Sei sulla pagina 1di 14

Analisi transazionale

A cura di
Anna Maria Schiano

1
Analisi transazionale
Struttura e funzioni della personalità
La comunicazione
L’analisi transazionale è stata elaborata negli
U.S.A., nel 1958 da Eric Berne, psichiatra
psicoanalista, ed è la risposta ad alcune
difficoltà lasciate insolute da due grandi
scuole contrapposte : il Comportamentismo
che tende d eliminare il sintomo, senza
risolvere il disagio esistenziale del soggetto, e
la Psicoanalisi, che ha tempi troppo lunghi
per affrontare le problematiche
intrapsichiche, e non allevia il sintomo.

2
Gli stati dell’Io

 La personalità di ogni individuo è una struttura


integrata di comportamenti, sentimenti ed
emozioni che fanno riferimento a tre realtà
psicologiche o Stati dell’Io.
 L’Io Genitore è un insieme di emozioni,
sentimenti e comportamenti appresi durante
l’infanzia e l’adolescenza, da figure parentali o
comunque persone autorevoli;
 Il genitore corrisponde ad una sorta di grande
nastro registrato contenente norme,
comportamenti, atteggiamenti appresi da figure
parentali o emotivamente significative per
l’individuo in un periodo che va dalla nascita fin
verso i 5 anni.

3
 Le informazioni sono state acquisite
direttamente dall’esterno, senza
alcuna mediazione e riguardano
regole, ammonizioni, proibizioni,
ingiunzioni e messaggi spesso
contraddittori, ma anche tenerezze
ed effusioni unitamente alle prime
comunicazioni relative alla
considerazione di sé e del mondo.

4
 Tutto ciò viene registrato nello Stato
dell’Io Genitore come verità assoluta in
quanto proviene da coloro che
garantiscono la sopravvivenza di un
individuo ed esercita una notevole
influenza sulle formazione della
personalità tanto da assumere valore
indiscusso di difesa contro i pericoli
provenienti dall’esterno o di permessi o,
ancora, di guida nella vita.

5
 L’io Adulto è un insieme di
emozioni, sentimenti e
comportamenti coerenti con
la situazione contingente,
adeguati alla realtà, “al qui
ed ora”;è uno Stato dell’Io
capace di eseguire un esame
oggettivo della realtà,
valutando gli elementi di una
circostanza nel momento che
si verifica.

6
 L’Io Adulto riesce a raccogliere dati, ad
elaborarli, a ragionare e ad adeguare i
propri comportamenti per la migliore
soluzione di un problema; regola e
media le attività degli Stati dell’Io
Genitore e dell’Io Bambino recuperando
insegnamenti e curiosità capaci di
rendere il proprio lavoro creativo,
sviluppando abilità ed efficienza
attraverso il costante esercizio e
l’abitudine alla riflessione.
7
 L’Io Bambino è un insieme
di emozioni, sentimenti e
comportamenti, elaborati
nei primi anni di vita,
forniscono le motivazioni
principali dell’agire.
 Lo Stato dell’Io Bambino di
un individuo registra gli
avvenimenti interni, gli
stati d’animo, i sentimenti
provati mentre imparava
ad adattarsi al mondo
esterno.

8
 In particolare sono presenti le reazioni
ad eventi esterni, soprattutto ai
genitori, che costituiscono il freno agli
impulsi ed al bisogno di soddisfare
esigenze primarie.
 Il bambino è la sede delle sensazioni e
dei sentimenti, della rabbia e della
violenza, ma anche dello spirito libero e
creativo, della curiosità, del desiderio di
esplorare sentire e sperimentare

9
Analisi degli stati dell’Io
 Nell’analisi degli Stati dell’io l’Aspetto
Strutturale si riferisce alle componenti della
personalità completa di un individuo.
 Ogni soggetto possiede una carica energetica
(Cathexis) che consente di attivare, a seconda
delle situazioni, uno Stato dell’Io che viene
sperimentato come sé reale ed ha potere
esecutivo e decisionale, lasciando latenti gli
altri che sono pronti ad entrare in azione
appena reinvestiti di nuova energia. Ogni Stato
dell’Io è un insieme coerente di emozioni,
sentimenti e comportamenti: ogni parte può
prendere il controllo della personalità.

10
 Quando viene meno l’autonomia di uno
degli Stati dell’Io, l’individuo si trova a
vivere una situazione patologica della
struttura psichica.
 L’aspetto funzionale si riferisce al modo in
cui funziona la personalità in un
determinato momento e indaga le modalità
con cui l’individuo si rapporta a se stesso
ed agli altri.
 L’energia che l’individuo possiede mette in
azione, durante la relazione, uno stato
dell’Io:
11
 Il modello funzionale viene così
rappresentato:

GN + Genitore normativo positivo


GN – Genitore normativo negativo
GA + Genitore affettivo positivo
GA - Genitore affettivo negativo
A+ Adulto positivo

A - Adulto negativo
BL + Bambino libero positivo
BL - Bambino libero negativo
BA + Bambino adattato positivo
BA - Bambino adattato negativo
12
Regole della comunicazione
I regola della comunicazione:
finché una transazione resta complementare la
comunicazione può proseguire per un tempo indefinito
 Transazione complementare, i vettori dello stimolo e della
risposta sono paralleli
 Transazione incrociata: i vettori dello stimolo e della
risposta non sono paralleli; la risposta ad uno stimolo parte
da uno Stato dell’Io diverso da quello cui era diretto e può
raggiungere sia lo stesso Stato dell’Io che ha emesso lo
stimolo, sia uno Stato dell’Io diverso.
II regola della comunicazione:
quando una transazione è incrociata, nella comunicazione
avviene una frattura.

13
Opzioni
 Quando due persone comunicano possono
scegliere quale Stato dell’Io attivare per inviare
o ricevere stimoli transazionali, assumendosene
la piena responsabilità.
 Secondo Karpman, in una transazione, in
considerazione dello stimolo inviato da un
emittente, non è fatto obbligo, al ricevente, di
entrare in un determinato Stato dell’Io, tutt’al
più di rispondere dallo Stato dell’Io sollecitato.

14

Potrebbero piacerti anche