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alla Scienza
dei Materiali
Prof. Alessio Bosio (alessio.bosio@unipr.it)
LEZIONE UNO
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I materiali: cosa sono e perché studiarli.
I materiali: cosa sono e I primi alchimisti alessandrini sono artigiani a tutti gli
effetti di notevole livello tecnico, ma ciò che più ci
perché studiarli. interessa è che si dedicano a quattro antichissime
tecniche: la lavorazione dei metalli (oro e argento), la
Differenza tra Scienza e preparazione di pietre preziose sintetiche e perle, la
Tecnologia dei materiali. Hermes intermediario tra tintura delle stoffe in porpora.
mondo divino e mondo umano
È solo all’inizio del XX secolo che la Fisica pone le basi della Meccanica
quantistica, teoria che spiega, a livello microscopico, come è fatta la
materia. L’idea di Democrito è più che mai attuale, ovvero la materia è
costituita da particelle (atomi) che si legano mediante la condivisione di
elettroni (legami).
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I materiali: cosa sono e perché studiarli.
Nasce una nuova scienza: la SCIENZA DEI MATERIALI che si occupa principalmente
di studiare le proprietà fisico-chimiche delle sostanze per poterle utilizzare nella
1. SCOPERTA maniera più appropriata. Si scoprono nuove proprietà come la superconduttività e la
superfluidità o l’emissione di luce coerente (laser), ecc…
2. UTILIZZAZIONE
3. MIGLIORAMENTO Nuove scoperte: ruolo fondamentale della RICERCA
4. INGEGNERIZZAZIONE
Applicazioni
MEDICINA, SPORT,
AMBIENTE, ELETTRONICA,
INFORMATICA, TRASPORTI,
COMUNICAZIONI (cioè la vita
di tutti i giorni).
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• SCIENZA DEI MATERIALI: studio delle relazioni struttura-proprietà-
a
si c
Ch
applicazioni.
Fi
im
e/o funzionali
Scienza
dei
Materiali • TECNOLOGIA DEI MATERIALI: ingegnerizzazione in sistemi più o meno
complessi (dispositivi).
Suggerimenti/richieste per ottenere/caratterizzare materiali con le
volute proprietà
Ingegneria
Tecnologia dei
Materiali
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La bussola dei Vichinghi
Dalla locandina del film «Eric il Vichingo»
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La bussola dei Vichinghi
passando da blu-indaco
a giallo-paglierino
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La bussola dei Vichinghi
Il pleocroismo di undel
Dalla locandina cristallo si manifesta
film «Eric il Vichingo»con il cambiamento di
colore al cambiare dell’angolo fra direzione di polarizzazione della
luce incidente e una direzione definita del cristallo…
Pleocroismo…
direzione di polarizzazione
della luce incidente
Colore…
Polarizzazione
della luce…
il cristallo viene ruotato rispetto alla direzione di polarizzazione della luce incidente
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Polarizzazione della luce
Il piano di polarizzazione di un’onda elettromagnetica è il piano formato
dalla direzione di propagazione e dal vettore E. Le polarizzazioni possibili
sono lineare, circolare o ellittica; se la luce che stiamo considerando è il
risultato di molti fasci (sovrapposizione di molte onde) luminosi non
correlati, cioè con una relazione di fase non definita, allora la luce viene
detta non polarizzata.
Domande:
• come si ottiene la luce polarizzata ?
• esiste in natura?
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Polarizzazione della luce
la luce può essere polarizzata
• per riflessione
• usando lamine polarizzanti (Polaroid)
• per diffusione da parte di molecole
•…
•… particelle: piccole medie grandi
luce incidente
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Polarizzazione della luce
la luce può essere polarizzata luce non polarizzata
proveniente dal Sole
molecola
• per riflessione d’acqua
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Pleocroismo
struttura microscopica della cordierite:
La luce del Sole diffusa dalle molecole dell’atmosfera è polarizzata: costituta da mattoni (parallelepipedi) a loro
es. molecola di H2O volta contenenti unità più semplici
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Pleocroismo
• se si guarda nella direzione del lato lungo (a) del parallelepipedo,
il colore è:
luce
incidente
blu-indaco se la direzione di polarizzazione della luce è parallela a
b=0.97nm
uno dei lati corti (b)
b=0.97nm
atmosferiche non è uguale per tutte le lunghezze d’onda (colori); le
componenti vicine al blu vengono diffuse molto di più delle
componenti attorno al rosso. c=0.94nm
a=1.7nm
• Circa il 50% della luce che vediamo è polarizzata orizzontalmente.
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Esiste qualche utilizzo pratico
della polarizzazione della luce?
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IL FERRO, L’ACCIAIO E LA GHISA
Il primo ferro conosciuto fu il ferro meteorico che venne LA KATANA
considerato un prezioso dono del cielo; ancora oggi è arma o forma d’arte?
riconoscibile negli oggetti perché particolarmente ricco di Nichel.
Nell’uso comune si dice «ferro» anche se si tratta di leghe che
questo elemento forma molto facilmente con altri elementi,
principalmente con il carbonio e che, a seconda del contenuto
percentuale di quest’ultimo, prendono il nome di acciai (da circa
lo 0,05% al 2% C) e di ghise (dal 2% al 5-6% circa).
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IL FERRO L’ACCIAIO E LA GHISA
Conoscenze empiriche
valide ancora oggi!
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Il procedimento costruttivo tradizionale viene ancor
oggi tramandato di generazione in generazione, dal LA KATANA: arma o forma d’arte?
mastro forgiatore all'allievo. La tecnica di forgiatura
prevede generalmente le seguenti fasi:
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tempratura: la lama viene portata al calor rosso, poi viene
immersa in acqua tiepida circa a 37° C. Ma non tutta la lama
LA KATANA: arma o forma d’arte?
deve essere temprata, anche perché la parte interna poco ricca in
carbonio non si tempra affatto. Solamente la parte del filo deve
essere molto dura, è qui che la tempra svolge la sua funzione
principale. Questa parte può diventare così dura da non
presentare alcun graffio, anche dopo aver ricevuto numerosi
colpi.
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ACCIAIO (Fe-C)
L'acciaio è una lega ferrosa composta principalmente da ferro e
carbonio, quest'ultimo in percentuale non superiore al 2,06%;
oltre tale limite, le proprietà del materiale cambiano e la lega
assume la denominazione di ghisa. TECNOLOGIA
il processo produttivo
Il diagramma di fase
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FE-C
a-Fe ha tra gli atomi del suo reticolo cristallino, ognuno con una g-Fe
sfera di influenza di 2,5 Å, un vuoto disponibile di dimensione da =
0,725 Å.
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DISTORSIONE-tetragonale
Velocità raffreddamento
MOLTO ALTA: Fe e C non diffondono
(non ne hanno il tempo); la cementite non
riesce a formarsi e la trasformazione g-Fe in
a-Fe avviene con un brusco riassestamento
atomico con il C che rimane imprigionato
nel reticolo cristallino del Fe
(AUSTENITE-CFC).
La costrizione del C dentro un reticolo che
non li accetta come soluto provoca una
distorsione del reticolo (aumento di
volume). Il reticolo non è più cubico, ma
tetragonali, cioè parallelepipedi a base
quadrata.
La nuova struttura di TEMPRA si chiama
Distorsione del reticolo di Fe per inclusione di atomi di C MARTENSITE.
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TEMPRA del tagliente
CURVATURA della LAMA
LEZIONE UNO
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