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A. A. 2013 / 2014
Istituzioni di Linguistica (M-Z)
Dr. Giorgio Francesco Arcodia
(giorgio.arcodia@unimib.it)
Bibliografia:
Graffi G., Scalise S. (2013), Le lingue e il linguaggio. Introduzione alla linguistica (terza
edizione). Bologna: Il Mulino.
(ESCLUSI il par. 4 del cap. 6, i parr. 2.1, 3.3 e 3.5 del cap. 7, i parr. 2.2, 2.5 e 3.2 del
cap. 8, i parr. 1.3, 2.1 e 2.3 del cap. 10)
Aglioti S.M., Fabbro F. (2006), Neuropsicologia del linguaggio. Bologna: Il Mulino.
(ESCLUSI i capp. 4 e 8)
Materiali presentati a lezione (disponibili on-line: www.formazione.unimib.it >
Persone > Arcodia > corsi 2013/2014 > Istituzioni di Linguistica > Materiale
didattico)
(...) la linguistica studia il funzionamento dei sistemi linguistici come fine, e non come
mezzo per fare altro.
(Basile, G. et al., 2010, Linguistica Generale, Roma, Carocci)
Much of the human advantage in thinking can be attributed to our linguistic ability, to
the fact that we can attach public labels to our inner representations and arrange these
labels syntactically into complex grammatical forms that we can rehearse aloud (or at
least consciously).
(Hurford, J.R., 2006, Origin and evolution of language, in , in Brown, K. et al. (eds.), Encyclopedia of Language
and Linguistics, Amsterdam, Elsevier)
livelli di analisi:
fonetico-fonologico ( i suoni delle lingue)
morfologico (la struttura e la formazione delle parole)
sintattico (la combinazione delle parole)
semantico (il significato di parole e frasi)
pragmatico (luso di parole e frasi)
lessicale
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Perch studio scientifico: prevede la formulazione di ipotesi generali per rendere conto
di fatti particolari; tali ipotesi devono essere verificabili (fondate su esperimenti ripetibili).
formulazione di ipotesi generali sulla struttura del linguaggio
Es.: Se una lingua ha la categoria del genere, ha anche quella del numero
Genere
Numero
Esempio
italiano
No
non attestato
No
turco
No
No
cinese
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Disciplina descrittiva (non normativa): la linguistica una disciplina che mira alla
descrizione e alla spiegazione, ma non alla prescrizione (vs. grammatiche normative)
es.: italiano popolare
se io potrei avere tanti soldi aiuterei tanta gente
ne mor cinque di noi
il padrone picchia al contadino
e si trovava niente da mangiare
io ci dico
(Berruto, G., 2012, Sociolinguistica dellitaliano contemporaneo (2 edizione), Roma, Carocci)
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1. Comunicazione e linguaggio
Comunicazione (in senso stretto): comportamento prodotto da un emittente al fine di far
passare dellinformazione e che viene percepito da un ricevente come tale
(Berruto, G. & Cerruti, M., 2011, La linguistica: un corso introduttivo, Torino, UTET)
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2. Il linguaggio umano
Linguaggio (umano): capacit (o facolt) innata di sviluppare un sistema di
comunicazione con alcune caratteristiche specifiche.
facolt unica della specie umana; gli altri animali hanno la capacit di sviluppare
sistemi di comunicazione, ma con caratteristiche diverse.
Si ignora, di fatto, quando sia comparsa, negli individui della specie umana, la facolt
locutoria, del parlare articolato: pare pi che ragionevole per pensare che essa si sia
sviluppata gradualmente, attraverso un lungo processo evolutivo, avvenuto per stadi e
determinato da una serie di sostanziali mutazioni del quadro biologico della specie umana
(...)
(Banfi, E. & Grandi, N., 2008, Introduzione, in Banfi, E. & Grandi, N. (a cura di), Le lingue extraeuropee: Asia e
Africa, Roma, Carocci)
It is likely that much of the modern human capacity for language evolved slowly over
millions of years and was fully in place approximately 150 000 years ago with the
emergence of our species, Homo sapiens sapiens. Possibly a genuine H. sapiens sapiens
of 150 000 years ago (...) may not have been quite as genetically language-ready as a
modern child. We have,as yet, no way of knowing.
(Hurford, J.R., 2006, Origin and evolution of language, in Brown, K. et al. (eds.), Encyclopedia of Language and
Linguistics, Amsterdam, Elsevier)
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canale fonatorio con conformazione a due canne (cavo orale e laringe discesa
della laringe), presenza della faringe come cavit intermedia (funzione di cassa di
risonanza)
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Scimpanz (adulto)
Uomo (adulto)
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Il linguaggio umano si distingue da tutti gli altri per una serie di caratteristiche:
Ess.: suoni [r], [a], [s], [i] rasi, arsi, risa (costruite a partire dalle stesse unit, ma con
significati diversi)
cane unit di prima articolazione can, e
unit di seconda articolazione c, a, n, e ([k], [a], [n], [e])
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(2) discreto (o digitale) e non continuo (o analogico); i suoi elementi sono distinti,
hanno limiti ben definiti.
Es.: quanto vs. quando, pena vs. penna
non ci sono entit intermedie (ad es., tra pollo e bollo non ci sono altre unit);
somiglianze sul piano dellespressione non corrispondono necessariamente alla vicinanza
del contenuto (la penna non una pena particolarmente intensa!!)
Danza delladdome: lape percorre una
linea retta dimenando laddome, poi
rientra con unevoluzione circolare e
riparte codice continuo / analogico,
pi aumenta la durata del dimenare,
maggiore la distanza espressa;
langolatura della linea percorsa dallape
indica la direzione della sorgente di cibo.
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(Tautz, J. & Bujok, B., 2006, Bee dance, in , in Brown, K. et al. (eds.), Encyclopedia of Language and Linguistics,
Amsterdam, Elsevier)
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(3) un codice dotato di onnipotenza semantica; con una lingua potrebbe dare
unespressione a qualsiasi contenuto
nozione controversa, riformulabile come plurifunzionalit; con la lingua si pu
adempiere ad una lista teoricamente illimitata di funzioni diverse (esprimere il pensiero,
trasmettere informazioni, risolvere problemi, creare e regolare rapporti sociali,
manifestare sentimenti...)
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(6) un codice dotato di ricorsivit; vi sono regole ricorsive, ovvero regole che si
possono applicare al risultato di una precedente applicazione della regola stessa. Ci
permette di creare frasi di lunghezza (teoricamente!!) infinita, mentre i sistemi di
comunicazione delle altre specie animali sono privi di ricorsivit.
possibile istruire dei primati a comunicare con forme di linguaggio umano (ad es.,
una lingua dei segni) questi, per, non produrranno mai frasi complesse.
Ess.:
Maria mi ha colpito
I ragazzi dicono che Maria mi ha colpito
I vicini credono che i ragazzi dicano che Maria mi ha colpito
Giorgio corre
Giorgio corre e grida
Giorgio corre e grida e inciampa
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N.B.: il limite della ricorsivit risiede nellutente, non nel sistema linguistico
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un gatto pu miagolare per comunicare che ha fame, ma non ha modo per esprimere
un significato come ieri avevo fame o domani avr fame
possibilit di parlare di unesperienza in assenza della stessa (o dello stimolo che lha
provocata); il linguaggio umano libero da stimoli
un macaco pu emettere latrati per segnalare un pericolo (presenza di un predatore), la
presenza del pericolo condizione necessaria e sufficiente per lemissione del segnale;
nel linguaggio umano, situazioni ed esperienze non sono n necessari n sufficienti per
lemissione di un determinato messaggio
in realt, anche gli animali possono mentire con finalit tattiche (ad esempio,
distogliere lattenzione da una fonte di cibo, migliorare le possibilit di accoppiamento),
ma non chiaro se i meccanismi alla base siano gli stessi degli umani
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(8) complessit sintattica; lordine degli elementi (Luigi ama Paola vs. Paola ama Luigi),
le dipendenze tra elementi non contigui, la possibilit di strutture sintattiche discontinue
(ted. Paul macht das Fenster auf Paul apre la finestra, da aufmachen aprire)
il linguaggio umano dipendente dalla struttura: non rilevante solo lordine
lineare degli elementi, ma le relazioni strutturali tra i costituenti della frase.
Ess.:
La donna che i ragazzi dicono che mi ha colpito Maria
*la donna che i ragazzi dicono che mi hanno colpito Maria
ho parlato alla zia del parroco
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(9) equivocit, in quanto i codici-lingua possono prevedere rapporti non biunivoci (1:1)
tra espressioni e significati
omonimia:
carica
sinonimia:
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(http://www.youtube.com/watch?v=2Dhc2zePJFE)
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