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ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE
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La ricostruzione storica secondo il
metodo tradizionale
• Metodo descrittivo usato dall’Archeologia tradizionale
(ricostruzione per oggetti)
• L’ipotesi filogenetica spiega l’origine dei fenomeni e
degli eventi secondo il modello della consequenzialità
• Teorie diffusioniste
Ricostruzione storica non suscettibile di verifica
soggettiva
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La ricostruzione storica secondo la
New Archaeology
• Riconosce i processi formativi di un fenomeno culturale:
Archeologia processuale → metodo esplicativo (Binford, Willy e Phillips).
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Il metodo scientifico
• Analisi del fenomeno
• Formulazione della domanda
• Formulazione del modello
interpretativo
• Formulazione dell’ipotesi
• Verifica sperimentale della veridicità
dell’ipotesi
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Il metodo dell’Archeologia
sperimentale (Malina, 1983)
•Formulazione di un’hp verificabile sul dato archeologico
•Preparazione del corpus di esperimenti
•Applicazione di una strategia mirata alla raccolta dati
•Registarzione dati
•Valutazione dati
•Verifica dell’hp confrontando dati archeologicice
sperimentali
•Proposta di un’Hp interpretativa che integra risultati
sperimentali, dati archeologici e della ricerca in genere
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Archeologia sperimentale: finalità 1
• riproduzione delle modalità di realizzazione
e di funzionamento di un determinato oggetto,
di una struttura, o di un processo formativo di
un fenomeno (es. deposito archeologico)
• verifica della validità di ipotesi interpretative
relative a sequenze operative riconosciute
con lo studio dei contesti archeologici e
testimonianza di azioni, comportamenti,
processi frutto di fenomeni culturali
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Archeologia sperimentale: finalità 2
“….Isolamento di insiemi limitati di variabili
sottoposti ad alti livelli di controllo (nelle
fasi di produzione, di formazione del
deposito, di trasformazione post-
deposizionale al fine di elaborare
interpretazioni o modelli applicabili allo
studio di situazioni a minore livello di
controllo”
(Bondioli et Alii 1990, p. 208)
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Archeologia sperimentale
e
ipotesi interpretativa
Le ricostruzioni di contesti e situazioni grazie a dati
di scavo, archeometrici ed etnografici hanno
sempre carattere di ipotesi interpretativa
• Interpretazione = piena comprensione di un
fenomeno
• ipotesi interpretativa = risultato di deduzioni
suscettibili di dibattito, revisione, conferma
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ipotesi interpretativa formulata sulla base dei
risultati della sperimentazione
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Archeologia sperimentale e
campi di applicazione
La sperimentazione è applicabile a
qualsiasi traccia della cultura materiale
(manufatto) lasciata dall’Uomo nel
passato e recuperata con indagine
archeologica nella sua totalità o solo in
parte
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Experimental Archaeology
J. Coles, 1973
• PRODUZIONE DEL CIBO: disboscamento e coltivazione,
aratura, mietitura, immagazzinamento delle derrate,
preparazione e consumo del cibo
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Applicazione nell’indagine dei processi di
formazione (M. Schiffer)
– 1. Processi culturali (C) → processi determinati
dall’attività dell’Uomo in un determinato sito o su determinati
oggetti o materie. Sono alla base della formazione dei
depositi archeologici
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The nature of Experiments in Archaeology
(P.J. Reynolds, 1999)
5 grandi categorie di esperimenti
1. Processi e funzioni ottenimento e uso dei manufatti
2. Simulazione degrado de modifica del conetsto
archeologico Es. Il fossato di Owerton Down (Gran Bretagna):
un esperimento di lunga durata (dal 1960 al 2088) (Renfrew C.,
Bahn P., 1995, scheda n. 2.1)
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Ricerca Archeologica
e
Archeologia sperimentale
• La Ricerca archeologica indaga i resti materiali
(reperti) delle culture passate cercando con essi
di ricostruire scampoli di storia
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Per conoscere un fenomeno devo avere
“indicazioni” corrette
SISTEMA I.N.A. (Indicazioni Neuro Associative)
1. che cos’è
2. come è stato fatto
3. come è stato usato
• Origine
• Causa dell’origine
• Storia
• Qualità e attributi
• Oggetti in contatto o relazione con l’oggetto in analisi
• Usi e applicazioni
• Effetti e conseguenze
• Cosa può spiegare o dimostrare
• Fine o divenire 17
La
Lasperimentazione
sperimentazionein
inArcheologia
Archeologia
(da
(da Mannoni
Mannoni Giannichedda,
Giannichedda, 1996)
1996)
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Le tappe storiche dell’Archeologia
sperimentale
• L’esigenza di “sperimentare” il dato o l’ipotesi nasce alla metà del
XIX secolo parallelamente alla nascita degli studi paletnologici
• 1860 Boucher de Perthes riproduce le amigdale rinvenute nel
bacino della Somme (Parigi); fine XIX secolo, in Scandinavia si
riproducono strumenti a fiato in bronzo
• 1950 Pitt Rivers tenta il dissodamento del terreno con zappe e aratri
leggeri
F. Bordes compie esperimenti sulla litotecnica
• Intorno agli anni Sessanta del secolo scorso, la New Archaeology
impone la necessità di una ricostruzione storica basata sulla verifica
delle ipotesi formulate. L’Archeologia sperimentale è alla base di
questo nuovo modello storico ed entra a far parte delle discipline
archeologiche
• Anni Settanta del secolo scorso:
• scuole occidentali di Leroi-Gourhan e Binford
• scuola funzionalista russa di Semenov
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Le tappe storiche dell’Archeologia sperimentale
in Italia -1
• Legata essenzialmente all’ambito preistorico
• Metà anni ‘70 del XX secolo, comincia ad affiancare la
ricerca archeologica preistorica in forte ripresa in questi
anni
– Lavori sperimentali rari e non conosciuti Bagolini-Scanavini 1974
• Negli anni ‘80 la sperimentazione si afferma in vari settori
della ricerca e diverse istituzioni (Università,
Soprintendenze…) completano progetti di ricerca con
puntuali programmi sperimentali
– Si traduce il volume di Coles del 73 in italiano
• Nel 1989, a Milano, si tiene il seminario di Archeologia
Sperimentale, a cura della Soprintendenza Archeologica
della Lombardia
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Le tappe storiche dell’Archeologia sperimentale in
Italia -2
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Le strutture di combustione di Mileto (Sesto Fiorentino)
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Le tappe storiche dell’Archeologia sperimentale
in Italia -4
• Nel dicembre 1999, a Torino, si è tenuto il primo Convegno
internazionale di studi sull’Archeologia sperimentale patrocinato dal
Centro di Archeologia Sperimentale di Torino e da alcune Università
italiane ( di Torino, Genova, Venezia e Napoli).
• Nel settembre 2001, al Convegno Internazionale di Scienze Preistoriche
e Protostoriche tenutosi a Liegi, nella sessione dedicata all’Archeologia
Sperimentale, alcuni archeologi sperimentatori italiani hanno costituito
un gruppo di lavoro con cui “ufficializzare” l’attività sperimentale in Italia.
• Nel Settembre 2001, a Comano Terme (Trento in occasione della
presentazione del progetto per il “Parco delle palafitte di Fiavé”, è stato
indetto un nuovo incontro di Archeologia Sperimentale dal titolo
“Archeologie sperimentali – metodologie ed esperienze fra verifica,
riproduzione, comunicazione e simulazione”: specchio fedele dell’attuale
situazione della sperimentazione archeologica in Italia.
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Quali informazioni cercare in un
reperto:
1. Produzione: come, quando, perché, dove, da
chi, per che cosa o per chi
2. Materia prima: quale, da dove, perché,
naturale/artificiale
3. Funzione: quale, per chi, quando,
trasformazioni
4. Significato: quando inventato, trasformazioni,
per l’artefice, per l’utilizzatore, in un contesto
culturale, in contesti culturali diversi, oggi
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Come ottenere informazioni da un
reperto - 1
• Analisi morfo-tipologica
• Analisi tipometrica
• Datazione relativa
• Contestualizzazione all’interno dell’area
di rinvenimento
• Contestualizzazione entro la sfera
cultrurale di appartenenza
(storicizzazione)
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Come ottenere informazioni da un
reperto - 2
Discipline archeometriche: misurazione, quantizzazione e
qualificazione del dato archeologico
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Come ottenere informazioni da un
reperto - 3
Discipline “ausiliarie”: sono discipline di per sé
pienamente sviluppate il cui ruolo ausiliario è del tutto
occasionale
1. Paleontologia (archeozoologia)
2. Geologia (pedologia, sedimentaologia,
mineralogia…)
3. Antropologia
4. Archeologia ambientale (botanica, palinologia,
antracologia…)
5. Archeologia della produzione (tecnologie e tecniche
di lavorazione, cicli produttivi)
6. Etnografia - Etnoarcheologia
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Archeologia sperimentale, Etnografia
ed Etnoarcheologia
• Il parallelo etnografico: tenta di spiegare realtà archeologiche di
difficile interpretazione
Limitazioni: 1) le culture primitive attuali hanno ormai
conosciuto il mondo occidentale
2) “sincronicità” con le culture primitive
attuali → appiattimento dalla loro storia
evolutiva
Opportunità: 1) possibilità di apprendere tecniche e
processi produttivi
2) il confronto etnografico permette di simulare
gesti e azioni non indiziate dal dato
archeologico
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Una procedura sperimentale valida
(J. Coles, 1973) - 2
4) uso di materie prime uguali a quelle usate in passato ed uso di
utensili consoni al periodo di fabbricazione degli oggetti o delle
strutture analizzate
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Il protagonista della
sperimentazione
• Amatore → semplice riproduzione, scarsa conoscenza
del dato archeologico e carenze metodologiche, notevole
padronanza tecnica
• Archeologo → conoscenza del dato archeologico, scarsa
padronanza tecnica e scarsa manualità
• “Archeotecnico” o “Operatore archeologo” →
figura in via di definizione; curriculum formativo prettamente
tecnico; buona conoscenza del dato archeologico, discreta
manualità
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Chi può fare archeologia
sperimentale
Chiunque abbia:
• Cognizioni storiche
• Cognizioni tecnologiche
• Buona manualità
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Le applicazioni dell’Archeologia Sperimentale:
nella Ricerca archeologica
– riproduzione di cicli di produzione
– riproduzione di sequenze operative
– test di funzionalità
– riproduzione di processi di formazione
nella Didattica
– scolastica
– universitaria
nella Divulgazione
- musei
- parchi
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Cicli produttivi
Sequenze operative
Ciclo produttivo: sequenza di operazioni
materia prima ⇨⇨ prodotto finito
Portato a termine da una o più persone
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Cicli produttivi
Materia prima ⇨prodotto finito
Individuazione risorse ⇨coltivazione ⇨trasformazione (chimica e fisica)
Esempio: ciclo della ceramica (da Mannoni, Giannichedda, 1996)
Estrazione
Raccolta
Stagionatura
Depurazione
Decantazione
Manipolazione
Pestatura
Correzione di plasticità (degrassante)
Foggiatura
Essiccazione
Cottura (legno)
Raffreddamento
Prodotto finito
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Sequenze operative o
catene operative (Leroi Gourhan, anni ‘50)
• Sequenza ⇨ concezione strutturale
• Catena ⇨ concezione seriale
Ogni tappa del ciclo produttivo può avere una
propria sequenza operativa
Il prodotto finito spesso non conserva traccia
dei passaggi della lavorazione ⇨ ricerca degli
indicatori artigianali
Soggettività nella sequenza dei gesti
Esempio: preparazione di una ricetta di
cucina (H. Balfet, 1991)
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APPLICAZIONI NELLA DIDATTICA
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ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE E
- DIVULGAZIONE -
Musei e Parchi Archeologici
Il sapere scientifico viene comunicato al
pubblico (famiglie, turisti…)
La sperimentazione diventa mezzo di
comunicazione
La sperimentazione simula diverse attività
adottando procedure ad hoc
Riduzione dei passaggi delle sequenze operative ⇨
riduzione del tempo di realizzazione
Enfatizzazione dei passaggi significativi
“Spettacolarizzazione”
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Archéodrôme de
Bourgogne:
ricostruzione in scala 1:1
della
fortificazione
romana di Alesia (52 a.C.)
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Archeologia sperimentale e
sapere tecnologico
• L’acquisizione delle tecniche può fare
parte integrante della sperimentazione
L’apprendimento di una tecnica è il
fondamento per la programmazione e la
riuscita di un’esperienza
Il processo di acquisizione può fornire
indicazioni sulle tappe di apprendimento di
una determinata tecnologia nel corso del
tempo
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Protocollo sperimentale - 1
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Protocollo sperimentale – 2
• Dati utili da inserire nel protocollo (variabili in base
all’obiettivo fissato)
Nome/i sperimentatore/i (numero delle persone necessarie a
compiere l’attività)
Data/e
Materia/e prima/e (luogo di approvvigionamento, qualità,
quantità, eventuali trattamenti apportati)
Tempi di realizzazione (delle varie tappe esecutive e
dell’intera procedura)
Tempo atmosferico (temperatura, umidità, ventilazione)
Strumenti utilizzati per l’esecuzione
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SPERIMENTAZIONE E INDUSTRIE LITICHE - 1
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SPERIMENTAZIONE E INDUSTRIE LITICHE - 2
Striature sui margini o sulle facce del supporto (spesso visibili a occhio
nudo): sono in genere parallele tra loro e se ne osserva la profondità,
l’estensione, l’andamento e la posizione rispetto al margine o all’asse del
supporto. Sono provocate dall’attrito dell’utensile su un altro corpo. Creano
smussatura dei taglienti e degli spigoli.
Strie finissime → levigatura e smerigliatura
Strie fini ma a solchi ben visibili → raschiatura
Ciottoli con
picchettature;
microfotografia
della faccia
usurata (3)
Ipotesi di
modalità d’uso (4)
(da Semenov, 1964)
51
Lusratura su cresta di lamella in selce (elemento di
flacetto) con ingrandimento della superficie lustrata.
(da Semenov, 1964)
52
Organizzazione dei diversi livelli di
sperimentazione traceologica :
sperimentazione didattica (A) e
sperimentazione “esplorativa” (B) con
cui si prepara il quadro di analisi
traceologica dello strumento.
Sperimentazione “comparativa”,
realizzata a partire dai dati
archeologici permette di testare e
precisare le ipotesi formulate nel
corso dell’analisi. L’ipotesi ritenuta
operativa, relativamente alla funzione
ed all’utilizzo dello strumento, è quella
che permette la riproduzione
sperimentale più precisa dei caratteri
rilevati dall’analisi traceologica (da
Plisson, 1999)
53
SPERIMENTAZIONE E INDUSTRIE LITICHE - 5
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SPERIMENTAZIONE E INDUSTRIE LITICHE - 6
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Ingrandimenti di striature sul fronte di un grattatoio ed
ipotesi di impugnatura sulla base della morfologia del
margine attivo (da Semenov, 1964)
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SPERIMENTAZIONE E INDUSTRIE LITICHE - 7
PARCO ARCHEOLOGICO
Definizione legislativa
“Ambito territoriale caratterizzato da importanti
evidenze archeologiche e dalla compresenza di
valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato
come museo all’aperto in modo da facilitarne la
lettura attraverso itinerari ragionati e sussidi
didattici” (T.U. 490/1999, art. 99)
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Archeologia sperimentale e
parchi archeologici
Definizione“urbanistica”
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Archeologia sperimentale e parchi archeologici
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Archeologia sperimentale e parchi
archeologici: attività scientifica
Luogo di formazione della conoscenza scientifica
1. Al momento dello scavo restituisce i dati
archeologici
2. A scavo ultimato può divenire centro di dibattito
sulle conoscenze acquisite o di programmazione
per nuovi progetti di ricerca
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L’Archeodromo – Archeopark o parco tematico -1
Area attrezzata che occupa spazi all’aperto privi di testimonianze
archeologiche dirette anche se spesso connessa a precise realtà
archeologiche territoriali.
Nasce con finalità legate alla ricerca archeologica
Si sviluppa utilizzando i temi della ricerca con valenze pedagogiche
e divulgative
Consente il recupero di aree aperte ad interesse naturalistico
Per il grande pubblico si propone come centro di animazione e
divertimento a sfondo culturale incentrato sulla possibilità di
SPERIMENTARE
Per il mondo scientifico si presenta come luogo d’incontro per
confronti, approfondimenti, progettazioni, apprendimento incentrato
sulla possibilità di SPERIMENTARE
Per Istituzioni ed Enti locali rappresenta un rilancio economico e
d’immagine (operazione di valorizzazione locale)
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L’Archeodromo -2
• Presenta molti punti in comune con i Parchi
archeologici ma anziché evidenze archeologiche il
visitatore osserva ricostituzioni in scala 1:1 di
strutture arcaiche
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L’Archeodromo -3
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Archeodromo – Rivivere la Preistoria - Centro di Archeologia Sperimentale
(Capodiponte – Valcamonica – Brescia)
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L’Archeodromo -3
Archeodromi si sono moltiplicati in Europa e anche in Italia grazie
spesso ai co-finanziamenti dell’Unione Europea
MA:
accanto ad iniziative rigorosamente scientifiche…
……sul tema de “un tuffo nel passato” vengono proposti
Itinerari gastronomici (cene gallo-romane, pagnotte neolitiche ai
cereali …)
Scene di eventi quotidiani o eccezionali di epoche passate sotto
forma di azioni teatrali con impiego di combattenti, attori… Il cui
valore effettivo è quello di semplice richiamo turistico
N.B.
Negli Archeodromi come nei Parchi archelogici trovano impiego
archeologi, giovani ricercatori di varie discipline, tecnici
archeologi, operatori culturali ma anche attori, amatori, artigiani…
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Archeoland “Lupo azzurro”
(Ponte di Veja – Verona)
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Archeodromi e Parchi archeologici
Alcuni esempi:
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Archeologia sperimentale e simulazione -1
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Archeologia sperimentale e simulazione -2
Apprendimento:
1. processo intellettivo → sapere intellettuale
2. processo pratico → sapere pratico
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Simulazione
sapere intellettuale e sapere pratico
Sapere intellettuale: la simulazione di azioni svolte nel
passato facilita la “comprensione” dei concetti altrimenti
soltanto “capiti”
Capire: càpere → afferrare
Comprendere: cum prehendere → prendere con sé, contenere
Sapere pratico
osservare l’esperto
riprodurre ripetendo e simulando le procedure osservate
acquisizione della pratica (conoscenza della materia
prima, delle tecniche per trattarla, degli strumenti con cui
lavorarla…)
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Simulazione e didattica
Lo scavo simulato
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Scavo
simulato:
l’esperienza
alla scuola
media“
Cavalcanti”
Sesto
Fiorentino –
Firenze.
Anno
scolastico
2001-2002
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Lo scavo simulato
l’esperienza alla scuola media di Lastra a Signa
– Firenze.
Triennio 1987-1990 (da Boscato, Minotti, 1991)
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Lo scavo simulato:
l’esperienza alla scuola
media di Lastra a Signa
– Firenze.
Triennio 1987- 1990
(da Boscato, Minotti, 1991)
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Limiti della sperimentazione
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