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UNIBO PERCORSO FORMATIVO - 24 CFU

PEDAGOGIA, PEDAGOGIA SPECIALE E


DIDATTICADELL'INCLUSIONE [COD. 87343] -
[SDOPPIAMENTO GR A] - [MODULO 2]
PEDAGOGIA SPECIALE

Adriano Grossi
I modelli interpretativi della disabilità
1/4/2022
1.4.2022
Indice
In ITALIA

1) Modello individuale (o medico)


2) Modello sociale
3) Modello bio-psico-sociale

1.4.2022
•Modello bio-medico-
individuale

1.4.2022
Modello medico-individuale
• La disabilità è una dimensione che interessa l’individuo .
• E’ un problema medico che necessita dell’intervento
curativo/clinico/riabilitativo/educativo di
professionisti.
• L’intervento del professionista facilità l’inserimento del
soggetto con patologia nel contesto sociale.

1.4.2022
Il modello individuale/medico: la classificazione
ICIDH
• World Health Organization, International Classification of Impairments,
Disabilities and Handicaps, 1980 (1° versione)
• Menomazione: perdita a carico di una struttura o di una funzione
psicologica, fisiologica o anatomica.
• Disabilità: qualsiasi limitazione o perdita della capacità di compiere
un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere
umano.
• Handicap: condizione di svantaggio conseguente ad una
menomazione o a una disabilità che in un certo soggetto limita o
impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in
relazione all’età, sesso e fattori socio-culturali.
1.4.2022
Il modello individuale/medico: la classificazione ICIDH

• Dalla seconda versione (1997), tenendo conto delle critiche del


modello sociale, viene inserito nella classificazione il concetto
multidimensionale di «partecipazione attiva», comprendendo
anche le valutazioni psicosociali accanto a quelle
neurobiologiche.
• Permane comunque il rischio della coincidenza tra identità della
persona e la sua condizione patologica.

1.4.2022
Il modello individuale/medico: gli atti
normativi «ispirati»
• Il lungo percorso normativo della «integrazione»
• (Decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5)
• Legge 30 marzo 1971, n. 118
• Legge 4 agosto 1977, n. 517
• Legge 5 febbraio 1992, n. 104

1.4.2022
Art 3 legge 104/92
• "persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o
progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di
relazione o di integrazione lavorativa e tale da
determinare un processo di svantaggio sociale o di
emarginazione".

1.4.2022
I tratti dell’approccio bio-medico
• Gli handicap, in questa prospettiva, sono riguardati
come anormalità intrinseche, o deficit, che impediscono
all’individuo di compiere le attività della vita quotidiana,
ivi inclusa la capacità di ricoprire ruoli sociali di un certo
valore.
• Tale approccio implica che la questione fondamentale
della diseguaglianza sociale si riduce a cause biologiche.

1.4.2022
•Modello sociale

1.4.2022
Modello sociale
• Con l'avvento dell'interpretazione sociale, la disabilità cessa di essere una
caratteristica dell'individuo e diviene un attributo della società. Oliver M.
(1996) Understanding disability: From theory to practice. Basingstoke
Hampshire, UK, Palgrave Macmillan.
• E’ fondativo dell’idea di educazione inclusiva.
• Il modello sociale si è via via andato sviluppando secondo due filoni
principali:
• 1) ruolo dei valori culturali e sulle applicazioni sociali (un modello
culturale sulla disabilità);
• 2) si è concentrato sugli aspetti politici e economici relativi agli ambienti
disabilitanti ( modello strutturale di disabilità).
1.4.2022
Società disabilitante
• In questo senso, più che ogni deficit intrinseco proprio
dell’individuo è la risposta negativa della società alle
persone con menomazioni evidenti oppure riconoscibili che
crea ineguaglianza sociale.
• Molti autori hanno messo in evidenza il ruolo giocato dalla
cultura e dalle idee nel dar forma alle etichette della
disabilità e ai ruoli sociali.

1.4.2022
Approccio olistico
• Contrariamente all’approccio medico tradizionale, di tipo
individualistico, nel modello sociale c’è il deliberato tentativo di
spostare l'attenzione dalle limitazioni funzionali delle persone
disabili ai problemi causati dagli ambienti disabilitanti, da
barriere e da culture che rendono disabili.
.È un approccio olistico che spiega quali problemi specifici
vengono vissuti dalle persone con disabilità, avendo riguardo alla
totalità dei fattori ambientali e culturali che rendono disabili.

1.4.2022
Ma…..

• Dallaparzialità del modello «biomedico » a


quello «socio-politico» secondo cui qualsiasi
disturbo ha origini puramente sociali e culturali
a….

1.4.2022
•Modello bio-psico-sociale

1.4.2022
2022

CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI


DELLE PERSONE CON DISABILITÀ –
20 06
Promulgata dall'ONU nel 2007, la
Convenzione si richiama esplicitamente Uno sguardo
internazionale
a diversi principi della Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani:
non rispetto
discriminaz eguaglian pari dell'identit
i one z a opportunit à
à individuale
2022

24 febbraio
2009
il Parlamento italiano ratifica la Convenzione, che
diventa legge dello Stato Legge 3 marzo 2009, n. 18
"Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle
Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità,
con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13
dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio
nazionale sulla condizione delle persone con
disabilità«
2022

Diritti • Non bisogno, ma diritto:


assicurare ad ogni
bambino il diritto
all’apprendimento e alla
La Convenzione partecipazione sociale.
Internazionale sui • Sposta l’attenzione sul
Diritti delle Persone con fatto che i bisogni siano
Disabilità del 2006 garantiti a chiunque a
sostituisce «bisogni» prescindere dalla
con «diritti»». manifestazione del
bisogno contingente.
Nuova definizione di disabilità conforme
all’inclusione.
• Deve essere intesa come limitazione
risultante da menomazioni fisiche,
mentali o psichiche durature che, in
interazione con barriere di diversa
natura, possono ostacolare la piena ed
effettiva partecipazione della persona.

1.4.2022
Definizione di persone con
disabilità

Secondo la convenzione tre sono i


fattori di rilievo per la definizione di una
condizione di disabilità:
1. Menomazioni durature.
2. Il ruolo dell’ambiente.
3. Il risultato di un’interazione tra
persona e ambiente in termini di
partecipazione.
1.4.2022
Centralità dell’ambiente

• Non adattarsi all’ambiente, ma


considerare l’ambiente accogliente:
accomodamento ragionevole.

1.4.2022
Valenza neutrale ed imparziale del concetto di
disabilità
• Valenza neutrale e imparziale del concetto di
disabilità, liberandolo da una connotazione
riduttiva e stigmatizzante che lo associava
direttamente alla limitazione fisica, sensoriale
o intellettiva.

1.4.2022
La disabilità non abita nella persona

 Evento dinamico e non statico (termine


ombrello) collegato anche a situazioni di
fragilità, anche provvisorie.

1.4.2022
Modello interattivo di ICF

1.4.2022
1.4.2022
L’OMS descrive la disabilità
prendendo in considerazione gli
aspetti individuali e ambientali
che la determinano.
Concezione bio-psico-sociale
non più bio-medica-individuale

1.4.2022
Nel contesto in cui si muove il corpo umano, soggetto a effetti di natura
biologica e ambientale, sono implicate:
variabili esterne —relazioni, ruoli, atteggiamenti culturali —
variabili interne — autostima, identità, motivazione.
La disabilità, definita come «una condizione
di salute in un ambiente sfavorevole» (WHO,
2001, pp. 17, 214; tr. it., pp. 32, 182), è uno
stato in cui chiunque si può trovare in una
certa fase della vita.

1.4.2022
1.4.2022
Rivisitazione del termine «handicap»
Oggi, sulla scorta di indicazioni riferite alla nuova vision
della disabilità connessa con ICF, non piu'persona
handicappata (accezione negativa), ma persona con
disabilita'essendo la disabilita' qualsivoglia evento in un
contesto sfavorevole.

• Quindi NO HANDICAP come condizione


oggettivamente negativa per la persona, ma
determinato da barriere ‘esterne’,ovvero
limitazioni dell’attività e restrizione della
partecipazione, secondo ICF. 1.4.2022
Quindi la disabilità è determinata quando l’ambiente
non si rende accessibile e supportivo rispetto ai bisogni
individuali di funzionamento.

In questa concettualizzazione, la disabilità non è solo


l’esito di una minorazione. E’ quindi da considerare una
variabile dipendente dall’ambiente, il quale può fungere
da facilitatore o da barriera nello svolgimento delle
comuni attività della vita quotidiana.
Verso l’inclusione.
1.4.2022
International Classification of Functioning,
Disability and Health (ICF)2001-2007
• Il punto di partenza non è la menomazione, ma la salute e la
potenzialità dell’individuo e le sue eventuali disabilità in relazione
all’attività e alla partecipazione.
• Le componenti dell’ICF
•• Funzioni corporee
•• Strutture corporee
•• Attività e partecipazione
•• Fattori ambientali
1.4.2022
Gli strumenti della classificazione ICF
• L’analisi di Attività e Partecipazione viene impostata
dall’ICF in termini di Capacità e
Performance.
• Capacità: ciò che una persona è in grado di fare
spontaneamente.
• Performance: ciò che una persona arriva a fare sotto
l’influenza di precisi e intenzionali fattori contestuali
favorevoli.
1.4.2022
Profilo di funzionamento
•Sulla scorta di ICF le scuole sono chiamate a
redigere il Profilo di Funzionamento
fondativo del PEI.

•Al momento però mancano le Linee Guida


Ministero Salute
1.4.2022
Quindi…………
• La concezione plurale della disabilità corrisponde
alla complessità delle situazioni presenti in ogni
classe che vanno dalla disabilità alla molteplicità
delle situazioni problematiche che caratterizzano
l’ordinario far scuola.
• Evidenziare la necessità di passare dai BES al
riconoscimento delle differenze.
1.4.2022
adriano.grossi2@unibo.it

1.4.2022

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