti" (ZVB - StB 7 5 ) per il settore delle costruzioni delle strade fe dera
li di grande comunicazione.
-
1. 4. 5 Normativa estera
Per i p onti all'estero-vanno osservate di regola le prescrizioni del dato paese, le quali
si discostano in p arte in misura notevole da quelle tedesctie. Le pi importanti sono:
Svizzera:.
Norma SIA Norme per le ipotesi di carico,. la rrissa in funzione e
2.
2. 1
DEFINIZIONI E SIMBOLI
Terminologia internazionale
tedesco
inglese
italiano
Flussbriicke
Strombriicke
Vorlandbriicke
Rampenbriicke
approach bridge
ponte su fiume
ponte su corso d'acqua, su letto
di fiume
ponte di accesso
ponte a rampa
Talbrcu ke
Hangbriicke
Ueberfiihrung
Unterftihrung
Hochstrassenbriicke
overpass-crossing
underpass-crossing
elevated highway-bridge
cavalcavia o sovrappassaggio
sottovia o sottopassaggio
ponte di strada sopraelevata
Hochstrasse
Strassenbriicke
Autobahnbriicke
Feldwegbriicke
Fussgiingerbriicke
elevated road-bridge
highway bridge
freeway bridge
strada sopraelevata
ponte stradale
pon.te autostradale
ponte di strada di campagna
ponte pedonale, passerella
Eisenbahnbriicke
Kanalbriicke
Aquiidukt
Rohrbriicke
FOrderbriicke
railway bridge
canal bridge
aquaeduct
pipe line bridge
conveyer bridge
Ba lkertbriicke
Bogenbriicke
Hiingebriicke
Schriigseilbriicke
Schriigkabelbriicke
Langerscher Balken
beam bridge
arch bridge
suspension bridge
cable-stayed bridge
bodenverankerte oder
echte Hiingebriicke
in sich versteifte
Hangsbriicke
Deckbriicke
pedestrian bridge
arch-supported beam
suspension bridge
self anchored suspension
bridge
deck bridge
portte ferroviario
ponte-canale
acquedotto
ponte per tubaziort
ponte per (apparecchi) traspor"
tatori
ponte a travata
ponte ad arco
ponte sospeso
ponte sospeso a funi o cavi
obliqui
ponte tipo Langer
ponte sospeso ancorato nel
terreno
ponte sospeso autoirrigidente
ponte a via superiore
spiegazioni
2. Definizioni e simboli
6
tedesco
inglese
italiano
spiegazioni
Trogbriicke
trough bridge
ponte a canale
Ueberbau
superstructure
sovrastruttura
Unterbau
bestehend aus:
substructure
sottostruttura
costituita da:
abtmrt
spalla
costituita da:
Wiederlager
besteht aus:
.bridge seat
bearing wall breast walI
Auflagerbank
Auflagerwand
wing wall
Fliigel
Pfeler
Stiitzen
Fundament
Griindungskorper
Fahrbahnplatte
Haupttrii.ger HT
banchina di fondazione
parete di appoggio
ala
pier
pila
columns
piedritto
foundation footing
roadwa:y slab
piastra di impalcato
main girder
Plattenbalken
-T-beam
trave a T, a soletta
Kastentriig
. er
. box girder
trave a cassone
Quertrii.ger QT
transverse beam
cross girder
trave trasversale
Querschott
diaphragma
Endquertrii.ger
Fahrbahntafel
deck structure
Gesims
facia beam
Kappe
Kammerwand (a)
. breast wall
cornicione
.cappa, coronamento
del ponte
timpano (a)
(b)
Auflagerbank (b)
an Pfeilern oder
Widerlagern
bearing chair
bridge seat
banchina d'appoggio
su pile o
spalle
Lager
bearing
appoggio
festes Lager
fixed beating
appoggio fisso
bewegliches Lager
movable beariug
appoggio scorrevole
Gleitlager
sliding bearing
Rollenlager
roller bearing
cuscinetto a rulli
Pendellager
pendulum bearing
appo
' ggio (cuscinetto) oscillante
Pendelpfeler
rocking pier
pila oscillante
Linienlager
linear bearing
appoggio lineare
Punktlager
point bearing
appoggio puntforme
Fahrbahniibergang
-expansion joint
movable joint
giunto di carreggiata
2. Definizioni e simboli
tedesco
inglese
italiano
spiegazioni.
Dichtung
sealing
tenuta
Leitplanke
guard rail
Geliinder
railing
parapetto, ringhiera
Schrammnord
curb
banchina
Entwiisserung
drainage
drenaggio
Il CEB ha pubblicato negli anni 1 974 - 1 976 dei simboli unitari per i paesi europei
e ha ottenuto anche l'accordo di massima dell' ACI (American Concrete Institute,
USA), per cui quasi in tutto il mondo si impiegano simboli uguali nelle costruzioni
monolitiche. Ci rappresenta un'importante facilitazione per la collaborazione iIJ,ter
nazionale sia nell'attivit pratica come anche nella ricerca.
Purtroppo il Comitato Tdesco per la Normativa non ha accettato completamente
questi simboli CEB. Il manoscritto di questo volume era quasi completato con i sim
boli CEB, quando fu resa nota questa decisione errata per la DIN 1 080. Si rinun
ciato ad ogni cambiamento. Vanno quindi rilevate le seguenti discordanze rispetto
ai simboli normalizzati tedeschi:
N
Q
T
torsione
temperatura
calcestruzzo (concrete), compresione (compression)
c
s
p
q
f
acciaio
:::::
resistenza
3.
Purtroppo non esiste ancora una esposizione in lingua tedesca, adeguata all 'impor
tanza della costruzione dei ponti, della sua storia, nonostante che per essi sia stata
applicata tanta forza creativa umana, tanto coraggio e anche energia quanto per ope
re in settori che trovano tradizionalmente un'esposizione nei libri di storia. Nei paesi
di lingua inglese la situazione diversa, soprattutto in Inghilterra, che ha dato nel
XIX secolo molti importanti costruttori di ponti. Nella bibliografia sono citati i libri
pi significativi.
Fin dai tempi pi antichi si ritrovano presso i popoli primitivi ponti rudimentali in le
gno o funi, in forma di semplici travi, travate con contraffissi e strutture sospese. I
popoli civilizzati costruirono ben presto ponti a regola d'arte; per es., i Cinesi gettaro
no travi di granito con luci di circa 1 8 m, carpentieri tedeschi e svizzeri portarono
alla perfezione nel secolo XVIII la costruzione dei ponti in legno. Il ponte di legno sul
Reno presso Sciaffusa, costruito nel 1 75 8 dal carpentiere J. U. Grubenmann, aveva
una luce rilevante di 1 1 8 m.
Volte in pietra furono costruite dai Cinesi e dai Romani, nell'era precristiana. L'arte
nella conformazione (archi a tutto sesto con luci fino a 3 0 m) e nella lavorazione della
pietra raggiunse con i Romani la perfezione. Esempi: ponte Sant'Angelo (Elio) di A
driano sul Tevere a Roma; ponte di Pietra a Verona. Quest.eccellenti costruttori supe
ravano valli intere con i loro acquedotti (Ponte del Gard presso Nimes nel sud della
Francia, 1 80 d.C.). Anche i Turchi costruirono ben presto ponti in muratura di grande
luce, in genere per in una forma leggera a sesto acuto. Nel Medioevo le volte comin
ciarono ad appiattirsi (luci fino a 5 0 m). Esempi: Ponte Scaligero a Verona ( 1 3 54),
Ponte Vecchio a Firenze, Ponte sul Rodano ad Avignone, Ponte sul Danubio a Regen
sburg, Ponte Carlo a Praga, il ponte sul Meno a Wurzburg, ecc.
Ponti in ghisa a forma d'arco furono fabbricati all'inizio del secolo XIX. Gi nel
1 7 50 i Cinesi costruirono i primi ponti a catene. Con la diffusione della ferrovia si re
sero necessari grandi ponti per carichi pesanti. Ponti in pietra imponenti superano in
tere valli, come il Ponte Goltschtal in Sassonia con una lunghezza di 5 7 8 m e 78 m di
altezza. Materiali nuovi si aggiungono, il ferro saldabile e l'acciaio. Nel 1 846 il figlio
dell'inventore della locomotiva, Robert Stephenson, costru il Ponte Britannia, primo
grande ponte a travata (cassone cavo in ferro saldabile) con luce di 1 4 1 m sulla strada
Menai in Inghilterra.
Ben presto furono costruiti ponti con travature reticolari in acciaio, per es., nel 1 85 0
i l Ponte Weichsel presso Tczew (Dirschau) con 6 campate da 1 24 m. S i svilupparono
ponti sospesi e costruzioni a traliccio. Gigantesche luci furono coperte da ponti co
lossali a sbalzo, per es., il ponte ferroviario sopra il Firth of Forth in Scozia con cam
pate di 5 1 2 m ( 1 883 - 90).
A partire dal 1 900 furono eretti i primi ponti in un nuovo materiale da costruzione,
il calcestruzzo. In un primo tempo le esecuzioni erano a tre cerniere, con cui il calce
struzzo veniva solo a sostituire il materiale precedente, la pietra. Il calcestruzzo arma'
10
3.
to venne impiegato dapprima per le lastre d'impalcato, poi per le nervature dell'arco,
ecc. Solo verso il 1 9 1 2 si pass ai ponti a travata e a telaio, comunque solo con luci
fino a circa 30 m. Contemporaneamente i ponti ad arco in cemento armato raggiun
sero dimensioni sempre maggiori. Negli anni dal 1 94 1 al 1 94 5 venne costruito in Sve
zia il Ponte Sando con luce dell'arco di 2 80 m.
In ponti in cemento armato precompresso furono realizzati a partire dal 1 93 8 circa,
il loro sviluppo venne per interrotto dalla guerra. Solo dopo il 1 948 il precompres
so ha conquistato il settore costruttivo dei ponti, di preferenza in una esecuzione
a travate con luci fino a 2 30 m. Con i cavi inclinati (stralli) sono gi state raggiunte
luci di circa 300 m (Columbia River Ponte Pasco-Kennewick, progetto Leonhardt e
Ponte sulla Senna Brotonne, progetto Jean Muller).
La storia del cemento armato precompresso fin verso il 1 9 54 descritta in ( 4), capi
tolo 20.
4.
4.1
Pietre naturali
4. 1.1
Le pietre naturali resistenti alle intemperie, per es., il granito, il porfido, la diorite,
il basalto, la lava basaltica, i calcari come il muschelkalk, il marmo, l'arenaria siliciz
zata, i tufi duri e i travertini, sono state impiegate con grande successo per le pile,
le spalle e le volte, in parte con funzione portante, in parte come antemurale, o rive
stimento e paravento. Le pietre naturali sono oggi diventate rare nei ponti, a causa
dei costi elevati della lavorazione. E' per veramente auspicabile che si ritorni all'im,
piego della pietra naturale, perch
1.
2.
La pietra naturale invecchia meglio del calcestruzzo, ossia il suo aspetto anco
ra attraente dopo molti anni (esempi, i ponti romani) e si conserva meglio nella
area industriale, se si sceglie una pietra idonea.
'
La resistenza all'abrasione all'acqua + erosione da sabbia, notevolmente maggiore di quella del calcestruzzo, il che importante nelle pile immerse.
3.
La pietra naturale chiamata a volte "il materiale proprio di Dio", la sua struttura
viva e colorata, in contrasto con la superficie morta del calcestruzzo. Con il tipo del
la muratura (grandezza di blocchi, giunti, malta) si possono ottenere gli effetti pi
diversi e conferire anche alle grandi superfici una "misura umana". L'effetto del "Bru
talismus", caratteristico di una certa architettra degli anni 1 9 60 - 1 976, non si ha
con la pietra naturale.
4. 1 . 2
4. 1 . 3
12
occ;ia
..
Densit
t/m3
Graniti
molto resistenti
medi
poco resistenti
valori medi
Porfidi
2,B
Basalti
3,0
2,3
Calcari
2,2
2,B
Marmo di Carrara
2,6
2,9
Arenarie
molto resistenti
resistenti
medio-resistenti
poco resistenti
Modulo E
MPa
MPa
1 20
BO
45
2,B
so
2,6
200
120
- .. BO
3,B -
7,6. 1 04
6,S
..
200
2,S
100
200
5,B
30
150
lBO
75
200
150
100
60
20
200
lSO
1 00
60
so
1 04
1 0,3. 1 04
4,0 -
9,2. 1 04
O,B -
l,B
1 04
Sezione A - A
Vista verticale
Proiezione
4.1 Pietre
13
naturali
4. 1 . 3.2 R ivestimento
La muratura di spessore ridotto ( 1 00 - 200 mm) collocata in un secondo tempo
Tipi di muratura
La muratura a strati
La muratura in pietrame
14
Nella costruzione dei ponti si impiegano a volte per il rivestimento di pile e spalle :
Clinker ceramici
KMz 28
Resistenza blocchi 2 8 MPa Compressione
Resistenza mattoni 20 MPa Compressione
Laterizio frontale VMz 20
Superficie di
fenditura
superficie a
vista
-- giunto di fenditura
4.3
Fig. 4.8 :
Calcestruzzo
Per le sovrastrutture dei ponti vanno impiegati i calcestruzzi della classe B 2 5 fino a
B 5 5 , per le fo ndazioni, le pile e le spalle con rivestimento le classi B 1 5 fino a B 3 5 .
Con le grandi luci pu risultare economico il calcestruzzo leggero ad alta resistenza
LB 3 5 fino a LB 45 a causa del suo basso peso volumetrico.
Con le strutture di grande spessore si deve cercare di mantenere un basso calore di i
dratazione con l'impiego di cementi a lento indurimento e con un ridotto dosaggio
di legante ; durante il p ost-trattamento si deve mantenere caldo il conglomerato per
parecchi giorni e impedire l'evaporazione dell'acqua.
Per ulteriori dati sul calcestruzzo, vedi il vol. I dell'opera.
Superfici a vista del calcestruzzo: La stru ttura superficiale e il clore delle superfici
a vista di calcestruzzo hanno un'importanza fo ndamentale per l'aspetto dei ponti
monolitici. Un cassero compatto e uniforme, un cemento e una sabbia uguali e una
miscela costante, una costipazione a regola d 'arte, costituiscono condizioni essenziali.
I giunti di ripresa devono avere un decorso rettilineo e possono essere m essi in evi
denza con piccoli listelli. Con molti cementi il colore del calcestruifo di un grigio
poco attraente ed ha un aspetto opaco, triste, che pu essere migliorato con additivi
15
4.4 Acciai
a base di pigmenti coloranti o con una verniciatura. In questo secondo caso, si devo
no impiegare colori resistenti agli alcali e p ermeabili al vapore. Prima di applicare
la vernice, va eliminata l a p ellicola cementizia esterna, p erch di regola molto p oro
sa e dannosa per l'aderenza del colore. Vedi la tabella tecnica "Calcestruzzo a vista",
Beton-Verlag, Di.i sseldorf 1 977.
Il miglioramento pi efficace delle superfici di calcestruzzo con ruvidit di cassero,
adeguato alla natura del m ateriale, costituito da una lavorazione da scalpellino
bocciardare, sbozzare fino o grosso -. I p onti autostradali degli anni 1 934 - 1 940 e
rano stati lavorati quasi tutti a scalpellino, le loro superfici a vista sono ancor oggi
attraenti. Purtroppo questo tipo di lavorazione costoso. La sabbiatura non idonea.
-
4.4
Acciai
Vanno impiegati come acciai d'armatura gli acciai nervati da e.a. classe B St 420/ 500
oppure 5 00/ 5 5 0, perch l e loro caratteristiche elevate di aderenza e di resistenza
sono necessarie p er limitare le lesioni. I giunti a sovrapposizione andrebbero p ossibil
mente evitati con </> > 20 mm. Nonostante la sollecitazione dinamica dei ponti, rara
mente fa. loro resistenza a fatica risulta determinante. Le reti (elettrosaldate sono ido
nee come armatura principale. Vedi inoltre i voll. 1 e 3 dell'opera.
Per i cavi di tensione per la precompressione delle strutture in calcestruzzo si p ossono
impiegare tutti gli acciai di p resollecitazione ammessi, osservando le condizioni d ' am
missiope.
4.5
4. 5. 1
Rivestimenti e impenneabilizzazioni
Rivestimenti
4. 5.2 Impermeabilizzazioni
Nessun rivestimento completamente impermeabile all'acqua - neppure il mastice
d'asfalto. Le lastre d'impalcato vanno quindi protette sicuramente contro le acque
aggressive (l'acqua dei sali da disgelo p articolarmente p ericolosa ! ). Fintanto che si
impiegano sali da disgelo o simili p rodotti antigelo aggressivi, nei paesi con p eriodi
di gelo bisogna incorporare uno strato impermeabile tra .il pannello portante in calce
struzzo e il rivestimento.
Le impermeabilizzazioni idonee sono : fogli di rame o di alluminio, o materia sinteti
ca, (per es., Rhepanol) incollati con bitume. Uno strato di mastice con forte tenore
di bitume, spessore circa 1 O mm, si ben collaudato. Sotto l'impermeabilizzazione si
sono impiegati a volte degli strati di lana di vetro per l'espansione del vapore, onde
impedire le bolle di vapore che possono formarsi con l'evaporazione lenta dell'acqua
in eccesso del calcestruzzo . Nei punti danneggiati dell'impermeabilizzazione lo stra
to di fibre di vetro agisce da drenaggio e diffonde le sostanze aggressive, per cui pi
dannoso che utile. Il rischio della formazione delle bolle ridotto e viene evitato
pi efficacemente con uno strato di sbarramento in resina epossidica (vedi fig. 4.9 e
( 1 O)). Le impermeabilizzazioni sono provviste di regola di uno strato protettivo.
16
-- - - - "'"""''==
rn.zu
==aumi:==
verniciatura di fondo
strati di sbarramento in
materia sintetica, sparso
mastice d'asfalto
massa collante
nastro impermeabile
mastice d'asfalt
Fig. 4.9 :
conglomerato bituminoso
Altri materiali impiegati vengono trattati negli accessori per ponti, come i supporti,
gli attraversamenti dei piani stradali, i drenaggi, cc;.
5.
5. 1
Dati di progetto
Planimetria, con i dati degli ostacoli da superare, come i crsi d'acqua, le stra
de, le vie, la ferrovia, .con le valli le isoipse. Tracciato previsto della nuova via.
2.
3.
4.
5.
6.
?.
8.
Esigenze dell 'ambien te. Qualit estetiche: ponti in zona urbana che si rifletto
no sul quadro della citt e vengono visti spesso da vicino, soprattutto i ponti
pedonali richiedono una conformazione pi accurata dei ponti in un territorio
libero di grande estensione. E' necessaria una protezione contro gli spruzzi e il
rumore per i pedoni? E' necessaria una protezione contro il rumore per il vi
cinato?
I dati ora descritti vanno accuratamente studiati e appresi a memoria. Il ponte deve
18
poi assumere una prima forrna nella fantasia, nella capacit creativa. A questo sco
po il progettista deve aver osservato con estrema attenzione numerosi ponti e aver
studiato criticamente con un lungo processo di assimilazione molte soluzioni e pos
sibilit di soluzione. Deve sapere in quali casi risulti razionale un p onte a travata,
ad arco, o sospeso, quale influsso esercitino le condizioni della fondazione sulla scel
ta delle luci e del sistema statico, quali altezze costruttive d ovr prevedere per la
campata che viene rappresentando, ecc. Ci significa che per concepire un'idea con
creta del progetto deve aver "memorizzate" conoscenze sui ponti, e averle sempre
presenti. Nelle ore d 'illuminazione arriva a volte una scintilla improvvisa per una nuo
va soluzione, la quale risulta pi rispondente al compito di altri sistemi costrutti
vi noti (intuizione, creativit, innovazione).
Appena l'idea della progettazione ha assunto una forma, si pu cominciare a disegna
re - opportunamente su carta riproducibile sopra il disegno della sezione longitudi
nale -- gi in scala, ma a mano libera - solo abb ozzando e a grandi linee-. E' neces
sario quindi che si sia studiato a scuola il disegno a mano libera! Con un ponte a tra
vata (il sistema pi semplice ! ) si comincia con la linea probabile dello spigolo supe
riore dell'impalcato, poi si accennano, a tentativi, le posizioni delle pile e delle spalle
e si disegna lo spigolo inferiore della trave tenendo conto dell'altezza pi opportu
na della trave stessa - snella, se necessit tecniche richiedono la snellezza - meno
snella, se nel concorso di appalto bisogna m antenere contenute le quotazioni.
Il primo schizzo va poi considerato criticamente con calma -- sono buone le propor
zioni tra le luci e lo spazio libero sotto la travata? Le pile stanno in armonia con
l'ambiente? Quali sono le condizioni del terreno di fondazione nei punti previsti per
le pile e le spalle? E' opportuno un arrotondamento del profilo longitudinale? Il
corrente inferiore scelto eventualmente ricurvo (trave con rinforzi) compatibile con
una curvatura della trave in pianta?
Seguir un secondo, un terzo schizzo, ora con le sezion trasversali della sovrastrut
tura, e gi con considerazioni relative alle pile. Come risultano le proporzioni delle
pile, altezza per larghezza, o risulta migliore una soluzione con parecchi piedritti pa
ralleli? Ha ora inizio lo studio e la rappresentazione spaziale. Gli schizzi vengono ap
pesi alla parete, ad altezza d'uomo, per poterli considerare da una distanza maggiore,
anche di lato, per p ermettere le osservazioni dei collaboratori, p er valutare critica
mente i metodi di fabbricazione, i processi di costruzione, infa tti, esercitano un grande influsso sul progetto, se si vuole vincere la concorrenza.
.
Se la costruzione schizzata in vista e in sezione trasversale in scala ridotta ( l : 200,
1 : 500 fino a 1 : 1 000) risulta soddisfacente, si pu disegnare la'sezione trasversale in
scala pi grande, 1 : 1 00 fino a 1 : 5 0, per studiare l a forma di travata pi opportuna
(piastra, trave singola o trave a cassone). Anche in questo caso vanno disegnate pa
recchie soluzioni, per studiare i rapporti tra l'altezza della trave e la piastra a sbalzo ,
l'altezza d e l cornicione, ecc. Ora si indicano gi l e dimensioni, come gli spessori del
le lastre di impalcato, delle pareti di trave, dei correnti inferiori, ecc. , utilizzando va
lori d'esperienza. Questi valori sperimentali si basano su progetti simili precedente
mente elaborati.
Con questi primi risultati il progettista dovrebbe ora ritifarsi "in clausura", meditare
sul progetto, lasciar p assare qualche giorno e ripensare ancora una volta tutti i singoli punti a occhi chiusi, in concentrazione. Risultano soddisfatte tutte le condizioni?
L'esecuzione risulta favorevole? Non sarebbe migliore questa o quella soluzione nel
l'aspetto estetico oppure per il futuro dettaglio, ecc. ? ( Io chiamo tutto questo pro
cesso di ripensamento "un ingravidarsi del progetto"). Si fa ora il disegno, si ascolta
l'opinione dei collaboratori, di esperti d 'arte, di consulenti, ed anche dei profa ni.
Se l'ingegnere scarsamente d otato dal punto di vista estetico, e non sufficiente
mente esperto, dovrebbe far intervenire a questo punto, ma ancora meglio prima, un
architetto familiarizzato con i ponti, come consulente, per non realizzare per falsa
ambizione un ponte mal conformato che in seguito gli procurer critiche per anni.
Nei ponti di grandi dimensioni si dovrebbero elaborare in modo simile da una a due
varianti con altre luci, con altri sistemi di struttura p ortante, per impostare dei confronti e pervenire infine alla soluzione migliore.
.
La soluzione (o le soluzioni) in tal modo ripetutamente migliorata viene ridisegnata.
.
5.2
19
la fase eseutiva
Il
Il
Il
Il
I
U ni c e m
u n ' orga n i zzazione d i p r i m o p i a n o
n e l l' i n d ustria del c e me nto.
Ricerca, s p e r i me ntazione,
assistenza a l l a c lientela , materia l i
a d alta resa, d istribuzione
c a p i l la re.
I m p ia n t i a l l' a v a n g u a r d i a ;
p r o d uttivit a i pi a l t i l iv e l l i
m o nd i a l i .
U n'orga n i zzazione c o n cent' a n n i d i
esperienza.
U n ic e m
q u a l it, r i c e r c a , a ssistenza.
C e m e n t i Po r t l a n d *
C e m en t i d ' a lto f o r n o
C em e n t i pozzo l a n i c i *
C e m e nt i fer r i c i
( ba s s o c a l o r e d ' i d r ataz i o n e )
C e m e n t i ferrico-pozzo l a n i c i
(ad alta resistenza c h i m ica)
Ce m e n t o Port l a n d " D u r a pi d"*
( i n 2 4 o r e le n o r m al i r es i st e n ze
d e i 28 g i o r n i ;
s u pe r - re s i st e n ze a 2 8 g i or n i )
Ce m e n t o " A u gustus"
( Po r tl a n d p e r e s p o rtazi o n e ,
r i s p o n d e n t e a l l e n o r m e estere)
" U n i pl a st" ( le g a nte p l astico)
C a l c i e m i n e n te m e n,te i d r a u l i c h e
c a l c e v iv a
,
c a lce i d r a t a
pietrisco c a l careo
e.
Sede sociale:
1 5033 Casale M onferrato
(Alessandria); Viale Ottavio
M arch i n o , 1 O; c.p. 1 O; tel. (01 42)
telegr. U n icem
Pro d u z i o n e
Direzione generale:
1 01 26 Torino; Via Carlo M arenco, 25;
c . p . 1 093/ferr.; t e l . (01 1 ) 6564;
t e lex: 220233 U n icem I ; telegr. U n icem
S ta b i l i m e nt i :
M o r a n o Po ( A l e ss a n d r i a ) ; P i a c e nza
- Via Fa r n e s i a n a , 39 ; L u g ag n a n o
( P i ac e n z a ) ; C e ra i n o d i D o l c
( V e ro n a ) ; S . A rca n g e l o d i R o m a g n a
( Fo r l ) ; S etti m e l l o ( F i re nze ) ;
G u i d o n i a ( Ro m a ) ; M e g a r a G i a n n al e n a
A u gusta ( S i ra c u s a )
L a b o r at o r i o c e n t r a l e p r o v e ,
stud i e r i c e r c h e .
C o n s u l e n.ze i m p i e g o p r o d o tt i .
2501 ;
F i l i a l i : C at a n i a , M i l a n o , R o m a.
U f f i c i v e n d i t e : A l es sa n d r i a , A v e zz a n o ,
Bo l o g n a , Cata n i a, F i r e nz e , F o r l ,
Fr o s i n o n e , G ro s s e t o , M e s s i n a ,
M i l a n o , N ap o l i , P e r u g i a , P i ac e n z a ,
Ro m a , S i r a c u s a , T o r i n o .
Recapito: Verona.
6.
6.1
Ponti a travata
6. 1 . 1
Sistemi statici
Trave a una campata, con appoggio li rotazione libera, su un campo, oppure in serie
su parecchi campi, vincolo isostatico; da dimensionare per un momento M0 totale,
richiede a ogni estremit giunti di carreggiata (fig. 6 . 1 ).
2S
Fig. 6 . 1
Trave a una campata s u parecchi campi, con piastra d i impalcato continua sopra il
giunto onde diminuire il numero dei giunti di carreggiata (fig. 6 . 1 a). Di regola, da 3
a 4 campi risultano in tal modo riuniti senza giunti. Solo un app o ggio della "catena"
pu essere fisso - tutti gli altri devono essere mobili in direzione longitudinale.
Fig. 6.la
Trave a una campata con sbalzo e trave a sospensione (trave Gerber), in effetti iso
statica, ma richiede numerosi giunti di carreggiata. La distribuzione dei morriertti M0
nel campo e sugli appoggi pu essere favorevolmente influenzata con la posizione
delle cerniere e con un momento d'inerzia variabile (altezza variabile della trave a sbal
zo). Questo sistema presenta numerosi svantaggi rispetto alle travi continue senza
giunti (fig. 6 .2).
e
'} o
Fig. 6.2
Tavolato a sbalzo con travi sospese (fig. 6.3), vantaggioso per una esecuzione con tra
vi prefabbricate. Osservare la sicurezza al ribaltamento nel cas che un campo crolli.
Come esempio, le forme a tavolato del Ponte Maracaibo, Venezuela, su progetto d i
'
R . Morandi, Roma (fig. 6.4).
Trave continua su due o pi campate (fg. 6 . 5 ) ; gi stata realizzata continua senza i
22
Fig. 6.3
Fig. 6.4
Fig. 6.5
i
I
:J
Fig. 6.6
II
n grande vantaggio d elle travi continue l 'assnza di giun ti della carreggiata su grandi
lunghezze di ponte (800 - 1 000 m). I giunti mobili di carreggiata sono costosi, richie
dono manutenzione, disturbano al p assaggio ; si disponga quindi possibilmente un solo
giunto mobile longitudinalmente a una estremit del p onte.
L'appoggio fisso viene disposto di preferenza a una estremit, per potervi eseguire un
piccolo giunto senza p arti m obili. Gli altri appoggi devono essere m obili longitudinal
mente. Con luci m olto diverse pu risultare migliore una disposizione dell'appoggio
fisso nel punto della reazione d 'appoggio massima. Vedi cap. 1 0. 5 . 2 Scelta del tipo di
appoggio.
L e travi di ponte molto lunghe possono essere suddivise con travi sospese o con cer
niere Gerber (fig. 6 . 6 ).
6. 1 . 2 Forme di travi
Le travi a u na campata assumono opportunamente Una conformazione
"correnti pa-
6 . 1 . Pouti a travata
23
ralleli", ossia lo spigolo inferiore ha un andamento parallelo alla linea della carreg
giata, l'altezza costruttiva costante. Questo vale anche nel caso che la linea della
carreggiata sia inclinata (pendenza) o si trovi su una curvatura.
'
6.7
Fig.
'I
'
Fig.
6.8
Anche le travi continue vengono eseguite di regola a correnti paralleli, se le luci delle campate sono pressapoco uguali. Questo vale anche nel caso che il piano viabile se
gua nel profilo longitudinale una cunetta, lo spigolo inferiore quindi risulti ricurvo
verso il basso, e convesso, e "penda". L'esperienza ha dimostrato che questa "penden
za" viene avvertita come del tutto naturale;
.:. ? . ..; ::-.:'..
Fig.
6.9:
Curvatura
disegnata esagerata
Con i ponti su letti di fiume si preferisce il ponte a travata a tre campate con aper
tura centrale accentua ta (per es., condizio nata dalla larghezza del corso d'acqua, dal
l'apertura per battelli o simili) ; in cui il peso proprio nella zona centrale della cam
pata princip<! le e il rispettivo moment o positivo risultano diminuit i dall'altez za co-
24
6.
---:c;:=srnnrrr''.'tlZ
Fig. 6 . 1 3
Fig. 6 .. 1 4
L'altezza variabile della trave pu essere scelta i n mo.d o svariato per un adattamento
alle varie luci, per ottenere effetti estetici, ecc. (vedi "La conformazione dei ponti"
di F. Leonhardt, appare nel 1 9 80).
6.2
Ponti a telaio
Nella costruzione dei ponti i telai risultano formati dal collegamento resistente a fles
sione della trave di ponte (traversi di telaio) con le pareti d'appoggio delle spalle op
pure con le pile d'appoggio (ritti di telaio). Per esempio, l'estremit della trave viene
incastrata nella parete di spalla, in tal modo una parte del momento M0 risulta elimi
nata d a m omenti d'incastro negativi, il che riduce l'altezza costruttiva necessaria nel
campo. Con ritti rigidi di telaio si pu ridurre fo rtemente il momento del traverso nel
campo (fig. 6 . 1 5 ) . Con la scelta delle rigidezze si pu influenzare positivamente la
distribuzione dei m omenti flettenti e ottenere per es., con i sovrappassi ferroviari al
tezze costruttive straordinariamente piccole (vedi ( 1 ), p. 2 50, Ponte Marschalken Ba
silea, con luce di 20 m, 0,36 r{l di alte.z za costruttiva sopra i binari, snellezza Q : h = 55).
6.2. 1
Sistemi statici
Telaio a tre cerniere, isostatico. I telai a tre cerniere, isostatici, esenti quindi da for
ze di coazione, dovute a T , S , possono essere conformati con cerniere in calcestruzzo
o con cerniere elastiche in calcestrUzzo.
_I
0--'l-- .
----
____
.
___
Fig. 6 . 1 6
Telaio rampante a tre cerniere con ritto oscillante (fig. 6 . 1 7). Isostatico ; tenere pre
sente la mobilit orizzontale del ritto oscillante ; di regola non possibile un accumu
lo di tena sul ritto, quindi non molto idoneo per i ponti.
6.2 Ponti
telaio
25
J_
' _]_
Fig. 6.17
_ _
_ _
_ _
_ _ _
l_
Fig. 6.18
Telaio a due cerniere con travi a sbalzo appoggiate con ritti verticali o iclinati (fi
gura 6 . 1 9) ; le cerniere sono generalmente solo elastiche (strizione fortemente anna
ta). Idoneo per cavalcavie su autostrade.
-V
Fig. 6.19
Telaio incastrato (fig . 6 . 20), particolarinente idoneo per p1i;coli sottopassaggi, attra
versamenti di torrenti. Travi a sbalzo p ossibili come con i telai incernierati.
Telaio chiuso (fig. '6.2 1 ), idoneo per sottopassaggi su terreno particolarmente scadente.
Fig. 6.20
Fig. 6.21
- Telai a due cerniere con ritti a triangolo di aste, con appoggio a cerniera o incastro e
lastico (fig. 6.22), idoneo per cavalcavie su autostrade.
Fig. 6.22
J.%;.,. . 1
Fig. 6.23
26
Comportamento a telaio su pile diponte, per evitare appoggi mobili in questi punti
(fig. 6 . 24 ) . Spesso impiegato con i viadotti alti s valli.
Fig. 6.24 .
I telai possono avere una conformazone molto diversa. In genere si adottano i telai
per ottenere un'altezza costruttiva ridotta ; si dovrebbe quindi sottolineare la snellez
za p ossibile del traverso e porla in contrasto con le pile di grande spessore, con le su
perfici delle spalle, ecc .
... ,
).. ...
\.
,,
- )\
)- ...
Fig. 6.26 : Telaio piatto su strada a quattro corsie (portale autostrada Berlino), lue 28 m
r-:r 1 1
I i I
Fig. 6.27 : Telaio con travi a sbalz, esempi: Ponte dell'Anello sul Danubio a Ulm ( I ) p.29 1 oppu
re Ponte degli Svedesi, canale presso il Danubio Vienna ( 1 ), p.282
Fig. 6.28 : Telaio a struttura spingente su una valle fon p endici rocciose ripide
Fig. 6.30:
27
'-"::;:.::
Fig. 6.3 1 :
a)
b)
L'arco a volta conformata seguendo la linea delle pressioni dei carichi dovuti al p eso
proprio, rappresenta per i materiali da costruzione massicci (pietre, calcestruzzo)
dall'elevata resistenza a compressione, il tipo pi idoneo di struttura portante, se il
terreno di fondazione resistente e pu assorbire la spinta orizzontale con fondazio
ni economiche. I ponti ad . arco costruiti con una buona muratura di pietre naturali
hanno una durata quasi illimitata (Ponti romani) e di regola non richiedono giunti
di dilatazione, Con il calcestruzzo si devono considerare invece le deformazioni dovu
te al ritiro, alla temperatura e alla viscosit , il che influenza la forma dell'arco e ren
de neq:ssari i giunti. Il calcestruzzo semplice condiziona quindi, per es., la scelta del
l'arco a tre cerniere con vincolo isostatico che consente le deformazioni esenti da co
azione per cedimento in chiave.
Di regola per i ponti ad arco si costruiscono oggi in cemento armato, la loro lastra
di impalcato spesso realizzata in precompresso. Con le luci limitate (fino a 50 m)
i ponti ad arco sono in genere troppo costosi. Gli archi sono invece particolarmente
indicati per superare valli tra montagne con pendici rocciose, similmente in pianura
come archi con carreggiata infhiore con tirapte.
6. 3. 1 Sistemi statici
.
Archi a tre cerniere (fig. 6.32), con vincolo isostatico, Q : f = 5 fino a 1 2, possibilmen
te conformati secondo la linea delle pressioni, spessore variabile per l'oscillazione del
la linea delle pressioni dovuta al carico mobile.
Fig. 6.32
A rco a due cerniere (fig. 6.33), una volta iperstatico, Q : f = 4 fino a 1 2, in genere a
forma di falce, essendo m assimi i momenti in chiave. Le cerniere possopo essere anche
conformate a. cerniere elastiche con strizione all'imposta.
chiave
/ imposta
Fig . 6.33
28
Archi a una cerniera (cerniera in chiave), non sono idonei per i ponti, poich le fon
dazioni risultano inutilmente costose a causa dei grandi momenti d'incastro.
Arco incastrato (fig. 6 .34) (tre volte iperstatico), Q : f = 2 fino a 1 0. Di regola con
spessore m aggiore all'imposta che in clave ; tenere conto dei momenti d'inerzia va
riabili nella determinazione delle forze interne.
Fig. 6.34
--
Fig. 6.36: Serie di archi su pile alte, tutto incastrato (vecchio viadotto)
Fig. 6.37 : Lastre ad arco, lastre a parete sottile a forma d'arco, perlopi con appoggio a cerniera,
Fig. 6.3 8 : Arco con carreggiata inferiore , arco cuu tirante. Carreggiata sospesa ad aste verticali.
Di regola cerniere all'imposta. II complesso poggia come una trave, quindi la spinta o
rizzontale assorbita completamente dal tirante
Fig. 6.39 : Arco con aste di sospensione oblique in disposizione diversa - con o senza tirante le aste di sospensione diminuiscono con l'azione a traliccio i momenti flettenti del
l'arco, che pu avere una snellezza maggiore
La piastra di volta m assiccia, zavorrata posteronnente, con p areti frontali ( fig. 6.40),
oggi si presenta raramente, perch la sua fabbricazione troppo costosa. D'altra par
te queste volte sono particolarmente idonee, da un punto d i vista tecnico, come sot
topassaggi per vie e corsi d 'acqua, in particolare sotto alti sbarramenti, quindi con un
forte sovraccarico d i terra.
.
.
Fig. 6.40 :
Piccolo sottopassaggio a volta
I ponti a v olta con superfici fron tali chiuse (fig. 6 .4 1 ) vanno p rogettati come lastre
ad arco con cerniere d 'imposta, sono idonei p er luci da 20 fino a circa 40 m con Q : f
= 3 fino a 8 . La lastra assume sull'appoggio uno spessore tale che non risulta necessa
ria alcuna nervatura per il "telaio trasversale". La piastra di carreggiata poggia da la
stra a lastra - eventualmente con traversi, il cassero estremamente semplice - il con
sum o d 'acciaio limitato. Le ali all 'estremit del p onte vngono sospese, esse dimi
nuiscono la spinta orizzontale.
Esempi: Ponte Leine presso Giimmer ( 1 ), p. 444 ; Ponte sul Neckar Obertilrkheim
( 1 ) p. 446 .
,
:.:>s-;. .;:<i,-:.;;::t;\
. .:':i
:V!. Ji.
30
Se come supporti si impiegano dei pilastri, il loro numero sulla sezione trasversale
dovrebbe rim anere limit ato (due al m assim o
sali danno un q uadro pi rip o sante.
4).
85,CX)
.Fig. 6 .44 : Pnte ad arco piatto, l'arco al vertice nglobato nella piastra di impalcato
Fig. 6.45 : Arco 1ibero, impalcato autoportante dall'imposta fino quasi al vertice
Esempio : Ponte Glemstal presso Schwiberdingen (Wurtt.)
]",, ,[
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Fig. 6.46:
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::- -:.-:""::=-:::::=..::-:-::-:=::
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Ponte ad arco ribassato a due cerniere. Esempio : Ponte sul Neckar,,i//
..
Heilbronn
(l)
31
dipendente sotto di essa. L'unione risulta razionale con gli archi ribassati (nessuna
perdita in altezz a d i freccia), la separazione appare esteticamente valida con gli ().rchi
alti, m a tecnicamente non porta alcun vantaggio . L'effetto a telaio tra l'arco, l'im
l'imposta non sono necessarie se la lastra d i impalcat o condotta senza giunti, come
travata controventante, fin o alla spalla. Lo spessore delle pile dovrebbe aumentare
con la l o ro altezza.
38 m
Fig. 6 .49 :
Fig. 6 . 5 0 :
6.4
Ponte ad arco a falce per grandi luci (80 fino a 200 m), impalcato sospeso (via intermedia) (come il :ponte sulla Senna tra La Roche-Guyon di N. Esquillan)
Ponti sospesi
Il classico p o n te sospeso con cavi parabolici e tiranti verticali non idoneo per i p o n
ti m assicci ed stato quindi impiegato raramente. Il p onte sospeso autoanco rato con
aste di sosp ensione inclinate (effetto a
ca r ic hi
mogili
32
Ponti strallati
...
L'impalcato risulta sospeso ai piloni con cavi obliqui, inclinati (eventualmente anche
funi). Se si impiegano pochi cavi obliqui con grandi distanze tra i punti di sospensio
ne, il ponte va considerato come un ponte a travata con app oggi intermedi (punti di
sospensione) e la trave deve possedere un'altezza costruttiva e una rigidezza flessiona
le corrispondenti alle luci. Per ragioni di peso lo sviluppo andato per orientandosi
su cavi numerosi con distanze corrispondentemente piccole dei punti di sospensione
(fig. 6.5 1 ), in tal caso il p onte va considerato piuttosto come un ponte a sbalzi, )n
cui la soletta di impalcato forma il corrente inferiore (corrente compresso), mentre i
cavi obliqui trasmettono come correnti tesi a sbalzo i carichi all torri dei piloni, le
quali vanno retroancorate in grado pi o meno forte in funzione del rapporto tra la
luce principale e quelle laterali. La soletta di impalcato pu presentare in questo caso
un'altezza costruttiva molto piccola in direzione longitudinale che comunque deve
garantire la sicurezza all'inflessione del corrente compresso nello stato deformato dai
carichi m obili ; la deformazione e le forze devono inoltre risultare previste con singoli
fattori parziali di sicurezza.
Fig. 6.S 1 :
Ponti strallati con disposizione a ventaglio dei cavi - quanto pi numerosi risultano i
cavi, tanto pi la travata snella. Esempio : Ponte Columbia River, Wash. USA
I cavi obliqui possono essere disposti in vista a ventaglio o ad arpa, come fasci a rag
giera o paralleli (fig. 6 . 5 2). Dal punto di vista tecnico la forma a ventaglio pi effi
cace ed economica di quella ad arpa, la quale per, con pochi cavi, ha un aspetto mi
gliore (nessuna sovrapposizione nella vista laterale, vedi Ponte sul Reno a Di.isseldorf).
Sono naturalmente possibili disposizioni miste dei cavi tra ventaglio ed arpa (figura 6 . 5 3 ).
Fig. 6.52:
Ponte strallato con dispsizione ad arpa dei cavi (esempio: Ponte Knie a Diisseldorf)
Fig. 6.53 :
33
Disposizione mista dei cavi a ventaglio, facilita l'ancoraggio sull:i. testata del pilone
Attualmente, per una semplificazione degli ancoraggi nel pilone in alto i cavi a ven
taglio non vengono pi condotti a un punto (sella), bens ancorati l'uno sull'altro.
In sezione trasversale i cavi p ossono essere disposti su u n piano con sospensioni sul
l'asse del ponte - ci richiede una trave a cassone resistente a torsio n e per l'assor
bim ento di carichi mobili unilaterali (fig. 6 . 5 4a).
Di regola si scelgono due p iani di cavi, disponendo le sospensioni ai bordi della solet
ta di impalcato all'esterno d elle spallette (figg. 6 . 5 4b e c). Con grandi rapporti Q : b =
luce : larghezz<1. di ponte, i piloni ad A possono o ffrire vantaggi estetici e tecnici.
"".""',[
b
l
Fig. 6.54:
I ponti a cavi obliqui sono risultati particolarmente idonei per le grandi luci sia dal
punto di vista tecnico, che economico. Possono essere costruiti a sbalzo senza centi
ne, per luci fino a circa 7 0 0 m per il traffico stradale , fino a circa 500 m per quello
ferroviario in cemento armato precompresso, se si im piegano cavi a fili paralleli ap
positamente sviluppati per questi ponti con ancoraggi H IAM (ancoraggi con elevata
resistenza alla fa tica = High Amplitude) che presentano una capacit portante fino
a 20.00 0 kN. I fili paralleli ad alta resistenza vengono introdotti in fabbrica in tubo
di p olietilene (PE) di grande spessore, le cavit vengono riempite con malta cemen
tizia dopo l 'applicazione del carico del peso proprio. In tal modo risulta assicurato
per decenni dalla fabbrica una efficace. protezione contro la corrosione. In linea di
principio i cavi vengono ancorati con possibilit di sostituzione, come si richiede
di regola per questi ponti. Per altri dati su questo sistema di ponte importante per il
futuro; vedi bibliografia ( 1 3
1 5 ).
-
7.
I sistemi costruttivi esercitano un grande influsso sulla scelta della sezione trasver
sale di ponte, per cui vengono descritti prima della discussione della conformazio
ne della sezione trasversale dei p o nti stessi.
7.1
7. 1. 1
7.
36
Cassero
)JtBl. D.mem.,,,
,..,,
Pila singola
Fig. 7 . 1 : Fabbricazone su centina mobile con cassero per campat singola. Giunto d'acoppia
mento pressapoco in Q/5
..
ti sulle p endici di monti come nel caso dell'Autostrada del Brennero, oppur di Krah.
nenberg nella Valle del Reno presso Andernach), con luci fino a circa 50 m sono sta
te sviluppate travi d'impalcatura autoportanti in acciaio ch p ossono ssere spostate .
da campata a campata (fig. 7.2). Per l 'avanzament o , queste travi vengono pr'olungate
alle due estremit con un leggero traliccio (soluzione Krahnenberg di Polensky e Zol
lner) che scivolano su traverse in acciaio imbullonate sulle pile del ponte e vengono
montate con la gru disposta sulla trave retcolare a sbalzo.
I casseri vengono staccati dal calcestruzzo indurito con aste filettate o idraulicamn
te. Le p arti di cassero nella zona delle pile vengono ribaltate, per poter avanzare.
In un altro sistema ("metodo del regolo calcolatore") si utilizzano per l'avanzamento
travi a cassone in acdaio, disposte sulla mezzeria del ponte e appoggiate in una cavi
t delle pile (fig. 7.3 ) . Esse avanzano nel campo successivo, poi le travi attrezzate esterne vengono sospese al carrello gru e fatte avanzare ; il carro gru anteriore si muove
sulla trave di avanzamento, quello posteriore sul ponte finito.
Vi sono ulteriori varianti di centine mobili autoportanti - qui sufficiente conosce"
Fig. 7 .2 : F abbricazione a campi con centina mobile, traslabile su mili delle traverse fissate alle pile
7 . i'
re il principio, per la cui applicazione le travi di ponte e i loro cavi di tensione vanno
progettati in modo tale che pressapoco nel quinto punto della luce, x = Q/5 , risulti
possibile un giunto in cui i cavi di tensione vengono giuntati con ancoraggi d'accoppiamento.
Fig. 7.3 :
"
1.
Calcolo preventivo delle deformazioni e monta adeguata delle travi in acciaio,
oppure spessoramento del cassero.
Suddivisione del processo di betonaggio in settori, per cui le defo rmazioni del
2.
le p arti di centina risultino concluse prima che il calcestruzzo incominci a in
durire. Impiego di additivi ritardanti nell'im pasto, per dilazionare nella misura
necessaria l 'inizio della presa del conglomerato, tenendo p resente la presumi
bile temperatura dell'aria.
3 . Sutura dei giunti tra i settori d i betonaggio o collegamento a settori gi induri
ti solo dopo ultimata la deformazione delle parti di centina che portano la nuo
va sezione (fig. 7 .4).
4.
Evitare u n forte irraggiamento solare degli alti montanti. in acciaio a causa del
le dilatazioni termiche .
37
38
7.
5.
Controllo continuo della centina e delle sue fondazioni in vista dei possibili ce
dimenti o di altre defo rmazioni durante il betonaggio.
8 0 0
,//
Cedimento
Successione
Fig. 7.4 : B e tonaggio su centin a : successione del betonaggio per evitare gli e ffetti dannosi delle
inflessioni e degli angoli di rotazione sugli appoggi delle travi in acciaio e dei cedimenti
delle. fondazioni dei piedritti d'impalcatura
:!
S:_S'.
::SS\
Sezione a sbalzo 3 + 5 m
--
Fig. 7 .5 : Avanzamento a
carrello a cassero
39
re) che vengono tesi m ediante montanti ausiliari fino alla pila limitrofa della parte
di ponte ultimata ( avanzamento a sbalzo del Ponte Lahntal a Limburg e Ponte Am
bachtal a Burg/Dill, della Wayss & Freytag ( 1 8), fig. 7.7).
I/
//
I
/
//
\\
. \I
\I
.
i;1F9=
.
11
Il
7I/1\T
=::::
_ . :=i= ===F=I='=
-1 =F=
-l r
....
==r=
....__
==F=
.l_
==r==
L_J
==F==
L_
Fig. 7 .6:
==1=
:;
-, J
=t===
===F==
..
Stabilizzazione delle travi a mensola: in alto mediant incastro nella pila oppure con
montanti ausiliari, in. basso con ancoraggio negli appoggi terminali della campata laterale corta
Ancoraggi
'
Montante
ausiliario
Fig;
Mediante travi in acciaio che poggiano sulla soletta del ponte e hanno una lunghezza
di circa 1 ,6 X luce, si possono far avanzare a partire dalla pila i carrelli- cassero sim
metricamente nelle due direzioni e si pu effettuare il getto di sezioni di 8 - 1 0 m di
lunghezza, le quali vengono precompresse in niodo da risultare portanti come men
sole. La trave in acciaio viene fatta avanzare dopo che nel nuovo campo si raggiun
il centro e la trave nel campo precedente risulta chiusa. Poi si pu procedere alto
.
l'avanzamento a p artire dalla prossima pila, di nuovo simmetricamente a sezioni nel
le due direzioni. La stabilit delle mensole assicurata dalla trave in acciaio median
te idonei collegamenti. (Primo impiego, Ponte Siegtal Eisersfeld, Q = 1 0 5 m , Polen
sky & Zollner, Witthof ( 1 9 )).
Nei grandi ponti degli anni 1 97 5 -78 (Ponte Eschachtal presso Rottwel e Ponte
Kochertal presso Schwabisch Ha11) la trave a cassone in acciaio sopra l'impalcato
utilizzata solo per il trasporto e la stabilizzazione dello sbalzo nei due sensi, l'attrez
zatura di avanzamento + cassero si muove sotto il settore di ponte finito sospesa a
7.
40
Dopo
l'avfozamenfo
Fig. 7 .8 :
Trave reticolare di servizio sopra il ponte per l'avanzamento del carrello -cassero e per
la stabilizzazione delle mensole, poggiate su pile alte e snelle
..
- ':V
-,-- -="
- ========'"============"
==
--
.fil
.
T
, ..
't'
41
Piastre nervate con una larghezza di 1 O m coprente l 'in tera larghezza del ponte so
no state prefabbricate nel po,nte lungo 3 8 km sopra Lake Pontchartrain, La. USA
con luce di 1 7 m ( 1 ), p. 2 1 3 .
La regola consiste per nella suddivisione della larghezza del ponte i n strisce longi
tudinali (con le piastre) o in travi principali longitudinali, che vengono collegate con
giunti di calcestruzzo gettato in sito e tese insieme trasversalmente. Per diminuire il
peso del montaggio la soletta d'impalcato in prefabbricati pu essere totalmente op
pure parzialmente tralasciata e realizzata successivamente con gettata in sito.
Questo sistema costruttivo gi stato impiegato in Francia nel 1 94 7 (1 ), p. 1 25 . I
diversi tipi di sezione trasversale sono discussi nel cap. 8.
La fabbricazione pu avvenire in stabilimento, con precompressione su b anco di ten
sione o con. cavi di tipo normale. Con i grandi ponti pu risultare economica l'in
stallazione di una fabbrica mobile nel cantiere del ponte. Con questo sistema sono
gi state prefabbricate travi con Q = 5 3 , l m di luce, peso 200 t, e messe in opera con
travi reticolari in acciaio, con avanzamento da campata a campata (Ponte :f>fiidchen
graben, Philipp Holzmann AG (20)).
Portale di sollevamento
sulle due pile
anteriori
--
'
Trave a traliccio
Armatura
Trave prefabbricata
Fig. 7 . 1 0 :
Sistema costruttivo Schreck: le travi longitudinali vengono fabbricate nella loro posi
zione definitiva in un cassero mobile
A partire dal 1 970 sono stati ottenuti vantaggi economici con il "sistema costrutti
vo Schreck" che prevede la fabbricazione delle singole travi con profilo a l in casse
ri d'acciaio autoportanti, riscaldabili, nella loro posizione definitiva. L'armatura
con cavi di tensione viene confezionata lateralmente su un palco di lavoro autopor
tante traslabile longitudinalmente. Per lo spostamento l aterale delle travate di cas
sero e dei palchi di servizio si impiegano due portali di sollevamento sulle pile. Si ef
fettua la gettata e la precompressione parziale di una trave al giorno.
La soletta d'impalcato viene gettata su un cassero mobile nel campo retrostante. Un
presupposto costituito da pile-testa larghe, la cui conformazione perfetta , come
noto, difficile. Bibliografia (2 1 )
.
7. 2. 2 Prefabbricati a segmen ti
42
Fig. 7 . l ;
Ponte Olron, trave reticol<1re mobile, per Ja posa dei segmenti prefabbricati
7 .2
43
rino alcuna tensione di trazione nei giunti. A volte si richiede perfino che in queste
condizioni rimanga ancora una riserva in tensione di comprssione di O, 1 5 + 1 ,0 MPa.
Il grado di precompressione necessario risulta maggiore del 20 - 3 0 % rispetto all'a
vanzamento a sbalzo con getto in sito e armatura l ongitudinale continua. A ci si ag
giunga come svantaggio che la sicurezza a rottura calcolata nel modo normale (ipote
si di un'aderenza totale! ) in realt non risulta raggiunta, poich l'aderenza realizza
ta con l'iniezione di cemento dei cavi di tensione difettosa, per cui nel passaggio al
lo stadio II si formano poche fessure, aperte fin dall'inizio, che riducono l'altezza
della zona pressoinflessa e quindi anche il carico ultimo. Questi svantaggi hanno fat
to s che questo sistema costruttivo non abbia trovato pressoch alcuna affermazio
ne nella Germania Federale, tanto pi che l'avanzamento a sbalzo con getto in sito
di regola anche pi economico.
.
Se si rinuncia a un'armatura longitudinale continua, i segm nti possono essere accosta
ti strettamente l'un l'altro se durante la fabbricazione il segmento n viene utilizzato
come cassero di giunto per il segmento (n + 1 ) (match casting). Dato che le superfici
di giunto dopo l'indurimento dei segmenti non si adattano vicendevolmente con preci
sione, a causa delle inevitabili deformazioni differenziate (cause: temperatura, ritiro,
deposito disuguale), le superfici di giunto poco prima dell'assemblaggio vengono ver
rticiate con una pasta, per la qu;ile stato impiegato per m olto te p o I' Araldid {una
111
resina epossidica della CIBA) che p er alle elevate temperature sLrammollisce. E'
maggiormente idonea una p asta cementzfa di ;\rdurit X 7 G. Il giunto pu sopprta-
re ancor prima dell'indurimenfo.della p asta cemehtizia le elevate.tensioni di compressione dovute al ritiro, la pasta in eccesso viene schiacciata fuori
dai bordi. Per la trasmissione della compressione obliqua dovuta
a taglio e torsione, le superfici di giunto dell aste e delle pistre
di impalcato vengono eseguite con un profilo a sega orizzontale
secondo la fig. 7 . 1 2 , le superfici di giunto delle piastre di fondo
delle travi a cassone con un profilo verticale. La disposizione di
singole caviglie non idonea, perch in questo punto si formereb
bero punte lcalizzate di tensione.
Si tenga presente che nelle travi continue le tensioni principali
. di compressione obliqua possono risultare inclinate anche con le
travi precompresse in prossimit dell'appoggio di 45 e pi.
E' importante inoltre che nell'assiemamento i tubi di guaina dei
cavi che verranno successivamente introdotti, combacino con pre
cisione e che i giunti di giunzione siano perfettamente impermeabili zzati, per cui la pasta per giunti n o n v i possa penetrare.
Fig. 7 . 1 2
.
7.3
44
Il sistema rsulta idoneo per i pOnti con lunghezza di almeno 1 50 m circa con un
minimo di 3 campate. Le luci possono essere comprese tra 30 e 1 40 m, non dovreb
bero essere per troppo differenti tra di loro. Con snellezze superior a circa 1 6 si
richiedono piedritti ausiliari per l'avanzam ento, grandi luci singole a sbalzo possono
anche essere superate con cavi obliqui.
In profilo longitudinale e in pianta i ponti possono essere rettilinei o di curvatura u. niforme.Nelle Alpi del Nord-Italia (Val Restel) stato costruito un ponte su un pre
cipizio con curvatura in pianta di R= 1 50 m. Gli scostamenti limitati possono esse
re risolti in modo diverso, tra l'altro anche con una larghezza crescei} te di ponte ve,r
so l'estremit. Di regola si esegue un'operazione a tempo ogni settimana; risultano
pure possibili due tempi alla settimana. Il cassero mosso meccanicamente (in forte
misura idraulicamente), l'armatura preconfezionata su matrici. In tal modo si
potuto rdurre fortemente il costo della manodopera. I costi delle apparecchiature
sono limitati. Il metodo rsultato molto economico e ha trovato una larga diffusio
ne (sviluppo di W. B aur, Leonhardt e Andra), bibliografia (23, 24).
Lu11ghezza
c;li ciclo
2. C
iclo
_,f,
Betonaggio
SZIONI LONGITUDINALI
./
4. Ciclo
Spalla
CD
(2J
.
I
- .;:...
____
- - --..,
Cuscinetto a _.
Strisciamento
Pila
2 . campata
1. campata
Cuscinetti a
strisciamento
6. Ciclo
Sezione finita
Direzione di avanzamento
'
Piastra
inferiore
..
/.. ;
Cassero
Supporti di
. avanzamento
, , ,-_..;, ..,.. .
/.,
/A"-...
,,...,/-7-V/
N'I'.
Tiranti'
Spalla
SEZIONE TRASVERSALE
Fig. 7 . 1 4 :
PLANIMETRIA
- \'@I Io
/
hnpianto
m1'"4 ool'"""
avanzamento
'"''"' E _JI- -
IDfenore
Cassero
----
Fig. 7 . 1 5 :
Fig. 7 . 1 6 :
45
8.
8. 1
Generalit
La conformazione della sezione trasVersale dei ponti risulta influenzata dai seguenti
dati:
Grandezza della luce riferita al sistema statico scelto.
1.
Altezza costruttiva disponibile o snellezza desiderata, espressa con Q : h e rispett.
2.
con la continuit Qi : h, ove Q i = distanza approssimativa dei punti nulli Mg.
3 . Sistema di fabbricazione, personale specializzato e apparecchiature disponibili,
ecc.
4.
Economicit del sistema di fabbricazione scelto. Le strutture portanti snelle ri
richiedono pi acciaio di quelle meno snelle, d'altro lato va tenuto conto delle
conseguenze sulla lunghezza della rampa.
Rapporto d i q : g = tra i l carico mobile e il peso proprio. Un grande rapporto
5.
q : g condiziona con le travi precompresse un calcestruzzo addizionale nel cor
rente teso, per es., con la scelta di un profilo a I o di una trave a cassone.
8. 1 . 1
La semplice piastra m assiccia d'impalcato (fig. 8 . 1 ) idonea per piccoli ponti a una
campata con luci fino a circa 20 m, per ponti continui su parecchi campi per luci fi
no a circa 3 0 m , con raccordi di irrobustimento fino a circa 36 m , con spessori di
piastra da 2 5 0 a circa 700 mm.
Fig. 8 . 1 :
<---7---J
/
Piante irregolari
Con pendenza a due spioventi, l'introdosso viene opportunamente eseguito orizzontale .. Con pendenza trasversale su un lato, l'introd(')SSO parallelo al pia-
48
qin d i
La piastra massiccia d'impalcato idonea anche per piccoli ponti a telao o per pas
saggi a volta, eseguendo i piedritti pure a piastra m assiccia.
Le snellezze Q/h e rispett. Qj /h possono essere scelte nelle seguenti grandezze :
per e.a. . 1 5 - 22
per c.a.p. 1 8 - 3 0
p e r classi d i ponte 6 0 - 3 0
p e r e.a. 20 - 2 5
per classi d ponte 1 6 e inferiori
per c.a.p. 26 - 3 6
ove i valori superiori si applicano per le luci maggiori e quindi per q : g ridotti.
Se h = 700 non pi sufficiente, risulta generalmente opportuna la scelta di una pia
stra forata con casseri a perdere in forma di tubi o di profili rettangolari per una di
minuzione del peso ( fig. 8.2). I casseri perduti vanno ancorati verso il basso, per im
pedirne un galleggiamento al betonaggio.
o
N
-r--=========:::;z;:;:t::z
; ;z:::;z:;i:;z;:z::z:; z:;z.;::;z;z:;z::z;
I
I ,
000
I / -/ 'I
I
I
I
'
Introdurre il calcestruzzo da
un lato sotto il tubo spingen
dolo con il vibratore
'
' iSO
-:
20 0
pareti di bordo
con spessore maggiore
Gli spessori minimi del calcestruzzo, sopra, tra, e sotto i tubi, sono riportati nella fi
gura 8.2. Come armatura trasversale risulta sufficiente un corso in alto e uno in bas
so. Sopra gli appoggi e in Q/2, con i ponti m olto snelli in Q/3 , i tubi vanno interrotti
e si devono predisporre delle traverse con uno spessore di circa h/2.
Le piastre nervate o a cassoni, spesso impiegate nell'edilizia e fabbricate con casseri
.in fibre di vetro di facile disarmo, risu ltano naturalmente idonee anche come piastre
di ponte, se si verificano essenzialmente M positivi (fig. 8.3 ).
,__
_
_
_ ,.
Fig. 8.3 :
a =
O. 70
-: 1. 50
I
1
rn
Nervature trasversali
a intervalli di 2 fino a 4 a
49
8 . 1 Generalit
Aspetto inestetico
Fig.
8.4:
8. 1 . 2
Piastre in prefabbricati
i-ho
;.._,.
j_
30 m m
Guarnizione Tesamoll
50
per una diminuzione del peso, il che risulta attuabile in fabbrica con matrici e
straibili. In USA le piastre cave si realizzano con profili a cassone con pareti piutto
sto sottili, normalizzati, secondo la fig. 8.6a, sul banco di tensione. Nel giunto pre
sentano uno "shear key", una scanalatura per caviglie, che deve servire alla trasmis
sione trasversale delle forze tra le travi a cassone. Anche in questo caso fondamen
tale la preco:mpressione trasversale almeno in Q/2.
15
120
1 20
Trefoli per banco
Fig. 8.6a:
di tensione 9 St 180
'
E' infine possibile una posa affiancata di travi a l completate da betonaggio in sito,
per p oter costruire un ponte a piastra senza cassero e impalcatura (fig. 8.6b ).
fino a
1,lO m
Fig. 8.6.b :
Travi a 1 , fabbricate sul banco di tensione, completate con betonaggio in sito in pia
'
stra massiccia d impalcfo
bire momenti flettenti positivi. La soletta superiore forma la carreggiata del ponte e
Diagrammi di deformazione
Cemento armato
g + p
9 Poo
9 Poo
0 ,5 q
+ Trazione
- compressione
g + poo
+q
....
..,___
Fig. 8.7 : Con le travi a T bisogna osservare per i momenti flettenti di campo che la precompressio
ne nel corrente teso per g + p00 non generi tensioni di compressione eccessive
8.2
51
g +q
Fig. 8.8: Nelle travi continue il corrente inferiore della trave a T risulta soggetto a una forte com
pressione. Soluzione : precompressione parziale e armatura compressa
Fig. 8.10
La parete liscia senza flangia risulta naturalmente preferita per il betonaggio in sito
per la semplicit del cassero e dell'armatura. Le flange risultano opportune di rego
la solo con altezze di trave superiori ai 2 m.
La parete singola pu anche trasformarsi in un cassone cavo stretto che meglio si a
datta a M negativo (fig. 8 . 1 6).
52
Marciapiede e
pista ciclabile
Fig. 8. 1 1
28
Snellezza 2 1
ponte sull'lsar
Monaco
-l'------ 9, 5 3
/.'
'
Fig. 8.12
Snellezza 20
Fig. 8 . 1 3
9,0 0
21.60
Snellezza
18
Lastra in 0,4 e 0,6
Fig. 8 . 1 4
1 1.10
Snellezza 1 2
Fig. 8. 1 5
20
.h
? "7Z.z:z:zz:z:z:;::.:::z;;
:; ;;z:z
77:'.....
. ,."'2:'.:2:Z:z::L:Z::Z:-;;?.Z3':.Z:.Z:Z:Z'7'
..2:Z?<'.'._
::ZjjZZ,(4""'
Fig. 8 . 1 6
Traverso a= 2 - 3 m
o piastra nervata
Sulle autostrade si prevedono spesso due ponti accostati on giunto divisorio sulla
banchina centrale.
__,
...,.
__,
...,
,...
...,.
.,...
...,.
.,.
...,
...,.
,...
...,
.,...
--.
--.
--.
-'_,...
_,...
,...
__,
...
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.,...
..=.
.,..
--,..------_,...
--.
___
....,.
..
-------
Travi trasversali:
Con tre e pi pareti vanno disposti dei trasversi per la distribuzione del carico - op
portunamente 1 trave in Q/2, con pareti sottili 2 travi in Q/3 .
Con due sole pareti l e lastre trasversali sottili vicino a Q/3, sono sufficienti a renderle
resistenti a torsione.
Sugli appoggi le travi trasversalL sono necessarie per la trasmissione delle forze del
vento e dei momenti torcenti, Con una piastra di carreggiata di spessore sufficiente,
possono essere anche sostituite da un effetto a telaio (parete di trave = m ontanti di
telaio, piastra di carreggiata = traversa di t elai o) , come stato realizzato nel ponte sul
Nec kar, fig. 8. 1 3 , ove una centina mobile longitudinale non co nsentiva traverse (Homberg).
8.3
I ponti canale posseggono esternamente sui bordi delle carreggiate o dei marciapiedi
delle travi principali aggettanti, tra le quali risulta appoggiata la soletta di carreggiata (figg. 8.1 7 - 8. 20).
Van taggi:
Altezza co!itruttiva molto piccola sopra i profili di traffico, dipendente
solo dalla luce trasversale.
Svantaggi: Aspetto appesantito, se non si prevedono dei m arciapiedi all'esterno del
le travi principali ( fig. 8 . 20).
Piccola z ona presso-inflessa delle travi principali per M positivi.
Senso di disagio per gli automobilisti alla traversata, soprattutto se le
travi principali sporgono pi di 0,70 m so pra la carreggiata.
Idonei solo per i ponti stretti.
@J;&qzzzz
b
Fig. 8. 1.7
Ponte
di strada
Fig . 8 . 1 8
rurale
1 ,2 m,
53
54
Snellezza "' 20
Fig. 8 . 1 9
"'
lS
'.?"""";zzzzz,zzz2zz-u
=i:
.
"
--
L'l'l'
.
--
-_
.-
n=:n.Z,'Z.w'r
:I
/
Fig. 8.20: Ponte canale per strada urbana con marciapiedi all'esterno della travata principale.
L'altezza hB della trave principale sopra la carreggiata non dovrebbe superare l ,Om .
Snellezza
18
""
Due varianti
8.4
Travi a T in prefabbricati
Sezione trasversale con piastra superiore larga, giunto stretto per betonaggio
in sito, armatura trasversale solo come giunzione a cappio, precompressione
trasversale (fig. 8.22). Con il trasporto su strada la larghezza degli elementi
limitata a 3,4 m.
2.
3.
:::J
Giunzione a cappio
tt
Cavi infilati
Fig.
Pareti 1 6 0 - 200 mm
(in Francia 120 mm con
Q = 54 m)
Fig.
8.23 : Travi prefabbricate con flangia superiore stretta (tipo costruttivo francese)
.
Soletta gettata in sito con o senza precompressione trasversale
...,._.,.,"'"
,.,....,..'""'"'"""""'""'"""'""'""':::..,-""':-'Q""' "
Fig.
""""'-""'
8.24: Travi prefabbricate con flangi d'attacco per soletta contiriua di carreggfata gettata
n
sito
56
casi ha dovuto essere corretta. E' meglio scegliere quindi una p recompressione p ar
ziale.
Sezione trasversale in prefabbricati con piastra a cassero incorporata per la lastra
continua da gettare in sito (sistema costruttivo misto) esemplificato con in sistema
Sawoe (fig. 8 . 2 5 ) , ( Betoh- u. Stahl,b etonbau 1 977, fase. 1 2).
Il sistema costruttivo misto = piastra continua gettata in sito insieme ai trasversi,
facilita la realizzazione della continuit per i ponti a pi campate. Per la continuit
nei ponti prefabbricati, vedi cap. 1 2. 5).
Piastra gettata in sito 200 -:- 240 mm
Prefabbricato
...._
.,,_ ___.-...;.
Fig. 8.25:
8.5
2 ,5
+ 3J.
-----4
Travi a V con piastra sottile incorporta o montata come cassero perduto per la piastra
gettata in sito
Snellezza 18
--li'------ - 2t - =---
Fig. 8.26: Cassone tricellulare per strada a quattrq corsie, luce fino a circa 39 m. Limite della
snellezza circa 30
4 corsie
---------,....._,_ 18 , 30
J_
r
Snellezza 2 5
---
11,50
_____
t
I ,
-- ---+
.5 0
Fig, 8.27 : Cassone molto piatto , bicellulare, per strada a quattro corsie. Luci 36 - 38 m
2 corsie + marciapiedi
Snellezza 2 1
Fig. 8.28 : C assone cavo monocellulare per strada a due corsie, per es., per deviazioni, luc
circa 32 m
1''.
i
Snellezza 18 ..
58
-,i<----- 1 7 . 50
_,,_
_
_____
__
_
_
_
_
_
2 .s
o/o
---
Snellezza 2 1
_,..,-
6. . 6 0
--
!:
-+
Fig. 8.30: Cassone cavo stretto conpiastra a forte sbalzo, irrigidita al bordo dalla trave alta
di cornicione
-J<-------,--- ---- 16 "'
2l. m --------1('-
Fig. 8.3 1 : Sezione trasversale tipica per il sistema di avanzamento a tempi, luci 40 - 70
Fig. 8.32: Due travi a cassone divise dal giunto intermedio, per ponte autostradale. L'impalca
tura e il casse.ro possono essere impiegati due volte. Sono svantaggiose le pile doppie
\,
1!
ax =
Snellezza
----
31 .00
1 38 m
21
il'----- 8 .60 -
,
....
Fig. 8.33 : Una trave a cassone sottile per l'intera larghezza dell'autostrada, carreggiata a sbal
zo sopportata da diagonali compresse. Idoneo solo per grandi luci. Ponte Kochertal
Geislingen 1 977-1 979, progetto Wayss & Freytag
59
30,86
Fig. 8.34: Sezioni trasversali del Ponte sul Reno a Bndorf, max Q = 205 m. Due cassoni acco
I L -'I : r
11,85 ---
i.ci
<.D
Fig. 8.3 5 :
l r: C:J
----- 1 0 , 9 2
1 11 ----+
__
I
60
'
.
nel campo
sulla pila
Fig. 8.37 : Sezione trasversale del Ponte Felsenau sulla Aare a Berna, Q max= 1 44 m
(progetto prof. Menn)
Nei ponti urbani cori traffico pedonale si tende attualmente a isolare i marciapiedi
dal traffico rumoroso, puzzolente, con spruzzi in caso di pioggia, disponendoli sot
to la piastra a sbalzo della carreggiata (per es., Ponte Stephan a Brema), dove posso
no essere conformati in modo attraente e addirittura "attrezzati". Il presupposto
naturalmente un ponte con trave a cassone alto almeno 3 m (fig. 8 . 3 8 ) .
??
2 5 , 50
.;___----'-----,1.r
____
>
'
-.i---_>[ -
Fig. 8 . 3 8 : Sezione trasversale del nuovo ponte Reich a Vienna in base al concorso 1 97 7 , metro
politana nella trave a cassone. Condutture in c anale aperto (a causa del gas). Marciapie
di protetti sotto lo sbalzo della carreggiata
Con Q/h > 3 0 ma < 40, la piastra inferiore va irrigidita nelle zone compresse con ner
vature trasversali prefabbricate distanziate di a = Q p l .
/
- Nervatura
trasversale
61
Le travi trasversali, le pare ti o i telai trasversali nelle travi a cassone vengono predispo
sti di regola solo sugli appoggi. Ma anche qui se ne pu fare a meno se la piastra di
fondo irrobustita per M negativi, insieme a p areti localmente irrobustite o con pareti gi di per s di spessore sufficiente, p orta a un irrigidimento a telaio tanto grande
della sezione trasversale (sezione trasversale a telaio chiuso) che la distorsione della
forma di sezione trasversale rimane m olto ridotta e i m omenti torcenti risultano tra
smessi agli appoggi dall'effetto a telaio. Questa soluzione necessaria se nella trave
a cassone deve p assare per es., una metropolitana (Ponte Nusletal a Praga o Nuovo
Ponte Reich a Vienna). I traversi vengono spesso gettati in un secondo tempo, per po
ter trasportare longitudinalmente il cassero interno del cassone senza ostaoli.
8.6
Le travi a cassone prefabbricate sulla lunghezza della luce p ossono essere impiegate,
in base agli apparecchi di sollevamento disponibili, fino a circa Q = 20 m. Le Ferro"'
vie Federali Tedesche hanno sviluppato p on ti tipizzati per carichi ferroviari con cas
soni larghi 1 ,5 m che p ossono essere messi in opera durante le p ause notturne.
Per le grandi luci le sezioni trasversali conformi alle figg. 8 . 3 0 7 8.37 vengono suddiv
se in segmenti in direzione trasversale e precompresse insieme; attualmente vi sono
ancora sezioni trasversali di travi a cass.one p articolarmente conformate per la prefab
brica:d one.
8. 7
__.
!.
1r=ZZ?Z%Zfl%:
%ZZZ'l
Traverso
Fig. 8 .39 :
a = 2 ,5
4 .O
Traverso
9.
9. 1
2%
Fig. 9. 1 :
Vecchia soluzione, semplice e a buon mercato
64
Fig. 9.2a:
Ton i ponti per le strade secondarie o p er le strade rurali senza marciapiedi la ban
china serve solo di protezione dlle spallette contro l'investimento ; essa andrebbe
quindi eseguita pi alta, ma larga solo 0 , 5 m (fig. 9 .2b). La cappa nonnale p orta a
cornicioni molto alti (circa 5 00 mm) che con le piccole luci possono risultare ineste
tiche. In tal caso si pu sovrapporre la cappa secondo la fig. 9 .2c, bloccandola con
ancoraggi a piatto.
min 0.50 m
2 gocciolatoi
(eventualm. acqua di
condensa su tenuta)
Fig. 9 .2b :
Fig. 9.2c:
se si sicuri che con il foro trivellato non risultano danneggiati n l'armatura princi
pale, n soprattutto i cavi di tensione (fig. 9 . S a). Se questo pericolo sussiste, gli anco
raggi vengono direttamente incorporati con la piastra superiore in acciaio, allo stesso
livello dello spigolo superiore del calcestruzzo. Nella piastra d'acciaio praticato un
, - --
250
r
L_
8
...-
t4
--
65
1.50
'::0500
Scolo ogni 2
..
ai
o
N
l{)
Fig. 9 . 3 : Cordolo di calcestruzzo prescritto per un certo periodo - attualmente proibito a causa
---------
1--
1-4250
-+-+,
1
-----+--
2. 00
_ s oo
=:i
I
- Sicurvia in acciaio
1, 0 .;- _6 0
mm
Fig. 9 .4 : Esecuzione regolare attualmente in vigore per guardavia in acciaio, banchina e parapet
to su cappe in e.a.
66
9.
a)
bl /
. .
//
/
Piedino di plastica
a)
b)
Fig. 9 .5 : Fissaggio de lla cappa con ancoraggi a piatto e del P.iedritto del guardavia
m i n 1,50 m
Lunghezza di d eformazio
ne per fascia a funi di con
tenimento
Giunti di rottura p;:edi
sposti
----i
j
..
....,...SZ.. 9 0 0
700
500
2%
Fig. 9.6 : Dispositivo di guida con fascia a fune molleggiata (3-4 funi) e grande distanza di defor
mazione (annullamento dell'energia) fino alla fune del mancorrente della spalletta che
sufficientemente alta per impedire la caduta del veicolo. Giunto di rottura in basso sul
piedritto della spalletta, affinch ij montante non si pieghi e la fune del corrimano non
si muova verso il basso (prope>sta Leonhardt dal 1 968)
Sui ponti u rbani con m arciapiedi lungo la fune di protezione si dovrebbe applicare afr
che una p ro tezione contro lo sp ruzzo , alta circa 0 , 7 m .
9 2 Spalletta, ringhiera
67
._
so ""eo
H
-t 30 5 0
0
120
1 80
da
</> 1 2 in St 1400
fino a
</> 30 in St 370
l!l'Zl
da
1 0 / 1 2 St 5 2 0
fino a
15/40 St 370
y--
giunto f
malta epossidica
Piastra d'acciaio
incorporata spessore 1 5 7 20 mm
Fig. 9 .7 : Spalletta sui marciapiedi on aste uguali vertical. Fissaggio su piastra d'acciaio incorpo
La fig. 9 .8 presenta una spalletta a montanti con aste di p arete, spesso impiegata su
marciapiedi di ponti stradali. Nel mancorrente incorporata una fune per impedire
la caduta dei veicoli sbandati, il che si ottiene solo se i montanti hanno in basso un
giunto di rottura preparato. Se invece i piedritti sono incorporati nel calcestruzzo, si
piegano verso l'esterno, m entre la fune scende verso il b asso ( 2 5 ).
La fig. 9 . 9 rappresenta una spalletta per autostrada con montanti e correnti in allu
minio che non richiede alcuna protezione contro la corrosio.ne ed considerata esen
te da m anutenzione. La distanza tra i piedritti pu essere fissata in 1 , 7 - 2 , 5 m. Il cor
rente sufficiente se non si deve proteggere alcun marciapiede pubblico.
68
r-
il
Il
a =
120 180 . L .
o
o
o
Al
.-
Fig. 9 . 8 : Spalletta con aste verticali di parete per ponti stradali. Fune nel mancorrente
a =
120 - 1!.0
il
''
l============::::":i c=============l
Traversina
e 6s
9.3
Con i p onti m olto alti, il vento trasversale pu mettere in pericolo gli autoveicoli so
_ prattutto se si passa da una galleria o da una strettoia su un viadotto oppure se da
un gruppo stretto di case s esce su una sopraelevata in terreno aperto.
Con le sopraelevate in pianura i piloni dei ponti sospesi o strallati possono rappresen
tare un pericolo.
I provvedimenti protettivi rton risultano ancora perfezionati e \'anno studiati di ca
so in caso. Di regola sufficiente chiudere m et p arete della spalletta. La soluzione
migliore dipende anche dalla forma della sezione trasversale del ponte, dall'altezza
della travata, ecc. Anche superfici inclinate di cornicione possono aiutare a deviare
la corrente del vento.
Sui piloni si ben collaudat una serie di aste verticaii per la frenatur del vento, al
te circa 2 m, le cui distanze dal pilone si riducon in continuazione.
/.
--
Fig. 9 . 1 0 :
9. 4
. ./'
Scuro -
ceramico
Fig. 9 . 1 1 :
Sui ponti la p ro tezione contro il rumore dei veicoli (rumo ri dei motori e di rotola
mento) pu essere raggiunta solo mediante pareti fonoassorbenti, insonorizzanti,
lungo i bor'di della strada, con altezza m inima di 3 ,5 m. Il ponte urbano si trasforma
in canale, vist o dall'esterno appare com'e. una fascia di p arete alta 5 m. Dal punto di
vista estetico, la soluzione p ressoch insopportabile e quindi disumana. Nelle zone
reside.n ziali il traffico n,egli incroci si effettpa quindi non su ponti, bens in canali o
gallerie.
In Diisseldorf in costruzione un ponte con la pro tezione contro l rumore che F .
Tamms i n qualit d i consulente ceJca d i rendere accettabile con u n a articolazione e
un trattamento a colo ri della parete (piastrelle di ceramica) (vedi F. Tamms: Archi
tettura del traffico ( 64) ) , fig. 9 . 1 1 . Le pareti laterali vengono utilizzate in questo
caso come struttura portante (ponte largo a canale), per cui risultano possibili gran
di luci (40 - 60 m), il che a ttenua l'aspetto plumbeo di tali costruzioni.
70
9.5
B anchine centrali
Anche le b anchine centrali vengono m unite di regola di una cappa con sicurvia. La
cappa risulta fissata con ancoraggi a piattello e armata secondo le figg. 9.4 e 9.6.
Forme regolari:
Fig. 9. 1 2 :
Fig. 9 . 1 3 :
Cappa d i banchina centrale per ponte con
giunto longitudinale ,
In b ase al tracciato, nelle curve si hanno altezze diverse dei bordi di carreggiata che
risultano opportunamente compensate con un giunto longitudinale.
Esempio:
Fig. 9. 1 4 :
Graduazione sulla banchina centrale utiliz
zata per il fissaggio del sicmvia distanziatore
1 0,
1 0. l
Esigenze funzionali
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1 0. 2 Tipi di appoggi o
I t i p i di appoggio e di supporto che realizzano queste m ol teplici fun z i o n i sono nume
Simbolo
l..
; . , "'
?,;7
./:
_,._
,,..
Parete di palla
Fig. I O. I
/' j
:.J
V.</
Parete di pila
Pila incastrata
72
2.
Appoggio lineare a cerniera sulla parete, pila e simili, incastrati nella fondazione.
3.
4.
Appoggio lineare con mobilit totale o lim itata trasversalmente alla linea d 'ap
poggio, per es. , supporto a rulli o supporto lineare a slittamento.
5.
Appoggio lineare con mbilit to tale o limitata in direzione della linea d'appo
gio.
6.
7.
Cerniera elastica con resistenza alla rotazione a cerniera: Diiezicirt e di rotaz ione
su uno o su tutti i lati, resistenza alla rotazione (indice elastico) costante oppu
re variabile.
Simboli
z
o
-nt
t
o
t
- o-
8.
1 0.3
Spall
La spalla separa l'argine 1n terra dalla campata del ponte e p orta l'estremit della so
vrastruttura del p onte stesso. La sua forma costruttiva dipende dall'altezza dell'argine
in terra, dall'altezza costruttiva, dal carico sull'appoggio e dalla grandezza delle de
formazioni longitudinali da compensare della sovrastruttura.
1 O. 3. 1
La spalla per i piccoli ponti costituita da una parete in cemento armato che nella
parte superiore forma il ripiano d'appoggio, su cui per es., poggia direttamente la pia
stra (fig. l 0.3 ).
Gli appoggi lineari fissi possono essere re.alizzati a cerniera di calcest ruzzo sulle due
pareti di spalla con luci fino a Q = 1 5 m, con fondazioni strette e terreno non eccessi
vamente rigido fino a Q = 25 m . Le deformazioni longitudinali della sovrastruttura ri
sultano compensate m ediante la rotazione delle p areti di spalla e la deformazione
dell'argine in terra. La p arete d 'appoggio viene armata in alto trasversalmente contro
la trazione a fenditura dovuta al carico lineare, e longitudinalmente come lastra (ve
di (0), vol. 2, pag. 5 7 ) ; con meno di h0= 0 , 7 b non necessaria alcuna armatura, se la
linea delle pressioni dovuta alla spinta delle terre, al carico sull'appoggio Ag e H0 ri
mane nel nucleo della par:ete di spalla (fig. l 0.4 ). Comunque un'armatura viene intro
dotta di regola per la limitazione delle fessurazioni, predisponendola soprattutto in
direzione orizzontale, per es., con <fi 1 O , e = l 00 m m , e verticale <fi 1 2 , e = 3 00 mm.
1 0.3 Spalle
73
--1
-----j
------
Piastra
cedevole
.D
I'
ci
I
__
Giunto di ripresa
pendenza
con
.--
Fig. 10.3 : Spalle per piccoli ponti, a destra banco d'appoggio e supporto lineare a cerniera di
calcestruzzo per appoggio fisso sui due lati
Spinta
delle
terre
Po
= risultante ,
Pu
(fittizia)
1
10 .
8
I
1
H0 = - P o h + - (P u - p0)h pe.r unit di lunghezza
Ho = 2
P o h.
-:- (p u - P o ) h
6
Fig. 10.4: Diagramma delle risultanti .di V d E nel.la parete di spalla con appoggio fisso sui due lati
In tal modo risulta possibile costruire le pareti senza giunti su grandi lunghezze. Se
le pareti hanno una lunghezza . maggiore di 1 2 m, opportuna una loro legger a pre
compressione longitudinale con ab = 0,3 MPa di compressione, per impedire fessura
zioni divisorie. A destra e a sinistra della striscia di cerniera in calcestruzzo si predi
spongono delle piastre cedevoli, eseguite superiormente con un rivestimento compat
to per impedire una p enetrazione del latte di cemento. Queste piastre devono rendere
possibile angoli di rotazione sull'appoggio, alla precompressione, .,:> sotto carico.
La superficie dietro la cerniera d eve risultare inclinata rispetto al lato coibente e quin
di allo strato filtrante, per impedire ogni penetrazione di acqua.
L'appoggio fisso sui due lati porta alla reazione H0 dovuta alla spinta delle terre, la
cui grandezza dipende dal grado di incastro della p arete di spalla nel terreno di fonda-
74
Fig,
a)
b)
-l
h
Blocchi filtranti
Fig.
zio ne (fig. l 0.4 ) . Si cerca di i0ttenere fondazioni strette con un piccolo grado d'inca
stro. La spinta delle t erre in alto pu aumentare e H0 ingrandire con + 6 T, riscalda
mento in estate e una corrispondente + !:::,, Q d ella piastra. Nel dimensionamento si do
vrebbe quindi introdurre il valore limite superiore di H0
Con i cunicoli sotto uno strato rilevante di materiale la parete di spalla va esaminata
anche nella sua sollecitazione longitudin ale dovuta a un sovraccarico differenziato
di terra ( fig, 1 0. 5 ) . Il carico di terra e la pressione del terreno provocano momenti
flettenti nella p arete di spalla che vanno opportunamente assorbiti con una modera
ta p recompressione. E' p er p ossibile evitare grandi M anche disponendo dei giunti
trasversali.
Con luci > 15 (25) m la piastra di ponte pu avere un appoggio fisso su un solo lato,
nell'altro lato necessario un appoggio ,a rotazione, mobile orizzontalmente ; oggi si
impiega di regola u n appoggio in elastomeri, meglio ancora u.n appoggio a strati in
gomma ( fig. 1 0.6).
La piastra di p onte varia di lunghezza, la superficie frontale si muove quindi contro
il terrapieno, ove un cuneo deformabile di ghiaietto bituminoso pu o ffrire una com
pensazione. Il rivestimento della carreggiata non conserver in questo punto la sua
planarit. Con h > 0 , 5 m e in generale nelle strade a traffico veloce si deve quindi
prevedere una parete a camera, che separi il terrapieno dalla sovrastruttura mobile e
consenta l a disposizione di un giunto di bitume! (con !:::,, Q < 20 mm) o di un raccor
do in acciaio della carreggiata ( fig. 1 0. 7a). La superficie del banco d'appoggio ese
guita inclinata verso la p arete cellulare, nella quale sono incorporati i tubi di scolo,
1 0.3
Spalle
o )
75
b)
Raccordo di carreggiata
'-- ,
Parete a
camera
Strato di sabbia
ftrante
Fig. 1 0.7 : Conformazione terminale di u n ponte a pfastra con appoggio mobile e parete a camera
a) Parete a camera con raccordo della carreggiata
b) La parete a camera finisce sotto la sporgenza della piastra di calcestruzzo, idonea
per piccoli movimenti, compensazione con giunto di bitume. Esecuzione per ponti
in c.a.p . , p arete a camera imbullonata o gettata dopo la tesatura dei cavi
1)
Vista
b:
.
r:
Pianta
Cono di
scarpata
_ _ _ __ _ _
sterri.
'-,Wl'l'l'I
2)
Vista
Pianta
Vista
Pianta
1Jlffll 111 I f .
3)
-.7m77f?:?'J,.-dz.771'717:<"""1l
'
:!lWF11 t1!li!i!il
- -,\L
"rL.1'-.t.:: -
'
. . I l .:
: I : ! :
---
Fig. I 0.8 : I tre tipi comuni di conformazione tem1inale di ponti a piastra contro il corpo di ter
ra (argine o sterro)
76
affinch in nessun caso (neppure durante la fase di costruzione) si abbia uno scorri
mento d'acqua sulla superficie a vista. Con i ponti in c.a.p. la parete a camera, for
mata da piastre prefabbricate, pu essere fissata con bulloni, per poter eseguire la te
satura dei cavi (fig. 1 0. 7b ).
1 0. 3. 2
Nella fig. 1 0.8 sono rappresentate e brevemente descri.t te le tre possibilit di confor
mazione dell'ala. In, genere si preferiscono ali parallele, per il loro aspetto migliore,
nonostante che siano pi costose delle ali a scarpata. Queste ultime sono particolar.
mente idonee con cunicoli, come illustrato nella figura. La pendenza della scarpa non
.dev'essere pi ripida di 1 : 1 ,8 , meglio 1 : 2 , affinch la coltivazione a verde non pre
senti poi difficolt.
Sulle ali parallele di regola il cornicione della sovrastruttura del ponte viene prolun
gato verso l'alto, a delimitazione, alla stessa altezza, l +2 m sopra il punto terminale
superiore teorico del cono di scarpata, poich la scarpata in que.sto punto si viene as. sestando.
Sui ponti corti una spalletta di altezza normale, vista dalla strada superiore, ha un a
spetto u n po' .;omico dietro la barriera di sicurezza continua. Si dovrebbe quindi sce
gliere una spalletta alta 0 ,6-0,7 m, costituita solo da mancorrente e montanti. Va
preferite un parapetto basso e massiccio (fig. I 0 . 9 ).
Vista
Sezione trasversale
_SJ_ 0.1
Fig.
10.9 : Con i pon:ti cort le spallette o i parapetti dietro la bauiera di sicurezza devono passa
re inosservati ed e ssere bassi
E' opportuno collegare fisse le ali lla parete di spalla, eseguendole a mensola nella
parte esterna, per risparmiare in fondazione. La spinta delle terre agisce in tal caso
su un telaio aperto (fig. 1 0. 1 O). Il riempimento delle spalle risulta fo rtemente costi-
77
1 0.3 Spalle
Sezione
Pianta A - A
.A
Fondazione
con le ali pi grandi
in
po il riempimento,
Gettare la cappa do
Selciato
armare come se au
toportante
pato, sia alla messa in opera, come anche successiv.amente con i carichi m obili. Esso
si blocca tra le ali, in funzione della distanza tra le ali stesse. Bisogna quindi preve
dere come spinta delle terre Ey 1 ,5- 3 v,olte il valore della normale spinta delle terre.
L'armatura a telaio va introdotta preferibilmente all'altezza del banco d'appoggio e
verso il basso fino a circa h = b sopra la fondazione. Al di sotto di h = b l'incastro
nella fondazione diminuisce sia l'azione di Ey , come anche la flessione del tel aio.
Con le ali pi grandi (h > 5 m) opportuno prolungare la fondazione delle ali, allar
gandola verso l'esterno, affinch la deformazione del terreno non provochi alcuna
rotazione dell'ala verso l'esterno (fig. 1 0. 1 O, linee tratteggiate). In sezione trasversa
le l'ala va progttata in modo che in alto l'intera larghezza del calcestruzzo della
cappa - anche con i marciapiedi - risulti su un appoggio fisso. Lo spessore dell'ala
pu essere ridotto verso il basso, conferendo alla superficie fato terra una rientranza
di 60 , affinch il riempimento possa essere perfettamente costipato (fig. 1 0. 1 1 ).
Le ali lunghe, le ali su terreno scadente di fondazione o le ali che si collegano a travi
78
Fig. 1 0 . 1 2 :
Ala a sbal
zo dal banco d'appoggio
la sovra
stn.1ttura
SELCIATO SCURO
Pilastri sottili,
distanza 5 + 7 m
lo/2JfZi2J
- - -- - - - - - --- ,
L=+= ==t J
-
rl
- - - - - - - - -- - - - - WZJt0'2J W.Zl
Fig. 1 0. 1 3 : Spalla disposta in alto sul coronamento del terrapieno, ala sulla sovrastruttura o so
con appoggi fissi sui due lati oppure a ponti a telaio, vengono separate dalla spalla,
sia perch i m omenti d'incastro risultano troppo grandi, oppure p erch le deforma
zioni (movimenti di rotazione della spalla) diventano insopportabili. Il giunto va
eseguito opportunamente dentato e imP,ermeabilizzato, affinch nella parete d'ala
non si formi alcun gradino (fig. 1 0. 1 2). Come prodotto divisorio per la formazione
del giunto sufficiente una verniciatura della superficie di giunto, poich quest'ul
timo si apre gi di per s a causa del ritiro degli elementi di costruzione.
1 0. 3. 3 Spalla economica dispostaJn alto
Spalle
J OJ
lastricato scuro , a ffinch quest'area non spicchi con disturbo d al corpo verdeg
gante d el terrapieno.
Sugli appoggi fissi si' possono far sporgere a sbalzo l'ala e i m a rciapiedi dalla sovra
stru t t u ra. Sugli a p poggi m ob i l i l'ala sporge d al b a n c o d'appoggio .
pareti d i spalla e delle ali vengono diminuite con la s c e l t a d i piccoli spessori di p are
te con n e rvature di irrigidimento. Il numero delle n ervature d eve rim anere lim itato
affinch i costi per il cassero non p rev algano sul risparmio in calcestruzzo (vedi
fig. 1 0. 1 4).
Nei grandi ponti i m p o r t ante che gli appoggi e i raccordi di c a rreggiata risultino co-
modamente accessibili p e r la m anutenzione. In questo caso l a spalla eseguita cava
con una scala fino al b anco d 'appoggi o , lascian d o spazio abbondante t ra la trave
trasversale terminale e la p arete a camera (fig. 1 0 . 1 5).
Le travi principali d i questi p o n t i h a n n o oggi perlopi s o l o d a due a quattro appoggi in direzione trasv ersale . In q uesto caso le pareti di spalla vanno considerate come
lastre ( travi-parete) che d is t ribuiscono i carichi dell'appoggio sull'in tera l a rgh ezza di
spalla nella fon d azione. Con i grandi ponti si possono utilizzare l a p a rete anteriore e
quella p o s t e riore di spalla , nel qual caso la p arete p o steriore pi alta assorbe un'aliquo
ta essenziale d ei carichi sull'appoggio ( fig. I 0. 1 6 ).
; ?: 3 0
r -..
A
Nervature
?:30
a=
3 fino
,/
,.
- 7
/
/
/
Sezione A - A
- - - - ---- -
Raccordo di carreggiata
r---J
t======:n
'
- -;
I
,.. 4
- - - - - - - - -
[.1 .. ,
l i
I1
tJ.;
11
I I
I ' '
1-'.. L - -
Fig. 1 0. 1 5 :
80
10
Sezioni longitudinali
I I l I 1 1 I tttt I I I I I I I I I I \ I I I I I I I
Fig. 1 0 . 1 6 :
Ps
p
Le spalle dei grandi ponti vanno calcolate come strutture prismatiche a lastra per i
carichi del ponte, con parete a camera collaborante. Prevedere variabili le pressioni
sul terreno Ps secondo i rapporti di rigidezza!
Vernice impermeabile
I t.reriio fo<oto
. .R
l'ala
Fig. 1 0 . 1 7 :
Drnaggio del terreno su l lato posteriore della spalla mediante strato assorbente, fil.
tro di sabbia e tubo drenante
1 O. 3. 6 Piastre di raccordo
1 0.3
81
Spalle
Altezza nominale
Ponte
Carreggiata dopo il ce
dimento dell'argine
Fig. 1 0. 1 8 :
--
-------------
---
Conca d i assestamento dietro i ponti a causa del cedimento dell'argine in funzione del tempo co1 terreni coerenti
'
I
--
Fig. 1 0. 1 9 :
Ponte
Terreno naturale
Fig. 1 0.20 :
82
1 0.
SezioniJongitudinali
Fig. 1 0.2 1 :
Giunto d bitume
Vernice divisoria
Appoggio della piastra di raccordo sulla spalla, a sinistra all'estremit di ponte con
appoggio fisso, a destra all'estremit di ponte con appoggio n1obile
Sezione trasversale
Piastra di raccordo in ca!-
sabbia
Fig. 1 0.22 :
Ponte
di cemento
La piastra di raccordo arriva in sezione trasversale solo fino alla b anchina dell'ala a
fondazione fissa
Carreggiata
.,l'<W40;;175v
. . .
.
,.
. . /< ::b
:..: <
:: .: :-:. ....:...:..!.::..,::i..: , 1: /. . : ... .... _ :..
R;j
,I'
'; : :.:..- ; '. 1:" .::..: ..... >: : !. <: . "": ...:. ..... .:: .:. -.. .-:<--..: ::
----
----- -----
-,lf----- !unghezza
Fig. 1 0 .23 :
5 78
----
1 O .4
P il e
1 0.4
Pile
1 0. 4. 1
83
Pila a parete
In genere le pile a p arete sono ontinue suli'lnteia larghezza del1e travi longitudinali
I------<
'
Pila sporgente
Telaio
Pila in con
tinuazione
Fig. 10.24 : Pile a parete - fonne possibili, in vista, in direzione longitudinale e trasversale del ponte
Fig. 1 0.25 : Pila robusta di fiume con rastrematura e muratura anteriore in pietre naturali
Che le pile siano ras t rem a te (pendenza delle superfici e degli spigoli), che la testata
delle pile si a ret tangolare, triangolare o circolare, un problema formale del ponte.
I O.
84
Per' quanto riguarda l'aspetto, vanno sconsigliate soprattutto le pareti cce ssivamen
te sottili d elle pile. La fig. l 0.26 rappresenta diverse possibilit d conformazione
della sezione trasversale.
Con i ponti larghi su fium i con forte corrente e molta acqua alta s dimostrata u ti
le una p endenza delle superfici frontali verso l'interno del ponte per diminuire l'ef
fetto di erosione (fig. 1 0. 2 7 , ponte Ravi, Lahore, progetto Leonhardt) . .
'
-.
, ,.. ' , /
..
,/
/ ;
.'
/, ,1,
,.
,' / , " .
Fig. 10.27 : Pila del fiume con superficie frontale inclinata n dentro (ponte Ravi, Lahore, pro
getto Leonhardt)
Tipi costruttivi
Le pile di grande spessore possono essere eseguite, C.on eccezione del b anco d'appog
gio , senza armatura in calcestruzzo m agro, soprattutto se vengono completate da u
Le pile del tipo a pilastro offrono numerosi vantaggi rispetto alle pile a parete : consu
mo lim itato di m ateriale, vista quasi libera sotto il ponte, m igliore possibilit di inter-
10.4 Pile
85
.....____
Cerniere lineari o
p untiformi
'\__ Molle a rotazione di fonda-
86
1 O.
::::;.;::::;;.
::;_:'.. ;:'.:' ..=
Fig. 0 .3 1 :
----
in sezione
trasversale
----
7,5 o -------+-
sta a martello con il traverso d'appoggio sotto la trave longitudinale. Questa soluzio
ne in e ffetto comoda, ma spesso non esteticamente soddisfacente ( fig. 1 0. 3 3 ).
Si dovrebbe eseguire il traverso di forma piatta a tavolato oppure inserirlo nell'al tez
za costruttiva delle travi longitudinali ( fig. 1 0. 3 4). In p arecchi casi sono state esegui
te pile allargate a tavolato, per ridurre le l uci delle travi precompresse ( fig. l 0 . 3 4 a
destra).
Con p ied ri t t i s i ngo l i si possono sviluppare anche testate a fungo per ponti a piast ra
1 0.4
Pile
Sezione longitudinale
2 - Getto in sito, precom-
87
--- -----
V2 -----'--11-i
Sezione trasversale
,_____
Bh
-1\
....
---
i
I
Fig. 1 0.32 : Traverso d'appoggio incorporato nell'altezza delle travi longitudinali con impiego di
travi prefabbricate (viadotto Hiigersten in Stoccolma)
;i1{\ 1
Fig. 1 0. 3 3 : Traverso d'appoggio completamente al di sotto delle travi longitudinali pre fabbrica
te. A sinistra : forma a testa di martello
Fig. 1 0.34 : Traverso d'appoggio parzialmnte incorporato nell'altezza costrvttiva delle travi lon
gitudinali. A destra sviluppato in testa pila
di p a rec c h i e campate ; ese m p i o m ig l i o re E l z t a l ( p roge tto D ywid ag). U n buon esem
88
1 0.
sa di t elaio si inserisce per met altezza nella piastra del ponte (fig. 1 0. 3 6 ).
Sezione longitudinale
hl'H!---- 37, 50
:1
-ll-hl'-IM>----
Pianta
Sezione trasversale
Fig. 10.3 5 :
Fig. 1 0.36 : Telaio a pile di un ponte a piastra, lo spessore della piastra collabora sull'altezza del
1 0. 5
1 0. 5. 1
Forze
L e forze verticali V dovute a tutti i carichi ; i carichi sugli appoggi dovuti al traf
fico vanno determinati con le linee di infl uenza ; tenere presenti le p ossibili for
ze d i sollevamento ! Le eccentricit risultano dai movimenti degli appoggi, dal
le tolleranze inevitabili, dalle deformazioni a flessione, ecc.
2.
Spalla
89
-z! ----L-77;,,-=iX
r----i
girevole
longit. fisso
pile elastiche .
=!---__V
_,....I
girevole
longit. mobile
Fig'. 1 0 .37 : . Lastra di carreggiata di un ponte a travata a pi campate senza giunti come trave con
Con le pile su strade o ferrovie si deve tener conto delle forze d 'impatto dei
veicoli sbandati secondo la DIN 1 072, a meno che le pile non risultino suf
ficientemente p rotette da dispositivi di guida. Per gli urti di navi e la pres
sione del ghiaccio, vedi le corrispondenti regole speciali.
c)
d)
3.
I momenti flettenti
Se le p areti di spalla, le pile o i piedritti sono incastrati nella sovrastruttura, essi
subiscono momenti flettenti a causa delle deformazioni della sovrastruttura in
funzione dei rapporti in rigidezza. In direzione trasversale va tenuta presente la
torsione della sovrastruttura. Ulteriri m omenti flettenti sono provocati dalle for
ze H .
4.
Le sicurezze
Quando il peso proprio esercita un influsso favorevole sulle forze (per es., con il
vento, la frenatura, ecc.), queste ultime vanno introdotte nel calcolo con il fat
tore prescrtto di sicurezza per il carico, mentre in caso, di forze combinate questo
peso proprio pu esservi incluso solo con v = 0,9 + 0,95 .
90
I O.
E11itare per quan to possib ile gli elementi d 'appoggio in acciaio o materie sinteti
che fin tanto che le forze e le defo rmazioni, per es., ,6.Q da precompressione, ritiro,
Secondo assioma
1----... X
ponte stretto
o'
appoggio puntiforme su
r variante
-------<
'
- o --o ...
'
'
-+-
-f - -. -, . --. ----
Appoggio
fisso
girevok
1 -
-o-
Fig. 1 0.38 : Tipo razionale di appoggio per ponti a travata a parecchi campi, in funzione della lar
ghezza del ponte stesso
Terzo assioma
x, va posto p os
sibilmente a una estremit dcl ponk, affinch qui si possa fare a meno del raccordo
mobile della carreggiata. La rispettiva spalla va per ancorata c on un'esecuzione suf
ficientemente pesante o fissa affinch0 tutte le forze H , maggiorate di V, possano esse-
91
re assorbite.
Gli appoggi fissi in direzione x p ossono essere collocati in p arallelo, distanziati , in
sezione trasversale di circa 1 O m (anche come appoggio lineare continuo) senza mo
bilit y , se il traverso terminale costruito con una sufficiente armatura contro le
fessurazioni da coazione.
.
.
Con i p onti larghi con distanza tra gli ap poggi y circa l O m solo un appoggio va e. seguito fisso in direzione x e y . Gli appoggi limitrofi possono essere fissi in x, m obili
in y, se la deformazione della s ovrastruttura a causa del vento non ha alcun rilievo,
altrimenti si deve assicurare anche in questo caso l a m obilit in x e y.
Nei p onti lunghi con apertura centrale accentuata l'app oggiofisso previsto di prefe
renza sulla pila dal carico .pi grande (fig. 1 0.39).
Con le travi p rincipali ( a cassone) rigide a torsione possono risultare sufficienti una o
pi pile singole in serie con appoggio a cerniera su tutti i lati sull'asse del ponte, se
risulta possibile un assorbimento dei momenti torcenti che si concentrano tra le spal
le o le pile doppie (fig. 1 0.40).
Sulle pile alte gli appoggi m obili non sono idonei se- la forza d'attrito risulta maggio
re della forza H che necessaria ad inflettere elasticamente di'lQ la testata della pila.
L'appoggio non si muoverebbe e la pila si infletterebbe prima di vincere l'attrito.
Con i grandi viadotti si collegano quindi le pile alte in esecuzione fissa con la sovra
struttura. Nel baricentro delle resistenze ai movimenti orizzontali delle pile si forma
un punto di riposo delle deformazioni longitudinali. Le pile che seguono vengono e
seguite in alto, in funzione della deformazione ammissibile, con cerniera o appoggio
mobile. Il m ovimento longitudinale risulta delimitato alle estremit contro le spalle
mediante respingenti (esempio, il ponte K ochertal Geislingen) ( fig. 1 0.4 1 ) .
L e pile alte p ossono essere totalmente o in gran parte alleggerite dai carichi del ven
to dalla sovrastruttura se le pile vicine pi corte vengono intenzionalmente eseguite
rigide in direzione trasversale (ponte Neckartal Weitingen).
"t--z.r-
-
fisso
Fig. 1 0.39 : Ponte a pi campate in un fiume con grande campata centrale, appoggio fisso stlla
pila centrale maggiormente caricata
Sezione trasversale
Panta
L Cassone cavo
Respingente
,.._-o----
Tipo di appog
gio superiore
Fig.
Cernera
in alto
incastrati
Cerniera
in alto
viadotti su valli profonde le pile alte possono essere incastrate nella sovrastrut
tura e ne.I la fond uziouc
10.4 1 : Con i
92
Le piastre ad angolo obliquo vngono trattate nel cap . 1 1 . Per ( ponti a travata ad
angolo obliquo sussistono due p ossibilit:
1.
2.
sione (trave scatolare), affinch risulti sufficiente di volta in volta una pila in
termedia nella m ezzeria del p onte ( fig. 1 0.43): In questo caso il p onte pu esse
re costruito come un normale ponte ad angolo retto. Risulta comunque un p o
co pi lungo di quello ad angolo obliquo, anche se i costi in genere n on sono
pi elevati, perch la sua costruzione pi semplice.
/
I
/--
I
per es., pila nel fiume
- pile singole
. ./
/
/
Fig. 1 0.42 : Appoggio di ponti ad angolo ob liquo su ass d'appoggio inclinati. Sovrastrttura cede
vole a torsione
....
.- .
!
.
-- -- *.
--+-'-i"<f-------'-""------'----_..------
-----+
Fig. 1 0.43 : Intersezione ad angolo obliquo con ponte costruito ad angolo rtto, rigido a torsione
Con i p onti ad asse ricurvo si verifica la torsione a causa del peso proprio, anche con
una sola luce, poich il b aricentro della massa si ritrova all'esterno della luce retta
tra le estremit dell'asse. La struttura portante deve risultare quindi resistente a tor
sione e l'appoggio deve p oter assorbire il momento torcente dovuto a g e al traffico
su un lato, il che si ottiene di regola con n ;:;;. 2 appoggi sul traverso terminale (figura
1 0.44 ).
1 0.5
93
Con ponti a pi campate, ad asse ricurvo, si sfrutta spesso il fatto che un'asta ricur
va risulta appoggiata stabilmente anche con supporti singoli sull'asse dell'asta stessa,
nel qual caso sono sufficienti appoggi puntiformi oscillanti se due supporti ad an
golo retto rispetto alla loro linea di collegamento sono degli appoggi fissi in direzio
ne orizzontale. I m omenti torcenti vengono assorbiti m ediante il braccio di leva e
che si produce per ogni appoggio intermedio rispetto agli app oggi vicini a causa della
curvatura. In genere all'estremit del ponte si adotta un appoggio resistente a torsio
ne a causa dei raccordi della carreggiata (fig. 1 0.45).
Questo tipo di appoggio pennette singole pile slanciate che nei ponti a rampa ricurvi
(per es., ponti di raccordo al ponte a gomito di Dusseldorf) permettono una vista
quasi completamente libera.
Con grandi raggi di curvatura e diviene troppo piccolo per p oter assorbire' i momenti
torcenti senza una variazione eccessiva delle reazioni d'appoggio. Si hanno in questo
caso tre p,ossibilit :
L
2.
disporre le pile alternate accanto all'asse con appoggio superiore puntiforme per
un ingrandimento di e (fig. 1 0.4 7 ) ;
3.
disporre da due a tre supporti puntif9rmi alternati con doppie pile o pile pi
larghe con appoggi doppi (fig. 1 0.48)
Appoggio
isostatico
----
--
Appoggio.
iperstatico
asse ricurvo
Fig'. 1 0 .44: Tipi di appoggio di ponti a una campata ad
Direzione di movimento
per
6. Q
Fig. 10.4 5 : Appoggio razionale di ponti a pi campi ad asse ricurvo con sovrastruttura resistente
ll
uu
11
2 appoggi
appoggio linca,re
Fig. 1 0.46 : App oggio con leggera c u rvatura , su ogni p i l u si h a l'assorbimento della torsione
94
1 0.
Fig.
1 0.47 :
F'ig.
1 0.48 :
Fig.
1 0.49 :
1 0. 5
95
6Q
iri direzio
ell'asse
e;
o
"l
.,.,
l/')
N
-;;;
"
...
;
N
N
"
iii
s::
Fig. 1 0.5 1 : Esempio di lungo viadotto stradale a curvatura diversa, con un appoggio
96
1 0. L'appoggio d ei ponti
mento d i queste forze H.
La gran dezza delle forze H zw dipende d alla resistenza a flessione della lastra di car
reggiata sul suo piano, dal braccio di leva
gitudinale relativa
Q
6.
Q
(fig.
1 O. 50).
Se si varia il raggio d i curvatura, anche sulle pile intermedie si producono tali forze
coatte che si possono per evitare con un appoggio mobile trasversalmente.
E'
suffi
ciente che l a d irezio!le dell'asse venga imposta all'estremit p er il raccordo della car
reggiata.
Uno dei p rimi lunghi viad o tti in cui la d eform azione longitud inale lungo l'asse del
ponte risultava imposta con forze H agenti sulle pile , era l'accesso al vecchio p o nte
sul Reno in M annheim ( 1 9 5 8 ) con 1 9 luci, 5 2 5 m di lunghezza totale e raggi forte
mente variabili. Il viadotto poggia su pile sottili con appoggi lineari, corazzati con
resistenza a trazione e a compressione
(26)
1 ).
Con grandi larghezze di ponte queste forze coatte H zw e Mzw a causa d ell'elevata ri
gidezza flessionale della lastra d i carreggiata possono risultare m olto elevate, per cui
il dimensionamento delle pile risulta difficoltoso. Un aiuto dato d alla suddivisione
del ponte con un giunto lngudinale nella normale banchina centrale, d a eseguire
in questo caso come giunto completo. I piccoli m ovimenti trasversali all'asse del pon
te p o&Sono essere assorbiti d a raccordi di carreggiata in esecuzione adguata.
1 1.
1 1.1
Indipendentemente dalle direttive DIN attuali, si espongono qui di seguito le basi per
il dimensionamento dei ponti m assicci che l'Autore considera utili in base a lunghe
98
11 .
vie Federali hanno condotto ricerche in questa direzione constatando che anche
con i carichi ferroviari solo il 50 % fino al 30 % dei carichi totali prescritti si verifi
ca con tale frequenza da risultare determinante.
Collettivi di carico minori m isurati non giustificano per senz'altro una forte dimi
nuzione dei carichi m obili secondo le norme, se contemporaneamente non si tiene
conto di altre azioni che portano a tensioni. Tali azioni sono soprattutto la tem
peratura e il ritiro, come anche gli assestamenti disuguali delle pile con le risultanti
m antengono sufficientemente elevati i cariautensioni e le tensioni coatte. Se si
chi mobili, si pu rinunciare a verifiche difficoltose di tali effetti, se si osservano le
corrispondenti regole costruttive. Ci contribuisce alla semplificazione, urgente
mente richiesta, delle necessarie verifiche.
Gli effetti delle escursioni termiche hanno p ortato ripetutamente a fessurazioni pe
ricolose e quasi al crollo di ponti in c.a.p. (46 ) e ( 5 8). Per primo Kehlbeck ha rap
presentato in ( 4 7) le tensioni che risultano provocate. Nelle piastre di carreggiata
possono verificarsi, con un rivestimento in asfalto, 6. T = 25 K, senza rivestimento
6. T = 1 9 K ( fig. 1 1 . 1 ). Nelle p areti delle travi a cassone sono possibili attraverso le
pareti 6. T = 1 2 K , nelle anime di travi a T 6. T = 1 8 K ( fig. 1 1 . 2). Questi gradienti di
temperatura trasversalmente alle strutture generano autotensioni tanto elevate che
da sole p ossono p ortare a fessurazioni.Nelle travi iperstatiche vi si aggiungono ten
sioni coatte a causa della variazione delle reazioni d'appoggio, per le quali con le tra
vi scatolari continue risulta determinante 6.T tra la piastra di corrente superiore e
quella inferiore che nei ponti in clima marittimo p u ammontare fino a 6. T = 1 5 K ,
nell'interno e sugli altopiani fino a 6. T = 2 0 K. Se si calcolano da questi v alori le sol
lecitazioni coatte per le rigidezze nello stadio I, si ottengono m omenti flettenti
delle travi l ongitudinali che raggiungono l'ordine di grandezza dei momenti da cari
co m obile.
Trave scatolare
56
ig
P,-lz:773
Fig. 1 1 . l :
Anima
ponte
scoperto
1 1.1
99
70 21.0 mm
.f-'.
--
5,0
-- -
--+
Direzione trasversale
..
ay
Piastra carreggiala
- 4,6
compressione
trazione
,.
.
trazione
.
Piastra di fon<io
Resistenza
B 45
- 4 ,3
+
2 ,8
- 8,7
compressione
Parete
N/mm
.Direzine longitudinale
ax
-5
+
2,0
..
febbr.
giugn o
1 ,7
- 1 ,4
+
1 ,9
frattile
3,5
1 ,7
3,1
5%
..
fra ttile 9 5 %
Fig. 1 1 . 3 : Tensioni provocate dalle variazioni di temperatura in una trave a cassone.a due cam
pate, autotensioni + tensioni coatte (secondo Kehlbeck (47) )
T [C]
50
40
30 20
1 0 - ...
. . . . . .
. . ..
aria
0 '---t--r
l --tl--t
llt--+
l--tf--+--+--l--+-4
1 -11-+-+--+--+--1-14 15 15 17 18 19 20 giorni
2 3 4 5 6
Sviluppo della temperatura nella costruzione dall'inizio del betonaggio fino al 20.giomo
Fig. 1 1 .4 : Sviluppo della temperatura in un ponte con travi a T dal momento del btonaggio fi
no al 20. giorno, in dicembre, snza un isolamento tennico
1 00
l l.
armature minime
tem p era tura tra la trave l ongitudinale rfiassiccia con spessore di 1 ,0 m e l a rghezza di
2 , 2 m, si verificata il 4. giorno con 6 T = 3 0 K. La piastra di carreggiata p resenta
va gi in questo mom ento delle fessurazioni trasversali. In questo caso solo una mi
gliore tecnol ogia del calcestruzzo e un post-trattam ento che isoli il calore p ossono
risul tare d 'aiuto . . Sarebbe senz'alt ro un errore voler somm are le sollecitazioni p rovo
cate da 6 T alle sollecitazioni da carico per il dimensionamento, oppure sopprim ere
le tensioni di trazione d el calcestruzzo che ne risultano mediante la p recompressio
ne. Queste tensioni non p regiudicano la capacit p ortante ; se esse sono tensioni di
trazione, scom pariranno, in m assima parte o complet amente, all 'incremento del ca
rico fino al carico limite necessario m ediante la formazione delle fessure. Le tensio
ni coatte di compressione p regiudicano il carico ul tim o solo n el la misura in cui si
tratta di casi di stabilit, oppure se non risul tano pure eliminate mediante la fessura
zione sul lato teso,
o se non vengono annullate nel dominio plastico di compres
sione. Nella fig. 1 1 . 5 illustrato chiaramente come queste forze coatte, d ovute alla
deform azione impedita, vengano eliminate nel passaggio al carico limite anche nel
aso che si incrementi la deform azione con un fattore di sicurezza (Vedi anche ( 5 7 )
e (67) ).
C arico ultimo ncessaro
Crchi d i ser'lizio
Sollecitazioni
da carico e coazione
1,5 M g q
Forze
= .v volte il
carico di servizo
precompressione eccessiva
fragile
r rottura
':ct:.c... :i::::"'-7'
M tiT
/
.P
rottura tenace
scompare
1,7 5 M g 1-----1-.,,,
Mg
-..1 -,
-, Deformazione
1,5 "K T
Si p ossono quindi trascurare gl i effetti della temp eratura del ritiro, nonostante le
m a non
elevate tensioni coatte, nel dimensionamen to per la capacit portante
nella lim itazione del l e fessurazioni. '
Per quanto riguarda i cedimenti dei supporti 6 v, si d istingue tra valori ,;prbabil i " e
"possibili". Essi hanno un'im portanza con le travi con tinue. Le componenti di solle
cit azione coatta che ne risultano vengono annullate dapprima dalla deform azione
viscosa - in fu nzione del decorso nel tempo che deve, essere stimato. La capacit
p ortante delle travi con tinue snelle non risul ta pregiud icata da 6v anch@-Con cedi
menti diffe renziati rel ativamente grandi, p oieh a una piccola formazione di lesioni
j m om enti coatti p i s favorevoli risul tano ridistrib uiti cd eliminati.
Non si d eve essere q uindi eccessivam ente p reoccu pati. Si raccomanda per di consi
derare nel d imensionam en to le com ponent i di sol l eci tazione per circa l /2 fino a l /3 '
dei p ro babili 6 v e d i d i m e ns i o n a re il campo dell'armatura m in i m a per la limitazione
.
-,
I 1.i
===-'--,.
-,
=============---,
....
....
.......,.
.,.,,,
....
...
....
.,.,,,
__,.
.,.,,,
...;.=.-"==--'
-.,..--,.
====-
1 1 .2
- --
. .
1O1
1 02
l l.
armawre minime
Parete di
una trave
b)
- - -
Flessione
Zone ai bordi
Piastre
Flessione
Anime
7 <b
Trazione eccentrica
- -.J< -
Anime,
. . -
piastre
Trazione assiale
Pareti,
piastre
(sollecitazione
coatta)
Fig. 1 1 .6 :
Zona
at t iva
d e l l 'arm a t u ra p e r k verilichc
uclla limitazione de l l
'
ain p i e na d i fessurazione
1 04
formazione dell fessurazione essa non risulti sollecitata oltre il limite di snervamen
to. Da questa esigenza primaria si deduce :
con trazione assiale e defotmbilit libera :
0,24 f 63 (N/mm2 )
fet
rrun z - -- - ---. .
f s,y
fs,y
min 2
:;:::
f et
0,4 _
_
f s,y
xl
per
18
16
W95 =1.3 W
I.()
I.()
....
14
o
I.()
o
I.()
:i.
e
v;
12
. -i
10
6
4
0,2
Fig. 1 1 . 7 :
0,3
0,4
0,5
0, 6
0,7
0,8
0, 9
1;0
1 ,1
1,2
1 , 3 !iz (!o )
d - x II
d
I l '.4
1 05
ove sia x l i l 'altezza della zona pressoinflessa nello stadio I I con diagramma ac triango
lare per un As provvisoriamente assunto e per il m omento fessurativo MR necessario
alla formazione della lesione nello stadio I (con Oct = 0 , 24 f Jj3 ). L'effetto della forza
di precom pressione va introdotto con P00
I cavi di guaine ad aderenza successiva possono essere in trodotti nel valore della se
zione trasversale nella determinazion(;) di x 11 , a causa della loro bassa resistenza per aderenza, solo con kb Ap , con
kb
kb
I cavi ad aderenza immediata possono essere calcolati con Ap completo per xll e z .
va riferito an che in questo caso a A c e rispett. Acw come nella prima prescrizione.
Se anche con componenti di sollecitazione coatte estreme (oltre alle componenti di
sollecitazione d a carico) l'altezza della zona teso-inf1essa (h - x l ) < 0,2 h e < 60 cm
non necessaria alcuna armatura longitudinale minima.
Inoltre, per la limitazione delle ampiezze di fessurazione si raccomanda di non supera,.
re i seguenti interferri :
W k amm in mm
0,1
0,2
0,4
in generale-
1 00
1 50
1 50
mm
1 00
1 00
150
mm
50
1 00
75
200
100
mm
100
1 50
250
Trnzione e flesso-trazione
mm
S t a ffe v e r t i c a l i :
Taglio e torsione
Staffe 45 fino a 60
mm
mm
Con le reti a barre doppie si pu introdurre nel calcolo di z solo 0,6 Fe delle 2 barre
doppie, esse non sono idonee alla limtazione d elle fessurazioni.
B St 220/340
B St 420/500 e 500/550
B 25
0,26 %
0,14 %
B 45
0,38 . %
0,20 %
B 35
0,34 %
0,1 8 %
B 55
0,42 %
0,22 %
. .
A cw
= (u + 7 <P) l
300 mm
.
da riferire a
".
Ferriere Nord
Ferriere Nord S.p.A.
33010 Osoppo
Telephone 0432986031
Telex 450151
1 2.
1 2. 1
12. 1 . J
Bordo libero
- - - - - - - - - ..., - - - - - - -- -
-+,..---'\
L-- -, - -j j
j
Bordo libero
linea d'appoggio
+----1 .;..
1111111;*V mx
\_ linea mx mediata
+ O)P l
Y=o
Fig. 1 2 . 1 : Diagramma dei momenti longitudinali mx dovuti al carico mobile in un ponte a piastra
'
Q/2. Possono essefe maggiori se cielle banchine gettate ai bofdi aumentano l'al tezza
attiva h. I momenti trasversali heativi my dovuti al veicolo pi pesante SLW vanno
determinati solo per il centro della piastra in Q/2 e sugli appoggi intermedi. Nello
stato non fessurato si produconp 1 causa d ella dil atazione trasversale impedita mo-
1 08
1 2.
menti trasversali my = (mx - my ) che per vari.no perduti come m omenti coatti a
seguito della formazione delle fessure nello stadio II, presupposto per lo stato limite
della capacit portante, e non vanno quindi considerati nel dimensionamento.
Le forze tangenziali max qx per ni di larghezza di piastra dipendono fo rtemente di!l tipo
di appoggio della piastra stessa. Con appoggi lineari sull'intera larghezza b di regola
esse non risultano critiche, con appoggi lineari corti o addirittura puntiformi esse
possono raggiungere valori che rendono necessaria una speciale armatura di taglio. Ri
sulta determinante qx alla distanza Qx = h/2 e sulla larghezza bR = a + h/2 + r con
appoggi al b ordo e bm = a + h con appoggi intermedi.
Se
t'.":
r0
supera il limite di verifica della DIN, che tra l 'altro dipende dallo
Fig.
12.2 :
Superficie di riferimento
b Ad
per le tensio
I piccoli p onti vengono spesso eseguiti, anche nell 'epoca del preompresso, con una
sola armatura ordinaria, per semplificare l'esecuzione. Non vi nulla da obiettare, se
l'armatura principale viene collocata con piccoli interferri (per es. , 1 00 mm) e se si
raggiunge in tal modo una limitazione delle fessurazioni a w9 0 = 0,2 mm per g + 0,6 q.
Le figg. 1 2. 3 e 1 2.4 illustrano l a disposizione dell'armatura. Dato che l'armatura lon
gitudinale costituita perlopi da grosse barre <P 26 mm, si raccomanda oggi di di
sporre l'armatura trasversale pi sottile con </> 1 O fino a 1 4 mm nello strato pi basso,
per evitare in tal modo i danni dovuti alle fessurazioni longitudinali a causa di una ele
vata tensione per aderenza. Graduazione dell'armatura longitudinale secondo la cur
va deUa forza di taglio con misura di traslazione v = d .
Le staffe devono sempre recingere il corso inferiore dell'armatura l ongitudinale.
L'armatura superiore pu essere messa in opera, p er facilitare il betonaggio, dopo la
introduzione del calcestruzzo sottostante, con reti su montanti preparati.
Campo d'appoggio di piastra continue: con l'armatura longitudinale vanno previste
delle graduazioni o piegature in base al diagramma della forza di trazione con misura
di traslazione sull'appoggio di v == d e nel punto nullo dei momenti di v = 1 , 5 d.
I 1. J
Sezione longitudinale
1 09 .
....(
--
Fig. 1 2.3 :
Sezioni trasversali
senza armatura di taglio
/'
==
Recinzione del bordo
-----
=--
passato gli ancoraggi venivano portati all'incirca fino all'altezza h/2. Prove di taglio
hanno dimostrato che meglio porre il 'baricentro delle fo rze di precompressione P
all'estremit della piastra pressapoco nella terza parte inferiore (fig. 1 2. 5 ). . Inoltre i
cavi andrebbero riuniti in gruppi nella sezione trasversale con distanze vicendevoli
di ,..,., 0,4 m, affinch vi si possa accedere per l'allineamento e la legatura (fig. 1 2. 7 ).
Alle estremita iisulta necessaria un'armatura trasversale per l'assorbimento delle
fo rze di trazione a fenditura e al b.ordo provocate dalle fo rze di ancoraggio. Le pia
stre precompresse non richiedono di regola alcuna armatura di tagtio. D'altro lato
le staffe risultano necessarie come montanti per l'armatura a rete superiore (a gran
de distanza) e come recinzione di bordo.
Nelle piastre continue i cavi longitudinali vanno deviati sugli appoggi intermedi per
un b reve tratto, affinch k for7.c devia t e <l irette verso il basso possano fluire verso
1 10
Ancoraggi graduati
Fig. 12.5:
Forze deviate -
Fig. 1 2.6 :
Traiettoria dei cavi nelle piastre continue, breve CUFatura sopra l'appoggio intermedio
l'appoggio, senza generare dannose tensioni di trazione obliqua (fig. 1 2. 6 ). Essi, inol
tre, vanno condotti pi in alto possibile, affinch le fo rze deviate agenti verso l'alto
con effetto di alleggerimento nel campo, diventino le massime possibili.
La precompressione trasversale (forza dei cavi 3 0 0 fino a 700 KN) non necessaria
nei ponti con larghezza fin o a circa 1 O m anche se una leggera precompressione tra
sversale centrata, pressapoco nella terza parte centrale di Q, risulti favorevole come si
curezza contro le fessurazionj longitudinali. Con i ponti larghi la precompressione
trasversale va sempre raccomandata anche a causa della torsione da inarcamento su
gli appoggi e di altri effetti della temperatura, particolarmente nella zona d'appoggio.
Essa pu essere disposta in un solo corso pressapoco all'altezza h/2 (fig. 1 2. 7). Una
mensola fortemente aggettante richiede perlopi due corsi. Nella piastra con b ordi
a larga rastrematura i cavi longitudinali vengono concentrati nel campo dell'altezza
totale della piastra, .i cavi trasversali sono disposti in alfo, per assorbire il momento
di mensola delle larghe zone di bordo (fig. 1 2. 8 ).
Sugli appoggi intermedi delle piastre continue pu risultare opportuna una traietto
ria dei cavi trasversali conformy alla curva d i M e Q. Esempi, vedi fig. 1 2.9.
campo
111
Fig. 12.8:
Sezione longitudinale
'.>
:;..:.:.: :rrn
2:.::,?,;
. . , /
. , ,
....,..,
. ,.
//uJfhf"
.
,,,,,,,,. ., . . .
.
. .
" -
' '"
Fig. 1 2 . 9 :
12
l '.2 .
Fig. 1 2 . I O :
al
cl
dl
Fig. 1 2 . 1 1 :
Sezione trasversale e armatura della piastra cava con corpi a cavit circolari
a) cemento armato b) cemento armato precompresso c) la forma di staffa
pi efficace d) con corpi cavi con cavit rettangolari
Sezione Jongitudmale
Sezione trasversale
.cavi longitudinali
Fig. 1 2 . 1 3 :
Sugli appoggi intermdi (appoggi singoli) delle piastre continue {fig. 1 2. 1 2) il traver
so sull'appoggio va eseguito su una larghezza di circa (b sx + h) e va dimensionato per
un appoggio indiretto, ossia le reazioni d'appoggio della piastra che si verificano tra
i supporti devono essere assorbite mediante forze deviate dei cavi trasversali e con
staffe (armatura di sospensione). Si pu ritenere che le strisce di piastra di larghezza
( bsy + 2 h) trasmettano i loro carichi direttamente al piedritto (fig. 1 2. 1 2).
1 2. 2 Ponti a piastra obliqua a una campata
1 2. 2. 1
Generalit
La piastra massiccia p resen t a numerosi van t aggi nelle intersezioni oblique ; il cassero
semplice ; essa consente al tezze cos t ru t t ive m i n i m e , trasmette i carichi per la via
pi b reve al l ap p o ggi o p i v ic i n o , i no l t re la d i re z i o n e d e l l a r m a tu r a principale o dei
cavi pu esse re fac i l m e n t e a d a t t a t a a p p ross i m a t i v a m e n t e a l l a d i rezione dei momenti.
'
'
1 2 .2
Ponti a piast ra
1 13 '
1.
A ngoli d'intersezione ..p di circa 20 fino a 70 , con 'P > 70 !'_i nfluenza della
obliquit pu essere trascurata.
2.
3.
b:l
b
_
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'
=1
' .
'
__
'
,'
--.1., I' - b
,,, ..II.;-'- . . . l. unea d'appoggio
L
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LLinea d'ppoggjo
..
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'
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::: -
' l
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..... . ......
..
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_ _
....
_::_
"
.... ....
.......
[Linea d'appoggio
'
...... ....
>
m1
m2
y = Linea d'appoggio
,2 == .
tg 2a
my
2 mx y
+ Af9x
-:
m y )2 + 4 mxy
= ----
mx - my
Per la valutaziG:i.e delle aree di influenza i carichi delle ruote vengono ripartiti su u
n'area di carico che risulta d alla suprficie d 'appoggio (della ruota) secondo D IN I 072
e dalla larghezza di ripartizione fino alla superficie mediana dllo spessore di piastra
(fig. 1 2. 1 4 ). Si trasforma la superficie DIN in un cerchio di area. quasi uguale con </>
D e si ottiene il diametro d ell'area cli carico
DF = D + 2
( -- + d r1vest1m
)
1 14
1 2. Dimensionamento
Fig. 1 2.J 4 : Sulla determinazione dell'area di carico per carichi delle ruote per la valutazione del.
'
le superfici di influenza
Fig. 1 2. 1 5 : Decorso delle linee dei momenti principali di piastre obliq1e uniformemente caricate
La fig. 1 2. 1 5 illustra l'andamento dei momenti principali in pfastre con '{J = 45 con
b : Q diverso e carico unifo rmemente ripartito.
Pef'la pratica si deve ora limitare il dimensionamento a flessione a poch i punti, in cui
m1 e m2 raggiungono in b ase all'esperienza i valori massimi. Questi punti sono ripor
tati nella fig. 1 2. 1 6 per piastre oblique a una campata, a bordi paralleli.
Appoggio
lineare \
Fig. 12. 1 6 : Posizione dei punti de terminanti per il dimensionamento di ponti a piastra obliqui se
condo Homberg (29). Determinazione della direzione dei momenti principali mediante l'angolo a
Punto (m) presenta i momenti positivi di campo massimi nella zona interna
Punto (r) subisce momenti positivi di campo massimi sul bordo libero lungo. La posizione di
max m J in r dipende dall'angolo a, il che viene regolato con il fattore kr
Punto (s) presenta il massrno momento flettente negativo che risulta sull'angolo ottuso dal
l'incastro provocato dall'appoggio lineare. Questo momento pu essere diminuito
con un appoggio puntiforme a rotazione su tutti i lati a spese di mr , vedi par. 1 3.2.3
distanze di questi punti d a l bordo
e sono tecnicamente razionali.
Le
p rincipali m 1
1 2.2
115
Fig.
b: i = 0,8
1J
b i = 1,2
0,1 5 5
X
J1 = 0,069
-
Linea d'appoggio
angolo ottuso
,. Bordo libero
Fig.
'
1 2 . 1 8 : Moenti mlP sul bordo libero e my lungo l'appoggio lineare con carico uniformemen
te distribuito. Il salto dei momenti Lm sull'angolo ottuso deriva dalla variazione di di1
rezione di m1 rispetto a m lP e my disegnati
3 0 (fig. 1 2. 1 8), da
cui va dedotta l a traslazione del max mr in direzione dell' appoggio, il che condizio
na il fattore k r . Il m omento d'incastro diviene maggiore d el momento di campo.
Con le piastre obl ique regolari (bordi' paralleli) sono stati d eterminati per un appog
gio lineare i valori ri per m 1,2 = ri q Q2 a causa di un carico uniformemente ripartito q
Nella fig. 1 2. 2 0 gli stessi dati sono rappresentati per il carico puntiforme F = 1 nel
punto considerato (m), (r) o (s). Si qui assu nto un val ore del d iametro Dr della su-
1
I ml
pun to
1)
0,20 I
o,1 5 I
J 111
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0,1 0 +----+---+-+----t--,-1
0,05 +--+---!---+-+---+--+
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I
I
I =--'
9 0 80 70 60 50 1. 00
t 171 i \m l - 1
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oo
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a = Oo
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11 1
o,i o I
90 80 70 60
0 1.0 30 20
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1)
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0,1 0
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+
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r-:1 - i2 J.
Fig.
0,20
+
punto r
oo
.
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--
'
I
I
I
-A-
l
I
-M
I
I
- --
I
'
. M
....r
---
11 1
- 0, 2 0
p osizione di. r : k r l
l
[ffi2 = 11 2 q
lp
-- -
vedi fig.
12. 1 6 .
z.
o.
'O
o
.
"-'
'O
p:;
.....
"'
112 .
12. 1 9 : Fattori dei momenti 'TI per un cadco niformemente distribuito q sull'intera piastra obliqua cn b Q = I con appoggio
lineare
rigido. Direzione dei momenti principali m i e m 2 . Per la definizione di
.....
o
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c;
-- -
- 11
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e
N
- 0,1 5
(")
!punto ml
li '
0,7 0
+ li
0,70
0,6 0
0,50
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0,30
0,20
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J
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1.P
9 0 8 0 . 7 0 60 50 l.0 3 0 2 0
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1'"0
... .
"'
0. 1. 0
0, 30
-r
0, 1 0
Fig.
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Ipunto si
+ li '
0,7 0
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.....
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posizione di r : kr i
N 2
I
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E
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2 = l1 2 F
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e
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('")
,
f +
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"'
9 0 80 70 6 0 50 1. 0 3 0 20
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--- l1 1
E
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'
'Yl1
0,50 .
'
k r : 0,5 0,46 0,1.2 0,38 0,33 0,29 0,26 0,23
0,1. 0 -1----l
9 0 8 0 7 0 60 50 1.0 30 20
I
I
q60
--
0,1.0
. I
Ipunto rj
"O
"'
.....
. "'
\j)
- 6?0 '."12,s0 - 1s,0 - 20 -32,5 -l.0,0-48,0022,0+20,S +18,0+ 14,8 + 1 1,0 +7,$0 +5,0 +2,8
1 2.20: Fattori dei momenti T/ per un carico concentrato f nel dato punto considerato m, r e s, per il resto come nella fig. 1 2. 1 9.
Per la de(inizione di a, vedi fg. 1 2. 1 6.
-I :::
--i
1 '1 8
12.
perficie di carico in funzione della luce Q (vedi fig. 1 2. 1 4) che corrisponde a snellez
ze m edie Q/h.
Questi dati consentono calcoli approssimativi veloci come aiuti di progetto o per un
controllo. Con ..p < 40 va inoltre osservato l'influsso del tipo di appoggio secondo
il p ar. 1 2.2.3.
12.2. 3 R eazioni d 'appoggio, appoggio, compon enti d i sollecitaz ione
Pianta
<h
eappoggio lineare
Compres.sione
Sezione A - A
__....
Trazione
con resistenza a trazione
Fig.
1 2.2 1 : Pressione sull'appoggio con e senza resistenza a trazione verticale dell'appoggio lineare
'
Per evitare l'elevata pressione sullo spigofo e i grandi momenti d'incastro sugli angoli
ottusi di piastre fortemente oblique gli appoggi vengono conformati intenzionalmen
te in modo tale da ottenere una riduzione del grado d 'incastro. Ci si pu ottenere :
I.
2.
[4app og.j
l.p = 30
b : l :: f: l
Fig.
1 2.12 : Aree d'influeriza della reazione d'appoggio A1 con una distanza differente tra gli appoggi
2.
L'appoggio lineare fisso (per es. , lacerniera in calcestruzzo o una striscia continua
di neoprene) idoneo solo per IP > 40 e lunghezze d'appoggio < di circa 1 O m.
Sul lato opposto va disposto un appoggio lineare mobile trasversalmente (vedi fi
gura 1 2. 24 ).
Con le piastre molto grandi e IP < 70 si raccomanda :
un appoggio fisso, 'a rotazione su tutti i lati in un angolo ottuso, eventual
mente un secondo appoggio fisso girevole a ll;na distanza di 4 h fino a
7 h 7 m (h = spessore della piastra) (fig. 1 2. 2 5 ).
a)
b)
tutti gli altri appoggi mobili su tutti i lati e possibilmente anche girevoli
su tutti i lati a distanze di 4 h fino a 8 h ; p er un appoggio, contrapposto
atrappoggio fisso, mobile solo nella direzione d el raggio uscente dall'appog
gio fisso -- quindi un supporto a scorrimento o a rulli a guida laterale, fi
gura 1 2. 2 5 ;
e)
Le forze d taglio determinanti pefla capacit portante sono originate dalle reazioni
d'appoggio. Per un giudizio della necessit di un'armatura di taglio, si determinano
i r0 alla distanza h/2 dal b ordo dell'appoggio.
Le piastre precompresse non richiedono di regola alcuna armatura di taglio, se l e
piastre larghe vengono leggermente precompresse anche lungo gli appoggi.
Con le piastre in e.a. pu risultare necessaria una staffatura delle zone vicine agli ap
poggi, soprattutto sull'angolo ottuso.
J J C)
1 20
1 2.
il
IP
b / sen
- 0,20
- 0,1 6
'T] g .f
..
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I
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T} g
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1J 9 A piastra
N
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11
+ 0,3
. + O)
0,1
O
O)
__
_
. - 0, 0 4
tO
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I
+ O,O t.
1J
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4v
I
I
I
I
I
I
Risultante
--
---
: appoggio rigido
--
Reazioni d'appoggio
- --,-
--=--...J
vlore medio della cedevolezza per ponti con appoggi cedevoli in gomma
N =
E h
cc --=--
( b - sen <.p)
e -::
Fig: 1 2.23 : Diagramma dei momenti e reazioni d'appoggio di una piastra obliqua lungo la linea
d'appoggio con 5 appoggi, in funzione della cedevolezza
(secondo Mehmel
(34) )
Nele piastre con ({) >. 60 e b :Q 1 :2 si colloca l'armatura longitudinale e quella tra
sversale parallela ai b ordi, i bordi liberi vengono provvisti di staffe ( fig. 1 2.26). Con
IP < 60 l'armatura longitudinale va collocata nel campo ad angolo retto rispetto agli
appoggi, l'armatura trasversale parallela alle linee d'appoggio. Sui bordi l iberi si collo
c a un corso d'armatura a staffe sulla larghezza br h, rinforzato con b arre in paral
lelo al bordo. Negli angoli ottusi il corso d'armatura superiore al bordo viene incurva
to in direzione della linea d'appoggio, per assorbire i m omenti d 'angolo d'incastro.
Nella zona dell'angolo ottuso le staffe vanno col locate ravvicinate e prolungate lun
go la linea d 'appoggio fino al supporto (fig. 1 2. 2 7 ).
1 2.2
\'\
121
I
I
I
I
E--
- --
[(
-:_::::3 8 B 8:B S-
1 o m=---.J
- - -
I.-- <
I
I
I
Fig. 1 2.24:
Appoggio fisso gi
revqle su tutti i lati
,
I
I
. .. ..
I
I
,(
--J
L..
4h78h
2 h74 h
I..
4 h 77 h
< 7m
..r
ig.
Per il calcolo
1 22
Sezione 1 : l
Fig.
12.26:
Armatura inferiore
Al bordo 3 strati
Fig.
12.27:
b
<
1:2
1 :2 e
'{J <
709
h h
})
,.
I i
\\
.
,
.
.
"<
\
x
)<\
\
\
---- \
\ \\ \
- L _...,. ---\
\ - - Linea d'appoggio
\,
x' \,'\\
y\
_ _
, __
'
/.
/ ,/
l-
'
o
I
.(")
'
o
-'\ ---
.'
\,\
'
, ,
'
' . .
.
\
o y
o\ - .
. .
.
' ---'. --\ -
,\
\ \
' '
- X--
\-'.
; ;
h h
'
'
2 2
Fig. 1 2.29 : Disposizione dei cavi in una piastra obllqua stretta con r.p < 70
Sezione A - A
Sezione B -
Sezione C - C
Fig. 1 2.30: Disposizione dei cavi in una piastra obliqua larga con r.p <
60
Mp risu ltante d all'eccentricit finale p . e e d alle forze d eviate up. Il calcolo dei mo
menti dovuti a precompressione viene eseguito con l'aiuto d elle superfici d 'influen
za, int rod ucend o le forze devia te sulla suptTficie d 'influenza lungo i cavi come cari
c h i l i n ea r i . Li com r o n c n t c ori1.zo n t a l c d e l l a forza d i precom pressione si aggiunge
124
12.
Sezione
- - - ,- - - ..,
"
.,
'...?
La distanza tra gli ancoraggi dev'essee tanto grande co bp che il martinetto possa
essere collocato nella nicchia. La linea dell'appoggio deve assolutamente ritrovarsi
dietro le n icchie di tesatura, ossia con le piastre oblique precompresse la sporgenza
della piastra oltre la linea d'appoggio va scelta a bb ondante, con circa ;;i: 2/3 h.
In generale le piastre oblique verranno eseguite m assicce, anche se si tratta di luci
.fino a circa Q = 2 5 m. L'introduzione di tubi per una riduzione del peso urta contro
difficolt sia per il flusso delle fo rze come anche per la traiettoria dei cavi. Se si de
vono costruire piastre oblique di grande luce, raccomandabile l'esecuzione di ca
vit rettangolari con casseri perduti, nel qual caso si possono condurre le nervature
a ventaglio d all'angolo ottuso, affinch i cavi p ossano avere un d ecorso corrispon
dente al flusso d elle forze. La fig. 1 2. 3 2 illustra u n esempio d i realizzazione.
Pianta
>4-------:-- 74,18
-...,--,-.-----'"i
Fig. 1 2.33 : Flusso delle forze e zone interessate in un ponte stretto obliquo a piastra con cari
appoggi
vanno scelti appoggi a rotazione su tutti i lati, in tal modo si eliminano inutili forze
coatte sulla zona d'appoggio (fig. 1 2. 3 3 ).
In direzione trasversale e' ancor pi raccomandabile una grande distanza tra gli ap
poggi o i piedritti (con 8 h fino a 1 2 h ) rispetto ai ponti a una campata, per evitare
sull'appoggio forze negative, di sollevamento, che in 1Jltima analisi ingrandiscono inutilmente le reazioni massime positive d'appoggio.
E' assolutamente raccomandabile la determinazione delle superfici d'influenza de
momenti e delle pressioni sull'appoggio (con statica su mode.l li o cop programma
di Elementi Finiti). Vedi strumenti ausiliari in (32).
I carichi nel centro del campo cercano la via pi breve verso gli appoggi pi vicini,
dove il grado di incastro dipende dalla resistenza a rotazione della piastra che sugli
appoggi intermedi maggiore che su quelli estremi, ( fig. 1 2. 3 3 ) . I carichi al bordo
del campo vicino all'angolo ottuso producono secondo IP sull'angolo o ttuso estremo
un momento d'incastro maggiore che sull'appoggio intermedio. I. carichi sul bordo
del campo vicino all'angolo acuto portano al momento di campo massimo, poich
in questo caso si ha l'incastro sull'appoggio terminale.
Con i ponti obliqui a p iastra larghi la continuit su parecchi campi porta di regola
rilevanti vantaggi per Caltezza costruttiva e per l'armatura necessqrie, poich i mo
menti flettenti non risultano maggiori su la,rgbi settori rispetto ai ponti a pi cam
1 26
Pianta
-t:t:r1:t-t:.
.ri .
--------( e ----
8
Sezione A - A
-i
.::-
Sezione B - B
Fig. 1 2.34: Il sovrappasso stradale ad angolo portante obliquo sopra una ferrovia a doppi binari
con piastra a tre campate ha reso possibile un'altezza costruttiva molto ridotta
13.
13.1
Generalit
2.
3.
4.
5.
6.
Per l'ottimazione del progetto di Un ponte con travi a T bisogna tenere p resente quan
segue :
to
128
ghezza di distribuzione per il carico determinante SLW (il veicolo pi pesante) cre
sce con la luce della piastra. Interassi inferiori a 5 m possono essere economici solo
con le travi prefabbricate.
Disposizione dei traversi ( Q T)
Sugli appoggi alle estremit risultano necessarie le travi o i telai trasversali p er soste
nere al bordo la piastra di carreggiata, che altrimenti risulterebbe sovrasollecitata
in questo punto. Anche le mensole aggettanti richiedono all"estremit almeno un rin
forzo d el bordo.
Sugli appoggi intermedi delle travi continue si pu fare a meno di traversi, se que
sti ultimi rton vengono richiesti come "traverse di telaio" su pile singole per la tra
smissione delle fo rze del vento o per l'irrigidimento torsionale delle travi principali.
La condizione preliminare consiste in questo che le anime poggino sull'intera lar
ghezza, con appoggio lineare o a incastro.
Nel campo i traversi sono sempre indicati per la ripartizione del carico, se vi sono pi
di due travi longitudinali. Si ottiene in questo modo un grigliato di travi. L'effetto
migliore della ripartizione del carico si ha con traverso in Q/2. Due traversi in Q/3 so
no quasi equivalenti, ulteriori traversi sono inutili (fig. 1 3 . I ).
Jor m(
'HT
t'
l /3
13. 1 :
l /3
1 3.2:
Fig.
0,4
Fig.
l /2
.
.
0.5 l
- a sinistra a una campata,
.-
. =rrr
1 29
13.2
T l , l3
Q/2
x70
dx
Q/2
x=O
I dx
Q
-
130
c5
o
o
(T')
;;o
00
o
"'
"'
"'
El
.,
(.)
::s
...i
I
I
I
I
I
Sezione a - a
t-
.Piastre fittizie
.o
,,
,
Piastra incastrata
sui due lati
I
I
I
I
I
I
<>----+i-. y
Piastra incastrata
su tre .lati
Traverso terminale
.i._.
significa
incastro completo
1 .80
-t- '
b' = 5/
.0
b = 6m
_Q.
Fig. 1 3.3 :
Sezione trasversale
Dimensioni di un ponte con travi a T senza traverse nel campo per la determinazione
del rado d'incastro della piastra di carreggiata. Sistemi statici delle piastre fittizie
Traverso terminale
Fig. 1 3. 4 :
Traverso di camp
Traverso sull'appoggio
Sui trasversi di campo e <l'appoggio la piastra di carreggiata non viene collegata con il
traverso stesso, per evitare momenti flettenti longitudinali negativi nella piastra stessa
'
1 3 .2
-l_..___+.i__.- _l_k.___._
131
Fig. 1 3 . S :
[ M N /rn )
in alto: L' incastro totale a torsione delle travi longitudinali nel traverso tenninale non
permette alcuna torsione di queste travi principali.
in basso: Torsione delle travi longitudinali nel centro del ponte, a causa del carico q
fra le travi longitudinali, se mancano i traversi di campo
OiK
o 10 =
5 1 1 , piastra =
+ OiK, H T
O iK,piastra
+
EJ piastra
. b
.
EJ piastra
l . b2
b . I
EJ Piastra
.
EJ piastra
si ottien e :
GJ T
b3
EJpiastra
010
= -
-- -
-'
- -
b3
12
=
-------
Q2
GJ
Ponendo G = 0 , 4
12
b3
-t
EJ piastra
12
EJ piastra
GJ T
_f._ + b
4
b3
1 2 J piastra
12
J piastra
J -4
T
2 , 5 !12
+ b
0,6 2 Q2
---
b
J p iastra
1 32
13.
Casi fondamentali di carico per la determinazione del grado d'incastro di una piastra di
carreggiata tra due travi longitudinali:
Direzione trasversale
Direzione longitudinale
i------
-+---- -----'-------"---+----1
A
Sistema statico
HT
/
W:::.LIJ_J=:ITTI
Stato
' f 4 * nTIL-l.J 1 t 1 t 1 *
rv
i----fl
=O
::
j c cceccec cf
Inflessione
010. PI
Torsione
610
q =1
HT
----__
m 0 - F l a c h e_____...--l-- ----'--.....:...----
Sup erficie M
To
-t- -+-
t--
..
Stato
c cc c s c c cc }
.r
..
X1
Sistema di ba
se iperstatico
X1
Inflessione (p iastra)
Torsione (HT)
0 1 1 PI
r11111IIlctJ\ll!"11111r
Su p erficie m 1
{
T
KN m /m
{K N rn}
e ffe t t i v a m e n t e p rl,sen tc
x7
b2
.1 2
mento
==
lim X1
1T -l- O
= O
il
morrnn t o
d ' incast ro c o m p l e t o :
tra il
m o
0,62 J22
--
Esempio numerico :
g
"""'{-.
b = 6, 00 m
J piastra
Jr
----__,,,,.._!.
Momenti d 'inerzia per lo stadio I, solo sezioni trasversali di calcestruzzo, non lesio
nate.
J piastra
l2
1
1 ,0
0,24 3
= .
0,00 1 1 5 m4 /rr
0, 1 Q2 m4 (vedi (0), val. IV, cap. V II).
1 ,0
1 ,0
1 ,0
0,00 1 1 ?
0,62 . 302
0, 102
6,0
1 ,0
+
1 ,04
0,50
Questo il valore minimo in Q/2. In Q/3 , O'. = 0 , 6 8 . Nella terza parte centrale di Q si
pu quindi porre come valore m edio O'. = 0 , 5 9 . Nelle terze p arti esterne si assume
per il m omento sugli appoggi a = I ,O, per il momento di cam p o O'. = 0 , 8 5 .
S i ottengono i valori limite d e i momenti per il dimensionamento interpolando tra i
valori d ella piastra a rotazione libera e quelli della piastra a incastro completo in
funzione del grado d'incastro O'..
Se ora si dispone per es., u n traverso in Q/2, la trave longitudinale in presenza di un
carico centrale non pu ruotare sull'attacco del traverso. Per l'interasse del traverso
Q/2 = 1 5 m il valore m inimo del grado d 'incastro risulta di:
1
a =
+
0,62 . 1 52
0,00 1 1 5
6,0
0 , 1 02
1 ,0
0,26
= 0,80
1 34
fL4'7/%2Wi Z:?
0
Trasversal
mente
autocarro
.,
r
6
'
b/2
....--. -
'
.Z'Z'7. tZ?,?,/,
,Z
t
Nessun traverso.
Trave longitudinale con
appoggio a cerniera, con
possibilit di spostamen
to laterale
- b
passiva
Fig. 1 3. 6 :
Differenze tra torsione attiva e passiva (resistente) a seguito d i un pesante carico con
centrato SLW (l'autocarro pi pesante). Resistenze torsionali nella parte non caricata
a causa della resistenza flessionale della piastra di carreggiata
Fig. 1 3 . 7 :
Il carico unilaterale sul ponte con due o pi travi longitudinali elastiche a flessione
(snelle) ma rigide a torsione (di grosso spessore) genera nella piastra di carreggiata mo
menti flettenti eccezionali
Con un carico unilaterale, asimme trico, le inflessioni differenziate delle travi longi
tudinali provocano, oltre a fo rze di taglio nella lastra, ulterio.ri momenti flettenti
trasversali nella piastra che dipendono dal rapporto tra la resistenza torsionale e la
resistenza flessionale delle tbvi longitudinali (fig. 1 3 . 7).
Questi m omenti addizionali possono assumere valori critici se l'interasse tra le travi
longitudinali piccolo, la loro rigidezza a torsione elevata, mentre piccola la
loro rigidezza flessionale, quindi con travi longitudinali m olto slanciate e di grosso
spessore per la posa dell'armatura. Si osservino soprattutto i m omenti positivi sulla
trave longitudinale, in cui si producono altrimenti a causa dei carichi solo M nega
tivi. Se questi momenti della piastra risultano troppo elevati, si devonp prevedere
delle travi trasversali.
Per quan to riguarda il peso proprio si cerca di regola d evitare la torsione delle travi
longitudinali facendo sporgere la piastra al bordo di circa 0,3 b e prevedendo le am
piezze di campo fra le travi longitudinali di grandezza uguale. I m omenti d'incastro
da destra e da sinistra in tal caso si :equilibrano e la torsione nelle travi lopgitudinali
risulta provocata solo dai carichi mobili (fig. 1 3 .8).
-- b - - - ---
Fig. 1 3.8 :
HT
HT
Diagramma ideale dei momenti dcJla piastra di carreggiata con parecchie travi longitu
dinaliJT per il pe so proprio
13.2
1 35
Con sbalzi di grande luce delle pias tre di carreggiata bisogna predisporre al bordo u
na trave longitudinale irrigidente, per diminuire le inflessioni e il pericolo delle o
scillazioni. Queste travi di bordo si possono ottenere con il cornicione da collegare
alla cappa, nel quale va introdotta in alto e in basso un'armatura longitudinale con
tinua (fig. 1 3 .9). La trave di bordo pu essere utilizzata contemporaneamente per
una diminuzione dei m omenti di sbalzo della piastra dovuti al traffico, calcolando
la piastra a mensola (secondo Homberg ( 3 6 ) ) per con appoggio al bordo su una
trave longitudinale su strato elastico. All'estremit del ponte questa trave va appog
giata sul traverso terminale.
=
.
1sci:.,;2so;:
Fig. 1 3. 9 :
..
\1k-.-------J
. .
v ariabile
-:r
in genere non si ottengono 7
conquesti
normali
-- metodi di calcolo. Bisogna per os
--servare che ad un'applicazione consequenziale della teoria della sicurezza degli stati
limite per la capacit portante, per i carichi di 'Yf volte si forma in vasti d omini del
le.strutture portanti lo stadio II e quindi la rigidezza a torsione delle travi longitudi
nali pu quasi scomparire. I momenti negativi sull'appoggio si propagano poi nei cam
pi limitrofi in presenza di un'armatura superiore di campo. Dato che le verifiche
precise con rigidezze per lo stadio II sono complicate ed anche problematiche a cau
sa della mancanza di dati sicuri, meglio limitarsi alle comuni d eterminazioni delle
componenti di sollecitazione e compensare i loro difetti mediante la regola costrut
tiva di incorporare
nelle piastre di carreggiata un'armatura superiore di campo con
-:.
z:::
la quale si possa assorbire ne1 centro del campo un m campo negativo del valore di
circa O, 2 m appoggio :
_valore minimo p e r m campo negativ o 0 , 2 'm ax
"
m app oggio
Per le forze di taglio la propagazione dei carichi delle ruote pu essere assunta in
proiezione in 45 . I carichi, anche quelli delle ruote, che sono pi vicini al bordo del
l'anima di y = l ,2 h, possono essere trascurati nella determinazione di V e rispett. di
v, poich essi non generano pressoch alcuna tensione ptincipale di trazione obliqua
e vengono trasmessi mediante una diagonale compressa, presupposto che nelle pia
stre continue l'armatura superiore e sugli appoggi terminali l'armatura inferiore pos
sano assorbire la fo rza del corrente teso ( fig. 1 3. l 0). Di regola nelle piastre di car
reggiata non si richiede alcuna armatura di taglio, soprattutto se sono precompresse.
E' per opportuna la prudenza se nella piastra di carreggiata si ritrovano vicino al
l'anima guaine di grossi cavi longitudinali. La capacit portante al taglio di queste
piastre non risulta per ancora sufficientemente esplorata e non vi ancora alcuna
regola di dimensionamento in proposito. ( Si rimand a alla ricerca H. Aster, Stocarda,
fase. 2 1 3 del DAfStb.).
13.
1 36
IE
,....---,
X
.__,
N
.t.i.
. ....
"
o..
Cl)
t::
o
;:i
;:l
:a
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c.
>
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a
....
!l
"'
t.L
...
Cl)
o..
Cl)
"O
...
Cl)
o..
Fig. 1 3 . 1 0 : Larghezza di ripartizione per i carichi delle ruote per la dterminazione della forza
di taglio relativa v della piastra di carreggiata sull'appoggio delle travi longitudinali.
I carichi delle ruote a una distanza y < 1 ,2 h dal bordo della trave longitudinale non
richiedono una verifica al taglio se i correnti tesi risultano sufficienti.
I 3 . 2_
D irn e ns o nam e nto d el I e p iast re d i ar ggiat a
....---...... ....-... -_
_
1_
_
c-
r
e .......
_ -- ___ _-_--____
---------------------------- l 3 7
__
__
(non ammess
Gennania senza una licenza speciale) (vedi
Eyrolle s . Pang1, vol. II, p. 5 6 1 ss).
Vedi anche J. Schlaich : Effetto a volta delle piastre continue in e.a., Bton UJld Stahbetonbau,
59 ann. 1 964, fase. 1 1 e 1 2 .
Per le piastre di carreggiata disposte sopra o fra le travi prefabbricate si impiega spes
so all'estero, seguendo l'esempio della Francia, il seguente dimensionamento economico (fig. 1 3. 1 1 ).
Campo interno
: / . /
/
f = j (h+a)
HT
1
:
.
_
'."
7=
j
-. --
- -
HT
...,...
A 1.-o
'.
Pianta .
Area d carico F
HT
-
. .
I
i
consideratinel calcolo
ao - --
Fig. 1.3 . 1 1 : Precompressione assiale d i piastre d i carreggiata fr a le travi prefabb ricate secondo
Y. Guyon (tipo costruttivo francese). Ipotesi per il decorso delle "linee d'appoggio"
(diagonali compresse) a causa dei carichi delle ruote F
Per lo stato limite della capacit portante si assume che la piastra sia fessurata nel
punto d'incastro e nel centro del campo fino alla mezzeria. Il carico SLW (autocar
ro pi pesante) (o un corrispondente carico sostitutivo) si appoggia con diagonali
compresse piatte sul tirante formato dai cavi. Si possono considerare come tirante
tutti i cavi che in pianta vengono rilevati con una propagazione a 45 dal bordo
delle aree di carico fino al centro dell'anima pi vicina, poich la piastra provoca,
con comportamento a lastra, questa distribuzione. Al bordo della lastra (bordo del
ponte) si produce per una trazione longitudinale che di regola assorbita dalla
precompressione assiale.
La forza di. p recompressione
necessq.ria Pu . de.terminata da:
.
P
u ncc
M
y
- ---
f
ove
il momento o) risultante per la larghezza di piastra completamente col
laborante (lunghezza dell'area di carico + -Q piastra ) (piastra con Q p as tr a con appog
gio a rotazione libera) in F in Q/2 a causa d i 'Yr (g + F).
Mo)
1 38
13.3
1 3. 3. 1
dagli appoggi,
.
(vedi D IN 1 072, 5 . 5 . 2 opp. il fascicolo 240 del DAfStb, o anche G. Brendel
(3 7) e ( 3 8 ) };
La parete o anima di sp essore costante o variab.ile b0
2.
,
3.
1 . 2 Per effetto delle travi longitudinali la piastra superiore viene compressa longitu
dinalmente nel dominio degli
positivi ; se contemporaneamente agiscono delle
fo rze tangenziali delle travi longitudinali le tensioni di compressione longitudi
nale hanno un andamento inclinato rispetto all'anima e ad angolo retto ad esse
agiscono le tensioni principali di trazione (flusso di taglio nella piastra di cor
rente), ( fig. 1 3 . 1 2).
Nel dominio degli
negativi delle travi longitudinali la piastra superiore risul
ta sollecitata a trazione in direzione longitudinale obliqua, con le relative ten
sioni p rincipali di c ompressiol}e inclinate rispetto all'anima. La trazione del cor
rente va assorbita con armatura o precompressione longitudinale.
Se parti del corrente teso si ritrovano all'esterno dell'anima, si produce anche
in questo caso una trazione trasversale nell'anima:
J 3 .J
Pianta
Appoggio terminale
i-:::;...._4---<--+--+--
1 39
Appoggio intmedio
Ariima
- i
Sezione
Componenti di.sollecitazione M e V
l.
Linea V
Fg. 1 3 . 1 2 : Traiettoria delle tensioni principali nella piastra di carreggiata con un carico uniformemente ripartito a chiarimento del flusso di taglio
.
Bachmann, Zurigo (42), ha dimostrato sperimentalmente che le tensioni princi
pali della Scienza della Flessione delle Travi portano per le forze di trazione tra
sversale dovute al flusso di taglio delle travi longitudinali nella piastra di corren
.te a una distribuzione difettosa dell'armatura e rispett. della precompressione
trasversale. Il m odello di traliccio porta anche nelle piastre di corrente a valori
pi precisi, e nei correnti compressi la pendenza delle diagonali compresse nella
piastra verso l'anima pu essere assunta unitariamente in {3 = 3 0 ( fig. 1 3 . 1 3 ).
'
Nei correnti tesi (piastra superiore sopra gli appoggi intermedi), nei quali i cavi
si ritrovano totalmente o parzialmente accanto all'anima, la pendenza delle
diagonali compresse andrebbe assunta nello stadio II con {3 = 45 . Nel dominio
della misura di traslazione v a destra e a sinistra dell'appoggio intermedio la forza del
corrente teso rimane costante secondo il modello di traliccio, per cui l'armatura tra
sversale risulta sufficiente in questo caso per la flessione d ella piastra (fig. 1 3 . 1 3).
1 .3
1 .4
2.
tra i correnti per i carichi delle t ravi longitudinali - essa risulta sollecitata dalle
1 40
13.
lJirncnsio namen t o
e costruzione di
ponti
con travi a T
Appoggio terminale
a =
13
40
45
27
30
V
z secondo Bachmann sulla lunghezza z/tan a. Z = 2z
Z :::::
. .
, b -
tan P -b
sulla lunghezza t.
Appoggio intermedio
Corrente
Trazione dell'arma
Caso regolare a = 45 , 13 = 4 5
Z dipende dalla parte delle aste dt:I corrente teso che si ritrova
all'esterno dell'anima
Fig. 1 3 . 1 3 : I modelli di traliccio secondo Bachmann portano a una migliore distribuzione dell'ar
matura trasversale delle piastre di carreggiata, necessaria per il flusso di taglio, rispet
to al dimensionamento con le tensioni principali secondo la teoria dell'elasticit
1 3.3
I
LI M
141
[ K N m/m ]
_J. _
I
l.
::-
Ll M -+
Fig. 1 3 . 1 4 :
.1
Momenti flettenti nella sezione trasversale delle fravi a T con anime delle travi longi,
tudinali senza possibilit di rotazione
La trave a T a una sola anima idonea per i ponti stretti, per le passerelle o i ponti
rurali con larghezza fino a circa 7 m. L'anima deve avere un forte spessore per poter
assorbire i momenti torcenti sotto un carico unilaterale. La capacit portante a tor
sione necessaria in questo caso per l'equilibrio, i MT sono quindi forze principali
(non forze coatte ! ), vengono assorbiti opportunamente con appoggi doppi con
braccio di leva sufficientemente grande, il che richiede in genere traversi alle estremi
t (fig. 1 3 . 1 5). Gli appoggi intermedi vengono realizzati in modo opportuno sufficien
temente rigidi a flessione in direzione trasversale,
1 3. 3. 3 La trave a soletta a pi anime (grigliato di travi)
Nella determinazione dcJJr;. componenti di sollecitazione delle travi longitudinali HT
1 3.
1 42
ll!!!ffflili!I
ma.x M T
r-J?_ . .
2
max M B
(g+ qb ) L
Momento. torcente
b 2 .t_
3E._.
8 2
[ KNm]
max
Mr
max M T
li
re
----
T
b
II
Distribuzione trasversale
0,5
e)
Q;i
1 ,0
Q/2
1, 5
ll
= J,O
: I
'
(KNm J
I
I
Traverso di campo in x =
Q/2
Fig. 1 3 . 1 6 : Esempi di linee di distribuzione trasversale di una trave a soletta a due anime per
13
1 3 .3
aT
va tenuta p resente la distribu zione trasversale dei p esanti carichi degli a:ut1nezzi e
lel carico ripartito della corsia p rincipale. Ci avviene in modo semplificato con le
linee d 'influenza di distribuzione trasversale ( Q Vt) ( Leonhardt e Andra, Homberg
(3 9 ) e (40) ), se non si u tilizza alcun program ma da calcolatore per grigliati di travi.
Gi con due travi longitudinali la resistenza al taglio della lastra di corrente supe
riore e la rigidezza torsionale delle travi longitudinali provocano un alleggerimento
della trave longitudinale direttamente caricata (fig. 1 3 . 1 6 ). L'ordinata della linea di
influenza di distribuzione trasversale per la trave l ongitudinale I rip orta l'aliquota
77 F del carico concentrato F spettante all a trave longitudinale I, ( 1 - 77 )F viene assor
bito dalla trave longitudinale II. La trave a soletta a due anim e pu anche essere cal
colata in base alla teoria della Torsione per forza di inarcamento (4 1 ).
.
Con tre o pi travi longitudinali si o ttiene un'effic ace distribuzione del carico con
traversi in Q/2 o Q/3 . La linea d'influenza QVt risulta ricurva in questo caso, essa ha
la forma della linea elastica di flessione del traverso, se il carico concentrato sul tra
verso si ritrova sulla trave longitudinale considerata (vedi fig. 1 3 . I 7).
Con i carichi distribuiti trasversalmente si calcola M e V delle singole travi longitudi
nali. Ogni trave longitudinale viene dimensionata singolarmente per i suoi max M e
max V su 2 fino a 4 sezioni, introducendo nel corrente compresso la larghezza colla
borante bw .
Per le anime sufficiente di regola il dimensionamento al taglio a causa di V, nel
campo m ediano della luce va completato da un'armatura longitudinale per la flesso
trazione. La torsione nell'anima pu essere trascurata nel dimensionamento se vi so
no traversi in Q/2 o Q/3 e le anime non risultano previste intenzionalmente di grosso
spessore per rinforzare l'incastro della p iastra di carreggiata. Per la flessione trasversa
le delle anime vedi il cap. 1 4. 3 , Cassoni cavi.
1 43
J1 :t J2
si ha ?_ t- 1
con
Trave di bordo
Trave intermedia
ilfI811il!'I
I
con traverso in Q /2
con
traverso in Q /3
1 44
13.
:=y" : Jr:
O
fisso
oppure -o-
l Coazione
Trazfone e compressione
da ritiro, 6.T e deformazione del
corrente per flessione del traverso
girevole
La torsione nella trave longitudinale
va assorbita con M flettente nel traverso
Fig. 1 3 . 1 9 : Influsso dell'appoggio di ponte p resso il traverso terminale sulle forze del traverso stesso
Le forze interne delle travi trasversali di campo si ttengono con la v alutazione delle
aree d'influenza del grigliato di travi. Si osservi che sotto i carichi delle ruote si pro
ducono m omenti negativi dei traversi e con i carichi nel mezzo del ponte m omenti
p ositivi nei traversi stessi, come anche corrispondenti forze di taglio V positive e nega
tive (fig. 1 3 . 1 8 ). Con le travi longitudinali rigide a torsione i traversi risultano ulte
riormente sollecitati a flessione dai MT delle travi longitudinali.
Similmente il dimensionamento per m ax , min M e V dei traversi viene esegllito come
per una trave singola, nel qual caso si pu fare a meno d ella verifica della larghezza
collaborante e quindi delle tensio ni di presso-flessione per M positivi, anche nel caso
che il traverso sia diviso in alto dalla piastra di carreggiata, perch quest'ultima anche
in tal caso collabora a p ressoflessione.
I traversi terminali hanno di regola un appoggio per ogni trave longitudinale, ricevo
no quindi dai carichi solo piccoli M e V. All'altezza degli appoggi risultano per impe
diti nella loro dilatazione ; con appoggi fissi in direzione trasversale si p roduce t razio
ne come forza coatta a causa del ritiro e di 6T. Tali fo rze coatte si fo rmano per
anche nel caso che gli appoggi siano mobili trasversalmente a causa dell'attrito degli
appoggi stessi e rispett. con i supporti in elastomeri a causa della resistenza alla defor
mazione che con il freddo pu risultare elevata (fig. 1 3 . 1 9).
Spesso gli appoggi vengono eseguiti pi larghi delle anime delle travi longitudinali,
per cui particolarmente nella trave di bordo ne risultano forze di trazione trasversale
(introduzione della forza nell'angolo di una lastra, vedi (0), voi. 2).
Le travi longitudinali rigide a torsione trasmettono i loro momenti torcenti come
momenti flettenti nel traverso terminale. Se la sovrastruttura viene appoggiata indi
rettamente sul traverso terminale, bisgna osservare oltre alle forze d 'introduzione
(soprattutto la trazione a fenditura e la trazione al lembo) la sospensione delle travi
longitudinali sul traverso.
1 3 .4
13. 4. 1
Per le p iastre di carreggiata con armatura ordinaria va s elta un'armatura in b arre ner
vate in BSt 420/ 5 00, preferendo le reti elettrosaldate, p erch essa pu essere m eglio
adattata alle esigenze. Nei domini di trazione principale gli interferii non dovrebb ero
in alto
1 45
in alto
12
18 ei 1so
.....__
in. biisso
12 .+ 1 6 e 150mm
Fig. 1 3.20: Armatura di un ponte con travi a T con armatura ordinaria, in sezione trasversale a
wk
0,2
Armatura longitudinale: nelle zone compresse delle travi, in alto, sull'intera larghez
za, almeno <P 1 O, e = 200 fino. a 3 00 mm, in basso nel campo sui punti mediani
1 3. 4. 2
Travi longitudinali
L 'armatura del corrente longitudinale per i momenti di campo, barre grosse <jJ fino
a 2 8 mm, va disposta ravvicinata, fino a 0,2 h dal basso pu essere collocata comple
tamente come armatura di corrente (metodo carico ultimo). 'Con pi di 2 corsi la
sciare libero nel centro dell'anima uno spazio per il vibratore (fig. 1 3 .20), fasci di
barre sno consentit.
Per una diminuzione del peso le anime vengono previste spesso di spessore sottile
1 46
1 3.
t+ fH1t' J
W1fff
I I
' I
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'
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1 1
---I--+
'
- - -r1
Fig.
3h
I
I
I
- ---;e----- -'
--------- ------
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Fig.
X :
,
.(
r
t
re
a
o
,
8
h
a
i d
p
______ graduaz. del corrente ,
---b-j
---
1 3.23 : Armatura principale nella zona dell'appoggio di una trave continua, di regola gradua
zione con estremit di barra diritte, qui diseg_nata una graduazione possibile con
piegature
"
..
-----___ __
_
--:I\==
Start'.: di r.ecinzi9111::
1 3 .4
i\ rn 1 a t u re i ponti
co n
travi a
1 47
0.7 h
;,.
I
-i . . .. . J'.
!
::
Curva Z
'""
V ! V =
i' . .. . ,,,.
;
0,7 h
Fig. 1 3.24 : Graduazione dell'armatura di corrente secondo la curva della frza di trazione, con
13.
1 48
con
travi a T
Pianta
s sa
. Diagonale compre
'T
Lunghezza
d'ancoraggio
I'
oy
>CJ
-+,
b
N
.,
.<;
CO
e:;
Supporto
in t ermedio
...
G
<O
o
'O
e:;
.3 8
Fig. 1 3 .25 :
Barre di corrente per M negativi
all'esterno dell'anima vanno gra
duate con una lunghezza addizio
nale ay
Travi trasversali
A cau sa d i M e V variabili
Sezione trasversale
Sezione longitudinale
A -A
lA
,// /
. / ,,/ ./
Appoggio traverso
Barre di corrente
Travi longitudinali
13.5
1 3. 5. 1
La forza di tensione per cavo dovrebbe ritrovarsi fra 300 e 600 kN, affinch gli an"
coraggi non richiedano al b ordo uno spessore di piastra eccessivo e si abbiano distan
z.e tra i cavi comprese fra 0 , 5 e 1 ,0 rp.. Di regol a i cavi possono essere solo legger
mente ricurvi p oich nel campo risulta possibile fra le reti d'armatura superiori e
inferiori co il ridotto spessore della piastra (220 fino a 3 00 mm) solo una piccola
eccentricit verso il b asso di 3 0 fino a 80 mm. Nella zona d'appoggio (sopra la trave
longitudinale) si pu invece o ttenere con un raccordo di ir?:-obustimento una grande
eccentricit rispetto all'<J,sse della piastra. Lo spessore e la lunghezza del raccordo
di irrobustimento hanno quindi un influsso rilevante sul momento
di piastra rnp d
alleggerimento ottenibile con la precompressione.
Con piastre di carreggiata a pi campi di piccola luce di circa 4 fino a 6 m i cavi han
no un andamento quasi ret tilineo (fig. 1 3 . 2 7 ) . Con grandi luci che in genere risulta
no completate al bordo d a ampi sbalzi, razionale una freccia nel cam po, mentre
i cavi nella piastra a sbalzo rimangono in alto, e rispett. vengono cOndotti quasi ret
tilinei verso il centro del b o rd o d ella piastrf}. Di regola si alternano un ancoraggio
di tiro e uno fisso ; l'ancoraggio fisso pu ritrovarsi, secondo la luce dello sbalzo del
bordo di piastra, all'interno dello sbalzo stesso (fig. 1 3 . 2 8 ).
Nel dominio dei momenti n egativi delle travi longitudinali i grossi cavi con </> 5 0 fi
no a 8 0 mm cli queste t ravi si ritrovano in alto nella piastra cl i carreggia ta. I cavi del-
1 50
Fig. _1 3.27 : Disposizione dei cavi per la precompressione di una piastra di carreggiata a pi campi
Fig. 13.29 : Nel campo dei cavi longitudinali delle travi principali disposti in alto i cavi tras:versa
lj vengono possibilmente ovrapp9sti a quelli longitudinali
1 3. 5. 2
Con le travi principali si preferiscono i cavi con grande forza di tensione di 1 000 fi-
0,15 h
- min 50 opp.
.Fig. d.30:
<ll p
.
Cavi delle travi longitudinali nel corrente inferiore della parete. Misure minime del
copriferro e dell'interferro
Fig. 13.3 1 :
circa
in
0,351
Cavi delle travi principali nei correnti inferiori con flange, armatura trasversale delle
flange e delle staffe
no a 1 600 kN, la grandezza andrebbe scelta comunque in modo tale che per ogni
trave longitudinale risultino necessari almeno 3 cavi, affinch il cedimento di un ca
vo non provochi un collasso.
I cavi delle travi a una camplita vengono disposti in Q/2 quanfo pi in basso possibi
le osservando comunque 'le regole per le distanze minime (fig. 1 3 . 3 0). In presenza
di flange va osservato che i cavi situati all'esterno delle staffe dell'anima non posso
no essere portati verso l'alto nell'anima stessa, ma devono essere ancorati nella zona
della flangia. Se si vogliono guidare verso 'alto i cavi della flangia, vanno scelte d el
le staffe secondo la fig. 1 3 . 3 1 c nelle zone in cui questi cavi vengono sfalsati in senso trasversale.
\
L'armatura longitudinale ordinariCz del corrente teso dovrebb e avere nella terza par
te centrale della luce una percentuale di armatura di z = 0,6 % per una precom
pressione integrale e di z 0,9 % per una precompressione limitata (z riferiti a
Ac = bu O, 1 5 h) per compensare l'aderenza difettosa dei grandi cavi in caso di for
mazione delle fessurazioni. Verso l'appoggio essa pu essere diminuita.
Alle estremit delle trave gli ancoraggi vanno disposti in modo tale che la forza di
tensione risultante rimanga sotto l'asse baricentrico della sezione trasversale. Circa
1 /3 della forza di t ensione andrebbe ancorato nella terza parte inferiore dell'altezza
dell'anima (fig. 1 3 . 3 2) per ottenere la forte inclinazione dell'ultima diagonale compressa, favorevole p er la capacit portante al taglio (vedi prove di taglio di Stoccar
da fase. 227 del DAfStb). In passato si alzavano verso l'alto i cavi in parte molto
prima dell'appoggio, ancorandoli in nicchie nel corrente superiore. Questi ancoraggi
disturbavano l'armatura trasversale della piastra di carreggiata e richiedono una "ot
turazione di calcestruzzo" alla superficie ; questa traiettoria dei cavi porta solo degli
svantaggi (fig. 1 3 . 3 3 ).
152
Vista
min
'
d/3
Asse baricentrico
Cavi
. '
/ :
opp. 0,6 m
X :
(/2
---- -----,r
Fig. 1 3.32 : Traiettoria dei cavi delle travi principali in sezione longitudinale, ancoraggio all'estre
mit della trave
Nicchie di tesatura
--
-- - -
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.... ,
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----
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--- - -...... .. _
- - - - --
-- -
- - - - - - - --...
-
--
Fig. 1 3 . 3 3 : L 'ancoraggio dei cavi delle travi longitudinali riel corrente superiore porta solo degli
svantaggi
L'estremit della trave deve sporgere di almeno h/3 oppure 0,6 m dall'asse d ell'ap
poggio, affinch le fo rze di tensione per l'introduzione della reazione d'appoggio
possano agire.
L'introduzione degli ancoraggi richiede con cavi disposti vicini un allargamento del
l'anima prima del traverso terminale. Le forze di d eviazione orizzontali che si pro
ducono nel punto di divaricamento devono essere assorbite con staffe trasversali, ve
di fig. 1 3. 3 2.
Con le travi a. una campata i cavi possono essere provvisti alternativamente di un an
coraggio fisso e di uno di tiro ; quelli fissi non dovrebbero ritrovarsi nella zona sotti
le dell'anima.
Tutti i cavi delle travi longitudinali vanno appoggiati sicuramente alle distanze da
dedurre dalla licenza, fissando perfettamente la posizione in altezza e lato.
L 'armatura trasversale dell'anima coritro il taglio e la flessione trasversale va predi
sposta come nel caso delle travi a T con armatura ordinaria. Le forze di trazione del
l'anima a causa del taglio (se diminuite con la precompressione, vedi dimensiona
mento secondo il CEB) vanno assorbite completamente con staffe, e nelle zone sog
gette a forti sollecitazioni si raccomandano piccoli interferri ( 1 00 fino a 200 mm).
All'estremit della trave va naturalmente prevista l'armatura di trazione al bordo e
di fenditura, necessaria all'introduzione delle forze di tensione con una buona ri
partizione. L'armatura trasversale orizzontale dell'anima risulta necessaria al disopra
o al disotto dei cavi ricurvi in forma di ganci a S o di scale in barre sottili a distanze
di 200 fino a 3 0 0 mm secondo la forza di deviazione u = P/r contro l'azione di fen
ditura.
I correnti tesi altamente sollecitati compressione (a causa di g + p 0 ), in cui sono
------
1 53
Larghezza sella - 1 ,6 h
r--
- Punto di flesso
_,,
Sella
Sezione trasversale
'I .
Fig. 1 3.34: Traiettoria a ghirlanda dei cavi delle travi principali in anime di grosso spessore per tra
vi continue. Breve arrotondamento sopra gli appoggi intermedi. Armatura trasversale
dell'anima nella zona della sella
k;:::-:
t.
k--- . . .
l
a)
Il--
controcurvatura
,";';;t:-:: "L
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Il'
eccessiva pressione su appoggio
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Fessure osservate
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--..... .
Armatura di corrente 2
. h ----i
inferiore a
Precompressione integrale
o' g + p
o
:n AT
. con q
)i.
Precompressione limitata
o' g +
po
'\--.
\ ::::_
_: .
/on t;,, T
'\_ conq
..::,. 7
'
_ _ _
Fig. 1 3.35 : Formazioni di fessurazioni nel corrente inferiore accanto agli appoggi intermedi.
in alto: eccessiva precompressione e momenti coatti doyuti a 6. T, controcurvatura
troppo lunga.
in basso ; provvedenti per evitare le fessurazioni dann.o se
incorporati grossi cavi, vanno recinti con staffe intermedie o assicurati con ganci a
S sopra i cavi contro una fenditura longitudinal.
L'armatura longitudinale dell 'anima va incorporata con piccqli interferri solo in quei
punti in cui sotto il carico di servizio pu verificarsi flessotrazione. Nei restanti do
mini sufficiente una leggera armatura di montaggio con e fino a 400 mm.
Con le travi continue i cavi delle travi longitudinali vengono inseriti preferibilmente
nell'anima e guidati, a ghirlanda con c.urvatura quasi parabolica nel campo e con una
1 54
13.
corta contro curvatura sopra gli appoggi intermedi, affinch le forze deviate locali ri
volte verso il basso pervengano p er quanto possibile direttamente nell'appoggio (ef
fetto a sella) ( fig. 1 3 .34 ). Il raggio ammissibile della controcurvatura non dipende
dalle tensioni flettenti dell'acciaio di precompressione (errore delle norme tedesche! )
bens solo dalla pressione ammissibile di d eviazione al disotto dei cavi.
Le forze di precompressione generano quindi dei momenti che contrastano i momenti da carico, con un diagramma dei m o m enti stessi quasi uguale. Se si applica u
na forte precompressione, per es. , una precompressione integrale nel campo, le ten
sioni inferiori di compressione sull'appoggio a g+.P o risultano molto piccole, anzi
pu prodursi in questo punto addirittura trazione. Su alcuni ponti degli anni 1 9 5 01 9 5 1 si sono quindi formate accanto agli appoggi delle fessurazioni verticali (figura
1 3 . 3 5 ). Sono stati identificati come cause i momenti positivi coatti dovuti alla e
scursione termica 6 T, che si producono se a causa dell'irraggiamento solare la pia
tra di carreggiata risulta pi calda della struttura infe riore di parete. Si ha lo stesso
effetto con i cedimenti difformi delle pile. Le travi a T risultano particolarmente sen
sibili a causa dell'asse baricentrico situato in alto. Una seconda causa stata identi
ficata in un arrotondamento troppo piatto dei cavi s o pra l'appoggio. Inoltre con le
pressioni elevate sull'appoggio si producono sul supporto stesso delle tensioni di
trazione al bordo accanto all'appoggio a causa dell'introduzione delle forze, (Le cau
se sono esposte dettagliatamente nella dissertazione di Stoccarda di K. H. Weber,
1 966).
Per evitare queste fessurazioni, si devono precomp rimere limitatamente o parzial
mente le travi continue a T. Nel corrente inferiore sopra. gli appoggi si d ovrebbe pre
vedere una riserva di tensione di compressione di circa 1 MPa per il caso di carico
g + Po + 6. T con 6. T = 1 O fino a 1 5 K (secondo il clima). Anche con un tale dimen
sionam ento raccomandabile inoltre di inserire nel corrente inferiore un'armatura
ordinaria su una lunghezza d l. circa 2 h con z = 1 ,2 fino a 2 %. Questa armatura len
ta migliora contemporaneamente, come armatura compressa, la sicurezza portante
(fig. 1 3 . 3 5).
La precompressione del tipo a sospensione pu essere ulteriormente completata con
i cavi .rettilinei introdotti nella piastra di carreggiata accanto alle anime, i quali vengo-
---...
t: - >..
w.1
Sezione longitudinale
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I .,...- --- -. Sporgene d'anco;aggio
--
Pianta
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---
...
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. . . . , '.; '.
Fig. 1 3.36: Completamento di cavi a sOspilsione dell e travi longitudinali con cavi rettilinei nel
la piastra di carreggiata nella zona dell'appoggio di travi continue. Osservare le misure
di t,raslazione !
1 55
J-- -!
.
Fig. 1 3.. 3 7 : Divaricamento dei cavi d'accoppiamento sui giunti di ripresa pressapoco nel punto
13.6
1 3. 6. 1
aT
Travi a T ricurv,e
La trave a T non risulta particolarmente idonea per i ponti ad asse ricurvo, poich
la curvatura provoca torsione che pu essere assorbita pi efficacemente con le
piastre o le travi scatolari. Cipnonostante sono gi stati costruiti numerosi ponti con
travi a T ad asse ricurvo, il che risulta possibile entro determinati limiti che sono
fissati innanzitutto dall'angolo d 'apertura a tra gli appoggi, mentre il raggio di curvatura ha un influsso m inore.
A volte le p areti di trave sono state eseguite diritte,
con le travi continue quindi p oligonalmente. Si per constatato che la curvatura continua dell'anima
pi razionale, non solo per l'estetica, m a anche dal
punto di vista tecnico di fabbricazione, poich con que
sta soluzion e la centina, il cassero e l'armatura della
piastra di carreggiata rimangono uguali sull'intera lun
ghezza e con i grandi raggi si possono facilmente adat
tare all'anima ricurva .
I momenti torcenti nelle travi longitudinali possono
essere fortemente ridotti mediante un incastro a fles
sione sugli appoggi, quindi anche con l9. continuit su parecchieJuc (vedi W. Lippoth
in (43) )
Con le travi a una luce non si dovrebbero superare con le travi a T angoli di campata
maggiori di O! = 20 , con le travi continue non oltre a = 40 per luce. Sono opportuni
i robusti traversi sull'appoggio. La torsione pu risultare diminuita predisponendo
un appoggio all'esterno della trave longitudinale esterna (fig. 1 3 . 3 8 ). Vanno tenute
presenti le forze longitudinali dovute dall'impedimento d ell'inarcamento sui traversi
1 56
Fig. 1 3.38 :
Diminuzione della torsione delle travi
longitudinali di ponti a una campat
ad asse ricurvo mediante un appoggio
sotto il traverso all'esterno della trave
. longitudinale .
Appoggio
Forze deviate .
Corrente teso a curvatura orizzontale
Fig. 13.39 : Le forze deviate orizzontali del corrente teso generano momenti flettenti nell'anima
Momento di rota
zione nel ponte
..
d'appoggio. I traversi di campo sono qui opportuni in ogni caso, anche per alleggerire le anime nell'assorbimento delle forze deviate orizzontali dei correnti tesi (fig. 1 3.39}
Lo spessore delle anime dovrebbe essere sufficientemente grande, per conferire loro
rigidezza torsionale. Questa rigidezza risulta aumentata dal collegamento con la piastra
di carreggiata, il centro di torsione si sposta verso l'alto. Anche i traversi .di campo im
pediscono la rotaziope (fig. 1 3 . 40): Il calcolo con la semplice Statica delle Aste, trave
longitudinale come trave rettangolare, port quindi a elevati MT . Un calcolo pi preci
so con Elementi Finiti o con la Statica su Modelli risu.Ita i regola economico, se l'an..
golo d'apertura a prossimo ailimiti indicati o li supera..
157
Travi a T oblique
Con angoli di intersezione fino a circa i.p = 60 i ponti obliqui con travi a T come tra
vi longitudinali si possono calcolare e dimensionare con sufficiente precisione come
i ponti rettangolari. E' solo necessario che sull'angolo ottuso l'appoggio terminale
venga dimensionato con una maggiorazione per i carichi verticali di circa l /sen ip. La
armatura della piastra di carreggiata viene disposta a ventaglio nlla zona terminale,
per cui si ottiene un corso superiore ravvicinato sull'angolo ottuso che assorbe l'in
castro all'estremit nel traverso d'appoggio (fig. 1 3 . 4 1 ).
Con angoli minori d'intersezione acquistano importanza le differenti inflessioni del:
le travi longitudinali su sezioni ad angolo retto (fig. 1 3 .42). Secondo il grado d'inca
stro della piastra di carreggiata nelle anime delle travi longitudinali esse provocano
momenti torcenti nelle . anime che risultano tanto m aggiori quanto pi grande il rap
porto KT :KB = rigidezza torsionale : rigidezza flessionale delle travi longitudinalL
Bechert descrive in ( 5 ), p. 1 1 06 , un esempio in cui questi momenti torcenti assumo
no dei valori che portano gi ai limiti della TTam , nel qual caso con le travi longitu
dinali di bordo l'incastro in un traverso terminale molto rigido aumenta ulteriormen
te i momenti torcenti.
Questi momenti torcenti sono momenti coatti che al passaggio allo stato limite della
capacit portante risultano fortemente ridotti dalla formazione di fessurazioni e
nn portano quindi alcun contributo essenZial alla sicurezza portante. Essi possono
per portare a fessurazioni gi nello stato di esercizio, soprattutto nella piastra di car
reggiata che subisce elevati momenti addizionali, come spiegato nella fig. 1 3 . 7. E'
quindi pi razionale evitare questi momenti torcenti coatti, con una scelta idonea
delle rigidezze delle membrature portanti necessarie, e quindi anche un inutile con
sumo in materiali e in precompressione.
Ci si ottiene con i seguenti provvedimenti (fig. 1 3 .43) :
Nessuna traversa rigida sull'appoggio, al bordo della piastra di carreggiata
ficiente una nervatura.
1.
Fig.
..
Fig
i
!
e'
i
I
i'NJJmrnrimti
f
suf
1 3.42 : Inflesiioni differe iate elle travi Iongitud ali di n ponte ad asse obliquo in sezio
ni ad angolo retto A e B
1 58
Dimensionamento
1 3.
b ?; 5 m
Telaio terminale
--__J
fisso
i
.
i
'
App6ggio intermedio
Pianta
Fig. 1 3 .43 : Provvedimenti per evit are forze coatte dannose in pont con tfavi a T e asse ob liquo
Grandi interassi fra le travi longitudinali, per rendere flessibile la piastra di car
reggiata.
.2.
3.
4.
5.
6.
14. 1
Generalit
Il ponte con travi scatolari costituito dalla piastra di carreggiata, che assolve le
stesse funzioni descritte nel cap. 1 3. 1 per le travi a T; essa forma quindi anche
il corrente superiore della trave a cassone che nel suo complesso rappresenta la tra-..
ve principale (longitudinale). La trave scatolare ha almeno due pareti (cassone u
nicellulare) o pi di due (cassone pluricellulare). Le anime sono collegate al piede
con la piastra di fondo formante il corrente inferiore. Il cassone chiuso caratte
rizzato dalla sua grande rigidezza flessionale e torsionale e dalla sua grande am
piezza di nocciolo che diminuisce l'alternanza delle tensioni provocate dal traffico.
L'elevata rigidezza a torsione viene sfruttata in modo diverso, per es. , con sbalzi
molto grandi della piastra di carreggiata oppure con pile intermedie molto snelle
solo nella mezzeria della trve scatolare, oppure nella costruzione di ponti ad asse
ricurvo.
La pendenza delle pareti viene preferita con i cassoni monocellulari, perch la tra
ve si presenta pi snella ed esteticamente pi accettabile, inoltre perch in questo
modo si riduce la larghezza della piastra di fondo e risultano possibili piastre di
fondo pi sottili. Sono gi state eseguite inclinazioni di parete fino a 30. Va os
servato che la parete inclinata verso l'esterno cede le sue forze di parete ai corren
ti sul piano della parete stesa, quindi con pendenza, per cui nelle piastre di cor
.rente si producono gi per il peso proprio forze normali in alto in forma di tra
ione trasve.rsale, in basso in forma di compressione trasversale (fig. 1 4. 1 ).
- Trazione trasversale
\_}
Compressione trasversale
Fig.
..J. I
Up
..._ ;-...
Trazio.ne trasversale
Cavi
.. ....-
14. 1 : Trazione e compressione trasversali nelle piastre di corrente delle travi scatolari
con pareti inclinate
Con un canea unilaterale queste componenti H delle forze nelle anime sono diver
se sui due lati, il che porta a una sollecitazione flettente delle lastre di corrente
nel loro piano, con applicazione della forza all'interno della lastra, il che di regola
non viene esaminato separatamente. I cavi disposti nelle anime, guidati verso l'al
to dal campo verso l'appoggio, generano con le loro forze deviate trazione trasver-
1 60
14.
Dime nsionamento
t:
u:r
-- -I
I
I
\
Cerniera
presupposta
Tirante
llllllllii!iil!llill!I
llllili!llll!llil
ntruzionc
ncumprcssione
, ;:'1' l
1 , i, ': 1: 1 :
' "!;:
Fig. 1 4.2 :
Fig. 1 4. 3 :
-1 6 1
Di regola le travi scatolari vengono calcolate e dimensionate con i metodi della Stati
ca delle Aste. Il cassone monocellulare viene trattato come una trave longitudinale
ad aste con la sua rigidezza flessionale e torsionale, introducendo per la flessione le
larghezze collaboranti delle piastre secondo il par. 1 3 . 3 . l . Per quanto riguarda la tor
sione, la rigidezza torsionale viene determinata nello stadio I secondo la formula di
Bredt con un coefficiente diminuitivo di 0,8 fino a 0,9 (in b ase a prove - vedi vol.4),
trascurando le parti a sbalzo d ella piastra di carreggiata all'esterno delle anime.
Il presupposto di questo semplie tipo di calcolo che le sezioni trasversali del casso
ne rimangono invariate nella fo rma, ossia che la forma della sezione trasversale non
si modifichi in modo rilevante anche alla rotazione torsionale. Di regola questo pre
supposto risulta realizzato nei ponti in precompresso se i cassoni sono irrigiditi sugli
appoggi da un diaframma trasversale oppure da un telaio trasversale sufficientemen
te rigido. Con le travi cort tinue spesso sufficiente la rigidezza trasversale che si ha
g di per s con l'aumento di spessore delle pareti e della piastra di fondo.
Con le sezioni trasversali a parete sottile delle travi scatolari particolarmente grandi
la deformazione della sezione trasversale a torsione esercita un influsso sui momenti
flettenti trasversali del telaio del cassone e sul carico delle anime. Vedi ulteriori dati
in (44). Il dimensionamento ne risulta in genere variato di pochi % , per cui questi
influssi possono essere trascurati per ragioni di semplificazione.
o M
,.
I momenti addizionali che si producono a causa della deformazione del profilo pos
sono ascendere second o Steinle al 1 O fino al 20% dei momenti di carico calcolati sul
la sezione trasversale :hon deformata, se si assume sempre lo stadio L Essi sono co
munque dei momenti coatti che al passaggio al carico limite della capacit portante
nello stadio II vanno in gran parte scomparendo. Per quanto riguarda la capacit
portante in esercizio gli angoli di telaio tra la piastra di carreggiata e l'anima, che ri
sultano prevalentemente colpiti, sono gi di per s fortemente armati. per cui trascu
rando l'influsso della deformazione del profilo per i ponti a t,ravi scatolari non si ha
alcuna ripercussione negativa.
Le travi scatolari hanno di regola fo rme di sezione trasversale che non sono esenti
da incarcamento, ossia nei punti di introduzione dei carichi torsionali e sopra gli ap
1 62
14.
I mom enti torcenti possono essere positivi e negativi con sezione trasversale simmetri
ca. In ambedue le anime va quindi sempre aggiunto il taglio da torsione e dalla rispet
tiva forza di taglio V (non max V da carico totale) a causa di g + qT .
Con le travi scatolari pluricellulari i tagli da torsione delle singole celle sulle pareti in
terne si annullano vicendevolmente, per cui le pareti interne gi all'applicazione della
formula di Bredt vengono trascurate e non ricevono alcuna sollecitazione da torsione
(fig. 1 4. 5 ).
[1
I i
e Mr
-
I i
Fig. 14.5 :
I tagli da torsione si annullano vicendevolmente sulle anime interne
Con le pareti va osservato che il carico della piastra di fondo risulta applicato in basso
all'anima e deve essere quindi sospeso al corrente superiore. Si deve inoltre rilevare
che la pendenza delle tensioni principali pu essere fortemente influenzata dalla tor-
1 63
sione. Con una forte torsione la pendenza sull'anima distante dal carico p u invertir
si rispetto a quella dovuta al taglio per forza trasversale - con tutte le pendenze in
termedie - per cui assolutamente necessaria un'armatura orizzontale ben ripartita
delle anime nel dominio dei grandi Mr (vedi anche (45 ) Rapporto sperimentale).
Per il dimensionamento degli spessori delle anime errato limitare I.e tensioni prind
pali oblique di trazione, perch in questo modo si ottengono p areti inutilmente
grosse, in cui le pericolose autotensioni e le tensioni coatte diventano pi elevate che
nelle p areti sottili. Le fessurazioni peggio ri d elle anime nei ponti si sono formate
nelle p areti di forte spessore a causa di tensioni coatte! E' m eglio dimensionare lo
spessore delle anime in modo tale che le forze delle diagonali compresse risultant
dall'analogia del traliccio per i carichi di 'Yr -volte possano essere assorbite con ab
O, 7 fck . Come noto, in questo caso esercita un influsso la direzione dell'armatura di
taglio della p arete ; le staffe inclinate a 4 5 fino a 60 diminuiscono le forze delle
diagonali compresse. La pendenza delle diagonali compresse pu essere equiparata
a quella delle tensioni p rincipali di compressione all'altezza dell'asse baricentrico con
carico di esercizio. (Questa regola porta a spessori di parete maggiori che nel caso
della verifica secondo la DIN 4227 vecchia edizione con aII = I a1 I + I aII I , con cui
queste tensioni di compressione risultano fortemente sottovalutate ( 5 2 ) )
Se i cavi principali vengono condotti nell'anima, lo spess,ore di quest'ultima dipende
dal loro </J, interferro e copriferro (vedi fig. 1 3.29).
Per la verific'! deile diagonali compresse si pu porre soltanto :
.
bo rid = b o 2/ 3 L <P
L 'armatura trasversale dell 'an ima (armatura di taglio) pu essere dimensionata anche
nel caso di elevate forze trasversali con una percentuale di assorbimento di taglio di
minuita, quindi con il valore sottrntivo V cd per la riduzione delle forze di trazione del
l'anima mediante p artecipazione della zona p ressoinflessa alla forza trasversale e/o con
diagonali compresse pi piatte di 45 (metodo standard secondo CEB- FIP Model
Code 1 978). Va inoltre prevista l'armatura di parete necessaria per la torsione. Con
percentuali elevate di armatura di taglio si raccomanda la disposizione combinata di
staffe verticali e inclinate. Risultano possibili distanze fra le staffe fino a 80 mm. Una
precompressione delle anime raccomandabile solo in quei casi in cui dei carichi risul
tano applicati sul corrente inferiore (per es. , piastra di fondo di grande spessore in
cassoni diritti). In questo caso le barre di tensione
- verticali vanno preferite per ragioni
costruttive agli "aghi contro il taglio".
Con le travi scatolari grandi (distanza tra le anime > 5 m ), per ii dimensionamento del
l'armatura trasversale dell'anima ha spesso importanza la combinazione della flession e
trasversale n ella parete con i/ltaglio d a V e Mr. Partiamo in questo caso dallo stato limi
te per le fo rze interne di 'Yf volte e dimensioniamo le staffe dapprima per il taglio da
forza trasversale e torsione con i casi di carico indicati nella fig. 1 4.4. Se ora si aggiun
ge la flessione trasversale, si formano fessurazioni da taglio ( fig. 1 4. 6 ). Le staffe risulta
no ulteriormente sollecitate da flessotrazione e pressoflessione. Per le diagonali com
presse D s l'area compressa si riduce all'altezza della zona pressoinflessa x0 , risultante
da M anima con - Vu come forza normale funzione della compressione di As,staf Se al
l'interno di x0 si ritrovano cavi con
b 0 /8 , si deve introdurre x0 rid = x0 - 2/3 2:
Il momento Ms che pu essere assorbito con l'armatura di taglio A s, staf calcolata ne
cessaria per a5 = fy con la forza normale V u agente contemporaneamente viene deter
minato, nel qual caso nella zona pressoinflessa con diagramma rettangolare ac con
x = 0,8 x0 si pu introdurre una tension e massima di compressione ( componente ver
ticale) di
-
</Jp ;:;;.
max Octz
= 0,6 f3wn 0, 7 fc k
M5tar - M s
(d
x/2 )
fs,y
ef>p
IM
Y - _
. t
d\'I. ,..,,
-.;\'0-.
- vo>Ttll'
vert1c.
..
=
. flessotrazione
,
'
V
b,,z sen <k
cosce.
1.
2.
3.
causa della torsione delle travi longitudinali la piastra di fondo subisce tensio
ni principali .di trazione e tensioni di compressione inrociate con angoli fino
a 45 / 1 3 5.
4.
La precompressione d elle travi principali viene scelta di regola in modo tale che
nella piastra di fondo le tensioni longitudinali di trazione da + M g + '1fq risultino
soppresse, mentre le componenti di trazione di direzione trasversale vengono
affidate all'arnia tura. _Con una fo rte torsione va per caldamente raccomandato
di precomprimere la piastra di fondo anche trasversalmente.
5.
l 65
modo tanto rilevante da quelle calcolate dai carichi quanto le piastre di fondo
delle travi scatolari. In numerose travi a cassone le piastre di fondo risultano fes
surate trasversalmente, nonostante che esse dovessero presentare teoricamente
tensioni di compressione di 3 fino a 4 N/mm 2 . Per le piastre di fondo risultano
quindi particolarmente importanti le armature minime per la limitazione della
ampiezza di fessurazion e secondo il cap. 1 1 oppure secondo (0), vol. 4.
Nel dominio dei momen ti positivi di campo la piastra di fondo viene scelta sottile al
massimo, per un risparmio in peso proprio. Essa deve essere comunque di almeno
1 20 mm oppure 1 /30 di Q piastra e rispett. della distanza delle estremit dei raccordi
di irrobustimento, vedi cap. 8 . 5 . Le piastre pi sottili vanno irrigidite con nervaturetrasversali.
.
Si deve essere prudenti nell utilizzazione di a c am oppre di fck hm a compressione
nelle piastre sottili di fondo, poich le tensioni non risultano uniformemente di
stribuite sulla larghezza della piastra, infatti vi si sovrappongono autotensioni e inol
tre a causa di una costipazione non omogenea del calcestruzzo o dei cavi di precom
pressione possono verificarsi eccentricit della resistenza interna, per cui sussiste il
pericolo dell'ingobbamento. (E' gi avvenuto un crollo per ingobbamento di una pia
stra di fondo pre-compressa nel corrente teso ! ).
Se nella piastra di fondo si collocano cavi della trave longitudinal e , va assolutamente
raccomandato uno spessore sufficiente con min 3 </>guaina . Questo vale in particolare
nel caso che la piastra di fondo sia precompressa anche trasversalmente. I cavi della
trave longitudinale dovrebbero essere disposti vicini alle anime (fig. 1 4 . l 0).
Nel dominio dei momen ti n egativi lo spessore della piastra di fondo viene adattato
alla forza necessaria del corrente compresso dello stato 'l imite. Con i grandi ponti e
i cassoni stretti la piastra di fondo gi risultata ripdutamente di uno spessore di ol
tre 1 m , per cui si deve tener conto dell'influsso dello spessore sul calore di presa,
sul ritiro, sulla deformazione viscosa, ecc.
Nelle piastre di fondo di grande spessore che si comportano da oiwnte compresso,
si pu sfruttare completamente senza perplessit la resistenza a compressione del cal
cestruzzo con fc k hm , nonostante che sugli appoggi intermedi delle travi continue il
diagramma E non .risulti rettilineo a causa delle forze trasversali V ( fig. 1 4. 8 ) e la risul
tante di compressione risulti leggermente inlinata a causa dell'aliquota V cd di Vu
assorbita dalla zona pressoinflessa rispetto all'asse del cassone, il che porta alla solle
citazione fortemente eccentrica della piastra di fondo. Le deformazioni al bordo E c
raggiungono comunque il 4 fino al 6 /oo prima che si verifichi una rottura.
Con le travi continue con corrente inferiore ricurvo si producono nella piastr di
fondo forze deviate ivolte verso l'alto. Esse portano a momenti di flessione trasver
sale che contrastano i momenti da peso proprio (fig. 1 4. 9 ).
E
1 /oo !
. .
4 '/> 1 8
Hll.
- - Ha 2 - -
Fig. 1 4.8 :
16
i e . e,
1 4.
-.:..
Sezione longitudinale
Sezione trasversale
,'/
Le forze devia te U
Forze di compressione D
Fig. 14.9 :
di una
Per quanto riguarda l'armatura e la traiettoria dei cavi nelle piastre di carreggiata del
le travi a cassone vale quanto detto nel cap. 1 3 . 5 per le travi a T.
Le travi scatolari possono essere realizzate con successo anche con la sola armatura
ordinaria, se le armature di corrente risultano distribuite secondo la regola della limi
tazione dell'ampiezza di fessurazione graduate sulle intere larghezze delle piastre di
corrente e collegate alle pareti con un'armatura trasversale. Un buon esempio in pro
posito rappresentato d al ponte sul Rodano in Aproz (Vallese) costruito nel 1 949
con una lunghezza totale di oltre 100 m e una luce di 52 m della campata principale
(vedi ( 1 ), p. 1 69).
1 4. 4. 1
Oggi per i ponti con travi scatolari vengono di regola precompressi. Con le luci da
piccole a medie (fino a 60 m ) i cavi vengono disposti di preferenza nelle anime di
sufficiente spessore (fig. 1 4. I 0), nel qual caso vanno osservate le stesse regole come
per le travi a T (cap. 1 3 ).
Sezione trasversale sull'appoggio
' I ,/ ,, I
Fig. 1 4 . 1 0 : Disposizione dei cavi delle travi longitudinali per una trave continua in sezione trasver
sale. Spesso sono sufficienti i cavi delle pareti nel campo.
Dato che non possibile collocare molti cavi nella parete , senza perdere in braccio
.di leva interno, i cavi vengono spesso introdotti nelle piastre di corrente accanto alle
anime, la cui lunghezza pu essere determinata d alla curva della forza di trazione con
una abbondante misura di traslazione. Con le travi continue questi cavi dovrebbero
sovrapporsi in alto e in b asso di almeno 3 fino a 4 h, se i momenti provocati dal cari
o mobile non richiedono una sovrapposizione ancora maggiore ( fig. 1 3 .23 e 1 4. 1 1 ) .
Con le grandi travi scatolari si tende sempre di pi a collocare i cavi delle travi longi-
l67
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* Mg = O
3 fino a 4 h
sovrapposizione - grad1.1ata
Fig. 14.1 1 :
Sezione trasversale
------
nel campo -
-- -
-.
.
.
'
'
Diagonale compressa
Fig. 14. 1 2 :
Disposizione dei cavi nel campo e sull'appoggio con il ponte sul Kochertal in Geislingen
con luce di 1 38 m in im cassone cavo fortemente utilizzato. L'accumulo dei cavi .richiede una staffatura yertica!e delle piastre
All'appoggio
verso il centro di
.
...
..... .... ..... . -- ....
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prod1.1cono trazione trasversale I 1 1 I I .
Forze deviate
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Cavi di campo
Fig. 1 4. 1 3 : I cavi di campo nella piastra di fondo vengono deviati verso le pareti e ancorati gradua
ti in prossimit della parete stessa. La deviazione genera trazione trasversale nel piano
della piastra e perpendicolarmente ad essa,
tudinali totalmente nelle piastre di corrente, mantenendo le anime senza grossi cavi.
N. Esquillan ha gi applicato nel 1'95 5 questa traiettoria dei cavi nel ponte ferroviario
sul Rodano _in La Voulte, Francia ( (1 ), p. 299). Con i grandi ponti sono spesso .neces
168
sari due corsi dei cavi d a 1 600 kN, il che richiede naturalmente uno spessore ade
guato delle piastre di corrente. La fig. 1 4. 1 2 illustra la disposizione di tali cavi
nel ponte sul Kochertal in Geislingen in sezione trasversale sugli appoggi e nel cam
po. Lungo la parete i cavi vengono ancorati e tesi nella zona del raccordo di irro
bustimento in giunti di ripresa. I cavi situati nel campo della piastra di corrente ven
gono deviati a questo scopo in successione lateralmente verso la parete, il che gene
ra trazione trasversale nella piastra di corrente (fig. 1 4. 1 3 ). Se essi possono essere
tesi successivamente (per es. , i cavi nel campo nella fabbricazione del cassone con a
vanzamento a sbalzo), essi vengono ancorati in lesene che si sviluppano dalla piastra
di fondo nelrinterno del cassone, rimanendo quindi invisibili all'esterno (fig. 1 4. 1 4:).
La traiettoria e l'ancoraggio dei cavi delle travi longitudinali dipendono fo rtemente
dal sistema di fabbricazione. Nel sistema a spostamento a tempi si richiede dapprima
per gli stadi di spostamento una precompressione centrata per l'assorbimento dei mo
menti negativi di sbalzo e del momenti positivi di campo, esercitata mediante piccoli
cavi longitudinali e sulla piastra di fo ndo (fig. 1 4. 1 5 ). Essi vengono ancorati ad accop
piamento sul giunto di sezione. Le piastre di fondo sottili vanno maggiorate nel pun
to d'accoppiamento. Nelle anime si collegano dapprima solo le guaine e i cavi principa
li. L'acciaio di tensione viene infilato e teso solo quando il ponte ha raggiunto la sua
posizione definitiva. I cavi lunghi che passano sopra 3 o 4 luci, vengono giuntati per
soprapposizione in lesene sull'anima (fig. 1 4. 1 6).
Se il ponte viene costruito a campo a campo con centina mobile d'avanzamento i cavi
vengono di regola incorporati con l'acciaio di tensione e giuntati sul giunto di ripresa
con antoraggi d'accoppiamento (vedi cap. 1 5 ).
Pianta
Fig. 1 4.14: Risalti graduati sporgenti dalla piastra di fondo per l'ancoraggio dei cavi di corrente
Armatura super_iore piastra
infilare dopo
lo spostamento
""-v-
Fig. 1 4. 1 5 : Disposizione dei cavi d precompressione e dell'armatura in una trave scatolare con il
'
giun to di
accoppiamento
i
1 1----.,..,jJ... ---
I
I
---- -
I
'
Sezione A - A
8 ..
'
Anim a
Fig.
14. 1 6 :
Giunzione dei cavi di parete, infilati successivamente nell'anima cort il sistema di spo
stamento a tempi. Delimitazione orizzontale della lesena di giunzione per la traslazio
ne del cassero interno.
Con l 'avanzamento a sbalzo a sezion i invece, con poche ccezioni, vengono dapprima
incorporate le guaine nel calc estruzzo e i fasci dei fili di tensione vengono poi intro
dotti quando risultano raggiunti i loro punti di ancoraggio , ed essi possono essere
tesi sul giunto di ripresa.
Con i grandi ponti i cavi principali con traiettoria a ghirlanda sono stati collocati ri
petutamente accanto alle pareti nel cassone e deviati poligonalmente su nervature
verticali dell'anima (fig. 1 4. 1 7 ). Mentre in passato si impiegavano a questo scopo i
cosiddetti cavi a trefoli concentrati secondo il sistema Baur- Leonhardt con forze di
tensione fino a 60 MN, ancorati con blocchi alle estremit e tesi (vedi ( 5 1 ) e ( 5 1 a)),
oggi si impiegano grossi cavi comuni con i loro normali ancoraggi che alle estremit
del ponte risultano divaricati a ventaglio e ancorati singolarmente (fig. 1 4. 1 7). Tra i
punti di deviazione i trefoli e i fili dei fasci vengono collocati senza guaine accostati
l'uno all'altro. Sui punti di deviazione essi si ritrovano divisi a fasci su selle di scorri
mento, affinch i fasci p bssano essere tesi singolarmente. Questo tipo di precompres
sione ha il grande vantaggio che possibile effettuare il getto perfetto di pareti sot
tili senza disturbo da parte d ei cavi, che l'attrito dei cavi risulta molto ridotto e che
i cavi con un'armatura trasversale, che viene ripiegata all'esterno della parete, vengo
no collegati alla parete stessa a resistenza di taglio (aderenza migliore che con cavi
iniettati ! ). I cavi vengono rivestiti di calcestruzzo a inerti fini.
14. 4. 2
Di regola le anime d elle travi scatolari sono provviste solo di armatura ordinaria, il
che ammissibile senza perplessit, poich nelle travi a cassone a precompressione
longitudinale nello stato di esercizio difficilmente si verificano fe ssure da taglio e fi
.nora non sono state pressoch osservate. Se anche si produce una lesione da taglio,
le tensioni delle staffe nello stato d'esercizio rimangono bassei e l'ampiezza di fessu
,razione si conserva molto piccola anche nel caso di cicli del carico, il che stato con
fermato tra l'altro dalle Prove di Monaco di lunga durata.
E' importante che si scelgano piccole distanze tra le staffe e piccoli diametri delle
staffe stesse (80 fino a 200 m m , </> 1 2 fino a 1 8 mm). Nelle trvi satolari non si han
no difficolt ad incorporare staffe inclinate longitudinalmente con 5 0 fino a 60
rispetto all'asse x , la cui azione favorevole da parecchi punti di vista (ampiezze di
fessurazione molto minori, minori forze delle diagonali compresse). In questo caso
1 70
1 4.
Sezione longitudinale
Sezion trasversale
Cavo concentrato
. vedi sotto
Sella deviatrice
ciascuno 3 cavi da 1 5 00 KN
Pianta
,,.,'/... ,,
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Cassetta deviatrice
Lamiere di guida
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Anima
Posto per
l'inserimento
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, ,,
- Sezioni trasversali
Lam1ere
.
d'1v1sone
.
.
Sezione
longitudinale
'
- Cassero
Fig. 1 4.17 : C avi principali accanto alle pareti all'interno del cassone, deviazione sulle nervature
171
Staffe
</> 1 2 + 1 8 m m
e= 80 + 2 0 0 m ni
.
.. . ,
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Fig.
'
14.18:
Sezione trasversale
Vista
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"'O- Appoggio
1 - Staffe inclinate a
,.
I'\ '
i\. "
::::
3h
lf
e Ganci longitud.obliqui
Fig. 14.19: Armatura d'anima per una elevata sollecitazione di taglio in prossimit dell'appoggio
intennedio con staffe inclinate combinate con staffe verticali e barre longitudinali
Fig.
14.20:
1 72
la distanza tra le staffe pu essere aumentata. Con le grandi travi scatolari possibi
le combinare in prossimit degli appoggi anche le staffe verticali con quelle inclinate
(esempio ponte Kochertal Geislingen) (figg. 1 4. 1 8 e 1 4. 1 9).
Se si adotta la precompressione delle pareti, per es., con i cassoni sul cui corrente. in
feriore risultano applicate delle diagonali a sbalzo, come nella fig. 8 . 3 3 , in tal caso
gli ancoraggi inferiori devono trovarsi possibilmente al disotto della piastra di fondo
(fig. 1 4.20 ) e sugli ancoraggi superiori va previsto un raccordo sufficientemente alto
di irrobustimento, affinch le introduzioni delle forze per i correnti risultino efficaci.
L 'armatura longitudinale dell'anima dipende dalle possibili tensioni longitudinali di
flessione e di torsione e dalle tensioni coatte dovute a !';, T, t;,S o a cedimenti disugmi..
li delle pile. Piccole distanze tra le barre per la limitazione delle fessurazioni risulta
no necessarie in quei casi in cui nel dominio di M positivi l'asse neutro della ax nel..
l'anima pu passare verso l'alto, il che dipende tra l'altro dalla percentuale di armatu
ra longitudinale prevista nella piastra di base. Con un collegamento a piastre di base
di grosso spessore opportuna ad una altezza di circa 1 m oppure di h/3 un'armatu
ra longitudinale ravvicinata contro le lesioni da escursione termic.
14.4. 3 A rmatura e precompressione della piastra di base
l 'armatura trasversale
\r---
L sovrapposizioni alternate
Fig.
,. -_
Pianta
Fig.
1 4.22 : Arma,tura obliqua della piastra di base con elevata sollecitazfone a, torsione
1 4.4
Nelle piastre di fondo sottili risulta necessaria una robusta armatura !Ongtudinale
come sicurezza contro le lesioni dovute alle tensioni coatte, con = 0 ,4 fino a 0,6%,
interferri 1 00 fino a 200 mm, in tutti quei casi in cui pu verificarsi una trazione
longitudinale a causa di 6 T e .6S. Nella d eterminazione di queste zone si dovrebb e as
sumere che nella piastra di base con g + p00 risulta attiva sola la m et delle tensio
ni di compressione teoriche.
L'armatura longitudinale va suddivisa 'in modo quasi uguale sul corso inferiore e su
quello superiore. Essa pu essere naturalmente introdotta nel calcolo p er il carico ultimo.
Nelle zone con elevata compressione longitudinale opportuna una staffatura della
piastra di b ase con circa 9 gambi di staffa per m2 ; le staffe dovrebbero recingere l'ar
matura longitudinale disposta pi in b asso.
Con i larghi cassoni m ulticellulari risulta razionale una precompressione trasversale
della piastra di base per prevenire le lesioni da escursione termica e in caso di una e
levata sollecitazione a torsione. Anche nella zona dei cavi di campo della trave longi
tudinale che vanno deviati verso le anime, sono opportuni alcuni cavi trasversali per
impedire esioni provocate da trazione trasversale. Gli ancoraggi dei cavi trasversali
devono ritrovarsi per quanto possibile esternamente sull'anima, eventualmente in una
stretta flangia.
_
14.5
Di regola i traversi nei ponti in travi sca tolari vengono previsti solo sugli appoggi, poi
ch si sempre pi constatato che con gli spessori normali delle anime e delle piastre
non risultano necessari ulteriori irrigidimenti per conservare immutata la forma della
sezione trasversale. Per l a fonzione del traverso risul t a perlopi sufficiente una lastra
relativamente sottile con b = 0,3 fino a 0,5 m. Le tensioni in questi diaframmi trasver
sali non possono essere calcolate con la Statica della Flessione. Essi vanno trattati
come lastre con programmi a Elementi Finiti o meglio ancora dimensionati con sem
plici approssimazioni.
-Oltre all'irrigidimento del cassone, i traversi hanno il compito di trasmettere le forze
a lastra delle piastre dovute ai carichi del vento, alla torsione e alla coazione da escur
zione termica (per es. , irraggiamento solare unilaterale su un'anima) agli appoggi.
Con un appoggio indiretto essi devono inoltre sospendere al traverso le fo rze trasver
sali di parete della trave longitudinale, che risultano applicate come fo rze di diagonali
compresse in b asso sull'anima, il che pu richiedere spessori maggiori, da 0,5 a 0 , 8 m.
L'armatura e la p recompressiornt dei traversi dipendono quindi primariamente dal
tipo di appoggio. Con un appoggio diretto, con supporti sotto le anime della trave lon
gitudinale, sufficiente un'armatura ordinaria, che deve essere essenzialmente orizzon
tale. Le barre sulla parete della trave longitudinale dovrebbero reCingere a "spilli"
la locale armatura verticale (fig. 1 4. 23 ) La piastra di base viene collegata con staffe.
Per una comoda ispezione del cassone si predispone un passaggio nel centro, a cui pu
congiungersi un passo d'uomo attraverso 1a piastra di b ase per un controllo dei sup
porti.
La piastra di carreggiata viene collegata in a:lto nella fona dei raccordi di irrobustimen
to con il traverso, al fine d i ottenere una se,,;ione trasversale sufficiente per la trasmis
sione del taglio da torsione con ancoraggi a spillo. Tra: i raccordi d irrobustimento la
piastra di carreggiata pu rimanere libera, per evitare m x negativi della piastra.
In connessione ad una piastra di b ase di grande spessore (per es., larghezza : spessore
1 O), rigida a flessione in direzione trasversale, so.n o sufficienti due nervature delle ani
me per assolvere i compiti del traverso (fig. 1 4. 24). Con anime rinforzate (per es. ,
h : b0 7) e piastra di b ase pure d i grande spessore si pu fare a m eno completamente
di un traverso, poich risulta sufficiente la rigidezza trasversale a telaio.
Con l'appoggio indiretto, per es., nell'asse del cassone, impQrtante eseguire una parte della "sospensione" (vedi (0), vol. I, par. 8.4. 2 . 3 ) con cavi nel traverso che devono
risultare applicati vicino al corrente inferiore delle anime della trave lngitudinale (ve
di fig. 1 4. 2 5 ). I cavi possono anche essere incorporati come barre diritte nell'anima
.
1 73
1 74
Aderenza
Interstizio aperto
\T'--\-'H-t-i--t--+-+ f+--+-+-!--1-rl.J.-I
i
+-I+-+ I
j1 -1-t-+-+-+
n--'t"H-r-ir--+-+ i
-r-T-t-t
A--H+-+
-----:-:;;:==--.J
Armatura trasversale
Fig. 1 4.23 : Armatura di un traverso sull'appoggio se i supporti si ritrovano sotto le aniine della
trave longitudinale. Collegamento con la piastra di carreggiata solo sulla lunghezza del
raccordo di irrigidimento
o)?l!
:or
. f
' "
ppoggio
su
bx hQT
Cavi di sospen
sione nel traverso
;. !
,
__
1 .;...:;::;:;'1[7/:;/,;1,,
,/
Ispezione
-+-
Fig. 14.25 : Amiatra e/o precompressione di un traerso sull'appoggio con appoggio indiretto,
per es., nella mezzeria del cassone
della trave longitudinale o del traverso. D ato che in basso non possono essere colloca
ti numerosi cavi, si pu assorbire senza perplessit H 40 fino al 60% della reazione
d'appoggio con un'armatura di sospensione, da suddividere sulle superfici d'anima de
finite nella DIN I 045 e qui rappresentate nella fig. 1 4.26. Un'armatura addizionale
di taglio non necessaria in questa zona. Qui opportuno collegare il traverso sull'in-
1 75
tera larghezza con la piastra di carreggiata, affinch la trazione trasversale in alto pos
sa essere trasmessa a una larga striscia della piastra di carreggiata (bw h Q T ).
La sospensione va dimensionata per l'intera reazione d'appoggio solo nel caso che sia
a1 > 0, 5 h. Se a1 < 0,5 h, la reazione d'appoggio pu essere diminuita con 2 at fh,
prevedendo per una sufficiente armatura orizzontale per l'assorbimento della trazio
ne trasversale per un valore di 0,8 a1 fino a 2 a1 (fig. 1 4 . 27).
Fig. 1 4.26:
Trazione trasver
sale nella lastra
I
I
Fig. 14.27":
1 4.6
1 4. 6. 1
--,---1
iI
2 aL
I ponti con travi a cassone ad asse ricurvo vengono spesso costruiti a causa delle mo
derne esigenze poste a un tracciato veloce delle strade. La determinazione precisa
delle forze interne complicata, poich numerosi parametri esercitano un influsso,
per es. , la rigidezza flessionale rispetto a quella torsionale E JB /GJT oppure Ks /Kr,
l'angolo di apertura cx, il raggio di curvatura r, la larghezza del cassone b0 , in partico
lare b0 : r, il tipo di precompressione, ecc. Metodi idonei sono esposti nelle lezioni di
approfondimento di W. Lippoth (appare in un prossimo futuro in questa serie). Co
me bibliografia si raccomanda inoltre ( 5 5 ) e ( 5 0 ).
In alcuni Istituti sono disponibili dei programmi idonei per un calcolatore. Questi si:.
sterni partono finora dalle rigidezze dello stadio I. Dato per che il dimensionamento
per la capacit portante in base agli stati limite presuppone zone tese fessurate del
calcestrnzzo, si dovrebbero introdurre K e K per lo stadio II, eventualmente per
lo s_tadio III, per cui K B /K risulta fortemente modificato e soprattutto non linear
mente. Si avrebbe un calcolo molto complicato. In pratica, quindi, si calcoler anco
ra per molto tem.po con valori dello stadio I, eventualmente con riduzioni approssi
mative, come indicato nel fase. 240 del DAfStb. Tutto questo esige un'esecuzione co
strnttiva molto acurata e sopr'l.ttutto un'arm atura p er la limitazione delle fessura-
1 76
1 4.
. K::
E Js
J
G T
Stadio I
0,04
0,2 4
1s
27
36
1:s
i
st.
53
s1
90
"'
Fig. 14.28 : Diagramma dei momenti torcenti Mr. (11') di una trave a una campata con angolo di 90
sotto un carico uniformemente ripartito q per le seguenti condizioni d'appoggio:
a) senza incastro longitudinale a flessione
b ) incastro longitudinale a flessione su un solo lato
c) incastr longitudJ.nale a flessione a.i due lati
zioni per esigenze elevate p articolarmente nelle piastre di base s9ttili, affinch le ipo
tesi del calcolo risultino adempiute, almeno in via approssimativa.
Qui possiamo solo accennare ad alcune caratteristiche essenziali dei p onti a cassone
con asse ricurvo :
1.
2.
3.
Pianta
Sezione trasversale
Peso proprio
Js = 1,06 m4
g = 180 M N/m
JT = 1,26 m 4
2,0
K=
G Jr :.
Vista
J x = J = 0,253 m4
y
Appoggio pila
Se (1) a cerniera su tutti i lati
Se (2) trasvers.rigido, longitud.a cerniera
Se (3) trasversale longitud.elastico
Fig.
14.29 : Trave a due campate ad asse ricurvo per un confronto delle forze interne. L'appoggio
sulla pila intermedia risulta variato
Caso
M s (M N m]
Carico uniformemente ripartito q
- 2 0,00
Ms
- 10,00
2 0,00
. 2,00
. '
- 3,00 .
- 4, 00
- 5 ,00
Fig .
9,
r.
I
I
I
I
.
-- - -
,.....,....
trave diritta!
A
4
Q
--
Appoggio 3
I
1
I
I
I
I
I
I
-t- 3,55
=- 3,1 4
2,94
I
....
Mr
I
I
I
-2,00
2 1s
2 6,55
ff
I.
I
I
,/
l.
l
1,00
- 1,00
2 - ---
Piedritto 2
Mr [M N m]
3,00
10,00
Appoggio intermedi.o
--
30,13
../.29 88
r--:_
II iI I i I
li
A
A
- 30,00
0,98
- 0,72
--
I
I
I
I
'h'
.'/
3,98
/!
- ::4,27
4,38
1 4. 30: Momenti flettenti e torcenti su trave a due campate con un carico uniformemente di
stribuito su un lato
1 78
- 3, 00
Carico
concentrato
- 2,00
P: 0,586 M N
A
MB
- 1,00
o
'
1,00
2 ,00
3,00
M r fMN m]
0,60
O,t. D
Mr
0,20
o
-0, 2 0
- 0, t. 0
-0,60
-0,80
- 1,00
Fig.
4.
14.3 1 : Momenti flettenti e torcenti su trave a due campate con un cariCo concentrato
Con la precompressione si cercher naturalmente di contrastare con una disposi
zione idonea dei cavi e la scelta delle forze di tensione non solo i momenti flet
tenti da carico MB con Mp , ma anche i momenti torcenti da carico Mr con Mp .
Vi sono a questo scopo 2 soluzioni efficaci (figg. 1 4.32 e 1 4.33).
Tipo di compressione 1
risult.
u2
Forze di precompressione
Forze deviate
"_Anima 2
Fig.
Frecce
Pi
U1
=
<
F2
U2
1 79
Tipo di precompressione 2
Forze di precompressione
1
Fig.
14.33:
Forze deviate
Frecce
Una terza soluzion e con cavi nelle piastre che generano torsione contrastante l'azio
ne del carico, viene considerata meno idonea. Con le travi continue essa pu essere
comunque favorevole (fig. 1 4. 3 4 ).
Con angoli a maggiori, Egger ( 5 6 ) e Zellner indicano i seguenti tracciati dei cavi per
l'abbattimento di
, in funzione di 01, a destra per O'. molto grande (fig. 1 4. 3 5 ) ..
In ambedue i casi si deve scegliere P 1 > P2
La diminuzione di
mediante la precompressione importante quando le tensio
ni principali di trazione obliqua a causa di
raggiungono, particolarmente nelle pia
stre di base sottili, sotto il carico di servizio, valori che superano circa a1 = 0,6 fctk
(0,6 del frattile 5% della resistenza a trazione del calcestruZi.. J ), per cui in consi
derazione delle Oz da L T e L S inevitabili in
tali piastre di vase vanno 'previste fessu
razioni neflo stato di esercizio.
Le forze deviate orizzontali dei cavi dovute alla curvatura della trave 1 /r, stanno in
equilibrio con le forze deviate delle tensioni di compressione longitudinale generate
nel calcestruzzo. Nell'anima esse possono per provocare una flessione trasversale,
poich u H,p applicato cme un carico lineare, mentre u H,c la fo rza deviata nel cal
cestruzzo dipendente da ax agisce suddivisa sull'altezza dell'anima. Bisogna inoltre
disporre i cavi in relazione alla curvatura all'esterno nell'anima, per evitare nell'anima
tensioni di trazione di direzione trasversale all'esterno del cavo (fig. 1 4.3 6).
Con le grandi ctuvature pu risultare necessaria un'armatura per l'assorbimento di
quete forze agenti nello spessore dell'anima.
MT,g
MT , g
'TT
Fig.
14.34 :
Tipo di precompressione meno idonea. con tracciato ricurvo dei cavi nelle piastre di
corrente
..
..
.-
=.:.
.......
..-...
_,,,... .,,,,. .
..
. -.. - . .
--
.,,,... .
interna 2 P2
nella .parete
.
Fig.
essendo P1
> P2
'
P, -::: Fi
U1 < lJ 2
f1 = f 2
1 80
I- . . .
=
Ve dipendente da
k- -
t -- .
.!:- -.,.u
'
Hp
----
-----
----
Fig. 1 4.36: La curvatura dell'anima provoca forze deviate orizzontali UH'p dei cavi e UH ,c della
compressione longitudinale Ux nel calcestruzzo
Nei manufatti d'intersezione ad asse obliquo le travi scatolari vanflo appoggiate asso
.
lutamente centrate oppure su supporti ad angolo retto rispetto all'asse del cassone
girevoli longitudinalmente. Se si disponesse l'appoggio ad angolo obliquo, il supporto
riceverebbe sempre sull'angolo ottuso una forza maggiore dell'altro, su cui potreb
bero perfino verificarsi forze di sollevamento (fig. 1 4. 37).
Piccoli cuscinetti di
gomma solo per Tq
0------------------.
Appoggio lineare o a tazza
Appoggio
--4<-
I
a sbalzo o piccolo ap
poggio di gomma Tq
Fig. 14.37 : Appoggio dci ponti con travi scatolari ad angolo obliquo
J 4:6
In questo caso ben difficile determin are con precisione le reazioni d'appoggio,
poich deformazioni anche piccole nei, sopra e sotto i supporti influenzano forte
tnen te la distribuzione. Gli appoggi dei ponti obliqui vanno quindi sempre dimensio
nati largamente. Se non risulta possibile l'appoggio sull'asse del cassone, spesso m e
glio disporre un solo appoggio sull'angolo ottuso, facendo sporgere l'estremit ad
angolo acuto o sopportandolo solo con un piccolo cuscinetto di gomma.
Dopo aver collocato il ponte sui singoli appoggi principali in m ezzeria si possono in
corporare al bordo, all'esterno, dei cuscinetti di gomma per l'assorbimento della tor
sion e ; questi supporti in gomma assorbono solo la torsione provocata dal traffico
o da 6. T e impediscono rotazioni che potrebbero eventualmente provocare danni nel
raccordo di carreggiata.
Anche con le travi continue l'appoggio singolo centrato presenta le condizioni pi
chiare. Pu anche essere una pila centrale incastrata in alto e in basso. Se per si vuo
le appoggiare ogni anima sull'asse obliquo, gli appoggi o i piedritti vanno surdimen
sionati per compensare le insicurezze nella distribuzione delle reazioni.
La soluzione migliore quella rappresentata nella fig. 1 0.43 con spalle ad angolo ret
to sufficientemente ritratte e singole pile centrate per gli appoggi intermedi.
. 1 81
1 5.
I ponti sono oggi in genere lunghi e continui su parecchi campi. In tal modo risul
tano inevitabili i giunti di ripresa, in cui i cavi terminano o proseguono. In parec
chi sistemi costruttivi i cavi nei giunti di ripresa vengono tesi e ancorati e fatti poi
proseguire nella successiva sezione, accoppiando un ancoraggio fisso a uno di tiro
. (giunti di accoppiamento).
In ambedue i casi, nei giunti si producono delle deformazioni con l'introduzione
delle forze di ancoraggio, le quali risultano poi rinforzate dalla deformazione visco
sa del calcestruzzo "giovane". Collegando il settore successivo della costruzione,
nel giunto possono produ si facilmente delle fessurazioni a causa di queste defor
mazioni, tanto pi che la resistenza a trazione del calcestruzzo sul giunto non ha
ancora raggiunto il valore finale. E' necessario inoltre tener conto delle possibili dif
ferenze di temperatura, provocate soprattutto dal calore di idratazione del calce
struzzo giovane rispetto a quello pi stagionato del settore precedente. E' quindi
necessario prevedere dei provvedimenti speciali nei giunti di ripresa:
15.1
La forza d'ancoraggio del cavo deforma la lastra e quindi il -bordo del giunto. Il
calcestruzzo nuovo aderisce alla lastra deformata e viene pressato dalla precompres
sione con O c (p + g) teorico (fig. 1 5. 2 ).
La deformazione viscosa dietro l'ancoraggio modifica queste tensioni di compres-
1 5.
La Statica delle Aste porta con la Teoria della Flessione lineare alla distribuzione trat
teggiata rettilinea di a 0 . A essa si sovrappongono le tensioni di lastra dovute alle in
troduzioni locali delle forze (stato di autotensioni), le quali hanno come conseguenza _
che le tensioni di compressione calcolate per la piastra di b ase quasi scompaiono,
mentre le tensioni nell'anima tutt'attorno agli ancoraggi diventano maggiori di circa
2 , 5 volte rispetto a a0 della Teoria della Flessione. La deformazione viscosa pu atte
nuare le tensioni elevate. Nella piastra di b ase e di soletta pu p er verificarsi a causa
di un ritiro differenziato e di /:-, T rispetto all'anima di spessore maggiore un'ulteriore
caduta di tensione di +2 fino a 3 N/mm2 , per cui il giunto si apre in questo punto
oppure la piastra sottile di b ase si fessura accanto al giunto. Ambedue i fenomeni so
no stati osservati su parecchi ponti (vedi W . B aur e B . Gohler in (54) e H. Pfohl in (65)).
Per evitare le fessurazioni dannose nei giunti di accoppiamento sono quindi necssari
i seguenti provvedimenti :
Con le travi a T gli ancoraggi dei cavi non vanno possibilmente concentrati nel
mezzo dell'anima, bens distribuiti sulla SU:'\ intra altezza (fig. 1 5 . 5 ).
l:
Sezione longitudinale
Fig.
1 5.5 :
Giunto di accoppiamento
. ,
-
2 = 0, 5 + 0,7 %
, 7j
-::....J
Af
/
Bz,z.
,.. _.
/ , '
------ 2 = 0,8 + 1 lo
Fig.
1 5.6:
'
iunto
di accoppiamento
.
. . ..
.
--:_ r1
.-r;:::_
,
.__ ..
:::::.-::
-:::-===
::::j
1
-
j
:::.:::;::
:
i::.:;";
.::::
. --.:::
:::.:
:: ;;:;;:
:
. -
::::
. ::::
..
-. --- - .
I.
I
. .
.....__ __ ----_-..
I
355 2'
--- . ..
...
. ..
. . .
....
_.
1 5 .7 :
'
;i
, ,
.
_.
-- ----- - . ---
.
.
.
----= -
--
.
'
-" ,
Fig.
"f"- ---:..:.
- , - r
- . :-...._
--
. ...__. . _ .
- . - . .
. .
.
....
...
..
.. .
___.,. . _
Nel sistema a spostamento a tempi i cavi si ritrovano ripartiti nelle piastre di corrente
e neJle anime, quindi suddivise sull'intera sezione trasversale, per cui solo in piccoli set
tori si richiede un'armatura supplementare del giunto d'accoppiamento; prevalente
mente nelle piastre a sbalzo
' .
1 87
.
Nelle travi scatolari i cavi possono essere accoppiati in parte nei correnti, in parte vicino al centro dell'anima, per cui un'aliquota delle tensioni di compressio
ne pi elevate si irraggia nelle piastre di corrente (fig. 1 5 . 6 ).
Risulta ancora migliore 1 una distribuzione dei cavi pi piccoli nella piastra di
corrente e d ei cavi principali nell'anima. Questa disposizione comune nel siste
ma di spostamento a tempi (fig. 1 5. 7 ).
2.
Le parti di sezione trasversale che sono distanziate dall'asse del punto di ancorag
gio per pi di 3 v Ap e presentano da (g + p.,.,,) meno di circa 4 N/mm2 di ten
sione di compressione (secondo la Teoria della Flession e), vanno fortemente
armate sopra il giunto secondo le regole della limitazione dell'ampiezza di fessu
razione.
Nelle piastre di carteggiata e nelle anime sono sufficienti z = , 5 fino a 0,7 %
con interferri di 1 00 fino a 1 50 mm. Nelle piastre sottili di base (< 240 mm)
opportuno 0,8 fino a 1 % , pure con e = 1 00 fino a 1 5 0 mm. Le armature vanno
introdotte vicine alle due superfici esterne con un copriferro di 30 fino a 40 mm.
Nelle strutture di spessore pi grande la quantit di armatura necessaria va riferi
ta alla zona attiva secondo (0), vol. 4, fig. 2. 1 3 , dimension ando per con valori
di zw = l % fino a 1 , 5 % , per ambedue le zone di superficie esterna.
Queste armature vanno previste lunghe sui due lati del giunto almeno quanto la
distanza dal p rossimo ancoraggio d'accoppiamento + la lunghezza d'ancoraggio
a0 (fig. 1 5. 8). Naturalmente la normale armatura longitudinale delle anime e del
le piastre pu essere introdotta nel calcolo. Se si ha un interferro di 200 mm,
sui giunti di accoppiamento si collocher ogni volta una barra intermedia.
Anima
Armatura per la limi
tazione delle fessura
zioni nel giunto di ac
coppiamento
. 6 l'Ap
ap
....<------+---__.__,--1
O p __.\.. J
I
--
ao
Fig. 1 5.8 :
3.
1 6.
Osservazione preliminare
Nel cap. 1 O sono stati trattati i vari sistemi di supporto dei ponti e le esigenze da
porre a questi supporti. Ora vengono trattati i diversi tipi normali di appoggio per i
ponti.
Di regola vanno scelti quegli appoggi che siano stati omologati dall'Istituto per la Tec
nica delle Costruzioni, Berlin o ; nel documento di omologazione risultano fissate le
qualit dei materiali, le regole di dimensionamento, le condizioni costruttive e le di
rettive di montaggio. Una esposizione dettagliata degli appoggi e dei problemi relativi
si ritrova in (66).
16. 1
Gli appoggi dei ponti devono di regola "concentrare" le reazioni verticali d'appoggio
della sovrastruttura, ossia devono riunire a fascio le forze in modo tale che risulti
determinata la loro linea d'azione per la sollecitazione della sovrastruttura. Un cen
traggio assoluto su una linea o su un punto non risulta di regola attuabile, per cui con
ogni tipo di appoggio si deve tener conto delle eccentricit possibili. La centratura
serve anche alla formazion e della cerniera, la quale consente una rotazione dell'appog
gio, affinch la sovrastruttura possa inflettersi senza coazioni e sull'appoggio possa
predisporsi l'angolo di rotazion e della linea elastica. Una cerniera lineare permette an
goli di rotazione in una sola direzione, le cerniere puntiformi consentono angoli d
rotazione in ogni direzione, in corrispondenza delle inflessioni delle travi longitudina
li e dei traversi d 'appoggio oppure di una inflessione variabile delle piastre.
Gli appoggi fissi devono. assorbire oltre ai carichi verticali anche le forze orizzon tali,
che risultano composte dalle fo rze di frenatura, dalle forze del vento, dall'attrito d
gli appoggi mobili o dalla resistenza dei piedritti elasticamente defo rmabili, dalla resi
stenza nei giunti di movimento, dai raccordi della carreggiata e - in caso di sisma dalle forze di accelerazione di massa. Queste forze orizzontali andrebbero sempre
assunte con larghezza. Esse condizionano un ancoraggio o una incavigliatura dei corpi
d'appoggio nella sovrastruttura e nella sottostruttura.
Gli appoggi mobili devono consentire variazioni in lunghezza delle sottostrutture, de
rivanti da variazioni di temperatura !:J. T, dal ritiro e d alla defo rmazione viscosa del
calcestruzzo, d all'accorciamento delle sovrastrutture a causa delle forze di precompres
sione e dalle inflessioni (-!:J.Q nell'asse baricentrico, m + !:J. Q all'altezza dell'appoggio
fig. 1 6. 1 ). Con gli appoggi mobili su pile o spalle possono prodursi anche movimenti
longitudinali dovuti a un assestamento disuguale all'interno della fondazione. Anche
in direzione trasversale risultano possibili degli spostamenti delle testate dei piedritti.
Con le pile alte si d ovrebbero limitare i movimenti della testata con listelli di battuta sugli appoggi mobili e p rovocare quindi delle forze antagoniste che modificano la
pressione del terreno nella fondazione ponendo fine al cedimento irregolare (fig. 1 6.2).
1 6.
-6
f-- +
.
Fig. 1 6. 1 :
Baricent
5ff:
da angolo di rotazione di
+ ti l = til1+til:z:
Influsso della linea elastica della trave longitudinale sulle necessarie escursioni dell'appoggio
Forza di ritorno
mediante battuta
s ull'appoggio
Cedirnen to
Fig. 1 6.2 :
CUlliLlillillii
J
11:: -
V[:,Q =
1 ,3 .
16.2
Tipo di appoggio
/
/
Fig. 16.3 :
Strato in acciaio
duro sa ldato
(Corroweld)
Fig. 1 6.4:
Gli appoggi lineari fissi: sono rappresentati nella fig. 1 6 .4. Possono essere fabbricati
in lamiere d ' acciaio di fo rte spessore. Il bulbo dell'apparecchio di appoggio l ineare
. viene oggi perlopi eseguito in acciaio duro saldato (Corroweld). Con le grandi reazio
ni d 'appoggio risulta idonea l'esecuzione in a cciai fuso con nervature irrigidenti. I
bulloni d'ancoraggio in tondo d'acciaio vanno introdot t i in foci praticati nelle piastre
d'appoggio e saldati.
Gli appoggi fissi puntiformi oscillan ti richiedono la lavorazione di una superficie sfe
rica, il che costoso. Oggi non si fabbricano quasi pi in a cciaio, poich gli appoggi
] 'I
1 6.
-Fig. 1 6.5 :
Gli appoggi lineari mobili = apparecchi a rulli sono rappresentati neila fig. 1 6 . 6a. Essi
consentono un m ovimento di rotazione e di traslazione longitudinale in una sola dire
zione. Sono m o lto sensibili a una sollecitazione eccentrica trasversalmente all'asse
del rullo (per es., a causa d i inflessione del traverso sull'appoggio o di torsione sull'ap
poggi o ) e non vanno quindi costruiti troppo lunghi. Per le forze H trasversalmente
al rullo si predispongono listelli di guida che intervengono sul rullo stesso e sono incor
porati nelle piastre d ' ap poggio.
Il rullo pu divenire pi piccolo se la pressione di contatto ammissibile {di Hertz) del
le piastre d ' ap p oggio viene aumentata con uno strato in acciaio duro Corroweld (at
tenzione alla licenza) .
Gli
.
apparecchi d ' ap p oggio a pi rulli si impiegano o rmai raramente, perch richiedo
no un cuscinetto oscillante lineare sopra i rulli, affinch questi ultimi risu ltino solleci
tati quasi uniformemente ( fig. 1 6 . 6 b ) .
L a resistenza a l m o t o (chiamata erroneamente anche coefficiente d i attrito) va p revi
sta in 1 fino a 2% della reazione d'appoggio, con vecchi supporti a rulli arrugginiti pu
essere notevolmente pi elevata. Essa tanto m inore quanto m aggiore il diametro
dei rulli e quanto pi piccola la p ressione di Hertz.
Elastomero un termine collettivo per m ateriali sinte tici con p ro p riet simili alla gom
ma. Per gli appoggi dei ponti si possono impiegare solo elastomeri antiinvecchianti, co
me ad es. , la gomma sintet ica nota con il march i o " Neoprene", la cui designazione
him ica "poli-2-clorobutad iene". Questo elastom ero ha la propriet interessante che
il suo " modu l o di elasticit tangenziale" G all'inizio della deformazione al taglio
basso fino a d u n a ngolo t a n g e n z ia l e 1fJ "'=' 0,7 ( fig. 1 6 . 7), p e r es. , di soli G = I 00 N/mm2
6_
1 i
. i _
o_d_i_a
p_
p
l
ggio
p
o
__
__
__
__
__
__
__
__
__
__
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__
__
__
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__
_,...
.
__
__
__
...,-------
_
__
__
1
" "
i--.. -----'--,. -
-
Rullo in
X 4 0 C r 13
"i r
St
520.3
Listello di guida
--.
in acciaio speciale
Rullo pi piccolo
Fig. l 6.6a:
indurito
Fig. 1 6.6b :
Appoggio a coppia di rulli con cu
scinetto oscilll).nte lineare (non raccomandato}
,.....
E
u
z
"'
;:;
i::
"'
bi)
Q)
i::
;::
/ ..
I
I
120
1 00
80
60
Fig. 1 6.7:
t.0 .
.s 2 0 .
0,2
O,t.
0,6
1,0
Angolo di sco.rrimento t o n IP
1 93
1 94
1 6.
--
----..,.......,..__
__,,
-i-
----------i -'+--
--
mfJ$}JJiV
At
Lamie1ini d'acciaio
- E basso
Fig. 1 6. 8 :
Comportamento
At ::: O
elevato
If-
J
I
, 300 mm
Fig. 1 6.9 :
Appoggio a strati di gomma con lamierini d'acciaio incorporati a vulcanizzazione ::::: appog
gi in elastomeri annati, a destra con piastre d'acciaio per l'ancoraggio
a5
75 t3
. G
Spina
Arresto
Spina
L Elastomeri
Vista dall'alto
foro oblungo
Vista dall'alto
r-x
. Fig.
1 6. 10: Appoggio a strati di gomma con piastre d'acciaio sporgenti per la limitazione del. movimento con spine, per es.; mobile in direzione x, fisso in direzione y
.
L:. Q am = Q, 7
n t.
.ta :
.
Appoggi fissi su tutti i lati, ma girevoli, si ottengono facendo sporgere la piastra d'ac
ciaio superiore e inferiore sui lati corti (direzione y), saldandovi in basso una robusta
battuta che in alto ingrana con una spina in un foro (fig. 1 6. 1 0).
Appoggi mobili longitudinalmente, fissi trasversalmente, girevoli, sono eseguiti in alto con un foro oblungo, in cui la spina pu muoversi longitudinalmente. Con uno spes
sore ridotto dell'appoggio risultano sufficienti le spine robuste senza b attut a (figura
1 6, 1 0) .
1 96
1 6.
In pianta
forma circolare
Fig.
La resistenza alla rotazione MIP diviene tanto minore quanto pi grande lo spessore
relativo dello strato di gomma t/D (fig. 1 6. 1 2) (62). In base alle prove l'eccentricit
di un appoggio con D = 3 5 0 mm di diametro d ella tazza e IP = 0,0 1 risultava di :
e = 1 1 m m = 0,03 D
con D/t = 1 4
con D/t = 7
e = 2,6 mm = 0,007 D
s.
::i::
., 8,0
.-;:;
....
.8
"'
u
.8
E
e:
"'
::i::
o
6,0
4,0
2,0
o
Fig.
- Q
+--I,"'-"_,::
____
_jc-_
----r;;-;TI
_____ _
--1-.
+---+--------+-0,002 O,OOS
0,01
0,02 IP
1 6 . 1 2 : Morrient M!R di un appoggio a tazza circolare necessario lla rotazione attrno all'an
golo IP per diversi spessori relativi n = D/t a 60 di durezza Shore A, in base a prove
'
0,005 p) D 3
1 ,3 (a::tanglj?
D/t =
IO
15
20
750
1 700
5 000
MIP
a (N/mm2 )
degli elastomeri
Fig.
>'i'Cop;,.:f?;'/{l;;i: 7;\:;./f);/,(
t-+T+frc==a:
:::m:I:Q:JIIIJ:m:Illl'.Ur:r:r
:==:r'<l"-r-H
:;:::;.) t f : I :
--'-'+. . 1__:.,:=:
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..
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.i.,
LJi,.
i'
, / / /, /,,
0::-/,... "',, ,.. , / ,.. ' Anelli
Ciunto di malta
...
listello
laterale di guida
.
Piastra di gomma
r----------'
, , .. / // y ,.. ".../,
di tenuta
--- - - r ui;ezi;
n-<l"i-Le t?
1
.
I
'
l$
. L'h '
' '+/ :
I
I
I
'
I
I
I
I
I
'
I
fe
$:
Fig.
i-:
to trasversale impedito con listelli d'acciaio laterali. Fondo della tazza in alto!
t+
t+
a)
on Lasche di l_ubrifkazion\J
Fig. 1 6. 1 5 :
b)
e) con nstri
Direzione di mov;mento
sovrapposti
Forme diverse di piccoli dischi di scorrinlento in teflon in alto sopra il fondo della
tazza
/,'/ ,'
//
//
/
,/
' /,, /
/
/
.4 L/
... ' ,.
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"
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// .
/,
/ /
/
I' ' / ,/
/
''\.,"''\, ',
/1
"
Gomma espansa
Anelli di tenuta
Coperchio
Giunto di malta
Fig. 16. 16: Dettaglio del cuscinetto a strisciamento a "neo -tazza" su lic nza CHH
ne di contatto non risulta per perlopi cos uniforme come negli &ppoggi a "neo tazza". Per il sistema costruttivo dei ponti con spostamento a tempi stato svilup
pato un tipo speciale di appoggio a scorrimento in teflon, con piastre di teflon di
grande superficie, su cuscinetto di neoprene, Per lo spostamento dei grandi ponti
(il ponte sul Reno a Oberkassel stato spostato di 40 m in direzione del fiume) so
no stati previsti interventi particolari per lunghi percorsi di slittamento.
Vi sono anche altre combinazioni di materiali per superfici e mezzi di scorrimento,
che per risultano perlopi idonee solo per i giunti a scorrimento nell'edilizia.
1 6.3
Nei ponti si presentano degli appoggi che devono anche assorbire trazione per anco
rare le reazioni di sollevamento sull'appoggio. Se si tratta di un appoggio fisso, si
pu introdurre un elemento di bloccaggio nel centro dell'appoggio a "neo-tazza"
(fig. 1 6. 1 7). Gli elementi di bloccaggio e ancoraggio si possono incorporare anche
nell'asse di rotazione della sovrastruttura accanto all'appoggio a tazza (fig. 1 6. 1 8 ).
La necessaria flessione degli elementi di bloccaggio all'altezza dell'appoggio va accom
pagnata con una guida a tromba.
Le aste di b loccaggio vanno precompresse per circa 1 ,2 A = forza di sollevamento,
affinch l'appoggio non possa sollevarsi a causa della dilatazione degli ancoraggi.
Se gli appoggi resistenti a trazione devono risultare mobili in direzione orizzontale,
si possono impiegare supporti oscillanti in acciaio con cerniere a bullone ; con mobili
t su tutti i la ti, con cerniere a bullone e testacroce.
Se i movimenti non sono eccessivi, 5i scelgono opportunamente i piedritti in precom
presso elasticamente deformabili di sufficiente altezz, che possono essere incastrati
o incernierati in alto e in basso. Per l'inflessione necessaria si pssono ammettere sen
za perplessit deformazioni nello stadio II, se si incorpora un'armatura per la limita
zione delle fessurazioni. Con appoggio a cerniera la flessione dei cavi di tensione cen
trali deve essere adeguatamente accompagnata ( fig. 1 6. 1 9 ).
200
Bullone di ancoraggio
Desaerazione
Malta introdotta a pressione
Sezione A - A
Fig.
,,
,
,
16.17 '.
"
Appoggio a "neo-tazza con rotazione su tutti i lati e resistenza a trazione, la forza di
"
ancoraggio viene assorbita con asta precomp,res sa. Flessione dell'asta lungo un "cuscinetto
/
'
/
dS-I
/.
;1
co n ancoraggio
,
-- Neo-tazza
t"--
Ancoraggio
,l
Fig.
16. 1 8 :
!::. t
'
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
I
'
I
I
I
. I
Piedritto elastico
incastrato
Piedritto oscil
lante a cerniera
Infine, accanto agli appoggi a "neo-tazza" si possorio predisporre anche dei cavi di
tensione di ancoraggio con la necessaria mobilit,
1 6.4
Gli appoggi per i ponti vanno montati con grande precisione a disegno per quanto ri
guarda la loro posizione (altezza, pendenza e direzione), affinch funzionino per"
fe ttamente. Con i piccoli appoggi sufficiente preparare la superficie d'appoggio
con malta fina tenace esattamente piana all'altezza nominale sul pulvino d'ancoraggio, piazzando l'apparecchio d '.appoggio su con una pasta collante con spessore di.
circa 1 mm. Con apparecchi pi grandi e quindi anche pi pesanti necessario un
giunto di malta con spessore di 20 fino a 40 mm. Si provvede dapprima opportunamen
te a incorporare nel getto i bulloni con sagoma in fori con tubo portante. Questi bui"
Ioni posseggono dei dadi registrabili, su cui si colloca l'appoggio che viene quindi
regolato all'altezza nominale (fig. 1 6. 20).
- .
. . : :.;__ Introdurre la malta a
utta
: : . consistenza asci
".,-_,..
7
"
,
.
";-1-7
.
.,.
..
-r,.
.
,.
..,
:,.
.;.
dell'apparecchio d'appoggio
impiegare bulloni in tubo con
filettatura interna!
Fig. 6.20 :
.20-t
1 7.
Ciunti
raccord i di carreggiata
smissione delle forze verticali e per la sicurezza del bordo di tenuta ( fig. 1 7. 1 ). Il
giunto va disposto in modo tale che l'acqua metereologica scorra lungo il retro del
la parete a camera o della spalla. La colata di bitume dovrebbe ricoprire il profilato
in acciaio per 1 5 fino a 20 rnm.
Fig.
1 7. 1 :
2.
Fig.
1 7. 2 : Primo tipo costruttivo d i giuf110 con guarnizione in gomma (secondo Leonhardt 1 954),
oggi superato
'
1 7. Giunti e raccordi d carreggiata
,40 m
M
205
,
.
centro
/.
m:
n
.
- .
......
_ . "
:-.
:-_
max.
.,.
min.
Fig. 1 7.3: Nastro di gomma dei raccordi "sistema Rheinstahl'' pressato c o n listello di bloccaggio
e perni zigrinati
Fig. 1 7.4: Giunto singolo "sistema Rheinstahl" con ancoraggio delle rotaie su angolari di prote
zione degli spigoli; escursione 30 mm
1 8 1 rnin
361 max
354 rnin
534 max
Fig. 17.5 :
Giunto triplo "sistema Rheinstahl". Le rotaie interne del giunto vengono mantenute
alla stessa distanza e ad altezza costante dalle "forbici". Escursione 90 mm. Costru
zione possibile per un'escursione fino a 1 80 mm
-
S cossalina
Colata
UJ.!i
Rondella clastica
in gomma,distesa
Dettaglio A
Fig. 1 7. 6 :
/
/ /
Dettaglio B
Fig. 17.7:
Un tipo costruttivo che presenta alla superficie solo una gomma profilata, stato
sviluppato negli USA e introdotto da noi dalla GHH. Questi raceordi Transflex
(fig. 1 7. 7 ) consentono movimenti longitudinali fino a circa 3 00 mm. Sono costitui
ti da lamiere d'acciaio scaglionate orizzontalmente e sovrapposte, vulcanizzate in
una piastra di neoprene con spessore di circa 5 5 fino a 1 30 mm. Opportuni in tagli
scanalati, alternat vamente dall'alto e dal basso, consentono escursioni longitudina
li sull'ass e del ponte. Le resistenze al moto sono maggiori che nei giunti di gomma
e raggiungono H = 1 5 fino a 30 kN/m (vedi prospetto). Il fissaggio va previsto con
ancoraggi adesivi (per es. , spine Upat) e intervalli di 2 5 0 - 300 mm. Il grande vantag
gio che per questi giunti non si devono lasciare aperti degli incavi per il montag
gio, che sono sempre gravosi. Si applica un rivestimento sottile per un posizionamen
to preciso.
3.
4.
Raccordi a p ettine
5.
207
208
17.
Giunti
raccordi di carreggiat a
H=50 80mm
---',--,._-'-'
'
X:
-r'-.
-1
..
_.
_
.._
Vista dall'alto
1-
o
U'>
Fig.
1 7.8 :
-1 ,/
Fig. 1 7. 9 :
--- min.
600--__,
molto
grandi
dei giunti
1 8.
a = 5 - 1O m
a = 1 O - 25 m
a = 20 - 2 5 m
Se la pendenza longitudinale < 0,2 % , vanno previsti possibilmente dei canali lon
gitudinali con grigliato di copertura.
Se la pendenza longitudinale e quella trasversale sorio mol to piccole, un prsiuga
mento efficace di una superficie di traffico da realizzarsi piana a causa delle esigen
te di veicoli pu essere conseguito solo con un reticolo a maglie strette (a = 5 fino a
6 m) di piccoli scarichi, per es. , </> 1 50 mm, con u n coperchio incassato solo di 1 O
mm.
Gli scarichi devono presentare un collare (flangia) sufficientemente largo come sede
della guarnizione di tenuta ( fig. 1 8. 1 ) con pendenza del 1 5 fino a 20%. La parte su
periore deve risultare inoltre regolabile in altezza e inclinazione rispetto alla parte in
feriore. Oltre a ci, la guarnizione pu essere provvista di bocchette di scolo nei
punti pi bassi. Spesso gli scarichi sono disposti sulla parte aggettante della piastra di
carreggiata, in cui si ha poca altezza a disposizione, per cui lo scarico va previsto in
esecuzione piana e il tubo pluviale diret tamente collegato al fondo della cassetta cli
[ o_, ,1 ,11q
Fig. 1 8. 1 :
Canale
Fg. 1 8.2:
in
lamiera o PVC
Collocamento del tubo 'di scarico in piastre a sbalzo, n funzione del loro spessore
scolo ( fig. 1 8. 1 ).
Il tubo pu essere incorporato nel clcestruzzo se ha una pendenza di alm eno il 4%
e la piastra in questo punto ha uno spessore di almeno 3 3 0 mm affinch un tubo
</> 1 50 mm riceva in alto e in basso uno strato di copertura di calcestruzzo di alme
no 80 mm per il passaggio dell'armatura. Nelle piastre pi sottili si lascia il tubo
scoperto verso il basso (fig. 1 8.2), l'interruzione della .piastra in direzione longitudi
nale viene superata all'esterno dello scarico, per cui la capacit portante della pia
stra a sbalzo non ne soffre.
In nessun caso si dovrebbero sospendere questi tubi in modo visibile all'intradosso
della piastra, pregiudicando quindi l'aspetto del ponte.
Nei ponti corti l'acqua viene convogliata in tubi longitudinali nel cassone o dietro
le anime delle travi principali fino alla spalla e da qui alla fondazione. Sugli appoggi
mobili il tubo pluviale verticale va allacciato in modo tale da seguire senza danno i
movimenti longitudinali del ponte. Con i ponti lunghi il canale longitudinale si
scarica in un grande imbuto sul pulvino d'appoggio.
Se sulle pile risultano necessari dei tubi pluviali, essi andrebbero possibilmente di
sposti in scanalature praticate nella parete della pila e ancor meglio nella cavit ac
cessibile della pila s tessa.
Con le pile alte di ponte i tubi pluviali vanno eseguiti con giunti di dilatazione a di-
18,
Sistemi di scolo
211
prosciugamento
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Continuazione dei dati del paragrafo 1 .2. I riferimenti ai volumi 1 -5 della presente opera sono contr.addistinti da:
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