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Prof. Ivana Matteucci Testo di riferimento: Nicola Porro, Lineamenti di sociologia dello sport, Carocci editore, Roma 2001.
Processo di civilizzazione (Norbert Elias): Disciplinamento emotivo (repressione degli istinti e controllo delle emozioni) Regolamentazione sociale (messa a punto di strumenti coercitivi e di controllo sociale)
addomesticati alle esigenze dellordine sociale Le pratiche sportive civilizzate concorrono a realizzare il programma di interiorizzazione delle norme e delle obbligazioni sociali attorno a cui si sviluppa la modernit occidentale
Lo sport moderno tende a traslare azioni ed eventi sociali riproducendoli in forma inoffensiva e stilizzata (la guerra, laggressivit)
prima della vecchia aristocrazia poi della nuove borghesia Sport come tratto distintivo della classe agiata dedita allo sciupio vistoso del tempo e del denaro
Dalletica aristocratica della competizione (le antiche pratiche di loisir) alla filosofia borghese delle pari opportunit (le nuove attivit distintive)
LEZIONE 1 Teorie
sociologiche e sport
Della modernit lo sport assume i seguenti caratteri: SECOLARIZZAZIONE (emancipazione da una matrice religiosa e mitica arcaica) (metabolizzazione delle sopravvivenze con conferimento di nuovo significato) PRINCIPIO DI UGUALIANZA (rimozione dei limiti posti al diritto di accesso alla competizione) (affermazione del principio di pari opportunit per ogni contendente) SPECIALIZZAZIONE (divisione del lavoro tipica della modernit industriale e della cultura del produttivismo) (nello sport: sistema di competenze e funzioni differenziate con distribuzione dei ruoli) RAZIONALIZZAZIONE (produzione dello sport sperimentale, in vitro, (logiche dazione razionali delle pratiche sportive e fisico-motorie) BUROCRATIZZAZIONE (ideologia amministrativa dello sport) (costituzione di istituzioni pubbliche per regolare e disciplinare il mercato dello sport) QUANTIFICAZIONE (uomo oggetto di una spietata dissezione, di una misurazione constante e ossessiva) (culto del risultato - filosofia agonistica della prestazione - ricerca del record)
Rappresentazione critica dello sport moderno Agonismo come pura mercificazione Sotterranea apologia della violenza e affermazione di unetica del cinismo Compenetrazione tra sport e business mediatico Sport-evento televisivo come veicolo di un modello anti-egalitario Aggressione verso la periferia del mondo e verso lambiente La nevrosi dellagonismo: Ossessione della misurazione Ansia da prestazione Elaborazione di mitologie per il nutrimento di un immaginario collettivo fortemente impoverito
LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO
Le teorie sociologiche
Struttural-funzionalistiche considerano lo sport come: Rappresentazione collettiva Istituzione sociale Sottosistema funzionale
Le rappresentazioni collettive servono a : Conferire forma simbolica alle relazioni sociali operanti nei gruppi sociali Elaborare in forma di immaginario le strutture sociali e i codici morali dominanti dentro la societ
Le pratiche sportive come tutte le attivit ludiche e ricreative, in quanto rappresentazioni collettive : Rinforzano il sentimento di appartenenza a una comunit (produzione di relazioni cameratesche tra tifosi e giocatori della stessa squadra , sentimenti di partecipazione al gioco e solidariet di squadra) Confermano la trama di relazioni sottesa alla vita quotidiana (ciclicit degli eventi sportivi che scandisce il tempo e le stagioni creando unaurea di sacralit rassicurante)
Lo sport va collocato a pieno titolo tra le istituzioni sociali, infatti costituisce un sistema di regole; trasmette valori; contribuisce a controllare, gestire, incanalare le tensioni e le pulsioni conflittuali presenti nei gruppi; tende a produrre organizzazioni formali Lo sport rappresenta un sistema sociale, o sottosistema funzionale, infatti interagisce con le agenzie di socializzazione primarie (famiglia) e secondarie (scuola, chiesa ecc..)
delle teorie di Georg Simmel ruotano intorno a quattro concetti principali: gioco conflitto tempo libero spazio/citt
Il gioco in Simmel
Il gioco si configura come unattivit simbolica e di simulazione che
modelli dialogici, mentre gli sport di squadra riprendono dinamiche complesse di cooperazione e di conflitto
Il giocare implica lelaborazione di strategie e di sperimentazioni; nel
gioco dunque si interpreta un ruolo e ci si mette in gioco, si sperimenta cio il rischio in maniera pi o meno calcolata per ci che attiene alle conseguenze.
Il conflitto in Simmel
Per Simmel il conflitto un fattore decisivo per levoluzione e il
cambiamento della societ. Il conflitto fa nascere delle tensioni che vengono risolte attraverso lelaborazione di regole. Gli sport determinano sempre un conflitto: uno contro forze esterne (alpinismo moderno, sport estremi, ecc.) uno contro uno (lotta, scherma, tennis, ecc.) uno contro tutti (atletica, sci, nuoto, ciclismo su pista, ecc.) un gruppo contro un altro gruppo (calcio, basket, volley, ecc.) Nello sport, il conflitto sempre circoscritto da regole precise che trasformano la lotta in competizione. Queste regole non sono immutabili, ma cambiano con le esigenze della societ (es. cambiamenti in relazione allintroduzione di tecnologie o a esigenze di spettacolo televisivo - v. lintroduzione del tie break nel tennis e nel volley o del golden goal nel calcio). Il conflitto regolato dello sport si configura quindi come una metafora della societ, cio come simulazione.
temporali sempre uguali (ripetitivit, routine), ma produce anche un uso del tempo prima di allora sconosciuto alle masse popolari; il tempo libero. Lo sport assume cos una duplice valenza: lo sport colma il tempo libero lo sport crea un diversivo rispetto alla routine.
stratificazioni sociali. Sport dlite (es. golf) marcano il territorio rendendo fisicamente sensibili le differenze sociali. Anche gli sport pi popolari segnano nello spazio confini legati alla stratificazione sociale, basti pensare alle divisioni allinterno di uno stadio o alla differenziazione tra club sportivi, palestre, ecc. allinterno di una stessa citt. Talvolta le modificazioni del paesaggio introdotte dalla pratica sportiva hanno profonde conseguenze sullo sviluppo urbanistico: gli impianti sportivi possono deturpare paesaggi incontaminati, ma possono anche valorizzare aree urbane disagiate (si pensi alle trasformazioni della Barcellona olimpica) Lo sport fornisce dunque rappresentazioni sensibili della societ, ma al tempo stesso motore di trasformazioni e di evoluzioni sociali.
LA CORRENTE INTERAZIONISTA
Per gli interazionisti noi interagiamo continuamente tanto con soggetti sociali astratti che con soggetti collettivi concreti I soggetti sociali concreti sono tutte le organizzazioni caratterizzate da interessi, identit, strutturazione formale che possono dare vita a una sub-cultura Una sub-cultura pu associarsi a determinati modelli di consumo e produrre riconoscibili stili di vita Possiamo riscontrare sub-culture legate a sport particolari che servono alla socializzazione ( ex. di genere o di classe) e insieme produrre sub-culture specifiche di gruppo
LA CORRENTE INTERAZIONISTA
Per gli interazionisti lo sport: Esalta lo sforzo e limpegno in vista del risultato Sviluppa il controllo emotivo delle situazioni Valorizza la responsabilit individuale Favorisce la socializzazione Stimola la interiorizzazione delle regole e delle norme sociali Ogni sport incorpora una cultura particolare di cui eredita, rielabora e trasmette significati e valori che riguardano quella disciplina , il contesto in cui praticata i praticanti che la seguono
MAX WEBER considera lo sport come un prodotto dei tempi moderni e come tale caratterizzato da: Unazione finalizzata allo scopo Unenfasi sulla prestazione Unattenzione al risultato Un uso del corpo oggettivato Una rimozione dellemotivit Una riduzione dellespressivit
MAX WEBER
Weber ha interpretato la modernit alla luce del protestantesimo calvinista Letica puritana delle origini diffida della spontaneit e vive negativamente il rapporto con il corpo e lesperienza ludica rifiutando tutto ci che non possiede regole e misure codificate Le societ protestanti anglosassoni si sono appropriate dello sport per depotenziare la minaccia della corporeit e della espressivit non regolata Allagonismo hanno assegnato compiti circoscritti e coerenti con la razionalit moderna. Generare relax, favorire lefficienza fisica, affermare una pedagogia delle regole Il corpo stato separato dalla sfera del piacere e della spontaneit Per essere secolarizzato e medicalizzato, ovvero affidato alla scienza e alla tecnica e strumentalizzato per acquisire risorse materiali e simboliche
IL GIOCO UNATTIVIT : Libera: a cui il giocatore non pu essere obbligato pena la perdita del gioco della sua natura di divertimento attraente e gioioso Separata: circoscritta entro precisi limiti di tempo e di spazio fissati in anticipo Incerta: il cui svolgimento non pu essere determinato n il risultato acquisito preliminarmente Improduttiva: che non crea n beni n ricchezze n alcun altro elemento nuovo, salvo uno spostamento di propriet allinterno entro la cerchia dei giocatori Regolata: sottoposta a convenzioni che sospendono le leggi ordinarie e instaurano momentaneamente una legislazione nuova che la sola a contare Fittizia: accompagnata dalla consapevolezza specifica di una diversa realt o di una totale irrealt nei confronti della vita normale
LE MOTIVAZIONI DEI GIOCHI : Il bisogno di affermarsi, lambizione di mostrarsi il migliore Il gusto della sfida, del primato, o semplicemente della difficolt superata Lattesa, la ricerca del favore, del destino Il piacere della segretezza, della finzione, del travestimento Il gusto di avere paura o di fare paura La ricerca della ripetizione, della simmetria, o, al contrario, la gioia di improvvisare, di inventare, di variare le soluzioni allinfinito La gioia di delucidare un mistero, un enigma Le soddisfazioni procurate da ogni arte combinatoria Il desiderio di misurarsi in una prova di forza, di abilit, di velocit, di resistenza, di equilibrio, di ingegnosit La messa a punto di regole e norme, il dovere di rispettarle, la tentazione di aggirarle Lebbrezza e il rapimento dei sensi, la nostalgia dellestasi, il desiderio del panico voluttuoso
Compiuta entro limiti definiti di spazio e tempo Secondo una regola volontariamente assunta Che impegna in maniera assoluta e che ha un fine in se stessa, Accompagnata da un senso di tensione e di gioia E dalla coscienza di vivere unesperienza diversa dalla quotidianit Quattro tipologie di giochi, a seconda che predomini: La competizione (agon) - affrontamento - giochi di competizione Il caso (alea) la sorte giochi dazzardo Il simulacro (mimicry) la maschera giochi di simulazione La vertigine (ilinx) labbandono giochi di vertigine
AGON
(competizione) PAIDIA
ALEA
(fortuna)
ILINX
(vertigine)
Corse Combattimenti Atletica Boxe Biliardo Scherma Dama Calcio Scacchi Comp. sportive Filastrocche per fare la conta Testa o croce
Imitazioni Giochi illusionistici Bambola Costumi Maschera Travestimento Teatro Arti dello spettacolo
Roteare infantile Giostra Altalena Valzer Luna park Sci Alpinismo Giochi di acrobazia
Degenerazione dei giochi: Le quattro pulsioni fondamentali che presiedono ai giochi vanno alla deriva Il principio del gioco corrotto per la contaminazione della realt
Forme culturali che restano ai margini del meccanismo sociale Forme istituzionali integrate alla vita sociale Concorrenza in campo commerciale Esami e concorsi Speculazione in borsa
Degenerazione Violenza, Volont di potenza Astuzia, Inganno Superstizione astrologia Alienazione Sdoppiamento della personalit
Sport
Lotterie, Casino Ippodromi Carnevale Teatro Cinema Mito divistico Alpinismo, Sci Alta acrobazia Ebbrezza della velocit
Ilinx (vertigine)
Alcolismo e droghe
natura. Ingenuamente si potrebbe pensare ad un legame naturale tra lo sport e la difesa dellambiente, ma una pi attenta riflessione mostra dinamiche che vanno dal pi forte contrasto alla pi completa integrazione.
I termini di questo rapporto sono da ricercarsi nei seguenti elementi: inserimento di strutture nel territorio uso del territorio da parte degli sportivi etica delle pratiche sportive nellambiente.
sport necessitano di strutture artificiali (palestre, stadi, palazzetti dello sport, piscine) e queste strutture, specie se di grandi dimensioni, hanno un impatto sullambiente, non solo per la presenza di costruzioni, ma anche per i flussi di traffico che determinano. Solitamente le grandi strutture sportive si collocano in un contesto urbano nel quale lambiente naturale gi molto compromesso, ma determinano comunque una opposizione tra pratica sportiva e conservazione della natura. Un problema ancora maggiore di rispetto della natura si determina per quelle attivit sportive che nella natura stessa trovano la loro collocazione privilegiata. Lo sci, lalpinismo, la vela, che portano lo sportivo a contatto con gli elementi naturali, richiedono strutture (impianti di risalita, rifugi, porti) di forte impatto, perch, seppure di dimensioni limitate, si collocano in un ambiente di alto valore naturalistico.
ciclismo, rafting, sub, ecc.) non necessitano di strutture permanenti e tuttavia il loro rapporto con la natura non privo di problemi. Per questi sport lelemento critico pu essere costituito dallintensit di sfruttamento del territorio. I danni allambiente possono infatti essere prodotti non solo dai manufatti, ma dalla stessa presenza di masse allinterno di eco-sistemi spesso delicati. Luso intensivo del territorio pu degradarlo con rapidit e si deve pertanto pensare ad uno sviluppo sportivo sostenibile.
(Adrian Holderegger)
Etica dellegocentrismo (desiderio individuale di consumo di oppportunit naturali) Etica dellinteresse comunitario
future) Etica dellambiente in quanto tale (lambiente come valore in s non in quanto risorsa per luomo)
dellambiente in relazione alla pratica sportiva: Etica dellegocentrismo: lambiente deve essere integro per poter essere usato con piacere dallo sportivo. In questottica si possono collocare sport come la caccia, la pesca o lautomobilismo fuoristrada, dove limportante non come lo sportivo lascia lambiente, ma come lo trova. Etica dellinteresse comunitario. Lambiente un bene comune e come tale va salvaguardato anche a beneficio di chi non pratica sport. Lo sportivo si sente non solo fruitore del territorio, ma anche suo custode in nome della comunit. Etica antropocentrica, quando la concezione della comunit si estende allumanit intera, anche alle generazioni successive Etica dellambiente in quanto tale. Lambiente non viene considerato una semplice risorsa, ma come un attore sociale che merita rispetto in s. In questottica sono dunque da evitare tutte quelle pratiche (es. tracciare sentieri o vie ferrate) che non sono solo lesive per la fruizione umana del territorio, ma semplicemente modificano lambiente. In questottica si possono collocare i teorici della wilderness pi estrema.
conoscenza della natura stessa da parte di larghe fasce della societ, dunque una difesa dellambiente fatta di divieti assoluti ad ogni forma di antropizzazione (es. wilderness) pu rivelarsi controproducente, poich finisce per riservare la fruizione sportiva del territorio ad una ristretta lite, relegando le masse in ambienti urbanizzati e artificiali.
I luoghi dello sport posseggono un alto valore simbolico e sociale Vi vengono riprodotte sterilizzate e miniaturizzate alcune pulsioni sociali fondamentali
nei confronti del limite fisico e una disponibilit ad accettare il rischio e a cimentarsi Lo spazio viene dematerializzato e il tempo relativizzato Lagonismo competitivo va smarrendo la sua materialit spaziale divenendo spettacolo della televisione planetaria Gli spazi diventano spazi mediatici quasi indistinguibili e i tempi sono astratti e ripetibili Lo sport telematico pu prescindere dallo spazio e dal tempo: lo sport che si pratica nei videogiochi
LEZIONE 6
Sport e corporeit
Ogni attivit motoria ha ovviamente a che fare con il corpo,
nel considerare il ruolo sociale dello sport non ci si pu limitare tuttavia ad una concezione fisiologica del corpo, ma si devono prendere in considerazione anche alcuni aspetti culturali e psicologici: Il corpo come progetto identitario il corpo come prodotto sociale; il corpo come veicolo comunicativo; il corpo come indicatore di benessere fisico, mentale ed economico; il corpo come strumento di autoaffermazione; il corpo come sede della sessualit e della seduzione.
(volontariamente o involontariamente) il proprio corpo in funzione degli stimoli che riceve dalla societ, inscrivendo in esso i segni della cultura. La societ post-industriale ha, in buona misura, svincolato il corpo dagli umili compiti dellattivit produttiva, ai quali ha invece asservito la mente. Assistiamo cos a una rivalutazione della corporeit come luogo della manifestazione culturale del s. Contemporaneamente, in Occidente, si assistito ad un declino delle religioni spirituali, che vedevano nel corpo il peccato e la perdizione (in contrapposizione invece allanima, fonte di salvezza), ed unascesa di una laica religione della fisicit. In questottica lo sport, inteso soprattutto come attivit motoria, pu diventare non un fine, ma un mezzo di elaborazione del corpo in unottica sociale e culturale.
sincronizzato, ginnastica, free-stile, pattinaggio artistico) recuperano dalla tradizione la valenza espressiva del corpo e del movimento, una valenza che era gi presente nella danza sia colta che popolare. Il corpo viene quindi usato in funzione comunicativa per esprimere gli ideali di armonia, di forza, giovinezza, e di bellezza che vigono allinterno di una certa societ. Nel contesto dello sport vero e proprio, e non della semplice attivit motoria, lespressivit fortemente codificata ed esprime i dettami sociali, piuttosto che lidentit individuale.
Corporeit e benessere
La sedentariet, la collocazione prevalente in spazi chiusi, labbondanza
alimentare hanno prodotto forme di disagio fisico opposte a quelle che si avevano in precedenza: alle sindromi da malnutrizione dellinizio del Novecento (rachitismo) si sono sostituite sindromi da ipernutrizione (obesit), a queste sintomatologie lattivit motoria sembra offrire rimedi significativi. Anche le concezioni estetiche del corpo sono mutate con il cambiare dei sistemi di produzione: ladipe e la rotondit, che fino a fine Ottocento erano simbolo di ricchezza e quindi di prestigio, sono oggi aspetti negativi, sostituiti, al vertice della scala dei valori estetici, dalla snellezza e dalla tonicit. Un analogo investimento simbolico vale per labbronzatura e, pertanto, per la vita allaria aperta Lo sport assume dunque, in questa concezione, un valore strumentale: lattivit motoria diviene il mezzo per raggiungere gli ideali di salute e di bellezza della societ post-industriale.
Narcisismo ed esibizione
Quando la valenza espressiva ed estetica della corporeit determinano una
significativa componente di autocompiacimento possiamo collocare la cultura fisica nella categoria del Narcisismo. Malgrado il diffuso giudizio negativo sul narcisismo, esso, quando non raggiunge livelli patologici, rientra in un normale desiderio di affermazione e di un benessere psicologico che nasce dalla conciliazione di se stessi con i propri ideali estetici. Il riconoscimento del proprio valore estetico passa quasi sempre attraverso il consenso degli altri e quindi non pu prescindere da una fase di esibizione; si spiegano cos le palestre vetrate che si affacciano sulle vie di grande passaggio o gli sport californiani studiati da Cristopher Lasch. Lesibizione comporta una ripresa della dimensione competitiva di solito assente in un uso strumentale dellattivit fisica: lesibizione implica necessariamente il confronto.
Narcisismo ed esibizione
Secondo Lash, lagonismo contemporaneo tende a privatizzarsi
e destrutturarsi generando consumatori liberi e clienti senza vincoli Lo sport diventa un bene di consumo Il paradigma dellagonismo sta cedendo il posto al paradigma dello spettacolo Producendo una banalizzazione dellagonismo dove ci che conta lesibirsi, il fare mostra di s, dare spettacolo
attraverso la rivoluzione sessuale che si snoda lungo tutto il Novecento. La nuova concezione della sessualit: libera il corpo dal peso del peccato e ne ridefinisce il ruolo svincola la corporeit e la fisicit delle relazioni dalle funzioni riproduttive, giustificando una cura del corpo finalizzata solo a se stessa. elimina la famiglia come ambito esclusivo della sessualit e quindi moltiplica le istanze seduttive che passano attraverso lesibizione corporea. rende pi flessibili i ruoli di genere e quindi la possibilit di reinventare e modellare il proprio corpo indipendentemente dai criteri di mascolinit e femminilit.
modello industrialistico, in cui prevale la performance e la competizione; cio la produzione del risultato. 2. il modello del fitness, in cui prevalgono criteri di naturalit e benessere che prescindono dalla competizione 3. il modello dellespressivit in cui lo sport viene inteso soprattutto come espressione corporea
evidente nel rapporto tra attivit produttive e tecnologie applicate alla competizione ed al loisir: levolvere delle tecnologie produttive consegna allambito sportivo tecniche e tecnologie che precedentemente appartenevano allambito lavorativo; alcuni sport nascono con la nascita di specifici prodotti tecnologici; altri (quasi tutti) sono fortemente influenzati dallevoluzione dei materiali; specifici settori dello sport stanno diventando il banco di prova per prodotti, materiali e tecnologie davanguardia.
sportivizzazione di unattivit fisico-motoria si produce quando essa perde unimmediata utilit pratica. Alcune tecniche produttive (in senso lato) basate sullattivit fisica possono conservare un grande fascino malgrado siano state rese obsolete dal progresso tecnologico; in questo caso, perdendo lutilit pratica, possono divenire degli sport. Il passaggio dal mestiere delle armi alla scherma o ai lanci (giavellotto, peso, martello) in questo senso emblematico: esso avviene nel momento in cui le nuove tecniche di guerra rendono inutili, ai fini bellici, le lance, le fionde e le armi bianche. Allo stesso modo, la vela diventa sport quando le imbarcazioni commerciali si dotano di motore e il passeggiare a cavallo diviene loisir nel momento in cui per gli spostamenti quotidiani si usano altri mezzi. Dallevoluzione tecnologica della societ dipende dunque il grado di sportivit che viene collettivamente assegnato ad una certa attivit motoria.
dallattivit produttiva a quella sportiva; questo passaggio reso possibile anche dallintroduzione di regolamenti.
Mentre
lattivit produttiva ha come regola principale la massimizzazione dellutilit, lattivit sportiva regolata dalle norme della competizione su base egalitaria e dellesaltazione del gesto in s, norme che quindi ci allontanano dal puro utilitarismo. di regole, accompagnata dallesasperazione del movimento e dello sforzo, in grado di trasformare in sport anche pratiche quotidiane e per nulla superate tecnologicamente: il caso, ad esempio, del ciclismo o del sollevamento pesi allinizio del Novecento.
Lintroduzione
motoristiche, lo sci ecc. nascono grazie allinvenzione e alla realizzazione tecnologica di specifici strumenti. Lo sport che cos prende forma dunque il risultato delluso del nuovo strumento secondo un sistema di regole di tipo competitivo.
di materiali sempre nuovi e sempre pi studiati per migliorare la performance. Persino il nuoto, sport apparentemente slegato dalla tipologia dei materiali, ha visto una sorta di rivoluzione con lintroduzione del costume fastskin che diminuisce del 3% i tempi di percorrenza.
Questo stretto collegamento tra competizione e materiali sottolinea il
ruolo dello sport come fenomeno sociale e fenomeno di consumo socialmente prodotto.
tecnologici:
la fase di appropriazione, in cui lo sport si appropria di una
tecnologia non sportiva trasformandola in disciplina sportiva attraverso lapplicazione di un sistema di regole (es. bicicletta/ciclismo); la fase di massificazione, in cui il mondo produttivo scopre lo sport come mercato esteso e produce ed elabora attrezzature e materiali appositamente per la pratica sportiva; la fase di sperimentazione, in cui il mondo produttivo usa alcune attivit sportive di punta o di nicchia come banco di prova per poi creare prodotti di massa destinati anche ad un consumo non sportivo (es. maglioni in pile).
LEZIONE 8
Sport e comunicazione
Con linvenzione della stampa (XV sec.) e soprattutto con i suoi
perfezionamenti successivi nasce una nuova forma di supporto per la comunicazione di massa, nascono cio quelli che oggi chiamiamo mass media. La comunicazione di massa precede linvenzione dei mass media (basti pensare alla comunicazione politica nellantica Grecia o a Roma, o ancora alle predicazioni delle Chiese cristiane); ci che determina la vera rivoluzione per larrivo di strumenti in grado di far comunicare contemporaneamente con un enorme numero di persone. I mass media tradizionali (con lesclusione di Internet quindi) presentano le seguenti caratteristiche: unidirezionalit asimmetria concentrazione influenza capacit di costruire la realt
Comunicazione unidirezionale
Il modello comunicativo imposto dai mass media di
tipo unidirezionale: non vi pu essere scambio di ruoli tra il mittente e il destinatario, come invece avviene in una conversazione o in un dialogo.
mass media pu farsi mittente di messaggi di ritorno, di feed-back, ma ci avviene in tempi diversi e tramite canali diversi rispetto ai tempi e ai canali del primo messaggio.
Asimmetria e concentrazione
Mentre la comunicazione dialogica prevalentemente di tipo uno a uno, la
potere comunicativo e, in qualche misura, persuasivo. In funzione di questo potere, laccesso ai media in posizione di mittente limitato a pochi soggetti solitamente dotati, al tempo stesso, di un grande potere economico; si determinano cos grandi concentrazioni editoriali che portano i mezzi di comunicazione di massa sotto il controllo di pochi gruppi di potere.
I mass media hanno evidentemente una grande influenza sulla societ e sullopinione pubblica, ma lidea di un meccanico effetto persuasivo del tipo stimolo-risposta (teoria ipodermica) oggi ampiamente superato. La persuasivit dei media spesso non riesce a far mutare opinioni consolidate, spesso si limita a rafforzare le convinzioni di chi gi possiede un certo punto di vista. Il messaggio dei mezzi di comunicazione di massa non giunge allindividuo solo in maniera diretta e immediata, ma anche attraverso la mediazione di altri soggetti che, se dotati di un ruolo di prestigio allinterno del gruppo sociale (opinion leader) possono filtrare il messaggio stesso (teoria degli effetti limitati).
mass media
individui opinion leader
mass media
teoria ipodermica
ruoli: informare, interpretare i fatti, intrattenere. Lindividuo diventa partecipe della societ informandosi su di essa, interpretandola e immaginandola, dunque i tre ruoli svolti dai media permettono allindividuo di costruirsi unidea della societ e del reale. In altre parole, i media costruiscono unimmagine della realt. Pi che la persuasione quindi importante la selezione che i media fanno rispetto alla realt: non tutto degno di essere rappresentato dai mezzi di comunicazione, alcune cose fanno notizia altre no e queste ultime, essendo escluse dai media, come se uscissero dalla realt In base ai criteri di notiziabilit la copertura mediatica di un certo evento pu variare fino a scomparire totalmente: se un evento non coperto dai media non esiste per le masse, poich gran parte della nostra esperienza del reale passa attraverso i mezzi di comunicazione e di rappresentazione.
LEZIONE 9
sport la rilevanza dipende dalla visibilit e la visibilit dipende dalla copertura mediatica.
Poich la fruizione dello sport soprattutto visione,
movimento e immediatezza, il mezzo di comunicazione di massa pi strettamente legato allo sport la televisione
La televisione consente di ampliare enormemente la
portata degli eventi sportivi trasformando cos lo sport in un prodotto che rischia di divenire puramente commerciale.
La TV e le sue regole
La televisione, cos come gli altri media, ha elaborato linguaggi, ritmi e stili
comunicativi particolari, che tengono conto del modo in cui lutente fruisce delle trasmissioni (fruizione continuativa, zapping, ecc.) e degli interessi economici connessi allo spettacolo televisivo (pause pubblicitarie, concorrenza tra reti, ecc.)
Quanto viene rappresentato in televisione deve adeguarsi a questo insieme
di linguaggi, ritmi e stili, pena lesclusione dal circuito mediatico: ci vale anche per lo sport.
A seconda del maggiore o minore adeguamento agli standard televisivi
possiamo identificare pratiche sportive telegeniche e pratiche non telegeniche. Ci non dipende tanto dalla disciplina sportiva quanto dal modo in cui viene praticata e rappresentata.
TV generalista e TV tematica
La televisione generalista quella che tende ad offrire lintera gamma
dellinformazione e dellintrattenimento. La televisione tematica quella che si specializza in un tipo ben preciso di offerta, ad esempio quella sportiva. Il pubblico della televisione generalista indifferenziato e per questo motivo, le trasmissioni sportive sulle televisioni generaliste devono adeguarsi anche ai gusti del pubblico non esperto e devono fare in modo da essere attrattive per il maggior numero possibile di telespettatori. Il pubblico della televisione tematica fortemente interessato ad un certo settore ed in genere molto esperto di esso. Le TV a tematica sportiva possono dunque coprire eventi sportivi apprezzabili solo dagli addetti ai lavori e sfuggire cos, almeno in parte, ai vincoli imposti dagli standard della televisione generalista.
o da imitare (almeno in senso tecnico), ma soprattutto uno sport da guardare, esse deve dunque essere spettacolare e ricco di azione.
La rapidit. Oggi, lo spettacolo televisivo non pi quello proposto dal
singolo canale, ma, grazie al telecomando e alla pluralit di emittenti, divenuto uno spettacolo composito frutto dellofferta televisiva nel suo complesso. Lo sport in TV deve dunque essere rapido e non abbassare mai il livello di interesse per non suggerire allo spettatore cambi di programma.
La delimitazione temporale. Ogni trasmissione televisiva si colloca
nel palinsesto secondo tempi ben precisi fatti anche di pause per la pubblicit; gli sport televisivi devono dunque avere durata il pi possibile prefissata e consentire linserimento di pubblicit senza far perdere nulla dellevento.
generalista non particolarmente interessato allo sport in s; il suo interesse cresce quando gli eventi sportivi si rifanno ad archetipi mitici o epici come quelli del combattimento ( es. incontri internazionali), della lotta fratricida (es. i derby) dello scontro tra debole e forte secondo il modello Davide vs. Golia (es. Calais in Coppa di Francia 1999 o il Chievo in Serie A 2001-2002). La mitizzazione personalistica. Uno sport tanto pi seguito dal grande pubblico dei non addetti ai lavori quanto pi in grado di produrre eroi e personaggi, cio persone al cui destino, anche extrasportivo, la gente comune si possa appassionare sublimando in esso le proprie aspirazioni. La valenza polemica. Grazie ai mezzi di comunicazione, levento non si esaurisce nel momento della competizione, ma continua in una serie di discussioni che occupano buona parte delle trasmissioni televisive. E lo sport parlato ed tanto pi telegenico quanto pi lo sport praticato corrispondente si presta ad interpretazioni polemiche.