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Linizio: la logica insediativa. Lo studente_ dovr formulare e analizzare idee progettuali mediante disegni concettuali, modelli tridimensionali e commenti scritti. Temi : interpretazione del luogo del suo orientamento e della sua forma (morfologia ). organizzazione dellorganismo architettonico e sue qualit spaziali.
L. Kahn
L.Kahn, Motherhouse, Domenican sisters convent , 1965-1968 Le Corbusier, Convento della Tourette, 1953_1960 Eveux- lArbresle, Francia
0rganizzazione centrale
Organizzazione centralizzata: Spazialit inclusive Una organizzazione centralizzata una configurazione spaziale unitaria, assimilabile geometricamente ad un punto e consiste o di una aula semplice o di spazi secondari raggruppati intorno ad una spazialit dominate centrale. Esso lelemento unificante della composizione ed assume gerarchicamente il ruolo ordinatore della organizzazione. Gli spazi secondari sono normalmente ambiti subordinati rispetto allaula centrale, e possono essere equivalenti luno con laltro per funzione, forma e dimensioni o differire quando sono introdotte variazioni funzionali che tendono a modificare i rapporti di uguaglianza tra gli elementi costituenti linsieme. La forma centrale non ammette direzioni prevalenti. Solo in alcuni casi il moto di avvicinamento direzionato dalla presenza di un corpo che impone un accostamento principale al volume. ( Pantheon) In ogni caso lordine di movimento allinterno ad uno spazio centrale si configura in modo radiale o a spirale e termina sullasse verticale del centro geometrico. Lorganizzazioni centralizzate svolgono un ruolo importante sul piano fisico-percettivo quando: a- fissano luoghi nello spazio, introducendo riferimenti geometrici e dimensionali allinterno di una area in estensione. b- concludono composizioni assiali; C- svolgono il ruolo di forma-oggetto allinterno di un campo definito.
Organizzazioni centralizzate
Leonardo , progetti per chiese centrali S. Serlio, Esempi di chiese a pianta centrale
A.Palladio,La Rotonda Vicenza 1550 A. Palladio, villa Barbaro a Maser
Organizzazioni centralizzate
Organizzazioni centralizzate
Organizzazioni centralizzate
Organizzazioni centralizzate
Organizzazione lineare
A.Libera, villa Malaparte Capri 1938/40 Caspar David Friedrich , Viandante sul mare di nebbia, 1818, Amburgo,
Organizzazioni lineari Una configurazione lineare costituita da una spazialit direzionata. Essa stabilisce da un lato una relazione funzionale tra un luogo di inizio ed una meta finale, dallaltro descrive lo spazio come luogo dellattraversamento. Una spazialit direzionata segna la progressione nel tempo attraverso il movimento includendo la possibilit della sosta. Possiamo sinteticamente descrivere alcune organizzazioni lineari: a. Una organizzazione lineare pu essere semplicemente costituita da un involucro direzionato, una semplice aula rettangolare. Questo schema pu arricchirsi attraverso la giustapposizione di cappelle, spazi minori subordinati che si succedono secondo un ritmo regolare lungo la direzione principale. b. Una organizzazione lineare pu essere costituita da una serie di spazi simili uniti luno con laltro mediante uno spazio comune. Sul piano percettivo potremo definire tale organizzazione come una sequenza di spazi ritmati dal succedersi regolare secondo la variazione A b A b A . In questa organizzazione assume particolare significato architettonico la soglia come luogo che descrive il passaggio da un ambiente all altro. c. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi simili uniti attraverso uno spazio distinto per funzione, forme e dimensione. Questultimo costituisce una canale direzionato servente sul quale si organizzano in modo irregolare o regolare gli ambienti serviti. d. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi dissimili per funzione, forma e dimensione uniti da uno spazio comune. c. Una organizzazione lineare pu essere costituita da spazi dissimili o uguali per funzione forma e dimensione contenuti allinterno di uno spazio comune contenitore.
Organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione. Una strada vuol essere una costruzione. Questi spazi emergono da progetti e desunti da un ordine del movimento che distingua il movimento intermittente da quello continuo e che includa lidea di fermata . L. Kahn. Ci sono immagini che vanno lette in una sequenza prescritta, viceversa ci sono opere e configurazioni che non sono sequenziali ma che esprimono sul piano visivo e simbolico la simultaneit e la succesione. La simultaneit una qualit percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone lassimilazione sia in senso concettuale che visivo dellopera attraverso un immediato e contemporaneo possedimanto del rapporto tra canale e meta. La qualit essenziale e strutturale di questa configurazione la semplicit dello schema di base: unaula intesa come stanza direzionata, ununit spaziale introversa che mediante forti contrasti luce/ombra, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta losservatore in un cammino concettuale atemporale . La sequenza la condizione necessaria che manifesta la volont di uno spazio direzionato di raccontarsi attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi luno allaltro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. Lopera a poco a poco diventa un tutto e man mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo che regolamenta il nostro procedere ritmato dal canale verso la meta. La successione una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono luno allaltro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro percorrere allinterno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione trattenute insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene continuamente interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identita. Larchitettura spesso esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli dintenzionalit includeno allinterno di una stessa configurazione molteplici tensioni spaziali.
Organizzazione lineare
La simultaneit una qualit percettiva dello spazio direzionato e non, che consente/impone lassimilazione sia in senso concettuale che visivo dellopera attraverso un immediato e contemporaneo possedimanto del rapporto tra canale e meta. La qualit essenziale e strutturale di questa configurazione la semplicit dello schema di base: unaula intesa come stanza direzionata, ununit spaziale introversa che mediante forti contrasti luce/ombra, materico/immaterico, scabro/levigato, dinamico/statico, orienta losservatore in un cammino concettuale atemporale .
Organizzazione lineare Simultaneit, sequenza e successione. La sequenza la condizione necessaria che manifesta la volont di uno spazio direzionato di raccontarsi attraverso il tempo, mediante una serie ordinata di elementi sintatticamente e gerarchicamente connessi luno allaltro atti ad esprimere un nucleo narrativo unitario. Lopera a poco a poco diventa un tutto e man mano che se ne accompagna lo svolgimento , ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo, ogni nuovo elemento in arrivo trova posto nellordine complessivo che regolamenta il nostro procedere ritmato dal canale verso la meta.
La successione una sequenza spezzata di eventi spaziali non regolamentati che si susseguono luno allaltro in un costante mutamento. Queste fasi assumono valore momentaneo in modo tale che ilnostro percorrere allinterno di uno spazio direzionato, sia costituito da una mera sommatoria di eccezione trattenute insieme da un elemento autonomo di connessione. Il rapporto tra canale e meta viene continuamente interrotto, rallentato , facendo si che ogni variazione assuma una propria identita. Larchitettura spesso esprime il contrasto paradossale tra diversi livelli dintenzionalit includeno allinterno di una stessa configurazione molteplici tensioni spaziali.
Organizzazione lineare
Organizzazione lineare
I percorsi possono essere relazionati agli spazi che uniscono nei seguenti modi.
Procedere tra gli spazi Secondo questo criterio il percorso lineare si sviluppa tra i singoli spazi : ognuno di questi mantiene una propria integrit ed identit funzionale e formale. Procedere attraverso gli spazi Un percorso pu attraversare uno spazio o pi spazi assialmente, obliquamente o lungo il suo bordo. Nellattraversare uno spazio il percorso distingue ambiti di sosta quelli per il movimento.
Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.
Procedere attraverso gli spazi Un percorso pu attraversare uno spazio o pi spazi assialmente, obliquamente o lungo il suo bordo. Nellattraversare uno spazio il percorso distingue ambiti di sosta quelli per il movimento. Tracciato regolatore
struttura
distribuzione
serventi /serviti
servente servito
Procedere tra gli spazi Secondo questo criterio il percorso lineare si sviluppa tra i singoli spazi : ognuno di questi mantiene una propria integrit ed identit funzionale e formale.
servente servito
Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.
Procedere in direzione di uno spazio. Il posizionamento di uno spazio determina la necessit del percorso.
sospensione/scollaento appoggio
radicamento
terrazzamento
Sverre Fehn, Padiglione Paesi Nordici , Venezia 1958 Mies Van der Rohe, Padiglione Esposizione Universale,Barcellona 1929 Peter Zumthor, Terme di Vals, Svizzera 1999
Organizzazione lineare
Sospensione Il rapporto tra edificio e terreno stabilito in modo indiretto attraverso la sospensione del corpo di fabbrica. Questo principio costruttivo ed abitativo deriva dal sistema a palafitta e nella sua evoluzione tecnica e tecnologica si identifica con il sistema a telaio. Il peso ricondotto e concentrato incontrando travi e pilastri e da questultimi ricondotto al terreno sottostante attraversando i plinti di fondazione. Fienili in Galizia Le Corbusier, Convento della Tourette , 1957
Appoggio Il rapporto tra edificio e terreno stabilito attraverso il contatto diretto del corpo di fabbrica. Unica mediazione tra suolo naturale e piano artificiale leventuale presenza di un podio ( stilobate, basamento, piattaforma, terrazza ) necessario a regolarizzare e ad compensare lirregolarit del piano base e suolo.
Mies van der Rohe, Villa Tugendhat, Brno 1929/30 Acropoli di Atene
Radicamento/Terrazzamen to
Il rapporto tra edificio e suolo di tipo diretto . La spazialit di tipo ipogeo.
Souto de Moura, Oporto, Portugal Moledo House (1991 - 98) Machu Picchu ,Per, XV sec. d.C
Disposizione del corpo di fabbrica parallelamente alle curve di livello: sequenze tra muri e terrazzamenti
Disposizione del corpo di fabbrica ortogonalmente alle curve di livello: simultaneit tra canali e macchine prospettiche
Mies van der Rohe, Villa Tugendhat 1929/30 Peter Zumthor, Columba ,Colonia 2000/07
Organizzazione lineare
Organizzazione lineare
Organizzazione lineare
Alcuni casi
Sistema lineare asimmetrico costituito da due campate a sviluppo parallelo e contiguo , contraddistinto dal rapporto tra spazi serviti e spazio servente. La configurazione caratterizzato da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto estroverso. Sistema lineare simmetrico costituito da tre campate a sviluppo parallelo e contiguo, contraddistinto dal rapporto servito/servente/servito ; configurazione caratterizzata da un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto. Sistema lineare costituito da una sequenza regolare o irregolare di ambiti spaziali relazionati luno allaltro con strutture ripetitive a carattere servente, con andamento trasversale rispetto a quello principale. Lo schema della configurazione presenta la dualit tra un fronte chiuso e un fronte aperto.
4. Sistema lineare asimmetrico costituito da spazi simili uniti attraverso uno spazio distinto per funzione, forme e dimensione. Questultimo costituisce una canale direzionato servente sul quale si organizzano in modo irregolare o regolare gli spazi serviti. 5. Sistema lineare costituito da un unico invaso direzionato ad unica campata allinterno del quale vengono contenuti dei volumi serventi secondo una disposizione libera sia in senso longitudinale che trasversale regolamentata dal rispetto di una griglia strutturale modulare di base e dellorganizzazione delle funzioni. Lo schema della configurazione pu presentare la dualit tra un fronte chiuso ed introverso e un fronte aperto estroverso.
Organizzazione lineare
K. Kuma
Lorganizzazione a corte
chiuso/ aperto _ limite/soglia _ dentro/ fuori _ introverso/estroverso _
La corte come un pozzo La corte isolata prodotta da un recinto Un tessuto di pi corti regolare e irregolare Una organismo a pi corti
Can Hassan. Pianta dei nuclei residenziali anatolici- mesopotamici V millennio a.c. Ur, Palazzo Naram-Sin, 2100 c.a. a.C P. Mondrian
Lorganizzazione a corte
Mies Van der Rohe, Padiglione di Barcellona 1929 Peristilio casa pompeiana
Lorganizzazione a corte
La civilt mesopotamica Babilonia . La grande casa Catal Ooyuk ( Anatolia del sud) V millennio a.C
Lorganizzazione a corte
Olinto dopo lampliamento Ippodameo, tre isolati e la Casa della buona fortuna. 432 a.C.
Marzabotto, citt etrusca V sec. a.C. Planimetria della citt di fondazione Planimetria dellinsula dell Regiona IV Casa con cortile
Lorganizzazione a corte
La casa urbana pompeiana
Virgilio, Georgiche - Bucoliche, edizione franco fiamminga, XV sec. Hall, Lord Leicester Library N.Poussin, Paesaggio con i funerali di Focione. 1648
Configurazione compatta strutturata allinterno di un recinto che comprende unit funzionali distinte e organizzate intorno ad una corte o ad un peristilio. Le ville pi antiche, databili al II sec.a.C. sono semplici case sub- urbane, contadine, dove non esiste una chiara distinzione tra gli spazi produttivi e quelli residenziali.
Lorganizzazione a corte
La villa romana a schema compatto
Organizzazione a corte Una organizzazione a corte parte da unidea di recinto, da una chiara separazione tra spazio in estensione e intimit protetta di uno luogo contenuto nellinterno. Lorganizzazione a corte assume quale fondamento geometrico un reticolo modulare; da un lato se ne caratterizza il limite esterno come bordo invalicabile ed introverso e dallaltro, una stanza interna ma esterna, un vuoto posto tra il cielo e la terra, assume quale nucleo centrale dellorganizzazione il ruolo di fulcro della struttura spaziale e funzionale. Luce, ventilazione , approvvigionamento delle acque, relazioni funzionali e distributive sono regolamentate dal rapporto tra la corte e gli ambienti che gli si organizzano perimetralmente. Lorganizzazione a corte pu consentire varianti tipologico-strutturali in base al grado di permeabilit e chiusura dellinvolucro: configurazioni ad U, ad L,ad I, a pi corti , documentano il grado di flessibilit che questa tipo di organizzazione consente in relazione alle caratteristiche morfologiche del contesto e del programma funzionale.
Organizzazioni centralizzate
Organizzazione a doppia corte Se il corpo di fabbrica viene traslato in modo tale che la sua posizione risulta compresa allinterno di due corti il rapporto tra servito e servente si modifica. Questa organizzazione rende possibile un pi diretto ed organico rapporto con gli spazi esterni recinti. Gli spazi serventi si dispongono alle due estremit del corpo di fabbrica svolgendo il ruolo di elementi di delimitazione dello spazio servito.
Organizzazione a doppia corte Questa organizzazione tipologica si basa sulla concentrazione degli spazi serventi in un unico corpo cavo in grado di svolgere o contribuire alla tettonica delledificio, liberamente disposto allinterno del corpo di fabbrica.
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L 1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad L Sviluppo planimetrico a doppia corte aperta
1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante
Organizzazione a corte /patio Configurazione dei corpi di fabbrica ad L e lineare Sviluppo planimetrico a singola corte aperta
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U 1 Sistema strutturale a telaio 2 Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante 3 Sistema strutturale a cellule aperte in muratura portante
Organizzazione a corte /patio Configurazione dei corpi di fabbrica ad L e lineare Sviluppo planimetrico a singola corte aperta
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U 1 Sistema strutturale a telaio
Organizzazione a corte /patio Configurazione del corpo di fabbrica ad U Sistema strutturale a setti paralleli in muratura portante
Organizzazione radiale Una organizzazione radiale di spazi unisce elementi delle due organizzazioni centralizzate e lineari. Consiste in uno spazio centrale dominante dal quale si estendono in modo radiale una serie di organizzazioni lineari. Mentre una organizzazione centrale rappresenta uno spazialit introversa, una organizzazione radiale uno schema estroverso che si estende da un nucleo centrale verso in contesto che si sviluppa nellintorno. Come nellorganizzazione centrale il nucleo generalmente di forma regolare mentre gli elementi lineari possono avere funzione forma e dimensione uguale o differire luno dallaltro.
Organizzazione a griglia Una organizzazione a griglia consiste in una spazialit regolata da un modello di riferimento tettonico-spaziale sulla base di una maglia geometrica cartesiana . La capacit di una griglia risulta dalla sua regolarit e continuit, che permea gli elementi che organizza. Il suo modello geometrico stabilisce una riferimento costante per lorganizzazione spaziale degli elementi anche se dissimili per funzione, forma e dimensione. Una griglia in architettura rappresenta lordine tettonico , lossatura strutturale delledificio: un reticolo murario costituito da unit modulari (stanze) tridimensionali ripetute o una maglia di pilastri e travi. Entro il campo della griglia gli spazi possono coincidere omogeneamente con la struttura geometricao-spaziale di riferimento attraverso la ripetizione del modulo base , - un reticolo murario di un palazzo, una grande sala di una moschea- o coincidere solo parzialmente producendo una serie di eventi isolati regolati nel loro sviluppo dimensione e formale dalla griglia medesima. Nellorganizzazione a griglia consentito operare , rispetto alla configurazione di base , delle aggiunte o delle sottrazioni delle unit modulari. Queste manipolazioni formali -una corte interna, un pronao dingresso- possono essere adottate per migliorare il funzionamento funzionale dellorganismo architettonico senza mutare lidentit della struttura di base. Una griglia pu essere costruita anche in modo irregolare in una o pi direzioni : queste differenze dimensionali introducono delle variazioni sul modulo in modo tale da determinare delle relazioni gerarchiche allinterno della struttura.