• Quando un’onda sonora si propaga è soggetta a diversi fenomeni le cui cause possono essere molteplici, tra questi troviamo l’assorbimento, dovuto L’aria è un buon conduttore del suono, soprattutto per frequenze non all’attrito presente nel mezzo molto elevate. di propagazione e che Infatti se per esempio si assiste all’aperto da una certa distanza smorza le oscillazioni dei all’esibizione di un gruppo musicale, si sentono meglio i suoni più bassi mentre i piatti della batteria, che producono suoni con frequenze più punti interessati dall’onda, la elevate, diventano meno percettibili riflessione, rifrazione, diffrazione e interferenza. LA RIFLESSIONE: ECO E RIMBOMBO • Quando emettiamo un suono, le onde si propagano in tutte le direzioni. Se raggiungono un ostacolo, come per esempio una parete di dimensioni molto maggiori della lunghezza d'onda, vengono riflesse sino a noi come se dietro l'ostacolo vi fosse una sorgente Rifrazione e diffrazione virtuale. È il fenomeno dell'eco, che si verifica però a condizione che Con il termine rifrazione si intende il tempo che trascorre fra l'emissione del suono e l'arrivo dell'onda una specie di piegamento, ciò avviene riflessa sia almeno 1/10 s. in quanto il nostro orecchio percepisce due suoni come distinti solo se risultano opportunamente distanziati. quando l’onda passa da un mezzo più Invece per distanze inferiori ai 17 metri l’orecchio non riesce più a denso a uno meno denso e a causa distinguere il suono originario da quello riflesso ed entra in uno stato della differente velocità di di confusione dovuta alla sovrapposizione dei suoni detto rimbombo. propagazione subisce una deviazione. Anche nell’aria il suono, essendoci differenti temperature nell’atmosfera, subisce una deviazione. Invece la deviazione della direzione di propagazione di un’onda attorno a un ostacolo o ai bordi di una fenditura viene chiamata diffrazione -L’INTERFERENZA -Interferenza costruttiva • Immaginiamo di avere in una stanza un impianto per la diffusione della musica con due altoparlanti come sorgenti di onde sonore in fase con la stessa pulsazione ω e la stessa ampiezza A.
• Il punto P si trova alla stessa distanza
dalle due sorgenti (x₁ = x₂ ) e soddisfa la condizione di interferenza costruttiva | x₁-x₂| = K·λ nel caso particolare K =0. Un osservatore posto in P viene investito nello stesso istante da una compressione proveniente da A e una da B, per cui complessivamente è investito da un'onda di ampiezza 2A e quindi percepisce un suono più intenso di quello emesso dal singolo altoparlante. -Interferenza distruttiva In questo caso invece l'osservatore si posiziona in Q dove è verificata la condizione di interferenza distruttiva |x₁- x₂| = (2K+1) · nel caso particolare K = 0. Infatti, in la differenza delle distanze dalle sorgenti è pari in modulo a mezza lunghezza d'onda. In questo caso nell'istante in cui da A giunge una compressione, da B giunge una rarefazione e, per il principio di sovrapposizione. si ha una compensazione: la pressione dell'aria risulta costante e non si avverte alcun suono. -L’effetto Doppler • Assistendo a un corteo di automobili, o quando passa un'auto con la sirena, è facile notare che percepiamo il suono di uno stesso clacson o della sirena in modo diverso a seconda che l'auto in questione si avvicini oppure si allontani da noi. Questo fenomeno è stato spiegato dal fisico austriaco Johann Christian J. Doppler e si verifica ogni volta che vi è un moto relativo tra una sorgente di onde e l'osservatore. Analizziamo due casi particolari ipotizzando sempre che la sorgente e l'osservatore si muovano solo lungo la retta che li congiunge. -Osservatore fermo e sorgente in movimento • Per calcolare le velocità, assumendo per ipotesi che non vi sia vento, consideriamo come sistema di riferimento quello solidale con la Terra. Quando la sorgente Se l'osservatore sono fermi, possiamo dire che la lunghezza d'onda λ di un'onda sonora di frequenza fe velocità di propagazione V suono è data da: = • Nel caso in cui la sorgente S si muove con velocità Vs verso l'osservatore 0₁, i fronti d'onda si infittiscono davanti alla sorgente, per cui le lunghezze d'onda diminuiscono e le frequenze aumentano : l'osservatore percepisce un suono più acuto. Il processo opposto si verifica in 0₂ posto dietro la sorgente, dove i fronti d'onda si diradano e il suono diventa più grave. Nell'ipotesi che l'osservatore sia fermo, occorre distinguere tra l'avvicinamento della sorgente e il suo allontanamento. -Osservatore fermo e sorgente in avvicinamento • Un automobilista sta suonando in modo continuativo il clacson dell'auto. Sappiamo che la lunghezza d'onda del suono è la distanza minima tra due strati di compressione (o rarefazione) dell'aria. • Chiamiamo I e II due fronti d'onda consecutivi corrispondenti a zone di compressione. Supponiamo che l'osservatore, immobile, abbia percepito in questo istante l'arrivo del fronte d'onda I. Dopo un intervallo di tempo pari al periodo T. arriva al suo orecchio anche il fronte d'onda II; però, se la sorgente sonora si avvicina con velocità Vs, nell'intervallo di tempo T essa ha nel frattempo percorso il tratto Vs • T. Di conseguenza per l'osservatore la distanza tra I e II non è più bensì ’. • Quindi avremo ’ = – Vs T -Dalla relazione precedente risulta che la lunghezza d’onda percepita dall’osservatore è diminuita ed, essendo la velocità del suono inalterata la frequenza f’ risulta maggiore di f, da cui ricaviamo la formula : f’ = ( ) f
-Analogamente con l’osservatore fermo e la sorgente in
allontanamento avremo l’effetto opposto e la lunghezza d’onda aumenterà. Di conseguenza la frequenza f ‘ andrà a diminuire : f’ = ( ) f -Sorgente ferma e osservatore in movimento Nel caso in cui a essere immobile è la sorgente, occorrerà distinguere tra l’avvicinamento dell'osservatore e il suo allontanamento.
-Sorgente ferma e osservatore in avvicinamento
Abbiamo già visto che se la sorgente e l'osservatore sono fermi la frequenza è data da: f =
Se la sorgente S rimane ferma, un osservatore in avvicinamento
percepisce un suono più acuto perché, a causa della sua velocità Vo, riceve nello stesso intervallo di tempo un maggior numero di fronti d'onda, per cui la frequenza aumenta. Infatti, per l'osservatore il suono emesso dalla sorgente ha velocità v’=Vsuono + Vo.
La frequenza f’ che egli percepisce è data allora da :
f’ = = La relazione quindi diventa : f’ = ( ) f Dove f’ > f e il suono è più acuto -Sorgente ferma e osservatore in allontanamento
Se al contrario l’osservatore si allontana dalla sorgente con velocità Vo, si percepisce un suono con frequenza minore:
f’ = ( ) f
Dove avremo f’ < f e il suono sarà più grave
Quindi generalizzando quando vi è un moto relativo tra sorgente e osservatore si ha :
F’ =
Dove + Vo e – Vs valgono per l’avvicinamento reciproco e – Vo e + Vs valgono l’allontanamento
reciproco tra la sorgente e l’osservatore Durante un inseguimento in autostrada un'auto della polizia, mentre sta andando alla velocità di 180 km/h, attiva una sirena alla frequenza di 900 Hz. a) Qual è la frequenza che un'automobilista fermo a una stazione di servizio percepisce durante le fasi di allontanamento e avvicinamento ? b) Qual è la frequenza percepita dalla macchina inseguita, che sta fuggendo a 162 km/h? c) Tale frequenza si modifica a mano a mano che la polizia le si avvicina?