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Trasmissione del moto

Ruote di frizione

Testi di riferimento:
[1] Meccanica generale ed applicata, G.B.Punzi, Hoepli, Milano 1969
RUOTE DI FRIZIONE
• <<Le ruote di frizione sono quei meccanismi che utilizzano la resistenza
d’attrito per trasformare e trasmettere il moto rotatorio continuo fra due
assi disposti a distanza limitata [1].>>
• Si può avvenire trasmissione del moto fra assi paralleli

coppia di ruote di frizione esterne ad assi


paralleli.
La linea di contatto è rappresentata dalla
generatrice comune alle due superfici
cilindriche, che rotolano l'una sull'altra senza
strisciare.
A queste superfici si dà il nome di superfici
cilindriche primitive.
RUOTE DI FRIZIONE
• Si può avvenire trasmissione del moto fra assi paralleli

assi paralleli

Si ha una coppia di ruote di frizione interne ed


assi paralleli.
NOTA Le ruote di frizione ruotano senza
strisciare
RUOTE DI FRIZIONE
• Si può avvenire trasmissione del moto fra assi CONCORRENTI

fra assi CONCORRENTI

Qui abbiamo una coppia di ruote di frizione


ESTERNE ad assi CONCORRENTI. La linea di
contatto è limitata da un tratto più o meno
lungo dalla generatrice comune alle superfici
coniche primitive.
RUOTE DI FRIZIONE
• La trasmissione mediante ruote di frizione esterne con assi sghembi:
fra assi SGHEMBI

Qui abbiamo una coppia di ruote di frizione


ESTERNE ad assi SGHEMBI. Il contatto si riduce
ad un punto e la trasmissione non risulta
possibile.
RUOTE DI FRIZIONE
• La ruota motrice riceve il moto direttamente dal
motore.

• La ruota condotta riceve il moto dalla ruota


motrice.

• Il punto P è il punto in comune alle due ruote ed è


posto sulla linea di contatto.

NOTA: Nella seconda figura, come punto comune P è stato


scelto quello situato sulla linea di contatto in corrispondenza
dei diametri massimi; si tenga presente, però, che la relazione
fra diametri e numeri di giri rimane invariata qualunque sia il
punto comune, purché sia situato sulla linea di contatto. La
velocità periferica del punto P della stessa figura è
perpendicolare al foglio e si proietta, perciò, nel medesimo
punto P.
RELAZIONE FRA DIAMETRI E NUMERI Dl GIRI

Una trasmissione fra ruote di frizione si dice regolare quando le superfici


primitive delle due ruote rotolano l'una sull'altra senza strisciare.
In assenza di strisciamento.
Nel punto di contatto P la velocità periferica delle due ruote dovrà essere la
medesima.

Indichiamo con v la velocitò periferica della


motrice nel punto P.
Indichiamo invece con v’ la velocità
periferica della condotta in P. considerato
come appartenente alla condotta.
RELAZIONE FRA DIAMETRI E NUMERI Dl GIRI

 𝜋 𝐷1 𝑛 1
La velocità periferica del punto P della motrice è:…………. 𝑣 = 60

  𝜋 𝐷 2 𝑛2
La velocità periferica del punto P della condotta è: ………. 𝑣 ′ =
60
RELAZIONE FRA DIAMETRI E NUMERI Dl GIRI

 
Se non vi è strisciamento: = ’ quindi:

 
=
Si semplifica a:

Esprimibile anche come:
 
=
Regola: In una trasmissione mediante ruote di frizione, i diametri delle due
ruote sono inversamente proporzionali ai rispettivi numeri dei giri.
RAPPORTO DI TRASMISSIONE
 
Il rapporto di trasmissione in una coppia di ruote di frizione è dato dal
rapporto tra il numero dei giri della motrice e quello della ruota
condotta. Indicando con tale rapporto, si scriverà
  𝑛1
𝑖=
𝑛2
 
Se > 1 il numero dei giri della motrice è > di quello della condotta quindi
si parla di riduttore di velocità;

se < 1 il numero dei giri della motrice è < di quello della condotta si parla
quindi di moltiplicatore di velocità.
RAPPORTO DI TRASMISSIONE

In una coppia di ruote di frizione il rapporto di trasmissione è anche


uguale al rapporto fra diametro D1 della motrice ed il diametro D2 della
condotta.
  𝑛1 𝐷2
𝑖= =
𝑛2 𝐷1
CONDIZIONE Dl FUNZIONAMENTO

• la trasmissione del moto è basata


sulla resistenza d'attrito che si
sviluppa fra le superfici a contatto.

• Le due ruote vengono premute l'una


contro l'altra con una forza P.

• La forza P deve essere in grado di


produrre una forza di attrito in tale
da equilibrare la forza periferica
tangenziale F da trasmettere.
CONDIZIONE Dl FUNZIONAMENTO
 Moltiplicando la forza P per il coefficiente d’attrito si ottiene la
forza F trasmissibile.
  𝐹=𝑓𝑃
 Il coefficiente di attrito dipende dai materiali impiegati.

Per garantire la trasmissione del moto senza slittamento


dovrà essere:
 
𝑘𝐹
𝑃≥
𝑓
Dove k è il fattore di servizio che permette di considerare le
reali condizioni di funzionamento della trasmissione.
Mediamente assume valori pari da 1,5 a 2

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