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INTERNATIONAL HOSPITALITY
Docente: Francesca Marzolini
Obiettivi del corso
2
Che cosa vuol dire andare a vedere come la definizione di cultura di un gruppo, di un popolo, può
essere utile all’interno di una realtà alberghiera, dove avviene quel confronto-scontro tra tanti mondi?
Come in tutti gli approcci: teoricamente noi potremmo classificare le culture e da lì desumere tante
conseguenze, praticamente invece nella pratica interculturale si riscontra che le classificazioni rigide
sono impossibili nel dinamismo di una società- quindi definire i russi bugiardi, gli inglesi snob e
superiori, o via dicendo, non solo non esaurisce il discorso su una cultura, ma non permette di
conoscerla veramente. Il turismo è proprio uno di quegli ambiti in cui maggiormente si creano stereotipi
fissi e falsi, anche a scopo di vendita.
Riuscire a guardare alla storia di un paese o di un gruppo culturale in maniera ampia, che comprenda
elementi religiosi, linguistici, storici, economici o geografici è proprio ciò che ci permette di capire i
motivi profondi di comportamenti diversi, di comprenderli meglio ed avere poi ricadute pratiche da
tutto ciò. Allargare l’ottica di comprensione quando noi ci avviciniamo ad un gruppo e non chiuderci in
una immagine stereotipata è proprio ciò che fa nascere miglioramenti e atteggiamenti diversi e più
costruttivi, anche nel mondo pratico-lavorativo.
Come gli americani vedono gli altri. Soltanto un americano su dieci ha il passaporto.
L’Europa è attraversata come un continente unico con dentro singole attrazioni
Arte, cibo e moda.
Grande attrazione per le regole del nostro galateo e della nostra eleganza.
Il fast food: Il boom economico, gli orari di lavoro, la distanza casa-ufficio, la libertà
individuale e la poca coesione familiare hanno congiurato per farli orientare su
un’alimentazione veloce, ricca soprattutto di grassi.
Il trash food – junk food Per anni hanno mangiato ciò che capitava, senza regole
particolari. Ora la maggioranza è obesa.
Oggi gli americani sono ossessionati dalla salute fisica e dalla longevità. Odiano il
fumo e i fumatori. Desiderano cibi sani. Menù con simboli sul valore ed effetto degli
alimenti.
Le parole chiave nella comunicazione alimentare sono:
low salt
low calories
low fat
cholesterol free
dietetic
more fibres and less sugar
organic.
International Hospitality Marzo 2012
L’ebraismo e la tradizione Kasher negli
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Stati Uniti
L’ebraismo e la tradizione Kasher negli Stati Uniti.
Le tradizioni alimentari delle due comunità ebraiche, sefardita e askenazita,approdate
in America nel ‘800 e nel corso del ‘900.
La religione ebraica è tra le più attente, insieme a quella islamica, a disciplinare le
norme alimentari dei suoi fedeli. E’ In virtù di molti di questi precetti che si è conservata
una unità culturale elevata.
Le regole sono moltissime e se, applicate alla lettera impedirebbero ad un ebreo
ortodosso di alimentarsi in uno dei nostri ristoranti. In America esistono moltissimi
ristoranti specializzati nella cucina “Kasher”. Si dice Kasherut (conforme e buono) “il
cibo che è permesso mangiare” seguendo tutte le regole alimentari ebraiche tratte
dalla Torah e dal Talmud.
Le norme prescrivono come l’animale viene ucciso come il cibo viene lavato, le
combinazioni possibili e quelle vietate, le modalità di cottura, gli utensili da cucina divisi
per alimenti, l’utilizzo o meno del lievito e la tradizione del digiuno.
Evitare accuratamente il contatto fisico, sia nei confronti degli uomini che delle donne e
dei bambini.
Non toccare mai il corpo di un cliente, neppure passandogli accanto, per sbaglio.
Nel servizio a tavola lo spazio fisico di distanza è importante: la distanza va accentuata
leggermente.
Più il cliente sarà di rango elevato maggiore dovrà essere la zona di spazio privato da
riconoscergli.
Lo sguardo dovrà essere verso il basso, non si dovrà ricorrere ai gesti, al massimo basta un
cenno del capo verso il basso per confermare d’aver capito.
Le aspettative dei turisti dell’Estremo Oriente da un viaggio in Europa.
Ricerca forsennata nel culturale, artistico, creativo in genere, nella moda, nel design, non per
osservarlo in sé ma soprattutto per capire come è fatto.
Da questo discorso esula il cibo. Non amano eccessivamente il cibo occidentale e lo ritengono
meno raffinato del loro. Amano i ristoranti eccellenti specie per la freschezza degli alimenti.