Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Sede, Uffici e Stablimento: Zona ind/le 65020 Castiglione a Casauria(PE) Tel (085) 888241 Fax.(085) 8885855
con la collaborazione di
Sede Legale, Uffici e Stabilimento: zona industriale 65020 CASTIGLIONE A CASAURIA (PE) Tel. 085.888241 r.a. Fax 085.8885855
Pagina 2 di 10
Che cos la zincatura a caldo (Hot Dip Galvanization). La zincatura a caldo un processo tecnologico utilizzato per la protezione superficiale anticorrosione di manufatti in metallo. Il processo di corrosione preso in considerazione quello galvanico (acqua, umidit, ecc) e non chimico (attacco di acidi o reazioni con agenti chimici). La protezione si realizza rivestendo la superficie della struttura metallica con uno strato di zinco (o meglio lega di zinco) che comportandosi da anodo sacrificale protegge il ferro dallaggressione della corrosione (galvanica ). Nella figura seguente si pu notare che lo strato di zinco che ricopre le strutture metalliche varia allontanandosi dal materiale base verso la superficie esterna del manufatto, passando da lega 75%Zn+25%Fe fino a 100%Zn.
Pagina 3 di 10
Che cosa influenza il processo di zincatura a caldo (Hot Dip Galvanization). Il meccanismo di formazione del rivestimento di zinco principalmente influenzato dalla temperatura del bagno, dai tempi di contatto tra lelemento da zincare e lo zinco fuso e dal tenore degli elementi presenti nellacciaio. Analizzando un processo di zincatura generale, le variabili temperatura del bagno e tempi dimmersione si possono ritenere costanti e dettate dalle caratteristiche tecniche dellimpianto considerato. Eliminati quindi due dei tre fattori che influenzano la formazione del rivestimento, rimane da controllare lultima variabile ovvero la qualit dellacciaio di base. Sostanzialmente, la scelta dellacciaio destinato ad essere zincato a caldo deve essere fatto tenendo sotto controllo alcuni elementi legati contenuti nei normali acciai al carbonio da costruzione. Il tenore di tali elementi divide in tre classi tali acciai:
CLASSE 1 (per Si<=0,03%, P<=0,025% e Si+2,5P<=0,09%) I rivestimenti ottenuti sugli acciai di questa classe normalmente presentano la struttura costituita dalla successione delle fasi previste dal diagramma binario Fe-Zn (vedi foto precedente). Hanno spessore compreso tra 60 e 100 um e aspetto brillante.
CLASSE 2 (per 0,03%<= Si <= 0,04%, P<=0,025% e Si+2,5P<=0,1025%) Gli acciai appartenenti a questa classe sono maggiormente reattivi rispetto a quelli della classe precedente. Per tenori di Si e P prossimi ai limiti superiori, il rivestimento pu perdere la struttura regolare ed assumere quella a fasi disperse con cristalli minuti. Lo spessore per questa classe varia da 100 a 150 um e laspetto pu passare da brillante a opaco-grigio chiaro. Inoltre, possono presentarsi alcune irregolarit superficiali, quali striature e cumuli puntiformi.
CLASSE 3 (per 0,15%<= Si <= 0,20%, P<=0,02% e Si+2,5P<=0,25%) Fanno parte di questa classe gli acciai con reattivit medio-alta. E possibile che si verifichi la presenza localizzata di fase (zinco puro) in Superficie. Per questultima classe lo spessore appartiene allintervallo 120-220 um e laspetto varia da brillante a grigio opaco-scuro. Per gli spessori pi elevati il rivestimento pu risultare molto fragile. Alla luce di quanto sopra, pu essere opportuno, quando si costruiscono manufatti da zincare a caldo, acquistare acciaio tenendo sotto controllo la composizione chimica, minimizzando cos i rischi legati alla reattivit dello zinco (aspetto superficiale, grumi, buccia darancio, alto spessore e fragilit del rivestimento). Nella foto seguente si pu notare la diversa reattivit dei materiali a parit di processo di zincatura.
Pagina 4 di 10
Diversi aspetti superficiali legati a acciai con composizioni chimiche fuori dalle classi citate (parte sinistra della foto) e con composizione chimica in Classe1 (parte a destra nella foto).
In aggiunta a quanto detto sopra, importante che venga monitorato opportunamente il processo di zincatura con particolare attenzione sia alle fasi del processo stesso sia alla loro sequenza. Non da trascurare, inoltre, il grado di pulizia del bagno di zinco (prima dellimmersione e prima dellemersione dellitem) che causa dei residui di ceneri nei manufatti. Un tipico processo di zincatura pu essere riassunto nello schema seguente:
ESSICCAZIONE E PRERISCALDO
RISCIACQUO
DECAPAGGIO ( HCl )
RISCIACQUO
SGRASSAGGI O
MOVIMENTAZIONE
A A GRANDI DIMENSIONI
RAFFREDDAMEN -TO
LUCENTEZZA
A+C
Pagina 5 di 10
Normativa di riferimento sul processo di zincatura a caldo (Hot Dip Galvanization). Le due principali Norme internazionali sulla zincatura a caldo delle strutture sono: ASTM A 123 ISO 1461
Galleria fotografica sullaccettabilit delle superfici zincate a caldo (Hot Dip Galvanization)
ASPETTO VISIVO
AZIONE NESSUNA
NESSUNA
Pagina 6 di 10
BUCCIA DARANCIO SE SOLO ZINCATA ACCETTABILE CERCARE DI ELIMINARE LE ASPERITA PIU EVIDENTI PRIMA DI VERNICIARE ALCUNI GRUMETTI DI ZINCO ACCETTABILE NESSUNA SE DA VERNICIARE
SPAZZOLARE E CONTROLLARE LO SPESSORE DI ZINCO. SE LO SPESSORE E CONFORME PUO ESSERE UTILIZZATO SOLO PER MIGLIORARE ASPETTO ESTETICO ZINCO SPRAY PREFERIBILMENTE DA NON USARSI PRIMA DELLISPEZIONE
Pagina 7 di 10
MACCHIE DI OSSIDO BIANCO DI ZINCO ACCETTABILE NON DANNOSO. *** SI PRODUCE SE LE STRUTTURE PERMANGONO A LUNGO ALLESTERNO ESPOSTE A PIOGGIA O UMIDITA ELEVATA.
NESSUNA
Pagina 8 di 10
RESIDUI DI SCRITTE CON MARKER A VERNICE. TALE PRATICA E DA EVITARE CAUSA LA NON ZINCATURA DELLA ZONA SOTTOSTANTE. NON ACCETTABILE
ZONA A SCARSA ADESIONE. NON ACCETTABILE LA PROVA SI ESEGUE, IN ACCORDO ALLE NORME, CON LA PUNTA D UN COLTELLO.
RIMUOVERE LA ZONA CON SCARSA ADESIONE. PROCEDERE A RIPRISTINARE LA PROTEZIONE SECONDO IL CICLO DESCRITTO IN SEGUITO SPAZZOLARE E RIMUOVERE IL CATTIVO RIPRISTINO. PROCEDERE A RIPRISTINARE LA PROTEZIONE SECONDO IL CICLO DESCRITTO IN SEGUITO
INOPPORTUNO RIPRISTINO CON BOMBOLETTA SPRAY SU ZONA NON PROTETTA CON RESIDUI DEL BAGNO ACIDO. NON ACCETTABILE
Pagina 9 di 10
RIMUOVERE IL TUTTO SE DEL CASO, PROCEDERE A RIPRISTINARE LA PROTEZIONE SECONDO IL CICLO DESCRITTO IN SEGUITO
GRUMI E RESIDUI DI CENERE VISTOSI NON ACCETTABLI TENERE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO DI ZINCATURA
RIMUOVERE AL MEGLIO I GRUMI E LE CENERI. SE DEL CASO PROCEDERE A RIPRISTINARE LA PROTEZIONE SECONDO IL CICLO DESCRITTO IN SEGUITO ESAMINARE TUTTO IL MANUFATTO.
PROCEDERE A RIPRISTINARE LA PROTEZIONE SECONDO IL CICLO DESCRITTO IN SEGUITO IN ALCUNI CASI PUO RENDERSI NECESSARIA LA RIZINCATURA.
ZINCATURA RISULTATA FRAGILE E CON SCARSA ADESIONE AGLI URTI. NON ACCETTABILE
NESSUNA
CONDIZIONE OTTIMALE
Pagina 10 di 10
Il ripristino delle superfici zincate danneggiate ammesso dalle Norme di riferimento in ragione limitata e funzione della superficie totale zincata. I limiti imposti per il ripristino sono: NORMA DIMENSIONE SINGOLA MAX SUPERFICIE MAX METODO NOTE
ASTM A 123
25 mm
SPESSORE 50% IN PIU DEL MINIMO RICHIESTO PER LO SPESSORE DEL MATERIALE ZINCATO MA MAX 101.6 m
ISO 1461
10 cm2
Ad oggi sembra essere conveniente, se eseguito in officina o in cantiere, ripristinare le aree danneggiate con vernice zincante preparando adeguatamente la superficie da ripristinare (sabbiare o creare rugosit con altri metodi). Pu essere usato zinco spray al solo scopo di uniformare laspetto estetico, dopo lapplicazione della vernice. I prodotti in commercio adatti a tale scopo sono: CARBOLINE - CARBOZINC 858 P (A+B) (GRIGIO) VERNITAL - VEREPOS ZINCO 70000181 (MONOCOMPONENTE)