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Il posizionamento del pz sul letto operatorio costituisce

un'attivit che deve essere svolta sotto controllo medico e pi


in particolare dell'anestesista che vigila sul regolare
posizionamento del pz
Il corretto posizionamento costituisce uno dei momenti pi importanti
del processodi assistenzaal pz in salaoperatoria.
Un errore pu comportare gravi danni spesso con lesioni nervose
permanenti.
L'importanza del corretto posizionamento
ancora pi evidente sia alla luce delle nuove
tecniche chirurgiche , sia per interventi di
chirurgia maggiore che talvolta si
prolungano per molte ore.
Il posizionamento dell'operando sul letto operatorio
Posizioni del pz. sul letto operatorio
La scelta della posizione indicata
dall'approccio chirurgico
1. Posizione supina (interventi all'addome o al torace torace)
2. Posizione laterale (int. Torace, loggia renale, anca)
3. Posizione litotomica (int. perianali, ginecologici, urologici)
4. Posizione prona ( int. sulla colonna)
OPERATORE ha la responsabilit di:
identificare la posizione che garantisce la migliore esposizione chirurgica
in relazione al tipo di intervento.
ANESTESISTA ha la responsabilit di :
collaborare con il 1 operatore nell'identificare la posizione che garantisce
la migliore esposizione chirurgica compatibilmente con la necessit di
assiscurare omeostaasi respiratoria e cardiovascolare.
INFERMIERE di sala : ha la responsabilit di posizionare il pz. secondo le
indicazioni del 1 operatore e dell'anestesista .
Assicurare la protezione dei punti di compressione
tutti verificano :
Eventuale presenza di aree ad alto rischio
Preesistenti limitazioni funzionali articolari al collo ed agli arti
Assenza di mollette, forcine o similari (nascoste fra i capelli o dalla cuffietta)
Responsabilit dei professionisti
Posizione supina (interventi all'addome o al torace )
Rischio di lesioni da pressione (occipite,processi spinosi vertebre
toraciche, zona sacrale, olecrano,gomiti,calcagni)
Dolori alla schiena per l'appiattimento dell'asse vertebrale a seguito
della somministrazione di miorilassanti
Posizione laterale (Interventi Torace, / Loggia renale, /Anca)
:complicanze:
Rischio di lesioni da pressione (orecchio, acromion, cresta iliaca,
trocantere, condili laterali delle ginocchia , malleoli)
Nella toracotomia dolore al braccio e spalla omolaterale per
iperestensione dell'articolazione gleno omerale e
Stiramento di nervi e tendini
Posizione prona ( int. sulla colonna)
Posizione prona :complicanze:
Rischio di lesioni da pressione (mammelle D- Genitali U. orecchio , occhi,
rotule, punta dei piedi)
Rischio di estubazione accidentale
Rischio di stiramento del plesso brachiale e delle
sue strutture vascolari
Posizioni del pz. sul letto operatorio
Posizione trendelemburgh
Complicanze:
Aumento del ritorno venoso e del precarico
Rischio di scompenso cardiaco acuto in pt
con patologia cardiaca
Posizione anti trendelemburgh
Interventi su testa o collo .
Complicanze: stasi venosa arti inferiori
Rischio di T.V.P.
Posizioni del pz. sul letto operatorio
Posizione litotomica (int. perianali, ginecologici, urologici)
Posizione litotomica :complicanze:
Rischio di lesioni da pressione (occipite,processi spinosi vertebre toraciche,
olecrano ulnare epicondili omerali e femorali, zona sacrale)
Rischio di lussazione dell'anca stiramento di nervi, tendini dell'articolazione
Aumento della pressione intraddominale : pu favorire comparsa di zone
atelettasiche alle basi polmonari
Rischio di ipotensione nella fase di riposizionamento degli
arti inferiori
Posizione litotomica
1) Provare la posizione definitiva che si terr durante l'intervento prima della
somministrazione dell'anestesia per evidenziare dolori all'articolazione coxo
femorale o al rachide.
2) L'angolazione della coscia sul tronco max 90, le gambe parallele al piano del
pavimento
3) Manovrare, ove possibile, i gambali elettricamente.
4)Dopo il posizionamento controllare gli adduttori in sede inguinale
5)Controllare l'appoggio della gamba nello stivale (compressione dei nervi)
6) Non lasciare la mano fra il morsetto e l'anca senza protezione
7) Controllare il pz durante e dopo ogni cambiamento di posizione in modo
particolare i punti critici di trazione e compressione ( braccia, gamba alloggiata
nello stivaletto, articolazione coxo-femorale)
Tipo di anestesia :
Tipo di Anestesia
Sedazione
Regionale
Generale
Tipo di anestesia :
Tipo di Anestesia
Sedazione conscia :
Si ottiene attraverso la somministrazione di sedativi endovenosi a breve
durata d'azione ( Midazolam /Tiopentone sodico)
a) Riduce il livello di coscienza ma il pz in grado di rispondere a stimoli
fisici e verbali
a) Viene conservata la respirazione autonoma ed i riflessi delle vie aeree
a) indicata per interventi di chirurgia plastica, biopsia polmonare,
broncoscopie, colonscopie
a) Usata spesso in associazione ad anestetico loco regionale
Tipo di anestesia :
Vantaggi sono : riduzione di paura e dell'ansia, amnesia, riduzione del
dolore, migliore collaborazione da parte del pz
Svantaggi : depressione del centro del respiro e ipotensione.
MANOVRE DI EMERGENZA
Sedazione conscia :
Tipo di anestesia :
Anestesia Regionale
Tecnica che attraverso l'applicazione o l'infiltrazione di anestetici locali,
provoca un blocco degli impulsi nervosi con conseguente paralisi e perdita di
sensibilit temporanei e reversibili :
VANTAGGI:
Mantenimento dello stato di coscienza
Minori ripercussioni cardiovascolari e respiratorie soprattutto per pazienti
in condizioni generali compromesse
Ottimale controllo del dolore postoperatorio
Riduzione dei tempi di degenza
SVANTAGGI:
Necessit di sedare il pt
Non applicabile in tutti i distretti corporei
Tipo di anestesia :
Anestesia Regionale
Pu essere :
Subaracnoidea o Spinale
Epidurale
Locale
Si ottiene attraverso l'iniezione di un anestetico nel sottocute.
Anestesia Locale
Si ha perdita di sensibilit nell'area da sottoporre ad intervento per
blocco delle terminazioni nervose periferiche.
L'anestetico viene iniettato nel sottocute ( o applicato per via topica)
pu essere iniettato
a livello di un plesso nervoso:
brachiale, lombare, cervicale,
o di un tronco nervoso :
sciatico, ulnare, digitale
Interventi di
chirurgia di minore
per
estensione e per
tempi limitati 20-30
'
Tipo di anestesia :
Anestesia Regionale
Subaracnoidea o Spinale :
si ottiene iniettando l'anestetico nello spazio subaracnoideo
Tipo di anestesia :
Anestesia Regionale Subaracnoidea o Spinale :
Di rapida esecuzione con pronta realizzazione del blocco
neuromuscolare
Indicata nella chirurgia perineale, urologica bassa, degli arti
inferiori, vascolare e ostetrica
COMPLICANZE:
Ipotensione per vasoplegia
Cefalea per fuoriuscita di liquor dal foro della dura madre a
seguito della puntura lombare rischio di contaminazione del liquor
Tipo di anestesia : Anestesia Regionale
Epidurale :
Si ottiene iniettando l'anestetico nel canale vertebrale all'esterno
della dura madre
Blocca la trasmissione degli impulsi dolorifici dalle radice dei nervi
spinali
E' possibile posizionare in situ un cateterino attraverso il quale
viene infuso il farmaco anestetico. Ci consente anche la gestione
del dolore postoperatorio per alcuni giorni
Epidurale :
Previa anestesia locale
lo spazio peridurale si raggiunge con un ago speciale (ago di Tuohy) , che
permette la percezione tattile dei vari piani e leventuale posizionamento di un
catetere peridurale;
attraverso questo catetere possibile ottenere unanestesia continua o
controllare il dolore post-operatorio importante, solitamente mediante
linfusione di farmaci
Tipo di anestesia :
Anestesia GENERALE
Processo farmaco indotto reversibile e controllabile che
consente lo svolgimento delle procedure chirurgiche per
tempi anche molto lunghi
L'anestesiologia quindi quella branca della medicina che si occupa di
annullare la sensibilit dolorifica e la coscienza durante un intervento di
chirurgia o durante una procedura invasiva
Gli scopi dell'anestesia sono: la soppressione dello stato di
coscienza (IPNOSI) l'abolizione del dolore (ANALGESIA), il
rilassamento dei muscoli (MIORISOLUZIONE), l'abolizione del
ricordo (AMNESIA) e la riduzione delle complicazioni legate allo
stress chirurgico.
Tipo di anestesia :
Componenti Anestesia GENERALE
Controllo della coscienza:
Amnesia:
le informazioni non giungono al SNC o non vengono memorizzate
Narcosi : alterazione della coscienza : sonno
stupore
coma
Analgesia:
Soppressione dei riflessi, abolizione della sensibilit e del dolore
Miorisoluzione:
Paralisi muscolare che facilita le manovre chirurgiche e di intubazione
Tipo di anestesia :
Fasi Anestesia GENERALE
1. Induzione
2. Mantenimento
3. Risveglio
Lanestesia generale prevede 3 fasi:
Tipo di anestesia :
Fasi Anestesia GENERALE
a) La perdita di coscienza attraverso un farmaco ipnoinducente per
via endovenosa ( tiopentone, /propofol) o per via inalatoria (isoflurano)
a) Il rilassamento muscolare attraverso un farmaco miorilassante
(succinilcolina, pancuronio )
a) Intensa analgesia attraverso oppioidi di sintesi ( fentanil )
Posizionamento di un tubo endotracheale
Collegamento ad apparecchio per Ventilazione Meccanica
Induzione la fase iniziale in cui si ottiene:
Tipo di anestesia :
Fasi Anestesia GENERALE
Vengono mantenuti costanti lipnosi, la riduzione dei riflessi e
la miorisoluzione attraverso boli ripetuti o infusione continua
con pompe infusionali
Mantenimento: la fase che segue levoluzione dellatto chirurgico
Controllo degli effetti collaterali :
1. Depressione miocardica/ bradicardia
2. Ipotensione/vasodilatazione
3. Ipossia / Ventilazione Meccanica
Tipo di anestesia :
Fasi Anestesia GENERALE
Risveglio : al termine dellintervento chirurgico si riducono gli
anestetici ed il pt inizia a risvegliarsi
Si stabilizzano le funzioni vitali :
Recupero della coscienza
Controllo muscolare della respirazione
Stabilit emodinamica
Equilibrio metabolico ( termico- acidobasico-elettrolitico)
Tipo di anestesia :
Fase del Risveglio
Vigilanza
Monitoraggio
selettivo
Accertamento
regolare
Documentazione
tempestiva
SALA di
RISVEGLIO
Tipo di anestesia :
Controlli INFERMIERISTICI
a. Stato di coscienza
b. Monitoraggio continuo
c. Valutazione quali quantitativa materiale drenato e di
eventuali sanguinamenti sottocutanei
d. Controllo fluidi e bilancio idroelettrolitico
e. Valutazione del dolore e somministrazione farmaci analgesici
f. Valutazione presenza di nausea e vomito, mantenimento
della posizione di sicurezza
g. Valutazione recupero sensibilit e dellattivit motoria
dellarea interessata allanestesia regionale
Interventi intensivi in caso di complicanze acute
Tipo di anestesia :
COMPLICANZE ACUTE
a. Ostruzione viee aeree da caduta della lingua o successiva a vomito ab ingestis
b. Ipotensione da farmaci anestetici (vasodilatazione) o da perdita di liquidi
(emorragia)
c. Depressione respiratoria ( ipoventilazione, ipossia)
d. Depressione cardiocircolatoria (scompenso cardiaco, aritmie, riduzione della
gitttata cardiaca)
e. Ipotermia
f. Agitazione e delirio
Controllo, valutazione e registrazione dei parametri ogni 5, fino
al completo risveglio.
Successivamente se la situazione stabile ogni 15
Tipo di anestesia :
Ipotemia accidentale perioperatoria
a. Temperatura centrale < 36 C
b. 50-90 % dei pz sviluppa questa complicanza
c. Fattori legati ai farmaci anestetici:
1. Vasodilatazione periferica
2. Inibizione da brivido
d. Fattori legati allintervento:
1. Esposizione dei visceri
2. Durata dellintervento
3. Elevati volumi di soluzioni di lavaggio
Tipo di anestesia :
Complicanze dellIpotemia
a. Rischio di ipertensione e di ischemia miocardica ( liberazione di
catecolamine adrenergiche)
b. Rischio emorragico (riduzione di disponibilit di attivatori piastrinici)
c. Rischio infettivo per depressione del sistema immunitario (cortisolo) e
ipossia tissutale (vasocostrizione)
d. Rischio di aritmia per rallentamento del sistema di conduzione
e. Prolungamento dei tempi di risveglio per riduzione del metabolismo epatico
e renale e riduzione dellescrezione degli anestetici
Tipo di anestesia :
Gestione dellIpotemia
a. Monitoraggio temperatura corporea
b. Riduzione della dispersione di calore mantenendo una temperatura
ambientale di almeno 21C e coprendo il pz con coperte
c. Riscaldamento attivo con riscaldatore ad aria forzata o coperte
termiche
d. Mantenimento della temperatura con infusione di liquidi riscaldati a
37C
Tipo di anestesia :
Sala Risveglio
a. AFFRONTARE SITUAZIONI DI EMERGENZA
Reintubazione
Reintervento
Ipotensione
Gravi emorragie
Aritmie
Arresto Cardiocircolatorio
Tipo di anestesia :
FARMACI
Antiemetici
Diuretici
Antidolorifici
insulina
Inotropi
Antipertensivi
Prostigmina
Anestetici
Naloxone
Antiaritmici
Dimissione da sala risveglio
Postanesthesia care unit recovery and discharge scoring
(Modified Aldrete Score)1
Tipo di anestesia :
Dimissione da sala risveglio
Postanesthesia care unit recovery and discharge
scoring (Modified Aldrete Score)1
Tipo di anestesia :
Dimissione da sala risveglio
Pz completamente cosciente risponde alla voce ed al tocco
E in grado di mantenere la perviet delle vie aeree, normale riflesso
della tosse
Capace di muovere tutti gli arti
Sat O
2
> 92 % F.R. 10-20 atti minuto
Emodinamica stabile P.A. e F.C. +/- 20 % dei valori preoperatori
Non presenti aritmie o sanguinamenti persistenti
Dolore e vomito controllati
T.C. > 36 C
Ossigenoterapia e terapia idratante sono documentate
Tipo di anestesia :
Continuit delle cure
Trasmissioni di informazioni fra equipe:
Tipo di intervento, tipo anestesia, posizione sul letto operatorio
Segni vitali al momento di trasferimento
Diuresi
Presenza di drenaggi, catetere vescicale, sondino n.g.
Vie infusive periferiche o centrali
Quantit e qualit delle perdite ematiche
Fluidi somministrati
Eventuali eventi critici insorti
Terapie in corso ( antalgica, antiemetica)
Eventuali prescrizioni

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