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Cultura e civiltà: Le grandi civiltà si caratterizzano per il fatto di promuovere non solo lo
sviluppo economico ma anche quello artistico e culturale. L'arte ha un ruolo di valorizzazione
delle popolazioni umane. Nei secoli l'umanità ha imparato a raccogliere e proteggere le
manifestazioni d'arte, fruibili a un numero crescente di persone e le ha via via contornate di
spazi più accoglienti e capaci di raccontare le loro stesse storie e quelle dei loro contenitori, i
musei. Cultura e Identità: E' proprio delle civiltà promuovere, proteggere e rendere fruibili le
opere d'arte per costruire i popoli, che in esse a da esse si riconoscono, e che pertanto l'arte
rappresenta un mezzo per la costruzione dell'identità. Chi da dunque il diritto di produrla e
chi ha il diritto di goderne? Quale è la sua importanza nella formazione delle persone? E'
sostituibile con altri beni di consumo? Universalità della cultura L'arte è per tutti. Il rapporto
con l'arte e la cultura è un elemento costitutivo dell'essere umano e fonda la sua
appartenenza al popolo. Oggi le principali scuole pedagogiche filosofiche ritengono che
l'opera d'arte sia fruibile da tutti per la sua forza comunicativa, e che l'educazione all'arte sla
un processo formativo doveroso e arricchente. L'arte è per persone di età diverse, è per
persone di radici culturali ed etniche diverse. Abbatte le barriere Ideologiche. E' per persone
con storie e mondi relazionali diversi. E' per persone con caratteristiche psichiche e
dotazioni intellettive diverse. Infatti negli ultimi decenni sono fiorite Iniziative con lo scopo di
avvicinare all'arte le persone che hanno diverse forme di sofferenza psichica, disturbi
psicotici, depressivi, autismo e disabilità cognitive.
2 . Disabilità e cittadinanza
• Caratteristiche ambientali;
• Il ridicolo: era considerato il giullare, veniva evidenziato il lato ridicolo della diversità;
• Il peccatore: la malformazione era vista come peccato e come espiazione della colpa.
Invalido e malato: la disabilità viene vista come conseguenza di un danno di cui non si ha
colpa. Interventi di tipo riparatorio e assistenziale. La persona doveva affidarsi al medico e
quindi veniva visto come un malato;
• L'eterno bambino: disabile che ha costantemente bisogno di cura e attenzioni;
•La normalità immaginativa: ciascuno di noi deve costruirsi delle immagini di persone con
disabilità realmente adulte e autonome che permettano al soggetto con disabilità di
proiettarsi verso un progetto di crescita;
1 . Accogliere la disabilità
PRESUPPOSTI METODOLOGICI
METODOLOGIE FORMATIVE