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01/11/13

Mitologia greca e latina, Elena

MITOLOGIA CLASSICA

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Mitologia greca e latina : lettera E

Elena.

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ELENA: mitica eroina greca; la tradizione pi diffusa del mito la dice figlia di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro (o Tindareo), re di Sparta. Dall'unione del dio, in forma di cigno, con Leda deriv un uovo (oppure due, secondo un'altra versione), da cui nacquero Elena, i Dioscuri e Clitennestra. Altre fonti dicono Elena figlia di Zeus e di Nemesi, o di Zeus e di un'Oceanina (secondo Esiodo). Il culto attestato nella Laconia, a Terapne, nell'Argolide e a Rodi, fa pensare a Elena come a una divinit lunare. Intorno alla figura di Elena si raccoglie un nucleo assai famoso e importante di miti. Bambina (aveva infatti dodici anni appena), fu rapita da Teseo e dal suo amico Piritoo, mentre ella stava offrendo un sacrificio nel tempio di Artemide, a Sparta. Teseo la condusse in Attica, ad Afidna, dove l'affid a sua madre, Etra; ma Castore e Polideuce, approfittando dell'assenza di Teseo che era partito con Piritoo per gli Inferi a rapire Persefone, la liberarono con l'aiuto di Decelo, eroe eponimo di Decelia, e la riportarono a Sparta insieme alla madre di Teseo. Quando Elena raggiunse l'et da marito, tutti i principi di Grecia si presentarono al palazzo del re Tindaro con ricchi doni per chiedere la sua mano. Tindaro non respinse alcuno dei pretendenti n, d'altro canto, volle accettare i doni offerti; poich temeva che la sua preferenza per questo o per quel principe potesse far nascere dispute tra gli altri. Accett invece il consiglio di Odisseo: di far giurare a tutti i pretendenti di rispettare la scelta di Elena e di prestare aiuto, all'occorrenza, a colui che ella avesse prescelto. I principi greci acconsentirono e prestarono solenne giuramento davanti a un cavallo sacrificale. Non si sa se Tindaro stesso scelse il marito di Elena, oppure se essa indic la propria preferenza cingendo con una corona il capo dell'eletto. Spos comunque Menelao che divenne re di Sparta dopo la morte di Tindaro e la divinizzazione dei Dioscuri. Menelao ebbe da Elena una figlia, che chiam Ermione, e forse anche Nicostrato, ma questo figlio non sarebbe nato che dopo il ritorno da Troia. Pi tardi, Elena fu promessa come la pi bella delle donne mortali in premio a Paride da Afrodite, giudicata da lui come la pi bella nella contesa indetta da Zeus fra le tre dee, Era, Atena e Afrodite. Con questo suo giudizio Paride si attir l'odio insanabile di Era e di Atena, che si allontanarono complottando la distruzione di Troia; mentre Afrodite gi pensava a come tenere fede alla sua promessa. Consigliato da Afrodite, Paride si rec a Sparta, dove Menelao festeggi il suo arrivo per nove giorni. Durante il banchetto, Paride offr a Elena i doni che le aveva portato da Troia. Ma quando Menelao part per Creta per assistere ai funerali del nonno Catreo, lasci a Elena il compito di intrattenere gli ospiti e di governare in sua assenza. Elena fugg con Paride la sera stessa e gli fece dono di s nel primo porto dove gettarono l'ancora, cio nell'isola di Cranae. Elena abbandon a Sparta la figlia Ermione di nove anni, ma port con s la maggior parte dei tesori di corte; inoltre la accompagnarono cinque ancelle, tra le quali erano due ex regine, Etra, la madre di Teseo e Tisadia, sorella di Piritoo. Sul viaggio dei due amanti, le tradizioni differiscono. La versione pi antica racconta che venti favorevoli permisero a Paride di raggiungere Troia in tre giorni; ma ne esiste un'altra secondo la quale una violenta tempesta suscitata da Era costrinse Paride a rifugiarsi a Cipro. Di l egli fece vela per Sidone, dove fu accolto da re; ma Paride, ormai esperto degli usi del mondo greco, assassin e derub a tradimento il suo ospite nella sala dei banchetti. Mentre il ricco bottino veniva imbarcato sulle navi, un gruppo di Sidoni attacc i Troiani; questi li respinsero e, dopo aspra lotta, presero il largo. Temendo di essere inseguito da Menelao, Paride si attard per molti mesi in Fenicia, a Cipro e in Egitto; poi, raggiunta finalmente Troia, celebr le sue nozze con Elena. I Troiani accolsero Elena con entusiasmo, rapiti da tanta bellezza. Secondo una versione del tutto diversa, Ermete rap Elena per ordine di Zeus e la affid a re Proteo d'Egitto; intanto un fantasma di Elena, fabbricato da Era (o secondo altri, da Proteo) con una nuvola, fu mandato a Troia con Paride, al solo scopo di provocare la guerra. Quando Paride decise di fare di Elena sua moglie, non pensava di dover pagare a caro prezzo questo oltraggio all'ospitalit di Menelao. Era mand Iride a Creta con la notizia del ratto e Menelao si precipit a Micene, dove supplic il fratello Agamennone di chiamare subito gli uomini validi alle armi e di guidare un esercito contro Troia. Agamennone acconsent a prendere tali provvedimenti soltanto se i messaggeri che avrebbe inviato a Troia per chiedere la restituzione di Elena fossero ritornati a mani vuote. Priamo rispose che non sapeva nulla di quella faccenda (Paride infatti stava ancora
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Mitologia greca e latina, Elena

navigando nel sud) e chiese quale soddisfazione era stata data ai suoi araldi per il ratto di Esione, sua sorella. Le ambascerie non ebbero dunque successo e un grande esercito, composto da tutte le forze greche, si riun deciso a conquistare Troia. L'atteggiamento di Elena durante la guerra e l'assedio ambiguo. Dopo la morte di Paride, ucciso da una freccia scagliata da Filottete, Eleno e Deifobo si disputarono la mano di Elena e Priamo appoggi le pretese di Deifobo affermando che egli si era dimostrato il pi valoroso in battaglia. Ma Elena non poteva scordare d'essere ancora regina di Sparta, e una notte una sentinella la sorprese mentre tentava di calarsi gi dalle fortificazioni con una corda. Fu condotta dinanzi a Deifobo che la costrinse a sposarlo, con grande disgusto degli altri Troiani. Allorch Odisseo, per spiare i nemici, cerc asilo in Troia come se fosse uno schiavo fuggiasco, Elena credette di riconoscerlo, bench fosse sporco, sanguinante e coperto di stracci. Ma lei non lo trad. Euripide racconta che Elena rivel la presenza di Odisseo a Ecuba, ma che questa si accontent di mandarlo via invece di consegnarlo ai Troiani. Pi tardi, Odisseo ritorn a Troia, sempre travestito, e accompagnato da Diomede per sottrarre il Palladio. Anche questa volta, fu riconosciuto da Elena, per ella non si limit a tacere e lo aiut concretamente. Quando il Cavallo di legno fu introdotto nella citt, al calar dela sera Elena usc, in compagnia di Deifobo, dal palazzo e gir tre volte attorno al cavallo, battendogli la mano sui fianchi; poi imitando le voci delle spose dei condottieri cerc di spingerli a tradirsi. Quella notte, esausti per la chiassosa veglia, i Troiani dormirono di un sonno profondo, ma Elena non dormiva, agitava sulla cittadella la fiaccola, segnale per il ritorno della flotta greca imboscata al largo di Tenedo. Frattando Odisseo e Menelao avevano raggiunto la casa di Deifobo e col si impegnarono in una sanguinosa battaglia. Non si sa chi dei due uccise Deifobo. Taluni dicono che Elena stessa gli immerse una spada nella schiena; e questo suo gesto le permise di raggiungere sana e salva le navi greche. Il ritorno di Elena e Menelao a Sparta non fu tanto facile. Menelao incapp in una tempesta scatanata da Atena e perdette tutta la sua flotta salvo cinque vascelli che furono spinti dapprima a Creta, poi in Egitto, dove il re trascorse otto anni senza poter salpare per la Grecia. Si rec a Cipro, in Fenicia, in Etiopia e in Libia, bene accolto dai principi di quelle regioni che lo colmarono di doni ospitali. Giunse infine a Faro, dove la Ninfa Idotea gli consigli di impadronirsi del suo profetico padre Proteo, il dio del Mare: soltanto Proteo infatti poteva dirgli che cosa dovesse fare per rompere l'avverso incanto e assicurare alle sue navi un buon vento del sud. Menelao e i suoi compagni si impadronirono di lui, lo tennero ben saldo e lo costrinsero a profetizzare. Proteo annunci che Agamennone era stato ucciso e che Menelao doveva recarsi un'ultima volta in Egitto e propiziarsi gli di con ecatombi. Menelao obbed agli ordini di Proteo e non appena ebbe innalzato un cenotafio ad Agamennone, i venti spirarono finalmente favorevoli. Egli giunse a Sparta, accompagnato da Elena, il giorno stesso in cui Oreste vendicava la morte di Agamennone. Sulla morte di Elena esistono tre discordanti versioni. Secondo quanto era stato predetto da Proteo, essa ritorn a Sparta e col visse accanto a Menelao, in pace e prosperit, e assieme salirono ai Campi Elisi. La seconda versione dice che essa si rec in Tauride con Menelao e che Ifigenia li sacrific entrambi ad Artemide. Secondo la terza versione, Elena si sarebbe rifugiata a Rodi, presso la sua antica amica Polisso, vedova del re Tlepolemo, ucciso nella guerra di Troia al fianco dei Greci. Polisso mostr di accoglierla ospitalmente, ma decise di vendicarsi, affidando ad alcune ancelle, travestite da Erinni, il compito di impiccare Elena.

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