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Date (Dates)
Vedi Calendario Massonico
Dedica (Dedication)
Dopo ledificazione di una sala massonica questa dedicata, per mezzo di cerimonie ben note ed
impressionanti, alla Massoneria, alla Virt, ed alla Benevolenza Universale.
Le logge, invece, sono dedicate in modi diversi. Anticamente esse erano dedicate a Re Salomone
in quanto fondatore della massoneria dell'arte antica, e primo Eccellentissimo Gran Maestro. Le
logge cristiane sono dedicate generalmente a San Giovanni Battista e a San Giovanni Evangelista;
cosi che in ogni loggia ben regolata pu notarsi un certo punto allinterno di un cerchio dove si
trovano due linee perpendicolari dette le "linee parallele, " che rappresentano, appunto, questi due
santi.
In quelle logge inglesi che hanno adottato il sistema di lavorare dell'unione, la dedica a "Dio ed al
suo servizio, " mentre le due linee parallele rappresentano allora Mos e Salomone. Tale
cambiamento fu adottato dalla Gran Loggia dInghilterra nel 1813 per controbattere alle accuse di
settarismo che le erano mosse.
In un altro lavoro personale, ho comunque cercato di dimostrare che tale dedica non viene da noi
usata per ottenere lintercessione dei santi stessi, ma piuttosto per onorare ci che essi hanno
compiuto non in quanto Cristiani, ma come eminenti massoni; non perch santi, ma come uomini
buoni e pii; non come insegnanti appartenenti ad una setta religiosa, ma come luminosi esempi di
tutte quelle virt che i massoni riveriscono e praticano (1).
Riguardo alla causa originale di questa dedica, le logge inglesi hanno conservato una tradizione
che, come fatto curioso, pu essere qui menzionata, e per la quale sono grato allottimo Periodico
del Fratello Moore, vol. ii., p. 263.
"Dalla costruzione del primo tempio a Gerusalemme fino al periodo della prigionia babilonese, le
logge massoniche erano dedicate a Re Salomone; da allora, fino all'arrivo del Messia, esse furono
dedicate a Zerubabele, il costruttore del secondo tempio; e da quel periodo fino poi alla distruzione
finale del tempio da parte di Tito, nel regno di Vespasiano, esse furono dedicate a San Giovanni
Battista; ma a causa dei molti massacri e disordini legati a quellevento memorabile, la Massoneria
inizi un lungo periodo di decadenza; molte logge furono completamente distrutte, e solo poche
potettero incontrarsi con un sufficiente numero di persone tale da poterne garantire la legalit.
Nel corso di una riunione generale dell'arte, tenutosi nella citt di Beniamino, fu osservato che la
ragione principale per il declino della massoneria era da ricercarsi nella mancanza di un Gran
Maestro appropriato; essi quindi delegarono sette dei loro membri pi eminenti ad incontrare San
Giovanni l'Evangelista, che era a quei tempi Vescovo di Efeso, per offrirgli l'ufficio di Gran Maestro.
Egli rispose che, sebbene si trovasse in et avanzata (allepoca oltre i novanta), essendo stato
iniziato alla massoneria ai tempi della sua giovinezza, volentieri avrebbe atteso a quellufficio; con
la sua saggezza, egli quindi complet ci che l'altro San Giovanni aveva iniziato per mezzo del suo
zelo, tracciando cos quello che i massoni chiamano una parallela; da allora ogni loggia massonica
di paesi cristiani dedicata sia a San Giovanni il Battista che a San Giovanni l'Evangelista."
Ma non difficile, io credo, tracciare pi correttamente e filosoficamente la vera origine di
questusanza. Nella massoneria spuria, ben nota come i misteri delle nazioni Pagane, possiamo
trovare le ragioni pi plausibili per la celebrazione delle nostre feste nei mesi di giugno e di
dicembre, e per la dedica delle nostre logge a San Giovanni il battista ed a San Giovanni
l'Evangelista.
Secondo la testimonianza dello scrittore ebreo Maimonides, i post diluviani, o Maghi di Persia,
almeno fino al periodo in cui il loro rituale fu migliorato e purificato da Zoroastro, cos come, molto
probabilmente gli antichi Druidi, ebbero nei loro riti gran rispetto e persino adorazione per il Sole,
Albert G. Mackey - Lessico Della Libera Muratoria
Delegato (Proxy)
Il rappresentante di una loggia alla Gran Loggia. Ogni loggia ha il diritto di essere rappresentata
dal suo Maestro e dai Sorveglianti. Ma quando una loggia si trova distante dalla sede della Gran
Loggia, tanto da rendere difficile per quegli ufficiali il frequentare, la loggia pu delegare uno o pi
Ex-Venerabili, sotto il sigillo della loggia e le firme del Maestro Venerabile e del Segretario, a
rappresentarla alla Gran Loggia.
Albert G. Mackey - Lessico Della Libera Muratoria
Dio (God)
I Frammassoni sono sempre stati adoratori dellunico vero Dio. "Questa," dice lHutchinson (1), "fu
la pietra angolare sulla quale i nostri fondatori credettero opportuno porre le fondamenta della
massoneria."
Mentre il mondo attorno a loro era infetto dalladorazione del sole e delle bestie e da tutte le
assurdit del politeismo la massoneria, seppur nelle sue forme spurie degli antichi misteri, era
lunica che si occupasse di innalzare altari a Colui che , dichiarando ed insegnando l'unit della
Divinit.
Josephus, nella sua difesa degli ebrei contro Apione, riassume in poche parole questa dottrina dei
misteri ed il suo conformarsi con la credenza ebraica che era, naturalmente, identica con quella dei
Frammassoni. "Dio, perfetto e benedetto, contiene ogni cosa, esiste in se stesso ed la causa di
ogni esistenza, l'inizio, il mezzo, e la fine di ogni cosa." (2)
Spirit of Masonry, p. 6.
2. Joseph. Contra Ap., lib. Ii., cap.2.
Dispensa (Dispensation)
Un permesso di poter fare ci che altrimenti sarebbe impedito dalle costituzioni e dagli usi
dell'ordine. Il potere di accordare Dispense viene detenuto dal Gran Maestro o dal suo
rappresentante, ma non dovrebbe essere esercitato che in occasioni straordinarie o per ragioni
particolari. La dispensa pu essere utilizzata in solamente quattro circostanze.
Druidi (Druids)
I riti druidici furono praticati in Britannia e nel Galles, sebbene siano stati pi elaborati nel primo
paese, dove l'isola di Anglesea era considerata come la loro sede principale. Si suppone che la
parola derivi dal greco , o forse pi propriamente dal celtico Derw o quercia, albero
considerato sacro tra quelle popolazioni, sebbene personalmente sia pi propenso nel cercare
letimologia di tale nome nella parola gaelica Druidh, dal significato di uomo saggio o mago.
Le cerimonie druidiche di iniziazione, secondo Oliver, "presentano riferimenti certi alla salvezza di
No e di sette suoi compagni nell'arca." In realt, tutti gli antichi misteri, presi nelle loro
caratteristiche generali, sembrano essere simili.
I luoghi deputati alliniziazione erano di varia forma; talvolta circolare, perch un cerchio era
emblema dell'universo; o ovale, in allusione all'uovo del mondo dal quale, secondo gli egizi, si
originarono i nostri antenati; o a forma serpentina, perch il serpente era simbolo di Hu, il No dei
druidi; oppure a forma alata, rappresentante il moto dello Spirito Divino; o cruciforme, perch una
croce era l'emblema della rigenerazione (1).
La loro unica copertura era il cielo coperto di nubi, perch essi consideravano essere cosa assurda
il confinare l'Onnipotente sotto un tetto (2), e venivano costruiti con argini in terra e pietre grezze,
non contaminate da alcun attrezzo metallico. A nessuno veniva permesso di entrare nei loro luoghi
sacri a meno che non indossasse una catena.
Il Gran Sacerdote, o Gerofante, era detto l'Arcidruide. I loro grandi periodi di iniziazione si
svolgevano con cadenza trimestrale, nei giorni in cui il sole raggiungeva i propri punti equinoziali e
solstiziali che, in quel remoto periodo, erano il 13 di febbraio, il primo di maggio, il 19 di agosto, ed
il primo di novembre.
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La croce come emblema di rigenerazione venne allinizio adottata dagli egizi, per rappresentare le piene del
Nilo, le inondazioni provocate dal quale portavano fertilit e rigeneravano la terra. Tali piene venivano misurate
per mezzo di una colonna sulla quale erano incise diverse croci. Essi appendevano la croce a guisa di
talismano attorno al collo dei loro figli e degli ammalati. Era talvolta rappresentata in forma ridotta dalla lettera t.
Peluche, Histoire du Ciel.
Secondo la legge druidica, era considerato illegale lerigere templi agli dei, o ladorarli allinterno di pareti o sotto
un tetto. Dr. Henrys Hist. Eng.
Higgins, Celtic Druids, p. 149. Le relazioni astronomiche relative a tale giorno sono state alterate a causa
dellestendersi dellequinozio.
Neque fas esse existimant, ea literis mandare. Bell. Gall. Vi. 13.
Vedi Strabone, lib. Iv, e Ammian. Marcellinus, lib. Xv.
Cesare dice di loro: In primis hoc volunt persuadere, non interire animos, sed ab aliis post mortem ad alios
transire putant. Bell. Gall., 1. Vi.