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2001-2002
industrie
dei
cacciatori-raccoglitori
di
et
Tecnologico - Introduzione massiccia di armature microlitiche di tipo geometrico ottenute con la tecnica del microbulino strategie di caccia pi efficaci entro un ambiente pi difficile (Rozoy) Culturale - Adattamento delle culture ad ambienti post-pleistocenici (Braidwood) Economico - Risposta alla crisi alimentare legata alla scomparsa delle grandi faune dellera glaciale intensificazione della raccolta di risorse alimentari alternative (pesca, raccolta di vegetali e molluschi etc.) (Radmilli)
1 Il Mesolitico
Alcuni Autori (es. Rozoy, Broglio etc.), sottolineando la continuit rispetto al Paleolitico piuttosto che i caratteri di novit, continuano a preferire il termine di Epipaleolitico a quello di Mesolitico. In letteratura la terminologia pi utilizzata quella di: Epipaleolitico pleistocenica Mesolitico = olocenica = complessi post-maddaleniani di et
complessi
sauveterroidi
tardenoidi
di
et
Alcuni Autori, poi, utilizzano il termine Mesolitico solo per indicare alcuni gruppi culturali particolarmente innovativi e dinamici, presso i quali si genera il passaggio da uneconomia di tipo predatorio alla produzione del cibo. Dal punto di vista della tipologia dei manufatti litici si possono distinguere: Un periodo caratterizzato da strumenti microlitici a forma di triangolo (in Italia Sauveterriano) Un periodo caratterizzato da strumenti microlitici a forma di trapezio (in Italia Castelnoviano)
2 Il Mesolitico
LOLOCENE Cronologia
Secondo la cronologia tradizionale lOLOCENE inizia in concomitanza con linizio del Preboreale, cio del primo periodo di riscaldamento successivo allultima glaciazione. = 14C: 10.2008700 bp
Durante il Congresso INQUA di Christchurch si formulata la proposta di retrodatare linizio di tale periodo al primo rialzo della temperatura durante loscillazione di Allerd, comprendendo dunque anche il successivo periodo freddo del Dryas recente = 14C: 11.80010.800 bp
NB: per convenzione linizio dellOlocene fissato a 8050 150 a.C. = 14C: 10.000 bp
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Lo Svedese R. Sernander, collaborando con il palinologo Van Post, correl le fasi di tale sequenza con i mutamenti del livello dei mari o con mutamenti climatici riscontrabili dallo studio delle stratigrafie.
zona Periodo pollinica IV PREBOREALE V-VI VIIa VIIb VIII BOREALE ATLANTICO SUB BOREALE SUB ATLANTICO Epoca (NON calibrata let reale pi alta) cfr rdm (ac) Freddo/arido 10000-9500 bp 8300-6800 bc 9600-85000 ac Caldo/arido 9500-7000 bp 6800-5500 bc 8500-6400 ac Caldo/umido 7000-5000 bp 5500-2700 bc 6400-3350 ac Caldo/arido 5000-2500 bp 2700-700 bc 3350-800 ac Freddo/umido 2500- IX-VIII sec a.C. Da 800 a oggi Clima
La deglaciazione alpina si realizza durante le oscillazioni temperate precedenti il Tardiglaciale e durante il tardiglaciale wrmiano Gi nel Preboreale le aree alpine a 2000 m ca. mostrano un ambiente arido steppico (analisi polliniche). Risalgono le linee di riva dei mari (trasgressione Versiliana o Flandriana) NB: probabilmente fino alla fine del Preboreale tutta la zona a nord del delta del Po era ancora emersa ed stata invasa dal mare durante il Boreale, quando la linea di riva doveva trovarsi a circa 3-5 km rispetto alla costa attuale. In et Preboreale e Boreale si affermano boschi di latifoglie (Querceto misto). La pianura doveva per essere caratterizzata da un paesaggio di tipo steppico, mentre la foresta si diffonder solo durante lAtlantico. Se si escludono poche eccezioni (Altino, Covoloni del Broion), gli insediamenti sono noti solo in zone umide (es. conca di Trento, occupata da un lago) o su praterie montane a quota 2000 (Dolomiti, Alpi orientali). Solo con il periodo di optimum climatico dellAtlantico si avr unespansione dei siti in zone collinari e in pianura, su alti morfologici, fino alla costa e al corso del Po.
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N O P Q
= Triangoli
S = dorsi
punte
due
= trapezi
7 Il Mesolitico
TRAPEZI: le variet sono ancora pi numerose e comprendono - Trapezi rettangoli - Trapezi isosceli - Trapezi scaleni etc.
1 = rettangolo 2 = di Vielle 3 = a basi falsate 4 = simmetrico 5 = simmetrico corto 6 = simmetrico lungo 7 = simmetrico a troncature oblique 8 = simmetrico a troncature concave 9 = di Montclus 10 = del Martinet 11 = lamelle bitroncate
SEGMENTI (o Croissants): si differenziano dalle punte a dorso curvo perch, essendo ricavati con la tecnica del microbulino, non conservano pi il bulbo.
8 Il Mesolitico
(da Broglio) La tecnica del microbulino un procedimento rapido mediante il quale, a partire da una lama o da una lamella sulla quale si praticata una intaccatura, si ottiene una troncatura obliqua. La frattura che si produce con il colpo di bulino ha un andamento elicoidale caratteristico. Il bulbo resta nel prodotto di scarto (il microbulino), mentre la lama troncata presenta una punta a sezione triangolare molto robusta (piquant-tridre) che pu essere successivamente obliterata da un ritocco erto. 1-2 lamelle troncate con incavo di preparazione (per la produzione di trapezi) 3 trapezio e microbulino residuo 4-6 trapezi a piquant-tridre 7-10 trapezi a troncature totalmente ritoccate
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(da Camps)
A: archi in legno di olmo da Holmegaard (Danimarca) B: freccia di Loshult (Svezia meridionale) C-D: ricostruzioni
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Scena di caccia ai cervi dal riparo dellAraa (Spagna) (da Hernandez Pacheco)
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IL MESOLITICO Le industrie
SAUVETERRIANO Termine coniato da L. Coulonges nel 1928 per indicare le industrie comprese tra il Maddaleniano e il Tardenoisiano. caratterizzato da: - grande diffusione di triangoli, soprattutto scaleni - Segmenti - Punte di Sauveterre (armature microlitiche fusiformi, simmetriche, sottili, con uno o due margini abbattuti da ritocco erto) - Lamelle a dorso abbattuto - Grattatoi su scheggia pi o meno circolari
TARDENOISIANO/CASTELNOVIANO Il Tardenoisiano unindustria a trapezi diffusa nel nord della Francia e nel bacino di Parigi. Il Castelnoviano ha invece uno sviluppo costiero meridionale. Si tratta di industrie evolute, gi pienamente mesolitiche.
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Rispetto allEpigravettiano si notano: Accentuata microlitizzazione Comparsa del ritocco bilaterale Comparsa della tecnica del microbulino Standardizzazione dei tipi e diffusione delle prime armature Maggiore differenziazione delle fonti di sussistenza Diminuzione nelluso di grotte e ripari a favore di insediamenti allaperto
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a.C.)
- affermazione delle industrie laminari - tecnica di scheggiatura pi raffinata e prodotti di fattura pi regolare - diminuzione dei triangoli a favore dei trapezi - frequente presenza del piquant-tridre
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(da Broglio) Romagnano Loc III si trova allapice della conoide del rio Bondone, nella valle dellAdige. La sequenza stratigrafica (della potenza di oltre 8 m) stata scavata a partire dagli anni Settanta da R. Perini. Gli strati mesolitici vanno dal Sauveterriano antico (AF 9830 90 bp) al Castelnoviano recente (AA 1-2 6480 50 bp).
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(da Broglio)
(da Broglio)
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(da Broglio)
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(da Broglio)
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Plan de Frea (Valgardena, quota 1900-2000 m). Un unico masso formava tre ripari che sono stati occupati in momenti diversi (Sauveterriano medio). A ridosso del masso si trovato un fondo di capanna a pianta piriforme poco infossato, un focolare e alcune pietre lungo il perimetro esterno, probabilmente impiegate per bloccare una copertura in materiale organico.
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Larea di Colbricon si trova nel Trentino orientale, a circa 2000 m di altitudine. Tra gli anni Settanta e Ottanta si sono susseguite campagne di scavo (Bagolini e Dalmeri) in 9 siti che presentavano tracce di una occupazione durante il Mesolitico. In seguito allo scavo e allo studio dei reperti si affrontata lanalisi spaziale finalizzata allindividuazione delle modalit di utilizzo del territorio. Si potuto osservare che, dei 9 siti, quelli di sussistenza (denominati 1, 3 e 7) erano collocati lungo la sponda del piccolo bacino lacustre, mentre i siti 6, 8 e 9, in posizione panoramica erano probabilmente bivacchi occupati per lavvistamento della selvaggina.
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A Vatte di Zambana, in un contesto Sauveterriano, stata rinvenuta una sepoltura femminile. La donna, di corporatura minuta e dellet di circa 50 anni, era stata adagiata in una fossa poco profonda, con il viso rivolto a sinistra e le mani unite allaltezza del pube e risultava coperta da un tumulo di pietre. Allinterno della tomba non si trovato corredo, ma era presente ocra nella zona circostante il cranio.
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(da Piperno)
Nella Grotta dellUzzo (TP) si sono scoperte diverse sepolture, risalenti a momenti diversi. attestata la pratica dellinumazione allinterno di fosse con corredo scarso, che solitamente non contiene oggetti di prestigio.
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