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Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa E COS SI DIVENTA UOMINI, SI DIVENTA CRISTIANI 1.

. Resistente, non santo Dietrich Bonhoeffer un teologo protestante impiccato nel 1945 per aver partecipato al tentativo (fallito) di eliminare Adolf Hitler ordito dalla mmi raglio Canaris, e che vide coinvolti pezzi di apparato dello Stato. Bonhoeffer muore non da santo (come Kolbe, per fare un ese mpio), ma da oppositore politico che si posto con lucidit il problema del tirannicidio e se ne assunto la responsabilit, fino alle estre me conseguenze (politiche, etiche, religiose). La sua opera ma ggiore (l Etica) ri masta incompiuta. Ha scritto profeticamente: Proprio il fra mme nto pu rinviare ad un compi me nto pi alto, non pi realizzabile dalluomo. Il frammen to (un libro, una vita) responsabilizza anche coloro che verranno, facendone i potenziali artefici di quella completezza che fu i mpossibile in precedenza. Lopera e la vita di Bonhoeffer hanno ancora da co mpiersi. E lo chiedono qui ed ora, perch i problemi a cui lui cerc di rispondere sono pi che mai urgenti, nella consapevolezza che l origine dellazione non il pensiero ma la disponibilit alla responsabilit . Mi sono chiesto spesse volte dove passi il confine tra la necessaria resistenza e laltrettanto necessaria resa davanti al destino . Non ci riguarda questo, in un mome nto in cui il destino ha preso le sembianze della me ga ma cchina mondiale e siamo chia mati alla resistenza quotidianamente perch lumano possa sopravvivere, anche al suo livello pi elementare? I limiti tra resistenza e resa non si possono deter minare sul piano dei principi; luna e laltra devono essere presenti e assunte con decisione. La fede esige questo agire mo bile e vivo. Solo noi possia mo affrontare e rendere feconda la situazione che di volta in volta ci si presenta. 2. Il tempo non religioso, il nostro tempo Il nostro il te mpo completa me nte non religioso annunciato da Bonhoeffer. Per fortuna, aggiungiamo noi. Ges venuto proprio ad abolire la religione, a distruggere la separatezza del sacro, salvo porre le basi perch una nuova separatezza nascesse, una nuova sfera sacrale. La scelta che oggi malgrado le cicliche analisi sociologiche sulla nascita o sulla morte della religione accettare o meno la separatezza. Qui noi abbiamo da compiere il frammento lasciatoci dal teologo tedesco. Non dobbia mo accettare che Dio sia relegato nelle zone marginali della vita (la nascita, la morte), per esserne semmai espulso col progresso scientifico. No: Ges Cristo recla ma il centro della vita. Come pu Cristo diventare il signore anche dei non-religiosi? Sicuramente non in maniera religiosa. Io vorrei parlare di Dio non ai li miti, ma al centro, non nelle debolezze, ma nella forza, non dunque in relazione alla morte e alla colpa, ma nella vita e nel bene delluomo []. La Chiesa non sta l dove vengono me no le capacit u mane, ai limiti, ma sta al centro del villaggio. Per questo, dice Bonhoeffer, necessario leggere sempre il Nuovo Testamento alla luce del Vecchio, dove ci sono uo mini che vivono nella pienezza la loro mondanit, senza nessuna fuga platonizzante verso altri mondi, e che dunque si battono per questa vita (Benedetto il Signore, il mi o Signore, che addestra le mie mani alla guerra, le mie dita alla battaglia, mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione, mi o scudo in cui confido, recita il Sal mo 144). Uo mini fedeli alla terra, completamente disinteressati al problema della salvezza individuale dellani ma (lascito della cultura greca, a partire dal pitagoris mo). Non si tratta infatti dellaldil, ma di questo mondo, di co me creato, conservato, articolato secondo leggi, riconciliato e rinnovato. Nellevangelo ci che oltre questo mo ndo intende essere per questo mondo. Il linguaggio religioso ha esaurito la sua carica. Esso deve ammut olire perch in un mondo non religioso diventa linguaggio speciale, idioletto di piccole comunit autoreferenziali. E il nostro essere cristiani oggi consister solo in due cose: nel

pregare e nelloperare ci che giusto . Bonhoeffer profetizza un te mpo in cui di nuovo gli uomini potranno pronunciare pubblica mente il no me di Dio, e il mo ndo ne sar trasformato, come lo fu dalle parole di Ges. Sar il linguaggio di una nuova giustizia e di una nuova verit, il linguaggio che annuncia la pace di Dio con gli uomini e la vicinanza del suo Regno. Ma fino ad allora la causa dei cristiani sar silenziosa e nascosta, fatta di preghiera, azione responsabile e attesa fiduciosa del te mpo di Dio. 3. Le domande che reclamano risposta Resistenza e resa raccoglie le lettere che Bonhoeffer scrisse nel carcere in cui fu rinchiuso per circa due anni, lettere inviate ai fa miliari e alla mico Eberhard Bethge, che poi le raccolse facendone un libro dirompente non solo per la teologia contemporanea. Le domande che aspettano ancora una risposta: che cosa significa vivere senza Dio davanti a Dio rispetto alla questione dei sacra menti e del culto religioso? Le for me di preghiera elaborate nel corso dei millenni non sono tutte inevitabilmente religiose? La testimonianza che ci viene richiesta non deve necessariamente dissolversi nella mondanit del mondo e nellincontro con il volto dellaltro (poich Ges non altri che lessere-per-laltro)? ancora accettabile che esistano luoghi di culto se Ges Cristo deve essere al centro del villaggio? ancora possibile distinguere cristiani e non cristiani sulla base delladesione a precetti di fede, o sono le vite a testimoniare di un adesione esplicita o i mplicita al Cristo? Quando si completamente rinunciato a fare qualcosa di noi stessi un santo, un peccatore pentito o un uomo di chiesa (una cosiddetta figura sacerdotale), un giusto o un ingiusto, un malato o un sano - , e questo io chiamo essere-aldiqu, cio vivere nella pienezza degli i mpegni, dei problemi, dei successi e degli insuccessi, delle esperienze e delle perplessit allora ci si getta completamente nelle braccia di Dio, allora non si prendono pi sul serio le proprie sofferenze, ma le sofferenze di Dio nel mondo, allora si veglia con Cristo nei Getsemani, e, io credo, questa fede, questa metanoia; e cos si diventa uomini, si diventa cristiani. (apparso sul numero inaugurale di Soglie, ottobre/novembre 2003)

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