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valdinoto Rivista della Societa Calatina di Storia patria e Cultura nuova serie 1 2006 SILVIO APsscunce FABRIZIO NICOLETT! Indagini multivariate sulla necropoli protostorica di Madonna del Piano. Seriazione cronologica delle tombe analisi dei gruppi Introduzione E noto come la generale uniformit del Bronzo recente siciliano ceda il posto, nel Bronzo finale, ad una realta assai pitt magmatical. II quadro della Mi @ gradito ricordare la gentilezza con la quale la dott.ssa Scolastica La Piana ha permesso di pubblicare alcune foto di reperti rinvenuti a Madonna del Piano durante gli sca- vi da lei condotti, L’elaborazione matematica di questo lavoro é stata condotta sul program- ma The Bonn Seriation and Archaeological Statistics Package (The Unkelbach Valley Software Works), versione 4.1. Le immagini sono state rielaborate a partire da quelle edite in L. Bema- bo Brea, S. La Piana, E. Militello, ‘Mineo (Catania). La necropoli detta de! Molino della Badia: nuove tombe in contrada Madonna del Piano’, Notizie degli Scavi di Antichita, 1969, passim; L. Bernabé Brea, ‘Grammichele - Necropoli della Madonna del Piano (Mulino della Badia)’, Ar- cheologia nella Sicilia sud-orientale, Napoli, 1973, t. XV; G. Voza, ‘La Sicilia prima dei Greci Problematica archeologica’, in Aa. Vv., Storia della Sicilia, vol. 1, Napoli 1979, fig. 75-76; A.M. Bietti Sestieri, ‘Sviluppi culturali e socio-politici differenziati nella tarda et del Bronzo della Sicilia’, in S. Tusa (a cura di), Prima Sicilia, Alle origini della societa siciliena, Catalogo della mo- stra, vol. I, Palermo 1997, fig. 6; 8. La Piana, ‘Schede nn, V. 121-135', in S. Tusa (a cura di), Prima Sicilia. Alle origin’ delia societa sicitiana, Catalogo della mostra, vol. Il, Palermo 1997, fig, V-121; R. Leighton, Sicily before history, New York 1999, figg. 104-105, 112. I risultati di questo lavoro sono stati oggetto di relazione al I Congresso Internazionale di Preistoria e Protostoria Siciliane, tenuto a Corleone nel 1997 (17-20 Luglio) 2 Sul Bronzo finale siciliano cfr. R. Peroni, ‘Per una distinzione in fasi delle necropoli del II periodo siculo a Pantalica’, Bulleitino di Paletnologia Italiana, 65, 1956, pp. 387-432; L. Bernabd Brea, La Sicilia prima dei Greci, trad. it, Milano 1958, pp. 135-201; Id., ‘Legenda e ar- 141 FABRIZIO NICOLETTI protostoria dell’Isola tra XI e IX secolo a.C. risulta formato da una nutrita serie di necropoli e tombe isolate, ciascuna con caratteristiche peculiari nel rito e nella composizione dei corredi. Ad un proliferare di varianti stilisti- che relative a tipi particolarmente significativi, delle quali risulta difficolto- so ricostruire le genealogie, si aggiunge la rarita di oggetti allogeni? databili cheologia nella protostoria siciliana’, Kokatos, 10-11, 1964-65, pp. 1-34; Id., ‘Il erepuscolo del re Hyblon. Considerazioni sulla cronologia delle fondazioni di Leontinoi, di Megara e di Siracu- sa’, La Parola del Passato, 22, fasc. 119, 1968, pp. 161-186; Id, ‘Xuthia e Hybla e la formazione della facies culturale di Cassibile’, Atti della XIII riunione scientifica dell'Istituto Italiano di Pre'- storia ¢ Protostoria, Siracusa - Malta 1968 (1971) pp. 11-28; V. La Rosa, ‘Considerazioni sul pro- blema siculo’, Sileno, 3-4, 1977-78, pp. 65-81; Id., 'La popolazioni della Sicilia: Sicani, Siculi, limi’, in G. Pugliese Carratelli (a cura di), Italia onmnium terrarum parens, Milano 1989, pp. 3- 112; A.M. Bietti Sestieri, ‘I processi storici nella Sicilia orientale fra la tarda eta del Bronzo e gli inizi dell'eta del Ferro sulla base dei dati archeologici’, AU della XX Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria ¢ Protostoria, Firenze 1977 (1979) pp. 599-629; Ead., ‘Sviluppi culturali’, art. cit, pp. 473-491; G. Voza, ‘La Sicilia’, art. cit, pp. 5-42; $. Tusa, La Sicilia nella preistoria, Il ed., Palermo 1992, p. 547 ss; R. Leighton, ‘Sicily during the centuries of Dar- kness’, Cambridge Archaeological Journal, 3, (1993) pp. 271-276; Id., ‘From chiefdom to tribe? Social organisation and change in later prehistory’, in R. Leighton (ed.), Early Societies in Sic- ily, (London 1996) pp. 101-116; Id., Sicily before history, op. cit, p. 187 ss; RM. Albanese Pro- celli, Sicani, Siculi, Elim, Milano. 2 Tra questi possiamo includere ambra, manufatti in pasta vitrea e oggetti di oreficeria (L. Bemabd Brea, M. Cavalier, Meligunis ~ Lipira, vol. 1, (Palermo 1960) p. 97 ss.; 1d, Ead., Me- Tigunis ~ Lipéra, vol. LV, (Palermo 1980) p. 634 ss.; F. Nicoletti, ‘L'impronta egea nelle gicielle- rie preelleniche’, in S. Tusa (a cura di), Prim Sicilia, op. cit,, vol. I, p. 532). Tra gli altri metalli, a parte il bronzo, largamente diffuso gia nel periodo precedente, possiamo includere il ferro (L. Bernabo Brea, S. La Piana, E, Militello, op. cit., pp. 213-215, 229, 236, 243, 253, 273; L. Ber- nabd Brea, ‘Grammichele’, art. cit, p. 68; RM. Albanese Procelli, ‘Intervento’, in appendice a V. La Rosa, ‘Influenze di tipo egeo e paleogreco in Sicilia’, Kokalos, 39-40, I-1, (1993-94), (pp. 58-65) p. 60; R, Panvini, ‘Osservazioni sulle dinamiche formative socio-culturali a Dessueri’, in S. Tusa (a cura di), Prima Sicilia, op. cit, vol. L p. 497) ¢ il piombo (L. Bernabo Brea, M. Ca valier, Meligunis — Lipara, op. cit,, vol. IV, p. 636). Le ceramiche di importazione provengono dalla facies maltese di Bahrija (G. Voza, ‘Thapsos. Resoconto sulle campagne di scavo del 1970-71, Atti della XV Riunione Scientifica delt'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, (Firenze 1973) p. 151) e soprattutto dalla Sardegna nuragica (L. Betnabd Brea, M. Cavalier, Meligunis — Lipdra, op. cit, vol. IV, p. 600 ss.; E. Contu, ‘Ceramica sarda di eta nuragica a Lipari’, in L. Betnabd Brea, M. Cavalier, Meligunis ~ Lipdra, op. cit, vol. IV, pp. 827-836; M.L. Ferrarese Ce- uti, ‘Considerazioni sulla ceramica nuragica di Lipari’, La Sardegna nel Metliterraneo tra il se- condo e il primo millennio a.C., Atti del I convegno, Cagliari - Selargius 1986 (1987) pp. 431- 496; R, Panvini, ‘Osservazioni’, art. cit,, p. 501). Le ceramiche micenee (Mic. II C), del resto gid quasi del tutto scomparse nella precedente fase, sono per quest’epoca conosciute sola- mente a Lipari (L. Bernabd Brea, M. Cavalier, Meligunis ~ Lipara, op. cit., vol. IV, p. 600). Ap- partiene a questo periodo lo scarabeo egizio di eta ramesside da Monte Finestrelle (B. Bre- 142 INDAGINI MULTIVARIATE SULLA NECROPOLI PROTOSTORICA DI MADONNA DEL PIANO con sicurezza e la sostanziale ignoranza degli abitati?, e dunque delle corre lazioni stratigrafiche che da essi provengono. Ad agevolare la comprensione di questo periodo sovviene il confronto tra dati archeologici e notizie delle fonti antiche che, cosa rara, tendono a collimare, pur con aporie e dubbi non ancora risolti. Il Bronzo recente ¢ il periodo che secondo la storiografia antica vide Varrivo in Sicilia, forse in momenti diversi, di gruppi umani provenienti dall'Italia, e il loro successi- vo consolidarsi nelle sedi di stanziamento site nella Sicilia orientale ¢ nelle isole Eolie', Il sopraggiungere di questi gruppi, ricordati variamente come Ausoni, Morgeti, Opici e soprattutto Siculi, é segnato sul piano archeologi- co dalla comparsa di necropoli sostanzialmente estranee alla tradizione lo- cale, anche se non sempre riconducibili in foto ad ipotetiche aree di prove- nienza. Oggi si pud essere concordi nel riconoscere due diverse tradizioni funerarie operanti in questo periodo. La prima, identificabile principalmente sciani, ‘Scarabeo egiziano del tipo detto Men-Kheper-Ra’, in S. Tusa (a cura di, Prima Sicilia, op. cit, vol. Il, pp. 233-234), Verosimilmente di provenienza iberica {come riconosciuto da Martin De la Cruz) anche una fibula da Dessueri (R. Panvini, ‘Osservazioni...’, art cit, 497), mentre solo dubitativamente, e secondo alcune ipotesi, potrebbe risalire a questo perio- do il noto bronzetto di Adad-Reshef, di provenienza, pare, ugaritica, rinvenuto nel mare di Sciacca (bibl. in S. Tusa, ‘Le Sicili’, op. cit, p. 607 ¢ note 62-64). Sono stati parzialmente scavati, ed editi, quasi sempre in modo solo preliminare, gli abitati di Ortigia (P. Orsi, ‘Gli scavi intorno all’ Athenaion di Siracusa negli anni 1912-1917, numenti Antichi dei Lincei, 25, [1919], cc. 353-734; M. Frasea, ‘Una nuova capanna sicula a Siracusa, in Ortigia’, Mélanges de I'Ecole Francaise de Rome, 95, 2, [1983], pp. 565-598; G. Voza (a cura di), Siracuse 1999. Lo seavo archeologico di Piazza Ditomo, [Siracusa 1999]), Thapsos (G. Vo- za, ‘Thapsos. Primi risultati delle pitt recenti scoperie’, Atti delle XIV Riwtione Scientifica deil'Istisuto Italiano di Preistoria e Protostoria, [Firenze 1972], pp. 175-205; Id., “Thapsos. Reso- conto’, art. cit,, pp. 133-157), Meta Piccola di Lentini (G. Rizza, ‘Siculi e Greci sui colli di Leon- tini’, Cronache di Archeologia e Storia dell’Arte, 1, [1962], pp. 3-27), Serta d’Orlando (R. Lei- ghton, The protohistoric settlement on the Cittadella, Morgantina Studies, vol. IV, [Princeton 1993}), Dessueri-Monte Maio (R. Panvini, art, cit), Sabucina (R. Mollo Mezzena, ‘Sabucina, recenti scavi nell‘area fuori le mura. Risultati e problematiche’, Storia e archeologia della media e bassa valle dell’Hintera, Atti del convegno, [Licata - Caltanissetta 1987], pp. 137-182), Monte Ia- to (FLP. Isler, Monte Iato, (Palermo 1991]) e Monte Finestrelle (M. De Cesare, M. Gargini, ‘Monte Finestrelle di Gibellina: nota preliminare sulla prima campagna di scavo', Seconde giornate Internazionali di Studi sull’area Elima, Atti, vol. I, [Pisa - Gibellina 1997], pp. 371-374). Sulla tipologia insediamentale di questo periodo cfr., in generale, G. Battaglia, V. Alliata, ‘Modelli di insediamento in Sicilia, nel Bronzo finale’, Sicilia Archeologica, 75, (1991) pp. 7-30, 4 Antioco di Siracusa, fr. 9; Filisto, fr. 46; Tucidide, VI, 2; Dionigi di Alicarnasso, 1, 22; Diodoro di Agira, V, 7-8; Strabone, VI, 1-2, 4, 6 Stefano di Bisanzio, s.v. Galéria, 143

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