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1 Le onde sonore

Il suono è sempre causato dall’oscillazione meccanica


di un corpo
 viene emesso da corpi in grado di vibrare
– tutti i corpi in grado di emettere suoni sono
sorgenti sonore

Il suono è un’onda longitudinale generata dalle vibrazioni


di un corpo che determinano successive compressioni e
decompressioni dell’aria

Modulo 7, Unità 2: Il suono 1


Modulo 7, Unità 2: Il suono 2
1 Le onde sonore
La propagazione del suono: l’onda sonora si propaga
attraverso successive compressioni e decompressioni delle
molecole dell’aria.

Modulo 7, Unità 2: Il suono 3


1 Le onde sonore

Quando le onde sonore giungono al nostro orecchio,


sono trasformate in impulsi elettrochimici,
che vengono inviati al cervello

Modulo 7, Unità 2: Il suono 4


1 Le onde sonore

La propagazione del suono

Le onde sonore per propagarsi hanno bisogno di un mezzo


 le onde sonore non si propagano nel vuoto

La velocità del suono

 Il suono si propaga con una velocità costante


che dipende
− dal mezzo materiale
− dalle sue condizioni fisiche (pressione e temperatura)
− nell’aria alla temperatura di 20 °C e alla pressione di
1 atm
 La velocità del suono è di circa 340 m/s
 Il suono si propaga anche nei liquidi e nei solidi
Modulo 7, Unità 2: Il suono 5
1 Le onde sonore

Modulo 7, Unità 2: Il suono 6


Modulo 7, Unità 2: Il suono 7
2 Le caratteristiche del suono

L’altezza

I suoni possono essere più acuti o più gravi


 più un suono è acuto, maggiore è la sua frequenza
– è più “alto”
 più un suono è grave, minore è la sua frequenza
– è più “basso”

Il nostro orecchio è in grado di percepire suoni di frequenze


comprese all’incirca tra 20 Hz e 20 000 Hz
– infrasuoni
o suoni di frequenza inferiore a 20 Hz
– ultrasuoni
o suoni di frequenza superiore a 20 000 Hz

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2 Le caratteristiche del suono

L’intensità

L’intensità di un suono
 dipende dall’ampiezza dell’onda cioè
dall’energia trasportata
 è di solito identificata con il “volume”

Il timbro

Il timbro caratterizza
 il suono di uno strumento
 la sua forma d’onda
Quando uno strumento musicale suona una nota si producono
anche altri suoni con frequenze multiple di quella fondamentale
 frequenze armoniche
– la loro somma determina il timbro di uno strumento
Modulo 7, Unità 2: Il suono 9
2 Le caratteristiche del suono

La figura rappresenta i suoni emessi da un diapason e da un clarino.


Entrambi emettono la nota fondamentale (il La a 440 Hz). Il diapason
rappresenta il suono allo stato puro, la frequenza fondamentale. Nel suono
del clarino, oltre alla frequenza fondamentale, sono presenti anche le
armoniche di frequenza maggiore. La somma di tutte queste onde genera
la forma dell’onda tipica del clarino.
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2 Le caratteristiche del suono

L’intensità sonora

L’ intensità sonora
 è il rapporto tra la potenza P che attraversa una
determinata superficie perpendicolare alla direzione
di propagazione dell’onda e l’area S della superficie
stessa
 si misura in watt al metro quadrato (W/m2)

La sensazione sonora
 tiene conto della sensibilità del nostro orecchio
 si misura in decibel (dB)

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Modulo 7, Unità 2: Il suono 12
2 Le caratteristiche del suono

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3 La riflessione e la diffrazione del suono

L’eco

Il suono può riflettersi su una parete rocciosa


e dare origine al fenomeno dell’eco
 esiste una semplice relazione tra la distanza d della
parete, la velocità v del suono e il tempo t dopo il
quale sentiamo l’eco

– è il tempo impiegato dai suoni per percorrere nei


due sensi la distanza dalla parete di roccia

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3 La riflessione e la diffrazione del suono

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3 La riflessione e la diffrazione del suono

Il termine eco è utilizzato come suffisso per definire


strumenti o attività che hanno come principio di base
la riflessione delle onde sonore
 ecografia, ecocardiogramma, ecoscandaglio (SONAR)

Il suono può anche dare origine al fenomeno della


diffrazione ovvero la possibilità delle onde di aggirare un
ostacolo o attraversare una fenditura senza essere riflesse
 affinché ciò avvenga è necessario che le dimensioni
dell’ostacolo siano dello stesso ordine di grandezza
della lunghezza d’onda del suono

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3 La riflessione e la diffrazione del suono
La riflessione e la diffrazione di un’onda su un ostacolo.
a) Quando la lunghezza dell’onda incidente è dello stesso ordine di grandezza
dell’ostacolo, essa riesce ad aggirarlo per diffrazione;
b) quando la lunghezza dell’onda incidente è di alcuni ordini di grandezza inferiore
rispetto alla dimensione dell’ostacolo, essa viene completamente riflessa.

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La fisica di ogni giorno

L’ecocardiogramma

L’ecocardiogramma
 è una tecnica di diagnosi medica
 consente di visualizzare l’anatomia del cuore
e le sue strutture interne
– valvole, atri e ventricoli
 le immagini sono ottenute con l’impiego di ultrasuoni
che vengono diretti sulle strutture cardiache
e riflessi da queste con modalità differenti
a seconda della loro densità
 i segnali riflessi sono raccolti ed elaborati dalla
stessa sonda che li emette
 il risultato ottenuto ha un elevato grado di affidabilità

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4 L’effetto Doppler
L’effetto Doppler è un fenomeno sonoro che si verifica
quando una sorgente sonora e un osservatore
sono in moto l’uno rispetto all’altra
 la frequenza del suono percepita dall’osservatore
– aumenta se sorgente e osservatore si avvicinano
– diminuisce se sorgente e osservatore si allontanano

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4 L’effetto Doppler

Osservatore fermo, sorgente in moto

Quando l’osservatore è fermo e la sorgente è in moto rispetto


al mezzo di propagazione dell’onda la lunghezza d’onda
rispetto all’osservatore
 diminuisce quando la sorgente si avvicina
 aumenta quando si allontana

La frequenza si comporta quindi esattamente all’opposto


 le frequenze percepite nei due casi sono

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4 L’effetto Doppler

Quando l’osservatore è fermo rispetto a una sorgente, la lunghezza d’onda


dell’onda sonora è la stessa in qualunque direzione

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4 L’effetto Doppler

Quando l’osservatore è fermo e la sorgente è in moto, la lunghezza d’onda


dell’onda sonora si mantiene costante nella direzione perpendicolare al
moto, mentre varia nella direzione parallela al moto.

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4 L’effetto Doppler

Sorgente ferma, osservatore in moto

In questo caso se l’osservatore si avvicina alla sorgente la


frequenza percepita è maggiore della frequenza di emissione f
 le relazioni tra frequenza percepita f ′ e frequenza
emessa f sono

– vo è la velocità dell’osservatore
– v è la velocità del suono nel mezzo

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4 L’effetto Doppler

Quando l’osservatore va “incontro” all’onda sonora


misura una frequenza maggiore di quella emessa dalla
sorgente.

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Tecnologia e società

L’inquinamento acustico

Suoni di intensità compresa tra 0 dB e 50 dB sono


considerati silenziosi
 da 60 dB a 90 dB l’intensità aumenta, sino a
diventare pericolosa se l’esposizione è prolungata nel
tempo
− il traffico automobilistico intenso può dare
intensità variabili tra 60 e 80 dB
 l’esposizione a onde di intensità sonora tra 90 e
120 dB sono certamente a rischio
− cantieri edili, discoteche, concerti all’aperto
 la soglia del dolore è 120 dB
− oltre questo limite si rischia la perdita dell’udito

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Tecnologia e società

Per inquinamento acustico si intende il danno alla salute


causato dall’esposizione prolungata a suoni e rumori di notevoli
intensità
 questo problema è stato affrontato quasi esclusivamente
negli ambienti di lavoro
 i governi europei hanno recepito solo da qualche anno le
direttive comunitarie in questo ambito
 al momento l’utilizzo delle centraline dedicate all’analisi
acustica è ancora estremamente limitato

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Tecnologia e società

Il grafico mostrato in questa pagina evidenzia la risposta “in frequenza”


dell’orecchio umano. La curva racchiude una zona in cui un suono a una
determinata frequenza può essere udito, sia dal punto di vista della soglia minima
percepibile (intensità di circa 1dB) sia per quanto riguarda la soglia massima
(soglia del dolore, circa 120 dB). Le frequenze comunque udibili sono comprese
fra 20 Hz e 20 kHz. Il valore di 120 dB rappresenta la soglia del dolore e oltre
questo limite la perdita dell’udito, momentanea, parziale, oppure totale, è quasi
certa.

Modulo 7, Unità 2: Il suono 27


Leggere l’articolo a pag 217 del libro

Esercizi a pag. 228 n. 84,85 e 90

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