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LA PROPAGAZIONE DELLE ONDE SONORE

Di Alessandro Rotondo e Serena Cardinale


• Quando un’onda sonora si
propaga è soggetta a diversi
fenomeni le cui cause
possono essere molteplici,
tra questi troviamo
l’assorbimento, dovuto L’aria è un buon conduttore del suono, soprattutto per frequenze non
all’attrito presente nel mezzo molto elevate.
di propagazione e che Infatti se per esempio si assiste all’aperto da una certa distanza
smorza le oscillazioni dei all’esibizione di un gruppo musicale, si sentono meglio i suoni più bassi
mentre i piatti della batteria, che producono suoni con frequenze più
punti interessati dall’onda, la
elevate, diventano meno percettibili
riflessione, rifrazione,
diffrazione e interferenza.
LA RIFLESSIONE: ECO E RIMBOMBO
• Quando emettiamo un suono, le onde si propagano in tutte le
direzioni. Se raggiungono un ostacolo, come per esempio una parete
di dimensioni molto maggiori della lunghezza d'onda, vengono
riflesse sino a noi come se dietro l'ostacolo vi fosse una sorgente
Rifrazione e diffrazione
virtuale. È il fenomeno dell'eco, che si verifica però a condizione che Con il termine rifrazione si intende
il tempo che trascorre fra l'emissione del suono e l'arrivo dell'onda
una specie di piegamento, ciò avviene
riflessa sia almeno 1/10 s. in quanto il nostro orecchio percepisce due
suoni come distinti solo se risultano opportunamente distanziati. quando l’onda passa da un mezzo più
Invece per distanze inferiori ai 17 metri l’orecchio non riesce più a denso a uno meno denso e a causa
distinguere il suono originario da quello riflesso ed entra in uno stato della differente velocità di
di confusione dovuta alla sovrapposizione dei suoni detto rimbombo. propagazione subisce una deviazione.
Anche nell’aria il suono, essendoci
differenti temperature nell’atmosfera,
subisce una deviazione.
Invece la deviazione della direzione di
propagazione di un’onda attorno a un
ostacolo o ai bordi di una fenditura
viene chiamata diffrazione
-L’INTERFERENZA
-Interferenza costruttiva
• Immaginiamo di avere in una stanza un
impianto per la diffusione della musica
con due altoparlanti come sorgenti di
onde sonore in fase con la stessa
pulsazione ω e la stessa ampiezza A.

•  Il punto P si trova alla stessa distanza


dalle due sorgenti (x₁ = x₂ ) e soddisfa
la condizione di interferenza costruttiva |
x₁-x₂| = K·λ  nel caso particolare K =0.
Un osservatore posto in P viene investito
nello stesso istante da una compressione
proveniente da A e una da B, per cui
complessivamente è investito da un'onda
di ampiezza 2A e quindi percepisce un
suono più intenso di quello emesso dal
singolo altoparlante.
-Interferenza distruttiva
In questo caso invece l'osservatore si posiziona in Q
dove è verificata la condizione di interferenza
distruttiva |x₁- x₂| = (2K+1) · nel caso particolare K
= 0.
Infatti, in la differenza delle distanze dalle sorgenti è
pari in modulo a mezza lunghezza d'onda. In questo
caso nell'istante in cui da A giunge una
compressione, da B giunge una rarefazione e, per il
principio di sovrapposizione. si ha una
compensazione: la pressione dell'aria risulta costante
e non si avverte alcun suono.
-L’effetto Doppler
• Assistendo a un corteo di
automobili, o quando passa un'auto
con la sirena, è facile notare che
percepiamo il suono di uno stesso
clacson o della sirena in modo
diverso a seconda che l'auto in
questione si avvicini oppure si
allontani da noi. Questo fenomeno è
stato spiegato dal fisico austriaco
Johann Christian J. Doppler e si
verifica ogni volta che vi è un moto
relativo tra una sorgente di onde e
l'osservatore. Analizziamo due casi
particolari ipotizzando sempre che
la sorgente e l'osservatore si
muovano solo lungo la retta che li
congiunge.
-Osservatore fermo e sorgente in movimento
• Per calcolare le velocità, assumendo per
ipotesi che non vi sia vento, consideriamo
come sistema di riferimento quello
solidale con la Terra. Quando la sorgente
Se l'osservatore sono fermi, possiamo dire
che la lunghezza d'onda λ di un'onda
sonora di frequenza fe velocità di
propagazione V suono è data da: =
• Nel caso in cui la sorgente S si muove con
velocità Vs verso l'osservatore 0₁, i fronti
d'onda si infittiscono davanti alla sorgente,
per cui le lunghezze d'onda diminuiscono e
le frequenze aumentano : l'osservatore
percepisce un suono più acuto. Il processo
opposto si verifica in 0₂ posto dietro la
sorgente, dove i fronti d'onda si diradano e
il suono diventa più grave. Nell'ipotesi che
l'osservatore sia fermo, occorre distinguere
tra l'avvicinamento della sorgente e il suo
allontanamento.
-Osservatore fermo e sorgente in avvicinamento
• Un automobilista sta suonando in modo
continuativo il clacson dell'auto.
Sappiamo che la lunghezza d'onda del
suono è la distanza minima tra due strati
di compressione (o rarefazione) dell'aria.
• Chiamiamo I e II due fronti d'onda
consecutivi corrispondenti a zone di
compressione. Supponiamo che
l'osservatore, immobile, abbia percepito in
questo istante l'arrivo del fronte d'onda I.
Dopo un intervallo di tempo pari al
periodo T. arriva al suo orecchio anche il
fronte d'onda II; però, se la sorgente
sonora si avvicina con velocità Vs,
nell'intervallo di tempo T essa ha nel
frattempo percorso il tratto Vs • T. Di
conseguenza per l'osservatore la distanza
tra I e II non è più bensì ’.
• Quindi avremo ’ = – Vs T
-Dalla relazione precedente risulta che la lunghezza
d’onda percepita dall’osservatore è diminuita ed,
essendo la velocità del suono inalterata la frequenza
f’ risulta maggiore di f, da cui ricaviamo la formula :
f’ = ( ) f

-Analogamente con l’osservatore fermo e la sorgente in


allontanamento avremo l’effetto opposto e la lunghezza
d’onda aumenterà.
Di conseguenza la frequenza f ‘ andrà a diminuire :
f’ = ( ) f
-Sorgente ferma e osservatore in movimento
Nel caso in cui a essere immobile è la sorgente, occorrerà distinguere tra l’avvicinamento dell'osservatore
e il suo allontanamento.

-Sorgente ferma e osservatore in avvicinamento


Abbiamo già visto che se la sorgente e l'osservatore sono fermi la frequenza è data da: f =

Se la sorgente S rimane ferma, un osservatore in avvicinamento


percepisce un suono più acuto perché, a causa della sua velocità Vo,
riceve nello stesso intervallo di tempo un maggior numero di fronti
d'onda, per cui la frequenza aumenta.
Infatti, per l'osservatore il suono emesso dalla sorgente ha velocità
v’=Vsuono + Vo.

La frequenza f’ che egli percepisce è data allora da :


f’ = =
La relazione quindi diventa :
f’ = ( ) f
Dove f’ > f e il suono è più acuto
-Sorgente ferma e osservatore in allontanamento

Se al contrario l’osservatore si allontana dalla sorgente con velocità Vo, si percepisce un suono con
frequenza minore:

f’ = ( ) f

Dove avremo f’ < f e il suono sarà più grave

Quindi generalizzando quando vi è un moto relativo tra sorgente e osservatore si ha :

F’ =

Dove + Vo e – Vs valgono per l’avvicinamento reciproco e – Vo e + Vs valgono l’allontanamento


reciproco tra la sorgente e l’osservatore
Durante un inseguimento in
autostrada un'auto della polizia,
mentre sta andando alla velocità
di 180 km/h, attiva una sirena
alla frequenza di 900 Hz.
a) Qual è la frequenza che
un'automobilista fermo a una
stazione di servizio percepisce
durante le fasi di
allontanamento e
avvicinamento ?
b) Qual è la frequenza percepita
dalla macchina inseguita, che
sta fuggendo a 162 km/h?
c) Tale frequenza si modifica a
mano a mano che la polizia le si
avvicina?

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