MECCANICA COMPUTAZIONALE
Capitolo 6
Universit degli Studi di Firenze Dipartimento di Ingegneria Civile Corso di Meccanica Computazionale
Introduzione
Struttura
INPUT
(carichi esterni)
Sistema fisico
V = V ( P,"t" )
sistema di equazioni (in generale non-lineare)
OUTPUT
(spostamenti, deformazioni, sforzi, )
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Caso lineare
V = V ( P,"t" ) = K -1 eP
Vantaggi:
soluzione con metodi standard computazionalmente poco oneroso vale il principio di sovrapposizione degli effetti (combinazioni di carico, sovrapposizione modale, ) Lapprossimazione lineare non sempre applicabile!
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ij
(equilibrio della struttura deformata: = ij (," t ") leq. in conf. indef. un controsenso fisico!!) 1 ui u j uk uk ij = + + 2 x j xi xi x j
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condizione di equilibrio
Fint vettore delle forze interne (dipendente dalla struttura) V spostamenti nodali (incogniti) P carichi esterni (dati)
Caso lineare: Fint(V)=Klin V Caso non-lineare: linearizzazione attorno a V0 in equilibrio (Fint(V0)=P0 ):
Fint ( V + V ) = Fint ( V0 ) +
Fint V
V + ... = P0 + P = P
V0
K T V P Fint
K T ( V0 ) = Fint V
V0
equilibrio linearizzato
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P = Pref
Come il FEM discretizza la struttura nello spazio, la procedura incrementale effettua la discretizzazione del percorso caricospostamento: dato uno stato in equilibrio definito dalla coppia (Vi,i) la procedura incrementale stabilisce come si debba ricercare il successivo stato (Vi+1,i+1). Poich le equazioni di equilibrio sono non-lineari, ogni coppia in equilibrio ricercata con lausilio di un metodo iterativo.
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Ingredienti
Procedura incrementale (criterio con cui vengono ricercate le coppie (V,)):
Controllo di carico Controllo di spostamento A lunghezza darco
Criterio di convergenza (grandezza con cui si misura lerrore e che determina la fine delle iterazioni):
Norma dei residui Norma degli spostamenti Norma energetica
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FINE
(Vi,iPref)
(V2,2Pref) (V1,1Pref)
corrisponde ad un modo naturale di applicare il carico per passi impossibile seguire il percorso di equilibrio oltre il punti limite
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Il moltiplicatore si applica agli spostamenti e si ricercano i carichi corrispondenti: tutti gli spostamenti assegnati devono essere fra loro proporzionali, ci accade solo in pochi modelli fisici (e.g. carichi concentrati in prove sperimentali). consente di superare i punti limite ma non i punti di ritorno
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