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– VALORE MEDIO → Una funzione periodica presenta valore medio nullo – il sistema
uditivo manifesta per una sensazione sonora.
– VALORI MASSIMO/MINIMO → Descrivono solo l'ampiezza in un dato istante
– VALORE EFFICACE → Descrive il contenuto energetico della funzione – il sistema
uditivo manifesta una sensazione sonora dipendente dal contenuto energetico del segnale
sonoro.
Dall'elettrotecnica: Il valore efficace è il livello, costante nel tempo, che possiede lo stesso
contenuto energetico della funzione variabile nel tempo.
Potenza RMS → abbreviazione di Root Mean Square → Valore quadratico medio. l valore RMS di
un segnale complesso deve essere letto con un misuratore RMS per essere accurato.
APPUNTI DA INTERNET/SLIDE
Periodo (T)
E' l'intervallo di tempo necessario per compiere una vibrazione completa.
Si misura in secondi (s).
Y= Spostamenti della particella
t = Tempo
Frequenza (f)
E' il numero di vibrazioni complete che avvengono in un secondo. Si misura in hertz (Hz).
L'intervallo di udibilità dell'orecchio umano è compreso tra i 20 e i 20.000 Hz.
Ciò significa che, pur esistendo onde sonore che si propagano a frequenze più basse (infrasuoni) o
più alte (ultrasuoni), noi non possiamo percepirle.
Ampiezza
L'ampiezza dell'onda rappresenta lo spostamento massimo delle molecole d'aria che oscillano
intorno alla posizione di equilibrio al passaggio della perturbazione acustica.
All'aumentare di questo spostamento aumenta la forza con cui le molecole colpiscono la membrana
timpanica e, quindi, l'intensità del suono che percepiamo.
Velocità di propagazione
E' la velocità con cui il suono si propaga nel mezzo attraversato e dipende dalla densità dello stesso
e dal modulo di compressione (K= Costante) ;
La velocità di propagazione del suono dipende dalla radice quadrata del rapporto fra K e la densità
del mezzo.
Altezza
L'altezza (o Acutezza) è la caratteristica che determina l'elevazione di un suono dovuta alla rapidità
delle vibrazioni che lo producono e ci consente di distinguere i suoni acuti da quelli gravi.
Essa cambia a seconda della frequenza a cui l'onda vibra.
Al crescere della frequenza corrisponde l'aumento dell'altezza.
Onde sonore aventi uguali ampiezza ma frequenza diversa generano suoni di diversa altezza.
Intensità
L'intensità (I) è definita come il flusso di energia che, nell'unità di tempo, attraversa una superficie
di area unitaria disposta perpendicolarmente alla direzione di propagazione.
E' la grandezza che permette di distinguere i suoni deboli da quelli forti, un suono è tanto più forte
quanto maggiore è l'ampiezza delle oscillazioni della sorgente che lo genera.
L'intensità si misura in Decibel (dB).
La scala delle intensità è logaritmica, perciò ogni incremento di 10 dB corrisponde ad un aumento
in intensità di un fattore 10: Il fruscio delle foglie, infatti, e 10 volte più intenso dei mormorii.
Timbro
Il timbro rappresenta le qualità del suono e dipende essenzialmente dalla forma d'onda dello stesso.
Permette di distinguere suoni emessi da sorgenti diverse anche se essi hanno la stessa frequenza e la
stessa intensità.
Ciascun strumento musicale ha un timbro diverso.
Riflessione
Fenomeno che si verifica quando un'onda (sonora xes) incontra un ostacolo e torna indietro dalla
parte da cui proviene.
Un esempio di riflessione delle onde è il fenomeno dell'ECO.
(Leggi della riflessione
-1) L’angolo di incidenza(i) e l’angolo di riflessione (r)sono uguali
-2) L’angolo di incidenza(i) e l’angolo di riflessione (r)sono complanari.)
Il verificarsi dell’eco e’ comunque vincolato alla capacità dell’orecchio umano di separare due
impulsi sonori in successione. Questa capacità si chiama "potere separatore "ed e’ dell’ordine di
1/10 di secondo.
Poiché la velocità del suono nell’aria è circa 340 m/s, in 1/10 di secondo il tratto percorso e’ 34
metri, per cui il fenomeno ha luogo solo quando la parete riflettente e’ posta ad una distanza
minima di 17 m dall’osservatore, tenuto conto che il suono deve percorrere il cammino in andata
e ritorno, prima di arrivare di nuovo all’orecchio.
Se questa condizione non è soddisfatta si ha il fenomeno del RIMBOMBO (sovrapposizione di
suoni).
SUONO PARZIALE
Per questa ragione (frequenze multiple di quella della fondamentale) in questo caso le sinusoidi
sono armonici. In realtà, la cosa deve essere generalizzata come segue:
se la frequenza di una parziale è multipla di quella della fondamentale, essa è una armonica
Ne consegue che una parziale può essere o non essere una armonica, quindi esistono anche dei
suoni le cui parziali non sono armoniche. Sono quelli che la teoria classica chiamava "rumori" o
"suoni non musicali", ma che oggi sono soltanto suoni.
Tono → Sensazione sonora con “altezza”. Nella scala musicale è l’intervallo successive maggiore.
Il minore è il semi-tono.
Nota → Segno convenzionale che esprime altezza e/o durata di un suono.
Tono Semplice → Sensazione sonora “pura”: si percepisce solo un’altezza.
Tono Complesso → Sensazione Sonora in cui si percepisce più di un’altezza.
Tono Fondamentale → E’ la sensazione sonora, presente in un tono complesso, avente frequenza
minore (e ampiezza maggiore).
Parziale → E’ componente di un tono complesso che può essere riconosciuto dall’orecchio umano
come tono semplice, e che non più essere ulteriormente distinto.
Frequenza fondamentale → E’ la frequenza corrispondente al tono fondamentale.
Armonico → E’ un “parziale” la cui frequenza è multiplo intero della fondamentale.
Sub Armonico → E’ un “parziale” la cui frequenza è sottomultiplo intero della fondamentale.
I MODI PROPRI
Per determinare I MODI PROPRI di vibrazione:
si deve partire dalla EQUAZIONE DELLE ONDE
E successivamente EQUAZIONE DI HELMHOLTZ
Considerando una cavità rettangolare perfettamente rigida:
Se le pareti sono perfettamente rigide, con la propagazione dell’onda acustica avremo che in
corrispondenza delle pareti rigide:
1) La velocità delle particelle u sarà pari a zero
2) La pressione sonora p’(τ) sarà massima
Si ottiene la formula delle frequenze di risonanza.