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Il suono

Il suono il risultato percettivo prodotto da particolari variazioni di pressione sulla


membrana timpanica.
'E un effetto percettivo si parla infatti di sensazione sonora
L'organo preposto a codificare la sensazione sonora l'orecchio.
Ad eccitare il timpano e di conseguenza l'orecchio interno il quale traduce i movimenti del
timpano in impulsi nervosi che vanno al cervello, sono dei cambiamenti di pressione.
perch la catena sonora abbia luogo sono dunque necessari 3 elementi:
Una sorgente. Ovvero un corpo che posto in vibrazione metta in movimento le
molecole dell'aria o di altro elemento circostante.
Un mezzo di propagazione (ad es. l'aria) le cui molecole sono messe in movimento
dal corpo in vibrazione, alternando stati di compressione (alta pressione) e
rarefazione (bassa pressione)
Un ricevente (ad es. la membrana del timpano) che raggiunto dalle onde di pressione
e stimolato da queste inizi a vibrare riproducendo di fatto un movimento analogo a
quello della sorgente.

Onda sonora
Immaginiamo un punto su una corda di chitarra. Quando questa vibra
il punto inizia a muoversi dalla posizione di riposo sino a raggiungere
un punto massimo, poi ritorna alla posizione di riposo, da qui
raggiunge un altro massimo, opposto al precedente, per poi tornare
alla posizione di riposo e ripartire da capo. Quello che abbiamo
appena descritto detto un ciclo della vibrazione, o un ciclo dell
onda.
La figura che descrive questo ciclo si chiama onda sinusoidale.

Onda sonora
Ogni onda possiede
un periodo (detto: T) che il tempo in secondi necessario a
compiere un intero ciclo.
una frequenza che il numero di cicli in 1 secondo e si misura in
Hz
una lunghezza che rappresenta appunto la lunghezza in metri di
un ciclo. O la distanza tra una zona di alta pressione e l'altra

Onda sonora (formule - unit di misura)


T (periodo) = 1/f - in secondi
f (frequenza) = 1/T - in Hertz
L (lunghezza d'onda) = c/f (velocit del suono / frequenza) - in
metri
Frequenza e lunghezza d'onda sono inversamente
proporzionali, aumentando la frequenza il suono diventa pi
acuto (e la lunghezza d'onda diminuisce). Aumentando la
lunghezza d'onda il suono diventa pi grave (e la frequenza si
abbassa)
Velocit del suono nell'aria: 340 m/s circa

calcolo delle frequenze


La frequenza la caratteristica del suono legata all'altezza e si
misura in Hertz (Hz)
Ogni semitono la frequenza aumenta di un fattore pari alla
radice dodicesima di 2 (1,059 circa)
f1= f2* 1,059n
per trovare una frequenza basta moltiplicare una frequenza di
partenza per 1,059 tante volte quante sono i semitoni che
separano le due frequenze
es. si = la * 1,0592 (1,059 elevato alla seconda, 2 infatti sono i semitoni da la a
si) = 440 * 1,0592 = 493,8 Hz
Un salto di ottava si ottiene allora semplicemente moltiplicando una frequenza
per 2

Carta delle frequenze

Sensibilit uditiva
L'orecchio umano sensibile alle frequenze comprese fra
20 e 20000 Hz circa
I suoni al di sotto dei 20 Hz sono detti infrasuoni, quelli oltre i 20000 ultrasuoni
Vi una zona di particolare sensibilit fra i 2000 e i 5000 Hz, come mostrano le
curve isofoniche

L'ampiezza
la caratteristica del suono legata all'intensit (volume)
si misura in deciBel (dB)
Una differenza di 1 dB praticamente impercettibile.
Per avere una sensazione di raddoppio dell'intensit sonora
necessario aumentare il suono di 6 dB

Il timbro
La serie delle armoniche

Il timbro
Per ottenere la serie delle armoniche a partire da una data
frequenza,
bisogna moltiplicare quella frequenza per 2, 3, 4, 5, 6 ....

Il timbro
Il timbro di un suono determinato dalle armoniche che lo
compongono e dalla loro intensit.
Ogni suono dunque il risultato della somma di pi frequenze
sinusoidali: la frequenza fondamentale e le sue armoniche.

Il contenuto armonico di un piatto


Notare la presenza di frequenze enarmoniche,
cio non appartenenti alla serie degli armonici

Forme d'onda
Dente di sega: tutte le armoniche ad ampiezza decrescente (1,
1/2, 1/3, 1/4, ...)

Forme d'onda
Onda quadra: solo armoniche dispari ad ampiezza decrescente
secondo la formula 1, 1/2, 1/3, 1/4, 1/5 ...

Forme d'onda
Sommando frequenze armoniche si ottengono suoni periodici.
Ci significa che possibile osservare la forma d'onda ripetersi
abbastanza regolarmente con un preciso periodo

Forme d'onda
Se la forma d'onda si ripete abbastanza regolarmente, si parla
di suono periodico, o suono armonico.
Nel caso invece di suoni in cui sono presenti anche altezze al
di fuori della serie delle armoniche, si parla di suoni
enarmonici o aperiodici, poich in tali suoni il disegno della
forma d'onda non si ripete.

La fase
La fase una componente molto importante di un'onda ed
indica lo spostamento di un punto di riferimento specificato al
tempo 0.
Graficamente possiamo considerare la fase come il punto di
partenza dell'onda.
Sovrapponendo 2 onde con diversa fase possiamo avere delle
interferenze distruttive (un'onda al suo massimo mentre l'altra
al suo minimo) o costruttive (entrambe le onde sono al loro
massimo o al loro minimo)
http://ww2.unime.it/weblab/ita/waveforms/waveforms_ita.htm

I battimenti
La fase spiega il fenomeno dei battimenti:
Immaginiamo di sovrapporre 2 suoni a frequenza molto vicina. Essi
all'inizio avranno la stessa fase (si troveranno cio allo stesso punto
del ciclo d'onda) rinforzandosi a vicenda. Ma, dato che la frequenza
pi acuta avr anche un ciclo d'onda leggermente pi veloce, le due
onde inizieranno a sfasarsi sempre pi sino a che, ad un certo
momento, si troveranno in opposizione di fase, cio una si trover
nella parte alta del ciclo mentre l'altra si trover nella parte bassa. Il
risultato sar una diminuzione dell'ampiezza.

Effetto Doppler
Quando una sorgente sonora si muove verso l'ascoltatore, questi
percepisce un aumento della frequenza sonora, mentre quando la
sorgente si allontana si ha l'effetto opposto.
Infatti la sorgente muovendosi comprime le onde tra se e l'ascoltatore,
determinando l'accorciamento della lunghezza d'onda e di
conseguenza l'aumento dell'altezza

diffusione del suono negli ambienti


quando un'onda sonora incontra un ostacolo si possono avrere
tre effetti:
riflessione
diffrazione
rifrazione

Diffusione del suono nello spazio


la riflessione
quando un suono incontra un ostacolo viene riflesso, e l'angolo
di riflessione pari a quello di incidenza

Diffusione del suono nello spazio


Rifrazione
Si ha quando cambia il mezzo di propagazione di un suono.
Consiste in un cambio di direzione e velocit del suono

Diffusione del suono nello spazio


Rifrazione - assorbimento
Una parte del suono riflesso passa infatti attraverso l'ostacolo
cambiando direzione e velocit di movimento in relazione al
materiale con cui l'ostacolo costruito. Si parla infatti
di assorbimento e di coefficente di assorbimento che
misura la maggiore o minore capacit di assorbire i suoni (e
quindi di non rifletterli).

Diffusione del suono nello spazio


Diffrazione
'E la capacit del suono di aggirare un ostacolo o di passare
attraverso una feritoia.
Se l'ostacolo di dimensioni minori della lunghezza d'onda
allora il suono non ha difficolt ad aggirare l'ostacolo.
Per questo motivo le frequenze acute sono le prime ad
attenuarsi mentre quelle gravi si propagano a distanze maggiori.

Diffusione del suono nello spazio


L'eco
L'eco si spiega con il fenomeno della riflessione.
Consiste nella percezione delle onde riflesse da un
ostacolo, dopo un certo intervallo di tempo dal suono
originario emesso.
Questo intervallo temporale tra suono emesso e
suono riflesso non deve essere inferiore ad un
decimo di secondo.
Si parla di eco infatti quando le singole riflessioni
dell'onda sonora sono percepite distintamente

Diffusione del suono nello spazio


Riverbero
Quando le riflessioni avvengono con un ritardo inferiore ad un
decimo di secondo circa, esse non sono pi percepite come
distinte l'una dall'altra ma si confondono con l'onda incidente (il
suono di partenza); si parla allora di riverbero
Riassumendo dunque:
Riverbero quando per l'ascoltatore l'onda incidente si
confonde con l'onda riflessa
eco quando le due onde sono distinte

Diffusione del suono nello spazio


Perch si formi l'eco necessario che la distanza tra la sorgente
sonora e l'ostacolo sia di almeno 17 metri.
Infatti, per distinguere con chiarezza due suoni necessario che
essi distino tra loro almeno un decimo di secondo; e tale
intervallo di tempo, alla velocit del suono nell'aria pari a 340
metri al secondo, corrisponde alla distanza di 34 metri, cio 17
metri dalla fonte sonora all'ostacolo e 17 per il percorso
inverso.
Se la distanza inferiore a 17 metri si ha il riverbero.

Diffusione del suono nello spazio


Percezione della provenienza dei suoni
La percezione della provenienza dei suoni sul piano orizzontale
(cio se provengono da destra o da sinistra) dipende da due
fattori
Differenza di tempo. Il suono proveniente da una sorgente
posizionata ad esempio a destra raggiunge prima l'orecchio
destro e poi il sinistro
Differenza di intensit. L'orecchio pi vicino alla sorgente
riceve un suono ad ampiezza maggiore.

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