Sei sulla pagina 1di 60

Servizi concernenti

Formazione anche a Distanza

Ente individuato ope legis sia per la


realizzazione dei corsi, che per il rilascio degli
attestati

www.icotea.it - icotea@icotea.it
Caratteristiche generali

www.icotea.it - 0932793820
il soggetto disabile

Nel 1980, l’Organizzazione Mondiale della sanità


(OMS) pubblica l’International Classification of
Impairments Disabilities and Handicaps (ICIDH). Tale
classificazione introduce 3 concetti chiave :
 menomazione;
 disabilità;
 handicap.

www.icotea.it - 0932793820
Menomazione

Estratto dalla Classificazione internazionale delle


menomazioni, disabilità ed handicap (ICIDH)
O.M.S. (1980)

«Menomazione: rappresenta qualsiasi perdita o


anomalia di una struttura o di una funzione, sul piano
anatomico, fisiologico e psicologico. La menomazione è
caratterizzata dall'esistenza od occorrenza di anomalia,
difetto o perdita (che può essere temporanea o
permanente) di un arto, organo o tessuto od altra
struttura, del corpo, o di un difetto di un sistema,
funzione o meccanismo del corpo, compreso il sistema
delle funzioni mentali. La menomazione rappresenta la
deviazione dalla norma sul piano biomedico
dell'individuo e rappresenta la esteriorizzazione di una
condizione patologica».

www.icotea.it - 0932793820
Disabilità
«Disabilità: è la limitazione o perdita (conseguente a
menomazione) della capacità di effettuare un’ attività nel
modo o nei limiti considerati normali per un essere
umano. La disabilità è caratterizzata da eccessi o difetti
nelle abituali attività prestazioni e comportamenti, che
possono essere temporanei o permanenti, reversibili od
irreversibili, progressivi o regressivi. Le disabilità
possono insorgere come diretta conseguenza di
menomazioni o come risposte dell'individuo,
particolarmente di tipo psicologico, ad una menomazione
fisica, sensoriale o di altra natura. La disabilità riguarda
le capacità, intese come attività e comportamenti
compositi, che sono generalmente accettate come
componenti essenziali della vita quotidiana. La disabilità
rappresenta la oggettivazione di una menomazione e
come tale riflette disturbi a livello
www.icotea.it della persona.»
- 0932793820
Handicap

«Handicap: costituisce la situazione di svantaggio


sociale, conseguente a menomazione e/o disabilità, che
limita o impedisce l'adempimento di un ruolo normale
per un dato individuo in funzione di età, sesso e fattori
culturali e sociali. L'handicap riguarda il valore
attribuito ad una situazione od esperienza individuale
quando essa si allontana dalla norma. E' caratterizzato
da una discordanza fra la prestazione e la condizione
dell'individuo e le aspettative dell'individuo stesso o del
particolare gruppo di cui fa parte.
L'handicap rappresenta la socializzazione di una
menomazione o di una disabilità e, come tale, riflette le
conseguenze per l'individuo - sul piano culturale, sociale,
economico ed ambientale - che nascono dalla presenza di
menomazioni e disabilità.»
www.icotea.it - 0932793820
ESEMPIO ESPLICATIVO

Mentre la menomazione e la disabilità sono proprie


dell'individuo, l’handicap è legato alla relazione tra
soggetto e società, società che difficilmente riesce ad
accogliere chi compie un'attività in maniera diversa.
Esempio: una persona affetta da paraplegia
(menomazione) che non è in condizione di deambulare in
maniera autonoma (disabilità) riesce per mezzo di una
sedia a rotelle a muoversi. L'uso della sedia a rotelle
riduce sì la disabilità, ma se il soggetto incontra delle
«barriere», troverà difficoltà nel relazionarsi con la
società determinando una situazione di handicap.

www.icotea.it - 0932793820
Sequenza Menomazione, Disabilità, Handicap

Menomazione Disabilità Handicap

Ogni limitazione della persona nello


svolgimento di un’attività secondo i
parametri considerati normali per un
essere umano

Ogni perdita o anomalia E’ uno svantaggio che limita o


strutturale, o funzionale, impedisce il raggiungimento di una
fisica o psichica condizione sociale normale in
relazione all’età, al sesso e ai fattori
sociali e culturali

www.icotea.it - 0932793820
Nuova Classificazione O.M.S (1999)

Nel 1999, l’O.M.S pubblica una nuova classificazione,


la Classificazione Internazionale delle Menomazioni,
delle Attività personali (ex-Disabilità) e della
Partecipazione sociale (ex handicap o svantaggio
esistenziale) (ICIDH-2). Essa ridefinisce due dei tre
concetti chiave della definizione precedente ed in
particolare:
Menomazione (aspetto esteriore della disabilità);
Attività personali (non più disabilità che va invece
descritta in termini di limitazione delle attività; in tal
senso ogni persona è diversamente abile);
Conseguenze sociali (non più handicap ma diversa
partecipazione sociale).

www.icotea.it - 0932793820
ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento,
della Disabilità e della Salute

Nel Maggio 2001, l’Organizzazione Mondiale della


Sanità introduce uno strumento di classificazione
innovativo e multidisciplinare conosciuto come ICF,
Classificazione Internazionale del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute. Tale strumento si propone di
descrivere lo stato di salute delle persone in rapporto ai
vari ambiti esistenziali (familiare, lavorativo, sociale,
ecc.) con lo scopo di individuare le difficoltà che, nel
contesto socio-culturale, causano disabilità. Rispetto alla
precedente classificazione, l’ICF abbandona la
descrizione delle malattie dell’individuo (menomazione,
handicap, ecc.) per analizzare invece la salute
dell’individuo in termini di funzionamento e dunque in
chiave positiva.
www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola
TAPPE LEGISLATIVE
Il percorso legislativo che ha portato la scuola italiana verso
una prospettiva di inclusione, è stato segnato da importanti
tappe legislative dal 1972 al 2009:
 Legge 118/71 consente l'inserimento a scuola degli
alunni con disabilità;
 Legge 517/77 sancisce il diritto alla frequenza
scolastica di tutti i portatori di handicap, le classi non
devono avere più di 20 alunni;
 Legge n. 270, 1982 istituzione del ruolo dell’insegnante
di sostegno;
 Legge 104/92 definisce diritti, responsabilità e risorse;
 Linee Guida per l’Integrazione Scolastica degli Alunni con
Disabilità (MIUR) del Luglio 2009, Prot n°4274/09.

www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola

Un'altra testimonianza della forza del trend di


riconoscimento dei Bisogni Educativi Speciali è la Legge
provinciale n. 5 del 7 agosto 2006, «Sistema educativo
di istruzione e formazione del Trentino», e il successivo
Regolamento del 2008.
Si tratta di una riforma complessiva della Scuola di
questa Provincia, che parla esplicitamente di alunni con
Bisogni Educativi Speciali, sostenendo di: «attivare
servizi e iniziative per il sostegno e l’integrazione degli
www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola

alunni con bisogni educativi speciali, derivanti da


disabilità, da disturbi e da difficoltà di apprendimento
ovvero da situazioni di svantaggio determinate da
particolari condizioni sociali o ambientali» (L. 5/2006 art.
2, comma 1, lettera h).
La scuola trentina cerca di diventare sempre più
inclusiva e lo fa anche con il Regolamento applicativo
oggetto di queste Linee Guida, che può rappresentare
una assoluta innovazione nei processi di integrazione e
www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola

inclusione in Italia. «Lo spirito del Regolamento è quello


di superare una anacronistica lettura dei bisogni fatta
soltanto attraverso le certificazioni sanitarie di
disabilità.
I cambiamenti nella popolazione scolastica e
l’evolversi delle concettualizzazioni delle situazioni varie
di difficoltà (BES) impongono forme più ampie, globali e
contestuali di analisi e lettura dei bisogni. L’altro grande
stimolo fornito dal Regolamento riguarda le
www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola

responsabilità dei Consigli di classe e delle Istituzioni


scolastiche nell’elaborare il Piano d’intervento
complessivo delle strategie di integrazione e inclusione».
Nel dibattito culturale italiano emergono anche i
pressanti interventi delle associazioni aderenti alla FISH
preoccupati delle riforme Moratti e Gelmini.
Le Linee Guida sull’Inclusione Scolastica degli
alunni con disabilità (4 agosto 2009) sono importanti
nella storia della normativa inclusiva.
www.icotea.it - 0932793820
Disabilità e Scuola

Infine, dopo la Legge 170/2010 sui DSA, sono


importanti:
 Le Linee Guida applicative del 12 luglio 2011
 L’ Intesa Stato-Regioni del 25 luglio2012.
 La Direttiva MIUR del 27 Dicembre 2012 « Strumenti
di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica ».
 La Circolare MIUR n.8/2013.
Procediamo con ordine.
www.icotea.it - 0932793820
Legge 05.02.1992 n. 104
 Art. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione (è garantito:
l'inserimento negli asili nido, il diritto all'educazione e
all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di
scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni
scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni
universitarie);
 Art. 13. Integrazione scolastica: strumenti per l’integrazione
che debbono essere messi a disposizione in modo coordinato
dalla scuola, dagli Enti Locali e dalla ASL;
 Art. 14. Modalità di attuazione dell’Integrazione -> Strategie
per il successo formativo:
 Diagnosi funzionale
 Profilo dinamico funzionale
 Piano educativo individualizzato
 Continuità degli interventi sia in verticale
(al successivo ordine di scuola) che in
orizzontale (gli accordi di programma)

www.icotea.it - 0932793820
Destinatari Legge 104/1992

La legge in esame si rivolge alla persona che presenta


una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata
o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento,
di relazione o di integrazione lavorativa e tale da
determinare un processo di svantaggio sociale o di
emarginazione. Essa si applica, inoltre, al nucleo
familiare della persona disabile.
La legge 104/1992 individua
tra i destinatari, anche agli
stranieri e gli apolidi,
residenti, domiciliati
o aventi fissa dimora
nel territorio nazionale.

www.icotea.it - 0932793820
Finalità Legge 104/1992
La legge quadro n. 104 del 5 febbraio 1992
rappresenta una legge fondamentale per l'assistenza,
l‘inclusione sociale e i diritti delle persone disabili. Essa
descrive le seguenti finalità:
a) garantire il pieno rispetto della dignità umana e i
diritti di libertà e di autonomia della persona disabile e
promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella
scuola, nel lavoro e nella società;
b) prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti che
impediscono lo sviluppo della persona umana, il
raggiungimento della massima autonomia possibile e la
partecipazione della persona handicappata alla vita
della collettività, nonché la realizzazione dei diritti
civili, politici e patrimoniali;

www.icotea.it - 0932793820
Finalità Legge 104/1992
c) perseguire il recupero funzionale e sociale della persona
affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e
assicurare i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la
cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la
tutela giuridica ed economica della persona
handicappata;
d) predisporre interventi volti a superare stati di
emarginazione e di esclusione sociale della persona
handicappata.
La legge n. 104 persegue tali finalità grazie ad un
coordinamento fra Stato, Regioni e Comuni, attraverso lo
sviluppo della ricerca scientifica, psicopedagogica, sociale
e tecnologica, ma anche con un adeguato sostegno
psicologico ed economico per la persona disabile e per le
famiglie al fine di promuovere il superamento di ogni
forma di emarginazione e di esclusione
www.icotea.it - 0932793820 sociale.
Benefici Legge 104/1992

 Diritto all’educazione e all’istruzione


 Agevolazioni in ambito lavorativo
 Esercizio del diritto di voto
 Facilitazioni per i veicoli (appositi spazi riservati)
 Diritto di accesso all’informazione e alla
comunicazione
 Mobilità e trasporti collettivi e individuali

www.icotea.it - 0932793820
Documenti e Strategie per il successo formativo
dell’alunno disabile
In riferimento all’articolo 14 della Legge 104/1992
e alle modalità di attuazione dell’Inclusione, è possibile
individuare una serie di documenti e strategie per il
successo formativo dell’alunno con disabilità:
1. Diagnosi funzionale
2. Profilo dinamico funzionale
3. Piano educativo individualizzato
4. Continuità degli interventi sia in verticale (al
successivo ordine di scuola) che in orizzontale (gli
accordi di programma)

www.icotea.it - 0932793820
1. Diagnosi funzionale

La Diagnosi Funzionale (DF) può essere definita come


la descrizione della compromissione funzionale dello
stato psico-fisico dell'alunno: si tratta di redigere un
profilo per delineare capacità e difficoltà di sviluppo
dell'alunno in situazione di handicap. Essa evidenzia i
deficit e le potenzialità sul piano cognitivo, affettivo-
relazionale, sensoriale ed include informazioni necessarie
per individuare le risorse necessarie.
Tra gli obiettivi principali vi è senza dubbio la
conoscenza approfondita della situazione di partenza
della persona disabile, con particolare riferimento alle
competenze e alle abilità possedute, ai limiti e alla
presenza di problematiche comportamentali, psicologiche
e relazionali.

www.icotea.it - 0932793820
Diagnosi funzionale
Generalmente si ritiene che siano individuabili quattro
categorie diverse di dati descrittivi e interpretativi
essenziali per una diagnosi funzionale completa:
Prima fase  raccolta dati di carattere medico,
familiare e sociale;
Seconda fase  raccolta dati volti ad individuare il
livello di sviluppo dell'alunno in diverse aree;
Terza fase  valutazione relativamente agli
obiettivi e ai percorsi didattici di classe;
Quarta fase  valutazione aspetti psicologici,
affettivo-emotivi e comportamentali che devono
determinare la qualità del rapporto educativo con l'alunno.

www.icotea.it - 0932793820
DF: Prima fase

La prima parte concerne la situazione fisica


dell'alunno e cioè le caratteristiche tipiche della sua
sindrome, senza dimenticarne le necessità terapeutiche e
riabilitative. In questa fase risulta necessaria la
collaborazione con specialisti in ambito neurologico,
neuropsichiatrico, pediatrico e riabilitativo. Tre sono i
campi di informazione da tenere in considerazione:
 Storia clinica;
 Situazione attuale dell'alunno;
 Effetti riscontrati o prevedibili sulla prassi scolastica,
causati primariamente dalle condizioni cliniche
dell'alunno.

www.icotea.it - 0932793820
Effetti riscontrati o prevedibili sulla prassi scolastica
1) Limitazioni: attività che non possono essere svolte per
limiti fisiologici insuperabili;
2) Precauzioni: ad esempio attenzione alla dieta, a
movimenti particolari, alle posture, ecc.;
3) Necessità di assumere farmaci;
4) Interventi riabilitativi di varia natura;
5) Necessità di protesi, ausili o altre tecnologie di aiuto;

www.icotea.it - 0932793820
DF: Seconda fase
In questa fase non si tratta di stilare un elenco delle cose che il
nostro alunno non sa fare. La dimensione essenziale da definire è il
livello di abilità, e cioè le cose che sa fare, i suoi punti di forza.
Secondo Ianes, le aree generali da valutare in questa parte di
diagnosi sono:
 Abilità cognitive e metacognitive (attenzione, memoria, soluzione
di problemi);
 Abilità di comunicazione e linguaggi (anche non verbali);
 Abilità interpersonali/sociali;
 Autonomia personale (alimentazione, igiene personale e
vestirsi/svestirsi, ecc.);
 Autonomia sociale (fare acquisti, usare i mezzi di trasporto, ecc.);
 Motricità e percezione;
 Gioco e abilità espressive (attività ludiche, hobby, sport).
In ognuna di queste aree generali, il docente, in collaborazione con
figure quali lo psicologo, il pedagogista o l’educatore, può raccogliere
dati sufficienti utilizzando schede di osservazione diretta.
www.icotea.it - 0932793820
DF: Terza fase
La valutazione deve rivolgersi anche ai punti di forza e
ai deficit dell’alunno con disabilità rispetto a obiettivi e
attività che si svolgono nella normale programmazione
della classe:
 Se le abilità possedute dall'alunno sono buone la
valutazione delle competenze verrà effettuata con le
stesse modalità che l'insegnante usa per tutti gli altri
alunni;
 Se la situazione dell'alunno è complessa
l'insegnante cerca di trovare un punto di contatto tra le
abilità possedute e alcuni obiettivi del curricolo di una
data disciplina; questi obiettivi devono essere a portata
di apprendimento, cioè molto vicino ai punti di forza
dell’alunno, ed essere normalizzati (Ianes, 1997).

www.icotea.it - 0932793820
DF: Quarta fase
Fase di massima importanza,
consente di conoscere da vicino un
insieme di aspetti psicologici e
comportamentali tali da condizionare
in modo decisivo il benessere
dell'alunno. Alcuni aspetti vengono
immediatamente percepiti
dall'insegnante, altri vanno invece
osservati utilizzando strumenti di
valutazione particolari o tramite la
collaborazione di uno psicologo. In
ogni caso, questa quarta area
completa e "umanizza" la diagnosi
funzionale, che finora si era rivolta
alla descrizione della situazione
biomedica e sociale. L'alunno non è
più visto solo come una persona che sa
o non sa fare le cose (Ianes).
www.icotea.it - 0932793820
2. Profilo Dinamico Funzionale

La Diagnosi Funzionale produce una considerevole


quantità di dati di tipo medico, familiare, sociale, sulle
competenze dell'alunno, sulle sue caratteristiche psicologiche,
emotive, sui comportamenti problematici. Questi dati nascono
da diagnosi mediche, incontri con i genitori, con i terapisti
della riabilitazione, gli psicologi, ed altri docenti. Una mole
tale di dati potrebbe generare confusione, potrebbero essere
accumulati in modo disordinato, senza collegamenti
significativi fra di loro
Le operazioni del Profilo Dinamico
Funzionale consentono di ricostruire, a
partire dai dati della Diagnosi
Funzionale, una sintesi completa che
per conoscere e comprendere le
caratteristiche essenziali dell’alunno
con disabilità, trasformandole in linee
operative a breve e medio termine.
www.icotea.it - 0932793820
Profilo Dinamico Funzionale

Il Profilo DinamicoFunzionale (P.D.F.) è un


documento redatto dai componenti del Gruppo Operativo
(G.O.) sulla base della Diagnosi Funzionale e delle
informazioni e osservazioni raccolte dalla famiglia e dal
personale docente. Rappresenta un momento di
interazione tra famiglia, scuola e servizi.
Il P.D.F. indica le caratteristiche fisiche, psichiche,
sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le
difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di
handicap, con relative possibilità di recupero, sia le
capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate
progressivamente, rafforzate e sviluppate nel rispetto delle
scelte culturali della persona handicappata (D.L. 297/94).

www.icotea.it - 0932793820
Profilo Dinamico Funzionale

Il Profilo Dinamico Funzionale descrive:


• le dinamiche relazionali;
• i rapporti interpersonali;
• i livelli di " funzionalità" nelle varie aree generali;
• gli apprendimenti riferiti a diversi ambiti di
conoscenza;
• gli apprendimenti in relazione alle reali occasioni di
esperienza;
• il quadro evolutivo e le potenzialità di sviluppo,

www.icotea.it - 0932793820
Profilo Dinamico Funzionale

Il P.D.F. è inoltre necessario per la formulazione del


Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) in quanto
consente di:
 scegliere obiettivi adeguati alle potenzialità
dell'alunno;
 adottare metodologie mirate;
 scegliere strategie didattiche alternative specifiche;
 privilegiare aree cognitive di più facile accesso;
 programmare percorsi sulle base delle abilità e delle
potenzialità indicate nel profilo dinamico funzionale,
utilizzando canali diversi.

www.icotea.it - 0932793820
3. Piano educativo individualizzato

COSA E’ Il Piano Educativo Individualizzato è quel


documento nel quale vengono descritti gli interventi
integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per
l'alunno in situazione di handicap, in un determinato
periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto
all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro
commi dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992 (D.P.R.
24/02/1994).
QUANDO Dopo un periodo iniziale di osservazione di solito
non superiore a due mesi - durante il quale si definisce e si attua il
progetto di accoglienza - viene costruito il P.E.I. con scadenza
annuale.
Deve essere puntualmente verificato, con frequenza trimestrale o
quadrimestrale (D.P.R. 24/02/1994 - art.6). Nel passaggio tra i vari
ordini di scuola, esso viene trasmesso, unitamente al Profilo
Dinamico Funzionale aggiornato, alla nuova scuola di frequenza.

www.icotea.it - 0932793820
3. Piano educativo individualizzato

CHI LO REDIGE
Il P.E.I. è redatto congiuntamente dagli operatori dell'
Unità Locale Socio Sanitaria (U.L.S.S), dagli insegnanti
curricolari e di sostegno e, qualora presente,
dall'operatore psicopedagogico, con la collaborazione
della famiglia (D.P.R. 24/02/1994 - art.5). E' perciò
realizzato da tutti quei soggetti che in modi e contesti
diversi operano per l’alunno in situazione di disabilità.
Il Piano Educativo Individualizzato è il risultato di
un'azione congiunta, unitaria e integrata di una
pluralità di soggetti concordi sugli obiettivi e sulle
procedure da attuare, sui tempi e sulle modalità degli
interventi.
3. Piano educativo individualizzato

COSA CONTIENE
 obiettivi educativi/riabilitativi e di apprendimento;
 Metodologie;
 Tempi;
 Spazi;
 materiali e sussidi;
 risorse disponibili (strutture, servizi, persone, attività,
mezzi, ecc.);
 forme e metodi di verifica/valutazione.

www.icotea.it - 0932793820
3. Piano educativo individualizzato

Il Piano Educativo Individualizzato dovrà permettere


a ciascun alunno in situazione di handicap di
raggiungere in relazione alle sue potenzialità:
 obiettivi di autonomia
 acquisizione di competenze
 abilità motorie
 abilità cognitive
 abilità comunicative ed espressive
 abilità operative

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

LEGGE 170/2010 (8 ottobre)


«Nuove norme in materia di disturbi specifici
dell’apprendimento in ambito scolastico»

Questa legge è stata approvata nell’ottobre del 2010


ed è particolarmente importante nel panorama
legislativo in quanto estende a livello nazionale quelle
che erano iniziative delle singole Regioni (come ad
esempio quanto abbiamo visto in merito alla Regione
Lombardia). Ha quindi la funzione di unificare, anche a
livello di terminologia specifica, cosa sono i DSA.

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

Il fatto che esista finalmente una Legge dà piena

legittimità alla promozione di tutta una serie di

iniziative che già da anni si muovono a livello privato,

aprendo nuovi spazi di ricerca pedagogica, psicologica e

didattica, con l’importante funzione, per altro, di

prevenire il fenomeno della dispersione scolastica.

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

Cosa è importante conoscere per i propri

diritti?

La legge espone chiaramente cosa si intende per DSA:

“Art.1 Riconoscimento e definizione di dislessia,

disgrafia, disortografia e discalculia

1. La presente legge riconosce la dislessia, la

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi

specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA»,

che si manifestano in presenza di capacità cognitive

adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di

deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione

importante per alcune attività della vita quotidiana.”

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

Le FINALITA’ della Legge sono quindi:

a) garantire il diritto allo studio;

b) favorire il successo scolastico, anche attraverso

misure didattiche di aiuto concreto, assicurando una

formazione adeguata e promuovendo lo sviluppo delle

potenzialità individuali;

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

c) ridurre i disagi legati alla sfera emotiva e


relazionale;

d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate


alle necessità didattiche e pedagogiche degli studenti;

e) preparare gli insegnanti;

f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici di


potenziamento a livelli diversi;

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

g) incrementare la comunicazione e la collaborazione


tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso
scolastico;

h) assicurare uguali opportunità di sviluppo delle


capacità sia in ambito sociale che professionale.

Per quanto concerne la DIAGNOSI viene svolta


all’interno dei trattamenti specialistici già assicurati dal
Servizio Sanitario Nazionale a legislazione vigente ed è
comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

dello studente e dove ciò non fosse possibile si può far


riferimento a strutture accreditate o specialisti.

Per quanto concerne le MISURE EDUCATIVE E DI


SUPPORTO DIDATTICO sono esplicitamente previsti
interventi, che la scuola deve necessariamente mettere
in atto, in quanto gli studenti con diagnosi di DSA hanno
diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e
compensativi di flessibilità didattica per tutto il percorso
di formazione scolastica e negli studi universitari.

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

La scuola deve quindi garantire una didattica


individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e
flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di
caratteristiche peculiari dei soggetti.

Per rendere davvero concreta questa Legge i genitori


di ragazzi con DSA possono essere i primi a stimolare la
tutela dei diritti dei propri figli, richiedendo alle scuole
di mettere in pratica quanto di diritto e agli insegnanti
di essere continuamente aggiornati sull’argomento.

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

Inoltre è bene che i genitori di bambini frequentanti la


scuola primaria sappiano che hanno diritto anche ad un
orario di lavoro flessibile (sulla base dei contratti
nazionali) per consentire di seguire a casa il proprio
figlio con DSA adeguatamente.

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

In questo clima culturale e politico si completa il


quadro italiano dell’inclusione scolastica, con
l’emanazione da parte del Ministero dell’istruzione della:
Direttiva del 27 Dicembre 2012 «Strumenti
d’intervento per alunni con Bisogni Educativi
Speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica».

Con questa nuova Direttiva, il Ministero intende


fornire indicazioni organizzative anche sull’inclusione di

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

quegli alunni che non siano certificabili né con disabilità,


né con DSA, ma che abbiano difficoltà di apprendimento
dovute a svantaggio personale, familiare e socio-
ambientale.

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012:

1. Fornisce le indicazioni alle scuole per la presa in


carico di alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES),
considerando che:

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

- 2. La Direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in


difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai
principi enunciati dalla L. 53/2003.

- 3. La Direttiva richiama anche la L. 170/2010 sui


DSA.

- 4. Definisce le modalità di organizzazione, le funzioni


e la composizione del personale dei Centri Territoriali
di Supporto. Per disturbi evolutivi specifici si

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento,


anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione,
dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo
maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o
disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti
specificati.

La Direttiva ministeriale definisce le linee del


cambiamento per rafforzare il paradigma inclusivo. La
Direttiva chiarisce come la presa in carico dei BES

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo


congiunto della scuola e della famiglia.

Il MIUR ha, in seguito, emanato la circolare 8 del 6


marzo 2013 con la quale detta istruzioni applicative
della Direttiva 27 dicembre . La Direttiva e la Circolare
debbono essere lette insieme perché la seconda integra
significativamente in alcuni passaggi la prima,
soprattutto dove nella Direttiva non sono approfonditi o
chiariti alcuni problemi di collegamento con precedenti

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

debba essere al centro dell’attenzione e dello sforzo


congiunto della scuola e della famiglia.

Il MIUR ha, in seguito, emanato la circolare 8 del 6


marzo 2013 con la quale detta istruzioni applicative
della Direttiva 27 dicembre . La Direttiva e la Circolare
debbono essere lette insieme perché la seconda integra
significativamente in alcuni passaggi la prima,
soprattutto dove nella Direttiva non sono approfonditi o
chiariti alcuni problemi di collegamento con precedenti
normative inclusive e rispetto ad elementi organizzativi
www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

e operativi. «I due documenti affermano che si completa


il ciclo della normativa inclusiva, in quanto sotto la
denominazione BES si comprendono gli alunni con
difficoltà di apprendimento dovute alla disabilità, quelli
con DSA e quelli con altri BES dovuti a svantaggio e
disagio, ed estende a quest’ultimi sia il principio di
personalizzazione didattica, introdotto dalla Legge
104/92, generalizzato poi nella L. 53/03, sia gli strumenti
compensativi e dispensativi previsti dalla L. 170/10 per
gli alunni DSA»
www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

L’unificazione tra direttiva e circolare ha creato


confusione e alcune posizioni espresse hanno inteso i
BES come una terza categoria di alunni in difficoltà e
per questo è stata criticata la scelta di normare con una
semplice Circolare una materia che avrebbe dovuto
essere regolata da una legge.

In particolare, molti interventi su siti on line, hanno


ritenuto non vincolante la circolare per le scuole e ne
hanno messo in dubbio la legittimità nell’estendere
analogicamente la normativa sui DSA agli altri casi di
www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

BES, poiché la circolare non può ovviamente modificare


norme di legge o atti amministrativi generali.

La circolare non crea nuovo diritto ma si limita,


legittimamente, ad estendere alcuni aspetti della
normativa sui DSA ai BES. Inoltre la circolare, pur
essendo un atto interno alle amministrazioni pubbliche
comunque impone l’obbligo di applicazione a tutti i
dipendenti di quelle amministrazioni, salvo il rifiuto
motivato dalla documentata prova della contrarietà
della circolare ai principii generali del nostro
www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

ordinamento. La F I S H e la F A N D difendono la bontà


della circolare che sviluppa ed amplia la logica inclusiva
italiana e sono disponibili a collaborare con chiunque
voglia ulteriormente migliorarne l’applicazione, poiché
certamente data la novità , essa richiede maggiori
approfondimenti specie per gli aspetti pratici e giuridici
di applicazione concreta. Nulla impedisce che, anche alla
luce dell’articolo di Tuttoscuola e del dibattito che
opportunamente tale articolo ha suscitato, il Ministero
possa tornare sulle norme della Direttiva riordinandole
www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

ed esplicitando così ancor meglio i principii ispiratori che


qualificano la normativa inclusiva attuata in Italia.

Circolare n. 8 del 6 marzo 2013

Fornisce le indicazioni operative per l’attuazione della


Direttiva che in sintesi si articolano nel seguente modo:
«La circolare ha sottolineato che lo strumento
privilegiato di intervento è costituito da un percorso
didattico individualizzato e personalizzato, contenuto in
un Piano Didattico Personalizzato volto a definire,

www.icotea.it - 0932793820
Evoluzione della normativa sull’inclusione

monitorare e documentare – secondo un’elaborazione


collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di
intervento più idonee. L’attivazione di questo percorso è
deliberata dal Consiglio di Classe (team docenti per la
primaria). È previsto anche il coinvolgimento della
famiglia, attraverso la sottoscrizione del PDP».

www.icotea.it - 0932793820
Ente individuato ope legis sia per la
realizzazione dei corsi, che per il rilascio degli
attestati

www.icotea.it - icotea@icotea.it

Potrebbero piacerti anche