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Le organizzazioni tipologiche Centrale, lineare, radiale, griglia, corte , pettine, labirintica.

ar

A. Kostantinidis , variazioni tipologiche

0rganizzazione dello spazio

La logica insediativa: programma, luogo, gerarchie relazionali tra le parti e il tutto

Linizio: la logica insediativa. Lo studente_ dovr formulare e analizzare idee progettuali mediante disegni concettuali, modelli tridimensionali e commenti scritti. Temi : interpretazione del luogo del suo orientamento e della sua forma (morfologia ). organizzazione dellorganismo architettonico e sue qualit spaziali.

L. Kahn

0rganizzazione dello spazio

L.Kahn, Motherhouse, Domenican sisters convent , 1965-1968 Le Corbusier, Convento della Tourette, 1953_1960 Eveux- lArbresle, Francia

0rganizzazione centrale

A. Mantegna 1431_1506 Camera degli sposi

Organizzazione centralizzata: Spazialit inclusive Una organizzazione centralizzata una configurazione spaziale unitaria, assimilabile geometricamente ad un punto e consiste o di una aula semplice o di spazi secondari raggruppati intorno ad una spazialit dominate centrale. Esso lelemento unificante della composizione ed assume gerarchicamente il ruolo ordinatore della organizzazione. Gli spazi secondari sono normalmente ambiti subordinati rispetto allaula centrale, e possono essere equivalenti luno con laltro per funzione, forma e dimensioni o differire quando sono introdotte variazioni funzionali che tendono a modificare i rapporti di uguaglianza tra gli elementi costituenti linsieme. La forma centrale non ammette direzioni prevalenti. Solo in alcuni casi il moto di avvicinamento direzionato dalla presenza di un corpo che impone un accostamento principale al volume. ( Pantheon) In ogni caso lordine di movimento allinterno ad uno spazio centrale si configura in modo radiale o a spirale e termina sullasse verticale del centro geometrico. Lorganizzazioni centralizzate svolgono un ruolo importante sul piano fisico-percettivo quando: a- fissano luoghi nello spazio, introducendo riferimenti geometrici e dimensionali allinterno di una area in estensione. b- concludono composizioni assiali; C- svolgono il ruolo di forma-oggetto allinterno di un campo definito.

Organizzazioni centralizzate

Leonardo , progetti per chiese centrali S. Serlio, Esempi di chiese a pianta centrale
A.Palladio,La Rotonda Vicenza 1550 A. Palladio, villa Barbaro a Maser

Organizzazioni centralizzate

1954/59L. Kahn, Centro della comunit ebraica ,Trenton New Jersey

Organizzazioni centralizzate

S.Fehn, villa a Norrkoping Svezia 1963

Organizzazioni centralizzate

F. O. Gehry , Schnabel house 1989

Organizzazioni centralizzate

The tower house , A. van Eyck 1958

Organizzazione lineare

A.Libera, villa Malaparte Capri 1938/40 Caspar David Friedrich , Viandante sul mare di nebbia, 1818, Amburgo,

Organizzazioni lineari Una configurazione lineare costituita da una spazialit direzionata. Essa stabilisce da un lato una relazione funzionale tra un luogo di inizio ed una meta finale, dallaltro descrive lo spazio come luogo dellattraversamento. Una spazialit direzionata segna la progressione nel tempo attraverso il movimento includendo la possibilit della sosta. Possiamo sinteticamente descrivere alcune organizzazioni lineari: a. Una organizzazione lineare pu essere semplicemente costituita da un involucro direzionato, una semplice aula rettangolare. Questo schema pu arricchirsi attraverso la giustapposizione di cappelle, spazi minori subordinati che si succedono secondo un ritmo regolare lungo la direzione principale. b. Una organizzazione lineare pu essere costituita da una serie di spazi simili uniti luno con laltro mediante uno spazio comune. Sul piano percettivo potremo definire tale organizzazione come una sequenza di spazi ritmati dal succedersi regolare secondo la variazione A b A b A . In questa organizzazione assume particolare significato architettonico la soglia come luogo che descrive il passaggio da un ambiente all altro. c. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi simili uniti attraverso uno spazio distinto per funzione, forme e dimensione. Questultimo costituisce una canale direzionato servente sul quale si organizzano in modo irregolare o regolare gli ambienti serviti. d. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi dissimili per funzione, forma e dimensione uniti da uno spazio comune. c. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi dissimili o uguali per funzione forma e dimensione contenuti allinterno di uno spazio comune contenitore.

Organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione. Una strada vuol essere una costruzione. Questi spazi emergono da progetti e desunti da un ordine del movimento che distingua il movimento intermittente da quello continuo e che includa lidea di fermata . L. Kahn. Ci sono immagini che vanno lette in una sequenza prescritta, viceversa ci sono opere e configurazioni che non sono sequenziali ma che esprimono sul piano visivo e simbolico la simultaneit e la succesione. La simultaneit una qualit percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone lassimilazione sia in senso concettuale che visivo dellopera attraverso un immediato e contemporaneo possedimanto del rapporto tra canale e meta. La qualit essenziale e strutturale di questa configurazione la semplicit dello schema di base: unaula intesa come stanza direzionata, ununit spaziale introversa che mediante forti contrasti luce/ombra, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta losservatore in un cammino concettuale atemporale . La sequenza la condizione necessaria che manifesta la volont di uno spazio direzionato di raccontarsi attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi luno allaltro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. Lopera a poco a poco diventa un tutto e man mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo che regolamenta il nostro procedere ritmato dal canale verso la meta. La successione una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono luno allaltro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro percorrere allinterno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione trattenute insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene continuamente interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identita. Larchitettura spesso esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli dintenzionalit includeno allinterno di una stessa configurazione molteplici tensioni spaziali.

Organizzazione lineare

La simultaneit, la sequenza e la successione

organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione.

La simultaneit una qualit percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone lassimilazione sia in senso concettuale che visivo dellopera attraverso un immediato e contemporaneo possedimanto del rapporto tra canale e meta. La qualit essenziale e strutturale di questa configurazione la semplicit dello schema di base: unaula intesa come stanza direzionata, ununit spaziale introversa che mediante forti contrasti luce/ombra, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta losservatore in un cammino concettuale atemporale .

Organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione. La sequenza la condizione necessaria che manifesta la volont di uno spazio direzionato di raccontarsi attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi luno allaltro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. Lopera a poco a poco diventa un tutto e man mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo che regolamenta il nostro procedere ritmato dal canale verso la meta.

Organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione.

La successione una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono luno allaltro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro percorrere allinterno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione trattenute insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene continuamente interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identita. Larchitettura spesso esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli dintenzionalit includeno allinterno di una stessa configurazione molteplici tensioni spaziali.

Organizzazione lineare

1 Souto de Moura 2 Sean Godsell 3 Kengo Kuma

Organizzazione lineare

I percorsi possono essere relazionati agli spazi che uniscono nei seguenti modi.

Procedere tra gli spazi Secondo questo criterio il percorso lineare si sviluppa tra i singoli spazi : ognuno di questi mantiene una propria integrit ed identit funzionale e formale. Procedere attraverso gli spazi Un percorso pu attraversare uno spazio o pi spazi assialmente, obliquamente o lungo il suo bordo. Nellattraversare uno spazio il percorso distingue ambiti di sosta quelli per il movimento.

Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.

Procedere attraverso gli spazi Un percorso pu attraversare uno spazio o pi spazi assialmente, obliquamente o lungo il suo bordo. Nellattraversare uno spazio il percorso distingue ambiti di sosta quelli per il movimento. Tracciato regolatore

struttura

distribuzione

serventi /serviti

servente servito

R. MeierNeugebauer House Naples, Florida 1995 - 1998

Procedere tra gli spazi Secondo questo criterio il percorso lineare si sviluppa tra i singoli spazi : ognuno di questi mantiene una propria integrit ed identit funzionale e formale.

servente servito

Carlos Ferrater, casa unifamiliare 1999-01

Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.

A. Libera, casa Malaparte, Capri 1938/40

Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.

Y HOUSE Catskills, NY, United States, 1997-1999

Sospensione appoggio radicamento, terrazzamento

sospensione/scollaento appoggio

radicamento

terrazzamento

Sverre Fehn, Padiglione Paesi Nordici , Venezia 1958 Mies Van der Rohe, Padiglione Esposizione Universale,Barcellona 1929 Peter Zumthor, Terme di Vals, Svizzera 1999

Organizzazione lineare
Sospensione Il rapporto tra edificio e terreno stabilito in modo indiretto attraverso la sospensione del corpo di fabbrica. Questo principio costruttivo ed abitativo deriva dal sistema a palafitta e nella sua evoluzione tecnica e tecnologica si identifica con il sistema a telaio. Il peso ricondotto e concentrato incontrando travi e pilastri e da questultimi ricondotto al terreno sottostante attraversando i plinti di fondazione. Fienili in Galizia Le Corbusier, Convento della Tourette , 1957

Appoggio Il rapporto tra edificio e terreno stabilito attraverso il contatto diretto del corpo di fabbrica. Unica mediazione tra suolo naturale e piano artificiale leventuale presenza di un podio ( stilobate, basamento, piattaforma, terrazza ) necessario a regolarizzare e ad compensare lirregolarit del piano base e suolo.

Mies van der Rohe, Villa Tugendhat, Brno 1929/30 Acropoli di Atene

Radicamento/Terrazzamen to
Il rapporto tra edificio e suolo di tipo diretto . La spazialit di tipo ipogeo.

Souto de Moura, Oporto, Portugal Moledo House (1991 - 98) Machu Picchu ,Per, XV sec. d.C

Organizzazione lineare e orografia

Disposizione del corpo di fabbrica parallelamente alle curve di livello: sequenze tra muri e terrazzamenti
Disposizione del corpo di fabbrica ortogonalmente alle curve di livello: simultaneit tra canali e macchine prospettiche

Mies van der Rohe, Villa Tugendhat 1929/30 Granada, Alhambra

Il rapporto tra logica insediativa, morfologia e paesaggio: Gallerie e Terrazzi

Mies van der Rohe, Villa Tugendhat 1929/30 Peter Zumthor, Columba ,Colonia 2000/07

Organizzazione lineare

A.Palladio, Villa Emo Vicenza 1550

Organizzazione lineare

A.Libera, villa Malaparte Capri 1938/40

Le case Jaoul, Le corbusier 1952

Organizzazione lineare

Alcuni casi
Sistema lineare asimmetrico costituito da due campate a sviluppo parallelo e contiguo , contraddistinto dal rapporto tra spazi serviti e spazio servente. La configurazione caratterizzato da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto estroverso. Sistema lineare simmetrico costituito da tre campate a sviluppo parallelo e contiguo, contraddistinto dal rapporto servito/servente/servito ; configurazione caratterizzata da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto. Sistema lineare costituito da una sequenza regolare o irregolare di ambiti spaziali relazionati luno allaltro con strutture ripetitive a carattere servente, con andamento trasversale rispetto a quello principale. Lo schema della configurazione presenta la dualit tra un fronte chiuso e un fronte aperto.

4. Sistema lineare asimmetrico costituito da spazi simili uniti attraverso uno spazio distinto per funzione, forme e dimensione. Questultimo costituisce una canale direzionato servente sul quale si organizzano in modo irregolare o regolare gli spazi serviti. 5. Sistema lineare costituito da un unico invaso direzionato ad unica campata allinterno del quale vengono contenuti dei volumi serventi secondo una disposizione libera sia in senso longitudinale che trasversale regolamentata dal rispetto di una griglia strutturale modulare di base e dellorganizzazione delle funzioni. Lo schema della configurazione pu presentare la dualit tra un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto estroverso.

Organizzazione lineare analisi da uno spazio direzionato ad unica campata


Caso 1 Il principio insediativo nel contesto La griglia di riferimento e le misure fondamentali Sistema della circolazione e dellorientamento nello spazio Sistema delle funzioni: rapporto tra spazi serviti e serventi Sistema della struttura e principi tettonici

Michele Sanmicheli Villa La Soranza 1530

Organizzazione lineare

K. Kuma

Hiroshige Museum, 2000

Lorganizzazione a corte
chiuso/ aperto _ limite/soglia _ dentro/ fuori _ introverso/estroverso _

La corte come un pozzo La corte isolata prodotta da un recinto Un tessuto di pi corti regolare e irregolare Una organismo a pi corti

Can Hassan. Pianta dei nuclei residenziali anatolici- mesopotamici V millennio a.c. Ur, Palazzo Naram-Sin, 2100 c.a. a.C P. Mondrian

Lorganizzazione a corte

Mies Van der Rohe, Padiglione di Barcellona 1929 Peristilio casa pompeiana

Lorganizzazione a corte

La civilt mesopotamica Babilonia . La grande casa Catal Ooyuk ( Anatolia del sud) V millennio a.C

Lorganizzazione a corte

Catal Ooyuk ( Anatolia del sud) V millennio a.C

Ur.Quartiere occidentale III millennio a.C

Knossos. Creta XV_XVI sec. a.C

Lorganizzazione a corte Abitare la citt

Delo, le insulae e due case con cortile,III, IV sec. a.C.

Olinto dopo lampliamento Ippodameo, tre isolati e la Casa della buona fortuna. 432 a.C.

Lorganizzazione a corte Abitare la citt

Marzabotto, citt etrusca V sec. a.C. Planimetria della citt di fondazione Planimetria dellinsula dell Regiona IV Casa con cortile

Lorganizzazione a corte
La casa urbana pompeiana

Casa di Pansa, Pompei , II sec.a.C. (1 atrium, 2 ala, 3 tablinum, 4 peristylium, triclinium )

Lorganizzazione a corte La villa romana


C.Plnio al suo amico Gallo.
Ti meravigli per il fatto che mi sia di tanto diletto Laurentino - se preferisci Laurento; cesserai di meravigliarti quando conoscerai la grazia della villa, la bella disposizione del luogo, lo spazio litoraneo. Dista da Roma 17 mila passi. Vi si giunge non per una sola via; la raggiungono infatti sia la Laurentina che la Ostiense, ma bisogna abbandonare la Laurentina dalla 14 pietra miliare e l'Ostiense dall'11; con il cavallo il viaggio breve e leggero. La via tra boschi a tratti, talora il paesaggio si distende e si apre in vastissimi prati; molte greggi di pecore, molte mandrie di cavalli e di buoi, mandrie che che di inverno allontanatesi dai monti si ingrassano in quegli abbondanti pascoli al tepore primaverile.. La mia villa di campagna sufficiente alle necessit, e dalla gestione non dispendiosa. Nella zona anteriore un atrio modesto ma non meschino poi il portico che ruota in forma di lettera D e che racchiude un cortile piccolo ma allegro. .Eccellente rifugio nel temp avverso; infatti tutto protetto da vetrate molto alte in senso verticale. Di fronte si trova un cortile interno piacevole, poi un triclinio alquanto bello che va a declinare verso il litorale, quando il mare mosso dal vento africano leggermente sfiorato dalla risacca. Da ogni parte imposte o finestre non pi piccole delle porte e cos dai lati e dalla fronte guarda come tre mari; da tergo un cortile un portico - galleria, un cortile, di nuovo un portico, e subito dopo un atrio che guarda i boschi e i lontani monti. Alla sua sinistra alquanto pi interno - o nascosto - si trova un ampio cubicolo e subito accanto un cubicolo pi piccolo, questi con una finestra guoarda a oriente mentre una seconda finestra si volge a occidente; la marina sotto scivola per lungo tratto ma con pi sicurezza per la villa. Di contro a questo cubicolo c' uno spazio chiuso che trattiene il sole purissimo e lo accende, il mio appartamento invernale e palestra dei miei. Qui tacciono i venti, eccetto quelli che portano nembi, . Si annette a questo angolo un cubicolo curvato,a forma ricurva, che segue da ogni finestra il passare del sole Alla sua parete incassato un armadio a forma di biblioteca, adatto non tanto a studiare libri ma a leggiucchiare. Adiacente un vano camera da letto , inserito un passaggio che, sospeso in alto un tabulato fornito di tubi, dirige e distribuisce qui e l il vapore prodotto a temperatura salubre .La parte restante di questo lato riservata a servi e liberti, cosi ben messa che potrebbe ricevere gli i miei ospiti. Dall'altro lato si trova un elegantissimo cubicolo, e indi o un vasto cubicolo o media stanza da pranzo, questa risplende di sole e di mare .Accanto un cubicolo con anticamera , per altezza adatto all'estate e per le protezioni invernale. infatti sottratto ad ogni vento. Si congiungono a questo un altro cubicolo e una anticamera con una parete comune.. Indi la stanza per il bagno freddo, spaziosa e larga, alle pareti si insinuano due vasche come fossero esiliate, abbondantemente capaci ,se penserai che il mare in prossimit.. Sono adiacenti un untorio, una stanza sotterranea che irradia aria calda, e ancora adiacente una stanza di bagno caldo, poi due piccole stanze pi eleganti che sontuose;poi si affianca una meravigliosa piscina calda da cui mentre si nuota si guarda il mare, e non lontano lo sferisterio. Qui si erige una torre, sottostante due appartamenti- stanze- e altrettante all'interno..Si alza un'altra torre, in cui un cubicolo , il sole vi nasce e tramonta., una vasta cella delle provviste e un granaio, al di sotto un triclinio che sente del mare se non il suono e lo sciabordio., che infatti il rumore giunge ormai languente .Un viale di busso o rosmarino ,quando il busso si spoglia ; il busso , ove protetto da muri, cresce vigoroso; a cielo libero e aperto ai venti e, sebbene lontani gli spruzzi marini, si inaridisce. Vicino al viale in zona alquanto interna in forma circolare una tenera e ombrosa vigna..il moro e il fico, in gran numero, riveste l'orto , la terra vi infatti molto ferace per questi tipi di alberi,,meno per altri. Di li parte e si estende una galleria coperta Dall'una e dall'altra parte finestre , pi dalla parte del mare, dall'orto singole alternate a pi piccole. Di fronte al criptoportico un viale alberato odorato di viole. Il criptoportico accresce il tepore per il riflesso del sole, cos come trattiene il sole allontana il vento aquilone del nord, ugualmente si ferma il vento del sud .Spazio piacevole in inverno e ancor pi in estate.Infatti antimeridie iil porticoo-viale, e postmeridie il viale e la zona vina dell'orto con le sue obrecosi' le ombre cadono pi brevi e pi lunghe col crescere e rramontare del giorno. Il criptoportico soprattutto priva di sole quando questi brucia a picco. In cima al viale , dopo il criptoportico dell'orto-giardino, c' lo spazio I miei amori: lo ho posizionato da me. In essa l'eliocamino (...)

Gaio Plinio Cecilio Secondo 61-113 detto Plinio il Giovane Epistolario

Lorganizzazione a corte La villa romana Ville dellotium e fattorie rusticae


Configurazione compatta strutturata allinterno di un recinto che comprende unit funzionali distinte e organizzate intorno ad una corte o ad un peristilio. La ragione fondamentale di questa struttura compositiva la necessit di sicurezza. Le ville pi antiche, databili al II sec.a.C. sono semplici case sub- urbane, contadine dove non esiste una chiara distinzione tra gli spazi produttivi e quelli residenziali.

Virgilio, Georgiche - Bucoliche, edizione franco fiamminga, XV sec. Hall, Lord Leicester Library N.Poussin, Paesaggio con i funerali di Focione. 1648

Aggregazioni chiuse / introverse e organiche/estroverse


Due modelli contrastanti si affermano ai tempi dellantica Roma: la forma cubica e compatta e quella aperta e articolata . La forma compatta , come la Villa di Settefinetre dovuta non solo a motivi di sicurezza ma anche dalla stretta relazione di analogia che ancora la relaziona con il tipo urbano. Essa caratterizzata dalluso di geometrie chiuse e regolari, allinterno delle quali peristili, impluvi, logge e porticati offrono molteplici e differenziati sistemi di relazione con il contesto ambientale . La presenza di podi e basamenti tendono arimarcare che il rapporto con lambiente naturale deve essere fisicamente distaccato e escusivamente di tipo percettivo. La villa di forma aperta,organica, come Piazza Armerina, pi congeniale ad esaltare i caratteri ambientali e morfologici del luogo. Essa si espande in modo informale con una modalit compositiva di tipo aggregativo. Essa si espande mediante giustapposizione di blocchi edilizi caratterizzati sul piano tipologico descrivendo una composizione mutevole ed organica. Lassetto cubico esalta lambiente naturale, diventando contrappunto figurale finito rispetto al continuum spaziale dellambiente, mentre la struttura aperta ne diventa parte integrante, imitando le forme naturali e lirregolarit del profilo orografico.

Lorganizzazione a corte La villa romana a schema compatto

Villa di Boscoreale. I sec.a.C.

Configurazione compatta strutturata allinterno di un recinto che comprende unit funzionali distinte e organizzate intorno ad una corte o ad un peristilio. Le ville pi antiche, databili al II sec.a.C. sono semplici case sub- urbane, contadine, dove non esiste una chiara distinzione tra gli spazi produttivi e quelli residenziali.

Lorganizzazione a corte
La villa romana a schema compatto

Capua, La villa di San Rocco a Francolise 30 a.C.

Lorganizzazione a corte La villa romana a schema compatto

Villa di Settefinestre, I a.C. IV d.C.

La villa romana con sviluppo aperto/organico

Villa Adriana a Tivoli, II sec. d.C.

Lorganizzazione a corte La villa romana con sviluppo aperto/ organico

Villa di Piazza Armerina , III sec. d.C.

Lorganizzazione a corte compatta Villa a corte su terrazzamenti

Lorganizzazione a corte Palladio e luso dei modelli classici

Andrea Palladio Villa Thiene 1547

Lorganizzazione a corte Palladio e luso dei modelli classici

Andrea Palladio Villa Barbaro 1570

Organizzazione a corte Una organizzazione a corte parte da unidea di recinto, da una chiara separazione tra spazio in estensione e intimit protetta di uno luogo contenuto nellinterno. Lorganizzazione a corte assume quale fondamento geometrico un reticolo modulare; da un lato se ne caratterizza il limite esterno come bordo invalicabile ed introverso e dallaltro, una stanza interna ma esterna, un vuoto posto tra il cielo e la terra, assume quale nucleo centrale dellorganizzazione il ruolo di fulcro della struttura spaziale e funzionale. Luce, ventilazione , approvvigionamento delle acque, relazioni funzionali e distributive sono regolamentate dal rapporto tra la corte e gli ambienti che gli si organizzano perimetralmente. Lorganizzazione a corte pu consentire varianti tipologico-strutturali in base al grado di permeabilit e chiusura dellinvolucro: configurazioni ad U, ad L,ad I, a pi corti , documentano il grado di flessibilit che questa tipo di organizzazione consente in relazione alle caratteristiche morfologiche del contesto e del programma funzionale.

Le Corbusier, at Eveux-sur-Arbresle, near Lyon, France, 1957 to 1960.

Lorganizzazione a corte Configurazione ad U

J. Navarro Baldweg, La casa della pioggia, Santander 1979.

Lorganizzazione a corte Configurazione chiusa ipogea

Wang Shu, Ceramic House, 2004_06

Wang Shu, Ceramic House, 2004_06

Wang Shu, Ceramic House, 2004_06

Lorganizzazione a corte Configurazione a tre corti

Organizzazioni centralizzate

C. Baeza Casa Gaspar

Organizzazione a corte Configuazione ad unico corpo di fabbrica


Questo tipo di organizzazione definita da un recinto chiuso o aperto a seconda dellandamento orografico del terreno allintero del quale si giustappone un unico corpo di fabbrica costituito da due fasce funzionali una a carattere servente laltra, quella contigua alla corte, a carattere servito. Mentre lungo i perimetri esterni dovr essere garantito un forte grado di chiusura, allinterno il rapporto con la corte sar diretto.

Organizzazione a corte Configurazione ad unico corpo di fabbrica

Organizzazione a doppia corte Se il corpo di fabbrica viene traslato in modo tale che la sua posizione risulta compresa allinterno di due corti il rapporto tra servito e servente si modifica. Questa organizzazione rende possibile un pi diretto ed organico rapporto con gli spazi esterni recinti. Gli spazi serventi si dispongono alle due estremit del corpo di fabbrica svolgendo il ruolo di elementi di delimitazione dello spazio servito.

Organizzazione a corte Configurazione ad unico corpo di fabbrica

Organizzazione a doppia corte Questa organizzazione tipologica si basa sulla concentrazione degli spazi serventi in un unico corpo cavo in grado di svolgere o contribuire alla tettonica delledificio, liberamente disposto allinterno del corpo di fabbrica.

Organizzazione a corte Configurazione con corpo di fabbrica ad L, ad U, a T doppio T a corte chiusa.

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L 1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta

1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante

Organizzazione a corte /patio Configurazione dei corpi di fabbrica ad L e lineare Sviluppo planimetrico a singola corte aperta

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U 1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante

Organizzazione a corte /patio Configurazione dei corpi di fabbrica ad L e lineare Sviluppo planimetrico a singola corte aperta

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U 1 Sistema strutturale a telaio

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante

Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U Sezioni

Organizzazione radiale Una organizzazione radiale di spazi unisce elementi delle due organizzazioni centralizzate e lineari. Consiste in uno spazio centrale dominante dal quale si estendono in modo radiale una serie di organizzazioni lineari. Mentre una organizzazione centrale rappresenta uno spazialit introversa, una organizzazione radiale uno schema estroverso che si estende da un nucleo centrale verso in contesto che si sviluppa nellintorno. Come nellorganizzazione centrale il nucleo generalmente di forma regolare mentre gli elementi lineari possono avere funzione forma e dimensione uguale o differire luno dallaltro.

Organizzazione a griglia Una organizzazione a griglia consiste in una spazialit regolata da un modello di riferimento tettonico-spaziale sulla base di una maglia geometrica cartesiana . La capacit di una griglia risulta dalla sua regolarit e continuit, che permea gli elementi che organizza. Il suo modello geometrico stabilisce una riferimento costante per lorganizzazione spaziale degli elementi anche se dissimili per funzione, forma e dimensione. Una griglia in architettura rappresenta lordine tettonico , lossatura strutturale delledificio: un reticolo murario costituito da unit modulari (stanze) tridimensionali ripetute o una maglia di pilastri e travi. Entro il campo della griglia gli spazi possono coincidere omogeneamente con la struttura geometricao-spaziale di riferimento attraverso la ripetizione del modulo base , - un reticolo murario di un palazzo, una grande sala di una moschea- o coincidere solo parzialmente producendo una serie di eventi isolati regolati nel loro sviluppo dimensione e formale dalla griglia medesima. Nellorganizzazione a griglia consentito operare , rispetto alla configurazione di base , delle aggiunte o delle sottrazioni delle unit modulari. Queste manipolazioni formali -una corte interna, un pronao dingresso- possono essere adottate per migliorare il funzionamento funzionale dellorganismo architettonico senza mutare lidentit della struttura di base. Una griglia pu essere costruita anche in modo irregolare in una o pi direzioni : queste differenze dimensionali introducono delle variazioni sul modulo in modo tale da determinare delle relazioni gerarchiche allinterno della struttura.

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