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RICEVO E PUBBLICO CON MOLTO PIACERE ALCUNE CONSIDERAZIONI CIRCA LA METODOLOGIA OPERATIVA

Non ci credo, finalmente trovo sulla mia strada qualcuno che si approccia al calcio in maniera "culturale",
con sguardo aperto a tutti quegli orizzonti che si intersecano con ci che Pasolini defini" L'ultimo vero
spettacolo drammatico (drammaturgico).
C' tanto materiale nella tua tesi, ti ringrazio veramente di questo lavoro sperando sia spunto di riflessioni
sopratutto per chi lavora nel mondo delle scuole calcio come il sottoscritto.Ma non solo, un taglio di
pensiero che invade tutto il mondo del lavoro come quello particolare dell'istruzione.
Facciamone oggetto di ulteriori approfondimenti.
ECCO DI SEGUITO I MIEI:
Due sono le cose che pi mi sorprendono di fronte alla lettura della tesi:
- il grande e diffuso dibattito che ne sta scaturendo;
- gli apprezzamenti e gli attestati di stima che ne stanno derivando.
Questo mi fa pensare che probabilmente c'era un grande bisogno di leggere qualche cosa che uscisse fuori
dai canoni tradizionali e che forte era l'esigenza di approfondire e di conoscere.
Questa tesi va sicuramente in questa direzione: una grandissima opportunit per tutti coloro che
intraprenderanno la carriera di allenatore ed uno strumento didattico fondamentale per quelli che invece
gi operano, soprattutto nei settori giovanili.
A questo proposito faccio mie le riflessioni del prof. Accame inserite nelle premessa, bella l'idea di
cominciare con l'esposizione di un articolo e molto bella la poesia inserita nell'introduzione, ci evidenzia
una sensibilit culturale fuori dal comune dell'autore,quando sostiene la tesi che spesso si affidano
incarichi, purtroppo ahim anche in settori giovanili di squadre importanti, non perch si valutano le
capacit e le competenze dell'allenatore ma solo per la carriera di calciatore, che per carit un'esperienza
che va recuperata , ma che senza ombra di dubbio non pu non essere accompagnata dalla cultura e dai
saperi nell'accezione pi larga del termine.
Alla luce anche degli ultimi risultati negativi delle squadre nazionali giovanili probabilmente questa
riflessione sarebbe necessaria anche a livello di federazione e di settore tecnico.

Il mio augurio che dietro questa bellissima tesi anche altri trovino il coraggio e la passione per proporre
all'attenzione del nostro mondo un nuovo modo di pensare e proporre calcio: pi consapevole, pi
riflettuto e pi approfondito.
ADESSO VEDIAMO COS HA SIGNIFICATO PER ME PROCEDERE IN QUESTO MODO
Il primo dato riguarda lo sviluppo ed il potenziamento delle competenze sociali sia nella squadra, nei gruppi
e singolarmente.
Si , infatti, riscontrato un innalzamento dei livelli di motivazione nelle dinamiche di gruppo ed un
incremento dellinteresse nei confronti degli apprendimenti specifici legati alla tecnica ed alla tattica.
Le attivit cos promosse, cio in maniera interattiva dove intervengono contemporaneamente tutti gli
aspetti della prestazione calcistica, nella tesi definita " competenza tattico- strategica, suscitano il
gradimento dei calciatori perch ne riconoscono il significato e ne apprezzano le finalit; questo a
dimostrazione che strategie innovative rispondono a bisogni spesso nascosti, e creano aspettative ed
atteggiamenti positivi nei confronti della qualit della proposta.
Nota interessante riguarda la reazione degli allievi rispetto alla gestione delle competenze acquisite e da
acquisire, cio mentre, inizialmente, queste metodologie erano percepite solo come dimensione ludica, un
mezzo per evadere dalla seduta classica, nel tempo e nellappropriazione degli strumenti, i calciatori
hanno scoperto il vero valore formativo dellesperienza; infatti, con questa consapevolezza, stanno
aumentando i livelli di successo nelle abilit specifiche.Personalmente, grazie all'applicazione della
metodologia operativa, ho sviluppato competenze sul piano metodologico, raffinando gli strumenti di
osservazione dei comportamenti sia sociali che cognitivi, ho avuto modo di prendere confidenza con una
variet di strategie didattiche,convinto che per costruire competenze necessario fare ricorso ad una
pluralit di approcci corrispondenti ai diversi stili di apprendimento, ho imparato ad usare il gruppo come
risorsa, ho potenziato la dimensione comunicazionale. Ci mi convince di un fatto molto importante, alla
luce anche del dibattito circa la necessit di cambiamento del processo dell'allenamento calcistico e
l'affermazione di un " allenatore nuovo", e cio che
il cambiamento delle strategie educative deve passare attraverso il cambiamento degli allenatori come
persone e come professionisti:
Lallenatore come deposito culturale, come sorgente da cui qualcuno attinge, un esperto metodologo (un
metodo di studio per essere insegnato deve essere posseduto);
Lallenatore come esperto metodologo, come facilitatore di processo, il campo come luogo per
apprendere il processo per apprendere;
Attenzione dellallenatore alla metacognizione: la riflessione sul fenomeno, non la pratica delle cose, ma
essere consapevoli del perch si fanno le cose;
Lallenatore come colui che ha in mano le strategie metodologiche, che si assume la responsabilit di
guidare le scelte metodologiche.
Altro punto di riferimento fondamentale del progetto riguarda la costruzione del processo, dove tutti i
soggetti giocano un ruolo attivo, teso a formare un codice comunicativo comune per dialogare allinterno di
un sistema coerente e integrato.
Metodo e integrazione verso un prodotto che deve essere interpretato non come una struttura rigida, ma
come una architettura plastica, in grado di sollecitare nuovi pensieri e nuovi itinerari di lavoro,
salvaguardando la rigorosit dellimpianto e, quindi, la sua identit.
Nuovo modello operativo del processo di insegnamento/apprendimento calcistico
1. Partire dalle preconoscenze, da ci che il calciatore ha gi nel suo bagaglio.
2. Far emergere linadeguatezza degli schemi esistenti (conflitto o spiazzamento cognitivo).
3. Tendere a far ristabilire lequilibrio mediante ipotesi, abbozzi di risposte, tentativi.

4. Far elaborare una nuova struttura interpretativa coerente in grado di fornire risposte agli interrogativi
lasciati aperti dalla struttura precedente.
a seconda che si ponga una situazione aperta o una chiusa, lallenatore favorir processi esecutivi e
mnemonici o processi euristici, stimolando la ricerca e la costruzione attiva e autonoma del sapere o la
ricezione passiva di contenuti e tecniche.
Lapprendimento motorio consapevole, la motivazione a correggere autonomamente gli errori,
lelaborazione personale e il conseguente adeguamento della risposta motoria portano ad un
miglioramento della prestazione in termini qualitativi (Schmitd &Wrisberg, 2000).
Sarebbe quindi riduttivo intendere la pratica motoria o sportiva come una semplice successione di compiti
motori, o come ripetizione automatica o automatizzata di modelli tecnico-esecutivi pi o meno
economici ed efficaci. Il successo di una prestazione motoria rappresentato dallinterazione di abilit
cognitive e motorie con le aree affettivo - relazionali.
Un processo di apprendimento intenzionalmente attuato permette di risolvere problemi tattico-strategici in
modo adeguato a finalit ed obiettivi prefissati che basandosi su condizioni neurologiche, fisiologiche e
psicologiche consentono al calciatore di apprendere, organizzare, controllare e trasformare il movimento in
maniera autonoma e flessibile.
Complimenti di nuovo, dott. Enrico Coveri

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