DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012 ANNO 137 - N.

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Oggi Fukushima Gli scavi Con il Corriere

Sull’isola della paura Crolli e ritardi Mani Pulite
a un anno dal sisma Pompei a rischio Le immagini
di Paolo Giordano
da pagina 34 a pagina 39 di Alessandra Arachi A 9,90 euro più il prezzo
laLettura del supplemento a pagina 27 del quotidiano

PROPOSTE PER RIFORMARE I POTERI Tempo scaduto per la presunta corruzione, reato estinto. Torna lo scontro tra Pdl e Pd Lettere
PRESIDENZIALISMO al Cardinale

PARLAMENTARE Caso Mills, processo finito PRIGIONIERI

DEL SILENZIO
COMUNICARE
di GIOVANNI SARTORI
Berlusconi prosciolto per prescrizione: mezza giustizia è fatta CON IL CUORE

L’
imprevisto go-
verno dei tecni-
ci ha riaperto
tutti i giochi, ivi
incluso quello (necessa-
rissimo) della riforma
elettorale. Difatti i mag-
giori partiti (Lega esclu-
sa) si stanno già incon-
trando per accordarsi su
una nuova legge per vota-
re. Ma dai primi incontri
sono emerse soltanto,
per ora, stramberie che
anch’io stento a capire.
Aspettando idee migliori,
è tempo di realizzare che
noi abbiamo già sviluppa-
to e stiamo già pratican-
do un costituzionalismo
anomalo che dirò «presi-
denzialismo parlamenta-
re». Che non ha bisogno
di essere spiegato ai letto-
ri del Corriere perché que-
sta formula trova nel mio
collega Angelo Panebian-
co un inventore di straor-
dinaria perseveranza e
bravura. Il che mi consen-
te di entrare subito in ar-
gomento.
Ripartendo dall’inizio,
noi abbiamo una costitu-
zione parlamentare «pu-
ra» il cui difetto di nasci-
ta è di essere nata nel
1948 e quindi con la pau-
ra del «troppo potere»
(uscivamo da una dittatu-
ra e già si intravedeva, nel
Pci, un temibile partito
comunista). Questo difet-
to di nascita non ha crea-
non è già concordato il
nuovo premier) e, secon-
do, l’attribuzione al pre-
mier del potere di cambia-
re sua sponte i ministri
del suo governo.
Io e molti altri si accon-
tenterebbero di queste
due piccole e semplici ri-
forme. Ma Panebianco e il
gruppo al quale appartie-
ne persegue da tempo un
altro disegno: quello di
trasformare il nostro siste-
ma parlamentare in un si-
stema di potere presiden-
ziale diretto e pressoché
incontrollato (molto più
forte del presidenzialismo
americano, perché non sa-
rebbe intralciato dalla divi-
sione dei poteri tra esecu-
tivo e legislativo).
Non posso illustrare
qui l’intero disegno; ba-
sterà ricordarne qualche
aspetto. Intanto, uno
spauracchio: attenti, ri-
schiamo di perdere il no-
stro bipolarismo. Ma que-
sta perdita non dipende,
se avviene, dal sistema
elettorale (maggioritario
o proporzionale che sia)
ma semmai dalla fram-
mentazione-polverizza-
zione del sistema partiti-
co. Secondo, la dottrina
del ribaltone. Un reato
che non è contemplato
da nessun sistema parla-
mentare, perché la carat-
teristica di questi sistemi
è, appunto, la loro flessi-
Dietro il verdetto
UN PERCORSO
A OSTACOLI
GIÀ SCRITTO
di LUIGI FERRARELLA
È un’illusione ottica che il
tempo sia scaduto ieri: già
dal 2005 il processo è uno
zombie che cammina. Minato
da tre leggi ad personam (di
cui due incostituzionali), tre
ricusazioni di giudici (l’ultima
decisiva) e anche schizofrenici
ritmi di tribunale: 8 udienze
nell’ultimo mese, ma solo 6 nei
primi sei mesi del 2011.
CONTINUA A PAGINA 2
Milan-Juve finisce 1-1, due errori arbitrali
Politica e toghe
LA GUERRA
INFINITA
DA ARCHIVIARE
di PIERLUIGI BATTISTA
I giuristi si impegneranno
nelle dispute di dottrina
e di giurisprudenza che
spettano loro per legittimo
dovere professionale. L’accusa
e la difesa sosterranno le
rispettive ragioni in punta di
diritto. Ma per la politica
italiana il proscioglimento
di Silvio Berlusconi è un
giorno di svolta.
CONTINUA A PAGINA 43
Giannelli
Governo Meno severe le norme sui professionisti
Conto corrente gratuito:
la protesta delle banche
di SERGIO BOCCONI
Conto corrente a costo
zero per i pensionati con
assegni fino a 1.500 euro,
polizze vita collegate al
mutuo, niente commissio-
ni per i pagamenti con car-
IPP / PAOLO BONA
Tempo scaduto, reato
estinto per prescrizione:
prosciolto Silvio Berlusco-
ni, imputato a Milano per
corruzione in atti giudi-
ziari nel processo Mills.
L’ex premier: «Mezza giu-
stizia è fatta». Scontro po- di CARLO MARIA MARTINI
lemico tra il Pdl e il Pd.
DA PAGINA 2 A PAGINA 5
L a malattia ci priva
della voce e restiamo
Il sindaco Renzi
prigionieri del silenzio?
Parliamo con il cuore: il
confronto con noi stessi
rende più autentici. Mi trovo
«Ora si chiuda in una condizione che non è
la stagione ancora di totale afonia,
posso ancora comunicare.
degli ultrà» E non ho paura del silenzio.
Ma mi chiedo che cosa
di MARCO CREMONESI voglia dirmi il Signore con
A PAGINA 3 questa crescente difficoltà.
Il dialogo con i lettori A PAGINA 17
La Lega e i soldi pubblici
Belsito, il cassiere «taroccatore»
di GIAN ANTONIO STELLA
P rima lo scandalo del margheritino Lusi, poi la

to problemi finché è dura-
ta l’egemonia democri-
stiana; ma con la sua fine
è presto diventato eviden-
te che il nostro era un po-
tere di governo troppo de-
bole. Difatti il grosso dei
nostri costituzionalisti da
gran tempo suggerisce
due rinforzi: l’adozione
del voto di sfiducia co-
struttivo vigente in Ger-
mania (un governo non
può essere rovesciato se
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
bilità e cioè di consentire
cambiamenti di governo
e di maggioranze. L’ulti-
ma trovata, la più recen-
te, è di conferire al pre-
mier (togliendolo al capo
dello Stato) il potere di
sciogliere le Camere. Una
proposta che mi sembra
inaccettabile, visto che da-
rebbe al premier un pote-
re sui parlamentari che è
davvero uno strapotere.
CONTINUA A PAGINA 43
ta di credito fino a 100 eu-
rissa sul «patrimonio sparito» di An. Ora, il caso
ro ai distributori di benzi-
del tesoriere leghista Francesco Belsito. A PAGINA 15
na. Con le nuove misure fi-
scali aumentano costi e ob-
blighi per le banche. E scat-
tano le proteste. Ancora di- Corsi e ricorsi
Gol, emozioni e abbagli: poi il pari scussioni sull’Imu per gli
immobili della Chiesa a
«modalità commerciale».
La maledizione del tesoretto
Napolitano sottolinea il di SERGIO RIZZO
Pareggio in extremis della Juventus nella partita scudetto di San Siro (1-1, gol di contributo della Chiesa al-
Nocerino e Matri) contro un Milan che ha lungamente dominato. Gol non visto
di Muntari (nella foto) e rete non convalidata di Matri sull’1-0 per i rossoneri.
ALLE PAGINE 50, 51 E 52 Casarin, M. Colombo, Costa, F. Monti, Perrone, Sconcerti, Tomaselli
lo sviluppo. Norme meno
severe per i professionisti.
SERVIZI DA PAGINA 8 A PAGINA 13
D a quindici anni a questa parte non c’è governo
che non abbia avuto un «tesoretto». O meglio,
che non abbia dichiarato di averne uno. A PAGINA 9

Padiglione Italia di Aldo Grasso L’inchiesta Avere da venti a trent’anni e sfidare la crisi
lo cedimento per le creme di bellezza.

E la professoressa Fornero Eppure, basta seguire la divertente

imitazione che ne fa Germana Pasque-
ro («Monti mi fa sangue») perché tra-
La Generazione Punto Zero
spaia una Fornero occulta.
uscì da un libro di De Amicis Chi è Elsa Fornero? Non ci sono dubbi:
un personaggio di Edmondo De Amicis.
Ma sì, è lei quella maestrina che «porta

E lsa Fornero è una donna «a posto».

Si esprimevano così le nonne, in Pie-
monte, per indicare una ragazza da spo-
una gran penna rossa sul cappello e una
crocetta di vetro giallo appesa al collo».
Dalle elementari è passata all’universi-
sare. Quel «a posto» era tutto un pro- tà, la voce argentina «che par che canti»
gramma: pochi fronzoli per la testa, la ha lasciato il posto al tono autorevole del- Sono i figli della gene-
barra del timone familiare in mani sicu- la tecnocrate, ma le due anime del padre razione digitale. Li rac-
re, una vita lontana da leggerezze e pre- Elsa Fornero putativo non sono scomparse. conterà attraverso inchie-

❜❜
È lei la
tenziosità.
Nata a San Carlo Canavese, sposata
bene, due figli, economa ed economista,
pone un secco rifiuto: «Basta giacchet-
te, solo maglioni».
Tutto in lei concorre al ritratto della
Fornero si commuove davanti alle te-
lecamere ma, come De Amicis, fa soprat-
tutto piangere, con un punta di compia-
ste rilanciate su Corrie-
re.it, Facebook e Twitter
il blog Generazione.Ze-
20 2 2 6>

moderna tra i massimi esperti di previdenza, For- donna «a posto»: mai messo piede in ciuto sadismo. Con Marcegaglia e Ca- ro, viaggio tra i ventenni
«maestra nero viene sempre descritta come una un locale per «giovani», studentessa musso pretende il lei, le riforme si fanno d’Italia. Insicuri, ma con-
dalla donna «a posto»: non guarda la tv «cat- modello, sacrifici, studio e rigore, un anche senza quella palla al piede della creti. Eccoli, i ragazzi di
penna tiva maestra», siede al governo ma non unico grande amore — Mario Deaglio, concertazione. E solo una maestrina dal- un Paese in crisi che vuo-
9 771120 498008

rossa» rinuncia a qualche weekend nel Canave-
sano a curare l’orto; invita a cena Ma-
rio Monti per parlare dei massimi siste-
mi ma lo fa mentre gli cucina un risotti-
no; a chi la vuol tirare per la giacca op-
economista, ex direttore del Sole 24 la penna rossa poteva trattare Bonanni le risalire in fretta. Due
Ore, esponente tipico ma discreto della e Angeletti come due incalliti «fuori cor- milioni di loro non stu-
«liberal gauche torinese» — no alle cat- so» e il sottosegretario Martone come diano né lavorano. Ma
tive compagnie nella fedeltà assoluta al- un suo assistente un po’ sfigato. hanno un valore in comu-
la Compagnia San Paolo, solo un picco- © RIPRODUZIONE RISERVATA ne: credono nel futuro.
A PAGINA 29

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Primo Piano italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Politica e giustizia Il processo ❜❜ Con 25 processi senza mai una condanna non sono i giudici ad
essere incapaci, ma Berlusconi ad essere innocente Daniela Santanchè, Pdl

Mills, Berlusconi prosciolto

Il tribunale: reato prescritto
Ghedini: primo risultato, non da poco. Motivazioni tra 90 giorni
MILANO — Silvio Berlusconi so, sia per la difesa, secondo cui
✒

In Aula
L’analisi è stato prosciolto per prescrizio- il gong sarebbe suonato al mas- La stretta di
ne dall’accusa di aver corrotto simo il 3 febbraio. Il pubblico mano tra il

UNA FINE GIÀ SCRITTA

con 600 mila dollari il testimo- ministero Fabio De Pasquale, pm Fabio De
ne David Mills per ringraziarlo che aveva chiesto la condanna Pasquale, che
di averlo protetto dalle indagini di Berlusconi a 5 anni di reclu- aveva chiesto

SETTE ANNI FA della Procura di Milano depo-

nendo come testimone nel ’97 e
nel ’98. Una pietra tombale cala
sione, invece ha ipotizzato con
molto ottimismo il termine del
17 luglio prossimo. Novanta
per l’ex
premier una
condanna a
SEGUE DALLA PRIMA sul processo. A meno che, per giorni per le motivazioni e altri cinque anni
ottenere l’assoluzione piena, la 45 per presentare il ricorso, re- di reclusione,
Per l’ex premier il punteggio si fa tennistico, Silvio difesa non rinunci alla prescri- sterebbe circa una settimana e l’avvocato
Berlusconi batte il Tribunale di Milano sei prescrizioni a zione, cosa che già a novembre per fissare e cominciare in zona del Cavaliere
zero dal 1999 a ieri: corruzione di magistrato nel lodo lo stesso ex premier escluse, sar- Cesarini un appello destinato a Niccolò
Mondadori, finanziamento illecito a Craxi, bilanci castico: «Sì, nel Palazzo di giusti- morte certa. Ghedini, che
consolidati Fininvest falsi per 1.500 miliardi di lire, bilanci zia di Milano? E bravo, bella tro- Marito di Tessa Jowel, ex mi- ha
falsi nell’acquisto del calciatore Lentini, appropriazioni vata». nistro di Tony Blair, David Do- commentato
indebite nel processo diritti tv Mediaset. E adesso non «Una sentenza così la impu- nald Mackenzie Mills nel 1997 e la sentenza di
rinuncia alla sesta prescrizione, che sterilizza la richiesta gno tutta la vita» dichiara a cal- nel 1998 viene chiamato a testi- prescrizione
del pm De Pasquale di condannarlo a 5 anni per corruzione do l’avvocato Piero Longo, uno moniare sul sistema di società come «un
in atti giudiziari del testimone David Mills. La prescrizione dei difensori di Silvio Berlusco- estere offshore, non consolida- primo
è determinata dai 10 anni di termine massimo a partire dal ni, che un’ora dopo, però, cor- te nel bilancio Fininvest, che lui risultato non
reato l’11 novembre 1999, più 26 mesi di congelamento nei regge il tiro («Una prescrizione stesso aveva contribuito a co- da poco»
due passaggi alla Consulta, più altri 41 giorni di a Milano per Berlusconi è un struire tra gli anni 80 e 90. Il 2 (foto Mascolo
sospensioni: ed è perciò collocabile intorno al 15 febbraio successo») mentre il collega febbraio 2004, preoccupato per / Ansa)
scorso, quando il Tribunale non avrebbe potuto Niccolò Ghedini sottolinea che un accertamento del Fisco ingle-
pronunciare sentenza perché ancora sotto ricusazione, se che chiede
presentata dall’imputato il 27 gennaio e respinta solo il 22 spiegazioni su

600 mila
febbraio dalla Corte d’Appello. Ma in realtà la prescrizione 600 mila dolla-
di ieri "nasce" già 7 anni fa: quando cioè la maggioranza ri, Mills rac-
parlamentare del premier con la legge ex Cirielli nel 2005 i dollari che secondo conta in una
taglia da 15 a 10 anni i termini di prescrizione. E così erode l’accusa avrebbe ricevuto lettera al suo
in un solo colpo altri 5 anni di orizzonte all’inchiesta sui Mills da fonti Fininvest consulente tri-
600.000 dollari originata dalla lettera-confessione di Mills butario Bob
al suo fiscalista Bob Drennan comunque «è un primo risulta- Drennan la sua verità: «Le perso- questo, nel 1999 il manager Car- venzione», e «mi vergogno pro-
nel 2004, quando cioè già 6 to, e non da poco». ne di B. sapevano bene che il I tempi lo Bernasconi, poi deceduto, gli fondamente per quanto ho fat-
Legge ex Cirielli anni di tempo erano La sentenza e i 90 giorni che, modo con cui io avevo reso la disse che Berlusconi per «rico- to a un morto» (Carlo Bernasco-
Decisivo il taglio da consumati rispetto al reato dopo due ore e mezzo di came- mia testimonianza (non ho mai noscenza» aveva deciso di desti- ni). I soldi, ripete, venivano dal-
datato allora nel 1998. Il ra di consiglio, i giudici della de- mentito ma ho superato curve La richiesta nare a lui i 600 mila dollari. Ver- l’armatore Attanasio, il quale,
10 a 5 anni della secondo snodo decisivo, cima sezione del tribunale di Mi- pericolose, per dirla in modo de- Il pm Fabio De Pasquale sione che l’avvocato inglese ri- però, il 9 febbraio lo smentisce.
prescrizione nel nell’estate 2008 con il lano (Francesca Vitale, Antonel- licato) avesse tenuto Mister B. chiede 5 anni di carcere per tratta il 7 novembre 2004 con Nelle arringhe difensive, i legali
2005 con l’ex Cirielli processo alle battute finali, è la Lai e Caterina Interlandi) si fuori da un mare di guai nei qua- l’ex premier, la difesa vuole un memoriale nel quale scrive di Berlusconi hanno anche so-
quando ancora la sono presi per depositare le mo- li l’avrei gettato se solo avessi l'assoluzione nel merito che quei soldi provenivano da stenuto che Mills non mentì nei
maggioranza del tivazioni, chiudono una vicen- detto tutto quello che sapevo». un suo cliente, l’armatore Diego processi degli anni 90. In ogni
premier-imputato approva la legge Alfano sull’immunità da che sarà ricordata, oltre che Drennan, allarmato, si consulta Il rebus delle date Attanasio. Il 22 dicembre 2011, caso, il reato non sarebbe confi-
temporanea delle alte cariche. Dopo 14 mesi la Consulta per le polemiche di marca politi- con i colleghi di studio e fa una La difesa prospetta possibili deponendo in videoconferenza gurabile perché Mills lì non do-
dichiarerà incostituzionale (proprio come poi accadrà ca, per la condanna a 4 anni e segnalazione all’antiriciclaggio date della prescrizione l’8 da Londra e con il Cavaliere pre- veva essere sentito come testi-
anche all’altra legge Alfano sul "legittimo impedimento" mezzo del solo avvocato inglese inglese che trasmette la missiva gennaio, il 31 gennaio e il 3 sente in aula a Milano, Mills ri- mone, bensì come indagato e
dell’aprile 2010) la norma firmata dall’allora ministro della David Mills, anch’essa prescrit- in Italia. Interrogato a Milano il febbraio; l’accusa ritiene badisce la ritrattazione: «Chie- comunque, a loro parere, non
Giustizia, che oggi dà del «taroccatore di prescrizione» al tasi in Cassazione nel 2010. Tut- 18 luglio 2004, Mills ripete ai invece che ci sia tempo fino do scusa al dottor Berlusconi c’è alcuna prova che i 600 mila
pm. Ma intanto l’effetto voluto è stato centrato: nel to ruota intorno al rebus della pm di non aver «mai detto il fal- al 3 maggio e forse anche per tutti i guai che gli ho procu- dollari provenissero da Berlu-
frattempo, infatti, il 17 febbraio 2009, i giudici Gandus, data di prescrizione, già avvenu- so», ma di aver «tentato di pro- sino al 17 luglio; il Tribunale rato», «rimarco la sua totale in- sconi.
Dorigo e Caccialanza condannano il coimputato Mills non ta sia a parere dei giudici, per- teggere Silvio Berlusconi» nei avrebbe collocato la nocenza», «ho inventato tutta Giuseppe Guastella
protetto dallo scudo a 4 anni e 6 mesi, ma così diventano ché i 10 anni previsti sono matu- processi sulle tangenti Finin- prescrizione tra il 15 e il 18 la storia», la mia «era fiction», gguastella@corriere.it
per legge tecnicamente «incompatibili» a poter proseguire rati tra il 15 e il 18 febbraio scor- vest alla Gdf e All Iberian. Per febbraio «pura immaginazione», una «in- © RIPRODUZIONE RISERVATA

il processo a Berlusconi quando la Consulta lo scongela. Si

deve perciò ripartire davanti a tre nuove giudici il 9
dicembre 2009, poco prima che la Cassazione a Sezioni
Unite il 25 febbraio 2010 si pronunci su Mills. La Corte ne
conferma la responsabilità come teste corrotto
nell’interesse di Berlusconi; condivide anche il cambio di
tesi del pm sulla data del reato, posticipata dal 2 febbraio
1998 all’11 novembre 1999 in cui Mills si comportò per la
prima volta come titolare dei 600.000 dollari in un fondo
d’investimento; ma prende atto che la prescrizione è
comunque appena maturata, il 23 dicembre 2009. Poiché
un’assoluzione con formula piena deve per legge prevalere
sempre sulla prescrizione, già da ieri si ha la certezza che il
Tribunale non ha sposato la piena innocenza di Berlusconi.
Ma sotto la sua prescrizione, in base al principio delle
Sezioni Unite nella sentenza 35490 del 2009, nelle
motivazioni fra 90 giorni potrebbe celarsi tanto un giudizio
di colpevolezza quanto una sua assoluzione con il richiamo
alla prova contraddittoria o insufficiente. Sarebbe l’ultimo
contrappasso per l’ex premier: premiato dalla beffa della
prescrizione all’ultimo secondo, ma beffato dal doversi poi
magari pentire d’aver perso un’assoluzione non
rinunciando alla prescrizione.
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vitale, Lai e Interlandi
Collegio di tre donne per giudicare l’ex premier
(G. Gua.) A presiedere il collegio che ha prosciolto Silvio Berlusconi
per prescrizione, Francesca Vitale fu applicata a gennaio 2011 contro
il suo parere. Il Csm decise che il processo dovesse riprendere da
dove era stato interrotto per investire la Consulta della questione di
costituzionalità del legittimo impedimento. Vitale riteneva difficile
conciliare l’impegno con il nuovo lavoro cominciato nel frattempo
in appello e che un altro collegio non avrebbe avuto difficoltà a
ripetere quanto già fatto. Entrata in magistratura nell’86, Vitale fu
uno dei giudici del processo sulla discarica di Cerro Maggiore in cui
nel 2006 fu assolto il governatore lombardo Formigoni. Antonella
Lai, anche lei magistrato dall’86, è stata giudice del processo che nel
2006 ha portato alla condanna a 10 anni della teleimbonitrice Vanna
Marchi e di sua figlia e di quello sulla rivolta nel centro immigrati di
via Corelli a Milano. Caterina Interlandi, giudice dal 1991, è stata il
gup che nel 2007, nel processo Abu Omar, sollevò uno dei conflitti
di attribuzione con la presidenza del Consiglio.
Il verdetto Da sinistra, Antonella Lai, la presidente Francesca Vitale e Caterina Interlandi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

Primo Piano 3
#

❜❜ È l’ennesima prescrizione per l’uomo più prescritto del

mondo. Nessuno la scambi per un’assoluzione Rosy Bindi, Pd

Il protagonista Per tutto il giorno aveva temuto una condanna

Il Cavaliere: più sereno teva finire e cosa avrebbe potu-

to dire, e lo hanno incoraggia-
to a farsi un giretto in Sarde-
gna. Dove l’ex premier è vola-
to, e dove forse sarebbe rima-

mezza giustizia è fatta sto per tutto il weekend se le

cose si fossero messe male,
ma da dove è ripartito in sera-
ta per andare a San Siro che

E spera nel nuovo clima

era rimasto appuntamento in-
certo fino all’ultimo.
Insomma, se come dice Da-
niela Santanché oggi si «dimo-
stra che con 25 processi senza

«Persecuzione, il Paese ha perso milioni di euro»
ROMA — È la fine di «un
calvario», e dunque «almeno
qualcosa di buono» c’è in tutta
questa storia, che è stata co-
munque «una vergogna, per-
ché io sono innocente, è stato
un processo inventato, tutti
gli italiani sanno che non c’en-
tro niente con questa storia,
che è stata solo una persecu-
zione che ha fatto perdere mi-
lioni di euro al Paese». E però
«va bene lo stesso: diciamo
che mezza giustizia è fatta».
Fa la faccia dura ma sotto
sotto sorride Silvio Berlusco-
ni, annunciando a sera solleva-
se» sono forse cambiati.
Perché è finita un’epoca, e
Berlusconi che a ogni piè so-
spinto esalta Monti, lo consi-
dera una riserva della Repub-
blica per i prossimi passaggi,
gli assicura massimo appog-
gio, lo sa bene. È una stagione
nuova, dove si sta andando
non lo sa ancora nessuno, ma
una condanna avrebbe fatto
saltare un equilibrio, esplode-
re il Pdl, armare l’un contro
l’altro i partiti che condivido-
no il sostegno al governo. La
sentenza di prescrizione inve-
ce non solo congela lo status
mi lo rivuole subito attivo in
campo — era pronto a impe-
gnarsi di nuovo a capofitto nel-
la ricostruzione del partito e
nel lancio di nuove idee e paro-
le d’ordine.
Non era affatto scontato, al-
la vigilia. Negli ultimi giorni
Berlusconi si era mostrato
amaro, pessimista, quasi rasse-
gnato: «Mi condanneranno,
vogliono solo la mia testa». E
ancora ieri mattina Gianni Let-
ta e Paolo Bonaiuti hanno fati-
cato a convincerlo a non anda-
re in tribunale ad assistere alla
sentenza, che chissà come po-
mai una condanna non saran-
no i giudici ad essere incapaci
ma Berlusconi ad essere inno-
cente», non c’è nemmeno biso-
gno di gridare troppo, e nel
Pdl infatti non lo fa nessuno. I
toni restano volutamente bas-
si, nel mirino finisce solo il
pm De Pasquale, dall’opposi-
zione non si alzano le barrica-
te e di scagliarsi contro «i ma-
gistrati» tout court non si ha
intenzione. Perché sono anco-
ra vivi processi delicatissimi, a
partire da quello sul caso Ru-
by. E perché davvero non con-
viene a nessuno guastare il cli-
ma, mettendo a rischio un qua-
dro per tutti già ricco di inco-
gnite.
Paola Di Caro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

to che «adesso vado a goder- quo, ma restituisce alla politi-

mi il Milan». E sorride non so-
lo perché «il Tribunale di Mila-
no, e dico di Milano, ha dovu-
to dire no al monstrum giuridi-
co che voleva in piedi un pro-
cesso da tempo in prescrizio-
ne» ma anche perché — ci cre-
de e ci spera l’ex premier —
quello che accade segnala che
«il clima, l’atmosfera nel Pae-
ca un Cavaliere più ottimista,
più «stanco» ma «più sere-
no», un pizzico più fiducioso
che anche gli altri suoi proces-
si vedranno «vincere la veri-
tà». Per questo ieri a caldo Ber-
lusconi era determinato a «ot-
tenere l’assoluzione, voglio
che sia dichiarata». Ma soprat-
tutto — giura chi tra i fedelissi-

L’intervista Il sindaco pd di Firenze: la prescrizione è prevista dal nostro ordinamento

«Finita la lunga era degli ultrà L’abbraccio con Barbara

Di politica e toghe si parli sul serio»
Renzi: l’ex premier oggi è un libero cittadino e questo è un fatto
MILANO — «Silvio Berlusconi è
stato prosciolto. E io spero che que-
sto ponga fine alla lunga era delle cur-
ve e degli ultrà». Matteo Renzi, sinda-
co di Firenze e pensatore libero nel
Partito democratico, non nasconde la
stanchezza — di più: l’insofferenza
— per l’ultimo incandescente venten-
nio, quello dello scontro alla baionet-
ta tra politica e giustizia.
Perdoni: Silvio Berlusconi non è
stato propriamente prosciolto, ma
l’eventuale reato è ormai prescritto.
Il discorso vale comunque?
«Massì, quello che lei vuole. È ve-
ro: è stato prescritto e molti altri lo
sottolineeranno. Eppure, io non pos-
so non tenerne conto: con oggi, Berlu-
sconi è uscito da quel processo. È un
libero cittadino. Questo è un fatto. E
chi volesse metterlo in discussione,
metterebbe in discussione anche la
giustizia di questo Paese».
Anche il segretario del suo parti-
to, Pier Luigi Bersani, ha invitato
l’ex premier a rinunciare alla pre-
scrizione.
«Guardi, come è noto il cittadino
Silvio Berlusconi non si fa consigliare
da Pier Luigi Bersani. Ognuno ha il
suo stile... In ogni caso, l’ex premier
non è né il primo né l’ultimo i cui pro-
cessi sono andati in prescrizione. E
fintanto che il nostro ordinamento
prevede un meccanismo del genere,
c’è poco da fare: se si vuole rispettare
il lavoro dei magistrati, si prenda atto
dei risultati».
Ma gli ultrà in tema di giustizia ci
sono anche nel suo partito?
«Certo, anche a sinistra. Ma io oggi
vedo una sconfitta soprattutto per cer-
te tesi della destra. Quante volte ab-
biamo sentito la Santanché parlare di
"giudizi già scritti"?».
Insomma, punto e a capo. La pre-
scrizione di ieri mette in prescrizio-
ne anche vent’anni di scontri furiosi?
«Difficile dirlo. Io spero che con
questa sentenza si possa finalmente
tornare a parlare di giustizia in
modo serio. E sommessamente
suggerisco che sia ora di archi-
viare certi temi per parla-
re di ciò che interessa al-
le famiglie e alle imprese
e non solo a pochi privile-
giati».
Sta parlando dei pro-
blemi della giustizia civi-
le?
«Il fatto drammatico
che io ho misurato da sin-
daco è che le aziende non in-
vestono nel nostro Paese non tanto
per l’articolo 18 o per l’alto costo del
lavoro. Spesso mi sento dire: "Io in Ita-
lia ci verrei, la qualità della vita com-
pensa tutte le difficoltà e il deficit in-
frastrutturale. Ma voi avete una giusti-
zia che non dà garanzie. Per un decre-
to ingiuntivo ci vuole un tempo quat-
tro volte superiore alla Germania". La
vera sfida oggi è accelerare il proces-
Pd
Matteo
Renzi,
37 anni
L’abbraccio tra Silvio Berlusconi
e sua figlia Barbara a San Siro
prima del match tra Milan e Juventus
Con loro in tribuna anche
Adriano Galliani
so telematico, semplificare, stringere stizia contro i giudici, ma neanche
i tempi. Il processo breve deve essere per i giudici. Si fanno per i cittadini».
una priorità per tutti. Questo mi inte- Cosa si aspetta dal Pd?
ressa da italiano». «Che sappia cogliere le occasioni
A destra si continua a pensare offerte da questo momento. Le rifor-
che ci siano «cinghie di trasmissio- me di Monti creano una condizione
ne» tra il suo partito e una parte del- molto interessante. Da un lato prova-
la magistratura. È qualcosa che non no a liberalizzare il Paese, ma dall’al-
esiste? tro pongono più forte di prima il te-
«Francamente, le cinghie di tra-
smissione io le vedo altrove. Se poi la
politica vuole parlare dei vent’anni di
Mani Pulite, penso che il problema sia
un altro, e perdurante: la corruzione
❜❜
Il centrosinistra non
che continua. L’assessore che chiede i
10 mila euro, il manager pubblico che continui nell’eterno ping
si fa fare il regalino per il figlio... La pong Silvio sì, Silvio no:
politica a questo dovrebbe pensare».
Senza dubbio. Eppure, di ri- perde un’occasione
forme della giustizia si do- per parlare al Paese
vrà parlare. Lei pensa che il
Pd sia pronto a farlo in ma-
niera non «antiberlusco- ma della giustizia e della redistribu-
niana»? zione. I tecnici possono fare i supplen-
«Chiariamo. Il giudizio ti, ma non riaccendere la speranza. E
politico severo sugli anni quindi, spero che il centrosinistra
delle leggi ad personam ri- non continui nell’eterno ping pong:
mane lì, grosso come una Berlusconi sì, Berlusconi no. Altri-
casa. In Parlamento, avrei menti, si perde un’occasione per par-
votato contro quelle leggi. lare al Paese».
Ma oggi il punto è un altro. Marco Cremonesi
Non si fanno riforme della giu- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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4 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Primo Piano 5

Politica e giustizia Le reazioni ❜❜ Finito il tentativo di taroccare il calcolo della prescrizione pur di
ottenere una condanna, solo morale, di Berlusconi Angelino Alfano su Twitter

Bersani: si faccia giudicare. Pdl anti pm

Di Pietro: salvato dalla prescrizione. Alfano: finita la folle corsa del magistrato
ROMA — Prescritto è il rea- sa: «Nessuno la scambi per falso sui tempi di prescrizio-
I processi in corso to, non le polemiche. E l’argo- un’assoluzione. Si dimostra ne. De Pasquale non può re-
mento si presta. Perciò a cal- però che abbiamo una magi- stare nella magistratura». Ed
do c’è un Fabrizio Cicchitto, stratura seria contro cui sono è sempre a lui che Enrico Co-
Il caso Ruby capogruppo pdl alla Camera, fuori luogo i toni da crocia- sta, capogruppo pdl in com-
e la concussione che dice: «Questa sentenza ta». missione Giustizia a Monteci-
torio offre in dono una calco-
evita a un innocente una con- Non raccoglie il segretario
latrice.

1
Silvio Berlusconi è
imputato di concussione
e prostituzione minorile
nel processo che si sta
svolgendo con il rito
immediato di fronte ai
giudici della quarta
sezione penale di
Milano. È il caso della
marocchina Karima
«Ruby» El Mahroug che,
secondo l’accusa, a
diciassette anni avrebbe
partecipato nella
residenza di Arcore a
feste finite con l’ormai
famoso «bunga bunga»
Rivelazione
di segreto istruttorio
danna, il collegio giudicante, del Pdl, Angelino Alfano che
malgrado il pm De Pasquale, modernamente twitta la sua: Altrettanto diretto ed elo-
ha dovuto rispettare la leg- «È finita la folle corsa del pm quente è l’ex pm Antonio Di
Pietro: «Ancora una volta la
ge». e il tentativo di taroccare il cal-
prescrizione salva Berlusconi
Ribatte il segretario del Pd, colo della prescrizione pur di dalle sue responsabilità». Se-
Pier Luigi Bersani sfidando ottenere una condanna, solo condo il leader dell’Idv «resta
l’ex premier a di- però il fatto oggettivo che i
mostrare in aula giudici, anche in esito al dibat-
la sua piena in- I due fronti timento, non hanno potuto
nocenza: «Se procedere all’assoluzione per
Berlusconi cer-
Il pdl Cicchitto: evitata la condanna
non aver commesso il fatto
ca l’assoluzione, di un innocente. Vendola (Sinistra e perché evidentemente quel
rinunci alla pre- libertà): ingiustizia è fatta fatto l’ha commesso ecco-
scrizione». Esul- me». Incupito Nichi Vendola
ta Sandro Bon- di Sinistra e libertà: «Ingiusti-
di, coordinatore morale, di Berlusconi». Meno zia è fatta. Gli obbiettivi della
del partito del Cavaliere: «È che mai è disposto alla tregua lobby parlamentare al servi-
una giornata importante, una Maurizio Gasparri: «Berlusco- zio di Berlusconi sono stati
condanna che sembrava già ni è certamente anche inno- raggiunti, è una pagina molto
scritta non è stata emessa, è cente nel merito. Quel che è triste». Donatella Ferranti del
Pd sostiene che «a furia di leg-
stata evitata una conclusione grave è che ci siano magistra-
gi ad personam e fantomatici
assurda e inaccettabile, prima ti che hanno negato l’eviden-
legittimi impedimenti siamo

2
Il Cavaliere è stato
rinviato a giudizio per
concorso nella
rivelazione di segreto
istruttorio e per la
pubblicazione, nel 2005
su Il Giornale,
ancora che ingiusta». Muta, la za sulla prescrizione. Questa al paradosso dell’esistenza di
Lega. Ironizza invece Rosy gente deve essere allontanata un corrotto senza corrutto-
Bindi, presidente del Pd, che dalla magistratura, nega il di- re». Per Gianni Alemanno al
attribuisce al leader della con- ritto e il calendario». Poco do- contrario «il proscioglimento
troparte un insolito record: po, a SkyTg24, il capogruppo era ampiamente prevedibile».
«Berlusconi è l’uomo più pre- pdl al Senato è ancora più Giovanna Cavalli
scritto del mondo». Ma preci- esplicito: «L’accusa ha detto il © RIPRODUZIONE RISERVATA

dell’intercettazione (non
depositata agli atti) tra
Consorte e Fassino su
Bnl/Unipol («abbiamo L’accusatore Fabio De Pasquale
una banca»). Il processo
comincerà fronte alle doglianze del pm per un
il prossimo 15 marzo ed
è anche in questo caso
a forte rischio della
La toga che ha sfidato rinvio secco di un mese: «Vedo che il
pm si accascia sulla sedia, ma noi tre
giudici abbiamo molti altri dibatti-
prescrizione che
scatterà a maggio 2013 pure il tribunale: menti in corso: possiamo portargli i
nostri calendari d’udienze, e se lui è
capace di meglio...». Il 23 maggio il
Frode fiscale
e reati prescritti
«È meglio l’azzardo pm lamenta che «far passare un me-
se, senza bloccare la prescrizione, mi
pare contrario alle legge», e la giudi-

che rassegnarsi» ce si irrita: «Vorremo non avere più

3
L’ex premier, nel
processo che riguarda i
diritti tv di Mediaset, è
imputato di frode fiscale.
Nello stesso processo
inizialmente Berlusconi
era stato accusato anche
di alcuni episodi di
appropriazione indebita
ma la prima sezione del
Tribunale di Milano ha
dichiarato prescritte
quelle accuse. Il
processo dei diritti tv è in
primo grado e mancano
pochi testimoni alla
chiusura dell’istruttoria
MILANO — «Per me pm sarebbe
più comodo accettare che questo pro-
cesso, al quale dopo il cambio di leg-
ge sulla prescrizione resta un solo an-
no di vita, si spenga udienza dopo
udienza come una fiammella. E inve-
ce ritengo sia dovere dell’accusa so-
stenere l’azzardo di una decisione nel
merito, la sfida della pretesa punitiva
dello Stato, piuttosto che rassegnarsi
a che sul processo cada la pietra tom-
bale della prescrizione, una nuova so-
luzione perdonistica che lascerebbe
ombre anche su Berlusconi». È la re-
quisitoria finale la settimana scorsa
del pm Fabio De Pasquale? No, è il
suo esordio al processo 5 anni fa, il
A Roma Silvio Berlusconi con la giacca regalatagli da Putin ieri a Palazzo Grazioli (Ansa)
13 aprile 2007. E rende l’idea della in un contratto Eni) e del banchiere
pervicacia con la quale questo 53en- Chicchi Pacini Battaglia (sgusciato in-
ne magistrato — spigoloso ma ogget- vece da altre indagini di Mani Pulite),
tivamente pm delle prime condanne sempre accostato al suicidio in carce-
definitive di Craxi (nel processo per re del presidente Eni Gabriele Caglia-
le tangenti pagate dalla Sai di Ligresti ri benché ispezioni ministeriali e in-
L’avvocato inglese Mills
«Sono contento «Sono molto contento. Una condanna
sarebbe stata scorretta. La prescrizione non
Dopo 16 anni è il miglior risultato ma l’importante è che
dopo 16 anni sia finito tutto». È il
è finito tutto» commento di David Mills, l’avvocato
inglese, ex coimputato di Silvio Berlusconi.
dagini penali l’abbiano prosciolto —
ha cercato fino all’ultimo di sottrarre
il processo Mills alla prescrizione, in
quella che i suoi colleghi raccontano
ami chiamare per scherzo «operazio-
ne Lazzaro». Uno zelo che l’ha condot-
to a criticare la regola dei processi di
Berlusconi solo al lunedì, per mesi ac-
cettata dall’intero tribunale milanese
su offerta della difesa (in cambio del-
la non opposizione di sistematici le-
gittimi impedimenti) e dopo una riu-
nione dei giudici dei 4 processi con la
presidente Livia Pomodoro. Scintille
non sono mancate con la presidente
del processo Mills, Francesca Vitale,
ad esempio già il 27 febbraio 2010 di
sollecitazioni. Questo (del pm, ndr) è
un punto di vista che pone molte pie-
tre, e dubbi, sul lavoro che sta facen-
do il tribunale, che ha lavorato anche
sabato e domenica». Ma quando lo
scorso 26 gennaio la giudice spende
un «tranquillamente» a proposito del
calendario di udienze, De Pasquale in-
siste: «Io apprezzo la sua tranquillità,
presidente, ma non sono tanto tran-
quillo. Perché sarebbe un disastro se
questo processo si dovesse conclude-
re senza una sentenza». Quello che in-
fine è successo: niente resurrezione
per il Lazzaro-giudiziario del proces-
so Mills.
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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6 Primo Piano italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Il libro
Governo Il presidente e la commozione
Monti si è commosso quando ha sfogliato Una vita in
Bocconi di Luigi Guatri e Marzio A. Romani, a lui dedicato

Monti alla Bocconi: Riforme

premier fino al 2013
poi tornerò qui
«Decidono Parlamento e governo»
La sorpresa
Al supermercato
per la spesa
con la moglie
MILANO — La notizia è
stata data in presa diretta
via Twitter: «Il premier
Monti fa la spesa
all’Esselunga di via
Washington a Milano!
Scene d’altri tempi!», ha
scritto Francesco Zito sul
social network. Ore 14 di
ieri, minuto più, minuto
meno. Possibile?
Possibile. Il presidente
del Consiglio è arrivato
al supermercato nel
primissimo pomeriggio.
Dopo la cerimonia di
inaugurazione dell’anno
accademico (e la
standing ovation) in
Bocconi. «Il presidente?».
«Certo, il presidente
Monti», dice chi c’era.
«Con signora?». «Sì, con
signora». «Per una spesa
vera?». «Vera, vera, con
tanto di carrello». Una
spesa normale. Una di
quelle del sabato, come
tante. Protetta, a tutela
dell’intimità famigliare,
da alcune guardie del
corpo. Tanta curiosità.
Tante toccate di gomito.
Tanti sorrisi. «E anche
qualche stretta di mano»,
dice sempre chi c’era. E
per chi non c’era un
commento che, anche in
questo caso, è arrivato da
Antonio qualche ora
dopo via Twitter:
«Incontrare Monti
all’Esselunga che spinge
il carrello con la moglie
come una persona
qualsiasi, a me, dà
fiducia...».
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L’ateneo Il rettore Tabellini: più sostegno dai privati. Il monito di Marchetti sul «far west» del web
Fornero:
«Non vedo
la strada
in salita»
ROMA — «Lo so, non
godo di molta simpatia
perché devo fare dei tagli.
Ma il mio principio guida
MILANO — «È uno di noi». essere ascoltate». Non ci vuo- è quello dell’equità».
Con uno scatto di malcelato le la sfera di cristallo per capi- Procede decisa il ministro
orgoglio il professore con l’er- re i riferimenti del primo mini- del Lavoro, Elsa Fornero
mellino sulle spalle saluta il ri-stro. Si passa dalle liberalizza- (nella foto). E conferma la
torno a casa di Mario Monti. Il zioni alla riforma del mondo volontà di andare avanti
presidente del Consiglio varca del lavoro. Monti è tranchant: rapidamente. Martedì
il portone della Bocconi per
l’inaugurazione dell’anno ac-
«Il diritto-dovere di decidere
spetta al Parlamento e al go-
riprende il confronto con
un tavolo tecnico tra
cademico. È la prima volta da
quando si è messo in aspettati-
verno». E se c’è una lamentela
da fare riguarda proprio chi
imprese e sindacati sul
tema dei contratti. Poi si
va da presidente dell’ateneo da quei tavoli «sconfinati» è tornerà anche sugli
di via Sarfatti e ha assunto l’in-assente. I giovani. «A quei ta- ammortizzatori sociali e,
carico di governo. È la prima voli non è mai seduta la voce solo per ultimo,
volta, dal 1961, che torna in dei giovani e delle generazio- sull’articolo 18. Il governo
università da «esterno». ni future. La voce dei giovani vorrebbe varare la riforma
Standing ovation, molta è la voce per la quale il Parla- entro marzo (non
commozione. Un richiamo e mento deve sforzarsi di lavora- Pasqua). Il clima resta
una promessa. Partiamo da re». acceso. Ma il ministro
quest’ultima: «Sento nostal- Il tour bocconiano del presi- non vede «una strada in
gia per la Bocconi, ma molto dente del Consiglio, accompa- salita, la mia fiducia su
presto il mio incarico tempo- gnato dalla moglie Elsa, inizia tempi e risultati è
raneo al governo andrà a sca- di buon mattino. Prima parte- assolutamente salda». E al
denza e quindi a breve torne- cipa a un convegno del Fai presidente Bce Mario
sempre all’interno
dell’ateneo. Poi va
I giovani a messa nella vici-
Il presidente del Consiglio: na chiesa di San
Ferdinando e si fer-
«Il Parlamento deve sforzarsi di ma a lungo nel suo
lavorare per la voce dei giovani» vecchio ufficio.
L’aula magna è gre-
mita. Rettore, pro-
rò a completare il quadrien- fessori, studenti e pubblico si Sul palco do fiducia in se stessa e nel pagine del libro — È la prima
nio per il quale ero stato nomi- alzano in piedi. Scatta l’applau- proprio futuro». Nel program- volta che mi presento alla Boc-
nato presidente in questa uni- so. Lungo e prolungato. C’è Il presidente del ma non è previsto l’interven- coni da esterno, invitato ospi-
versità». Scatta il conteggio chi usa il metodo «Prima della Consiglio Mario Monti to del premier. Ma quando il te, dopo il 1961, quando ven-
tra i giornalisti. Si compulsa- Scala» e cronometra il battima- ieri all’inaugurazione vicepresidente dell’ateneo, ni alla Bocconi per chiedere il
no gli annuari dell’ateneo. ni: un minuto abbondante. dell’anno accademico Luigi Guatri lo invita sul palco modulo di iscrizione come stu-
Quando scade il quadriennio Per capire l’aria che tira all’in- della Bocconi (foto Ansa per regalargli una copia del li- dente». Ringrazia il suo mae- Draghi che definisce
(Monti è in carica dal ’94, terno dell’aula basta ascoltare / Daniel Dal Zennaro) bro Una vita in Bocconi, Mon- stro Guatri. Con qualche con- «morto» lo stato sociale
ndr)? Prima o dopo la fine del- l’incipit del rettore, Guido Ta- ti si commuove e si avvicina cessione alla solita sobrietà: europeo risponde: «Così
la legislatura? È l’annuncio di bellini: «Grazie all’eccezionale al palco con la voce rotta: «Co- «Non uso mai il termine ami- come lo abbiamo
dimissioni anticipate? Alla fi- lavoro del governo, non solo me tutti potrete immaginare co, amicizia, né mi lascio pren- costruito e condiviso ha
ne è lo stesso premier a dissi- l’Italia sta recuperando la fidu- sono molto commosso — di- dere da sentimenti di amicizia bisogno di una profonda
pare ogni dubbio: «Il mio inca- cia degli altri, ma sta ritrovan- ce continuando a sfogliare le quando ho la responsabilità revisione. Non per farlo
rico avrà termine come è noto di qualche istituzione. Ma al morire ma per farlo
con le elezioni del 2013». Subi- momento in Bocconi non ho rinascere su basi nuove».
to dopo rientrerà in «servi- 110 anni di storia nessuna responsabilità, quin- Stesso discorso per gli
zio» all’università. E resterà in di mi sento più libero di dire ammortizzatori sociali,
carica fino a ottobre del 2014. che il professor Guatri è una «una forma di aiuto, ora
Il richiamo forte lo fa par- Prima in Italia persona che ha segnato in mo- non funzionano e vanno
lando di concertazione, dei L'Università Bocconi nasce nel 1902 come prima università in do forte la mia vita e Piergaeta- rivisti», ha commentato
«tavoli sconfinati», dei «riti Italia a offrire un corso di laurea in Economia no Marchetti mi ha fatto fare Fornero.
collegiali» a cui è sottoposto molti passi in avanti con il Da Palermo tuona
«giustamente» il suo esecuti- Le scuole e gli studenti suo spirito critico». Ci tornerà Raffaele Bonanni: «Siamo
vo chiamato ad ascoltare «le È organizzata in cinque scuole, con corsi di laurea in Economia alla Bocconi, promette, alla fi- in un clima di false
tante categorie e forze che so- e Giurisprudenza. Conta oltre 12.500 studenti. Ogni anno se ne ne del 2013. riforme. Siamo passati dal
no rappresentate che devono laureano circa 4.000, il 94,4% trova lavoro in meno di un anno Maurizio Giannattasio "ghe pensi mi" all’"o così
partecipare alle decisioni ed © RIPRODUZIONE RISERVATA o così". Eppure,
l’economia è al lumicino».
Aggiunge Bonanni: «C’è
bisogno di rilanciare
davvero i consumi; di
partecipazione che muta le regole del attrarre investimenti. Di
gioco e la gestione della polis. Un ci- soluzioni forti, con il

E il 94,4% degli studenti trova subito lavoro
MILANO — Osmosi. Difficile trova-
re altre parole per definire il rapporto
tra la Bocconi e il governo Monti. Ie-
ri, all’inaugurazione dell’anno accade-
mico dell’ateneo di via Sarfatti, si av-
vertiva un’aria particolare.
Tonalità che è risuonata nella pro-
lusione del rettore, Guido Tabellini.
Non solo nell’attestato di benemeren-
za rilasciato all’esecutivo: «Grazie al-
l’eccezionale lavoro del governo, non
solo l’Italia sta recuperando la fiducia
degli altri, ma sta ritrovando fiducia
in se stessa e nel proprio futuro». Ma
soprattutto nelle linee programmati-
che dell’università milanese forte-
mente assimilabili a quelle di Palazzo
Chigi. «Nel nostro piccolo — ha det-
to Tabellini — negli anni passati ab-
biamo affrontato alcune delle sfide
solidarietà». Qual è la copia? E qual è
l’originale?
Sul palco i professori in ermellino.
Davanti il rettore Tabellini, il vicepre-
sidente Luigi Guatri, il professore
emerito Piergaetano Marchetti, presi-
dente di Rcs. In platea, tra gli altri, il
sindaco di Milano, Giuliano Pisapia,
il presidente della Consob Giuseppe
Vegas, l’amministratore delegato di
Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani,
l’amministratore delegato di Expo
Giuseppe Sala, il presidente di Pro-
mos Bruno Ermolli, il direttore del
Corriere della Sera, Ferruccio de Bor-
toli.
Eccoli i numeri. Anche in un mo-
mento di crisi aumentano i laureati
della Bocconi che trovano lavoro en-
tro un anno. Si è passati dal 93,6% del
biennio di International manage-
ment. L’11% degli studenti proviene
dall’estero. Aumentano anche i finan-
ziamenti internazionali: nel 2012 han-
no superato gli 8 milioni di euro.
«Nei ranking internazionali — sottoli-
nea Tabellini — l’università ha scala-
to varie posizioni e l’indicatore che ci
dà piu soddisfazione è il placement e
la qualità degli studenti. Siamo quin-
dicesimi al mondo per la reputazione
dei datori di lavoro». E al ventiseiesi-
mo posto nel mondo per finanza e ac-
counting. Tabellini lancia anche un
appello. Al pubblico e al privato. «Le
grandi università americane sono na-
te e cresciute grazie a lasciti di priva-
ti. Queste donazioni sono state lungi-
miranti perché gli atenei hanno por-
tato ricchezza materiale e intellettua-
le alle aree circostanti». Conclusione:
«La sfida di mantenere e rinforzare il
sostegno che viene dall’esterno sarà
cruciale per la Bocconi del futuro».
A Piergaetano Marchetti è toccato
il compito di tracciare il percorso del-
l’informazione che cambia nell’epoca
del web. Un effetto dirompente di
Interventi
Da sinistra, il rettore
della Bocconi
Guido Tabellini e
il professore
clo virtuoso che però deve fare i con-
ti con le distorsioni della Rete. Insite
strutturalmente in un mezzo così po-
tente che da spazio di libertà rischia
taglio delle tasse a
lavoratori dipendenti e
pensionati. Con la
modernizzazione della
di trasformarsi nel Grande Fratello di pubblica
orwelliana memoria. «Quella che amministrazione. Con
sembrava la sublimazione del diritto liberalizzazioni vere:
fondamentale di libertà di pensiero dall’energia alle
diventa un far west in cui sono messi autostrade al sistema
a maggior rischio altri diritti fonda- delle municipalizzate». Il
mentali». Praterie di libertà contro di- clima resta elettrico, con
ritti violati, strumento democratico Luigi Angeletti, leader
versus «tentazioni populiste». E per della Uil, che denuncia lo
scendere nel concreto della norma: stallo del confronto sugli
violazione del copyright contro diffu- ammortizzatori: «È quasi
sione orizzontale della cultura. Un rottura, il governo ha
quadro che richiede nuovi strumenti affermato che le nuove
giuridici, perché quelli esistenti risul- forme di protezione, per
tano «scompaginati» dalla novità di chi ne ha poche o
Internet. E anche scelte dolorose: nessuna, dovrebbero
«Mi chiedo e ci si chiede — conclude essere finanziate dagli
Marchetti — che senso abbiano que- altri lavoratori. Assurdo».
ste microprovvidenze a questa o a Margherita De Bac
quella testata cartacea con modestis- © RIPRODUZIONE RISERVATA

che ora il Paese si trova ad affrontare
molto più in grande: come valorizza-
re il merito e attrarre talenti, come
rinforzare la credibilità internaziona-
le, come trasmettere al nostro inter-
no i valori di rispetto reciproco e del-
le regole, di pluralismo, di coesione e
2009 al 94,4. E crescono anche le do- emerito Piergaetano sime tirature, ove sia incentivato un
mande di ammissione: più 20% per il Marchetti, facile accesso alla rete come offerente
triennio, più 28% nel biennio e addi- presidente di Rcs e come utente ed ove, soprattutto, il
rittura più 40% dall’estero. Il 34% del- (Omnimilano/ Paese sia dotato di una rete capillare
le ore di insegnamento è in inglese. Il Salmoirago) ed efficiente».
17,3% dei laureati trova lavoro al- M. Gian.
l’estero, con un picco del 43% per il © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

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8 Primo Piano italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Fisco Il decreto

Linea dura sulle quote latte

Resta la tassa sugli immigrati
Via dal testo la lista nera di chi non dà lo scontrino
ROMA — La «lista nera» dei
contribuenti refrattari a rila-
sciare lo scontrino alla fine
non è rientrata nel decreto sul-
la semplificazione fiscale, ap-
provato venerdì scorso dal
Consiglio dei ministri e che
adesso dovrà passare al vaglio
del Parlamento. Così come do-
vrà essere riesaminata l’aboli-
zione della tassa del 2% sulle ri-
messe degli immigrati, che in
un primo momento sembrava
aver avuto il «via libera».
Sono alcune delle novità
che emergono da quello che,
ancora fino a ieri, appariva co-
me un brogliaccio denso di no-
te a margine: le modifiche del
Sgravi e agevolazioni
Imu e pensioni
Le novità
governo, che i tecnici legislati-
vi stanno mettendo a sistema.
La norma sugli scontrini
probabilmente non era ancora
pronta al debutto. La black list
avrebbe dovuto essere compi-
lata dall’Agenzia delle entrate
sulla base di segnalazioni non
anonime fatte all’Agenzia stes-
sa o alla Guardia di Finanza. I
controllori avrebbero poi potu-
to (o forse dovuto) attingere a
queste liste di contribuenti «di-
sinvolti» per nuove verifiche.
Probabilmente lo strumento,
cui il ministero dell’Economia
non sembra aver rinunciato,
riapparirà in uno dei prossimi
provvedimenti.
Semplificazioni
Debiti dilazionati
L’azienda in corsa
L’altra norma che sarà rivi-
sta è quella che cancellava la
tassa del 2% sulle rimesse de-
gli immigrati, sgradita alla Le-
ga. Un provvedimento che era
stato inserito in un fascicoletto
speciale, destinato a un esame
più politico, che conteneva an-
che un’altra norma, poi non ap-
provata, quella sulla golden
share che avrebbe conferito al-
lo Stato poteri speciali d’inter-
vento e di veto come azionista
sulle aziende a ex controllo
pubblico ma ormai privatizza-
te.
Nello stesso fascicolo era fi-
nito anche l’annoso caso delle
multe sulle quote latte: i circa
1.500 allevatori che non hanno
ancora aderito al piano di ratea-
zione, sostenuti dalla Lega, ave-
vano chiesto al ministro del-
l’Agricoltura, Mario Catania,
un «colpo di spugna». Ma il go-
verno si è limitato a offrire una
rateazione, prorogabile una so-
la volta fino a 72 mesi, solo in
casi di particolare difficoltà.
«Giusto così — commenta per
Coldiretti Giorgio Apostoli —
siamo già sotto procedura del-
l’Ue per l’ultima proroga che
era stata concessa».
Intanto tengono banco i
commenti sulla mancata costi-
tuzione del fondo, alimentato
con i proventi della lotta al-
l’evasione, che avrebbe dovuto
propiziare un taglio delle tasse
entro il 2014. Plaudono al pre-
mier il governatore della Ban-
ca d’Italia Ignazio Visco e il pre-
sidente della Camera, Gianfran-
co Fini. «Quando ci sono le en-
trate si decide», ha affermato
Visco. «Ha fatto bene Monti a
dire candidamente che quan-

per le famiglie per l’appalto do ci saranno e saranno cospi-

ROMA — Viene differito al 1˚ maggio
2012 il pagamento di stipendi e
pensioni di importo fino a mille euro
tramite strumenti di pagamento
elettronico bancari o postali.
Scende da 16,53 a 30 euro la soglia al
di sotto della quale viene
abbandonata la riscossione dei crediti
tributari erariali e locali.
È stata introdotta una deroga alle
norme sulla limitazione del contante
per gli stranieri non comunitari
residenti fuori dal territorio
italiano: per gli acquisti di
beni non trova
applicazione il divieto del
contante al di sopra della
soglia di mille euro.
Per le case all’estero l’Imu
non è dovuta se l’importo
non supera i 200 euro. Inoltre
per gli italiani che lavorano all’estero
per lo Stato, per esempio i
diplomatici, l’aliquota è ridotta di 0,4
punti percentuali, ma solo per il
periodo in cui si lavora all’estero.
Viene anche riconosciuta la
detrazione (200 euro) se l’immobile è
adibito ad abitazione principale.
Il nuovo tributo comunale sui rifiuti e
sui servizi (Tares) è corrisposto, per
le unità immobiliari a destinazione
ordinaria, sulla base dell’80% della
superficie catastale.
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ROMA — Prevista la rateizzazione dei
debiti tributari, ovvero la dilazione dei
pagamenti in caso di scadenza dal
termine ultimo di pagamento.
Il contribuente ammesso a una
rateizzazione del debito tributario non
viene più escluso dalle gare di
affidamento delle concessioni e degli
appalti di lavori, forniture e servizi.
L’inosservanza di adempimenti formali
da parte del contribuente, che possegga
i necessari requisiti sostanziali per
accedere a un regime speciale o a
un beneficio previsto dalla
legge, non lo fa decadere da
essi.
Scompare l’obbligo di
comunicare al Fisco le
singole operazioni che
comportano fattura oltre 3
mila euro. Sarà sostituito dal
ritorno dell’elenco dei fornitori.
Il pagamento dell’imposta di bollo dei
capitali scudati viene prorogato dal 16
febbraio al 16 maggio.
L’Agenzia delle entrate taglierà le
partite Iva «dimenticate» su cui non si
registrano movimenti.
Le imprese tenute a osservare la
disciplina black list devono comunicare
all’Agenzia delle entrate le cessioni di
beni e le prestazioni di servizi verso
operatori economici in paradisi fiscali,
solo se superiori a euro 500.
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cui i proventi della lotta all’eva-
sione, si deciderà cosa farne»,
ha commentato Fini. Ma per il
Allevatori
Il governo ha deciso
per una rateazione
delle multe, prorogabile
una sola volta fino a 72
mesi, solo in casi di
particolare difficoltà
leader del Pd, Pier Luigi Bersa-
ni, «resta l’esigenza che quel
che si ricava dalla lotta all’eva- Controlli sui commercianti
sione fiscale vada a beneficio
di una rianimazione dell’econo-
mia». Anche per Pier Ferdinan-
do Casini, leader dell’Udc, ser-
Blitz della Finanza da Bergamo a Caserta
ve «un segnale concreto alle fa-
miglie italiane che stanno sci- A Trastevere l’«operazione Rugantino»
volando nella povertà».
Intanto Palazzo Chigi, in ri- A Roma l’hanno chiamata operazione «Rugantino», in onore del
sposta ad alcune osservazioni famoso personaggio capitolino e trasteverino doc. Continuano in
del senatore del Pdl, Carlo Gio- tutta Italia i controlli della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle
vanardi, circa i dati sui voli di entrate sui commercianti. Dopo Cortina, Milano, Napoli, Courmayeur
Stato comunicati nella nota del ieri è stata di nuovo la Capitale nel mirino degli 007 del Fisco, dopo
governo su «I primi 100 gior- un blitz nel centro storico nelle scorse settimane. Ma le Fiamme gialle
ni», precisa che il risparmio di hanno setacciato i negozianti di altre città, in particolare Bergamo e
spese nel settore, compiuto provincia passando anche nei territori di Caserta, Avellino e
dall’esecutivo Monti, pari a Benevento. I risultati? Nella Bergamasca un commerciante su due non
23,5 milioni di euro, va consi- Nuove verifiche emette scontrini, percentuale che sale al 74% nelle tre province
derato su base annua. La Guardia di Finanza campane. A Caserta, di dieci medici specialisti controllati, nessuno è
Antonella Baccaro in azione risultato in regola con l’emissione della fattura.
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Il capogruppo del Pd a Montecitorio

Franceschini: basta attacchi, con Monti senza esitazioni
ROMA — «Dobbiamo dare al go-
verno Monti un sostegno senza esita-
zioni». Dario Franceschini, capogrup-
po del Pd alla Camera, non ha dubbi.
Cento giorni di governo tecnico:
più luci o più ombre?
«Vedo largamente prevalenti le lu-
ci. Il governo Monti sta facendo quel-
lo per il quale l’abbiamo scelto: salva-
re l’Italia dalla crisi e recuperare credi-
bilità. La destra l’ha subito. Non vor-
rei mai che noi lo dimenticassimo».
Tra i democratici c’è chi, come il
governatore toscano Enrico Rossi,
pensa che questo sia «un governo
di destra, estraneo al bagaglio cultu-
rale del Pd».
«Trovo assurdo e sbagliato questo
atteggiamento. Si tratta di un gover-
no che ha una base parlamentare co-
stituita da avversari e quindi è evi-
dente che ogni scelta sia frutto di
una mediazione. Ma non ha senso
parlare di governo di destra. Mi sem-
bra progressista recuperare l’evasio-
ne per ridurre il prelievo sui redditi
bassi. Così come mi sembra progres-
sista pensare ad ammortizzatori so-
ciali universali e far costare il lavoro
precario più di quello a tempo inde-
terminato. Oppure rompere la logica
dell’ereditarietà dei privilegi».
Sul mercato del lavoro Bersani
ha alzato la voce: senza accordo con
❜❜
Sul mercato del lavoro
sono sicuro che si
troverà una sintesi
con le parti sociali
e poi in Parlamento
le parti sociali, il voto del Pd non è
scontato.
«Vorrei dire una parola di ottimi-
smo: sono sicuro che si troverà una
sintesi con le parti sociali e poi in Par-
lamento. Non è interesse di nessuno
innescare tensioni sociali».
Per Stefano Fassina la discussio-
ne sull’articolo 18 «è assolutamente
irrilevante, soprattutto in recessio-
ne».
«Sicuramente non è il primo dei
problemi per le imprese. Non dobbia-
mo togliere diritti a chi li ha, semmai
estendere nuovi diritti a chi non li
ha. Penso ai precari, ai collaborato-
ri».
Il 9 marzo c’è la manifestazione
Fiom. Andarci o non andarci?
«Ho letto la piattaforma: è dichiara-
tamente contro il governo. Fatico a ca-
pire come si possa sostenere il gover-
no e contemporaneamente essere lì».
campi ed è stata un’enorme palla al
piede per il Pd, portando ad alleanze
larghe ed eterogenee. Le alleanze fat-
Si parla di un Monti bis per il do- te "contro" non hanno più ragione di
po elezioni. Anche Veltroni non lo esistere. L’antiberlusconismo ha aiu-
esclude. tato a tenere uniti i partiti. Lo voglio
«Non bisogna farsi inghiottire dal- dire in positivo: il Pd privo di questo
le dietrologie. Questo governo è per collante deve trovare la propria ragio-
sua natura di transizione, sostenuto ne di stare insieme solo sull’idea di
da avversari che si presenteranno al- cambiamento del Paese».
le prossime elezioni come avversari. C’è un rischio di scissione?
Il che non vuol dire tornare all’Unio- «Assolutamente no, il Pd è un pro-
ne da una parte e Berlusconi dall’al- cesso irreversibile. Ma l’assenza di
tra. Ma a un bipolarismo normale. Berlusconi comporta un cambiamen-
Non si tornerà alla politica di pri- to epocale che sfida anche il Pd».
ma, ma si tornerà alla politica». Si ragiona su una nuova legge
Per il Pd non è facile trovare
una linea comune.
«L’antiberlusconismo è sta-
elettorale.
«Bisogna andare verso un sistema
in cui le alleanze non sono forzose.
to il collante di tutti e due i Le alleanze devono nascere dalla
condivisione di contenuti: per que-
Dario Franceschini, sto abbiamo dato la nostra disponibi-
capogruppo del Pd lità a un sistema più proporziona-
alla Camera: dobbiamo le».
dare sostegno Alessandro Trocino
al governo Monti © RIPRODUZIONE RISERVATA

Codice cliente:
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Primo Piano 9

❜❜ Ha fatto bene Monti a dire che quando il tesoretto ci sarà e

sarà cospicuo si deciderà cosa farne Gianfranco Fini, presidente Camera

fissato a 7,8 miliardi). Nel 2010

La cautela del governo: erano stati 10,6. In questi giorni

si stanno definendo, Regione
per Regione, gli obiettivi mone-
tari dell’anno in corso. Calcolati

prima dei tagli fiscali a livello centrale, dagli uffici del

direttore Attilio Befera, in alcuni
casi hanno sorpreso gli stessi
funzionari che dovranno mate-
rialmente recuperare quote di

i fondi per il lavoro evasione. E che in queste ore

Le scelte del premier e la lotta all’evasione
ROMA — «Stiamo cercando
alcuni miliardi di euro per la ri-
forma del mercato del lavoro e
per gli ammortizzatori sociali:
sarebbe un sogno averne 10, ma
sarebbe già molto una disponibi-
lità di due o tre miliardi. Figuria-
moci se possiamo fare oggi pre-
visioni sulla riduzione delle tas-
se, o sulla creazione di un fondo
in cui al momento non saprem-
mo cosa mettere».
Il giorno dopo, a Palazzo Chi-
gi, fonti di governo spiegano in
questo modo. La mancata crea-
zione di un fondo in cui far con-
fluire i proventi della lotta al-
l’evasione, da destinare successi-
vamente all’abbassamento della
pressione fiscale è stata «una
scelta di serietà», viene ribadito.
Non tocca a un governo di tecni-
ci fare politica degli annunci, si
aggiunge. Per non parlare degli
effetti che la scelta avrebbe avu-
to in Europa: «Mentre stiamo
dando un messaggio di rigore e
serietà, sarebbe stata percepita
come una scelta contraddittoria,
avremmo fatto la figura dei pera-
cottari».
Ci sono dunque ragioni molte-
plici per spiegare la scelta a chi è
rimasto deluso. Rilanciare un
principio, già deciso nella mano-
vra di Ferragosto dello scorso
anno, delineandone i caratteri,
aggiungendo dettagli e rilan-
ciandolo, sarebbe alla fine stato
utile per creare «aspettative»,
che però come ha spiegato lo
stesso Monti, «possono anche
andare deluse». Dunque al mo-
mento il capitolo è chiuso.
Dietro la scelta si intravedono
però altri argomenti, troppe va-
riabili sono ancora lontane dal-
l’essere vicine a una definizione:
il calo del Pil di quest’anno, che
nel governo sperano «possa es-
sere contenuto entro l’1%»; la
quota dello spread con i titoli te-
deschi, le cui medie influenze-
ranno il fabbisogno di finanza
pubblica; la trattativa sul merca-
to del lavoro, che a costo zero è
certamente più difficile da chiu-
dere che con l’impiego di risor-
se; e infine, ma non ultimo in or-
dine di importanza, quella varia-
bile che nei discorsi fra Palazzo
Chigi e Via XX Settembre accom-
pagna auspici ed enormi speran-
ze: l’entità dell’extragettito che
le norme di questo governo, in
tema di riscossione e lotta al-
l’evasione, potranno produrre
nel 2012. In sintesi, «l’effetto
Monti», e dei suoi decreti, sulla
lotta all’evasione fiscale.
Nel 2011, per il quale si stan-
no ultimando i conti, l’Agenzia
delle entrate è riuscita a recupe-
rare oltre 11,5 miliardi di euro
dalla lotta all’evasione (l’obietti-
vo, ampiamente superato, era
non nascondono una punta di
scetticismo.
In alcune Regioni infatti le
previsioni di gettito sono state
aumentate del 50% rispetto al-
l’anno scorso. Obiettivi insom-
ma più che ambiziosi. Se il dato
Il fondo fosse confermato a livello nazio-
nale significherebbe che nel
2012 l’Agenzia punta a recupera-
re, nonostante la recessione,
molti più miliardi di quanti ri-
scossi nel 2011: nessuno azzar-
da previsioni, an-
cora, ma viene ag-
giunto, in Via XX
Settembre, che
«ad ascoltare la
Guardia di Finan-
za c’è grande otti-
mismo».
Ottimismo che
forse ha contagia-
to anche Mario
Monti, inducendo-
lo a parlare di un
Ad alimentare il fondo, pochi giorni fa a Bruxel-
fondo per la riduzione les, che poi non ha trovato for-
delle tasse sarebbero ma nelle decisioni dell’esecuti-
dovuti essere i
vo. E proprio sul tema della lot-
proventi della lotta ta all’evasione, nei prossimi gior-
all’evasione fiscale
ni, il premier potrebbe annun-
(nella foto il direttore ciare novità, sia normative che
generale dell’Agenzia
di taglio meramente comunicati-
delle entrate, Attilio vo. Lo sforzo che si avverte nel
Befera). La
governo è palpabile: «Stiamo
cancellazione «è
cercando di rendere compatibili
stata una scelta di
serietà» — hanno
i sistemi informatici del Catasto
spiegato a Palazzo e del Registro navale con quelli
Chigi — legata dell’Agenzia dell’entrate; la pros-
all’impossibilità di sima settimana faremo delle riu-
quantificare le risorse nioni», sottolineano al ministe-
e alla frenata ro dell’Economia.
dell’economia Marco Galluzzo
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Conti pubblici e promesse Da Prodi a Berlusconi la ricerca dei fondi da spendere dopo gli interventi antideficit

Gli anni dei «tesoretti», miraggio dopo le diete

Avanzi di bilancio reali o immaginati, hanno
sempre portato sfortuna a chi ha dovuto decidere
ROMA — Si fa presto a dire «te-
soretto». Da quindici anni a questa
parte non c’è governo che non ne
abbia avuto uno. O meglio, che
non abbia dichiarato di averne
uno. Salvo poi, quando si è aperta
la cassa, far rimanere i contribuen-
ti con un palmo di naso. Perfino
adesso, passato appena un paio di
mesi dalle mazzate del salva Italia,
c’è chi spera nel «tesoretto» dei
soldi recuperati dall’evasione fisca-
le per vedersi ridurre le tasse. Ed è
toccato a Mario Monti spegnere i
facili entusiasmi, facendo capire
La restituzione
Nel 1998 Prodi dice che
restituirà agli italiani il 60%
dell’una tantum introdotta
nel 1996. Sarà D’Alema a
restituire il «tesoretto»
nell’ultima conferenza stampa che
se ci fosse un po’ di grasso nei con-
ti pubblici, sarebbe meglio accan-
tonarlo per evitare sorprese nel
prossimo futuro, visto che ci sia-
mo impegnati al pareggio di bilan-
cio già dal 2013. Se lo abbia fatto
pure con una punta di scaraman-
zia, non è dato sapere. Certo è che
i tesoretti hanno sempre portato
sfortuna a chi li ha maneggiati. I
fatti parlano chiaro.
Il 25 settembre del 1998 Roma-
no Prodi dice pubblicamente che
restituirà agli italiani il 60% del-
l’una tantum introdotta nel 1996
per farci entrare nell’euro. Pochi
giorni dopo va a casa e il «tesoret-
to» verrà distribuito da Massimo
D’Alema. Il quale andrà poi a casa
a sua volta.
Due anni dopo c’è Giuliano Ama-
to. Le elezioni sono alle porte,
l’economia cresce al ritmo del 3
per cento e il governo decide di re-
galare agli italiani qualche miglia-
io di miliardi (naturalmente di li-
re). «I soldi ci sono», conferma il
20 settembre il sottosegretario al
Tesoro Piero Giarda, attuale mini-
I precedenti
Romano Prodi disse che
avrebbe restituito agli italiani
il 60% dell’una tantum
introdotta nel 1996 per farci
entrare nell’euro
stro del governo Monti. Il «tesoret-
to» viene spalmato sulle tredicesi-
me: ma non ferma l’onda di piena
berlusconiana. Pochi mesi dopo il
centrosinistra perde le elezioni e ri-
torna il Cavaliere. Il quale dovrà fa-
re anche lui i conti con un «tesoret-
to». Accade nel 2004. Il bilancio
pubblico è messo mica tanto bene,
ma Berlusconi non può più tergi-
versare. I sondaggi per lui sono in
picchiata e il taglio delle tasse è
l’unica mossa plausibile per risolle-
varli. Anche se disperata. Giulio
Tremonti è stato dimissionato, ma
Il «tesoretto» della tassa
sull’euro accumulato da Prodi
sarà poi distribuito nel 1998
da Massimo D’Alema, suo
successore a Palazzo Chigi
neppure il suo successore Domeni-
co Siniscalco è disponibile a ridur-
re le imposte. Allora il ministro del-
l’Economia viene di fatto commis-
sariato da una specie di comitato
di salute pubblica composto dai re-
sponsabili economici della mag-
gioranza. Si materializza così il fati-
dico taglio delle tasse grazie a un
«tesoretto» di 7 miliardi spuntato
chissà da dove. La sforbiciata alle
imposte viene subito compensata,
nella legge finanziaria 2005, da
una raffica di aumenti di bolli, ga-
belle e balzelli vari. Ma è tutto inu-
tile: nel 2006 il Cavaliere è sconfit-
to alle elezioni e ritorna Prodi.
Basta un annetto e salta fuori un
nuovo «tesoretto». Anche questo
arriva dalla lotta all’evasione fisca-
le e fa gola. I partiti che puntellano
Nel 2004 Silvio Berlusconi vuole
utilizzare il «tesoretto» per ridurre
le tasse, ma non se ne fa nulla.
Ministro dell’Economia era Giulio
Tremonti, poi Domenico Siniscalco
il già traballante governo del Pro-
fessore sono numerosi e famelici.
Ne tirano fuori di cotte e di crude.
E l’opposizione non è da meno. Se
Elisabetta Gardini invoca interven-
ti «per le famiglie», il comunista
Franco Turigliatto chiede che il «te-
soretto» vada a chi si è ammalato
per l’esposizione all’amianto, il sot-
tosegretario Mario Lettieri annun-
cia che ci sarà una franchigia per
l’Ici sulla prima casa, il radicale Da-
niele Capezzone (non ancora berlu-
sconiano) sollecita un nuovo ta-
glio delle tasse, il dipietrista Massi-
mo Donadi preferirebbe destinare
i soldi a ridurre il debito, il mini-
stro Cesare Damiano vuole darli a
giovani e pensioni basse, l’altro co-
munista Pino Sgobio ammonisce
la Confindustria con un perento-
rio «giù le mani dal tesoretto», il
cognato di Clemente Mastella non-
ché deputato dell’Udeur Pasquale
Giuditta insiste perché i fondi ser-
vano per l’emergenza idrica, men-
tre il ministro dell’Università Fa-
bio Mussi ammette: «Tutto questo
non è un bello spettacolo». Risulta-
to finale, un provvedimento d’ur-
genza, ribattezzato proprio «decre-
to legge tesoretto», che passa con
la fiducia alla Camera e al Senato,
dentro cui c’è di tutto: un contenti-
no ai pensionati come ai supplenti
della scuola, ma anche un bel mi-
liardino di euro per ridurre il cu-
neo fiscale alle banche e alle assicu-
razioni.
E le famiglie? E le vittime dell’a-
mianto? Niente paura: c’è un altro
«tesoretto» in arrivo. Ma i sindaca-
ti chiedono che venga impiegato
per tagliare le tasse ai lavoratori di-
pendenti, e si va avanti senza co-
strutto per mesi. C’è chi farnetica
sulle dimensioni del «tesoretto»
prodiano bis, parlando di sette, ot-
to, perfino dieci miliardi. E c’è chi
non si rassegna nemmeno dopo
che Prodi si è già dimesso e ormai
si va verso le elezioni con sondag-
gi catastrofici per il centrosinistra.
Il 31 marzo del 2008 il ministro del-
la Solidarietà sociale Paolo Ferre-
ro, rifondarolo, annuncia: «Doma-
ni chiederò in Consiglio dei mini-
stri di destinare il tesoretto a salari
e pensioni». Ma siamo ormai in
campagna elettorale e la competen-
za sui «tesoretti» è passata a Wal-
ter Veltroni. Che si ostina a propor-
re di usarlo «per aumentare salari
e stipendi». E anche dopo la scon-
fitta non si rassegna: «Il tesoretto
lasciato da Prodi è un dato reale».
Tremonti però lo gela: «L’econo-
mia va male. Tesoretto, zero». Il
mistero non è mai stato sciolto.
«La verità salterà sempre fuori», si
limita a dire un giorno Prodi a chi
gli chiedeva lumi sull’esistenza di
quel gruzzolo.
L’ultima volta
A luglio scorso l’ultima
apparizione di un tesoretto,
prima delle severe manovre
estive per risanare i conti
dello Stato
L’ultima apparizione del «teso-
retto» risale al luglio del 2011,
quando viene avvistato, nonostan-
te la crisi galoppante, nelle pieghe
della prima manovra estiva tre-
montiana. «Manovra: fondo-teso-
retto da 5,8 miliardi per misure
2012», titola l’agenzia Ansa. Scom-
parirà subito, per fare ancora capo-
lino qualche settimana fa, incuran-
te del Pil che va a picco: altro go-
verno, altro «tesoretto». E la saga
continua.
Sergio Rizzo
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Codice cliente:
10 Primo Piano
#
Il governo Le scelte
Ici, lo stop dei cattolici sulle scuole
Casini: siano esentate. E Napolitano sottolinea il contributo della Chiesa allo sviluppo
ROMA — Sarà votata doma-
ni in Commissione Industria al
Senato. E forse se ne saprà di
più. Oggi le uniche certezze so-
no quella paginetta-emenda-
mento a firma di Mario Monti
che affronta la questione dell’I-
mu (la nuova Ici) per gli immo-
bili della Chiesa in base alla lo-
ro «modalità commerciale»;
gli interventi di Napolitano,
Schifani e Fini che riconosco-
no alla Chiesa cattolica un
«contributo rilevante»: soprat-
tutto il capo dello Stato ha ri-
cordato che il contributo dei
cattolici «nei campi della coo-
perazione, educazione, istru-
zione e assistenza sanitaria e
sociale a favore di quanti vive-
vano in condizione di povertà
e precarietà sociale ed econo-
mica» è stato «rilevante» negli
L’autogol
Per «Avvenire» toccare
l’istruzione sarebbe «un
autogol, una forma di
autolesionismo»
anni; il dibattito nel mondo po-
litico e soprattutto in quello
cattolico che ha continuato ad
animarsi e non si placherà fino
a quando Monti non dirà paro-
le più chiare.
Chi pagherà questa Imu? An-
che le scuole cattoliche? Che si-
gnifica «modalità commercia-
le», o meglio fin dove porterà
la norma? Il premier deve risol-
vere la questione Imu-Chiesa
anche per fermare la procedu-
ra di infrazione dell’Unione Eu-
ropea contro l’Italia per il trat-
tamento fiscale di favore sulle
proprietà ecclesiastiche. E que-
sto è ormai talmente assodato
che tutti, anche i cattolici, ne
sono consapevoli. La questio-
ne che resta completamente
aperta è quella del «no profit».
È dentro o fuori dall’esenzio-
ne? Dove, in concreto, lo Stato
I personaggi In classe dai gesuiti e dai salesiani
Gli ex allievi famosi,
da Rutelli a Caselli:
istituti d’eccellenza
ROMA — I salesiani gestiscono
140 scuole e sono scesi in lotta subi-
to. I gesuiti, che hanno 6 grandi isti-
tuti, hanno invece una posizione di
attesa. «Noi qua chiudiamo — dice
don Alberto Zanini, responsabile del-
le scuole salesiane —. Entrano i soldi
delle rette, escono quelli degli stipen-
di. Se ci mettiamo l’Ici da pagare, ba-
sta, è finita». Dai gesuiti filtra la linea
generale: «Tutte le opere che secon-
do la legge dovranno pagare l’Ici, la
pagheranno». Presso l’istituto gesui-
ta Leone XIII di Milano, come è or-
mai noto, ha studiato, dalle elemen-
tari al liceo, il presidente del Consi-
glio Mario Monti.
In effetti, in qualche caso, i gesuiti
già pagano l’Ici. Quella per l’istituto
Massimiliano Massimo, nel quartiere
Eur di Roma, diecimila metri quadrati
che ospitano dalla materna al liceo.
L’edificio del Massimo è di proprietà
di un ente ecclesiastico della Compa-
gnia dei gesuiti e questo ente dunque
paga l’Ici, 70 mila euro l’anno circa,
che è un po’ meno del profitto di bi-
andrà a prendere i soldi?
Centrodestra, Terzo Polo e
mondo cattolico, in primo luo-
go i salesiani, sono molto pre-
occupati. Le scuole cattoliche,
dicono, non si toccano. Don Al-
berto Lorenzelli, presidente
della Conferenza italiana dei
Superiori maggiori, nonché ca-
po dei salesiani dell’Italia cen-
trale, dice che «così le scuole
cattoliche chiuderebbero, a mi-
gliaia. Noi non lavoriamo per i
ricchi ma per quelli che hanno
di meno. Mi auguro che l’Imu
riguardi solo gli spazi in cui ci
sono vere realtà commerciali».
Anche L’Avvenire scrive che
«il governo non ha ancora chia-
rito tutto» e suggerisce di la-
sciar perdere le scuole, sareb-
be «un autogol, una forma di
autolesionismo». Molte picco-
le scuole «già oggi vivono di
stenti — ha scritto il giornale
della Cei — pur essendo in
molti piccoli centri l’unica real-
tà a disposizione delle comuni-
tà locali». Il vicepresidente del-
la Camera Maurizio Lupi (Pdl),
che proviene da Comunione e Il Cavaliere
Liberazione, chiede chiarimen- L’ex premier Silvio
ti al governo: «Saranno tassate Berlusconi
anche solidarietà e in una foto di classe
sussidiarietà? Sarebbe inaccet- della V ginnasio
tabile che un asilo nido parroc- del liceo salesiano
chiale, che svolge da sempre Sant’Ambrogio a Milano
lancio che il Massimo ha fatto lo scor-
so anno. Hanno frequentato il Massi-
mo il presidente della Bce, Draghi, il
presidente Bnl Luigi Abete, il sottose-
gretario agli Esteri Staffan De Mistu-
ra, il sociologo De Rita, il prefetto
Gianni De Gennaro, Luca di Monteze-
molo. E inoltre, per dire che la forma-
zione dei gesuiti (o cattolica in genera-
le) non porta solo al centro ma anche
a sinistra, l’ex direttore di Liberazione
Piero Sansonetti, il direttore del Fat-
to, Antonio Padellaro. L’altro ex alun-
no Francesco Rutelli non crede che il
problema produrrà lacerazioni: «Chi
svolge attività lucrative deve pagare.
Ma il governo, sono sicuro, creerà le
giuste garanzie per gli istituti che han-
no finalità sociale». A Torino, Istituto
sociale, hanno studiato Cesare Pave-
se, Mario Soldati e poi il sindaco Fassi-
no, Giovanni Minoli, l’ex ministro del-
la Giustizia Flick. A Brescia, Collegio
Ricci, che fu frequentato dal futuro Pa-
pa Paolo VI, è stato — dall’asilo al li-
ceo — il filosofo Emanuele Severino:
«Ora quella scuola, che offriva un otti-
italia: 515249535254
❜❜
mo insegnamento scientifico, mate-
matica in particolare, non è più dei ge-
suiti. Come non esiste più il prestigio-
so liceo dei gesuiti Pennisi, ad Acirea-
le, di cui furono rettori due miei zii».
Non vede conflitti all’orizzonte, nean-
che Severino: «Credo che ogni mossa
del governo Monti sia fatta dietro ap-
provazione vaticana. Anche la solleva-
zione dei salesiani potrebbe essere di
facciata».
Per la verità, i salesiani sono scesi
in campo venerdì sera, subito dopo
la presentazione dell’emendamento
Monti. Don Zanini ribolle: «Materne
❜❜
Non vedo problemi
Credo che ogni mossa
del governo Monti
Emanuele sia fatta dietro
Severino
approvazione vaticana
Che anche la Chiesa paghi l’Ici corrisponde al principio evangelico
«Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio» Nichi Vendola
ed elementari private percepiscono
245 milioni di euro dallo Stato, le su-
periori zero (e, per essere sinceri,
non un solo vescovo ha mai dato un
euro alle scuole salesiane). Le scuole
cattoliche fanno risparmiare allo Sta-
to 5-6 miliardi l’anno: se chiudiamo
il governo italiano dovrà prendersi
quel peso sulle spalle. Negli ultimi 17
anni sono 4500 le scuole cattoliche
chiuse perché non ce la facevano più
con i costi». E ancora: «All’istituto
che dirigo, l’Edoardo Agnelli di Tori-
no, abbiamo appena speso un milio-
ne e duecentomila euro per mettere
Carlo
Giovanardi
Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
Il professore
Il presidente del
Consiglio, Mario Monti,
ai tempi in cui era
allievo al Leone XIII di
Milano, scuola dei
gesuiti. Monti si
qualificò (con 30/30)
per il concorso
nazionale “Veritas”,
promosso dalla Diocesi,
su Catechismo e studio
della religione, nel 1961
l’edificio in sicurezza. Non ripaghere-
mo certo queste spese con le rette».
Don Zanini non chiama a raccolta gli
studenti illustri si sono formati con i
salesiani di don Giovanni Bosco:
«Non devono sentirsi obbligati a in-
tervenire. Sarebbe già molto se rac-
contassero cosa gli è rimasto degli an-
ni passati da noi...».
Il più celebre ex alunno salesiano è
Silvio Berlusconi che al Sant’Ambro-
gio di Milano, via Copernico 9, tra-
scorse tutti gli anni dell’adolescenza,
dai 12 ai 19. Ha detto: «Da don Bosco
ho imparato soprattutto che bisogna
❜❜
Hanno dovuto adeguarsi
con costi altissimi agli
standard della scuola
pubblica. E ora si
chiedono altri soldi?
funzione pubblica, pagasse l’I-
mu».
«Sarebbe sbagliato — gli fa
eco Maurizio Gasparri, presi-
dente dei senatori Pdl —, pena-
lizzare chi si occupa di poveri
o di educazione». Più morbi-
do, ma sulla stessa linea Pier
Ferdinando Casini: «La norma
è chiara. Gli edifici della Chie-
sa adibiti ad attività commer-
ciali è giusto che paghino co-
me tutti gli altri. Molto diverso
è il caso degli enti assistenzia-
li, delle scuole, di un servizio
straordinario che c’è nei picco-
li centri».
Il centrosinistra, ovviamen-
te, apprezza la scelta di far pa-
gare l’Ici alla Chiesa ma non po-
lemizza sulle scuole. Il cattoli-
co Stefano Ceccanti, costituzio-
nalista del Pd, ha invitato tutti
a «non inventare problemi che
non esistono perché la norma
è chiara e risolutiva. Sulle scuo-
le andranno commisurati i con-
tributi richiesti agli utenti con
il costo effettivo del servizio
per valutare se si tratti di attivi-
tà commerciale o meno, a pre-
scindere dalla qualifica forma-
le dell’istituto». Inoltre, ha det-
to Ceccanti, «ad una norma di
legge non si possono chiedere
dettagli, per questo l’emenda-
mento chiede opportunamen-
te sessanta giorni per un appo-
sito decreto del ministero del-
l’Economia».
Il leader di Sel, Nichi Vendo-
la, non pensa che la norma
Monti sia dovuta ad un «corag-
gio laico» del governo. Applica-
re l’Ici alla Chiesa è solo
«l’adempimento di un dovere
perché siamo a rischio di pro-
cedura e multa per infrazione
comunitaria. E poi che anche
la Chiesa paghi l’Imu è un fatto
di decenza e corrisponde al
principio evangelico "Date a
Cesare quel che è di Cesare e a
Dio quel che è di Dio"».
Mariolina Iossa
miossa@corriere.it
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andare d’accordo con tutti». Al San
Giuseppe di Modena (ormai chiuso)
invece fece le medie Carlo Giovanar-
di, ministro e sottosegretario in due
governi Berlusconi. Lui è pronto alla
battaglia: «Nel ’99 la legge Berlinguer
istituì il sistema scolastico nazionale.
Le scuole non statali dovettero ade-
guarsi con costi altissimi agli stan-
dard della scuola pubblica. E ora si
chiedono altri soldi? Tra l’altro i sale-
siani hanno creato la tradizione della
formazione professionale in Italia e
ancora accolgono persone meno ab-
bienti ed extracomunitari, anche se
non possono pagare». I salesiani han-
no formato anche fieri avversari di
Berlusconi. Il giudice Giancarlo Casel-
li, procuratore capo a Torino: «Feci le
medie al Valsalice, con buoni risulta-
ti. Ma mio padre era operaio e non po-
teva pagarmi il liceo. Ero destinato a
un istituto tecnico. Allora i salesiani
offrirono a mio padre di pagare una
retta dimezzata per tenermi. Ho un
debito fortissimo di riconoscenza».
Al Valsalice studiò anche il giornali-
sta Marco Travaglio: «È un liceo d’ec-
cellenza, ho ottimi ricordi. Ma io mi
attengo alla Costituzione: la scuola
privata è libera ma "senza oneri per
lo Stato", neanche dal punto di vista
della tassazione. Quindi se non ce la
fanno, aumentino le rette, aumenti-
no il livello dell’insegnamento per at-
tirare più studenti, ma nessun tratta-
mento di favore».
Andrea Garibaldi
agaribaldi@corriere.it
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Primo Piano 11

Il governo Le scelte ❜❜ Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno questo governo deve
conquistare, riconquistare la nostra fiducia Ignazio La Russa, Pdl

Gli interventi sul credito

Il conto a zero spese Le polizze vita Sul pieno con la carta

per i pensionati collegate al mutuo commissioni eliminate
Il conto «zero spese» per i Il secondo punto critico delle La terza misura criticata
pensionati con assegni inferiori nuove regole che riguardano le dalle banche riguarda
a 1.500 euro è una delle norme banche sono le assicurazioni l’azzeramento delle
che crea i maggiori problemi sulla vita collegate al mutuo commissioni sui pagamenti
per le banche. In primo luogo, Secondo gli operatori, la norma fino a cento euro con carta di
ancora non è chiaro se la cifra complicherebbe di molto la credito o bancomat ai
sia da considerare al lordo o al gestione dei mutui, soprattutto distributori di benzina. Un
netto. Inoltre, sussistono dubbi perché gli istituti di credito sono onere che oggi è a carico
sul fatto che i conti «zero» obbligati a proporre al cliente dell’esercente e che in questo
siano destinati a tutti oppure ne due contratti di compagnie non modo sarebbe trasferito alle
ILLUSTRAZIONI DI ROBERTO PIROLA

siano esclusi coloro che, pur appartenenti al proprio gruppo, banche e ai circuiti
ricevendo pensioni al di sotto con regole e adempimenti internazionali. Il
del tetto, dispongano anche molto diversificati provvedimento era già stato
comunque di cifre consistenti Inoltre, per gli istituti, il sistema introdotto dal precedente
depositate in banca funziona già bene, visto che il governo e poi cancellato
Al momento, la stima sui 40% dei mutui ha un contratto Difficile determinare quale
maggiori costi per gli istituti assicurativo associato e se ne sarà l’impatto finanziario
è di circa un miliardo di euro sono già misurati gli effetti per gli istituti

Più di un miliardo di costi cash, cioè sono teoricamente

non bancarizzati: il conto ze-
associato), se ne sono già vi-
sti gli effetti (nel 2008-2010,
Bersani

«Esecutivo,
Ora le banche fanno i conti
ro spese è diretto a questi ulti- anni di difficoltà crescenti, gli
mi o a tutti coloro che percepi-
scono 1.500 euro (2 mila in ca-
indennizzi sono aumentati
del 400%) ed è opportuna da-
poco orecchio
so di cifra lorda)? Un rebus
non da poco, visto che il 71%
to che la clientela oggi ha in
media 40 anni (con finanzia-
sulla vita
Le misure del governo sui depositi e le commissioni dei pensionati ha redditi com-
plessivi fino a 20 mila euro.
menti ventennali). Ebbene, la
difficile praticabilità di tutte
comune»
Il secondo punto è la poliz- le condizioni previste può ot- MILANO — «Qualche
MILANO — E dire che l’ese- ne le possibili implicazioni dono l’obbligo perché lo con- za vita collegata al mutuo: l’ul- tenere secondo gli istituti l’ef- volta si ha l’impressione
cutivo tecnico di Mario Monti La gratuità operative e gli effetti economi- siderano un «retaggio» di tima previsione sembra pre- fetto contrario, cioè deprime- che l’orecchio sulla vita
era stato subito appellato dai I pensionati sono ci. Ma sono in particolare tre i quando l’impresa creditizia scriva alla banca che condizio- re l’erogazione dei mutui an- comune dei cittadini, da
più critici come il governo del- 16,7 milioni. Servizio punti che sembrano sollevare era pubblica e quindi vista co- na il mutuo alla sottoscrizio- che allungandone i tempi. parte del governo non
le banche: proprio gli istituti le maggiori «perplessità» fra i me servizio pubblico, sembra ne di una polizza vita l’offerta Un terzo «obbligo» riguar- sia sufficiente. Spero che
di credito si sentono oggi par- gratis per chi incassa banchieri. difficile fare il calcolo di cosa al cliente di due contratti di da l’assenza di commissioni questa cosa nelle
ticolarmente colpiti da alcuni fino a 1.500 euro Il primo riguarda il provve- tutto ciò possa significare in compagnie non appartenenti ai distributori di benzina per prossime settimane si
obblighi introdotti da Salva dimento in teoria con maggio- termini di minori introiti. al proprio gruppo, oltre alla pagamenti con carta di credi- possa correggere». Così,
Italia e liberalizzazioni. Obbli- re impatto sociale: il conto Considerato un costo medio propria. Ciò significa che l’isti- to fino a 100 euro, onere oggi con una punta agra, il
ghi che, viene sottolineato, si corrente a zero spese di aper- tuto, oltre a un a carico dell’esercente e che segretario pd Pier Luigi
sommano già a quelli su raf- Le perplessità tura e gestione per i pensiona- contratto colletti- verrebbe dunque trasferito a Bersani riguardo

110
forzamenti patrimoniali e li- Ai vertici degli istituti ti con assegni inferiori ai euro, il costo vo standardizzato, banche e circuiti internaziona- all’esecutivo sostenuto
quidità che provengono da 1.500 euro. Non sembra risul- medio di un deve proporre al- li. Un provvedimento intro- anche dal suo partito:
Basilea 3 o dai «calcoli» dell’E-
di credito perplessità tare ancora chiaro se la cifra conto corrente tri due individuali dotto già dal precedente go- «Questo — ha aggiunto
ba, l’authority europea sul set- per l’impatto da considerare sia lorda o net- secondo e quindi soggetti a verno, poi cancellato e reinse- — può dare un pochino
tore. degli interventi ta (cambia parecchio il peri- Bankitalia visita medica e al- rito. Difficile capire quanto di fastidio». Intervistato
Motivo di fondo sottostan- metro di applicazione), se i tre modalità varie. possa significare per gli istitu- da Fabio Fazio a «Che
te del «malumore» è in verità conti siano diretti anche a chi per ogni conto di circa 110 eu- Inoltre la banca è obbligata ad ti (non c’è visibilità sulla spe- tempo che fa», il leader
rintracciabile nella difficile in- magari riceve una simile pen- ro l’anno (cifre Bankitalia), accettare l’eventuale polizza cifica tipologia di transazio- democratico non vuole
terpretazione di ciò che viene sione ma ha a disposizione an- inizialmente si è parlato di cir- che il cliente può scegliere sul ne) ma che secondo le ban- però «regalare» Monti
a essere approvato. Negli ulti- che cifre consistenti per sva- ca 1 miliardo. I pensionati in mercato. Secondo gli istituti che solleva interrogativi su ci- alla destra: «Alcune cose
mi mesi fra decreti, modifi- riati altri motivi, e ancora se a Italia sono 16,7 milioni, dei l’abbinamento al mutuo di fre (100 euro?) e obiettivi. che possiamo chiamare
che, emendamenti vari si è questo punto si parli di zero quali 9 percepiscono l’asse- una polizza vita o perdita po- Tracciabilità a parte, fine sem- di sinistra si sono viste,
perso in certi casi il filo delle costi su tutti i servizi oppure gno sul conto corrente banca- sto di lavoro funziona già be- pre condiviso. magari in una dose non
normative, con un diffuso no. Per le banche, che comun- rio, 2 sul Banco posta, 4,7 su ne (visto che il 40% dei mutui Sergio Bocconi ancora sufficiente».
senso di difficoltà a calcolar- que in molti casi non condivi- libretto postale, e 850 mila ha un contratto assicurativo © RIPRODUZIONE RISERVATA Eppure, prosegue
Bersani «ci si è messi a
parlare di evasione
fiscale. Si è detto
L’intervista Il ministro della Funzione pubblica: è vero, manca la centralizzazione dei dati di tutti gli emolumenti che ricevono i dirigenti "qualcosa faremo pagare
agli scudati che hanno

«Sui maxi-stipendi nessuna deroga. Subito i tagli» portato i capitali

all’estero". Poi loro gli
hanno fatto pagare 4,
mentre io gli avrei fatto
pagare 14. Oppure il
l’Economia». la valutazione del raggiungimento de-
Patroni Griffi: trasparenza da rafforzare Poi però restano fuori tutti i diri-
La scheda gli obiettivi, in particolare per i diri-
fatto che si sia tornati su
un tema come quello
genti delle Regioni e degli enti locali genti. Cosa manca? delle liberalizzazioni.
E sugli enti locali c’è il limite dell’autonomia e delle relative società.
«C’è il limite dell’autonomia. Possia-
«Non ci sono risorse sui contratti e
quindi è difficile far partire un sistema
Anche lì, qualche passo
in più ci poteva essere.
ROMA — Applicazione immediata le norme esistenti, come abbiamo fat- mo solo fare norme in cui invitiamo le che differenzi gli stipendi in base alle Ma certamente sono
del tetto agli stipendi dei manager, to per le auto blu, e fornire istruzioni Regioni ad adeguarsi alla normativa performance». cose che vanno nella
comprensivi di tutti gli emolumenti. E alle altre amministrazioni». nazionale». Il «tetto» Ministro, lei ha convocato ormai nostra direzione».
nessuna deroga. Per il ministro della Anche l’imposizione dei tetti agli Intanto il decreto che contiene la Nel cosiddetto qualche tempo fa un tavolo con i sin- Insomma: «Meglio non
Funzione pubblica, Giuseppe Patroni stipendi, che il decreto salva Italia ha norma è all’esame delle commissioni decreto «Salva Italia» dacati, intanto è partito il negoziato «mettere delle giacchette
Griffi, l’obiettivo inseguito da molti go- fissato a circa 295 mila euro, sembra Affari costituzionali. Cambierà? il governo ha fissato sul mercato del lavoro. Non c’è un a Monti. Se poi Monti si
verni questa volta è raggiungibile. a rischio. Ritiene praticabile il taglio «La nostra linea è scritta nel decre- un tetto agli stipendi problema di precariato anche nella fida più di Berlusconi, va
Ministro, a giudicare dai dati pub- che avete prospettato? to: applicazione immediata del tetto, dei dirigenti pubblici pubblica amministrazione? chiesto a lui: ma sarebbe
blicati, l’«operazione trasparenza» «Un problema c’è, come ha sottoline- anche per i cumuli e nessuna deroga. che di fatto ammonta «Stiamo monitorando numero e uno dei pochi».
per i dirigenti pubblici non decolla. ato sul Corriere Sergio Rizzo: manca la Ma valuteremo attentamente ogni indi- a circa 295mila euro, qualità dei contratti. Vediamo». Insomma, ha proseguito
«Sicuramente il livello di trasparen- centralizzazione di tutti gli emolumen- cazione del Parlamento». senza cumuli e senza E sui licenziamenti? Cambieranno Bersani, «non possiamo
za che abbiamo potuto vedere finora è ti che il dirigente riceve da più ammini- C’è chi osserva che nella pubblica deroghe. Ma le norme sul pubblico impiego? pretendere che Monti
stato sufficiente. Ma non di più». strazioni. La norma obbliga il dirigente amministrazione non è mai decollata l’applicazione della «C’è già una mobilità obbligatoria faccia il 100% di quello
I dati sono lacunosi. Come ha in- a comunicare all’amministrazione tut- norma appare che può portare, in assenza di disponi- che il Pd desidera. Noi
tenzione di rimediare? L’operazione ti gli emolumenti, ma poi questa ammi- complicata. bilità, alla fuoriuscita del lavoratore. sosteniamo il governo
ha generato aspettative elevatissime. nistrazione dovrebbe riversarli a un al- I dati Ma è una normativa che finora non ha ma diciamo la nostra su
«Voglio chiedere alla Civit (Commis- tro soggetto, a un centro unico». Il problema più condotto a queste conseguenze...». ogni singolo tema e
sione indipendente per la Valutazione, Quale? vistoso riguarda tutti Ma? chiediamo anche di
la Trasparenza e l’Integrità delle ammi- «La presidenza del Consiglio, la stes- quei dirigenti che «Penso che una volta effettuata la essere ascoltati». Per
nistrazioni pubbliche) se ha intenzio- sa Funzione pubblica o il ministero del- percepiscono più di spending review, con l’accorpamento concludere: «Spero che
ne di fare un monitoraggio sui siti isti- un compenso dalla Inps-Inail o con altre riorganizzazioni, in questo governo di
tuzionali, non solo perché alcune noti- Pubblica questo problema dobbiamo essere transizione ci sia qualche
zie mancano del tutto ma anche per-
ché molte non sono accessibili».
Diciamo che è una «caccia al teso-
❜❜
Sui dipendenti bisognerà
amministrazione: i
dati non sono
centralizzati. Inoltre, i
pronti a affrontarlo, anche con percor-
si di formazione e riqualificazione».
Il premier ha frenato sul taglio del-
traccia di quello che
vogliamo noi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ro»... dirigenti delle Regioni le tasse. Ha condiviso la decisione?
«I criteri di pubblicazione dei dati affrontare il nodo e degli enti locali, in «Certo: non si possono ipotecare ri-
non sono omogenei. Io non sarò un mobilità, anche con nome dell’autonomia, sorse che non sono certe. Per propizia-
mago del computer ma ho avuto diffi- per il momento re la crescita il governo ha già lanciato
coltà a rintracciarli sui siti». formazione e restano fuori dalla molte altre iniziative».
Ma lei cosa può fare al riguardo? riqualificazione disposizione di legge. Antonella Baccaro
«Posso monitorare l’osservanza del- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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12 Primo Piano
» Approfondimenti
IL LAVORO IN AFFITTO
SARÀ PIÙ FACILE
PER TUTTI I DISOCCUPATI
Sparisce la causale, resta il taglio del salario
Si chiama «lavoro somministrato».
Ma per la maggioranza degli italiani è
ancora il lavoro «in affitto», o interina-
le, come tutti lo definivano nel ’96,
quando venne introdotto con il pac-
chetto Treu. Al di là dell’etichetta, la so-
stanza è una soltanto: si viene assunti
da un’agenzia che poi invia il lavorato-
re «in missione» presso un’azienda per
un periodo più o meno breve.
Ora il governo ha introdotto una no-
vità rilevante con il decreto legislativo
approvato venerdì sera. L’utilizzo del
lavoro somministrato viene reso più
semplice per chi fatica a trovare lavo-
ro. Più in dettaglio: da oggi non è più
necessario giustificare con una «causa-
le» l’assunzione del lavoratore «in affit-
to» se questo appartiene a categorie
svantaggiate. Soddisfatta Assolavoro,
associazione che rappresenta le agen-
zie del settore. Favorevoli, con qualche
piccolo distinguo, Cisl e Uil. Nettamen-
te contraria la Cgil che parla di «misu-
ra pessima».
Ma torniamo al merito della questio-
ne. L’obbligo di motivare il contratto
in affitto è cancellato quando si parla
di «soggetti percettori di ammortizza-
tori sociali, anche in deroga, da alme-
no sei mesi». Cassintegrati in generale,
insomma. Stesso discorso se a conqui-
stare una «missione» è un lavoratore
Gli interinali equiparati ai dipendenti
svantaggiato, come definito dalla nor-
mativa europea (regolamento 800 del
2008). Parliamo di chi è senza lavoro
da almeno sei mesi; di chi non possie-
de un diploma di scuola superiore o
professionale; degli ultracinquanten-
ni; degli adulti soli con minori a carico;
delle donne che vivono in territori do-
ve la disoccupazione femminile è parti-
colarmente elevata. In ogni caso la defi-
nizione di «lavoratore svantaggiato»
sarà precisata entro novanta giorni da
un ulteriore decreto.
Per finire, non ci sarà più bisogno di
motivare la missione quando così sta-
biliranno i contratti nazionali di cate-
goria, ma anche i contratti territoriali e
quelli aziendali.
Su un punto, invece, la normativa
non cambia. Da sempre il lavoratore in-
terinale è del tutto equiparato, per di-
ritti e livelli retributivi, al collega as-
sunto a tempo indeterminato delle
aziende in cui va in missione. E così re-
Categorie svantaggiate
Non servirà più una «causale»
per l’assunzione del lavoratore
«in affitto» se appartiene
a categorie svantaggiate
italia: 515249535254
sterà anche domani.
I paletti al lavoro in affitto sono an-
dati via via riducendosi nel tempo. Ne-
gli anni 90 erano addirittura escluse al-
cune mansioni. Poi la definizione delle
causali venne demandata ai contratti
di categoria. Infine, dal 2003, è stato in-
trodotto il cosiddetto «causalone»: fi-
no a ieri le motivazioni a giustificazio-
ne del lavoro in affitto dovevano esse-
re di tipo tecnico produttivo, sostituti-
vo o organizzativo.
Da tempo Assolavoro, l’associazione
delle agenzie per il lavoro, chiedeva un
allentamento di lacci e lacciuoli. In que-
sta direzione si era già andati poco più
di un anno fa. Con la finanziaria del
2010, infatti, venne tolto l’obbligo di
definire una causale a giustificazione
del contratto di somministrazione in
caso di lavoratori in mobilità, quindi li-
cenziati. «Quella misura si è dimostra-
ta efficace, tanto che ha permesso alle
agenzie per il lavoro di piazzare 70 mi-
la lavoratori in mobilità. Ora contiamo
di aiutare allo stesso modo i cassinte-
grati e gli svantaggiati in generale», as-
sicura Gianni Bocchieri, presidente di
Formatemp, il fondo per la formazione
dei lavoratori in somministrazione.
In tempi di crisi gli operatori del la-
voro in affitto sono convinti di poter
svolgere un ruolo importante nella ri-
Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
collocazione dei dipendenti espulsi dal-
le aziende in crisi. Già dal 2009, tra l’al-
tro, le banche dati Inps sui percettori
di mobilità e cassintegrazione sono ac-
cessibili alle agenzie. «La nostra capaci-
tà di ricollocare lavoratori in difficoltà
è nei fatti», insiste Bocchieri.
Assolavoro, associazione che rappre-
senta le agenzie del settore, entra nel
dettaglio delle modalità di questo po-
tenziale nuovo ruolo. «Secondo noi i la-
voratori svantaggiati dovrebbero ave-
re un bonus da spendere per la ricollo-
cazione presso le agenzie per il lavoro.
Chi propone un nuovo contratto d’as-
sunzione dovrebbe essere ricompensa-
to con l’incasso del buono», suggeri-
sce il presidente, Federico Vione.
Sul fronte opposto la Cgil. «Con que-
ste definizioni amplissime di categorie
svantaggiate una misura del genere
Sindacati
La novità piace a Cisl e Uil
mentre è nettamente
contraria la Cgil: si tratta
di una «misura pessima»
comporta l’eliminazione della causale
tout court», motiva Filomena Trizio, se-
gretario generale Nidil Cgil. Che ag-
giunge: «Per di più la legge Biagi con-
sente l’inserimento dei lavoratori svan-
taggiati in affitto con il 20% in meno
della retribuzione. Il combinato dispo-
sto di queste due misure può portare a
risultati devastanti». Di tutt’altro pare-
re la Cisl, come spiega il segretario ge-
nerale aggiunto, Giorgio Santini: «Non
possiamo che essere d’accordo con
questa misura — valuta il sindacalista
—. Certo, la normativa che consente
l’inserimento degli svantaggiati con il
20% in meno dello stipendio andrebbe
in qualche modo rivista».
Rita Querzé
rquerze@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Liberalizzazioni In Parlamento
Professionisti senza preventivi
Corsa al voto a Palazzo Madama. Taxi: sulle licenze decide l’Authority
ROMA — Stavolta la marcia
indietro è sui professionisti. Il
decreto legge sulle liberalizza-
zioni uscito dal Consiglio dei
ministri diceva che avvocati e
commercialisti avrebbero avu-
to l’obbligo di presentare al
cliente un preventivo scritto.
E che non rispettare questa re-
gola avrebbe rappresentato
un illecito disciplinare, con
un possibile procedimento da-
vanti all’ordine professionale.
Ma tutte e due le novità sono
destinate a saltare durante la
conversione in legge del decre-
to, ora al suo primo passaggio
parlamentare con l’esame in
commissione Industria del Se-
nato che, dopo lo stallo dei
giorni scorsi, ha accelerato ar-
rivando ad approvare 77 arti-
coli su 99. La norma sul pre-
ventivo è stata riscritta dai
due relatori Simona Vicari
(Pdl) e Filippo Bubbico (Pd) e
poi fatta sua dal governo che
l’ha depositata in commissio-
ne.
Non ci dovrebbero essere
sorprese, dunque, quando do-
mani sarà messa ai voti. Un
passo indietro nella tutela dei
consumatori rispetto al dise-
gno originario? «Non direi —
risponde la relatrice Vicari —
perché presentare un preventi-
vo scritto resta sempre possi-
bile. E chi lo fa potrà guada-
gnarsi la fiducia di più clienti.
Senza obblighi ma in una logi-
Il caso I giovani specializzati in «public affairs»
L’esercito dei lobbisti
con la laurea
e la battuta pronta
«Ora serve una legge
anche per noi»
ROMA — Diceva John Fitzgerald
Kennedy, che nel ramo vantava
una certa esperienza: «Il lobbista
mi fa capire in tre minuti quello
che un mio collaboratore mi spie-
ga in tre giorni». Niente da fare, pe-
rò. Non basta il complimento
d’epoca per far tornare il buon
umore ai ragazzi e alle ragazze che
resistono qui al terzo piano del Se-
nato. Prima allontanati dalle segre-
te stanze dove si sta riscrivendo il
decreto liberalizzazioni, poi chiusi
direttamente dentro un’altra com-
missione. E adesso incavolati co-
me uno smaliziato brasseurs d’af-
faires non dovrebbe mai far vede-
re: «Mi dovete spiegare perché se
viene qui Trefiletti, quello dei con-
sumatori, va tutto bene, mentre se
arriviamo noi diventa un attentato
alla democrazia» dice il rappresen-
tante dei cantieri navali che è riu-
scito ad aggirare i commessi per av-
vicinarsi alla zona rossa. «Sotto-
braccisti», giovani sulle orme del
mitico Wilmo Ferrari detto «la cla-
va», che nella sua carriera avrebbe
suggerito quasi 7 mila emenda-
menti? «Fesserie — dice ancora il
lobbista — noi siamo qui per spie-
gare ai parlamentari gli effetti delle
cose che votano. È una specie di
consulenza tecnica e ti dirò, così
ca di concorrenza». Per il set-
tore ci sono altre due novità.
Nei grandi studi i soci profes-
sionisti dovranno essere alme-
no i due terzi del totale, limi-
tando quindi la partecipazio-
ne di soci esterni. Mentre per i
tirocinanti l’obbligo di retribu-
zione non scatterà subito ma
solo dopo i primi sei mesi di
lavoro e sarà «forfettariamen-
te concordato».
Sono tutte modifiche che
vanno incontro alle richieste
dei professionisti e soprattut-
to degli avvocati, tra le poche
categorie non rappresentate fi-
sicamente qui al Senato tra i
lobbisti perché già forte di
133 parlamentari. Ma non so-
no gli unici cambiamenti in vi-
sta dell’esame dell’aula di Pa-
lazzo Madama.
Soci di capitale
Nei grandi studi i soci
professionisti dovranno
essere almeno
due terzi del totale
I nuovi tribunali
Confermato l’aumento
dei tribunali per le
imprese che passano
da 12 a 20
come c’è la sala stampa al Senato ci
vorrebbe anche la sala lobby». Ti
danno subito del «tu», fa parte del
mestiere. E poi qui sono quasi tutti
all’inizio della carriera, il lavoro ve-
ro si fa lontano dai riflettori. Un
tempo avevano sempre un pezzet-
to di stoffa in tasca per asciugarsi il
palmo fra una stretta di mano e l’al-
tra, racconta Gianluca Sgueo nel
suo libro Lobbying e lobbismi. E se
la bella presenza non guasta, l’argo-
mento è off limits. «Ho capito cosa
intendi ma guarda che le "gnoc-
1500 43%
italia: 515249535254
Si lavora ancora su taxi e far-
macie, ma l’orientamento
sembra chiaro. Sui tassisti ci
si riavvicinerà al testo uscito
da Palazzo Chigi. La nuova Au-
torità dei trasporti darà un pa-
rere ai sindaci sull’eventuale
aumento del numero delle li-
cenze. Se poi il sindaco non in-
terverrà, l’autorità non farà ri-
corso al Tar, come era stato
ipotizzato in una versione an-
cora soft, ma potrà sostituirsi
direttamente al sindaco. Nei
fatti a decidere sarebbe dun-
que l’autorità. Per le farmacie
non è ancora chiaro se il nu-
mero di abitanti in zona neces-
sario per aprirne una nuova
sarà di 3.300 o di 3.500. Ma
sembra decisa la compensazio-
ne per i «cugini poveri», i pa-
rafarmacisti. Non più quote ri-
servate nei concorsi per le
nuove farmacie ma un sempli- Avvocati
ce punteggio aggiuntivo. Ol-
È destinato a
tre alla possibilità di vendere
saltare
fin da subito farmaci per ani-
l’obbligo per
mali e prodotti galenici, i pre-
parati di una volta.
avvocati e
commercialisti
Solo una limatura per la
di presentare al
norma sulla vendita dei pro-
cliente un
dotti alimentari che nei giorni
preventivo
scorsi aveva fatto litigare il mi-
scritto, come
nistro delle Politiche agricole
prevedeva il
Mario Catania e il mondo del-
testo del
la grande distribuzione. Resta
decreto uscito
fermo l’impianto di fondo che
prevede contratti scritti e pa-
dal Consiglio
dei ministri. La
gamenti entro 30 giorni per i
norma è stata
prodotti deperibili e 60 giorni
riscritta e poi
fatta sua dal
governo che
l’ha depositata.
che" sono altrove» dice una ragaz-
za, effettivamente carina, che è qui
per Confindustria e arriva subito al
nocciolo della questione: «Il proble-
ma non è metterci fuori dal Senato
ma come metterci dentro». Regola-
re le lobby, insomma, portarle alla
luce del sole.
Dal 1948 ad oggi le proposte di
legge sono state 27, tutte evapora-
te dopo un paio di titoli sui giorna-
li. Non abbiamo numeri certi ma si
stima che in Italia siano in 1.500 a
lavorare nel ramo. L’Unione Euro-
Stima dei lobbisti attivi in
Italia. Dal 1948 ad oggi sono
state presentate 27 proposte
di legge per regolamentare la
materia e la presenza di
gruppi di pressione nei palazzi
del potere ma nessuna è
arrivata al traguardo
pea ha un registro di lobbisti con
1.793 persone accreditate. E per
una volta siamo primi in Europa
perché gli italiani sono il 43%. Ne-
gli ultimi anni il fenomeno è esplo-
so. Come mai?
«Nella Prima Repubblica — rac-
conta Giuseppe Mazzei, presidente
dell’associazione Il Chiostro che
raggruppa 140 professionisti del
settore — il lobbismo era una cosa
per pochi. Le piccole imprese nem-
meno ci provavano, erano gli am-
ministratori delegati delle grandi
Codice cliente:
Primo Piano 13
per tutti gli altri. Ma il termi-
ne non scatterà più dalla con-
segna della merce, bensì «dal-
l’ultimo giorno del mese di ri-
cevimento della fattura». Via
libera a un emendamento del-
la Lega che impone a tutti gli
enti locali di mettere sul pro-
Taxi prio sito internet gli affitti pa-
gati per le sedi con relativa
Saranno Comuni
metratura. Tecnica ma impor-
e Regioni
tante, la norma che consenti-
a fissare, se
rà di cambiare la remunerazio-
necessario,
ne della rete elettrica gestita
l'incremento
da Terna perché elimina i tetti
delle licenze dei
per capitale e tariffe in caso di
taxi. Questo in
interventi per realizzare infra-
base alle analisi
strutture di interesse naziona-
della nascente
le.
Autorità dei
Confermato l’aumento del
trasporti che
numero dei tribunali per le im-
fornirà un
prese che passano da 12 a 20:
parere non
uno per capoluogo di regione
vincolante ma,
con l’eccezione di Aosta e l’ag-
che se disatteso,
giunta di Brescia. Mentre è sta-
consentirà
to ridotto il contributo unico
all’Autorità di
che le imprese dovranno paga-
sostituirsi al
re. Il testo uscito da Palazzo
sindaco.
Chigi diceva che doveva esse-
re quattro volte quello norma-
le, ma adesso il governo, con
un emendamento presentato
in commissione, dice che de-
ve essere doppio. «Siamo vera-
mente a buon punto — dice il
sottosegretario allo Sviluppo
economico Claudio De Vincen-
ti — penso che potremo ri-
spettare le scadenze fissate».
La commissione Industria do-
vrebbe chiudere già domani,
mercoledì il decreto sarà in
Aula. Poi si passerà alla Came-
ra dove l’ok definitivo deve ar-
rivare entro il 24 marzo.
L. Sal.
lsalvia@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Farmacie
Il testo del
governo fissa
un limite di
aziende che prendevano l’aereo da
Milano a Roma, parlavano con Cra-
xi e De Mita e pensavano di aver ri-
solto tutto». Oppure erano diretta-
3.000 abitanti
per l’apertura di
una nuova
farmacia. Il
mente le associazioni di categoria
a piazzare i loro uomini in Parla-
mento, come i 22 dirigenti della
Coldiretti eletti alla Camera negli
anni 80 e per questo chiamati gli
Parlamento ha
chiesto di
portarlo a
3.500-3.800. Il
governo ha
agroparlamentari. Adesso invece il
lobbismo lo fanno tutti, «è più de-
mocratico» dice Mazzei. Un esem-
pio? Franco Spicciariello lavora per
mostrato
un’apertura
proponendo di
salire a quota
Open Gate Italia, società di public
affairs: «Tra gli ultimi clienti che
abbiamo preso ci sono i produttori
di sacchetti di plastica. Abbiamo or-
ganizzato un’audizione in Parla-
3.300 abitanti.
Arriva il sistema
a punti per le
parafarmacie.
mento sul decreto ambiente che li
danneggerebbe. Tutto trasparente
ma di solito non avviene. Sono im-
prenditori, hanno la fabbrichetta,
cosa ne sanno di quello che avvie-
ne a Roma?». E di fabbrichetta in
La «lezione» fabbrichetta il mercato cresce co-
«Il bravo lobbista — spiega me pochi altri.
Giancarlo di Nunzio attivo da La Lumsa è un’università roma-
na molto vicina alla Chiesa, un tem-
anni — prospetta sempre una po era aperta solo alle religiose.
soluzione vantaggiosa per Adesso offre una master in «Pub-
tutti. Se crei una coalizione di blic affairs, lobbying e diritto parla-
interessi hai più possibilità» mentare». Il 98% dei ragazzi che
prendono il titolo trova lavoro en-
tro sei mesi, qualcuno è anche qui
al terzo piano del Senato a farsi le
ossa. Studiano diritto ed econo-
mia, ma la materia più importante
si chiama «mappatura degli in-
fluenti». E cioè individuare le per-
sone che stanno dietro le decisioni
per agganciarle e sostenere le ragio-
ni del committente. Ma attenzione:
«Il bravo lobbista — spiega Gian-
carlo Di Nunzio, nel ramo da tanti
anni — prospetta sempre una solu-
zione vantaggiosa per tutti. Se bat-
ti solo sul tuo tasto rimani isolato,
La quota dei lobbisti italiani se invece crei una coalizione di in-
che operano tra Bruxelles e teressi hai più possibilità. E spesso
Strasburgo. Il nostro Paese una chiacchierata a cena vale più
rappresenta la di un giorno di posta al Senato».
componente più numerosa Come dicono gli addetti ai lavori
tra i 1.793 lobbisti iscritti «pr» non sta per public relations.
nel registro tenuto Ma per pranzi e ricevimenti.
dall’Unione Europea. Lorenzo Salvia
lsalvia@corriere.it
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14 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

Primo Piano 15 #

Il Carroccio Il caso ❜❜ Ancora la storia della mia laurea? Ho altro cui pensare,
chiedetemi di cose serie Francesco Belsito, Lega

Il personaggio Il destino dei tesorieri lumbard. Il suo predecessore Balocchi fu protagonista della catastrofe di Credieuronord

La Lega e il cassiere «taroccatore» to partendo dal ruolo di autista dell’ex

ministro Alfredo Biondi.

Dai fondi in Tanzania al falso diploma

Le accuse del quotidiano genovese,
che alle minacce di querela ha rispo-
sto dicendo d’avere i documenti e fa-
cendo spallucce, sono pesanti. C’è di
tutto. Una condanna per guida senza
patente. Il coinvolgimento in vecchie
Belsito, l’ex autista diventato sottosegretario. Nel curriculum anche due lauree annullate inchieste dalle quali uscì peraltro sen-
za danni. Il fallimento «della Cost Ser-
vice, impresa dall’oscura mission, a
Ma come diavolo li scelgono, i teso- Chi è sua volta intermediaria di un altro
rieri dei partiti? Le cose emerse via via Francesco Le voci gruppo fallito di cui sempre Belsito fa-
intorno al leghista Francesco Belsito, Belsito, 41 ceva parte: la Cost Liguria, specializza-
dal diploma taroccato a Napoli alle lau- anni, ta (si fa per dire) in operazioni immo-
ree fantasma, dal giro di assegni «stra- passeggia nelle biliari». Per non dire dell’abitudine di
ni» all’investimento in Tanzania, ripro- vicinanze di parcheggiare la lussuosa Porsche
pongono dopo lo scandalo del mar- Montecitorio: il Cayenne nei parcheggi dei poliziotti o
gheritino Luigi Lusi e la rissa sul «pa- deputato del contorno di personaggi dai profili
trimonio sparito» di An, una doman- leghista è stato oscuri.
da fastidiosa: che fine fanno i rimbor- sottosegretario Non ci vogliamo neppure entrare.
si elettorali? con delega alla
«Nessuno può permettersi di sinda- Semplificazio-
care dove e come la Lega impiega i ne normativa
❜❜
Maroni
Sui reati, eventuali, deciderà la magi-
stratura. Roberto Calderoli spiega
d’avere avuto assicurazione che è tut-
suoi soldi», ha detto al Corriere del Ve- del governo to a posto anche se «un’operazione co-
neto il senatore Piergiorgio Stiffoni, Berlusconi IV Il consiglio me quella in Tanzania era da matti,
che con Roberto Castelli affianca, in se- (foto federale del che non si doveva fare»? Buon per lui.
conda fila, Belsito. Una tesi indigesta Imagoeconomi- movimento Roberto Maroni, che da tempo si la-
non solo a tanti leghisti che hanno ca) si occupi menta (giustamente) perché il consi-
tempestato di proteste Radio Padania glio federale non approva né il bilan-
e i siti simpatizzanti ma anche a Rober- del caso cio preventivo né quello consultivo
to Maroni ed esponenti di spicco co- ma delega tutto alla sovranità di Bos-
me Bepi Covre, che sul «Mattino di Pa- si, non è d’accordo. E non fa mistero
dova» ha risposto che no, non sono di considerare la situazione «a dir po-
soldi della Lega, ma dei cittadini italia- co imbarazzante».
ni. Anche di quelli che leghisti non so- Ma certo, nel resto dell’Europa, do-
no e devono pagare l’obolo dei rim- ve un ministro tedesco si dimette per
borsi elettorali per una legge che avere copiato la tesi, la sola storia del-
ha aggirato la solenne bocciatu- le lauree vantate farebbe saltare, al di
ra del finanziamento decisa là dei soldi in Tanzania o a Cipro, qua-
nel referendum.
Soldi che dovrebbero esse-
re spesi in modo limpido
❜❜
Calderoli
lunque tesoriere che maneggia pubbli-
co denaro. Sostiene dunque Belsito di
avere una laurea in Scienze della co-
ma spesso (solo il Pd fa fa- municazione presa a Malta e una (lo
re una certificazione ester- Edouard Ballaman (ognuno assun- sti (a partire da quanti avevano messo Belsito è scrisse perfino nel sito del governo
na) non lo sono. Tanto se la compagna dell’altro per aggira- tutti i loro risparmi nella banca collas- pulito, ma quando era sottosegretario) in Scien-
che Bersani e Casini, nel re i divieti contro il familismo) fu sata) chi si ritrova il Carroccio come la Tanzania ze politiche guadagnata a Londra.
pieno delle polemiche sui tra i protagonisti dell’«affaire Cre- tesoriere? A leggere la micidiale inchie- è stata un L’unica cosa certa, scrive il Secolo
soldi «evaporati» della dieuronord». La «banca della Lega» sta in tre puntate di Matteo Indice e XIX, è che l’Università di Genova non
Giovanni Mari pubblicata dal Secolo errore
Margherita, si impegnaro-
no a presentare subito una Insieme sul palco salvata dalla catastrofe grazie al fac-
cendiere Gianpiero Fiorani dopo ave- XIX di Genova, città di Belsito, c’è da
solo gli annullò ogni percorso accade-
mico ma, sentendo puzza di bruciato,
legge per obbligare i partiti a Il leader del Carroccio Umberto re sperperato il capitale in pochi presti- restare basiti. smistò il diploma alla magistratura.
rendere trasparenti bilanci e Bossi e il tesoriere Francesco ti «senza preventiva individuazione di Vi si racconta di «assegni spariti o Risultato? Stando al fascicolo, il «ti-
patrimoni. Di più, basta soldi ai Belsito durante un comizio fonti e tempi di rimborso» (parole di falsificati. Fallimenti a catena e amici- tolo» di «perito» preso nel ’93 all’Isti-
partiti già morti: quelli già destina- a Chiavari Bankitalia) come quello alla società zie pericolose. Un «tesoro» ottenuto tuto privato napoletano «Pianma
ti devono tornare allo Stato. Cioè ai cit- (fallita) «Bingo.net» che aveva tra i so- da un (ex) amico ammanicato alla peg- Fejevi», a Frattamaggiore, sarebbe ta-
tadini. Gli unici «proprietari», appun- ci Enrico Cavaliere (già presidente le- giore Prima Repubblica, che oggi lo ac- roccato. Rapporto della Finanza: «Il
to, di quei denari. ghista del consiglio del Veneto) e ap- cusa di averlo ridotto sul lastrico. E nome di Belsito non risulta nell’elen-
E lì si torna: come vengono scelti, i mano Baccarini o Nicodemo Oliviero punto il tesoriere Balocchi, sottosegre- una serie di acrobazie finanziarie sul co esaminandi». Di più: «La firma del
tesorieri? Ne abbiamo visti di ogni co- sotto il cui naso sparì l’immenso patri-
lore, negli anni. Dai tesorieri «perbe- monio immobiliare democristiano, fi-
ne» come Severino Citaristi che finì nito attraverso il faccendiere Angioli-
tario e addirittura membro (da non
credersi…) del cda della banca.
Bene, pochi anni dopo quel pastic-
filo di due inchieste archiviate per un
pelo che ne raccontano un passato fi-
nora ignoto, in cui parrebbe aver mes-
❜❜
Salvini
preside non corrisponde». E se voglia-
mo possiamo aggiungere un detta-
glio: la scuola non esiste più dopo es-
per la Dc in 74 filoni d'inchiesta senza no Zandomeneghi a società fantasma cio, digerito malissimo da tanti leghi- so da parte non si sa come almeno ser stata travolta da un’inchiesta con
che alcuno osasse immaginare che si con sede in una baracca diroccata del- due miliardi delle vecchie lire». Spero in una 160 imputati su una montagna di di-
fosse messo in tasca un soldo («Se tor- la campagna istriana e intestate a un Una carriera spettacolare e spregiu- spiegazione plomi venduti. Lui, il tesoriere, mar-
nassi indietro, non rifarei nulla di ciò croato che scaricava cassette a Trieste. Stiffoni dicata, sbocciata nella promozione ad per ogni cato dai cronisti, sbuffò: «Ancora la
che ho fatto», avrebbe poi confidato a La stessa Lega Nord, sulla carta, «Nessuno può permettersi amministratore dei rimborsi elettorali quattrino storia della mia laurea? Ho altro cui
Stefano Lorenzetto) fino appunto a avrebbe dovuto essere stata ammoni- di sindacare del Carroccio (oltre 22 milioni di euro pensare, chiedetemi di cose serie».
Luigi Lusi, che sui denari della Mar- ta dall’esperienza col precedente teso- nel solo 2010), nella sbalorditiva collo- speso Provi a dare una risposta così in un
gherita ha detto: «Mi servivano, li ho riere, Maurizio Balocchi, che oltre a fi- dove e come la Lega cazione nel cda di Fincantieri e nel- Paese serio…
presi». Per non dire degli «uomini del- nire in prima pagina per l’incredibile impiega i suoi soldi» l’ascesa a sottosegretario di Calderoli Gian Antonio Stella
la cassa», come Alessandro Duce, Ro- «scambio di coppie» con il collega nell’ultimo governo Berlusconi. Il tut- © RIPRODUZIONE RISERVATA

La «milizia» del Carroccio Polemica in Piemonte

Guardia padana, dopo 16 anni durante la quale rimase ferito in

processo rinviato alla Consulta
Il leghista Fontana: sconcertati
Il processo ai componenti della
Guardia nazionale padana dopo 16
anni non è ancora finito: ieri il
Tribunale di Verona ha disposto
l’invio degli atti alla Corte
costituzionale. I giudici hanno
infatti sollevato dubbi di legittimità
sui due decreti con cui nel 2010 il
governo Berlusconi aveva cancellato
altrettanti articoli della legge Scelba
che in pratica sterilizzavano il reato
di associazione militare con fini
politici. Vale a dire il reato di cui
erano accusati i 36 leghisti che a
metà degli anni 90 si «arruolarono»
nelle Camicie verdi. Nel ’96 un blitz
dell’allora procuratore di Verona
Papalia (che ordinò anche una
movimentata perquisizione nella
sede di via Bellerio della Lega,
Irruzione Roberto Maroni a terra,
dopo gli scontri con la polizia in
via Bellerio, il 18 settembre 1996
uno scontro con la polizia il futuro
ministro dell’Interno Maroni) portò
all’incriminazione di tutti i
componenti della Guardia nazionale
padana. Ieri sembrava si stesse per
compiere l’ultimo atto giudiziario. E
invece 16 anni non sono stati
ancora sufficienti ad arrivare
nemmeno a un pronunciamento di
primo grado. L’accusa ha sollevato
dubbi sulla costituzionalità dei
decreti che stavano per decretare il
«liberi tutti» alle Camicie verdi e il
Tribunale le ha dato ragione.
Sconcerto è stato espresso da Attilio
Fontana, sindaco leghista di Varese e
avvocato di alcuni imputati: «Siamo
sconcertati: la Corte costituzionale si
è già espressa in modo favorevole su
almeno uno dei due decreti
contestati. Non capiamo questo
accanimento e riteniamo abnorme la
durata del processo. Durata che non
dipende certo da una tattica degli
avvocati difensori».
Claudio Del Frate
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli eletti grillini «restituiscono»
una quota degli stipendi
Ma una parte finisce ai colleghi
ROMA — Fustigatore della casta,
ma accusato di «dare soldi a
parenti e attivisti». «È la politica
bellezza», titola ironico il giornale
online «Spiffero». Non sempre è
facile la purezza e così l’ottimo
proposito di alcuni consiglieri
regionali piemontesi del
Movimento 5 Stelle di ridare ai
cittadini una parte del loro
stipendio, è finita tra accuse e
ironie. Perché dei 10 mila euro
messi a disposizione dai politici
grillini nel «Restitution day», ben
tremila sarebbero tornati in tasche
grilline. Nulla di illegale, ma certo
la «coincidenza» non è stata
pubblicizzata né resa nota dagli
attivissimi siti del Movimento.
Come sia stato possibile è presto
Leader L’ispiratore del Movimento
5 Stelle, Beppe Grillo, non si è mai
candidato direttamente
detto. I 10 mila euro sono stati
destinati a «progetti di interesse
sociale, ambientale e informativo».
A proporre e selezionare i progetti,
un’assemblea di cittadini (che si è
tenuta il 19 febbraio), che ha
giudicato secondo l’antico metodo
dell’alzata di mano. Alla fine
dell’incontro, duemila euro sono
finiti a Luca Salvai, consigliere
comunale per il Movimento 5
Stelle a Pinerolo (Torino). Mille
sono finiti a Claudio Di Stefano,
eletto a Torino. Il quale,
all’appartenenza allo stesso
movimento grillino, aggiunge un
altro motivo di conflitto
d’interesse, visto che viene
presentato dai blog come
«cognato» di Davide Bono, uno dei
promotori del «Restitution Day».
Cognato, in realtà, non è, perché
non c’è matrimonio. Ma il caso
resta. Con i grillini che si
difendono: «Hanno scelto i
cittadini, non potevamo
influenzarli».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
16 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Lettere al Cardinal Martini
Prigionieri del silenzio? Parlate con il cuore
Il confronto con sé stessi rende più autentici
La testimonianza
«L’umanità
che serve
tra medico
e malato»
Sono un giovane medico
che cerca di compiere bene
il proprio dovere. Di fronte
a un paziente cerco di
interrogarmi sull’efficacia
del mio intervento. Molte
volte mi sento piccolo e
indifeso di fronte alla
malattia e al dolore e a un
sintomo che non riesco a
spiegare. Un sorriso, una
carezza su un volto di un
anziano sofferente possono
dire molto. Fare il medico
non è facile, bisogna
imparare l’empatia ma allo
stesso tempo non farsi
trascinare dalla sofferenza.
Molte volte il medico viene
tacciato di freddezza e di
distacco, ma questa è una
delle tante difese messe in
atto inconsciamente per
resistere al dolore di una
particolare situazione. La
fede ci può aiutare?
Marco Vitali Varese
P
ersonalmente ho
ricevuto sempre
tanta attenzione e
umanità dai molti medici
che ho incontrato nelle mie
malattie e sono loro molto
grato. È comprensibile che
stando a contatto
quotidianamente con la
sofferenza un medico
possa essere tentato di
chiudersi in un certo
distacco. La fede può
certamente aiutare il
medico così come aiuta
spesso i malati. Il medico
che svolge il proprio
lavoro sostenuto dalla
fede, può sostenere meglio
la propria stanchezza
se sa vedere nel malato
la sofferenza di Gesù
nell’orto degli ulivi e sulla
Croce. L’equilibrio sarà
quello di non imporre la
propria fede al malato, ma
di viverla personalmente
come attenzione
premurosa a esso.
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Domande & Risposte
Il grave errore di trasformare la religione in ideologia
Il fondamento delle guerre e il dono meraviglioso di piangere per gli altri
Eminenza, oggi, casualmente, ho scoperto
di essere un personaggio, vorrei dire in
senso pirandelliano. Con un’anima,
pensieri, memorie e desideri del tutto
individuali; e per contro ho scoperto di
vivere un ruolo che non mi appartiene,
anzi del quale un po’ mi vergogno. Con
questo pudore (forse l’unico angolo di
rifugio) di me stesso, senza certezze, mi
consenta di porle una domanda: non dico
solo con questa fede (compagna di vita,
no?), ma soprattutto con questa religione,
se stessimo gettando le basi della più
terribile delle guerre, a chi chiederne
conto?
Enzo Fondacaro Firenze
Eminenza, il Parkinson l’ha privata della
voce, mezzo grazie al quale noi tutti ci
riconosciamo. Il silenzio molte volte
spaventa. Ora che è spinto ad ascoltare
la sua «voce interiore», ha intrapreso
una sorta di «nuovo viaggio» nel quale
trova emozioni, sensazioni o certezze che
prima non riusciva a cogliere?
Attraverso la «cattedra dei non credenti»
ha voluto porre attenzione prima di tutto
al dialogo interiore, quello tra la nostra
componente credente e quella non credente
che, interrogandosi a vicenda, stimolano
il cammino che porta verso la propria
autenticità. Quel lungo cammino che lei
ha certamente vissuto con grande passione
e sincerità, oggi dove l’ha portata? È
possibile raggiungere quella profonda
autenticità personale o si tratta di
qualcosa che si pone sempre un passo
oltre?
Elena Foradori, Stefano Paternoster
e gli studenti del «Progetto Presenti»
Liceo da Vinci di Trento
H
o sempre pensato che parlare con i
giovani è più fruttuoso che parlare
dei giovani. Queste lettere me ne
danno l’occasione e vi ringrazio per la
N M
essuna religione mette
fondamenti per l’insorgere di
guerre. Quella cristiana è il frutto di
un Sacrificio già avvenuto una volta per
tutte. Il cristianesimo è il frutto della
testimonianza che uomini e donne
concreti hanno dato dopo aver visto e
toccato che Gesù il Crocifisso era risorto.
Questa testimonianza ha cambiato il
cuore e lo stile di vita di molti uomini nel
corso della storia. Ma quando, di una
esperienza d’amore personale e concreta,
se ne vuole fare una ideologia, allora
questo è pericoloso, ma allora non si
tratta già più di religione.
italia: 515249535254
vostra sensibilità umana e spirituale. In
verità voi mi cogliete nel mezzo di un
processo che penso sarà ancora un po’
lungo. Mi trovo in una condizione che non
è ancora di totale afonia. Grazie all’aiuto di
terapisti e con l’ausilio di mezzi tecnologici
posso ancora comunicare, seppur con
molta fatica. Non riesco quindi a descrivere
bene ciò che sto vivendo, se un chiudersi
della comunicazione verbale o lo sforzo di
parlare ancora malgrado tutto. Non ho
paura del silenzio. Mi vado chiedendo
tuttavia cosa voglia dirmi il Signore con
questa crescente difficoltà che da un lato
sto combattendo, dall’altro sto accettando.
Invoco il patrocinio di Papa Wojtyla,
perché il suo gesto più umano fu quello di
battere il pugno sul tavolo quel giorno in
cui ebbe l’evidenza di non poter più
comunicare a voce con la gente. Lui sa
quanto sia faticoso non poter esprimere
verbalmente ciò che si ha nel cuore. Sono
ancora, quindi, in viaggio e come ogni
viaggio vedo e sperimento cose nuove.
Sento che si tratta di una condizione che
apre a orizzonti misteriosi, senza dover
confliggere necessariamente con altri
orizzonti.
Inoltre, con gioia noto che avete colto,
nonostante siano passati ormai anni, lo
Non posso dire di essere credente ma
piuttosto uno scettico inquieto, pur avendo
ricevuto un’educazione cattolica. Passata
la soglia dei cinquant’anni, mi ritrovo
sempre più spesso a pensare che nello
sguardo spaurito dei miei anziani genitori
o in quello timoroso di un giovane allievo o
ancora in quello interrogativo di un
mendicante, brilla la luce di Gesù. Molte
volte mi è accaduto di provare una notevole
empatia e di sentirmi ripieno di una forza
così calda e avvolgente da avermi portato
sull’orlo delle lacrime. È soltanto debolezza
nervosa? È un segnale d’altra natura?
Michele Bordin
Castelfranco Veneto (Treviso)
Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a:
«Lettere al Cardinal Martini» Corriere della Sera
via Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-29.00.97.05
❜❜
Papa Wojtyla
battè il pugno sul
tavolo quando
capì di non poter
più comunicare
❜❜
Ho sempre pensato
che parlare con i
giovani è più
fruttuoso che
parlare dei giovani
i è difficile rispondere con
certezza alle sue domande.
Posso dirle che il dono delle
lacrime lo si ritrova spesso nella
letteratura spirituale e mistica di tutti i
tempi. Trovo molto bello che lei colga la
luce di Gesù negli occhi di molti e viva
empaticamente le relazioni. Se di un
dono si tratta, va coltivato, per scorgere la
luce di Gesù in tutti i cuori, non solo
quelli amati ma anche in quelli dove
sembra assente o offuscata. La ricorderò
nella preghiera.
Eminenza, quando è stato deciso di
assegnarle la cura del Sacro Sepolcro,
Codice cliente:
17
@ L’indirizzo mail
è il seguente:
cardinal.martini@corriere.it
spirito profondo di quella che fu una
iniziativa che ebbe anche le sue critiche. È
vero, in noi vivono un credente e un non
credente, in una armonia tra loro difficile,
ma che interrogandosi a vicenda e
sforzandosi di trovare le risposte pertinenti
aumentano la nostra autenticità. Mi pare
dunque che sia possibile giungere a quella
che si può intendere come una forma di
autenticità personale. Su queste cose ci
sarebbe molto da discutere. Io però in
questo tempo mi sto soprattutto
esaminando sul Vangelo e mi incolpo sulle
mie non autenticità alla Parola di Dio. Si
tratta in ogni caso di un cammino per
luoghi impervi e scivolosi, di cui non
saremo mai certi dell’esito. Penso si tratti
di un continuo svuotamento di sé per fare
spazio a Gesù. A quanto ci dicono i grandi
autori spirituali di ieri e di oggi, questo
svuotamento non è un impoverimento
anzi, siamo riconsegnati a noi stessi più
autentici di prima. Ma, certamente, oltre
ogni tappa raggiunta c’è e ci sarà sempre
qualcosa o qualcuno.
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Cranach
Benedizione
dei bambini:
il futuro
che arriva
Lucas Cranach il
Vecchio (1472-1553),
«Cristo benedicente i
bambini». Si tratta di
un’opera che questo
pittore, amico di
Lutero, realizzò tra
il 1540 e il 1550. È
conservata a Gotha
(Stiftung Schloss
Friedenstein). In
essa emerge il suo
stile caratterizzato
da una linea grafica
ed elegante, che si
allunga in forme
quasi stilizzate.
Riprende un certo
repertorio del
tardo gotico, ma
Cranach lo attualizza
e in questa
contaminazione
contribuisce a
creare l’iconografia
protestante
egoisticamente, ho pianto in quanto ho
considerato tale assegnazione solo un
motivo per allontanarla dalla Soglia di
Pietro. Sicuramente sbagliavo. Ora,
sapendo del suo ritorno, ho provato una
grande gioia e spero, pregando il Signore,
che rimanga a lungo fra noi, felici di
ascoltare il suo insegnamento.
Giancarlo Volpato Roma
N
on mi è mai stata affidata in alcun
modo la cura del Santo Sepolcro.
Allo scadere dei 75 anni, ho dato le
dimissioni, come previsto dal Diritto
Canonico, dalla guida della Diocesi di
Milano e mi sono volontariamente
ritirato in Terra Santa. Lì ho vissuto
soprattutto nella preghiera di
intercessione per tutti i bisogni che mi
venivano via via presentati. Ho
proseguito un po’ i miei studi, ma
l’avanzare della malattia mi ha costretto
al rientro in Italia nel 2008.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

19

Esteri Festa per i 93 anni

Mandela in famiglia
lo scorso luglio

Sudafrica L’icona anti apartheid divenuto un simbolo internazionale ha 93 anni

Mandela in ospedale
Il mondo trattiene il fiato
«Dolori addominali». Ma non sembra in pericolo
«Non cercatemi, vi chiamo
io» disse sette anni fa, annun- La biografia
Intervista Lo scrittore Galgut ciando il ritiro dalla vita pub-
blica. Da allora Nelson Mande-
la ha chiamato sempre più di Militante

«Ma i leader neri rado: l’ultima apparizione risa-

le alla finale dei Mondiali nel
2010, un giro di campo seduto
Nato nel 1918, militante
anti apartheid, Nelson
Mandela è stato il leader di

oggi somigliano con la moglie Graça, sul volto

il sorriso assente di un uomo
che aveva già cominciato a riti-
rarsi dalla vita. Ma i sudafrica-
Umkhonto we Sizwe (la
Lancia della Nazione),
braccio armato dell’African
National Congress

più a Mugabe» ni, e non solo loro,

non hanno mai smes-
so di cercarlo. Al limi-
te di spiarlo. Se i miti
Al telefono da Johannesburg la scrittrice Nadine Gordi- della Nazione Arcoba-
mer accenna appena all’amico Madiba, più sbrigativa dei leno (uguaglianza, pa-
bollettini medici: «È in condizioni stabili, non dico altro». ri opportunità, svilup-
Nessuno in Sudafrica ha molta voglia di «speculare» po) si sono scoloriti,
pubblicamente sulla salute del grande vecchio. «Nei suoi sull’icona vivente del-
confronti c’è un atteggiamento di protetta discrezione — la lotta anti apartheid
dice il romanziere Damon Galgut, 48 anni (con In una lo smalto è rimasto in-
stanza sconosciuta è stato finalista al Man Booker Prize tatto. Per questo, quando ieri Prigione no conferme. In serata il presi- delle notizie sulla malattia che nel Sud. E’ tornato a Johanne-
nel 2010) —. La sua fragilità fisica e mentale», quest’ulti- mattina si è sparsa la notizia Arrestato nel 1962, Mandela dente Zuma in persona ha reso aveva colpito l’ultimo «gigante sburg a gennaio perché a casa
ma evidenziata già alcuni anni fa da un paio di episodi in che Madiba (il nome del clan fu condannato all’ergastolo. noto il bollettino medico del buono» del Novecento fu più sono in corso dei lavori. L’11
cui apparve «non presente» davanti alle telecamere, «non con il quale è affettuosamente Rilasciato l’11 febbraio grande vecchio: nessuna opera- caotica, tanto che a un certo febbraio la Banca centrale su-
sono argomento di discussione». Eppure si sa che il gover- chiamato) era in ospedale, le 1990 dopo 27 anni prigione zione. Si è trattato di una «pro- punto si diffuse la versione dafricana ha dato notizia della
no e la famiglia hanno già messo a punto da mesi i piani preoccupazioni per la sua salu- (sopra, con l’allora cedura diagnostica perfetta- che fosse in fin di vita o già prossima uscita di una serie di
per il suo funerale. Quando verrà il giorno, dice l’autore de te hanno fatto il giro del mon- presidente F. W. de Klerk mente riuscita. Siamo felici morto. Da allora il tema della banconote con l’effigie di Man-
Il buon dottore (2003), sarà vissuto come il grande passag- do oltre che di tutte le case del poco dopo la liberazione), che Madiba non sia in perico- dipartita del fondatore del Su- dela. Un umile omaggio, ha
gio di un’epoca. Anche se in realtà questo passaggio è già Sudafrica. nel 1994 è stato il primo lo. I dottori dicono che, per la dafrica democratico è diventa- detto il presidente Zuma. Sicu-
avvenuto da un pezzo. I governanti sudafricani di oggi as- «Condizioni stabili dopo presidente del Sudafrica sua età, è in buone condizioni. to ancora più tabù. Da mesi ri che porti fortuna?
somigliano più al vecchio Robert Mugabe che al vecchio un’operazione» era il primo ti- eletto a suffragio universale Dovrebbe uscire al più tardi lu- Mandela si è ritirato nel villag- Michele Farina
Nelson Mandela». Proprio nelle ore in cui il secondo veni- tolo, non proprio tranquilliz- nedì». Un anno fa, la gestione gio della sua infanzia, Qunu, © RIPRODUZIONE RISERVATA

va ricoverato, il primo zante, della Bbc. Operazione?

dall’altra parte del confi-
ne con lo Zimbabwe cele-
brava in uno stadio gre-
mito i suoi 88 anni, di
cui gli ultimi 28 di pote-
re ininterrotto. Mandela
ne ha fatti 27 in prigione
e solo cinque al governo:
«Il fatto che si sia ritirato
dopo un solo mandato è
un altro elemento della
sua grandezza».
Dove? Perché? Un intervento
chirurgico su un uomo di 93
anni, di cui 27 passati in prigio-
ne, con un Nobel per la pace e
un tumore alla prostata nella
bacheca dei trofei, non è mai
banale. «Ricoverato per un pro-
blema all’addome». «Madiba è
di ottimo umore» si affrettava
a commentare il portavoce del
presidente Zuma, quel Mac
Maharaj che segretamente tra-

❜❜
Il fatto che si sia
Per i bianchi come Gal-
gut, cresciuto in una fa-
miglia che aveva forti le-
scrisse su striscioline di carta
le prime memorie di Mandela
riuscendo a farle uscire dalla
gami con il sistema giudi- prigione di Robben Island nel
ritirato dopo un ziario dell’apartheid e ’76. Maharaj ha subito smenti-
solo mandato è un che considerava Mande- to che Mandela fosse stato ope-
la «un terrorista», è diffi- rato di ernia nella notte: «Nes-
altro elemento cile «ridimensionare» suna emergenza, si tratta di un
della sua grandezza l’ultima icona mondiale problema vecchio su cui medi-
della pace, l’ex galeotto ci hanno voluto effettuare esa-
nero che tese la mano mi specialistici. Rispettate la
agli ex aguzzini bianchi. A 22 anni dalla liberazione di Ma- privacy della famiglia». L’uni-
diba, la sua smitizzazione è semmai «opera di giovani neri ca a parlare è stata la maggiore
radicali che lo accusano di aver svenduto il Sudafrica» ai delle nipoti, Ndileka: «Il non-
ricchi di prima. Questi giovani non sono una piccola mino- no è tornato alla grande dopo
ranza. E per Galgut «è vero che la conquista democratica la malattia di un anno fa. Non
del potere politico da parte dei neri non è andata di pari vedo ragioni perché questa vol-
passo con la redistribuzione del potere economico». Colpa ta sia diverso».
di Mandela? «Il giudizio è complicato», anche perché quan- Come nel gennaio scorso,
do Mandela uscì di prigione «c’era davvero la paura fonda- quando Mandela fu ricoverato
ta che nel Paese scoppiasse una guerra civile». E allora non per una infezione alle vie respi-
è un paradosso se l’ex «Primula Nera» che fondò il braccio ratorie, giornalisti e fotorepor-
armato dell’African National Congress sia stato smitizzato ter hanno «circondato» un pa-
«più dai neri che dai bianchi di questo Paese». Per tutti, io di ospedali, a Pretoria e
dice Galgut, la figura di Mandela rappresenta «la nostal- Johannesburg, prima di essere
gia» per un’epoca in cui sembrava fiorire per la prima vol- fatti sloggiare dalla polizia. E’
ta «una visione comune del futuro». probabile che Madiba sia stato
M. Fa. ricoverato a quello militare del-
© RIPRODUZIONE RISERVATA la capitale, anche se non cui so-

Spagna

In tribunale il genero di Juan Carlos

MADRID — Inaki Urdangarin, duca di
Palma e genero del re Juan Carlos di
Spagna, è stato interrogato ieri in tribunale
a Palma di Maiorca (Baleari) sulle accuse di
aver utilizzato fatture false per stornare
fondi pubblici. In particolare fondi per tre
milioni di euro sarebbero stati dirottati
dalla Fondazione Noos per la promozione
dello sport verso alcune società private tra
cui la Aizoon, di cui Inaki è proprietario
con l’Infanta Cristina, la figlia più giovane
del re sposata nel 1997. «Sono qui per
difendere il mio onore e dimostrare la mia
innocenza», ha dichiarato l’ex campione
olimpionico di pallamano arrivando a
piedi in tribunale, dove lo attendeva una
folla di giornalisti e cameramen. Un
gruppo di 300 manifestanti contrari alla
monarchia lo ha contestato urlando
«Attento al tuo portafoglio arriva
Urdangarin», brandendo cartelli con scritto
«monarchia=corruzione». Urdangarin è il
primo membro della famiglia reale
spagnola a essere indagato per reati di
malversazione di fondi pubblici e di
evasione fiscale.
20 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
La crisi Quinto giorno di proteste, i morti in totale sono ormai una trentina
Vendetta per il Corano bruciato
Uccisi due consiglieri americani
E la Nato ritira il suo personale dai ministeri afghani
WASHINGTON — La rivol-
ta del Corano profanato non
si ferma in Afghanistan e con-
tagia il Pakistan. Nuovi disor-
dini, altre vittime: un bilan-
cio, non conclusivo, parla di
una trentina di morti. Tra loro
due «consiglieri» americani
che lavoravano al ministero
dell’Interno di Kabul. Un po-
sto in teoria sicuro. Ma in que-
sti giorni non è così. I militari
— secondo una ricostruzione
— sono stati colpiti da un af-
ghano mentre si trovavano in
ufficio. Un omicidio rivendica-
to, più tardi, da un portavoce
dei talebani. «Abdul Rahman
— ha spiegato — è riuscito a
infiltrarsi nel ministero grazie
alla complicità di nostri soste-
nitori, quindi ha sparato ed ha
ucciso quattro americani».
Sempre difficile distinguere
tra propaganda e verità nei co-
municati degli insorti che ten-
dono a ingigantire i loro attac-
chi. Quel che è certo è che il
killer è riuscito a fuggire sfrut-
tando la confusione e, proba-
bilmente, qualche aiuto. E
non è ancora chiaro se il tirato-
re fosse autorizzato a entrare
nell’edificio o se si è davvero
trattato di un’operazione ben
studiata.
L’attacco al ministero segue
l’uccisione di due soldati ame-
ricani freddati da un loro com-
militone afghano. Episodi in-
nescati dall’appello dei taleba-
India Due versioni sul calibro dei colpi che hanno ucciso i pescatori
Esaminate le armi dei marò
Ancora giallo sui proiettili
DAL NOSTRO INVIATO
KOCHI (India) — Dodici
ore di inventario, di perquisi-
zioni e accertamenti sulla pe-
troliera italiana Enrica Lexie,
ancorata nel porto indiano di
Kochi. Il team degli inquiren-
ti, guidato dal commissario
di polizia Ajith Kumar, e quel-
lo dei difensori, capitanato
dal console generale Giampa-
olo Cutillo, si sono incontrati
alle undici di ieri mattina sul-
la plancia della grande nave,
un bestione di 180 metri. «Il
lavoro comune», riferiva il
La nave
Poliziotti indiani si dirigono in
motoscafo verso la «Enrica
Lexie», ancorata nel porto di
Kochi, in India. Due marò
italiani, Massimiliano Latorre e
Salvatore Girone, sono agli
arresti con l’accusa di omicidio
di due pescatori indiani (Ap)
L’incidente
La perquisizione
Lunedì nella base e
prigione Usa di Bagram,
alcuni ufficiali Usa hanno
bruciato delle copie del
Corano. Nei libri
sarebbero stati trovati
messaggi che i detenuti
si scambiavano
La rivolta
Quando le copie bruciate
sono state rinvenute,
sono scoppiati proteste e
scontri, in Afghanistan e
nel vicino Pakistan
console al telefono quando or-
mai erano passate le 23 (le
18.30 in Italia), «è stato svol-
to con spirito di collaborazio-
ne, che abbiamo molto ap-
prezzato». La giornata di ieri
è servita a esaminare, dice an-
cora Cutillo, «tutto il materia-
le in dotazione ai sei marinai
del Reggimento San Marco in
servizio di protezione sulla
nave». Non ci sarebbero state
contestazioni: le armi, le mu-
nizioni, la strumentazione di
tiro sono state esaminate pez-
zo per pezzo, classificate e
quindi sigillate. Forse già og-
gi tutto ciò sarà inviato a Tri-
vandrum, la capitale dello sta-
to del Kerala.
I laboratori della scientifica
dovrebbero rispondere alla
domanda chiave: i due colpi
che, il 15 febbraio, hanno uc-
ciso i pescatori Valentine Jale-
stine e Ajeesh Binki al largo
della costa (ancora da stabili-
re se in acque internazionali
o indiane) sono stati effettiva-
mente esplosi dai fucili di
Massimiliano Latorre e Salva-
tore Girone?
italia: 515249535254
Esteri 21
Dieci mesi dopo il blitz
una strategia elaborata dai ta-
lebani.
Al fronte «interno» si è ag-
giunto quello delle piazze. In
diverse località — in particola-
Demolito
il rifugio
re Kunduz — ci sono state ma-
nifestazioni segnate da lanci
di pietre e assalti contro i sim-
boli della presenza occidenta-
le. Dimostrazioni che in alcu-
di Bin Laden
Rifugio
Il covo
ni casi sono degenerate in
scontri provocando perdite
tra militari e civi-
del capo
di Al
Qaeda in
li. Una situazio- Pakistan
ne che ha co-
stretto il presi-
dente Karzai a in-
tervenire per
condannare le ISLAMABAD — I bulldozer delle forze di
violenze. Parole sicurezza pachistane hanno iniziato ieri,
più caute rispet- dopo il tramonto, a demolire il rifugio
to a quelle pro- di Osama bin Laden ad Abbottabad, nel
nunciate in pre- nord-ovest del Pakistan, dove il capo di
cedenza all’indi- Al Qaeda fu scovato e ucciso da un blitz
rizzo degli uffi- americano a maggio dell’anno scorso. Il
ciali americani compound era per il Pakistan un
responsabili del- simbolo imbarazzante: da una parte il
la profanazione. fatto che il covo di Bin Laden sia stato
A Kabul c’è il individuato sul territorio pachistano
timore che la fu- mise in difficoltà Islamabad nei rapporti
ria della popola- con gli Stati Uniti; dall’altra parte, il
zione possa du- Pakistan non prese bene l’incursione dei
rare a lungo. Le Navy Seals, che entrarono senza
scuse personali preavviso nel Paese via elicottero
del presidente dall’Afghanistan. Le ruspe inviate dal
Obama all’Afgha- governo hanno buttato giù ieri le mura
nistan e un seve- di cinta del complesso che circondano il
ro richiamo del cortile in cui uno degli elicotteri
ni a «punire i crociati» colpe- dette e ritorsioni. Passo analo- Rabbia generale Allen ai suoi uomini americani si schiantò durante il blitz,
voli di aver distrutto copie del go è stato deciso dalla Gran Pachistani affinché rammentino la sensi- poi hanno cominciato ad abbattere la
Corano. Un gesto di alcuni uffi- Bretagna. Il Pentagono ha defi- bruciano un bilità religiosa della popolazio- struttura vera e propria. La demolizione
ciali che avevano confiscato i nito «inaccettabile» l’uccisio- manichino ne non hanno prodotto effet- è avvenuta con la protezione di un
libri ai detenuti della prigione ne dei due consiglieri. E pos- con la ti. Era prevedibile. L’incidente ampio schieramento di forze di
di Bagram dopo aver scoperto siamo immaginare l’inquietu- scritta del Corano sembra fatto appo- sicurezza pachistane: un primo cordone
delle scritte sospette, forse fra- dine dei militari alleati impe- inglese (con sta per essere sfruttato non so- di soldati immediatamente intorno
si in codice. gnati insieme alle truppe af- errori lo dai nemici della Nato ma an- all’edificio e un altro cordone della
L’omicidio al ministero ha ghane in molte regioni del pa- ortografici) che da quanti considerano polizia più all’esterno, per tenere lontani
avuto come immediata conse- ese. Quello che è il compagno «Vergogna- un’intrusione (o un’occupazio- i curiosi. Dopo la morte di Osama, i
guenza il ritiro del personale di base può diventare un ne- ti Obama» ne) la presenza delle forze Na- residenti di Abbottabad erano divisi
Nato dagli uffici afghani. Il co- mico. Del resto, anche prima to in Afghanistan. sulla destinazione del compound: alcuni
mandante del contingente di questa rivolta, vi sono stati Guido Olimpio pensavano che bisognava distruggerlo,
Isaf, il generale John Allen, ha molti attacchi da parte di sol- Twitter @guidoolimpio altri che andasse trasformato in
disposto il richiamo dei consi- dati locali contro quelli Nato. golimpio@rcs.it attrazione turistica.
glieri per sottrarli ad altre ven- Atti isolati ma anche parte di © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giovedì scorso il tribunale
di Kollam (il distretto di resi-
denza delle due vittime) ha
accolto la richiesta italiana di
partecipare a tutte le fasi di
costruzione delle prove. Così
da Roma sono arrivati ieri
mattina due ufficiali dei Cara-
binieri, Luca Flebus e Paolo
Fratini, esperti di balistica,
cui spetterà il compito di reg-
gere, sul piano tecnico, il pas-
so spedito della polizia. Si par-
tirà dal calibro. Le armi seque-
strate sarebbero del tipo «Be-
retta AR 70/90» (cinque o sei
secondo fonti indiane). Nes-
suna sorpresa anche per il ca-
libro dei proiettili: 5,56, come
prevede lo standard Nato.
Nei prossimi giorni gli inqui-
renti indiani metteranno sul
tavolo le due pallottole recu-
perate nei corpi dei pescatori
e finalmente si capirà quale
delle due versioni circolate in
questi giorni a Kollam (cali-
bro .54 pollici) o a Kochi (cali-
bro 5,56 millimetri) sia quel-
la vera. Ma non basta.
In parallelo la polizia, se-
condo le indiscrezioni rilan-
ciate da alcuni quotidiani lo-
cali, sta «approfondendo» la
posizione del comandante
della nave, Umberto Vitelli. Il
sospetto è che possa aver in-
dotto i marò a sparare per er-
rore contro il peschereccio,
lanciando un allarme immoti-
vato. Forse anche per questo
gli uomini del commissario
Kumar hanno controllato a
lungo tutti i documenti e la
strumentazione di bordo.
La catena di accuse e sup-
posizioni è ancora in pieno
movimento.
Giuseppe Sarcina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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22 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera


Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Primarie Usa Martedì in Michigan il voto che potrebbe decidere la corsa alla nomination repubblicana
E Romney parlò alle sedie vuote
Mentre per Santorum è un bagno di folla nella friggitoria
DAL NOSTRO INVIATO
WALLED LAKE (Michigan)
— Cade una neve secca come
granelli di polistirolo sulle cen-
tinaia di persone in fila fuori
dalla parrocchia di St. William
per la festa del «Fish Fry», il pe-
sce fritto che si mangia — un
tempo per precetto, ora per tra-
dizione — il venerdì sera.
«Vengono sempre in tanti ma
oggi siamo quasi mille perché
c’è l’ospite d’onore Rick Santo-
rum» dice, eccitato, il diacono
John Liddle.
E il candidato repubblicano
non li delude. Mentre Mitt
Romney a Detroit parla di eco-
nomia a una platea di impren-
ditori in grisaglia che lo ap-
plaude con parsimonia nel bel
mezzo di uno stadio deserto,
l’arena da 65 mila posti dei Li-
ons, la squadra di football di
«Motor city», 40 miglia più a
ovest, tra laghi ghiacciati e vil-
laggi residenziali, l’ex senatore
della Pennsylvania vive il suo
bagno di folla.
Nella palestra di basket tra-
sformata in sala banchetti,
l’odore di fritto e di pesce pren-
de alla gola, mentre in cucina
preti e volontari sfornano cen-
tinaia di piatti che vengono di-
stribuiti dai ragazzini della par-
rocchia. Ma Santorum respira
a pieni polmoni quell’aria acre,
come fosse su una vetta alpi-
na: «Mi piace l’odore del pe-
sce. Mi piace soprattutto al ve-
nerdì sera», dice il candidato
cattolico che parla spesso delle
virtù del digiuno e dell’asten-
sione dalla carne, soprattutto
durante la Quaresima. «Bravi,
1.200
Persone intervenute l’altro
ieri per ascoltare Mitt
Romney nello stadio di
Detroit, che ha 65.000 posti
rimasti per la stragrande
maggioranza vuoti
è bellissima questa vostra tra-
dizione». Si infila uno dei
grembiuli bianchi con la croce
dei cuochi della parrocchia e si
immerge tra le famiglie. Strin-
ge mani, firma palle da base-
ball, si fa fotografare con tutti:
«Mi raccomando, mettete que-
ste immagini su Facebook».
Una foto la fa con tre bimbi,
due dei quali hanno la sindro-
me Down. Danielle Kazyak, la
madre di Trevor, uno dei due,
è commossa: «Santorum (che
ha una figlia, Isabella, grave-
mente ammalata, ndr) è l’uni-
co pronto ad aiutare chi ha
bimbi handicappati». «È one-
sto e sembra uno di famiglia»,
dice Larry Lucero, il gestore di
un autolavaggio di Troy. Ha de-
ciso: voterà Rick anziché l’algi-
do Romney.
Fuori c’è tempo per uno
scambio di battute col cronista
straniero. Santorum accenna
di nuovo al suo orgoglio per le
sue radici, italiane e operaie, il
nonno minatore venuto da Ri-
va del Garda.
Sì, ma poi, lei critica l’Euro-
pa e l’Italia per le politiche di
questi anni.
«Sono stati fatti molti erro-
ri. Sono stati creati modelli eco-
nomici e sociali che non fun-
zionano. Io sono attento al so-
ciale ma anche alle libertà.
L’economia rinasce con la pie-
na libertà d’impresa.
In Italia c’è un nuovo gover-
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italia: 515249535254
Esteri 23
Il rivale
Rick Santorum a una frittura di
pesce organizzata in occasione della
Quaresima dalla parrocchia di St.
Sondaggi William, in Michigan (Getty)
L’ex governatore del
Massachusetts Mitt
Romney e l’ex
senatore della Allo stadio dagine Rasmussen lo dà addi-
Pennsylvania Rick Mitt Romney, rittura in vantaggio, mentre
Santorum sono candidato alla per gli altri in testa c’è ancora
testa a testa in vista nomination Santorum anche se con un
delle primarie repubblicana, margine ridotto a 3-4 punti, ri-
repubblicane in a Detroit, in spetto ai dieci di qualche gior-
Michigan di martedì. Michigan no fa.
Un sondaggio (Afp) In ogni caso quella del Mi-
Rasmussen dà chigan è una sfida a due (Gin-
Romney favorito no, quello di Monti, che sta suo gippone nero — niente su- servizio di Romney per un at- grich e Paul inseguono a di-
con il 40% contro il voltando pagina. per-pullman blindati come La critica di Rick «l’italiano» tacco a tenaglia contro di lui. stanza abissale) che Romney
34% del rivale. Una «Lo so e lo apprezzo, ma quello di Romney — e se ne va «Apprezzo il governo Monti Parole insolitamente aspre, combatte con grinta e un enor-
rilevazione molte cose dovranno cambiare a Lincoln Park e a St. Clair Sho- ma molte cose dovranno quelle di Santorum che, anche me dispiegamento di mezzi:
precedente vedeva prima che si possa parlare di res dove, nel cuore del Michi- se sempre avanti nei sondaggi vincere qui dopodomani (il 28
Santorum in un vero miglioramento, di una gan cristiano ed evangelico cambiare prima che si possa nazionali e dato in testa anche si voterà anche in Arizona, do-
vantaggio di 3 punti svolta». che lo voterà in massa, accusa parlare di una vera svolta» nel Michigan, sente che qui ve Mitt è favorito), per lui si-
Poi Santorum si infila nel Ron Paul di essersi messo al Romney sta recuperando. L’in- gnificherebbe arrivare col ven-
to in poppa, una settimana do-
po, al supermartedì nel quale
andranno alle urne ben 11 Sta-
ti. Quel giorno verranno asse-
gnati 400 dei 1.144 delegati ne-
cessari per ottenere la «nomi-
nation» repubblicana. Perdere
il Michigan, lo Stato dove è na-
to e cresciuto e del quale il pa-
dre è stato grande industriale
e popolarissimo governatore,
sarebbe per lui catastrofico: di-
lagherebbero ovunque i dubbi
sulla sua «eleggibilità» che già
serpeggiano anche tra i suoi so-
stenitori.
Per questo Romney ha battu-
1.144
I delegati necessari per
conquistare la nomination
repubblicana. Finora,
calcola il «Washington
Post», Romney ne ha 123
mentre Santorum 72
to a lungo questo Stato e so-
prattutto la sua parte industria-
le, quella che probabilmente
apprezza di più il suo passato
di imprenditore. Ma a giocar-
gli un brutto scherzo, a De-
troit, sono stati proprio gli im-
prenditori dell’Economic Club
che hanno scelto di ospitarlo
sull’erba sintetica del Ford
Field, facendo disperare gli
strateghi del candidato mor-
mone, terrorizzati dalle imma-
gini del comizio in uno stadio
vuoto. Che, inevitabilmente,
hanno fatto il giro del mondo.
Coi sindacati dell’auto che lo
contestavano all’esterno per
aver chiesto, nel 2008, di la-
sciar fallire l’industria dell’au-
to negando ogni aiuto pubbli-
co, Romney ha cercato di dare
solennità all’evento presentan-
do la sua riforma fiscale zeppa
di nuovi sconti e riduzioni del-
le aliquote.
Ma la platea restava fredda,
applaudiva con molta parsimo-
nia. Allora ha tentato l’inno al-
l’industria locale, che si è tra-
sformato in un brutto scivolo-
ne: «A casa noi guidiamo auto
di qui: io ho una Ford Mustang
e un "pick up" Chevrolet, mia
moglie ha un paio di Cadillac».
Cioè roba da ricchi, raccontata
da un ricco lontano dai veri
problemi dell’America, accusa-
no ora i suoi avversari.
Massimo Gaggi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
24 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Cronache
Torino Crepe nel movimento: un Comune diserta il corteo, dubbi nel Pd

No Tav, ferito un agente

Sassi sull’ambulanza
Pronti a incatenarsi contro gli espropri
Sotto al viadotto autostra-
dale di Chiomonte è accata-
stato il prossimo capitolo di
questa storia infinita. Ai bor-
di del cantiere della Tav giac-
ciono da almeno una settima-
na centinaia di jersey grigliati
e altrettante matasse di filo
spinato. Servono all’allarga-
mento dell’area, propedeuti-
co all’arrivo della trivella de-
stinata a scavare il cunicolo
esplorativo che segnerà l’av-
vio ufficiale dei lavori per la
linea ad alta velocità Tori-
no-Lione.
La parte difficile viene ades-
so, per tutti. La manifestazio-
ne organizzata dai sindaci No
Tav e dalla Comunità monta-
na è stata un successo di im-
magine, almeno ventimila
persone che hanno marciato
fino a Susa in una atmosfera
festosa, dove i cori contro
l’odiato Caselli sono stati ri-
dotti al minimo. L’unica ap-
pendice negativa è arrivata in
serata, quando alla stazione
di Torino un gruppo di 300
antagonisti reduci dalla valle
ha lanciato sassi e petardi
contro le forze dell’ordine e
l’ambulanza che stava soccor-
rendo un agente ferito.
Ma ieri in Val di Susa c’era
la stessa gente del 3 luglio, il
giorno dei violenti scontri
che hanno poi generato gli ar-
resti di 25 militanti. La com-
posizione del corteo era esat-
tamente la stessa. È inutile fa-
re distinzioni, separare pre-
sunti buoni da presunti catti-
vi, parlare di poche mele mar-
ce, i soliti sospetti autono-
mi-anarchici, in un cesto
composto da pacifici valligia-
ni. Serve forse a eliminare
qualche imbarazzo a chi so-
stiene legittime tesi e idee
contro la Tav, non restituisce
però la vera immagine di un
movimento che anche ieri ha
rivendicato con sincerità la
propria coesione e unità di in-
tenti.
I No Tav hanno la capacità
di determinare le proprie sor-
ti. Decidono loro, quando le
La marcia
Un momento
del corteo
No Tav di ieri
contro l’alta
velocità
Torino-Lione
cose devono andare bene, co-
me a questa manifestazione,
e quando il dissenso deve es-
sere espresso in modo molto
ma molto più radicale, come
avvenuto lo scorso 3 luglio
con l’assalto alla polizia, repli-
cato per tutta l’estate. E in
queste ore sono chiamati a de-
cidere. Perché il prossimo ca-
pitolo è uno dei più importan-
ti, e quel materiale sotto al ca-
valcavia verrà ben presto uti-
lizzato. Allargamento del can-
tiere significa esproprio dei
terreni oltre le reti. Riguarda
quasi tre ettari di campagna,
proprietà di privati cittadini,
di cui uno e mezzo in mano ai
militanti No Tav.
Il movimento deve valuta-
re quale condotta tenere da-
vanti all’ordinanza della Pre-
fettura di Torino che entro po-
chi giorni ribadirà la natura
di «pubblica utilità» di quei
tre ettari, e darà così il via li-
bera immediato alla loro nuo-
va destinazione d’uso, con-
sentendo di procedere d’uffi-
cio anche in caso di opposi-
zione. I terreni verranno re-
quisiti dalla forza pubblica, e
il passaggio sarà dei più deli-
cati. Ieri sembrava prevalente
la linea di un incatenamento
collettivo a quei terreni, per
costringere i cara-
binieri all’allonta-
marcate.
Ieri non è passata inosser-
vata l’assenza del Comune di
Villardora, motivata con «l’in-
quinamento dovuto ai profes-
sionisti della protesta». An-
che il Pd regionale, a lungo
inerte con i suoi amministra-
tori coinvolti nelle contesta-
zioni, ha parlato di «rinnovo
non automatico della tesse-
ra».
Non sfugge a nessuno che
Gli antagonisti

300
namento coatto
dei militanti, ma
sono al vaglio an-
che opzioni di resi-
stenza parecchio
attiva.
Tutti sanno che
accadrà presto, lo ha ribadito
anche Bruno Perino, megafo-
no dell’ala più radicale dei val-
ligiani, dando appuntamento
per la notte di lunedì.
Il corteo è stato un ricosti-
tuente per un movimento
che appare in difficoltà. Il
fronte politico No Tav mostra
qualche crepa. Le tensioni in
Comunità montana, dove la
Se il presente è incerto, il futuro è d’oro. maggioranza guidata da San-
dro Plano, esponente del Pd,
è No Tav, sono sempre più
che hanno tirato
sassi e petardi
contro le forze
dell’ordine alla
stazione di Torino
questi piccoli rivolgimenti so-
no dovuti agli arresti, che
hanno in parte restituito la
gravità di quanto accaduto il
3 luglio e durante tutta l’esta-
te valsusina, e al trattamento
riservato al procuratore di To-
rino.
Alla fine rimane soprattut-
to una questione di pratiche.
Il tempo stringe, e tra pochi
giorni i No Tav saranno chia-
mati a decidere, ancora una
volta.
Marco Imarisio
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Firenze Radicali e Ugl: camere di sicurezza inidonee

Morto in questura
Due casi in un mese
I poliziotti pensavano dor-
misse profondamente in quella
camera di sicurezza della que-
stura di Firenze dove era stato
portato venerdì dopo una notte
di alcol e violenze. E invece Ra-
C&D - Milano
l’uomo aveva tentato di violen-
tare la compagna polacca di un
altro marocchino, era venuto al-
le mani con quest’ultimo ed era
poi fuggito con il cellulare della
donna. In questura Chaban, a

mi Chaban, marocchino di 26 quanto raccontano, «appariva

ORI D’ITALIA
In questi tempi di incertezza economica, poche forme di investimento possono dare
anni, senza una casa, né un la-
voro, non stava dormendo: sta-
va morendo. Il medico del 118,
chiamato dai poliziotti, si è tro-
vato davanti un cadavere e un
decesso tutto da decifrare. Ad
tranquillo e veniva controllato
ogni 30 minuti». Poi a metà
mattina la situazione è precipi-
tata. La Procura ha interrogato
tutti coloro che sono venuti a
contatto con il marocchino.
reali garanzie. Per questo, l’oro si conferma il più classico e rassicurante bene un primo esame, non sono sta- L’ipotesi prevalente è quella del
te riscontrate ferite, segni da malore, da capire però le cause.
rifugio per la famiglia, il professionista, i giovani e ovviamente per tutti i collezionisti. A SOLI trauma o buchi da siringa sul Il secondo decesso in un mese
€ 50 corpo del giovane, anche se suc-
cessivi controlli effettuati dal
Bolaffi offre ORI D’ITALIA, un’accoppiata numismatica di straordinario valore storico. AL MESE medico legale hanno evidenzia- L’inchiesta
I due autentici marenghi d’oro di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia, to piccoli tagli sul naso e sulla
in perfetto stato di conservazione, corredati da certificato di garanzia e racchiusi
La Procura ha disposto
11831-1849 fronte. L’inchiesta è già partita.
l’autopsia. Tagli sul
in eleganti cofanetti singoli, oggi sono acquistabili in comode rate da soli € 50 al mese, 220 Lire Dall’autopsia, fissata dalla Pro-
Carlo Alberto
C cura, si attendono risposte. Un naso e sulla fronte
o in unica soluzione a €1.000. Re di Sardegna
R caso delicato. Non solo per il
Oro 900
O luogo dov’è avvenuto e per le
Peso gr 6,45
P modalità ancora incerte, ma an- ha riacceso le polemiche sulla
Incluso nel prezzo anche il prestigioso cofanetto Diam. mm. 21
D che perché si tratta del secondo permanenza delle persone nel-
a sei posti perfetto per contenere i due marenghi decesso in meno di un mese re- le camere di sicurezza. I radicali
e anche, se lo vorrà, altre quattro preziose monete d’oro 1861-1878 gistrato nella camera di sicurez- denunciano «l’inidoneità delle
che completano la collezione Ori d’Italia. 220 Lire za della questura fiorentina: il strutture». L’Ugl, con il segreta-
Vittorio Emanuele II
V 28 gennaio scorso, un altro ma- rio provinciale Luigi Ascione,
Re d’Italia rocchino di 27 anni, arrestato sottolinea «la mancanza di
Oro 900 poche ore prima, si è suicidato, un’adeguata assistenza medi-
Peso gr 6,45 stringendosi al collo una stri- ca». L’associazione dei funzio-
Diam. mm. 21 scia di coperta fissata alla grata nari di polizia invita il governo
della porta blindata. «a rivedere il decreto svuotacar-
Le ultime ore di vita di Rami ceri, là dove prevede la perma-
Per informazioni: 011.55.76.346 011.56.20.456 info@bolaffi.it - www.bolaffi.it Chaban, a quanto si è potuto ri- nenza dei fermati nelle questu-
Negozi Bolaffi: Torino, Via Cavour 17 - Milano, Via Manzoni 7 - Verona, Largo Gonella 1 - Roma, Via Condotti 23 costruire, sono state piuttosto re: quanti ne devono morire an-
Collezionismo dal 1890 movimentate. Gli agenti della cora?».
Polizia ferroviaria lo hanno ar- Francesco Alberti
restato venerdì notte dopo che © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Cronache 25 #

Foggia Erano in cinque: un diciottenne, tra i 15 e i 16 anni gli altri na», proprio come faceva il
«bel Renè» Vallanzasca, scelto
come nickname da uno degli

I rapinatori ragazzini arrestati sul profilo facebook.

Quella sera, nella farmacia
di Manfredonia, il bottino fu
piuttosto misero: 300 euro in
tutto da dividere in cinque. E,

che imparavano se i sospetti fossero conferma-

ti, anche le altre rapine che se-
condo gli inquirenti potrebbe-
ro essere attribuite allo stesso

dal film su Vallanzasca gruppo sono finite con qualche

decina di euro a testa.
«I loro genitori non gli han-
no mai negato nulla e ovvia-
mente sono sconvolti da quel-
I video in garage e il bel René su Facebook lo che vengono a sapere ades-
so» considera il maggiore Pa-
squale Del Gaudio, comandan-
I film per studiare da gang- nunce. E per tutti la probabilità Il filmato te del reparto operativo di Fog-
ster saranno pure istruttivi, se Fiction e realtà di finire nelle indagini su altre Un’immagine gia. «Anche se le famiglie di
uno aspira a fare il criminale, rapine locali: un’altra farmacia del filmato questi ragazzini non si posso-
ma mancano di dettagli. La ban- e un supermercato. della rapina no dire ricche, sono comunque
da di ragazzini di Manfredonia La rapina «Non c’entro niente, vi sba- del 10 tutte senza particolari proble-
(Foggia) che proprio dai film Il 10 febbraio scorso a gliate» ha provato a negare cia- febbraio mi economici, brava gente che
«imparava», in un garage, le Manfredonia (Foggia) una scuno di loro quando gli uomi- lavora», dice.
movenze dei delinquenti, ha farmacia è stata rapinata ni della compagnia di Manfre- passamontagna o si coprono te- ciste, quello con il coltello re- scene finali si vede il farmaci- I presunti baby rapinatori so-
scoperto con l’arrivo dei carabi- da cinque persone con armi donia hanno perquisito le loro sta e faccia con il cappuccio del- sta un passo più in là, un terzo sta, fino a quel momento fuori no tutti studenti iscritti alle
nieri le enormi differenze fra e volto coperto da cappucci case davanti alle espressioni la tuta. L’inquadratura successi- si toglie lo zainetto dalle spalle campo, che li insegue fuori, ne scuole superiori ma soltanto
fiction e realtà. sgomente dei genitori, operai o va è all’interno. Il ragazzo con per infilarci i soldi dopo l’aiuto blocca uno e lo trattiene per il due di loro frequentano le lezio-
Per esempio l’ab- impiegati che mai hanno avuto la pistola si avvicina alla cassa di un altro che apre la cassa, maglione fino a quando uno ni regolarmente (il diciottenne
bigliamento. Si a che fare con la giustizia. Sol- e la punta contro le due farma- mentre l’ultimo fa il palo. Nelle dei complici non torna indie- e uno dei sedicenni). «Forse
può mai girare tanto davanti all’evidenza qual- tro a liberarlo strattonando il averli beccati adesso, così gio-
per Manfredonia cuno, alla fine, ha ammesso. dottore. vani» considera uno degli in-
con quei pantalo- L’«evidenza» è anche il fil- Il nickname Le telecamere La divisione dei ruoli sem- quirenti, alla fine per loro sarà
ni e quel giubbot- mato della rapina del 10 febbra- Uno degli indagati Le telecamere della bra organizzata, come nei film un bene. Magari capiranno in
to per settimane io diffuso ieri dal comando pro- minorenni su Facebook sicurezza hanno ripreso che la gang «studiava» nel gara- tempo quale cattiva strada ave-
e poi infilarseli vinciale dei carabinieri di Fog- ge di uno di loro, attrezzato vano imboccato».
per andare a rapi- gia. Le telecamere esterne in- si faceva chiamare l’assalto e la fuga della con un vecchio televisore e un Giusi Fasano
nare una farma- quadrano i ragazzi della gang «Vallanzasca» banda di baby rapinatori videoregistratore. Armi in pu- Twitter:@GiusiFasano
cia dello stesso (di spalle) mentre si infilano il gno e «mani in alto è una rapi- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Comune? E si
può lasciare coltello, pistola
scacciacani e passamontagna
nel box usato come covo? E poi
la corporatura: in una comuni-
tà piccola è più facile riconosce-
re le persone dall’aspetto fisi-
co, ovvio. L’abc del rapinatore,
insomma, di cui però non c’è
traccia nei film come Il capo
dei capi, Vallanzasca - gli ange-
li del male, oppure la serie tele-
visiva Uno Bianca.
Sono questi i titoli delle vide-
ocassette usate come probabile
«allenamento» dalla banda di
cinque giovanissimi (uno solo
diciottenne, gli altri quattro fra
i 15 e i 16 anni) accusati di aver
rapinato, appunto, una farma-
cia di Manfredonia il 10 febbra-
io scorso. Due di loro — i sedi-
cenni che avevano le armi —
sono stati arrestati e affidati a
una comunità per minori, per
gli altri tre invece soltanto de-
Gli arresti
Ieri il comando provinciale
dei carabinieri di Foggia e
gli uomini della compagnia
di Manfredonia hanno
arrestato due minorenni
(15 e 16 anni, affidati poi a
una comunità) e hanno
denunciato altri due minori
e un 18enne per la rapina
del 10 febbraio
I film e il bottino
Nel garage di uno degli
indagati, che secondo
l’inchiesta era il punto di
ritrovo della baby gang,
sono stati sequestrati film
come «La uno bianca»,
«Il capo dei capi» e
«Vallanzasca» (nella foto
sopra una scena tratta da
quest’ultimo). La banda li
guardava per «imparare»

Epicentro in mare

Scosse di terremoto a Palermo

«Paura ma nessun danno»
Una forte scossa di terremoto (4.2 gradi della scala Richter)
è stata avvertita a Palermo intorno alle 21.43 di ieri. Poi
sono seguite altre due repliche di minore intensità: alle
21.48 (magnitudo 2.0) e alle 23.38 (2.3). Non si sarebbero
registrati danni a persone o cose ma sono state numerose
le telefonate arrivate al centralino dei vigili del fuoco da
parte di cittadini allarmati, anche da alcune zone della
provincia. L’intensità del sisma è stato rilevato dall’Istituto
nazionale di geofisica e di vulcanologia di Catania.
L’epicentro delle scosse — la prima durata alcuni secondi
ed è stata avvertita fino alle isole Eolie — è stato
localizzato in mare, tra il capoluogo siciliano e Ustica (a 22
chilometri a est dell’isola) e a 43 chilometri di profondità,
nella stessa area in cui il 6 settembre 2002, alle 3.20 di
notte, ne fu registrata una di magnitudo 5.6 Richter.
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Gran Bretagna

Riaperto il caso di Oki

Tra i sospettati c’è Restivo
È stato riaperto in Gran Bretagna il caso
dell’omicidio della studentessa sudcoreana
Jong-Ok Shin, detta Oki, uccisa il 12 luglio
2002 a Bournemouth, nel Dorset. Tra i
sospettati ora c’è anche Danilo Restivo (foto),
già condannato a 30 anni per l’omicidio di
Elisa Claps, uccisa a Potenza nel 1993, e al
carcere a vita per l’assassinio di Heather
Barnett (Bournemouth, 2002). Per la morte di Oki era stato
condannato all’ergastolo Omar Benguit, che si è sempre
proclamato innocente. Secondo quanto riferisce il
Bournemouth Echo, sarebbe stata la difesa di Benguit a
chiedere che il caso venisse riaperto, chiamando in causa
Restivo (che presenterà appello per le due condanne inflittegli)
e alcune analogie tra la morte di Oki e i delitti Claps e Barnett.
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26 Cronache
Clima Allerta, soprattutto sugli Appennini, per la formazione di valanghe
Dopo il grande freddo
la primavera in anticipo
L’esperto: 10 gradi sopra la media, e durerà a lungo
«È un momento davvero
favorevole per il nostro clima
con temperature al di sopra
delle medie stagionali e che
vanno a compensare, anche
nelle statistiche, l’ondata geli-
da di febbraio».
C’è quasi soddisfazione
nelle descrizioni scientifiche
di Massimiliano Pasqui del-
l’Istituto di biometeorologia
del Cnr. E così ci spiega la gra-
devole e imprevista anoma-
lia di cui possiamo godere.
Un anticiclone, che prima sta-
Anticiclone
Pasqui (Cnr): merito dello
stesso anticiclone delle
Azzorre che ha favorito il
gelo di febbraio
zionava in mezzo all’Oceano
Atlantico e che per la sua po-
sizione aveva favorito l’in-
gresso di aria fredda dalla Si-
beria, ora si è spostato pene-
trando con le sue propaggini
nel Mediterraneo. Questo ha
permesso che una massa
d’aria calda del Nordafrica
scivolasse verso la Penisola
invadendola col suo tepore.
«Ciò ha determinato una
spiccata anomalia termica —
precisa Pasqui — perché ab-
biamo temperature anche di
venti gradi centigradi, vale a
italia: 515249535254
Al parco dire una decina di gradi oltre
Assaggio di la norma. Insomma si è rove-
primavera anche al sciata la situazione: in febbra-
parco Sempione di io ne avevamo dieci di meno
Milano: gli alberi ed ora dieci di più».
sono ancora spogli, La bolla d’aria calda, co-
appena gemmati, munque, non si esaurirà tan-
ma in tanti hanno to facilmente perché nel frat-
scelto di trascorrere tempo sta per accadere un al-
il sabato sdraiati tro fatto dalle conseguenze
nei prati a prendere per fortuna altrettanto positi-
i primi raggi di sole ve. A partire da domani sulle
(Fotogramma) Alpi, tra la Svizzera e l’Au-
Codice cliente:
Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
21 febbraio
Il giorno
dopo
La porta di
Brandeburgo,
simbolo di
Berlino, e
Pariser Platz:
sembra che le
due fotografie
siano state
scattate in
due stagioni
diverse. E
invece, tra lo
scatto in alto
e quello in
basso, tra i
gruppi di
turisti in posa
sotto la neve
e quelli che
osservano lo
stesso rito ma
senza sciarpe
e cappelli,
sono passate
appena
ventiquattro
ore (Ansa)
22 febbraio
stria, si creerà un altro antici- «Ma intanto stiamo viven- in montagna sugli Appenni-
clone favorito dall’espansio- do un vero anticipo di prima- ni. La temperatura salita così
ne dell’anticiclone delle Az- vera — sottolinea Pasqui — repentinamente incide sul
zorre e quest’area di alta pres- che si protrarrà con buone manto nevoso e potrebbe
sione manterrà al Nord e al temperature e assenza di ven- causare cedimenti e valan-
Sud il sole e il suo calore. tilazione consentendo quel- ghe.
Tranne oggi e nella notte: per l’ambiente ideale che ci spin- «Mentre il freddo che ab-
l’infiltrazione di una pertur- ge fuori casa per le passeggia- biamo subito agli inizi di feb-
bazione da Nord-Est ci saran- te solitamente iniziate più tar- braio rappresentava qualco-
no piogge anche consistenti di». La favorevole condizio- sa di veramente anomalo —
lungo le coste adriatiche, nel ne, tuttavia, crea pure qual- precisa l’esperto del Cnr — le
Centro e nel Meridione della che pericolo da non sottova- variazioni di questi giorni ap-
Penisola accompagnate da lutare, soprattutto per chi va partengono alla tradizionale
un lieve calo del termome- circolazione del mese di feb-
tro. Ma si tratta, appunto, di braio con qualche gradevole
una brevissima fase, di un in- La pioggia sorpresa. Un anticipo di pri-
tervallo in questo piacevole Oggi una breve tregua mavera garantisce il buonu-
clima, perché intanto stanno con piogge anche more oltre a un accentuato
per arrivare le correnti atlan- benessere fisico».
tiche tipiche del periodo che consistenti nel Centro Giovanni Caprara
ci porteranno l’aria primave- e nel Meridione twitter@giovannicaprara
rile intorno al 6 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
✒
La lettera aperta
«Gli atenei e la riforma frettolosa»
Al ministro dell’Istruzione
Laureata con lode in Lingue (1981),
prima del corso; nella carriera di
anglista incontro alcuni «baroni» che
trovano la mia ricerca «originale», ma
molti apprezzano. Dopo il prestigioso
Australian-European Award (1985),
scelgo di riportare cervello e cuore in
Italia; di ruolo a scuola, giovane
ricercatrice a 29 anni, giovane
associata a 40 anni (concorso
nazionale), giovane ordinaria a 44 anni
(concorso locale), giovane direttrice di
dipartimento a 48 anni, giovanissima
preside a 49 anni, ancor più giovane Il ministro allo Zen
presidente della Conferenza dei presidi
a 50 anni. Faccio ricerca Il ministro dell'Istruzione Francesco
internazionale. La Facoltà che presiedo, Profumo (al centro, Ansa) ha visitato
Università di Udine, è da nove anni la scuola «Falcone». Contestazioni
prima per il Censis. nella cittadella universitaria
Devo gestire una riforma che non
approvo e non capisco, sarò diventata
vecchia? Mi chiedo, con il Nobel Kari Mullis, chi
Era un lavoro entusiasmante, centrato controlla la bottega? Dov’è lo spiraglio
su studenti, didattica e ricerca; ora per il progresso interiore, sociale e
studiamo decreti astrusi, sostituiti da culturale e non solo economico del
altri che li contraddicono; siamo nostro Paese?
premiati se laureiamo in fretta; Credo di poter fare la differenza per
demoliamo le Facoltà in favore dei un’Istituzione che mi onoro di servire
Dipartimenti (avranno mille da 30 anni, così come hanno fatto mio
competenze e mi chiedo come si farà) padre Luigi Riem, Medaglia d’oro alla
solo perché gli americani fanno così, Pubblica istruzione e alla Sanità, e mia
ma i Paesi anglofoni invidiano il nostro madre Ines Argia de Vescovi, profuga
sistema. La bibliometria è in disuso e istriana, antesignana di tutte le
noi l’adottiamo, in ritardo e metodologie didattiche odierne.
malamente: la valutazione non Caro ministro, spero Tu sia
premierà il merito. Brillanti abbastanza giovane e mi risponda.
addottorati/e sono a spasso o all’estero Grazie
(molti/e oltre i 40). Antonella Riem
Internazionalizziamo e sul sito Presidente della Conferenza
dell’Anvur leggo le bio in inglese con permanente di lingue
banali errori di lingua. e letterature straniere
 Codice cliente:

Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

Cronache 27 #

A rischio
Le meraviglie e il degrado Da sinistra, tre
gioielli di Pompei:
un particolare
della «Battaglia
di Alessandro»
nella Casa del Fauno,
il «Cave canem»,
le Terme Suburbane.
Accanto invece
le testimonianze
dell’incuria: due
mosaici rovinati e
il rosso pompeiano
bagnato dalla pioggia

Gli scavi Fino a due mesi fa c’erano solo 4 operai, ora 22 assunzioni architetto, responsabile del-
l’Osservatorio culturale della
Regione. Poi spiega, scuoten-

Mosaici ridotti a cubetti do la testa: «La verità è che a

Pompei fino a due mesi fa
non esistevano altro se non
quattro operai non specializ-
zati che dovevano badare a

I crolli nascosti di Pompei tutti e 66 ettari di scavi. Oggi

Per ognuno di cui si ha notizia nove restano nell’ombra
Lentamente muore, Pom-
pei. Al di là del clamore di
crolli imponenti e fragorosi.
Lentamente muoiono, gli sca-
vi archeologici più famosi del
mondo. Guardare, per crede-
re.
Le tre foto che pubblichia-
mo qui sopra basterebbero
da sole. Ma purtroppo sono
soltanto un esempio. Appar-
tengono ad un album fin trop-
po documentato e cospicuo.
Sono state scattate qualche
giorno fa. Obiettivi implacabi-
li sopra un patrimonio del-
l’umanità gettato alle ortiche.
Allo sbando. La parola manu-
tenzione ordinaria non esiste
nel vocabolario di chi gesti-
sce oggi il patrimonio di Pom-
pei.
Guardare per credere. Cosa
c’è di più famoso a Pompei
del rosso «pompeiano»? Oggi
c’è la pioggia, che massacra il
patrimonio. Perché nessuno
si è premurato di mettere un
tetto sopra l’affresco della do-
mus nella zona dei teatri (rap-
presentata nella foto). Ma
nessuno ha pensato neanche
di proteggere il mosaico della
Casa del Fauno: è sommerso
dall’acqua, da quasi due setti-
mane. E le tessere salteranno
come birilli, ora che l’acqua
sta divorando la malta.
Lentamente muore, Pom-
pei. Camminare per le rovine,
per capire. I mosaici ridotti a
cubetti, neanche fossero i pez-
zi di costruzioni per bambini.
Nella regio VI, nella via di
Mercurio, quei cubetti del
mosaico stanno lì abbandona-
ti e divelti chissà più da quan-
to tempo, ormai.
Dimenticati come i mosai-
ci della casa di Cecilio Giocon-
do dove il muschio ha preso
possesso di un affresco che
non potremo vedere mai più.
E dire che questa domus era
stata inserita nel progetto di
restauro dei fondi europei.
Sei anni fa furono spesi quasi
nove milioni di euro per siste-
mare la casa di Cecilio Gio-
condo insieme ad altre quat-
tro case. Dopo il restauro la
domus non è mai più stata
aperta al pubblico.
Del resto oggi si contano
sulla punta delle dita le do-
mus che possono essere visi-
tate. C’è la domus del Menan-
dro, fra queste. Entrate den-
tro e guardate le pitture delle
sue sale: sembrano essere ri-
maste vittime di un vandalo
incallito. Semplicemente non
L’architetto
«Qui non esiste
più da tempo la figura
professionale
del mosaicista»
sono state fatte 22 assunzio-
ni: 10 archeologi, 8 architetti,
2 amministrativi. Ma oltre
Pompei devono occuparsi di
Ercolano, Napoli e tutti gli al-
tri beni della Provincia».
In attesa dei
nuovi fondi euro-
pei (davvero i 105
milioni saranno
tutti per questi sca-
vi, alla fine?) a
Pompei non si rie-
sce a capire per-
ché i tanti milioni
di fondi annuncia-
ti con spot negli
anni scorsi duran-
te le varie fasi di
commissariamen-
to non sono mai fi-
niti nelle domus,
o nei teatri, o sulle
pitture o sugli af-
freschi. Dove sono
finiti, invece?
Nella casa dei Ca-
sti Amanti 4 milio-
ni ci sono finiti.
L’allora commissa-
rio Marcello Fiori
sono mai state protette. Cura- definì questo il «cantiere even-
te. to». Sono passati due anni.
Dimenticate, come i mosai- L’evento oggi è che il cantiere
ci, tanti, che a Pompei sono non si ancora mosso da lì.
in balia di tutti gli eventi. Nel- Lentamente muore, Pom-
la Casa del Fauno nemmeno pei. Al di là del clamore dei
la copia della bellissima «Bat- crolli. «La verità è che a voler
taglia di Alessandro», in uno essere ottimisti negli scavi ad
dei saloni laterali, è rimasta ogni crollo di cui si ha notizia
indenne, attraversata com’è ne corrispondono almeno no-
longitudinalmente da una le- ve che rimangono nell’om-
sione piuttosto profonda. bra», garantisce l’architetto Ir-
Semplicemente nessuno si è lando, facendo i suoi calcoli
mai premurato di protegger- drammatici: «Un crollo per
la. ogni Regio in cui è suddivisa
«Semplicemente a Pompei l’antica città romana. Un vero
non esiste più da tempo la fi- strazio».
gura professionale del mosai- Alessandra Arachi
cista», dice Antonio Irlando, © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso I 900 animali in arrivo dalla Cina sono destinati a una multinazionale di Monza. Brambilla: denuncia a Procura e Nas

«Basta vivisezione», corsa per salvare le scimmie
CORREZZANA (Monza) — Si
muove un ex ministro, si muo-
ve una parlamentare da sempre
in prima linea nelle battaglie
animaliste; e presto potrebbe
muoversi anche la magistratu-
ra: il nuovo fronte della batta-
glia contro la vivisezione è un
capannone senza insegne e sen-
za nemmeno numero civico alla
periferia di Correzzana, paese a
pochi chilometri da Monza. In
quella specie di sede fantasma
c’è la Harlan, azienda che si oc-
cupa dell’allevamento e della cu-
stodia di animali destinati alla
sperimentazione scientifica. Se-
condo le associazioni animali-
ste qui sono già arrivati dalla Ci-
na 150 scimmie — macachi per
la precisione — e altre 750 sono
in viaggio, tutte destinate a mor-
te certa in seguito a crudeli pra-
tiche di laboratorio.
Gli attivisti anti vivisezione
che per mesi si erano dati appun-
tamento a Montichiari (Bre-
scia), dove ha sede l’allevamen-
to Green Hill — una «fabbrica»
di cavie destinate alla vivisezio-
ne — avevano preannunciato
che si sarebbero spostati alla
Zoo di Budapest
La baby-giraffa
alta un metro e 70
Fiocco rosa allo zoo di Budapest: la giraffa
Santana ha dato alla luce una baby-giraffa.
Nata da una settimana, la «piccola» misura
già 170 centimetri (foto Afp)
Harlan di Correzzana, altra azien-
da che maneggia animali da la-
boratorio. Il tam tam dice che
qui stanno per arrivare — e il
trasporto è già in parte compiu-
to — 900 primati provenienti
dalla Cina e già sbarcati a Fiumi-
cino. La catena anti vivisezioni-
sta che già si era dispiegata nel
caso della Green Hill si è nuova-
mente rimessa in moto. Subito
dopo la denuncia l’ex ministro
del turismo Michela Vittoria
Brambilla ha presentato una
denuncia alla Procura di
Monza, una ai Nas e un’inter-
rogazione parlamentare.
Tre documenti con un co-
mune denominatore: accer-
tare le condizioni di vita de-
gli animali all’interno della
Harlan in base alla legge che
obbliga gli allevamenti a ga-
rantire spazio, luce e condi-
zioni igieniche ottimali
per gli animali. «E in quel
capannone così piccolo è
impossibile che per 900
scimmie siano rispettati i
criteri di legge: la magistra-
tura deve intervenire subito
e fermare l’attività della Har-
lan», dice l’ex ministro del turi-
smo, che chiede anche che sia ri-
costruita l’intera catena di auto-
rizzazioni che ha fatto arrivare
gli esemplari in Italia: «Voglia-
mo sapere chi materialmente ha
firmato l’ok all’import di quegli
animali, le responsabilità devo-
no emergere con chiarezza».
Tempo poche ore e anche il
governo interviene sulla que-
stione con una nota ufficiale del
ministro della Salute Renato Bal-
duzzi. Quest’ultimo ha disposto
controlli sull’ingresso delle
scimmie in Italia e ha aggiunto
che terrà monitorata a partire
da oggi l’attività dell’azienda
brianzola (che ha una sede an-
che in Friuli). In attesa che le ve-
rifiche delle autorità sanitarie
arrivino a compimento, chiari-
scono le loro accuse i rappresen-
tanti di «100% animalisti», la si-
gla che ha portato in primo pia-
no il caso: «Siamo di fronte a
La protesta una pratica non solo crudele —
Il blitz davanti sottolinea il portavoce Marco
alla Harlan di Mocavero — ma anche inutile
Correzzana dal punto di vista scientifico: ci
in una foto sono precedenti celebri che cer-
tratta dal sito tificano l’inattendibilità dei test
«100% scientifici sugli animali».
animalisti». In serata Michela Vittoria
A sinistra, Brambilla ha rimarcato la sua
esemplare soddisfazione per la mobilita-
di macaco zione attorno al caso Harlan:
«Queste lobbies devono sapere
che in Italia non potranno più
fare i loro interessi: Parlamento
e Regione Lombardia stanno
per varare leggi che di fatto
bloccheranno l’attività di azien-
de come Green Hill e Harlan.
Ma è solo il primo passo: dob-
biamo arrivare a una norma
che proibisca l’allevamento e la
sperimentazione con ogni gene-
re di animale».
Nessuna replica per il mo-
mento dalla ditta di Correzzana:
l’unica persona presente ieri in
azienda ha negato persino che
quello fosse l’allevamento al
centro delle polemiche.
Claudio Del Frate
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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28 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera


Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
✓ Due milioni non studiano né lavorano,
in centomila ogni anno fanno le valigie
Insicuri ma concreti, sono loro il futuro
QUEI GIOVANI
DA CUI RIPARTIRE
Precari, digitali, viaggiatori, cosmopoliti
A
vete vent’anni e la vi-
ta davanti. Ma il vo-
stro domani si gioca
adesso. Tutti parlano
di voi perché i vostri
gusti, consumi e ta-
lenti sono parte integrante dell’Ita-
lia di oggi. Siete gli eredi di un Pae-
se in crisi. Avete padri che non ven-
gono messi in discussione, fratelli
maggiori ancora incerti sul ruolo
che avranno nella società. Avete
vent’anni e una certezza: il vostro
futuro sarà più difficile del loro.
Meno sicuro e garantito, forse più
stimolante e sorprendente. Co-
munque da reinventare, riparten-
do da zero.
Nel 2009 i neotrentenni si erano
riconosciuti nella Generazione
mille euro, così battezzata per lo
standard delle loro buste paga. Og-
gi, a soli tre anni di distanza, a
quella cifra che vale meno di ieri
ci si arriva in pochi. Precari o a
tempo «indeterminato». Nei pri-
mi nove mesi del 2011 sono anda-
ti in fumo altri 80 mila posti tra i
giovani. Secondo le ultime rileva-
zioni Istat ci sono due milioni di
italiani tra i 15 e i 29 anni che non
studiano né hanno un impiego. Il
tasso di disoccupazione giovanile
Capitale umano
Ragazzi cresciuti
con esperienze
e conoscenze che il sistema
non è in grado di assorbire
nel nostro Paese, per l’Eurostat, è
cresciuto fino al 28,2%, ai livelli di
Irlanda e Portogallo. Dati ancora
lontani dal 45,8 della Grecia e dal
47,8 della Spagna. Ma anche dalla
gioventù francese (22,8%) e tede-
sca (8,6%). Rispetto al 2007, anno
precedente alla crisi economico-fi-
nanziaria, abbiamo 830 mila disoc-
cupati under 30 in più. Perdita
che approfondisce il solco tra il
Nord e il Sud, dove il tasso è quasi
doppio.
La verità, ha detto nei giorni
scorsi il presidente della Repubbli-
ca Giorgio Napolitano, è che la
condizione dei giovani è la spina
nel fianco del nostro Paese. L’in-
gresso nel mondo del lavoro è mol-
to lontano da quello dei coetanei
scandinavi: l’80% di norvegesi e da-
nesi trova lavoro nel primo anno
al termine degli studi. Da noi si
viaggia spediti solo sulla corsia de-
gli stage non pagati (il 52,4%) o
sottopagati (il 14% non supera i
250 euro di rimborsi). Qualche se-
gnale positivo, tuttavia, a cercarlo,
c’è: nei primi tre mesi del 2012 i
giovani che hanno aperto una dit-
ta sono stati 19 mila a fronte di 18
mila assunzioni a tempo indeter-
minato. Ma non basta.
La vostra sfida è essere i prototi-
pi di voi stessi e dell’Italia di do-
mani. Una generazione che ripar-
te dal Punto Zero. Con strumenti
.0
Su Facebook
Una pagina Facebook dove ospiteremo da
domenica prossima i vostri contribuiti sulle
inchieste. Aspettiamo foto, video, commenti e
storie capaci di raccontare l’universo giovanile
italiano. A ogni nuova puntata, il contenuto
più significativo sarà pubblicato sul quotidiano
vecchi e nuovi, la Costituzione in
testa e i social network sul cellula-
re, per rifondare e rilanciare la so-
cietà. Siete divisi da mille differen-
ze, ma uniti da una crisi economi-
ca che rende tutti più insicuri. Le
nuove tecnologie vi fanno sentire
nel mondo anche se vivete in un
paesino di 800 abitanti. E la cultu-
ra pop — da Lady Gaga ai reality
— vi rincorre nei bar alla moda di
Roma e in quelli con luci al neon
di provincia. Siete una generazio-
ne fai da te digitale, in continua
condivisione di problemi, gusti,
esperienze. Sempre connessi,
Su Twitter
Linkeremo quotidianamente le notizie sui
giovani di tutto il mondo. Ma sarete anche voi
a segnalarci notizie e curiosità. Raccogliamo la
sfida del giornalismo partecipativo: seguiremo
tutti i nostri follower e insieme scriveremo ogni
giorno il «Ventenni d’Italia Daily» su Twitter
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Cronache 29
20
enni
d’Italia
la Generazione.Zero
viaggiate e vestite low cost, avete
amicizie transnazionali.
Vivete in società multiculturali
e famiglie sempre più allargate. Il
vero patrimonio, per chi ce l’ha, è
la pensione dei nonni, lo stipen-
dio dei genitori, magari l’apparta-
mento comprato durante il boom
economico. Un ammortizzatore so-
ciale utile per i precari, che però
rischia di rinviare la stagione del-
l’indipendenza. Il 60% dei single
tra i 18 e i 34 anni vive ancora a
casa. Qualcuno prova a trovare sta-
bilità nel matrimonio. Oppure sce-
glie una convivenza tra amici per
risparmiare sull’affitto.
Siete cresciuti con grandi aspet-
tative, vi è stato detto di far bene
negli studi, coltivare interessi e
ambizioni, credere nel merito per-
ché dovrete confrontarvi con una
concorrenza globale e agguerrita.
Avete un bagaglio di esperienze e
conoscenze che il sistema italia-
no non è in grado di assorbire. Co-
me mettete a frutto il vostro capi-
tale umano e culturale? Qualcuno
considera la flessibilità un’occa-
sione per sbloccare un mercato
del lavoro impantanato. E se è an-
cora molto difficile inventarsi
un’attività ex novo, chi può cam-
bia aria, cercando all’estero le oc-
casioni negate da università e da
aziende italiane. Le classifiche di-
cono che sono circa 100 mila i gio-
vani che ogni anno fanno le vali-
gie per andare via. In tanti se la
prendono con le vecchie pratiche
clientelari, con quelle amicizie
che aiutano sempre gli altri. Rico-
minciare a credere nella politica è
una delle sfide più dure della Ge-
nerazione Punto Zero. Alcuni ci
riescono lontano dai partiti e dal
«Palazzo»: volontariato, difesa
dell’ambiente, diritti civili. E non
sempre i media tradizionali lo
hanno recepito.
Per questo, proveremo a raccon-
tare i vostri sogni e le vostre pau-
re, le storie di successo e i fallimen-
ti, le aspettative e le disillusioni.
Perché nessuno, dopo avervi ascol-
L’iniziativa del Corriere tato, possa trovarsi come i pesci di
cui parlava lo scrittore americano
L’inchiesta A vere da 20 a 30 anni in Italia. Questo articolo dà il via a un’inchiesta a
puntate sull’Italia più giovane. Lavoro, famiglia, sentimenti, rapporto
con le tecnologie, miti culturali e nuove forme di socialità. Cercheremo di
David Foster Wallace. Alla doman-
da del pesce più anziano «Buon-
giorno ragazzi, com’è oggi l’ac-
a puntate dare voce a una generazione che deve gettare le fondamenta della propria
vita, professionale e personale, in una fase di crisi globale con pochi
qua?» quelli rispondevano perples-
si: «E che diavolo è l’acqua?». Chie-
sui figli precedenti storici. Il nuovo spazio di dialogo online partirà in coincidenza
con la prima puntata sul giornale, la prossima settimana, dedicata a due
classi di liceo raccontate a cinque anni dal diploma. Sette giornalisti tra i
deremo a voi di spiegare com’è
avere vent’anni, oggi, in Italia. Per
capire com’è l’acqua in cui nuotia-
più giovani del Corriere della Sera raccoglieranno storie e idee, mo e cominciare, insieme, ad abita-
esperimenti e proposte. Solferino 28/anni sarà il nostro appuntamento re l’Italia di domani. Ripartiamo
settimanale con la Generazione Punto Zero. da voi. Generazione Punto Zero.
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Italia punto e a capo?
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Su Corriere.it
Un blog su Corriere.it pensato per mettere
in circolo le idee dei ventenni e di tutti quelli
che scommettono sul futuro. Raccontateci
successi, sconfitte, progetti. Con contributi
e dibattiti quotidiani, proveremo a disegnare Gli autori: Benedetta Argentieri, Serena Danna, Chiara Maffioletti, Luca
una mappa dell’Italia più giovane Mastrantonio, Maria Serena Natale, Massimo Sideri e Giacomo Valtolina
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30 Cronache italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Pieghe
di Gian Luigi Paracchini

Sembra il pianeta
dei divini mondani
Ma dove andate
vestite per il cocktail?
Non è tenera la notte ma tenerissima
guardando che cosa sfila in pedana. E non
soltanto per lo sfavillio a profusione e certe
mise da tappeto rosso, ma per l’abbondante
scelta di abiti che una volta chiamavamo
impegnativi. Se il solito marziano, non
avendo alternative, si fiondasse alle ultime
passerelle (New York compresa, Parigi si Bottega Veneta L’eleganza altera del tubino
vedrà) avrebbe l’impressione d’essere con le spalle di pelliccia e i guanti di pelle
planato in un pianeta di divini mondani.
Dove si vive soprattutto dalle 18.30 (ora del
cocktail) in poi, senza problemi né sveglie
mattutine che rompano l’incantesimo. Abiti
spesso affascinanti, come nell’ultima parte
della collezione di Bottega Veneta, con lanci
di lampi fitzgeraldiani all’età del jazz e di
favolose feste notturne come abbiamo visto
nei sogni di Woody Allen versione «midnight
in Paris». Sostengono gli esperti di psicologia
Jil Sander
sociale che i passaggi economici difficili
moltiplichino cura della persona e aspettative
Raf Simons lascia con una
ludiche: dunque saremmo perfettamente in
linea. A fine sfilata di Bottega Veneta un
blackout ha provocato l’effetto notte: certi
collezione molto «parigina»
segni non vengono mai per caso. Lo sfogo di Armani: basta
Ritorni in campo
Le similitudini fra moda e calcio sono un
azzardo estremo mai apprezzato dagli stilisti.
tacchi e look troppo sexy
Però la storia che sta appassionando i tifosi MILANO — Forse è successo quando qualche
della moda e cioè dell’addio con lacrima di grande si è ritirato. Ma anche no, non così come
Raf Simons, propedeutico al ritorno in ieri a show Jil Sander concluso. Con tutta la sala
panchina di Jil Sander, ricorda davvero il vai in piedi e tanti occhi arrossati e bagnati. Persino
e vieni di certi mitici allenatori. Personaggi Anna Wintour, l’algida direttora di Vogue Usa, è
che dopo aver lanciato una squadra la scattata, d’impulso. Ragione e sentimento: per
lasciano, poi ci ripensano e via un altro giro. la meravigliosa sfilata e per lo stilista che lascia-
La signora Jil ha mollato nel 2000 per to. Raf Simons è costretto a uscire due volte: la
rientrare 3 anni dopo. È uscita nuovamente prima di prassi, mentre la seconda richiamato
nel 2004 e ora sta per ritornare in campo: le da scrosci, urla e tam tam di piedi. Ed è lì che
hanno già preparato i fiori. Ma i ritorni fanno non ce l’ha fatta: lacrime e singhiozzi dopo sette
bene? Bisogna vedere come finirà il anni in un crescendo di soddisfazioni e consen-
campionario. si. Non ci sono screzi tra società e persona. Sepa-
razione consensuale. E si dice che il belga sia in
Le mani nei capelli Jil Sander arrivo da Dior, ma sono voci. Sicuro da Jil San-
Rilassante andare dal parrucchiere, eh? Ma der il ritorno di Jil Sander. Certo che ad ogni
per le modelle non è così. Flash nel Gli abiti creati uscita ieri molti sorrisi d’intesa: un capo dopo
pre-sfilata di Just Cavalli, dove una accostando la maglieria l’altro, di un’eleganza toccante, sembravano pre-
quindicina di acconciatori (dell’inglese sottile da lingerie al sagio di un futuro molto parigino. Donne di una
Malcom Edwards) si sta accanendo sulle panno delle gonne, bellezza disarmante, vestite con cappe-cappotti
povere ragazze. In pochi minuti devono oppure mescolando di cachemire double nei colori di certe rose da
trasformare teste che sulla precedente punti diversi di tricot. collezione e poi abiti corolla o tutti una costru-
passerella erano affogate nel gel, in nuvole di Nella pagina accanto, zione sbieco o pinzati qua e là con una delicatez-
solare vaporosità o viceversa. Sono la sequenza della za da stilista magico. Ancora moderne per bene
omaccioni rasati con muscolose braccia e commozione alla Grace Kelly o Audrey Hepburn, come nella
spalle interamente coperte da quella che di Raf Simons stagione scorsa. Sottili, eteree, romantiche ma
sembrerebbe l’opera omnia del tatuaggio. mai nostalgiche, addirittura avanti con l’abi-
Brandiscono spazzole e phon come armi ma to-bustier tradotto in vernice nera o le décolleté
le ragazze non fanno una piega: con loro a punta sempre segnate da tocchi fluo. Un addio
sanno di non correre nessun tipo di rischio. indimenticabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sfilata veloce, incisiva e super chic da Bottega

Il concorso
Le presentazioni È il decennio che più ispira gli stilisti. La gonna pantalone di Luisa Spagnoli, il trompe l’oeil di Malìparmi

Volumi over, laccio in vita: l’energia dei 70

MILANO — La moda ricerca di paillettes. I panta rosa
l’energia degli Anni 70. Cappotti shocking sono abbinati al gilet
e giacche dai volumi over, la vita verde oliva che sembra pelliccia
segnata da un laccio in cuoio. e invece è mohair, le scarpe s’in-
Agnona interpreta perfettamente dossano con il calzino da uomo.
il nuovo stile sofisticato ma co- Da Mantù abiti e t-shirt recupe- Finalisti Lady San Pedro, prima a sinistra, e Guardiani
modo. La maglia ocra è una giac- rano i tessuti barocchi dell’alta
ca doppiopetto, il cappottino moda. Lo stilista Gigi Vezzola
squadrato in Astrakan blu petro-
lio ha il bordo in astrakan. La
spiega che i pannelli verticali di
tessuto e colore diversi (lapislaz-
Le scarpe farfalla
giacca arancio recupera il tessuto
spazzolino lanciato dalla griffe
zuli, rubino) sono il trucco per
assottigliare la silhouette dei vo-
sul podio di Guardiani
50 anni fa. A proposito di Seven- lumi over. Dagli abiti agli acces-
ties, Luisa Spagnoli ripropone la sori: mentre Valextra festeggia i Con le Flutterby shoes (da flutter, battito delle ali) la
gonna pantalone marron svasata 75 anni con la clutch Lotus ispi- 27enne Lady San Pedro, originaria delle Filippine, si è
o pieghettata portata col fedora rata al design di Patrizia Pozzi, aggiudicata il primo posto del concorso lanciato da Alberto
di feltro a tesa larga e la blusa in L’Autre Chose riedita il mocassi- Guardiani (con il magazine I-D) tra 700 partecipanti. La
seta a stampe geometriche, un no Anni 70 ma in cavallino e ret- ragazza, che nella vita fa la designer pubblicitaria, è stata
po’ Diane Keaton di Io e Annie. tile e Philipp Plein crea décolleté festeggiata l’altra sera a 10CorsoComo davanti alle sue
Geometrie e squadrature an- ragnatela tempestate di brillanti. décolleté in camoscio rosso con il tacco a forma di farfalla
che da Piazza Sempione. Bianco, «Le nuove calzature sono una dipinto a mano, insieme al 2˚ e 3˚ classificato. L’azienda
nero, grigio si fondono nei cap- sintesi degli opposti di yin e marchigiana per il prossimo inverno sviluppa la
potti di lana ispirati alla sartoria yang», dice Giuseppe Zanotti collezione da sera ispirata al barocco: sandali plateau a
maschile. Tutti parlano di so- che rievoca la Parigi Anni 80 per goccia oro o camouflage e tronchetti effetto vernice
vrapposizioni e trompe l’oeil an- sandali neri in suède legati al pie- serigrafata. Per il giorno c’è la versione femminile
che da Malìparmi. La gonna aran- de con una scultura in ottone da dei modelli da uomo: lo stivale in pelle da
cio in panno ha spacchi laterali gladiatore. La scarpa del 2013? cavallo, le francesine grigie con le stringhe in
che si aprono sulla sottoveste co- «La décolleté. Quando la donna cuoio a contrasto viola. Per la pioggia c’è la
lor carne come la blusa: in realtà scende dai tacchi indossa le sne- nuova serie di stivali in gomma
si tratta di un unico vestito. Il akers». Guardiani sport.
cappotto reversibile è indossato Maria Teresa Veneziani © RIPRODUZIONE RISERVATA

con l’abitino che si apre su lembi © RIPRODUZIONE RISERVATA

 Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Cronache 31

Uniqueness

Decadenza
con tocco
sportivo
Scherzando si definisce una
«romantica psichedelica»
Alessandra Facchinetti. Ieri
in Triennale la stilista ha
presentato la sua linea
Uniqueness, realizzata con
Pinko: 19 look (che avevano
sfilato a Parigi) ma questa
volta con la particolarità di
andare in vendita subito
dopo lo show sul sito
cast.uniqueness.com.
Abiti a sacchetto in seta,
gonne a pieghe morbide
Emporio Armani I nuovi completi con Sportmax L’ispirazione Japan per Antonio Marras Le stoffe dei ricordi Pucci La pelliccia colorata sopra Genny La pelliccia in dégradé al blu appena riprese in vita,
i pantaloni corti sopra al ginocchio questi ricami che ricordano i samurai per il cappotto dal doppio colletto all’abito di pelle dorata mezzanotte, passando dal rosso cupo portate con bluse in voile
nei toni dell’oro, del carne,
arancio, giallo lime e
e porta la sua giovane donna a sbirciare (e ruba- vinaccia «il nuovo nero».

l’addio fra le lacrime ni che hanno sempre quel tocco spigliato e sba-
re) nel guardaroba del suo fidanzato/mari-
to/amante, magari per rubargli la giacca dello
smoking o il cappotto e indossarla sulle spalle:
atteggiamento molto chic. Collezione dettaglia-
tissima nel sottile gioco del maschile/femminile
anche per la seconda di Genny firmata Gabriele
Colangelo e ispirata alle orchidee di Georgia
Sono indossati con giacche
in broccato doppiopetto o il
giubbotto in pelle. Gli abiti
lunghi dai toni tenui hanno
stampe tattoo. Così il
barocco sfiora il rock. E poi
tanti bijoux: triple catene e
razzino che sdrammatizza: per esempio il volant O’Keeffe. Si ritrovano i colori e le venature di ali d’aquila.
sulla giacchetta (piccole, strizzate in vita), il da- quelle tele i resto è opera dell’arte di uno stilista Facchinetti parla di stile
vantino di ruches sul tubino (di velluto, spesso) che ama le lavorazioni. Nulla è semplice ma tut- basic romantic. «Gli abiti
o il pantalone corto (di ogni tessuto) al ginoc- to è leggero: dalla pelliccia di volpe degradé dal sono una sintesi delle mie
chio indossato ovunque. E il nuovo è suggerito, rosa al blu mezzanotte, ai cappotti in bouclé trat- ossessioni. Avevo voglia di
al posto dei leggings: la braghetta (fermata da tato al carbonio o agli abiti di gabbia di garza. E’ oro, di un atteggiamento
un polsino) è ovunque, sotto le gonne, gli abiti, un giardino d’inverno filtrato dai colori artificia- rilassato ma sofisticato».
i maxi pull, i pellicciotti in Mongolia (ma è mon- li dell’obiettivo quello che si vede sulle sete e Come si rinnova la moda
tone) colorata come la tavolozza di un pittore), i sui fil coupé degli abiti "vortice" (ma anche cap- oggi? «A rendere
giubbotti, le cappe o nel completo a ripensare a pottini e pellicce e caban) cioè leggermente contemporanea la decadenza
Veneta. Tomas Maier va avanti spedito per la nuove proporzioni e è il tocco sportivo», spiega la
Bottega Veneta e Marras
❜❜
sua strada lastricata di lusso e classe, che signifi- usi. Colori armaniani: stilista convertita al
cano lavorazioni incredibili e un innato senso Il tacco a rocchetto nero, blu, grigio, ver- web. «Sono su
dell'eleganza. Voli di riferimento ai classici Qua- di Bottega Veneta, che dà de, rosso. A sorpresa Facebook ma
ranta e Cinquanta: la gonna sotto il ginocchio, il molti tacchi bassi, le ra- Non paragonatemi a Gucci soprattutto sono
robe manteau, il tailleur con la giacchetta dop- un tocco di ironia all’intero look gazze ci guadagnano in malata di
piopetto, i tubini di jersey, i lunghi alla Greta Lo struggente romanticismo portamento: «Basta
e Prada: io faccio moda, twitter.
Garbo. Silhouette lunga ma soprattutto un paio della gonna dritta al ginocchio con tutte queste valchi- abbigliamento. Fanno anche Mi piace il
di stivali aderenti con un tacco a rocchetto da 5 di Antonio Marras rie/escort - sostiene lo loro del buon prêt-à-porter, rapporto di
centimetri che hanno dato un tocco di intelli- stilista -, ritorniamo a scambio
gente ironia. donne che camminano ma i grandi fatturati li fanno continuo.
E un certo non so che fa sorridere anche al e siedono con natura- con le scarpe e le borse Vorrei creare
passaggio delle giovani donne di Emporio Arma- lezza». Prendere nota. Giorgio Armani una sorta di
Non hanno certo bi- factory on line,
sogno di essere redar- un laboratorio
L’iniziativa guite le donne di Antonio Marras; anche se qual- drappeggiati su se stessi di Silvio Betterelli, gio- virtuale aperto
che volta si permettono il tacco alto non perdo- vane talentuoso ben impostato su un’eleganza ai
Non solo moda. Ha a che vedere con i grandi vini (e con la no mai la loro elegante fierezza. Si ispira a Milly internazionale. suggerimenti
Ferragamo, beneficenza) l’ultima iniziativa di Ferragamo che in occasione di (1905-1980), cantante milanesi giramondo, lo Originalità sulla scelta del tema, le arti mar- di fotografi,
«Benvenuto Brunello» — l’anteprima mondiale in cui viene stilista sardo. La immagina partire e tornare nel- ziali, da Sportmax: ora una cinta da judoka stret- artisti,
il Brunello presentata l’annata che sta per essere lanciata sul mercato — ha la sua Milano carica delle stoffe dei suoi raccon- ta in vita, ora un accenno di giacca kimono, ora designer. Il
presentato il disegno della piastrella celebrativa della ti (i tweed delle giacche dei suoi amori, i velluti un giubbino trapuntato come certe divise da ta- mio
e le t-shirt vendemmia 2011, riproducendolo su 6.000 t-shirt e 500 felpe
messe in vendita per finanziare l’acquisto di un’ambulanza per
dei suoi abiti di scena, i damaschi delle case che
visse) che fa poi rivivere in un guardaroba di
tami, ora un pantalone vagamente da karate.
Ben inteso la collezione resta ben salda su ele-
compito
sarà quello
benefiche la Confraternita della Misericordia di Montalcino.
«Abbiamo voluto celebrare questa vendemmia riproducendo,
struggente romanticismo con gonne diritte al gi-
nocchio, top, giacchine, stole, mantelle, cappot-
ganza e praticità muovendosi fra tessuti tecnici,
pellicce e double e pelle. Sono giapponesi i fiori
di selezionare le
proposte e
attraverso lo stile della composizione floreale che utilizziamo ti e borse pezzi unici. e i decori delle stampe di Massimo Rebecchi che "postare" quelle
nel disegno dei foulard, un’immagine delle uve di queste terre Si gioca con tessuti e stampe (naturalmente) cerca nel mix&match di tessuti e pesi la nuova più interessanti».
capaci di rendere unico il Brunello», ha detto Giovanna Gentile nel variopinto mondo di Pucci. Con un azzardo leggerezza. M.T.V.
Ferragamo. © RIPRODUZIONE RISERVATA in più, questa volta. Peter Dundas sfida il con- Paola Pollo © RIPRODUZIONE RISERVATA

senso e a sete e chiffon aggiunge tweed e velluti © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il personaggio In abito bianco alla sfilata di Gucci, in Ferrari mimetica alla festa di «Vogue». La seconda vita del nipote dell’Avvocato

Presenze e gaffe, il magico mondo di Lapo

MILANO — Lapo che lascia in di-
vieto di sosta la Ferrari mimetica
con il simbolo pacifista sul parafan-
go (notizia dell’altro giorno), poi an-
dando indietro nelle settimane e nei
mesi ecco Lapo che si perde per Lon-
dra e invece di usare il Gps o chiede-
re lumi ai passanti assolda un taxi e
lo segue fino a destinazione, Lapo in
abito azzurro che segue dalla tribu-
na Napoli-Chelsea, Lapo con il loft
milanese svaligiato dai ladri, Lapo
che ferma il tram con il Suv mimeti-
co parcheggiato sulle rotaie, Lapo in
felpa Fiat e Borsalino, Lapo che si sfi-
la i mocassini foderati di peluche,
Lapo che marchia la 500 con il
logo di Gucci e personalizza le
Ferrari con l’interno di cash-
mere, Lapo sulla barca del
nonno con la t-shirt «li-
bertà o morte», Lapo in
pantaloni coi graffiti, La-
po che porta gli abiti ges-
sati del nonno con le
scarpe da ginnastica verdi, Lapo in
costume da bagno con la mappa dei
tatuaggi pubblicata dai magazine,
Lapo con la Maserati Gran Turismo
nero pece lasciata sulle strisce, Lapo
che ruba palla a un giocatore duran-
te una partita di basket Nba a Los
Angeles fermando il gioco e finendo
sulla Cnn, Lapo alto sei piani a torso
nudo nella pubblicità di una radio.
L’avvocato Agnelli sapeva classifi-
care con lo stesso intuito e occhio
clinico un po’ tutto, dai calciatori al-
le belle donne, dalle barche ai suoi
Protagonista
Lapo Elkann;
sulla Ferrari
mimetica;
mentre «ruba
palla» nel 2010
nipoti. E aveva capito subito che
John era quello metodico, più gran-
de dei suoi anni, destinato a racco-
gliere l’eredità aziendale di famiglia.
Che Ginevra era quella con il tempe-
ramento artistico e la passione del
cinema. E che Lapo era quello estro-
so e imprevedibile, che divideva
con lui la passione del mare.
Ma forse neanche l’Avvocato che
fu ritratto da Warhol avrebbe potu-
to prevedere che Lapo Elkann, nato
il 7 ottobre 1977 a New York, sareb-
be diventato, nel linguaggio del
marketing, un «brand»: un mar-
chio. Il fratello John è a capo della
multinazionale di famiglia, il cugi-
no Andrea è a capo della squadra
con più tifosi nel Paese che per il cal-
cio ha un’ossessione. Ma della nuo-
va generazione della famiglia Agnel-
li, quello trasversalmente famoso a
livello internazionale — bastano po-
chi secondi su Google — è Lapo. O
meglio, il «brand Lapo».
Interprete di una forma di popola-
rità nuova, post-moderna, amplifi-
cata mostruosamente da Internet.
Celebrità che sarebbe sbagliato defi-
nire soltanto «pop» perché Lapo è
un habitué delle riviste di gossip
ma finisce anche a pranzo con il Fi-
nancial Times nella rubrica-salotto
buono dei media finanziari europei.
Esattamente come capita a manager
che hanno un curriculum assai più
nutrito del suo, il cui autista della
berlina grigia mai finirebbe in divie-
to di sosta. Lapo con mega servizio
sull’ultimo numero di GQ britanni-
co, un’attenzione che nessun mana-
ger (o, ancora più tristemente, nes-
sun attore) del nostro Paese ottiene,
un tipo di spazio che, tra gli italiani,
soltanto gli stilisti più affermati pos-
sono vantare (e Lapo ha creato sì il
marchio di occhiali e abiti «Italia In-
dependent», ma non è uno stilista).
Come ha fatto? Mezzo secolo do-
po che la sociologia (cfr. Boorstin)
ha coniato la definizione di co-
loro che «sono famosi per esse-
re famosi», non per quello che
fanno, Lapo — per istrionismo
Avvocatesco o per strategia pre-
cisa importa poco — trasforma
le gaffe in performance mediati-
che cliccatissime su Internet e dif-
fuse esponenzialmente via Twit-
ter: finendo nelle classifiche degli
uomini meglio vestiti del mondo
esattamente perché rompe tutte le
regole, ospite a pranzo del Finan-
cial Times perché si pone come l’an-
ti manager paludato. Capace per
questo di superare lo scandalo della
serata sesso, overdose e coma del
2005 (ormai passato in giudicato
dai media internazionali come
«un’indiscrezione» che se possibile
accresce la sua popolarità).
Che un giovane gaffeur di ottima
famiglia e di grandissimi mezzi di-
venti tanto famoso grazie alle soste
vietate con veicoli fuoriserie può es-
sere, a seconda dei punti di vista, un
segno dei tempi o la dimostrazione
di quel nuovo tipo di popolarità —
onnivoro e irrefrenabile, dove la so-
la unità di misura sono i «clic» su
Internet — che viene studiata atten-
tamente dai brand manager perché
si tratta d’un gioco globale da miliar-
di di euro. Poi, certo, anche i lati
non pittoreschi della vita di Lapo —
il lavoro vero e non di facciata nella
raccolta fondi per l’ospedale israelia-
no Tel Hashomer, lo studio dell’e-
braismo religione di suo padre — fi-
niscono in secondo piano. Ma, co-
me da saggezza popolare, nessuno
conosce un uomo meglio del suo
sarto. E Lapo dal sarto ci va per adat-
tare i gessati inglesi del nonno co-
me per misurare doppiopetti fluore-
scenti: «Tanto — assicura il sarto e
amico Alessandro Martorana — gli
stanno bene tutti allo stesso modo».
Matteo Persivale
mpersivale@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Economia
Il riassetto Argo finanziaria sale al 29,8% nel gruppo di costruzioni. Verso l’assemblea per il confronto con Salini
La lente
SCALATA FONSAI
PREMAFIN
VA AVANTI
Impregilo, Gavio primo socio
CON I CREDITORI Benetton cede il 33% di Igli e ottiene le Autostrade Sud America
D omani Premafin e le
banche creditrici
avvieranno il nuovo
MILANO — Beniamino Ga-
vio conquista il controllo di
Impregilo rilevando la parte-
conciliabili, in particolare sul-
l’assetto di controllo.
A questo punto non resta
negoziato per la cipazione della famiglia Be- che l’assemblea. Al momento
ristrutturazione del debito, netton in Igli, la holding a cui Impregilo non ha ancora con-
pari a circa 350 milioni. fa capo il 29,9% del general vocato i soci ma è molto pro-
L’appuntamento però, dopo contractor. L’accordo è stato babile che lo faccia nei prossi-
l’arrivo della controfferta siglato ieri. Mettendo insie- mi dieci giorni, anche perché
della Palladio di Roberto me il 33% che già aveva con deve procedere entro la fine
Meneguzzo e Giorgio Drago la quota analoga rilevata al- di aprile all’approvazione del
e della Sator di Matteo l’inizio di gennaio da Salvato- bilancio 2011. Salini sta stu-
Arpe, diventa re Ligresti e il pacchetto ac- diando da tempo il dossier in-
particolarmente quistato da Atlantia, l’impren- sieme agli advisor della Roth-
significativo. Per due ditore alessandrino diventa schild e potrebbe cogliere
ragioni. Premafin in teoria l’azionista unico della cassa- call all’imprenditore alessan- azionista unico di Igli è possi- ma lasciando ancora aperte Il presidente di Atlantia, l’occasione per accelerare la
deve rispondere a forte e socio di riferimento di drino sul 99,9% della Tori- bile che la sfida con Salini tutte le possibilità. Nelle scor- Gilberto Benetton e, sotto, sua strategia e presentarsi in
Palladio-Sator, che hanno Impregilo. Le azioni Igli sono no-Savona di proprietà di per la conquista di Impregilo se settimane ci sarebbero an- Beniamino Gavio, numero assemblea con un piano stra-
proposto un aumento di state valutate 10,89 euro, che Ponzano Veneto, per 223 mi- salga di tono. Il costruttore che state manovre di avvici- uno della Argo finanziaria tegico per il gruppo di costru-
capitale da 450 milioni e lo equivalgono a un valore dei lioni. C’è un ulteriore accor- romano è determinato a non namento tra i due contenden- e primo socio di Impregilo zioni, cercando così di spiaz-
sviluppo stand alone per titoli Impregilo di 3,65 euro do con Mediobanca, dalla mollare al punto che da setti- ti, per sondare la possibilità zare Gavio. È anche vero, tut-
Fonsai, entro l’8 marzo. (lo stesso prezzo pagato a Li- quale Atlantia rileverà il re- mane circolano voci di una di un accordo di condivisio- tavia, che con il 20% del capi-
Tuttavia il contratto in gresti) contro i 2,52 euro del stante 8% di Asa per salire al possibile Opa sul gruppo di ne dei progetti sul futuro del tale di Impregilo in mano il
esclusiva fino a luglio già prezzo di Borsa di venerdì. 100% nella concessionaria su- costruzioni. Che pure Salini general contractor. Ma le po- costruttore romano può chie-
sottoscritto con Unipol a Con la firma dell’accordo, damericana. Dunque l’uscita ha preso in considerazione, sizioni sarebbero risultate in- dere in qualsiasi momento la
fine gennaio, con penalità da Impregilo, che porta nelle convocazione dell’assem-
Gavio segna un punto impor-
in caso di violazione che casse di Ponzano Veneto 87,6 blea. E quindi potrebbe an-
tante nella partita in corso Torino-Savona La valutazione
possono diventare molto milioni di euro, comporta che scegliere di aspettare e
con Pietro Salini, il costrutto-
rilevanti, ha fra le clausole per i Benetton un deciso raf- Gavio ottiene La partecipazione dei vedere come si muoverà Ga-
di tutela il «divieto» di re romano che ha rastrellato forzamento in America Lati- vio, prima di scoprire le car-
negoziare qualsiasi tipo di il 20% di Impregilo con na, dove sono già concessio-
un’opzione d’acquisto Benetton in Impregilo te.
altra operazione. Di l’obiettivo di fonderlo con il nari nelle autostrade in Cile e sull’Autostrada valutata 87,6 milioni Federico De Rosa
conseguenza è verosimile suo gruppo, il terzo in Italia, Brasile. Torino-Savona al netto dei debiti fderosa@corriere.it
prevedere che la holding dei e creare un polo di dimensio- Ora che Gavio è diventato © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ligresti non lasci l’accordo ne internazionale. Ma è altret-

con la compagnia tanto importante anche per i
bolognese, che prevede Benetton, che con l’uscita dal
anche la ristrutturazione settore delle costruzioni si
del debito. Inoltre fra le rafforzano nel business auto- Il Lingotto Firmato l’accordo con Sberbank. In due impianti vetture con marchio Jeep
banche con le quali domani stradale, in particolare in Sud dono, non solo quelle della Fiat»
si avvia il nuovo negoziato,
quelle principali sono a
favore dell’intesa con
America. L’accordo tra la Ar-
go Finanziaria di Gavio e At-
lantia, siglato ieri al termine
Fiat torna in Russia, nella fabbrica Zil ha commentato invece il segreta-
rio generale Uil, Luigi Angeletti,
per il quale quella di Marchionne
Unipol: Unicredit (oltre 110
milioni di crediti),
Mediobanca (75), Banco
Popolare (circa 20), e
di un lungo negoziato, non
ha riguardato infatti solo la
partecipazione in Igli. Atlan-
tia ha ottenuto altre impor-
Il caso Marchionne fa ancora discutere «non è una minaccia, è una bana-
le constatazione». Per il leader di
Sel, Niki Vendola, l’amministrato-
re delegato del Lingotto è «inquie-
verosimilmente anche Bpm tanti contropartite. Sono sta- MILANO — La Fiat ritorna in primo, di proprietà della joint ri. Questa è la prima risposta con- tante — ha spiegato — perché im-
(40). È quindi probabile che ti siglati due accordi tra la Russia. La firma della lettera di in- La storia venture — con un investimento creta che testimonia la realtà dei magina di non dover dare mai ri-
la trattativa venga concessionaria dei Benetton tenti con la Sberbank, arrivata ieri di 850 milioni di euro, per produr- programmi della casa torinese. sposte sul terreno di Fabbrica Ita-
considerata effettuata nel e la Sias di Gavio che preve- notte, prevede una partnership La limousine Zil di Michail re 120 mila vetture all’anno — Ieri intanto ci sono state altre lia, di non avere il dovere di pre-
binario dell’intesa che dono, il primo, la vendita da (80% Fiat, 20% la banca russa) per Gorbaciov in piazza San verrà localizzato nei dintorni di reazioni all’intervista di Mar- sentare il piano industriale. È ve-
dovrà portare alla fusione parte di quest’ultima del produrre e commercializzare nel Pietro il 15 dicembre del San Pietroburgo dove sono già in- chionne al Corriere. Pier Luigi Ber- ramente il segno inquietante di
Premafin-Fonsai-Milano e 45,7% di Autostrade Sud paese veicoli Jeep. L’istituto ban- 1989 dopo l’udienza di stallate Volkswagen, Toyota, Nis- sani si è detto «preoccupato». un modo di prendere in giro il Pa-
Unipol assicurazioni. America ad Atlantia per cario controllato dallo Stato — Giovanni Paolo II. Il san, Gm, Ford, Hyundai e le prin- «Un anno fa Marchionne ha det- ese». «Il governo faccia come in
Sergio Bocconi 565,2 milioni di euro, il se- nel 2009 avversario di Fiat per l’ac- Cremlino ha chiesto alla cipali case di componentistica. Il to: "facciamo un progetto Fabbri- Francia e in Germania — ha esor-
© RIPRODUZIONE RISERVATA condo, la concessione di una quisizione di Opel — finanzierà casa automobilistica di secondo sarà certamente realizza- ca Italia" con 20 miliardi di inve- tato il leader dell’Idv, Antonio Di
interamente il progetto, conce- realizzare un’ammiraglia to a Mosca, nella famosa fabbrica stimento, un incremento netto Pietro — e chieda conto del rap-
dendo la linea di credito necessa- per i leader del Paese e Zil (partecipata al 64% dalla muni- della produzione di auto in Italia porto tra i finanziamenti pubblici
ria alla nuova società. Accantona- rilanciare l’immagine del cipalità). Zil era l’azienda che sfor- e così via», ha ricordato il segreta- erogati a vario titolo e gli investi-
to definitivamente ogni rapporto rio Pd. Adesso invece «sento dire menti negli stabilimenti italiani».
con il costruttore Sollers, che si è che la speranza degli stabilimenti Ma c’è anche chi è «d’accordo con
alleato con Ford cancellando un italiani è esportare negli Usa». Marchionne sull’importanza del-
ASSESSORATO DELL’INDUSTRIA impegno preso in precedenza, Questo per Bersani «corrisponde l’export». Come Roberto Cota. Per
Direzione Generale a un’equivalenza: la sovracapacità il presidente della Regione Pie-
Servizio Attività Estrattive e Recupero Ambientale con il Lingotto, Fiat assemblerà
AVVISO DI BANDO differenti modelli, suv per la gran produttiva dell’Europa abbiamo monte dobbiamo essere un siste-
Si rende noto che nella Regione Sardegna in territorio dei Comuni di Silius e parte. deciso di pagarla noi. È un ragio- ma industriale vero. Gli stabili-
San Basilio, in provincia di Cagliari, è presente, una miniera di fluorite con tenori
Secondo tutti gli analisti il seg- namento che meriterebbe di non menti devono essere competitivi
medi del 34 %, e con minerale di galena associato al 3 % in Pb, denominata essere detto solo in un’intervista. per produrre e per esportare al-
“Genna Tres Montis”. Sono pertinenze della miniera un impianto di pre-arricchi- mento dei fuoristrada sarà il più
mento del minerale a bocca miniera e un impianto di arricchimento nel Comune sviluppato, dopo le fasce B e C, Forse bisognerebbe parlarne con l’estero».
di Assemini in Provincia di Cagliari. La miniera e gli impianti connessi, attual-
nel mercato russo, che sta dive-
il governo». «Se le auto non si Bianca Caretto
mente in stand by, potranno essere riattivati ai fini produttivi, sulla base di pro- vendono tutte, le fabbriche chiu- © RIPRODUZIONE RISERVATA
poste progettuali che contemplino, a norma di legge, il raggiungimento della nendo il più importante in Euro-
fattibilità tecnico ed economica, necessaria per il rilascio della concessione mi- pa (è cresciuto di quasi il 50% in
neraria. Chiunque abbia interesse può presentare istanza, osservando le mo- made in Russia. Ora nava auto di lusso, leggendarie,
dalità riportate nel bando pubblicato nel sito www.regione.sardegna.it un anno e per quest’anno si preve- per la nomenclatura del partito co-
questa operazione è nelle
Assessorato Industria, Bandi e Gare. Il responsabile del procedimento è il p.m. de un ulteriore aumento del 12%) mani della Fiat (sotto, munista, da Stalin a Breznev, con COMUNE DI SESTU Tribunale di Roma
Sandro Tarozzi, funzionario del Servizio scrivente. (Tel 070/6062133 - con prospettive di incremento co- AVVISO DI PROGOGA DEI TERMINI E Fallimento n. 742/05
Fax 070/6062092 - E-mail starozzi@regione.sardegna.it. l’amministratore delegato cui la joint venture farà un «con- AVVISO DI RETTIFICA DEL CSA E (Curatore: Dott. RIMICCI A.)
Il Direttore del Servizio - Dott.ssa Paola Botta
stanti, superiori anche a quelle Sergio Marchionne) tratto manufacturing» per assem- DEL DISCIPLINARE DI GARA
ASTA DEL 29.03.2012, ORE 12:30
americane. Dal 2018 dovrebbe bat- blare vetture con marchio Jeep. Il
Stazione Appaltante: Comune di Sestu, via Sci-
pione, 1 09028 Sestu (CA); Oggetto dell’appalto: Si rende noto che il GD. Dott.ssa DE RENZIS
AZIENDA OSPEDALIERA
ISTITUTI CLINICI DI PERFEZIONAMENTO
tere quello tedesco e nel 2020 po- Cremlino recentemente aveva SERVIZIO DI IGIENE URBANA E AMBIENTALE PER ha disposto la vendita all’incanto dei seguen-
UN PERIODO DI SETTE ANNI, COMPRESI LA RAC-
Via L. Castelvetro, 22 - 20154 Milano trebbe divenire il sesto del mon- chiesto alla Zil di studiare un mo- COLTA DOMICILIARE, IL TRASPORTO, IL RECU-
ti beni: Lotto 1 - 99% delle quote sociali della
Estratto bando di gara società S. SIMEONE Srl in Liquidazione con
E’ indetta gara secondo procedura aperta, ai sensi dell’art. 55 do per volume di vendita. dello inedito destinato ai leader
PERO E IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI
URBANI ED ASSIMILATI, IN FORMA DIFFEREN- sede in Roma C.F. e P. IVA n. 00371050618 -
del D.Lgs. 163/2006, per l’affidamento del “Servizio di manu-
tenzione ordinaria e straordinaria degli elevatori in esercizio negli Sergio Marchionne, in visita del paese, per rilanciare l’appan- ZIATA, LO SPAZZAMENTO E I SERVIZI ACCESSORI. Prezzo base € 8.000.000,00 - Rialzo minimo
edifici dell’A.O. Istituti Clinici di Perfezionamento (CIG n. CIG. 37052916DB CPV 90000000-7. Importo € € 10.000,00. Lotto 2 - 99% delle quote
3789002F59)” della durata di 36 mesi. L’importo a base di gara
è di € 1.237.896,00, oltre ai costi per la sicurezza relativi alle
nei giorni scorsi allo stabilimento nata immagine del made in Rus- 12.688.894,73 più I.V.A. per un periodo di sette anni. sociale della società BOSCARELLO Srl in
di Cnh-Kamaz, ha sottolineato Si comunica che i termini per la presentazione delle Liquidazione con sede in Roma - CF. e P. IVA
interferenze, ex art. 26 comma 3 bis del D.L.vo 81/08 e s.m.i.,
pari ad € 5.360,00, non soggetti a ribasso, I.V.A. esclusa. sia. Questa operazione da oggi è offerte sono stati prorogati e che sono stati integrati
n. 00371060617 - Prezzo base €
Aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in
base ai criteri indicati nel capitolato d’oneri. Termine scadenza
che «la Russia è strategica per il nelle mani del gruppo torinese. il Capitolato Speciale d’Appalto e il Disciplinare di
5.000.000,00 - Rialzo minimo € 10.000,00.
gara. Il bando di gara con i nuovi termini, il discipli-
offerte: 29/03/2012, ore 12:00. Gli interessati potranno visionare
il bando integrale sulla G.U.U.E. - Supplemento n. S31 del
gruppo». E non è un caso se l’ac- L’alleanza tra Fiat e Sberbank è nare e il capitolato speciale d’appalto integrati e gli Lotto 3 - 99% delle quote sociale della
cordo si è materializzato dopo l’in- altri atti di gara sono scaricabili integralmente presso società MATESE Srl in Liquidazione con sede
15/02/2012, sulla G.U.R.I. n. 22 - V Serie Speciale Contratti
Pubblici - del 22/02/2012 e tutta la documentazione di gara sul stata agevolata dalla legge 166, www.comune.sestu.ca.it/japse/it/archivio_bandi. in Roma CF e P. IVA n. 00371070616 -
sito internet aziendale www.icp.mi.it.
IL DIRETTORE GENERALE - dott. Alessandro Visconti
contro tra il Ceo di Fiat-Chrysler e promulgata per favorire lo svilup- wp. Data di invio alla GUCE 15/02/2012 pubblicato Prezzo base € 2.000.000,00 - Rialzo minimo
in data 17/02/2012 al n. 2012/S 33-052196. Pubbli-
il primo ministro Vladimir Putin. po dell’industria automobilistica cato sulla GURI n. 23 del 24/02/2012. Le offerte do-
€ 10.000,00. Deposito dell’offerta in busta
vranno pervenire entro le ore 13.00 del 02/04/2012 chiusa presso la cancelleria entro le ore
Per la pubblicità legale e finanziaria rivolgersi a: La Fiat in Russia distribuisce già russa. Prevede infatti l’importazio- presso il Comune di Sestu Ufficio Protocollo via Sci- 13:00 del giorno antecedente l’asta.
Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano Linea, Panda, Punto e i veicoli ne di auto, con dazi privilegiati, pione, 1 09028 SESTU (CA). L’apertura delle offerte Domanda in bollo corredata da assegni cir-
Tel. 02 2584 6665 o 02 2584 6256 - Fax 02 2588 6114 inizierà il 16/04/2012 alle ore 09:00. presso la colari NON TRASFERIBILI intestati a favore
Via Valentino Mazzola, 66/D commerciali Doblò e Ducato attra- per un periodo massimo di 30 me- sede del Comune. Le richieste di informazioni vanno del fallimento, per un valore complessivo
00142 Roma inoltrate al R.U.P. Ing. Ugo Scarteddu ugo.scar-
Tel. 06 6882 8650 - Fax 06 6882 8682 verso l’unione delle reti commer- si, consentendo così l’attuazione teddu@comune.sestu.ca.it oppure via fax al
pari al 15% del prezzo base, di cui il 5% a
ciali con Chrysler nel paese. L’ac- titolo di acconto delle imposte e delle altre
Vico II San Nicola alla Dogana, 9
80133 Napoli
delle attività indispensabili per n. 0702360275.
spese di vendita ed il 10% a titolo di accon-
Il Responsabile del Settore
Tel. 081 49 777 11 - Fax 081 49 777 12
Via Villari, 50 - 70122 Bari
cordo raggiunto ieri contempla definire gli impianti. Verranno as- Ambientale e Servizi Tecnologici to dell’eventuale prezzo di aggiudicazione.
RCS MediaGroup S.p.A.
Tel. 080 5760 111 - Fax 080 5760 126 Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano l’apertura di due stabilimenti. Il semblati in Russia anche i moto- Ing. Ugo Scarteddu Ulteriori informazioni in Cancelleria.
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Il summit «Nuove misure della Bce adesso non sono necessarie»
Visco: ora la crescita
Check su banche e titoli
Via alle verifiche sull’acquisto dei titoli di Stato
DAL NOSTRO INVIATO
CITTÀ DEL MESSICO — «C’è
stata una messa in sicurezza no-
tevole sui conti pubblici men-
tre sulla crescita bisogna insi-
stere, anche a livello europeo».
Il governatore della Banca d’Ita-
lia, Ignazio Visco, a poche ore
dall’inizio del vertice finanzia-
rio dei venti Paesi più ricchi del
mondo dice che l’Italia sarà
chiamata a spiegare i progressi
fatti, ma che rispetto all’incon-
tro fra i capi di Stato e di gover-
no di inizio novembre a Cannes
la situazione è cambiata molto.
Più che altro, aggiunge, sarà
l’Europa a dover illustrare gli
sviluppi della soluzione adotta-
ta per superare la crisi della Gre-
cia ed evitare i contagi.
Visco a Città del Messico
esordisce come numero uno ac-
canto a un altro neo capodelega-
zione, il viceministro dell’Eco-
nomia Vittorio Grilli: assieme
hanno il compito di rappresen-
tare il nuovo corso del Paese
che comunque il premier Mario
Monti, come dice il governato-
re, ha già fatto per suo conto il
giro per le capitali.
«Siamo tutti impegnati a rag-
giungere sulla strada delle rifor-
me risultati il più possibile per-
manenti», aggiunge rilevando
pure che per evitare gli effetti
recessivi delle misure occorre
valutarle una a una. E dichiaran-
dosi d’accordo con il premier
sul rinvio del fondo salva tasse.
1,3%
«Prima le entrate, poi le decisio-
ni» dice.
Ma è sulla crescita che insi-
ste Visco, quella che manca in
Italia ma anche in Europa, dove
è forte il rischio della ricaduta
in una lunga recessione, quel
double dip tanto temuto all’ini-
zio della crisi. Tali timori, affer-
1%
ma, sono il risultato di una «cri-
si finanziaria gravissima», af-
frontata con un processo «tor-
tuoso» che è comunque riusci-
to ad attenuarne l’intensità. E
che potrebbe dare effetti positi-
vi «già nel corso di quest’an-
Gli istituti tedeschi e l’Eurotower
E Commerz vuole passare dall’Italia
per la maxi asta di Francoforte
FRANCOFORTE — Grandi
movimenti anche fra le banche
tedesche, in vista della seconda maxi
asta a liquidità illimitata della Bce
attesa per dopodomani. Con
l’avvicinarsi della scadenza, le stime
sulle richieste delle banche europee
oscillano tra 500 e 1.000 miliardi. In
sette Paesi, fra cui l’Italia, saranno
ampliati temporaneamente i
collaterali, ossia i titoli in garanzia da
consegnare all’Eurotower. La
italia: 515249535254
La previsione di
crescita del Pil italiano
nel 2012 secondo la
Commissione
europea
Il tasso applicato
dalla Banca centrale
europea nelle
operazioni di
rifinanziamento
Bundesbank non ha aderito al piano
di allargamento dei collaterali, e
alcune banche tedesche, fra cui
Deutsche Bank, avevano fatto sapere
di non aver bisogno di liquidità. Altre
si muovono in ben altra direzione. A
sorpresa, il ceo di Commerzbank
Martin Blessing ha confermato per la
prima volta una tendenza in atto, fra
le banche del Nord Europa. La
seconda banca tedesca, colpita dalle
svalutazioni sui bond dei Paesi
Il governatore al G20
Il governatore della Banca d’Italia,
Ignazio Visco, ieri all’incontro del G20
ha sottolineato la necessità
di puntare alla crescita
no». Il problema maggiore, in
questo contesto, è il ritorno a li-
vello mondiale «delle tensioni
sul mercato del petrolio», che
verrà esaminato al fine di au-
mentare la «vigilanza» sui ri-
schi per l’economia dal G20 dei
ministri e dei governatori delle
banche centrali che discuteran-
no anche del «processo di co-
struzione della rete finanziaria
europea».
periferici (8 miliardi in Btp), «sta
valutando di attingere alla liquidità
delle banche centrali nazionali
attraverso le filiali estere», ha scritto
Börsenzeitung. Blessing sostiene di
volersi in questo modo proteggere
contro un’eventuale disintegrazione
dell’euro. Altri istituti potrebbero
seguire. Una tendenza comune ad
altre banche europee, che stanno
spostando i collaterali con criteri di
idoneità inferiori verso le filiali nel
Sud Europa, per approfittare della
liquidità illimitata a basso prezzo. Un
«free lunch», dicono a Francoforte,
un pasto gratis.
Marika de Feo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«L’Europa sta facendo pro-
gressi», ma «resta del lavoro da
fare», osserva il segretario al Te-
soro americano Timothy Geith-
ner, che venerdì aveva elogiato
la decisione della Bce di fornire
liquidità illimitata al sistema
del credito con due aste, la se-
conda delle quali è in program-
ma per il 29 febbraio. A questo
proposito Visco osserva che la
Banca centrale europea «valute-
rà» l’efficacia della seconda ope-
razione di rifinanziamento a tre
anni per poi decidere una even-
tuale nuova terza misura. «A og-
gi l’opinione è che non ne serva-
no altre». In ogni caso bisogne-
rà verificare, per quel che ri-
guarda in particolare le banche
italiane, anche gli effetti sui pre-
stiti a imprese e famiglie dei fi-
nanziamenti concessi da Fran-
coforte per far fronte nell’imme-
diato alle scadenze delle obbli-
gazioni emesse evitando il cre-
dit crunch. La stretta sul credi-
to è infatti proseguita. «Faremo
una verifica sugli investimenti
delle banche anche nell’acqui-
sto di titoli di Stato, perché non
c’è nulla di male in questo. Il
problema vero, comunque, è
far ripartire l’interbancario».
Stefania Tamburello
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Economia 35
«CorrierEconomia»
Fuga dai fondi
Ma c’è chi
guadagna
Le performance non sono
(selettivamente) mancate, quello che
langue è l’interesse degli investitori.
Tra il 2009 e il 2011 i fondi comuni
venduti in Italia hanno raggiunto, se si
considerano i migliori, rendimenti
degni di nota. Con alcuni portafogli
specializzati sui Paesi emergenti si è
per esempio superato di slancio il
100%, ma anche in Piazza Affari
nonostante la crisi e la volatilità c’è chi
ha portato a casa risultati a due cifre. Il
2011, però, è stato un anno di fuga dai
fondi: il bilancio della raccolta per
l’intero sistema — che oggi vale circa
930 miliardi — è stato negativo per 40
miliardi e i deflussi più pesanti sono
arrivati
nell’ultimo
trimestre
dell’anno,
mentre infuriava
la tempesta
finanziaria.
CorrierEcono-
mia, in edicola
domani con il
quotidiano, ha disegnato la mappa dei
migliori fondi e stilato la classifica
delle 30 società di gestione in grado di
guadagnare più punti in 22 specialità
di investimento utilizzate per la gara.
Dal 18 al 20 aprile, all’Università
Bocconi di Milano, l’industria italiana
dei fondi si dà appuntamento per il
Salone del risparmio, che si apre
quindi all’insegna di numeri poco
incoraggianti e di grandi potenzialità.
Gli italiani investono in gestioni
collettive (fondi, polizze, fondi
pensione e così via) solo il 25% dei loro
accantonamenti, mentre inglesi e
francesi arrivano intorno al 50%.
Giuditta Marvelli
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36 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
IL CONVEGNO
Ferrara ricorda Bassani
a sessant’anni
dai suoi «Finzi Contini»
Cultura
Reportage Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina: Giovanni Porzio racconta l’umanità dimenticata dai mezzi d’informazione
Appunti dai paesi delle tenebre
Una lunga maratona nel dolore
A faccia a faccia con gli «ultimi degli ultimi», dall’Etiopia all’India
di ETTORE MO
L’
inviato di «Panora-
ma» Giovanni Por-
zio viaggia legge-
ro. Nel suo zaino
c’è l’essenziale: computer,
macchina fotografica, bian-
cheria di ricambio, mappe,
qualche giornale. Ma quan-
do rientra dalle escursioni negli angoli più re-
moti del mondo, la sua andatura non è più tan-
to sciolta come alla partenza: perché le sue scar-
pe, con tutto il sangue che s’è attaccato alle suo-
le vagabondando da Gaza al Guatemala, dal-
l’Etiopia al Pakistan, dall’India all’Afghanistan
al Messico, pesano come macigni.
In Un dollaro al giorno (editore Marco Tro-
pea) sono infatti condensate le cronache di que-
sta lunga maratona della sofferenza umana. Il
titolo è stato suggerito all’autore da un sempli-
ce dato della Banca mondiale, secondo cui un
miliardo e mezzo di abitanti della Terra vive (o
sopravvive) con un dollaro al giorno, mentre
soltanto un terzo dell’umanità avrebbe accesso
all’acqua potabile.
L’altra inesorabile calamità sono le guerre, te-
Il libro
Giovanni Porzio (Milano,1951),
lavora a «Panorama» dal 1979,
dove oggi è inviato speciale.
Il suo ultimo libro, «Un dollaro
al giorno» è edito da Marco Tropea
(pp. 240, e 14,50). Le foto
che qui pubblichiamo sono tratte
dal sito www.giovanniporzio.it
ma che Giovanni Porzio affronta con coraggio e
competenza grazie anche alla sua trentennale
esperienza di war correspondent e che adesso,
riferendosi ai conflitti del Medio Oriente, sinte-
tizza in una frase: «La macchina bellica israelia-
na ha colpito la Striscia di Gaza con la potenza
di uno tsunami».
Mettendo piede a Gaza, l’autore sa benissimo
che l’attacco è costato la vita a 295 persone (civi-
li), di cui ottantanove bambini: ma non sa che
parte della popolazione della città smantellata
continua a vivere entro le mura del cimitero.
«Ci siamo rassegnati alla realtà» — gli dice
una signora cinquantenne, vedendolo smarrito
—. « Noi dormiamo sulle tombe. Mangiamo sul-
le tombe. I bambini giocano a nascondino fra le
tombe. Ed io ci stendo i panni ad asciugare».
Neanche in Etiopia c’è un’atmosfera idilliaca:
con un reddito annuo pro capite di centosessan-
ta dollari, il Paese figura fra le nazioni più pove-
re del mondo: e la carestia degli anni Ottanta —
la peggiore del secolo — gli ha dato il colpo di
grazia. Angosciose le condizioni della gente, che
abita in capanne di fango e sterco seccato, gior-
no e notte flagellate dagli Chellama, «i venti del-
le tenebre». Allo sfoltimento della popolazione
ha contribuito inoltre una guerra inutile contro
il Fronte popolare per la liberazione dell’Eritrea.
Due anni fa, madre natura si è accanita anche
contro il Pakistan con una spaventosa inonda-
zione che ha provocato lo straripamento dell’In-
do: nell’allagamento che ne è seguito su tre mi-
lioni e mezzo di ettari sono stati travolti e uccisi
duemila contadini e oltre un milione di capi di
bestiame. Una vera catastrofe per un Paese do-
ve quaranta milioni di abitanti vivono con me-
no di un dollaro al giorno e il cinquantotto per
cento delle donne e il trentacinque per cento
degli uomini sono analfabeti.
Al giornalista che aveva chiesto a un gruppo
Ferrara, città dove Giorgio Bassani (nella foto) trascorse
la giovinezza e dove oggi è sepolto, ricorda l’autore del
Giardino dei Finzi Contini a sessant’anni dalla prima
edizione del romanzo e nell’anniversario della nascita,
il 4 marzo 1916. Venerdì, 2 marzo, è in programma
il convegno indetto dalla Fondazione Bassani, cui
parteciperanno tra gli altri la figlia dello scrittore, Paola,
docente alla Università 3 di Parigi, e Giuseppe Brescia,
di bambini di cosa vivessero, la risposta è schiet-
ta e sconcertante: «Rubiamo e mendichiamo».
Sono infatti migliaia quelli che non hanno mai
messo piede in una scuola. Li trovi invece spes-
so nelle discariche dove scavano tra i rifiuti tos-
sici alla ricerca di materiale riciclabile. E non so-
no pochi — apprendo — quelli che si accascia-
no stecchiti sul posto di lavoro.
Nella sua analisi, Giovanni Porzio scrive che
«i problemi dell’Afghanistan impallidiscono di
fronte alla polveriera pachistana» e ricorda l’as-
sassinio di Daniel Pearl alla fine del gennaio
2002, il cui cadavere venne trovato quattro mesi
dopo, decapitato. Da sempre sotto il controllo
dei militari e di una «ristretta cerchia di dina-
stie», tra cui quella dei Bhutto, il Pakistan non è
pronto per l’adozione di un sistema democrati-
co, da cui è lontano anni luce.
Dalle pagine di Un dollaro al giorno l’India
emerge coi colori cupi del Bihar, lo Stato più po-
vero e feudale del Paese, in cima alla graduato-
ria mondiale per rapine, omicidi e sequestri di
persona e anche per il mercato del sesso e di
organi umani. I mediatori comprano una mino-
renne per venti dollari e la rivendono a cento
per destinarla ai bordelli di lusso di Bombay.
Non so quale credito attribuire all’affermazione
che in Asia «le schiave del ses-
so» sarebbero più di un milio-
ne, né tanto meno valutare
quale sia la percentuale di quel-
le che esercitano la professio-
ne nelle alcove indiane.
Sono d’accordo con Giovan-
ni quando scrive che «Calcutta
è sempre un pugno allo stoma-
co». Vagamente ricordo che
Winston Churchill, dopo la sua
prima visita alla smisurata, bru-
licante metropoli, scrisse alla
madre: «Sono contento d’esser-
ci venuto: così non ci metterò più piede per il
resto della mia vita». Secondo l’Onu, dal 1980 in
poi sarebbero «sparite» quaranta milioni di don-
ne, mentre ogni giorno «vengono abortiti sette
milioni di feti femminili».
Una grande crisi ha investito la campagna,
dopo che il quarantanove per cento degli agri-
coltori (che avevano contratto grossi debiti) ave-
vano chiuso le proprie aziende: decisione che
gettò nel panico il mondo rurale e si concluse
con il suicidio di quasi duecentomila contadini
fra il 1997 e il 2009, con una media di diciasset-
temila ogni anno o, se si preferisce, uno ogni
mezz’ora.
Spinto dalla sua insaziabile curiosità, Giovan-
ni Porzio sbarca infine su tutt’altro continente,
Dopo l’articolo di Maurizio Calvesi
Bondi e il Crocifisso contestato: nessuna pressione sull’acquisto
U n piccolo Crocifisso per una polemica
che non finisce. Autentica o no la sua
attribuzione a Michelangelo, pagato o no
giustamente più di tre milioni dal ministe-
ro dei Beni culturali, esempio oppure no di
«prevaricazione politica» sulle scelte pura-
mente culturali, comunque continua ad ac-
cendere gli animi.
Al critico Maurizio Calvesi, che sul «Cor-
riere» di sabato scorso ha parlato di «catti-
va attribuzione» oltre a denunciare «pres-
sioni del Palazzo» sulla decisione dell’acqui-
sto, segue ora la replica sdegnata dell’allora
ministro Sandro Bondi. «È sconcertante —
afferma — leggere quell’articolo. La man-
canza di obiettività che solitamente con-
italia: 515249535254
presidente della Libera Università «G. B. Vico» e del
Comitato «Con l’opera tacendo» di Andria. I relatori
rievocheranno la figura e l’opera del grande scrittore
all’Istituto universitario di studi superiori, in via delle
Scienze 41, dalle ore 16 alle 19. Nel corso del convegno
sono previste numerose relazioni sui temi: «Il caro,
il dolce, il pio passato. Bassani e la memoria»; «Bassani
civile»; «La simultaneità nel momento culminante del
In alto: due scatti di Giovanni Porzio, a sinistra due bimbi in Etiopia, a destra una
ragazzina in Pakistan. Qui sopra: il reporter in Darfur, ritratto da Francesco Zizola
traddistingue il confronto politico in Italia
è ampiamente superata da certi uomini di
cultura. In effetti, non so chi porti le mag-
giori responsabilità del decadimento della
nostra vita pubblica: se la cultura o la politi-
ca. Inclino a credere che sia la cultura».
Che cosa rimprovera a Calvesi?
«La scultura è stata attribuita da alcuni
autorevoli colleghi a Michelangelo; faccio
notare che la sua opinione è diametralmen-
te opposta a quella, ad esempio, di Antonio
Paolucci, attualmente direttore dei Musei
vaticani».
Calvesi descrive il piccolo Crocifisso co-
me «rachitico corpo dalle gambe troppo
grosse», con «polsi trafitti dai chiodi, e re-
37
Giardino dei Finzi Contini e nell’Ulisse di Joyce»; «La
statura europea e l’adesione ai classici dello scrittore».
Particolare importanza sarà anche conferita alla lezione
estetica, desanctisiana carducciana e crociana, del
Bassani, messa alla prova nella lettura del momento
culminante nell’opera del Caravaggio, «La Resurrezione
di Lazzaro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Hemingway, la casa d’infanzia all’asta
È in vendita la casa d’infanzia di Ernest Hemingway (nella
foto). Situata ad Oak Park, nell’Illinois, sobborgo di Chicago
dove il futuro premio Nobel vide la luce, l’abitazione avrà
un prezzo base di 525 mila dollari (meno di 400 mila euro).
La Fondazione Hemingway di Oak Park, attuale
proprietaria, ha preso la decisione per mancanza di fondi.
nel Centro America, e va a raccogliere, in Guate-
mala, le testimonianze dei «ragazzi della stra-
da»: organizzazione fondata da Padre Gerard,
un religioso salesiano di origine belga, reduce
dal Nicaragua, dove aveva militato con i sandini-
sti e con i preti della sinistra rivoluzionaria.
All’Associazione era stato appioppato il no-
me angelico di «Limpieza Social», cioè «pulizia
sociale»: solo che los niños de la Calle non era-
no i ragazzi della via Paal e ricorrevano nella lo-
ro attività agli stessi metodi brutali dei banditi:
sequestri, stupri e omicidi. La media si aggirava
dai tredici ai diciassette delitti al giorno: nei rita-
gli di tempo venivano consolati da un minieser-
cito di «anziane ragazze» che si contentavano
della mancia. Il quarantotto per cento dei crimi-
ni era legato al traffico di stupefacenti. Le scar-
pe da tennis appese ai fili della luce indicavano
gli antri dove si faceva spaccio di coca.
La scorribanda del collega-amico sta per con-
cludersi. Diamo un’ultima occhiata all’Afghani-
stan che ho frequentato per oltre trent’anni e
che — scrive Giovanni — «rimane un Paese
onorato, a un passo medioevale, dove il rispetto
dei diritti umani è un concetto sconosciuto».
Ma a Bazarak, poco lontano da Kabul, c’è la tom-
ba di Ahmad Shah Massud, il leone del Panshir,
e per me è questo l’Afghanistan che mai sarà di-
menticato. Vicino c’è pure la miniera di smeral-
di di cui il grande condottiero tagiko era pure il
disinteressato comproprietario e di cui non s’è
mai parlato nelle nostre lunghe conversazioni
notturne.
A sud c’è il nuovo Stato del Sudan meridiona-
le, che è costato al Paese cinquant’anni di guer-
re e tre milioni di morti. Grande otto volte l’Ita-
lia, è popolato da 597 tribù (per un totale di qua-
rantatré milioni di abitanti) che parlano quattro-
cento dialetti e, per capirsi, ricorrono probabil-
mente al poco inglese che conoscono. Il campo
Statistiche drammatiche
Secondo la Banca mondiale,
un miliardo e mezzo di abitanti della
Terra sopravvive con un dollaro
al giorno e due terzi dell’umanità non
ha accesso all’acqua potabile
profughi di Kakuma ospita sedicimila orfani di
guerra che si sfidano con kalashnikov di legno.
Ed ecco infine il Messico di Ciudad Juarez, cit-
tà di frontiera dirimpettaia a El Paso dove centi-
naia di donne vengono regolarmente stuprate e
uccise: come Silvia Rivela Morales, cui gli assas-
sini hanno tranciato il seno sinistro e reciso il
capezzolo destro. Anche per questo Ciudad Jua-
rez è stata battezzata capitale mondiale del cri-
mine. Nell’ottobre del ’29 ci fece una capatina il
capo-mafia Al Capone e una foto d’epoca ricor-
da il suo ingresso al Cafè Lobby col famoso bor-
salino in testa.
Qui, nei primi decenni del Novecento, venne-
ro uccisi settanta giornalisti stranieri. «Pobre
Mexico — esclamò più di un secolo fa il Presi-
dente Porfirio Diaz — così, lontano da Dio e co-
sì vicino agli Stati Uniti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
lative braccia, di una meschinità scorag-
giante».
«Eppure Federico Zeri disse testualmen-
tato composto da autorevoli studiosi. Co-
me mai nessuno dei membri di questo co-
mitato ha constatato che si trattava di
te: "Anche se non è Michelangelo — l’auto- un’opera di "una meschinità scoraggian-
re di quest’opera — è Dio". Per non parlare te?"».
di un altro illustre studioso, il professor Sal- E riguardo alle presunte «pressioni del
vatore Settis. E ancora: invito il pubblico ad Palazzo»?
andarlo a vedere, tutti resteranno turbati «Calvesi è in grado di ricordare da chi sia-
dalla sua bellezza». no venute queste pressioni? Credo che uno
Dunque, lei non ha nulla da rimprove- studioso come lui abbia il dovere di essere
rarsi nella vicenda dell’acquisto? più chiaro nelle sue affermazioni. Faccia un
«Ricordo che c’è stato il parere positivo passo avanti e denunci se dai "piani superio-
espresso dal comitato tecnico del ministero ri" siano state fatte, e da chi, delle pressioni
dei Beni culturali sull’attribuzione dell’ope- sul comitato».
ra a Michelangelo, e dunque sull’acquisto Dario Fertilio
della scultura da parte dello Stato, un comi- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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38 Cultura italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Le iniziative del Corriere

Capolavori a 1 euro I classici del pensiero libero. Greci e latini
La svolta
Gesù fu presentato
come il maestro
supremo e il suo
insegnamento come
la sintesi autentica
dei contenuti delle
precedenti tradizioni

di MARCO RIZZI

I
n una celebre lettera, san Girola-
mo racconta di un sogno, o piut-
tosto di un incubo, che segnò la
sua carriera di scrittore cristiano
del IV secolo. Aveva rinunciato a tutti
i suoi beni, alla famiglia, alla vita so-
ciale, e si era ritirato a Betlemme per
dedicarsi alla preghiera e all’ascesi.
Aveva però portato con sé la sua bi-
blioteca, che comprendeva numerosi
autori classici tra cui, ovviamente, Ci-
cerone. Caduto malato, nel sogno si ri-
trovò di fronte al tribunale divino, pre-
sieduto da Cristo; alla domanda del
sommo giudice: «Chi sei?», Girolamo
rispose con la formula utilizzata dai
martiri cristiani: «Christianus sum,
sono un cristiano». La replica lo la-
sciò atterrito: «Non sei un cristiano,

E la fede incontrò la filosofia

sei un ciceroniano!». Svegliatosi in un
bagno di sudore, Girolamo si risolse
ad abbandonare ogni interesse per la
letteratura profana, e si dedicò da allo-
ra in poi esclusivamente allo studio e
alla traduzione latina della Bibbia, no-
ta come la Vulgata, rimasta sino al Va-
ticano II il testo biblico ufficiale della
Chiesa cattolica.
In realtà, per la sua attività di esege-
ta Girolamo si guardò bene dall’abban-
donare le risorse che la filologia e la
retorica greca e latina gli mettevano a
disposizione; la sua stessa prosa si
ispira a un moderato classicismo di
impronta ciceroniana. A ben vedere,
sotto l’apparenza di una drammatica
conversione intellettuale, il sogno in-
dica come alle soglie del V secolo la
letteratura dei cristiani non avesse or-
mai più alcun complesso di inferiori-
tà nei confronti di quella classica; an-
zi, con questa si vuole confrontare sul
piano della forma e dello stile, sia pu-
re privilegiando l’esigenza di comuni-
care e insegnare a tutti, non più solo
ad una ristretta élite. Non a caso, Giro-
lamo fu autore di una raccolta di bio-
grafie di scrittori cristiani illustri, pro-
grammaticamente contrapposti a
Gli scrittori cristiani di fronte alla sapienza ellenistica:
un rapporto complesso alle origini della nostra civiltà
a rappresentare la finalità ultima cui
indirizzare ogni attività intellettuale.
Prese così avvio il cammino che con-
durrà alle artes del trivio e del quadri-
vio medievale; ma già Origene, Agosti-
no, Plotino condividono la nuova ge-
rarchia dei valori filosofici.
Sotto la penna degli scrittori cristia-
ni, non solo i modi, bensì anche i
grandi temi della filosofia antica si so-
no piegati a nuovi significati, e in que-
sto modo si sono conservati e sono
pervenuti ai nostri giorni. Il caso più
celebre è quello del Logos, il Verbum,
che dai filosofi stoici, attraverso il pro-
logo del Vangelo di Giovanni, Giusti-
no, Agostino e molti altri è giunto si-
no alle riflessioni di Benedetto XVI su
fede e ragione del celebre discorso di
Ratisbona del 2006, in cui il pontefice
individua come intrinsecamente ne-
cessitato l’incontro tra il cristianesi-
mo e la razionalità greca. Ma la lettura
degli scrittori cristiani riserva sorpre-
se ben altrimenti affascinanti. Com-
mentando il Cantico dei cantici, Orige-
ne non esita ad attribuire a Dio i carat-
teri dell’eros dipinto dal Simposio di
Platone: l’amore per la sua creatura
spinge Dio a proiettarsi oltre se stesso
nella forma di un amore che non solo
richiede all’uomo di contraccambiar-
lo, ma addirittura trascina quest’ulti-
mo a sua volta fuori di sé, nell’eksta-
sis della contemplazione. Idea ben
presente ai mistici cristiani di ogni
epoca, che sapevano coglierne la for-
za dirompente, leggendo eros e amor
Alla luce del Vangelo
La teologia divenne centrale
come finalità prioritaria
di ogni sforzo speculativo
laddove noi risultiamo assuefatti alla
resa, estenuata e senza nerbo, di «cari-
tà». Ancora, le riflessioni sviluppate
nel Lelio da Cicerone sull’amicizia qua-
le vincolo al tempo stesso sociale e af-
fettivo saranno riprese da Agostino
nella meditazione dei suoi trascorsi
giovanili condotta nelle Confessioni e
rilanciate in una chiave nuova, che po-
ne questa volta il Dio cristiano a fonda-
mento di ogni rapporto autentico tra
gli uomini, superando così la frattura
— drammaticamente avvertita da Ci-
cerone — tra determinazioni della ra-
gione politica ed esigenze dell’animo
individuale.
A questo incontro tra cristianesimo
e tradizione classica è stato spesso
rimproverato di aver snaturato i carat-
teri originari della predicazione e del
messaggio di Gesù. Non va però di-
menticato che già una parte significa-
tiva dell’ebraismo antico aveva consu-
mato l’incontro con la lingua e la cul-
tura greca nella cosiddetta traduzione
della Bibbia dei Settanta, su cui ci in-
forma la Lettera di Aristea; proprio
questa Bibbia i cristiani fecero pro-
pria, fin quando Girolamo non si lan-
ciò nell’impresa di tradurla ex novo
dall’ebraico per il mondo latino. So-
prattutto, le opere degli autori cristia-
ni antichi divennero a loro volta ogget-
to di traduzioni e di rielaborazioni da
parte di scrittori che, dal IV secolo in
poi, presero ad esprimersi in una va-
rietà di lingue (copto, siriaco, arme-
no, georgiano...) sino ad allora prive
di dignità letteraria, dando origine a
nuove culture e a nuove identità so-
cio-religiose nel segno del cristianesi-
mo e confermando così che la natura
di quest’ultimo è intrinsecamente
aperta all’incontro con le più diverse
esperienze dell’uomo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

quelli pagani, greci e latini.

Sin dal II secolo i cristiani non ave-
vano esitato ad inserirsi nel contesto
comunicativo del mondo antico; se au-
tori come Tertulliano proclamavano
orgogliosamente la loro estraneità ad
una cultura in declino, lo facevano pur
sempre secondo i canoni della più av-
vertita retorica e con una strumenta-
zione concettuale debitrice della tradi-
zione filosofica. Proprio con la filoso-
fia il cristianesimo stabilì un rapporto
decisivo. Nel mondo antico, la filoso-
fia era anzitutto uno stile di vita, in cui
l’etica si sostanziava dei risultati della
speculazione intellettuale, sotto la gui-
da di un maestro. Cristo venne presen-
tato come il maestro universale e la
sua rivelazione come la «vera filoso-
fia», che riassumeva in sé non solo i
contenuti dispersi nelle precedenti tra-
dizioni, ma anche gli exempla morali
delle grandi figure del passato, Socra-
te più di ogni altro. A sua volta, questo
incontro cambiò la struttura del filoso-
fare antico: il discorso su Dio, la teolo-
gia, che sino ad allora costituiva una
parte limitata nell’ambito della più ge-
La collana Dal 1˚ marzo ogni giovedì e sabato in edicola con il «Corriere»
La natura dell’universo e i doveri del cittadino
Oltre ai pensatori della classicità
greca e dell’ellenismo, da Platone
(con cui si aprirà il 1˚ marzo la
collana) ad Aristotele ed Epicuro,
la nuova iniziativa editoriale «I
classici del pensiero libero. Greci e
latini» del «Corriere della Sera»
proporrà — gli uni come gli altri
annotati e con testo originale a
fronte — alcuni dei più
significativi scritti di importanti
pensatori latini, con introduzioni
scritte appositamente per l’opera
da illustri critici e studiosi che ne
situano il pensiero nell’ambito
storico di appartenenza, o ne
illustrano l’influenza sulle epoche
successive, fino al tempo
contemporaneo (ciascun volume
sarà in edicola al prezzo di un euro
più il costo del quotidiano).
Interessante dunque osservare la
diversa temperie del mondo latino
rispetto a quello greco antico, da
cogliere anche nel tenore dei testi
di carattere filosofico giunti fino a
noi: la riflessione è spostata dagli
elementi fondativi del mondo,
sostanze ed enti, all’interesse
spiccato per l’individuo sociale, il
cives calato nella vita relazionale e,
pur se intento a interrogarsi sul
destino, sul tempo, sulla vecchiaia,
anche protagonista di un
confronto pragmatico con la
società in cui vive. Si tratta di testi
classici, ma attuali nell’acutezza
dei problemi affrontati: basti
pensare a ciò che sostiene di intenti oltre che di spiriti, in cui
Cicerone nel suo L’amicizia, dominano l’aspirazione comune al
quinto volume della collana (in bene e l’elemento etico. O si pensi
edicola il 15 marzo), con la a Seneca, cui è dedicato il sesto
prefazione inedita di Giorgio volume della collana, La fermezza
Montefoschi: un dialogo in cui del saggio e altri scritti, con
l’amicizia è elezione e comunanza introduzione di Cesare Segre (in
edicola il 17 marzo): testi nei quali
A destra: la il sistema di valori del filosofo
terza uscita stoico si applica alla vita e alle
della serie, esperienze dell’uomo nel contesto
«Antigone» e sociale e soprattutto politico,
«Edipo re» di spesso avverso. Per tacere degli
Sofocle. stili di scrittura così diversi tra
In alto: «San loro: il fluido periodare
Girolamo ciceroniano, facondo e armonioso,
nello studio» e le «sentenze» di Seneca, brevi e
di Antonello memorabili. (i.b.)
da Messina © RIPRODUZIONE RISERVATA

nerale speculazione metafisica, iniziò

Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Idee&opinioni
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MA NON FATE DIVORZIARE I FIGLI DA PAPÀ
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dere alla bisogna. Chi si chiama «Lamor-
te» o «Fesso» potrà velocemente ribat-
tezzarsi a sua scelta sbizzarrendosi con
la fantasia; e i figli potranno aggiungere
il nome della madre accanto a quello
del padre, come già da tempo succede
in Spagna, dove, affinché non resti il
benché minimo sospetto di discrimina-
zione sessuale, si sta già pensando di la-
sciar scegliere anche l’ordine di prece-
denza. Tutto bene, dunque? Certo, be-
nissimo, salvo che la nuova norma vara-
ta ier l’altro dal Consiglio dei ministri
prevede una clausola che potrebbe in-
durre allo sconcerto.
Dice, infatti, il freschissimo regola-
mento, che d’ora in poi le donne vedo-
ve o divorziate potranno aggiungere al
nome dei figli quello del nuovo marito.
Ma se è comprensibile che una vedova
abbia magari bisogno — chissà, per
mettere un ordine formale nella sua fa-
miglia, per rendere la sua famiglia più
famiglia, insomma — di estendere ai
bambini di primo letto il cognome del
LA VIA CANADESE ALL’ORA DI RELIGIONE
NELL’OCCIDENTE ORMAI MULTICULTURALE
✒
Le società occidentali devono
educare le future generazioni
alla differenza religiosa: ai molteplici vol-
ti di Dio, ai tanti percorsi delle fedi e dei
fedeli; alla convivenza tra uomini di di-
verse convinzioni. Può l’istruzione pub-
blica rispondere a questo bisogno sem-
pre più avvertito? E come? Lo studio del-
la Divina Commedia, dell’Iliade e del
Mahâbhârata è importante, ma non suffi-
ciente. Neppure basta l’ora
di religione tradizionale,
in cui la chiesa maggiorita-
ria propone se stessa e la
propria visione dell’altro.
Servono soluzioni alterna-
tive.
Nel 2008 il Québec ha in-
trodotto nelle scuole pub-
bliche l’insegnamento ob-
bligatorio di «etica e cultu-
ra religiosa». In program-
ma, la storia religiosa del Paese, la storia
e la cultura delle religioni e l’introduzio-
ne ai valori della tolleranza e del plurali-
smo. I vescovi del Québec non si sono
opposti, ma alcuni genitori cattolici han-
no chiesto che i figli venissero esonerati.
Al rifiuto dell’autorità scolastica, hanno
presentato ricorso. L’ora di etica del Qué-
bec, hanno sostenuto, veicola l’idea che
DATI ALTERATI, STATISTICHE INAFFIDABILI
E L’ECONOMIST CANCELLA L’ARGENTINA
✒
La Grecia per alcuni anni ha ma-
nipolato il deficit e il debito pub-
blico. Dalla rigorosa Berlino alla ipersensi-
bile Londra, lo sapevano tutti nell’Europa
dei 27. Eppure, fino alla tardiva ammissio-
ne dell'ex premier Papandreou e poi del
suo successore Papademos, nessuno si è
mai sognato di denunciare Atene per i
suoi giochi di bilancio. Anche l’Italia, nel
1996, si affidò a «sofisticati trucchi conta-
bili» (parole del testo universitario Scopri-
re la macroeconomia, di Oliver Blanchard)
per aggirare i veti all’ingresso nell’euro.
Storie e contesti diversi ma la comunità
internazionale da tempo è alle prese con
l’affidabilità delle statistiche che ciascuna
capitale presenta. È un problema serio.
L’Economist da un po’ lo denuncia. È però
solo nell’ultimo numero che ha deciso di
compiere uno strappo singolare annun-
ciando che d’ora in avanti cancellerà i dati
dell’Argentina perché alterati. Il sasso è
stato lanciato nello stagno. «Senza le stati-
stiche i governi brancolerebbero nel bu-
io», scrive il magazine londinese, ma un
limite all’imbroglio vi deve pur essere nel-
l’interesse della concertazione globale an-
ticrisi. E ha ragione. Buenos Aires ha oltre-
secondo consorte, assai meno pacifico
è che faccia altrettanto una donna divor-
ziata. Agli occhi del primo marito, infat-
ti, eventualmente abbandonato in mo-
do per lui umiliante, l’operazione non
potrà che sembrare una specie di espro-
prio, una sottrazione indebita, una vo-
lontà di attribuire simbolicamente ad al-
tri, almeno in parte, la sua propria di-
scendenza. Si può dunque immaginare
che il recentissimo provvedimento po-
trebbe comprensibilmente venir preso
assai male da numerosi padri separati,
non raramente già in stato di grave sof-
ferenza per essere stati, con il divorzio,
più o meno espulsi dalla vita dei figli,
nel senso che, si sa, pur con affido con-
diviso, è di solito la madre che fa la par-
te del leone mentre ai padri spesso re-
stano soltanto le briciole del tempo con
i bambini. A maggior ragione se il mal-
capitato papà, abbandonata la casa co-
niugale, non ha i mezzi per potersene
permettere una per sé. Speriamo, dun-
que, che la semplificazione, per qualcu-
no o per molti, non costituisca, invece,
una sorta di complicazione.
Isabella Bossi Fedrigotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tutte le fedi si equivalgano e confonde i
nostri figli circa la verità della fede. Que-
sto relativismo di Stato è incompatibile
con l’educazione religiosa impartita in fa-
miglia, viola la nostra libertà religiosa.
La Corte suprema canadese ha infine
respinto il ricorso. L’ora di studio è sal-
va. Certo, i giudici LeBel e Fish hanno ri-
conosciuto il rischio che l’educazione al
pluralismo religioso diventi illegittimo
indottrinamento. Tutta-
via, ha scritto la giudice
Deschamps per la Corte,
«sostenere che l’esposizio-
ne dei figli a religioni di-
verse violi di per sé la liber-
tà religiosa dei minori o
dei genitori significa rifiu-
tare la realtà multicultura-
le della società canadese e
disconoscere ciò cui lo Sta-
to del Québec si ritiene ob-
bligato in materia di educazione pubbli-
ca». Questa «obbligazione» pubblica di
educare alla diversità religiosa interroga
le collettività, le istituzioni, le stesse chie-
se. Solo prendendo rischi, solo innovan-
do, si può rispondere davvero. È la lezio-
ne del Québec.
Marco Ventura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
passato i limiti del sopportabile, ciò non
toglie che ne segua una domanda (ovvia):
solo l’Argentina bara?
L’Economist sa che non è così. Ad esem-
pio, la Cina, seconda economia del globo,
usa gonfiare e ritoccare i numeri di conti
pubblici, inflazione, occupazione. Pechi-
no si è integrata con furbizia nei meccani-
smi delle statistiche internazionali. E allo-
ra per quale ragione Buenos Aires è nella
lista nera dell’Economist?
Che fra Londra e Buenos Aires i rappor-
ti politici e diplomatici siano in questo
momento tesi (causa ancora le isole Falk-
land) non è una spiegazione credibile. I
rancori ci sono ma il settimanale non è
sensibile a ragionamenti del genere. Può
valere piuttosto un’altra considerazione:
nella lista dei «peccatori» ci sono i Paesi
del capitalismo occidentale, piccoli e gran-
di. Censurare chi sbaglia è corretto. Se lo
si fa, unicamente, con i più deboli è legitti-
mo pensare a un vecchio vizio: la presun-
zione dei forti. Oggi chi è in grado di dare
lezioni? Chi è così virtuoso e onesto da
non ripulire le sue statistiche?
Fabio Cavalera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
italia: 515249535254
FISCO E REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA
Se la tassazione progressiva scivola
dalla giustizia alla punizione sociale
di PIERO OSTELLINO
È
socialmente «giusto» che si
pensi di abbassare le tasse ai ceti
meno abbienti, ferme restando
quelle di altri ceti, solo di poco
più fortunati? Sì e no. È giusto
che si vada incontro ai redditi che fanno fatica
a mettere assieme la colazione di
mezzogiorno col pranzo della sera. È sbagliato
che — senza elevare significativamente chi ha
meno — si tenga giù chi ha poco di più. Così,
si ha un livellamento verso il basso invece che
verso l’alto. Penso all’impoverimento
economico subito dagli insegnanti — che ne
ha mortificato persino lo status sociale —
lasciati in balia di massimalismi e
avventurismi ideologici.
La tassazione progressiva è uno dei capisaldi
della società liberale; ma, agli attuali livelli,
non è un veicolo di giustizia, bensì di
penalizzazione sociale. La democrazia
dovrebbe portare il maggior numero di
cittadini a un livello di vita migliore — anche
se le distanze di reddito dovessero restare le
stesse o, addirittura, aumentare — non
evitare che qualcuno migliori le proprie
condizioni come se il miglioramento degli uni
andasse a detrimento degli altri. La
redistribuzione della ricchezza per via fiscale
— che non è il sostegno ai meno abbienti
attraverso il welfare, ma la confisca, da parte
della politica, di reddito prodotto per farne
uso improprio — e la conseguente
pauperizzazione del ceto medio sono la
peggior politica che una democrazia liberale
può praticare se vuole sopravvivere. È
l’eguaglianza, nella generale carestia, del
socialismo reale cui il «compromesso
socialdemocratico» fa il verso. Le
diseguaglianze di condizione — frutto della
«società aperta» dove le capacità individuali
legittimano le disparità di reddito e si
concretano nelle diverse classi sociali — sono
nella natura della democrazia liberale. Non ne
sono una distorsione, la «dittatura della
borghesia». Sono il segno di un merito, non
di un privilegio. Cercare di annullarle
attraverso la tassazione è ripudiare la stessa
democrazia liberale in nome di un
egualitarismo, «di fatto» impossibile, e
realizzabile «in diritto» solo con la negazione
della libertà di ciascuno di elevare, con le
proprie forze, le proprie condizioni sociali.
PROCESSO MILLS
Un verdetto che rafforza la tregua
di PIERLUIGI BATTISTA
SEGUE DALLA PRIMA
E anche la possibile rimozione di un maci-
gno gigantesco che ha sinora ostruito la stra-
da per una pacificazione dell’infinita guerra
tra magistratura e politica che ha provocato
l’infarto della Prima Repubblica e l’avvelena-
mento di tutta la Seconda.
«Possibile» indica un auspicio, più che una
previsione. In pochi mesi lo scenario politico
ha subito una metamorfosi radicale e l’uscita
di Berlusconi da Palazzo Chigi ha reso il pro-
cesso Mills la testimonianza di un’epoca sepol-
ta, il ricordo conflittuale di un’Italia che nel
frattempo ha voltato pagina. Fuori dalle aule
del tribunale, il processo Mills era il simbolo
di un’Italia divisa tra chi voleva estromettere
«il Caimano» dal comando del Paese e chi,
pur di difendere il proprio leader impigliato
in infinite traversie giudiziarie, ha subordina-
to ogni altra considerazione di interesse gene-
rale alla costruzione di una trincea ad perso-
nam per salvaguardare la figura del premier.
Il cronometro era diventato un’arma letale
usata da entrambi i contendenti: i tempi pro-
cessuali da accorciare, accelerare, stressare
per l’accusa che voleva arrivare al verdetto
con una fretta febbrile e impaziente, oppure
da allungare a dismisura, da dilazionare oltre
ogni ragionevolezza per disinnescare un ver-
detto potenzialmente devastante. In mezzo le
tifoserie scatenate che hanno fatto del Palaz-
zo di giustizia di Milano il palcoscenico di un
duello di piazza che con la giustizia dei tribu-
nali e delle procedure dello Stato di diritto
hanno davvero poco da spartire.
Ma i tempi del cambiamento politico han-
no anticipato quelli della sentenza, svuotando-
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CONC
Dove si è creduto di cancellare il pluralismo di
classi è nata una classe unica; non più fondata
sul reddito, ma sul potere, sulla nomenklatura
politica e sullo Stato totalitario.
Dopo l’Unità, con il buongoverno e la
disciplina (finanziaria) della destra storica, il
ceto medio si era avviato a diventare classe
dirigente. A Roma, i «quartieri dei
piemontesi» — calati nella capitale a
costituire il primo nucleo della burocrazia
statale — con i loro bei palazzi borghesi,
sono la testimonianza dell’Italia civile; così
come i «quartieracci» della speculazione
edilizia postbellica sono quella del suo
degrado. Un ceto medio consapevole del
proprio ruolo sociale e politico è la spina
dorsale di ogni democrazia matura. Con la
caduta della destra storica e l’avvento al
potere della sinistra, ancorché pur sempre
liberale (1876), l’irruzione nella vita del Paese
di un ceto affaristico, opportunista,
collaterale alla politica aveva posto termine a
tale evoluzione.
Il primo bilancio di segno negativo dello Stato
è del 1878. Il giolittismo, con l’allargamento
del governo liberale ed elitario ai cattolici e ai
socialisti, era stato l’ultimo tentativo di
riportare il Paese sulla giusta strada. Ma, il
fascismo, prima — non a caso, la
degenerazione del ceto medio in
ne la carica dirompente e ridimensionando
l’attesa di una decisione inevitabilmente trau-
matica. Berlusconi non è più il premier da
scalzare ma oramai il leader di un partito che,
assieme alla principale forza dell’ex opposizio-
ne, contribuisce in modo determinante alla
maggioranza parlamentare che sostiene il go-
verno tecnico di Mario Monti. Dopo anni di
clima bellicoso e incandescente, il tempo del-
la tregua, legittimata da una crisi che aveva
portato l’Italia sull’orlo dell’abisso, non può
che rafforzarsi con una sentenza senza vinti e
vincitori, salomonicamente equidistante for-
se, ma destinata a produrre effetti decisamen-
te meno destabilizzanti di un’eventuale sen-
tenza di condanna.
Ciascuno resterà della sua opinione: i de-
trattori del «Caimano» continueranno a consi-
PROPOSTE DI RIFORMA
PRESIDENZIALISMO PARLAMENTARE
di GIOVANNI SARTORI
SEGUE DALLA PRIMA
Tutta questa deriva verso un presiden-
zialismo (anzi un iperpresidenzialismo),
che non è disciplinato né dalle regole
del sistema parlamentare né dai vincoli
del presidenzialismo americano, si rias-
sume nel colpo di mano (avallato a suo
tempo senza fiatare dal presidente Ciam-
pi) che introdusse il nome del candidato
premier sulla scheda elettorale. Per ora
non è successo, ma un qualche futuro
43
rappresentazione dello «spirito del capo» —
poi, dopo la felice parentesi degasperiana e
einaudiana, l’occupazione delle istituzioni da
parte della partitocrazia hanno completato la
distruzione dell’Italia del juste milieu
cavouriano.
Ciò che chiamiamo «carenza di senso dello
Stato» è il riflesso della mancata
trasformazione del ceto medio in classe
dirigente. Privo di rappresentanza politica —
il Popolo della libertà e il Partito
democratico paiono incapaci di esserlo e i
partiti minori non sono da meno — esso,
massacrato dalle tasse, identifica oggi nello
Stato «il nemico». Non è un buon segno,
anche se il tempo in cui si era rivoltato
contro la democrazia è, a sua volta,
tramontato. Lo Stato, nella cultura
democratico-liberale, non deve essere
percepito dal cittadino come un nemico. È
piuttosto, il garante e il regolatore, il vigile
urbano della metafora che regola, al
crocicchio, il traffico sociale e senza il quale
«l’uomo è lupo dell’uomo». Le libertà,
compresa quella economica, sono «un fatto
giuridico»; lo Stato è «Stato giuridico»; e il
governo è «governo della legge». Non
scordiamocelo tutti.
postellino@corriere.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
derarlo come un corruttore impunito e i suoi
seguaci come la vittima di una persecuzione
politico-giudiziaria. Ma le rispettive convinzio-
ni non dovranno più misurarsi con un presi-
dente del Consiglio da spodestare o da difen-
dere allo stremo, perché oggi Berlusconi non
occupa più lo stesso ruolo che aveva reso così
determinante l’esito del processo Mills. E non
occupa più quel ruolo, bisogna ammetterlo,
smentendo il finale apocalittico ed eversivo di
un «Caimano» disposto a scatenare l’inferno
pur di evitare la detronizzazione. Il clima di
tregua non può dunque che essere rafforzato
dal verdetto milanese, al di là del suo, contro-
verso, profilo giuridico. Un incoraggiamento
in più per cambiare pagina e mettere fine alla
guerra perpetua tra politica e magistratura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
candidato potrebbe sostenere che il ca-
po dello Stato non interviene più nel pro-
cesso di nomina. Lui è già eletto capo
del governo dal voto popolare e poi po-
trà governare vantando di essere diretta-
mente eletto e voluto dal popolo. Un van-
to infondato (il suo nome non è scritto
dal votante e la scheda nemmeno con-
sente cancellazioni). Mi auguro che il
prossimo sistema elettorale cancelli an-
che questa pericolosa birbonata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente:
44 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Codice cliente:
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
45

Lettere al Corriere Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a:
«Lettere al Corriere» Corriere della Sera
via Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79
@ E-mail: lettere@corriere.it
oppure: www.corriere.it
oppure: sromano@rcs.it

Risponde I CACCIATORI D’IMMONDIZIA A conti fatti

Sergio Romano DALL’EGITTO AL MESSICO di Massimo Mucchetti

Mi è accaduto nello stesso

pomeriggio a distanza di
un’ora. Recatomi in strada
supermercato pieno di
cianfrusaglie. Su tutto,
spiccava un curioso peluche
«normale»: il lavoro, la casa,
gli obblighi familiari e quelli
della vita collettiva. Ma la crisi
taneo. In una zona sud orienta-
le del Cairo, ai piedi della colli-
na di Mokattam, vi è una «cit-
di pepenadores (come vengo-
no chiamati i cacciatori d’im-
mondizia), pronti a cogliere
Marchionne e la Fiat
per depositare l’immondizia,
ho giudicato impossibile
farlo, almeno per qualche
raffigurante un elefante rosa.
Affollatissimi dunque i
cassonetti, a qualsiasi ora.
ha probabilmente aumentato
il numero di coloro che sono
ridotti a vivere di espedienti.
tà dell’immondizia» (Mashi-
yat Nasser) in cui l’intera po-
polazione fruga nella spazzatu-
tutto ciò che può essere recu-
perato. La crisi è scoppiata
quando il Comune ha chiuso
Un tema per Monti
attimo. Davanti al cassonetto Ciò che gettiamo viene Aggiungo che i rifiuti, nella so- ra proveniente dalla città per la discarica e ha indirizzato i ri-

C
c’era un uomo sui 55, 60 anni aperto, esaminato e qualche cietà dei consumi, hanno ac- ripescare tutto ciò che può es- fiuti verso impianti di nuova he cosa dice di quello che le ha detto Sergio Marchion-
che esplorava l’interno. Mi è volta recuperato, se utile, da quistato un valore considere- sere trasformato e rimesso sul costruzione. I pepenadores ne? Me lo chiedono parecchi lettori dopo l’intervista al
capitato di osservarlo un barboni o nuovi poveri. volmente superiore a quello mercato. La stessa cosa acca- hanno protestato e sono riu- Corriere, nella quale non si è sottratto a nessuna doman-
attimo: volto gonfio, baffi, Raggelante, ma vero. del passato. Buttiamo via mol- de ad Alessandria dove il pro- sciti addirittura a ottenere che da. Provo a rispondere.
rovinato precocemente dal Romolo Ricapito te cose che possono essere re- getto per la costruzione di un la spazzatura, dopo la chiusu- L’amministratore delegato, che nel 2004 salvò la Fiat,
tempo e dalla sofferenza. Sul romolo.ricapito@ cuperate, aggiustate, utilizza- inceneritore, qualche tempo ra della discarica, passasse dal- ha dato una notizia grave al Paese e al governo Monti: se non espor-
carrello della sua bicicletta, gmail.com te. fa, ha suscitato fiere proteste. l’«azienda» di Bordo Poniente terà negli Usa abbastanza vetture fabbricate in Italia, Fiat chiuderà
un paio di scarpe da uomo Nei Paesi avanzati l’indu- La situazione è ancora più prima di raggiungere la sua due dei cinque stabilimenti in esercizio. Marchionne non ha preci-
usate, nere, modello vecchio Caro Ricapito, stria del recupero si è conside- complicata in Messico dove le destinazione. Come racconta sato quali, ma possiamo escludere Atessa, dove si fanno veicoli

N
stile. Sceso di nuovo perché on ne sono sorpreso. Il revolmente sviluppata ed è di- persone che vivono di spazza- una giornalista americana, Eli- commerciali, e Melfi, il centro più efficiente. Restano Pomigliano
dovevo liberarmi di altri fenomeno dei «senza ventata una fonte di reddito. tura sarebbero circa 250.000. zabeth Malkin, in una corri- (se Fiat avesse preso Opel sarebbe stato chiuso, ora vi si fa la Pan-
rifiuti, e ho trovato di nuovo casa» è comune a tutti i In Paesi meno saggi e organiz- L’«azienda» più grande è stata spondenza dal Messico per il da), Mirafiori (che produce un quinto del necessario a stare in equi-
il cassonetto aperto. Paesi dell’Occidente e non è zati, è nato un business spon- per molti anni la discarica di New York Times del 18 febbra- librio) e Cassino (tanti robot, ma modelli non sempre di successo).
L’esploratrice era questa soltanto strettamente econo- Bordo Poniente, nei pressi di io, i 1.500 pepenadores di Bor- Il nuovo schema archivia il progetto Fabbrica Italia, che nell’aprile
volta una zingara. Dubito mico. Anche in periodi di mag- Città del Messico. Qui il lavo- do Poniente sono un gruppo 2010 prevedeva di aumentare la produzione da 650 mila a 1,4 milio-
potesse guadagnare qualcosa giore prosperità esistono per- ro viene fatto più razional- elettorale a cui nessuna ammi- ni di auto entro il 2014. Di queste, 300 mila sarebbero state esporta-
di valido dall’immondizia sone che non possono e non mente in un grande capanno- nistrazione comunale vuole te in Nord America. Un balzo in avanti ambizioso: forse troppo per
appena rovistata. Accanto a vogliono lasciarsi imprigiona- ne dove tre nastri trasportano voltare le spalle. gli scettici, quorum ego. L’Europa aveva già allora capacità produtti-
lei, un vecchio carrello del re nelle regole di un’esistenza la «materia prima» tra due file © RIPRODUZIONE RISERVATA va in eccesso del 20-25%. E la Fiat non scopriva i nuovi modelli con
cui togliere clienti ai rivali. Li avrebbe tirati fuori, si spiegava, nel
2012 con la ripresa. Purtroppo, la ripresa in Europa è rinviata al
LINGUE STRANIERE prodotti cinesi costano procedure per adempiere alle IN LISTE PUBBLICHE 2014 e con essa i nuovi modelli Fiat. Possiamo aspettare e fidarci? Il

❜❜
Pronuncia difficile almeno sei-sette volte meno nuove competenze. Nomi degli evasori problema reale — e Marchionne ci-
di quelli analoghi italiani, Antonio Bovenzi ta il collega Philippe Varin della
Caro Romano, è nota la sprofonda il disavanzo della gerbov@inwind.it Darebbe un segno di Psa — era ed è la sovraccapacità
difficoltà per molti italiani di bilancia commerciale, si speranza agli italiani onesti, produttiva.
pronunciare la «u» alla
francese, ma è possibile che
riduce progressivamente il
Pil, colano a picco i consumi,
semplificative finiscono col
determinare ulteriori
DENUNCIA DEI REDDITI che sono la maggioranza, se
qualche deputato o
L’auto è materia questione Marchionne riconosce che la
sindacale è superata ma,
in televisione si debba le previsioni a breve sono complicazioni alla vita dei
Il labirinto del 730 schieramento politico, si per Palazzo Chigi con una produzione di 500-600 mi-
sentire sempre «Fiurer» per
indicare il capo del nazismo
catastrofiche e tuttavia, in
un momento così
cittadini e alle casse dello
Stato. Ad esempio la nuova
Anni fa ho vinto una borsa di
studio in matematica che mi
facesse promotore di un
disegno di legge che
come la crisi di la unità, Fiat Auto utilizza al 50% le
potenzialità dei propri stabilimen-
o Camiùs al posto di Camus? drammatico per il Paese, normativa sull’accertamento ha permesso di frequentare imponesse la pubblicazione Detroit lo fu per ti: quella Fiat Auto che da gran tem-
Inoltre nel doppiaggio del
film Hugo Cabret, è sempre
perdiamo tempo a discettare
sull’articolo 18. Meglio se il
dell’invalidità civile ha
trasferito all’Inps alcune
(laureandomi in ingegneria
meccanica) il Trinity College
dei nomi degli evasori fiscali,
in analogia con quanto
la Casa Bianca po non ripaga il costo del capitale
investito dai soci. Riuscirà la do-
stato chiamato «Iugò». governo operasse secondo i competenze mantenendo dell’Università di Cambridge. avviene negli Stati Uniti, manda americana a portare lo
Ricordo che l’insegnante di propri convincimenti, quasi inalterate quelle della Avendo licenziato il mio dove è considerato sfruttamento degli impianti italiani a un più confortevole 80-85%?
francese ci faceva ripetere abbandonando il pantano Asl. Ciò si traduce in una commercialista ho passato gravissimo reato contro la Temo sarà dura. Nel 2013 gli Usa avranno 2 milioni di immatricola-
fino alla noia «J’ai perdu ma della concertazione. confusione per i cittadini, diverse giornate (da collettività. zioni in più rispetto al 2011. Una torta su cui già si gettano i tede-
plume dans le jardin de ma Giovanni Bertei ma soprattutto in un onere pensionato) a compilare il Antonio Benazzo, Roma schi aprendo nuovi siti in America. Il gioco di Chrysler-Fiat, poi, lo
tante». La Spezia maggiore per lo Stato in mio 730. Non sono sicuro possono fare anche Gm con Opel e Psa (che ora trattano una fusio-
Franco Morganti quanto è rimasto inalterato che riuscirò, tale ne è la MATERNITÀ SU FACEBOOK ne), Ford con Ford Europe. E non parliamo di coreani e giapponesi.
Milano INVALIDITÀ CIVILE l'apparato amministrativo complessità inventata dai Foto bandite Certo, nulla è impossibile alle imprese che sanno scommettere a
Da noi la u «stretta» esiste Competenze dell’Inps delle Asl e nel contempo nostri burocrati di Stato. lungo termine. Qualche settimana fa, il ministro del Welfare, Elsa
soltanto in alcuni dialetti ita- l'Inps ha dovuto assumere Carlo Corsi Una mamma che allatta il Fornero, aveva prospettato un incontro con Marchionne. Non è av-
liani. Posso capire che molti Solo in Italia le leggi nuovo personale o carlocorsi2@ proprio bambino, venuto. Meglio così. Prima di discutere se e come il mercato del
annunciatori della radio e del- promulgate con finalità esternalizzare certe fastwebnet.it praticamente l'atto più bello lavoro debba aiutare la Fiat a liberarsi dai cassintegrati senza ritor-
la televisione facciano fatica a di tutta la maternità, è stato no (e, magari, come possa aiutare la Confindustria post Marcega-
pronunciarla correttamente. bandito dalla visione su glia), bisognerebbe sapere se l’Italia avrà ancora un’industria auto-
Mi è più difficile capire per- Facebook. Mescolare ciò con mobilistica nazionale degna almeno della Cekia: abbiamo già per-
ché la pronuncino all’inglese La tua opinione su SUL WEB Risposte alle 19 di ieri La domanda il sesso è incomprensibile. so chimica, farmaceutica ed elettronica. L’auto è materia per Palaz-
(iu). corriere.it/opinioni/ di oggi Chi dà queste direttive zo Chigi come la crisi di Detroit lo fu per la Casa Bianca. Il premier
dimostra di essere fuori dal Mario Monti ne dovrebbe parlare non solo con Marchionne, che
CRISI E RIFORME
Il lavoro del governo
La competizione con i Paesi
emergenti ci distrugge, i

Interventi & Repliche

Il cardinale Bagnasco
sul gioco d’azzardo: «È
una piovra che sradica
tutto, un’emergenza
sociale». Condividete?
Sì
R 90,5 No 9,5 R
Bersani: «La Rai deve
cambiare governance.
Ora, con dentro i partiti,
non può salvarsi».
Siete d’accordo?
mondo, anche considerando
quanto normalmente è
possibile vedere su Internet.
Pasquale Mirante
pasmir@alice.it
dal 2015 potrebbe lasciare Torino, ma anche con gli eredi dell’Avvo-
cato, che in Italia resteranno. La Fiat è più importante dei taxi. An-
che se l’Ocse non glielo dice.
mmucchetti@rcs.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vicari: la causa Fiat-Rai e il ruolo di Ctu
Milena Gabanelli nell’articolo «La Rai, la Fiat
e il risarcimento milionario» (Corriere, 22
febbraio) ha insinuato che nella mia qualità
di Ctu nominato dal Tribunale di Torino nella
causa Fiat-Rai, avrei eseguito non
correttamente il mandato conferitomi dal
Giudice di Consulente d’ufficio e quindi
organo super partes, effettuando
considerazioni tecniche non nell’interesse
della giustizia, ma nell’interesse della Fiat.
L’affermazione, gravemente diffamatoria,
non ha alcun fondamento, né hanno
significato i collegamenti capziosamente
creati nell’articolo per suggerirne l’esistenza.
L’ex direttore generale di Teksid France —
società del gruppo Fiat — non è più socio di
Valdani, Vicari & Associati (Vva) dallo scorso
anno e, in ogni caso, la carica dirigenziale in stata una società concorrente con Vva, la nonché la mia esperienza maturata nel anche certa che il professor Vicari non
seno alla Teksid France indicata dalla quale ha subìto un danno per aver perso settore consulenziale. intende ostacolare l'espressione delle proprie
Gabanelli quale collegamento della mia una risorsa preziosa che era impegnata su Salvatore Vicari, s.vicari@vva.it opinioni, in quanto diritto di ogni cittadino.
presunta collusione con la Fiat, è cessata nel diversi progetti di Vva. Alla luce di queste Milena Gabanelli
1981 cioè oltre 30 anni fa e addirittura 10 precisazioni, è evidente che Milena Gabanelli Non era mia intenzione diffamare il professor
anni prima che la società Vva venisse ha volutamente utilizzato circostanze del Vicari, il quale ha ragione nel dire che le
costituita: tramite questo ex socio di Vva tutto irrilevanti e inveritiere per indurre il circostanze utilizzate possono essere Preventivo degli avvocati
non vi è mai stato, pertanto, alcun lettore a ritenere la sussistenza di una irrilevanti, ma non inveritiere. L’attuale «tax Non mi meraviglia il reddito dell’avvocato
collegamento, neanche indiretto, con Fiat o fantomatica collusione tra il sottoscritto e senior services» di Fiat ha collaborato con Paola Severino, ora Guardasigilli nel governo
con società dalla stessa controllate o Fiat. È quindi inaccettabile che sulle colonne Vva fino al marzo scorso, e l'ex direttore Monti (Corriere, 23 febbraio), quanto il fatto
partecipate. L’attuale «tax senior specialist» del Corriere della Sera possano trovare generale della Teksid france (società del che si continua a permettere agli avvocati di
di Fiat Service, invece, è un giovane brillante spazio articoli così approssimativi e gruppo Fiat) non è più socio della Vva da non redigere un preventivo, per legge, prima
di 28 anni che si è formato denigratori: ho svolto il ruolo di Ctu nella luglio 2011, però l’incarico dal Tribunale di che il cliente possa usufruire delle loro
professionalmente presso la Vva con la causa Fiat-Rai rispondendo puntualmente ai Torino è datato 18 marzo 2011. prestazioni. È come recarsi in un ristorante,
quale ha collaborato fino al marzo 2011. quesiti formulati dal Tribunale di Torino con La domanda che mi sono posta nell’articolo consumare un pasto e poi ricevere la
L’anno scorso ha scelto di lasciare Vva correttezza ed imparzialità, applicando le pubblicato il 22 febbraio e che continuo a sorpresa del conto.
accettando una proposta di lavoro di Fiat competenze professionali maturate in oltre pormi è: c’è stata imparzialità? Il professor Dario Cianci
Service: è evidente che Fiat, in quest’ottica, è 30 anni di carriera come docente e studioso, Vicari afferma di sì e ne sono lieta. Sono dario.cianci@gmail.com

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
47

Spettacoli
I riconoscimenti francesi

«The Artist» PARIGI — A poche ore dagli Oscar,

The Artist ha vinto sei premi,
film in corsa per 10 statuette agli
Oscar. L’attrice Bérénice Bejo e il
trionfa ai César: compresi miglior film, migliore
attrice e miglior regista ai César,
regista Michel Hazanavicius hanno
ricevuto il trofeo venerdì. Il premio
sei premi l’equivalente francese degli Academy
Awards. Una rassicurazione per il
come miglior attore è andato a Omar
Sy, star di Quasi amici.

L’outsider
Candidate «non protagoniste»
La favorita Muta Travestita E la grassa
Octavia Bérénice Bejo, Janet
Spencer, 39
anni, in «The
35 anni, nel
film muto (e
McTeer, 50
anni, nei
Melissa
Help»
interpreta
in bianco e
nero) «The
panni di una
donna che si
elogia
una
domestica
Artist», diretto
da Michel
finge uomo,
ovvero
le taglie forti
che per il Hazanavicius l’imbianchino
carattere che è anche il che scopre il LOS ANGELES —
risoluto compagno segreto di «Cappellini, biancheria,
viene dell’attrice: Glenn Close camicie da notte, gioielli,
spesso hanno due in «Albert abiti da sirena, scarpe da
licenziata bambini Nobbs» ginnastica di strass o con
tacchi impossibili: mi hanno
offerto di tutto per la serata
degli Oscar, in barba alle mie
Hollywood In lizza la californiana Chastain, lanciata da Malick tratta la governante (Octavia Spencer) con
estrema familiarità. Celia è vulnerabile, in-
misure extralarge e con le
quali spero di sfoderare il
certa, emotivamente fragile come Mari- mio senso dell’umorismo,

Jessica, diva in ascesa: lyn, ma è anche coraggiosa. No, nella vita

non mi sono mai sentita inferiore alle ra-
gazze più ricche e snob. Sono cresciuta
in una fattoria, intorno c’erano ancora i
cinema drive-in e non le multisale. Mia
facendo lo sgambetto a Billy
Crystal», se la ride Melissa
McCarthy (foto), candidata
agli Oscar come attrice non
protagonista. «Mi auguro

noi donne vincenti

madre, estrosa, forte anche dopo il divor- che vinca Octavia Spencer,
zio da mio padre, è stata la mia roccia anche taglia forte al mio pari, ma
perché ha sempre smitizzato ogni esibizioni- se mi daranno la statuetta
smo del mio mestiere».
A Los Angeles abita nel distret-

nella notte degli Oscar

to un po’ hippie di Venice, vive
lontana dai fasti di Hollywood, è
animalista convinta. Afferma:
«Non posso dire chi sono le mie
attrici preferite in gara, ma sono
felice che anche Julia Roberts

«Voterei per le attrici nere di The Help» abbia esaltato Viola Davis».
L’attrice nera infatti, tra le
protagoniste, potrebbe bat-
LOS ANGELES — «È davvero importante e altri... Sono una moglie solo nella finzione tere Meryl Streep, Glenn Clo-
bello che un film "al femminile" come The perché nella vita per ora non ho trovato l’om- se e Michelle Williams nei
help sia in gara agli Oscar e che quest’anno le bra di un marito», ride l’attrice californiana, panni della Monroe. non la rifiuterò, anche se
attrici abbiano avuto splendidi ruoli, a tutte 30 anni, semisconosciuta sino al 2008. A Jessica era stato offerto il ruolo di sono arrabbiata perché ha
le età. Se nella prossima stagione ci saranno Non solo gli Oscar «ufficiali». È in gara ai Lady D. «Ma ho scelto altro» spiega. ragione Crystal quando dice
tante donne nelle commedie o in drammi co- Free Spirit Awards, gli Oscar indipendenti È nel cast del film su Bin Laden di Ka- che Le amiche della sposa
rali lo si deve anche a The help e a Le amiche per il suo ruolo in Take Shelter, pellicola therine Bigelow. E ha già finito di gi- meritava di essere
della sposa». apocalittica sulla paura di catastrofi. E la «ne- rare un’altra storia diretta da Malick. nominato». Amatissima dal
La rossa Jessica Chastain è diventata una mica» Octavia Spencer? «Tifiamo l’una per «Scelgo in prevalenza — afferma — pubblico Usa per le sue
bella ragazza bionda nel film sulle governanti l’altra — dice questa giovane minuta, dalla film indipendenti americani, quando sit-com, vincitrice degli
nere e le signore bianche del- pelle chiarissima e dal sorri- posso lavoro con amici, giovani registi, Emmy, Melissa dichiara:
l’America anni 50-60. Guida so contagioso, laureata in Ar- come ho fatto per i miei ultimi impegni. A «Cosa mi aspetto dagli
la cinquina delle migliori at- Pensando a Marilyn te Drammatica alla prestigio- volte penso che tutto quello che mi sta acca- Oscar? Di divertirmi, di non
trici non protagoniste, volti «Da Meryl Streep sa Juilliard School di New dendo sia una favola, come in fondo è la se- veder piangere nessuno e di
nuovi (o meno noti) di Hol- a Viola Davis ruoli York — e anche se forse non rata degli Oscar, soprattutto per me che a incontrare i cani di tanti film
lywood. Le rivali sono la favo- vincerò, tutte noi protagoni- dieci anni sognavo di recitare almeno sul tappeto rosso.
rita Octavia Spencer (sempre straordinari: io mi sono ste di The help abbiamo già Shakespeare. Sono stata la pri- Sono arrivata a Los Angeles
nel cast di The Help), la fran- ispirata a Marilyn» conquistato il massimo co- ma nella mia famiglia ad anda- dall’Illinois con pochi
cese «muta» Bérénice Bejo me cast». re al college e non pensavo cer- dollari, dormivo nella cucina
(The Artist), Janet McTeer tra- L’attrice è sempre diversa to di "sposare" Brad Pitt, di di un amico, prendevo gli
vestita da uomo in Albert Nobbs, la simpatica in ogni film. «Cambio aspetto, colori, sem- ballare la danza dei sette ve- autobus e scrivevo i miei
Melissa McCarthy di Le amiche della sposa. bianze... Ed è vero — confessa — che per il li sul grande schermo o di spettacoli. Ora vado agli
La Chastain è certamente la rivelazione del- mio ruolo in The Help ho rivisto tanti film diventare un agente del Mos- Oscar, ma sono la Melissa di
l’ultima stagione cinematografica: lanciata con Marilyn Monroe e ho letto diverse sue sad. Vivrò gli Oscar con lo sempre, che ha imparato ad
da Terrence Malick in The Tree of life (era la biografie: la mia Celia è una country girl Nomination stesso animo dei Free Spirit essere gentile lavorando
moglie di Brad Pitt), è stata una star dei festi- che arriva nel Sud perché ha sposato il ra- Jessica Chastain, 30 Awards: se devo dare una de- mezza giornata da Starbucks
val internazionali anche accanto ad Al Paci- gazzo più bello, ricco e altolocato della anni, in corsa come finizione di me stessa dico e in una palestra dove tutti
no in Wild Salome e con Ralph Fiennes in cittadina di Jackson dove tutta la borghe- non protagonista semplicemente che amo gli facevano ginnastica tranne
Coriolanus. «Mia madre mi prende in giro e sia è razzista. Celia è dileggiata per il suo per «The Help» spiriti liberi». me». (g. gs.)
dice con ironia a tutti i nostri amici che ho aspetto sexy e inelegante da tutte le «si- Giovanna Grassi © RIPRODUZIONE RISERVATA

sposato Pitt, Fiennes e ho conquistato molti gnore» del luogo e osteggiata perché © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Italia in gara Lo scenografo e la moglie arredatrice hanno realizzato il set di «Hugo Cabret»: in quelle scene tutta la magia del cinema

Ferretti e Lo Schiavo inseguono la terza statuetta. In 3D

ROMA — «Se dicessi che non ci
aspettavamo le nomination, sarei
un bugiardo». Lo scenografo Dante
Ferretti e l’arredatrice Francesca Lo
Schiavo sono in corsa per l’Oscar
con Hugo Cabret di Martin Scorse-
se. A Hollywood, il lavoro dell’art di-
rector è due facce della stessa meda-
glia: production designer e decora-
tor. Se il cinema italiano parla anco-
ra nel mondo, è anche grazie a que-
sta coppia che sta insieme da 28 an-
ni. Hanno già vinto due statuette a
testa (Aviator e Sweeney Todd); han-
no collezionato 10 nomination lui e
otto lei. «A Natale facciamo i saldi e
spariamo per un po’», scherza Dan-
te. «Francesca è un caterpillar», di-
ce lui. «Dante è un grande artista»,
dice lei. Definirli artigiani è ridutti-
vo.
Il produttore Usa Harvey Wen-
stein racconta come Ferretti voleva
trasformare Cinecittà per il set de Il
nome della rosa: «La biblioteca, il la-
birinto, l’Abbazia. Si era ispirato a
Escher e Piranesi. Mi sembrava un
visionario». Scorsese: «Dante chiari-
sce quello che ha in mente muoven-
do convulsamente le mani. Ci ho
messo anni per abituarmi». «Con
Scorsese ho fatto otto film, ho supe-
rato Fellini di due. Sono stato prigio-
niero di Federico per quindici anni.
Da Prova d’orchestra a La voce della faro. Io sono di Macerata, lui di Ri-
luna. Mi chiamò dopo il mio debut- mini». Figli del mare Adriatico tutti
to al cinema in Medea di Pasolini. e due. «Voleva sapere cosa sognassi
Mi invitò per fare Roma a metà con la notte. Io non sognavo niente, gli
Danilo Donati e declinai l’invito. Mi raccontavo quello che mi era succes-
richiamò dieci anni dopo». Se lo sce- so da ragazzino, le cose che pensavo
nografo è colui che dà forma ai so- potessero piacergli. Quando mia
gni degli altri, con Fellini «bisogna- madre mi mandava a fare la spesa,
va ricreare il suo mondo. È stato il in macelleria c’era una donna con i
mio faro. Lo chiamavo proprio così: capelli rossi, giunonica, i seni enor-
mi. E si appoggiava sul bancone. Ri-
Coppia vidi quest’immagine ne La città del-
L’arredatrice le donne».
Francesca Lo Ferretti è di una semplicità disar-
Schiavo e lo
scenografo
Dante
mante, una strana innocenza che
può essere scambiata per civetteria.
«Dante scherza su se stesso, si fa
Ferretti passare per ignorante quando non
con gli Oscar lo è», dice la costumista Gabriella
vinti nel Pescucci. «Ho una identificazione
2005: ora emotiva con i luoghi che devo rico-
sono in corsa struire. Studio un periodo storico,
per «Hugo non per riprodurlo ma per aderire
Cabret» alla mentalità di un’epoca. A volte
sporcare un’immagine con un erro-
re storico impreziosisce un film».
Come lavora? «Sono un casinaro or-
ganizzato. Con Martin ci capiamo al
volo, arriva il giorno che mi dice
Great e se ne va». In Hugo Cabret
ha ricostruito il ventre della stazio-
ne di Parigi del primo ’900. «Martin
— interviene Francesca — ci ha mo-
strato i film muti di Georges Méliès.
Ha un’idea chiara su ogni dettaglio,
non solo sui personaggi. L’atmosfe-
❜❜
Fellini era il nostro
faro, Scorsese ha idee
chiare su ogni
dettaglio ma lascia
piena libertà
ra, i colori. Ma ti lascia libertà. Il 3D,
una novità per tutti noi, ti costringe
a riempire di più lo schermo, più og-
getti nei primi piani per avere mag-
giore profondità. Se questo film ha
un sapore felliniano? No, direi che
si sente la magia del cinema».
Francesca pensava che avrebbe
fatto arredamento d’interni e non il
cinema, «vengo da studi classici,
molta Storia dell’arte». Dante a scuo-
la andava male, suo padre aveva una
piccola fabbrica di mobili e gli pre-
sentò uno scultore che faceva inta-
gli e decorazioni. Da adolescente an-
dava a vedere i film su Ercole e Maci-
ste. Fece pratica dallo scenografo di
Blasetti. All’epoca si lavorava con-
temporaneamente a più film, tutti
d’avventura. «Mi capitò di ricostrui-
re, per Le prigioniere dell’isola del
diavolo, i Caraibi ad Ancona...».
Valerio Cappelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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48 Spettacoli italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Teatro & Musica In libreria YVES LEBRETON

Sorgenti (Titivillus, 23 euro)
Un maestro del ’900, la nascita del teatro
corporeo astratto
LOU REED
di Paolo Bassotti (Arcana, 19,50 euro)
I testi commentati delle più importanti
canzoni di un instancabile narratore

7 giorni Viaggio al termine della notte Eccellente prova dell’attore, quasi al buio Staatsoper di Monaco
sul palco «L’oro del Reno»:
di Claudia Provvedini
GABER
Le tenebre perfette di Germano cento danzatori
E pensare che c’era il pensiero
Maddalena Crippa interpreta il
teatro-canzone (fino al 4, TiEffe
di FRANCO CORDELLI sono apparizioni incandescenti:
quando la poesia in persona si of-
come scenografia
V
Menotti, Milano) iaggio al termine della not- fre in tutta la sua magnanimità di ENRICO GIRARDI
te fu uno degli spettacoli nella figura di Encarnacion Ver-

RUCCELLO
Le 5 rose di Jennifer Solitudini,
corpi ai margini. Regia Pierpaolo
Sepe, con Benedetto Casillo e
Franco Javarone (dal 28, San
Ferdinando, Napoli)
PINTER
Il guardiano Il barbone Davies, i
fratelli Aston e Mick, cioè
Alberti, Sala e Tedeschi. Regia
Lorenzo Loris Premio Critici
2011 (fino al 4, Out Off, Milano)
JAZZ
Louis Moholo Il batterista (foto)
ricorda i suoi Blue Notes coi
migliori solisti della scena
britannica, prima mondiale (il 4,
ore 11, Manzoni di Milano)
GINZBURG
È stato così Confessione
disperata di una moglie
assassina Sabrina Impacciatore
diretta da Valerio Binasco (dal
28, alla Tosse, Genova)
DANZA
Duetto Virgilio Sieni/Alessandro
Certini, per «20 anni di
coreografie italiane» di
Guatterini (25, Comunale,
Vicenza)
CONCERTI
Bach e Scarlatti Il pianista
Tharaud e Solisti S. Cecilia:
Klavierkonzert e 7 sonate.
Brahms per la violinista Jansen
dirige Pappano (2,3 Auditorium,
Roma)
belli della Raffaello San-
zio. Non era una rappresentazio-
ne più o meno discorsiva del ro-
manzo di Céline, ne era una fol-
gorante, sanguinosa immagine.
Lo stesso titolo e libro offrono
per un’analoga trasposizione un
(molto) obliquo materiale a Elio
Germano, al compositore Teho
Teardo e alla violoncellista Marti-
na Bertoni.
Ma qui a dominare non è la fi-
gura, è il suono: il suono potente,
elettronico o mixato degli stru-
menti e della voce dell’interpre-
te. Elio Germano è quasi invisibi-
le, quasi al buio, dietro un tavolo
posto sulla sinistra. Ha di fronte
due microfoni, uno a braccio lun-
go e snodabile, l’altro lo afferra
ponendovi sopra il viso, soffian-
doci dentro, alterando la voce in
due direzioni — verso l’alto (l’in-
vettiva) e verso il basso (la descri-
zione, il racconto).
Questa tenebrosa performan-
ce non è solo degna di un eccel-
lente performer, è qualcosa di
più. Essa offre l’opportunità di
tornare sul discorso, intrapreso
per Stefano Accorsi, degli attori
di cinema che sentono il bisogno
del teatro come di un banco di
prova. Il cinema d’oggi potrà of-
frire molto in termini di succes-
so, ma non offre l’essenziale a un
attore che voglia saperne di più
Edipo Re La regia intensa di Marco Isidori per il capolavoro di Sofocle
Quelle sagome spettrali ispirate ai pupi
di CLAUDIA PROVVEDINI
Coppia Elio Germano e Martina Bertoni protagonisti dello spettacolo
su se stesso. Per Accorsi avevo
parlato di rimorsi. Ma è un rimor-
so a spingere verso l’assai meno
remunerativo teatro, o è qualco-
sa di più?
Vengono in mente due spetta-
coli recenti, visti a Roma: Molly
di Chiara Caselli, dall’Ulisse di
Joyce, e La parte di Bolaño: il
quinto cavaliere di Pippo Di Mar-
ca. Nella performance che la Ca-
selli va ancora calibrando, vedo
un nesso con il Viaggio di Germa-
no: l’una e l’altro impugnano te-
sti capitali, non drammaturgici,
della letteratura novecentesca: te-
sti che sono all’opposto di ciò
che oggi il cinema può dare. In
più l’una e l’altro, quali che siano
tiz, e nella straordinaria piroetta
oratoria sulla natura omosessua-
le della poesia (l’intuizione più
geniale di tutto Bolaño).
Queste due performance, di
Anna Paola Vellaccio e di Gianlu-
ca Bottoni, analoghe a quelle di
Germano e della Caselli, ci ram-
mentano (iscritte come sono nel-
la tradizione del teatro d’avan-
guardia, cioè di poesia) che cosa
intendiamo per teatro non bor-
ghese. Intendiamo teatro nel qua-
le appare ciò che Federico García
Lorca chiamava il duende. Poi ci
sono attori di cinema come Mar-
gherita Buy che se fanno teatro
ne scelgono uno tutto diverso, lo
sullo schermo e come public figu- definirei più semplice, più tran-
res, sulla scena mi appaiono atto- quillo. In fondo lo stesso Accorsi
ri non borghesi, per usare la vec- ha fatto una scelta del genere, an-
chia categoria pasoliniana. che se sarebbe difficile classifica-
C’è in essi un impulso, per re Ariosto e il regista Baliani co-
quanto raffinato, che sale dal pro- me borghesi. Ma solo risalendo
fondo, un impulso per così dire dalle forme del teatro d’avanguar-
barbarico. Anche lo spettacolo di dia — quali si vedono nel Bolaño
Pippo Di Marca elabora un’opera, di Pippo Di Marca — alla Molly
quella del cileno Roberto Bolaño, di Chiara Caselli e al Bardamu
che a torto o a ragione si è impo- (l’eroe di Céline) di Elio Germa-
sta come «grande opera», come no, riusciamo a non dimenticare
opera mitica. Di Marca è uno dei la ultimativa e lacerante natura
pochi sopravvissuti della stagio- del teatro.
ne dell’avanguardia. Ebbene, che © RIPRODUZIONE RISERVATA
cosa egli mette in scena nel suo
spettacolo? Nientemeno che il te- Viaggio al termine della notte
atro come poesia, la poesia come di Céline/Germano
mania divina. Nel suo Bolaño vi Palladium di Roma
tamente parlante per un’ora e mezza, portato-
re di azioni già compiute, condannate allo
I
l varo di una nuova edizione della Tetra-
logia wagneriana dell’Anello del Nibelun-
go rappresenta una pietra miliare nella
storia di un teatro d’opera, un punto rispet-
to al quale collocare un prima e un poi. Se
poi il teatro d’opera in questione è quello di
Monaco, dove il Ring fu battezzato almeno
nelle sue prime tappe, l’avvenimento è di re-
spiro mondiale, da prenotare un biglietto
mesi e mesi prima. E se il buongiorno si ve-
de dal mattino, ovvero se il ciclo sarà pari a
come è iniziato con L’oro del Reno (le altre
giornate saranno i prossimi mesi; il ciclo
completo a luglio) sembra si possa dire che
questo Ring non delude le aspettative; anzi,
promette benissimo.
Ampi sono i meriti della regia di Andreas
Kriegenburg. Non impianta una scenografia
perché gli oggetti — il fiume, la rocca degli
dei, la fucina dei nibelunghi, la natura stes-
sa — li ricreano ad arte un centinaio di mi-
mi/danzatori semi-
nudi in un modo ta-
le da far toccare con
mano che realtà
umana e natura so-
no un tutt’uno, che
l’una respira con l’al-
tra. Niente traduzio-
ni storiche né attua-
lizzazioni politiche,
sociali, sociologiche
Protagonisti Due o psicanalitiche: la
dei cantanti in scena favola mitologica si
snoda in un’astrazio-
ne assai concreta, gesto e recitazione dei
personaggi trovano il loro habitat naturale
in essa. La maledizione della rinuncia al-
l’amore che scaturisce dal possesso dell’oro,
si traduce ad esempio nel fatto che i gesti
fluidi e armonici dei mimi che «sono» il Re-
no diventano l’esatto contrario: gesti con-
tratti, ossessivi, a scatti. Il mito, il concetto
che reca con sé, vale di per se stesso. E nel
rigore di tale impianto, la regia non manca
di valorizzare ogni dettaglio del racconto
con una varietà di soluzioni sceniche pro-
prie di chi il teatro lo conosce per davvero.
Insomma, è uno spettacolo di vaglia. Al

GENIALE
Radio Argo Peppino Mazzotta
(ex ispettore Fazio tv) plasma
su di sé i personaggi
dell’Orestea come in uno show
(l’1, Teatro Cucinelli, Solomeo
Perugia)
TRAGICO
La Madre Milvia Marigliano è la
Medea degradata di Mimmo
Borrelli, nelle viscere malate di
Napoli (fino al 29, Teatro
dell’Arte, Milano)
Q uel che Edipo può fare ancora dopo
2500 anni è farsi raccontare. La sua sto-
ria sia dunque detta dagli altri: dal Co-
ro soprattutto, da Creonte, dai pastori, da Tire-
sia, dalla madre/moglie Giocasta. E possa co-
sì immolarsi di nuovo, ribadire con la sua de-
bolezza la forza del destino che appunto in
questa alternanza deve manifestarsi per dialet-
tica tragica. In ciò sta il debito, la fedeltà alla
interpretazione di Hölderlin (nelle sue Note
primi Ottocento) che i Marcido dichiarano
mentore di questa loro versione del mito usa-
to da Sofocle.
Tutto il visibile nello spettacolo è però favo-
la arcaica, immersione nell’ancestrale attraver-
Un momento della tragedia «Edipo Re»
da, ispirata — si legge nella presentazione del-
la compagnia torinese — allo ziggurat sumeri-
co e perché no ai templi messicani maya.
scioglimento, alla liquefazione come quelle
penne da Icaro (in realtà geniali mollette colo-
rate) che al sovrano di Tebe fanno da giubba.
Ma non è con i riferimenti esotici che la re-
gia serrata, «zippata» dello stesso Isidori ag-
gancia il mito. Anzi, questo ritorno ai classici
— dopo le messinscene di Agamennone, Per-
siani, Prometeo incatenato — tutto è tranne
che classico: si salda nelle tecniche d’attore da
un lato al teatro dei pupi con la gestualità del
Coro, dall’altro richiama i movimenti
dell’Übermarionette di Craig compiendo così
un giro completo del Teatro che indica, non
certo imita, semmai trascende l’uomo.
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quale Kent Nagano — qui successore di Zu-
bin Mehta come direttore musicale — reca
un apporto significativo in termini di defini-
zione analitica della scrittura wagneriana,
grazie anche a scelte oculate di colori, dina-
mica e fraseggio. Se poi il suono non è gene-
roso, né vanta mai il piacere dell’affondo,
nonostante egli diriga un’orchestra possen-
te come quella bavarese, è un vero peccato.
Ma non un peccato mortale. Certo, Nagano
non rischia mai di «coprire» i cantanti. In
questo caso anche perché il cast è ottimo e,
fosse necessario, saprebbe come «difender-
si». Successo pieno.
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so le sagome spettrali e la variopinta struttura Ne è abitatore, anzi ospite — la padrona è

della scena, ideata e arredata da Daniela Dal Giocasta imbozzolata nel costume da insetto Edipo Re L’oro del Reno
Cin come «casa» della rappresentazione in — l’Edipo Re di Marco Isidori, un colosso di di Sofocle/Isidori Richard Wagner
ogni lavoro dei Marcido: architettura splendi- parole, come lo definisce lui stesso, ininterrot- Teatro Gobetti di Torino Staatsoper di Monaco

Dischi
JAZZ The Long Waiting CLASSICA Sinfonie POP Grande mistero SOUL Our Version of Events

Diana Torto, voce (muta) Il Beethoven massiccio Irene, una potente squadra I brani levigati della Sandé
per la tromba di Wheeler dei Wiener Philharmoniker (ma le manca il carisma) dottoressa mancata
Nato nel 1930, il trombettista canadese Kenny Wheeler Annunciato anni fa dall’orchestra, a lungo atteso dagli È difficile immaginare una squadra di autori, produttori e Emeli Sandé avrebbe voluto diventare medico. Le
vive dal 1952 in Gran Bretagna ed è uno dei jazzisti estimatori, è finalmente nei negozi il ciclo delle Sinfonie di musicisti più potente di quella schierata per questo album mancava un anno e mezzo per laurearsi in neuroscienze,
contemporanei più influenti al mondo. Ogni tanto dedica Beethoven registrato da Christian Thielemann a capo dei di Irene Fornaciari: a cominciare da Van De Sfroos che firma ma ha scelto la strada della musica. Nata in Scozia, padre
qualcuna delle sue fascinose partiture ai suoni di una Wiener Philharmoniker, la prima integrale della compagine il brano portato a Sanremo e pure «Per esistere» insieme a dello Zambia, mamma inglese, la ragazza si è trasferita a
big band; è il caso del recentissimo «The Long Waiting», austriaca dai tempi di quella leggerina di un decennio fa Zucchero e Craig Walker. E poi c’è Ruggeri per «Il volo di un Londra, si è platinata il ciuffo, ha preso il suo secondo
che raccoglie talenti vecchi e nuovi della scena londinese effettuata con Simon Rattle. Si tratta di una edizione angelo», Damien Rice e Niccolò Agliardi per «Però non è». nome e si è messa scrivere canzoni che sono diventate
e aggiunge la voce funambolica (usata senza parole, importante, ricca di consistenza nelle sue coordinate formali Di Pasquale Panella è «Badaboom» (e anche «Gatta no», successi della scena urban inglese. Dopo che anche Alicia
come un altro strumento a fiato) dell’italiana Diana e stilistiche, che dà vita a un Beethoven massiccio, pieno di insieme a Zucchero). Ci si aspetterebbe un «disco bomba», Keys l’ha chiamata a collaborare, la 24enne ci prova da
Torto. La scrittura può risultare a suono, più tedesco che austriaco. e da un punto di vista formale e sola con la sua morbida voce soul.
volte enfatica, ma ha sempre un Allo stesso tempo non è stilistico in effetti lo è. Atmosfere Heaven rispolvera i Massive Attack
ammirevole rigore, dal quale si un’edizione priva di difetti. L’agilità cesellate, testi curatissimi, impasti di Unfinished Sympathy con un
dispiegano le voci dei solisti fra i non è pari al peso della materia strumentali originali e importanti. È piglio pop e uno sguardo agli Anni
quali naturalmente l’autore degli sonora e ciò produce passaggi un un album che si ascolta volentieri, 80. Suitcase racconta la fine di un
8 brani è in primo piano con la po’ legnosi, più statici che dinamici. ma che sconta una mancanza di amore con un testo rétro in cui è
sua pungente, meravigliosa E in altri luoghi — specie nelle carisma espressivo che si spera lui che se ne va valigia in mano.
sapienza armonica. Da gustare le Sinfonie pari — manca lo slancio sopraggiunga a breve. La canzone Canzoni ben tagliate, costruite per
note di copertina del celebre che dà anima ai profili melodici. più riuscita si intitola «Nemmeno essere hit, ma fin troppo levigate.
Kenny Wheeler sassofonista Evan Parker. Beethoven Disco comunque da collezione. Irene Fornaciari tu». Emeli Sandé Dottore, ci metta cuore.
The Long Waiting Claudio Sessa Sinfonie E. Gir. Grande mistero Mario Luzzatto Fegiz Our Version of Events Andrea Laffranchi
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Spettacoli 49

L’intervista Il comico napoletano dopo i successi di «Benvenuti al Nord» e Sanremo

Siani e la satira senza politica:

ma non paragonatemi a Troisi
«Nessun erede per Massimo. La tv? Per ora scelgo il teatro»
MILANO — «Benvenuti a Sanre-
mo è stato il mio terzo film di succes-
so». Quello del «benvenuti» per Ales-
sandro Siani, 36 anni, non può che es-
sere un tormentone. Prima al Sud, poi
al Nord, in coppia con Claudio Bisio al
cinema, viaggia a quasi 60 milioni di
euro di incassi, equamente suddivisi.
Nel Festival che navigava a vista tra
le prediche di Celentano e i dirigenti
Rai che chiedevano meno volgarità, la
sua esibizione è finita in ovazione...
«La farfallina di Belén, la foca di Papa-
leo, Ivanka che fa la pantera: sembra-
va di stare a Quark, mancava che il
conduttore fosse Piero Angela».
Chi l’ha cercata dopo che è sceso
dal palco?
«Mi ha telefonato Baudo, era com-
mosso. Per me, abbinati insieme, Bau-
do e Sanremo sono come Maradona e
il San Paolo. Ho ricevuto un bellissi-
mo messaggio di Emma, dai Modà,
dai Negramaro... I giorni successivi gi-
rando per Roma e per Napoli ho capi-
to che il mio intervento era entrato
nel cuore degli italiani».
Che spiegazione si dà del succes-
so dei film con Bisio?
«Nella contaminazione tra Nord e
Sud escono alchimie positive. Le carat-
teristiche milanesi possono colmare
dei vuoti del Sud e viceversa».
Lei riempie cinema e teatri, ma
dal 2007 non fa tv. Come mai?
«Mi sono arrivate tantissime propo-
❜❜
Su Bisio
Quando
mischi Nord
e Sud escono
belle alchimie
ste per fiction e programmi, sia da Me-
diaset sia dalla Rai. Ma cinema e tea-
tro mi danno la possibilità di far ri-
dere ed emozionare. Lì mi viene
meglio che in televisione, se mai
mi organizzerò per un one man
show in tv per raccontare me
stesso».
Dopo le serate a Napoli, da
martedì arriva a Milano e poi
sarà a Roma con il suo nuovo
Il mito
«Sono in zona». Che spettacolo Massimo Troisi, morto nel
è? 1994 a 41 anni resta un
«Ci sono una band e i ballerini, è mito per Alessandro Siani C’è chi dice che lei «troiseggi», fa «Mi piacerebbe fare un grandissi-
un one man show con monologhi sul-
l’attualità, sulla crisi. E poi il napoleta-
no che va a Milano e fa incasso fa sem-
(foto grande), 36 anni troppo il Troisi...
«Lui era un poeta, un artista impa-
ragonabile che non avrà mai un ere-
mo "Benvenuti a teatro" con lui. Clau-
dio che propone dei pezzi in napoleta-
no e io che faccio Gaber. Ne abbiamo
pre emozione». razione all’appendicite è pericolosa de». parlato».
Gli spunti della sua comicità da e il dottore risponde che solo a uno La satira politica non è nelle sue Se le chiedono di condurre Sanre-
dove le vengono? su mille succede qualcosa: "Dottò, a corde? mo cosa risponde?
«Dalla mia città. Non è un luogo che nummero stamm’?". Una volta «Qualche battuta su Berlusconi la «Lo conduco solo se Celentano vie-
comune che a Napoli ci sono lazzi e andai dal mio medico e gli dissi che faccio, però credo che il pubblico si ne a cantare».
guizzi giornalieri. Basta andare al Po- se mi toccavo il petto mi faceva ma- sia anche un po’ annoiato». Renato Franco
liclinico. Il paziente chiede se l’ope- le: "E che te tuocc’ a fa’?». Nuovi progetti con Bisio? © RIPRODUZIONE RISERVATA

Musica e provocazioni Il pianista Bahrami

«Il mio Bach sfida

il regime iraniano»
MILANO — Sotto la giacca Rattalino, ora vive vicino a Stoc-
aperta una T-shirt nera con al carda ma appena può torna in
centro la bandiera della Gran Italia. «Paese che sento ormai
Bretagna sul petto iraniano di mio, a cui tutti devono molto.
Ramin Bahrami. Così come Senza l’Italia il mondo sarebbe
compare in copertina del suo più noioso». Ai primi di marzo
nuovo cd dedicato alle sei «Sui- sarà a Firenze per la prima Woo-
tes inglesi» di Johann Seba- dstock bachiana della storia,
stian Bach appena uscite dalla ideata da lui con il compositore
Decca. Il grande pianista irania- Mario Ruffini, il sostegno del
no, tra i massimi interpreti ba- Comune e della Regione Tosca-
chiani, sventola il vessillo di na. «Una tre giorni di musica
uno dei nemici giurati del suo gratuita no-stop nel nome del
Paese. Una sfida nel nome di Ba- genio di Eisenach. Presidente
ch? «Piuttosto una provocazio- onorario Riccardo Chailly, tra
ne — risponde sorridendo —. gli ospiti la grande violoncelli-
Nel momento di maggior chiu- sta Natalia Gutman. Ma vorrei
sura culturale e sociale del- estendere l’invito a tutti i musi-
l’Iran, indosso l’Union Jack co- cisti italiani che frequentano
me invito a credere nell’umani- Bach. Ci sarà anche Vinicio Ca-
tà nonostante l’inciviltà politica possela, per un’intervista im-
possibile a Bach, im-
personato da me».
Ed essendo Bach la
sua seconda anima,
Bahrami non si farà
certo cogliere imprepa-
rato. «Mi piacerebbe
sfatare alcuni pregiudi-
zi al suo riguardo. Per
esempio, non era dog-
matico e ascetico co-
me vogliono farci cre-
dere. Gli piacevano
molto le donne, amo-
reggiava con la cugina
nella sacrestia della
35 anni Il pianista Ramin Bahrami chiesa, gli piaceva il
buon vino...». Cosa di-
imperante laggiù. E per ricorda- rebbe a un ragazzo di oggi che
re a chi se l’è scordate le origini mai l’ha sentito? «Ascolta uno
della nostra antichissima civil- dei suoi concerti per cembalo,
tà persiana, che riunisce ele- abbandonati alla musica e balla-
menti dell’Oriente e dell’Occi- ci sopra. Scoprirai molte più
dente». emozioni lì che in tutta la "di-
Proprio come Bach, secondo sco" che ti hanno inculcato».
Bahrami perfetto esempio di Progetti? «Ho 35 anni, mi so-
sincretismo tra tradizione ara- no promesso di registrare pri-
ba-spagnola ed europea. «Una ma dei 40 l’intera raccolta del
globalizzazione dove i contrasti "Clavicembalo ben temperato".
non si fanno la guerra ma convi- Lo farò con un pensiero reve-
vono senza perdere le loro pe- rente a Gustav Leonhardt, di re-
culiarità. Bach è la più riuscita cente scomparso. Suonava il
forma di democrazia in musi- clavicembalo nel modo più mo-
ca. Ben venga dunque Johann derno di tutti. Avevi la sensazio-
Sebastian se serve a scambiarci ne che fosse in contatto diretto
le bandiere». con Bach. Dio l’abbia in gloria».
Una convivenza armonica tra Lei è credente? «Molto, vicino a
culture e popoli che Bahrami tutte le religioni, i miei profeti
ha nel sangue. Nato a Teheran, sono Zarathustra e Cristo. Oltre
il padre metà persiano e metà a Bach, naturalmente. Ogni vol-
berlinese, esule forzato dopo la ta che ascoltiamo la sua musica
rivoluzione di Khomeini, diplo- è come pregare».
mato al Conservatorio di Mila- Giuseppina Manin
no grazie al sostegno di Piero © RIPRODUZIONE RISERVATA

Codice cliente:
50
#
italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Sport
Grande ex
In occasione
della grande
sfida
scudetto si è
rivisto a San
Siro anche
Paolo Maldini
(LaPresse)

Le pagelle Milan Succede di tutto Segnano Nocerino e Matri, Milan-Juve finisce in rissa

Pareggio
Robinho, gran partita di sacrificio
6,5 ABBIATI Subito reattivo sul cross di Lichtsteiner (3’), vola per
mettere in angolo il sinistro di Estigarribia, 10’’ dopo il gol di
Muntari non visto da Romagnoli. Quasi un miracolo a metà ripresa
su Quagliarella. Senza colpe sul gol.
7 ABATE Il suo movimento costringe Estigarribia a giocare più
basso del solito, prima di essere sostituito e questo complica i
piani bianconeri. Bravo a difendere, instancabile nella spinta alla

e veleni
squadra. Fino alla fine.
6,5 MEXÈS Per un’ora vince quasi tutti i contrasti in volo e si
propone anche in attacco, avvicinandosi al gol. Non teme di fare a
sportellate con chi passa dalla sua parte. Colpisce con un gancio MILANO — Il Milan si ag-
destro Borriello in avvio di ripresa, senza essere visto. Un gesto da giudica ai punti la madre di
prova tv. Alla distanza si abbassa troppo, perché è stanco e si tutte le partite stagionali ma
prende anche un giallo. Finisce in debito di ossigeno. alla fine, per effetto della zam-
6 THIAGO SILVA Nemmeno una pallonata in uno dei punti più pata di Matri che nel finale pa-
dolorosi (si immola per evitare guai ad Abate al 23’) ne annacqua reggia il gol di Nocerino in av-
la voglia di vincere. Si prende l’ammonizione per un intervento su vio, a guadagnare qualcosa è
comunque la Juve: in caso di
Quagliarella (36’). Alla distanza perde lucidità e viene bruciato da
Matri sul gol del pareggio.
6,5 ANTONINI Il suo duello atletico con Lichtsteiner è uno dei
pezzi migliori della partita. Brutto lo scontro sul quale si chiude il
arrivo in parità al traguardo
del campionato, lo scudetto
sarebbe dei bianconeri in vir-
Clamoroso errore arbitrale
primo tempo, ma senza lasciare ruggini per un secondo di grande
spessore.
6,5 NOCERINO Gioca ancora sul centrodestra per gli infortuni;
tù dell’esito degli scontri di-
retti.
Il Milan vince ai punti per-
ché per più di un’ora fa la Ju-
Non visto il 2-0 di Muntari
gran lavoro anche sulla quantità ed è suo il tiro deviato da
Bonucci, che dà il vantaggio al Milan. Per lui l’ottavo gol in 23
partite di campionato. Nella ripresa si sacrifica cercando di
moltiplicare le energie, quando la Juve cresce.
ve, gioca e aggredisce. Soprat-
tutto perché segna il raddop-
pio con Muntari di testa a me-
Annullata a Matri una rete Muntari hanno certificato l’in-
6,5 VAN BOMMEL Il senso geometrico lo porta a distribuire
palloni importanti per far girare la squadra. Sfiora il palo, tirando
da lontano, nel finale di primo tempo. In partita fino alla fine,
tà del primo tempo ma il
guardalinee Romagnoli non
si accorge che Buffon ha ab-
brancato la palla almeno un
ma il fuorigioco non c’era versione di ruoli tra Milan e
Juve.
Anche Pirlo, stretto nella
soffocante pressione degli ex
quando costringe Vidal al fallo da rosso. metro dentro la porta e quin- te, rifinitore e pure centro- mazia indiscutibile si è mani- sodali, ha proceduto a corren-
6,5 MUNTARI Mette in campo attenzione e forza fisica; corre, di per lui è come se nulla fos- campista difensivo, e comun- festata nonostante una infe- te alternata e, trattandosi del
pressa, recupera palloni importanti e farebbe anche gol se non se accaduto. que ad iniettare nei campioni riorità numerica di fatto: Pa- centro di gravità dei torinesi,
trovasse sulla sua strada l’assistente Romagnoli. Svelato il mistero Un errore grossolano, che d’Italia una dose supplemen- to, il campione che lo scorso il dettaglio è tutt’altro che tra-
della sua cessione di gennaio: troppo in forma per restare all’Inter. ha falsato e condizionato la tare di adrenalina, abbia con- anno aveva fatto miracoli, ha scurabile.
6 EMANUELSON Non sempre gli riesce quello che avrebbe in serata certamente più del pa- tribuito la conferma della infatti confermato di essere Nel momento più duro per
mente, però non fa mai mancare alla squadra corsa, pressing e reggio negato a Matri (fuori- squalifica di Zlatan Ibrahimo- ormai un corpo estraneo al la sua squadra, diciamo attor-
aiuto ai compagni. Esce stremato per Ambrosini. gioco inesistente, però per vic. Oppure la gara tutta ten- Milan. no alla mezz’ora, Conte ha ri-
4 PATO Nessuna traccia della sua presenza per l’intero primo una questione di centimetri) sione, rabbia e corsa del Mi- Piantato come un palo in sistemato la difesa, aggiun-
tempo. I compagni lo ignorano, lui fa di tutto per restare nascosto. poco prima dell’1-1 definiti- lan è stata semplicemente det- mezzo all’attacco, ha dato no- gendovi Lichtsteiner e pas-
Sulle poche palle buone, si fa sempre rimontare dai difensori vo ma che, quanto meno, do- tata dall’istinto di sopravvi- tizie di sé soltanto per un pal- sando quindi dall’iniziale
bianconeri. Contribuisce a illustrare il gran primo tempo del Milan, vrebbe consentire a Conte di venza, dalla voglia di ribadire lone spedito in fallo laterale. 3-5-2 ad un 4-3-3 più o me-
che dà un gol (e mezzo) alla Juve giocando in dieci. Esce darsi una calmata, riflettendo la propria superiorità al di là Decisamente poco, anche per no stabile in cui Borriello e
nell’intervallo per un indurimento alla gamba destra. bene sui segreti di Pulcinella di polemiche e veleni assorti- Allegri, che difatti nell’inter- Quagliarella hanno poi cedu-
7,5 ROBINHO Una partita che stupisce tutti per la dedizione e altre amenità del genere. Co- ti. vallo lo ha rimpiazzato con El to il posto a Vucinic e Matri.
che butta in campo. Corre, pressa, aiuta i compagni, rincorre gli munque una serataccia, quel- Fatto sta che l’intensità de- Shaarawy. A rivelarsi decisivo, come si è
1-0 Di Nocerino al 15’ il gol
avversari. Una propensione al sacrificio mai vista, al di là delle la del guardalinee, a corredo gli Allegri’s ha fatto a lungo la La rete iniziale di Nocerino visto, è stato l’innesto di que-
del vantaggio milanista (Afp)
sue qualità: sembrava il miglior Eto’o. Non è un caso che sia lui di una gara anche dura, con differenza. E la cosa più sor- (sberla corretta da Bonucci) e st’ultimo, anche perché, do-
a recuperare immediatamente il pallone, sull’errore di Bonucci. sei ammoniti, un rosso diret- prendente è che questa supre- il raddoppio fantasma di po un’ora (e forse più) gioca-
Se riuscisse a gestire meglio due o tre contropiedi nella ripresa, to (a Vidal) in fotofinish e ta di gran carriera a «murare»
firmerebbe la partita perfetta. una rissa a riflettori spenti. La pagella dell’arbitro i bianconeri nella loro metà
A differenza di quanto era di Paolo Casarin campo, il Milan ha esaurito
6 EL SHAARAWY Quando entra mette in campo tutta la sua accaduto nei due precedenti di colpo il carburante.
voglia di giocare questa partita e anche di vincere. È il primo a confronti ufficiali, questa vol- Prova ne sia che non si ri-
pressare e corre tantissimo, ma perde un po’ di convinzione sulle
ripartenze.
ta i rossoneri hanno subito az- Fischia all’inglese ma sbaglia tutto corda un autentico tiro rosso-
zannato la partita, costringen- nero sferrato verso Buffon
do la Juve ad un affannoso la- 4 TAGLIAVENTO Quando il pallone colpito di testa da Muntari viene nel secondo tempo mentre,
7 ALLEGRI Per 70 minuti, ruba l’idea alla Juve. Nonostante le voro di contenimento, alzan- parato da Buffon nettamente oltre la linea bianca, l’assistente Romagnoli è quando la squadra all’improv-
assenze, il Milan corre, pressa, fa venire il mal di testa ai do il ritmo, facendo la faccia viso si è piantata su se stessa,
bianconeri. Una partita studiata benissimo, anche se negli ultimi fermo sul corner e Tagliavento ha solo dubbi. Nel secondo tempo nessuno
feroce nei corpo a corpo. Da dei quattro arbitri vede un colpo di Mexès a Borriello: lo vede, eccome, la tv. la Juve è riuscita ad aggrap-
20 minuti la squadra paga lo sforzo enorme fatto per mettere alle tutto questo si evince pertan- parsi al salvagente lanciatole
corde la Juve. Interessante il fatto di lasciare tre uomini in attacco Facendo l’inglese, Tagliavento trascura falli veri, produce qualche giallo ma
to che la formazione di Conte perde lucidità e credito. Poi Romagnoli annulla un gol di Matri per fuorigioco da un attaccante che Conte,
sui calci d’angolo della Juve, per frenare la forza d’urto dei non è riuscita quasi mai ad es- sbagliando di grosso, aveva
bianconeri. inesistente. Il pareggio di Matri incrementa le scorrettezze: Vidal rosso e
sere se stessa. Pepe quasi. La rissa finale è l’atto conclusivo di un arbitraggio sbagliato. giudicato degno della panchi-
Fabio Monti È possibile che a trasforma- na.
1-1 Matri col gol di ieri è
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re Robinho in un assatanato © RIPRODUZIONE RISERVATA
Alberto Costa
arrivato a 10 (Marmorino)
jolly a tutto tondo, attaccan- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il commento Tecnicamente i rossoneri sono superiori, ma i bianconeri hanno retto e restano imbattuti

Milan molto bello, Juve molto importante Calcio della domenica

Inizia la giornata con un pronostico!
LE SCOMMESSE VICINO A TE

di MARIO SCONCERTI plesso è stato il Milan che non ha sapu- scia. Da Mexès a Muntari, nel finale il invito a tenere fuori lo svedese, è però la Ora Partita
1
Risultato Finale
X 2
U/O 2.5
Under Over
to finire di vincere. Milan aveva troppi giocatori fuori condi- conferma che il Milan è tanto anche sen- 12.00 Villarreal Athl. Bilbao 2,30 3,20 3,00 1,75 1,90

È stata una grande partita, molto fi-

sica, intensa, completamente all’al-
tezza della grande attesa che la circonda-
Il risultato pesa molto sul Milan an-
che se non è ancora chiaro quale sia la
classifica. Pesa perché la Juve ha retto, è
zione. Matri ha segnato due reti in po-
chi minuti e in modo troppo lineare. Più
della sua freschezza, ha potuto la fatica
za di lui. La Juve ha confermato di esse-
re una grande squadra, intensa, motiva-
ta, quasi ispirata. C’è qualcosa di diver-
14.30
14.30
15.00
Arsenal
Norwich
Chievo
Tottenham
Man. Utd
Cesena
2,40
6,00
1,95
3,40
4,00
3,25
2,70
1,50
4,00
2,05
2,10
1,60
1,65
1,63
2,15
15.00 Cagliari Lecce 1,80 3,35 4,50 1,73 1,95
va. Il dominio del Milan per oltre un’ora ancora imbattuta dopo 25 partite ed è dell’avversario. so nella partecipazione della Juve, quasi 15.00 Catania Novara 1,55 3,75 6,00 1,70 2,00
è stato evidente almeno quanto la sua in vantaggio negli scontri diretti. Nem- Dal punto di vista tecnico il Milan ha di religioso, che sposta continuamente i 15.00 Siena Palermo 2,35 3,10 3,10 1,70 2,00
deriva finale. La Juve ha avuto il merito meno un ottimo Milan, a tratti un gran- confermato di essere migliore della Juve, limiti più avanti. Si può parlare delle 15.00 Atalanta Roma 2,85 3,25 2,40 1,73 1,95
di resistere durante la lunga cattività. Il de Milan, è riuscito a batterla. La Juve anche senza Ibrahimovic. Vale la pena scelte di Conte, chiedersi se non era più 15.30 Bayern Schalke 04 1,43 4,50 6,25 2,25 1,55
Milan non ha colpe, è solo arrivato sfini- ha sbandato a lungo soprattutto dopo il ricordare una statistica suggestiva: in giusto partire con la squadra che ha 16.00 Rayo Vallec. Real Madrid 9,50 4,75 1,30 2,50 1,45
16.00 Stoke Swansea 2,05 3,30 3,40 1,70 2,00
to all’ultimo quarto d’ora. E ne aveva il gol non dato a Muntari, ma ha saputo 16 partite senza Ibrahimovic il Milan ha chiuso la gara, ma sono notazioni tecni- 17.00 Brest Marsiglia 3,75 3,15 2,00 1,65 2,05
diritto, aveva alle spalle un’ora abbon- tornare in partita passo dopo passo, fatto 38 punti, una media di 2,37 punti che che diventano marginali. La Juve gio- 17.00 Tolosa Sochaux 1,50 3,75 6,50 1,65 2,05
dante in cui era sempre arrivato prima quasi a spinte. Decisivi l’ingresso di Pe- a gara. In 48 partite con Ibrahimovic la ca un calcio che le viene da dentro. È que- 17.30 Dortmund Hannover 1,25 5,25 11,0 2,10 1,63
sul pallone. Devastanti e inutili gli erro- pe e lo spostamento di Chiellini sulla fa- media punti è di 2,08. Questo non è un sta la sua differenza, è questo che le ha 18.00 Valencia Siviglia 1,75 3,40 4,50 1,83 1,83
ri arbitrali, a conferma che si sbaglia permesso di rimanere in piedi quando il 18.00 Osasuna Granada 1,85 3,40 4,00 1,63 2,10
18.00 R. Sociedad Maiorca 2,10 3,20 3,40 1,63 2,10
sempre molto ma almeno la buonafede è Milan l’aveva davvero stremata.
salva. Non tutti l’hanno pensata così. Ci Responsabilità Filosofie diverse Il migliore in campo è stato Robinho,
20.45
20.45
Lazio
Napoli
Fiorentina
Inter
2,05
1,80
3,25
3,60
3,60
4,15
1,68
1,78
2,02
1,88
sono state molte polemiche, tante risse L’errore dell’arbitro sul gol di La squadra di Allegri riesce poi Chiellini. Molto bello il Milan, molto 20.45 Bologna Udinese 2,45 3,10 2,90 1,65 2,05
sfiorate, proteste vibranti di giocatori e Muntari ha impedito alla partita a essere grande anche senza importante la Juve. Resteranno ancora 21.00 Rennes Lille 2,70 2,95 2,65 1,65 2,05
21.30 Atl. Madrid Barcellona 6,75 4,40 1,42 2,25 1,55
dirigenti, ma alla fine il risultato è stato a lungo testa a testa. Per questo è consi-
corretto. Va da sé che il primo errore, di chiudersi, ma nel complesso Ibrahimovic, la Juventus gioca gliabile che tutti tornino ad accettare Quote aggiornate e altre scommesse su www.snai.it

quello sul gol di Muntari, ha impedito il Milan non ha saputo finire un calcio che le viene da dentro tutte le decisioni del campo.
alla partita di chiudersi. Ma nel com- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Sport 51 #

Incontri
Fabio Capello
saluta
Andrea
Agnelli.
Dietro
s’intravede
Nedved
(LaPresse)

Milan
1 Le pagelle Juventus

Juventus
1 Chiellini soffre e suona la carica
6,5 BUFFON Subisce un doppio fratricidio sul gol di Nocerino:
Marcatori: Nocerino 15’ p.t.;
prima Bonucci perde il pallone, poi completa l’opera
Matri 38’ s.t.
pugnalandolo alle spalle (nel senso pieno del termine, devia con
queste il pallone). È grazie a lui, però, se la Juve salva la ghirba.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6,5;
Tiene a galla i compagni impedendo il raddoppio milanista,
Abate 7, Mexès 6,5, Thiago Silva prima su Mexès e poi su Muntari. Oltre la linea, certo, ma per sua
6, Antonini 6,5; Nocerino 6,5, fortuna e di Madama, nessuno (di quelli che dovrebbero farlo) se
Van Bommel 6,5, Muntari 6,5; ne accorge. Sono le sue uniche parate ma risultano, alla fine,
Emanuelson 6 (Ambrosini s.v. determinanti.
27’ s.t.); Pato 4 (El Shaarawy 6
1’ s.t.), Robinho 7.5 All.: Allegri 7 6,5 BARZAGLI Del terzetto della retroguardia bianconera è
sempre il più lucido. Riesce anche a limitare l’effervescente
JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Robinho, artiglia molti palloni, limita i danni senza mai essere
Barzagli 6,5, Bonucci 4,5, greve, tranne nel finale, quando il gioco si fa duro. E qui non si
Chiellini 6,5; Lichtsteiner 5, Vidal
esime dall’usare le maniere forti rimediando un’ammonizione.
4,5, Pirlo 5,5, Marchisio 5, 4,5 BONUCCI Ma sono lacrime quelle che sembrano spuntargli
Estigarribia 5,5 (Pepe 6 1’ s.t.); negli occhi dopo il doppio pasticcio sul gol del Milan? Il problema
Borriello 5 (Vucinic 5 9’ s.t.), è che una botta così è proprio grossa. Sbaglia il rinvio (è il
Quagliarella 5,5 (Matri 7 24’ secondo consecutivo), permettendo al Milan di andare al tiro con
s.t.). All.: Conte 6 Nocerino e poi devia il pallone spiazzando Buffon sulla
conclusione dell’ex. Dopo sbaglia meno, ma non si salva.
Arbitro: Tagliavento 4 6,5 CHIELLINI In grande forma, soffre, come tutta la Juve nel
Espulso: Vidal 44’ s.t. primo tempo, poi suona la carica. Come terzino sinistro, quando
Ammoniti: Thiago Silva, Barzagli, Conte passa al 4-3-3, spinge moltissimo, offrendo a Quagliarella
Mexès, Muntari, Matri, Pepe la palla del possibile pareggio.
Recuperi: 1’ più 4’ 5 LICHTSTEINER La sua spettacolare stagione sta transitando in
una zona non coperta dalla precedente bravura.
4,5 VIDAL Dei tre centrali è quello che si sbatte di più, anche se
Botta e risposta L’a.d. rossonero attacca l’allenatore, Agnelli e Tagliavento e nell’intervallo se ne va difetta la lucidità nell’ultimo passaggio. Nel finale mette la
squadra in difficoltà con un’entrataccia su Van Bommel. Espulso.

Galliani: «Lamentarsi paga» uno per parte: per fortuna che

è così, se no il disastro sarebbe
5,5 PIRLO Il direttore d’orchestra torna in quello che è stato il
suo teatro per un decennio. Ma la sua orchestra, stasera, non lo
aiuta, non è reattiva, non è partecipativa.
5 MARCHISIO Sperduto. Il Milan gioca corto, stretto, pressante e
lui non trova spazi per i suoi micidiali inserimenti, né per altro.

Conte: «Qui è la mafia» stato completo. Mi dispiace

Buffon: «Avessi visto il gol non avrei aiutato l’arbitro»
MILANO — Chissà quando
finirà, la notte che sconvolge il
calcio italiano. Perché al falli-
mento in campo, con due cla-
morose sviste dell'assistente
Romagnoli, si aggiunge il disa-
stroso contorno: insulti e spu-
ti in tribuna d’onore, una gaz-
zarra al fischio finale con Am-
brosini e Chiellini separati a
forza, ma soprattutto un fero-
ce scambio di convenevoli tra
Conte e Galliani, confrontatosi
a brutto muso pare anche con
Andrea Agnelli e di sicuro con
l’arbitro Tagliavento.
La ricostruzione: Galliani,
che poi lascerà lo stadio uffi-
cialmente per problemi di
pressione, aspetta in cima al
sottopassaggio che dal terreno
di gioco riporta le squadre ne-
gli spogliatoi per l’intervallo.
L’a.d. milanista aggredisce
verbalmente l’arbitro: «Di un
tro!». E poi si scaglia contro
Conte, con pesanti riferimenti
anche ai suoi capelli trapianta-
ti: «Continuate a lamentarvi,
visto che le lamentele paga-
no!». Conte replica: «Senti da
che pulpito, qui è la mafia!». Il
tecnico non smentisce il diver-
bio, ma cerca di minimizzare:
«È stato solo uno scambio di
opinioni. Ma quando salgo dal
sottopassaggio non mi aspetto
di trovare gente che mi insul-
ta. Però a volte capita».
Capita anche che un gol fan-
tasma rovini la sfida più im-
portante della stagione. Massi-
miliano Allegri si sforza di
sdrammatizzare, ma non gli
riesce molto bene: «Il gol non
dato? Non parlo senza il per-
messo di Marotta... — esordi-
sce con sarcasmo il tecnico mi-
lanista —. Purtroppo quell’epi-
sodio ha falsato la partita...
può darsi che abbiano sbaglia-
to a tracciare il campo e che la
linea fosse più grossa del nor-
male. È stato un danno enor-
me per noi, perché sul 2-0 la
partita sarebbe stata diversa.
Questo dimostra che a stare zit-
ti (e a lasciare lavorare gli arbi-
tri con serenità) si farebbe me-
glio...».
Conte non fatica a cogliere il
riferimento alle sue parole do-
po la partita col Parma ma si
sforza di mettere sullo stesso
piano i due errori arbitrali: «So-
no stati belli grossi, ma ci stan-
che questa sfida sia stata trop-
po caricata da tutti quanti.
C’era un ambiente non bello
per lo sport. La cosa più bella è
5,5 ESTIGARRIBIA Cerca di mettere un po’ in agitazione il Milan
straripante con un sinistro che Abbiati devia, primo tiro verso la
porta di Allegri. Però le sue penetrazioni sono rare e allora Conte
non lo ripresenta nella ripresa.
5 BORRIELLO Troppo spesso spalle alla porta, con pochi palloni
stata la partita, per tutto il re-
sto dobbiamo migliorare: io
per primo».
utilizzabili. Cerca di muoversi, di fare da sponda, di combinare
qualcosa, ma non riesce a dare un senso alla sua presenza in
campo.
La parata oltre la linea di
Buffon forse non entrerà nell’i- 5,5 QUAGLIARELLA Esce un attimo dopo aver fallito la prima ed
conografia del nostro calcio co- enorme palla gol della Juve solo davanti ad Abbiati. Molto
me il fallo di Iuliano su Ronal- movimento, pochi fatti.
do nel 1998, però è l’unica im- 6 PEPE Gettato nella mischia nel secondo tempo non riesce a
magine che resta, come dimo- staccarsi dalle retrovie della sua fascia di competenza. Quando lo
strano le urla di Robinho: «Era fa, però, risulta decisivo con il cross teso e preciso per Matri.
gol! Era gol! Solo l’arbitro non Ammonito, salterà la prossima per squalifica.
lo ha visto! Questo è un gol 5 VUCINIC Si capisce perché Conte lo tiene in panchina. Qualche
che può decidere il campiona- acciacco e molta incapacità di risultare in qualche modo
to!». Anche SuperGigi lo sa: determinante.
«Sono molto onesto, la situa- 7 MATRI In 21’ minuti, anzi meno, segna due gol. Il primo gli
zione era talmente veloce e viene annullato per un fuorigioco inesistente (ahi, che serata
convulsa che non me ne sono la quaterna), il secondo vale la continuazione delle speranze
reso conto, che la palla fosse bianconere.
entrata — spiega Buffon — e
dico altrettanto serenamente
che se me ne fossi accorto non 6 CONTE La Juve meno contiana della stagione rimedia a una
avrei aiutato l’arbitro...». Alle- sconfitta che sarebbe più che meritata. Perde nettamente la
gri non apprezza fino in fondo sfida tattica con Allegri che, a differenza sua, non può scegliere
la sincerità: «La giustizia divi- la migliore formazione possibile. E a questo proposito, vista
na ti punisce in questi casi...». anche l’intensa prova di Matri, non si capisce cosa gli abbia fatto
negli ultimi tempi il ragazzo della Bassa per meritare la panchina.
Uno a uno. E palla, avvelenatis-
sima, al centro.
Roberto Perrone
Paolo Tomaselli © RIPRODUZIONE RISERVATA

metro era dentro! Di un me- Gol fantasma La rete di Muntari non vista dal guardalinee (Sky) no e prendiamo atto che sono © RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A 25ª giornata Serie A Prossimo turno Serie B Recuperi Lega Pro 1ª div. Estero
Sabato 3/3, ore 18
Ieri
GENOA-PARMA 2-2
Atalanta
4-4-2
Roma
4-3-1-2
Bologna
3-4-2-1
Udinese
3-5-1-1
Cagliari
4-3-1-2
Lecce
3-5-2
Catania
4-3-3
Novara
5-3-2 PALERMO-MILAN
Venerdì: PESCARA-REGGINA 0-2
Ieri: GUBBIO-MODENA 2-0
Girone A
Ieri: Carpi-Avellino 0-0, Co-
Il Psg salvo
Ore 20.45
MILAN-JUVENTUS 1-1 47 Consigli
3 Lucchini
24 Stekelenburg
87 Rosi
1 Gillet
84 Raggi
1 Handanovic
17 Benatia
1 Agazzi
14 F. Pisano
81 Benassi
30 Oddo
20 Carrizo
11 Motta
1 Ujkani
3 Gemiti JUVENTUS-CHIEVO
SASSUOLO-ASCOLI 0-0
Oggi, ore 12.30
mo-Pisa 1-2, Foggia-Tritium
0-1, Lumezzane-Foligno 3-0,
Monza-Viareggio 0-3, Pa-
in extremis
Oggi, ore 15 2 Stendardo 44 Kjaer 90 Portanova 5 Danilo 21 Canini 80 Carrozzieri 6 Legrottaglie 4 Lisuzzo Domenica 4/3, ore 12.30 BRESCIA-TORINO
5 Manfredini 5 Heinze 5 Antonsson 11 Domizzi 13 Astori 13 Miglionico 3 Spolli 30 Centurioni PARMA-NAPOLI
via-Spal 1-0, Pro Vercelli-Reg- Mezzo passo falso
ATALANTA-ROMA giana 2-0, Sorrento-Beneven-
del Paris St.
13 Peluso 11 Taddei 13 Pulzetti 8 Basta 31 Agostini 7 Cuadrado 12 Marchese 28 Garcia Ore 15 to 2-0, Ternana-Taranto 1-1
CAGLIARI-LECCE Classifica
18 Carrozza 19 Gago 26 Mudingayi 6 Fernandes 27 Dessena 82 Delvecchio 8 Seymour 12 Silva BOLOGNA-NOVARA Classifica Germain nella
CATANIA-NOVARA 21 Cigarini 16 De Rossi 15 Perez 4 Pazienza 5 Conti 18 Giacomazzi 10 Lodi 17 Porcari Torino* 56; Sassuolo 55; Ve- Ternana 52; Taranto (-3) 47;
CHIEVO-CESENA 33 Brighi 15 Pjanic 3 Morleo 20 Asamoah 4 Nainggolan 91 Bertolacci 4 Almiron 23 Radovanovic
FIORENTINA-CESENA
rona 54; Pescara* 52; Pro Vercelli 43; Carpi e Sorren-
Ligue 1: la
LECCE-GENOA Padova* 46; Varese 45; Reggi- to (-2) 42; Benevento (-2) e Lu- milionaria squadra
SIENA-PALERMO 11 Moralez 8 Lamela 10 Ramirez 27 Armero 19 Thiago Ribeiro 28 Brivio 17 Gomez 10 M. Rigoni
19 Denis 31 Borini 33 Kone 25 Torje 51 Pinilla 24 Muriel 18 Bergessio 29 Caracciolo ROMA-LAZIO na 42; Bari (-2) e Brescia* mezzane 35; Tritium 33; Avelli- di Ancelotti ha
SIENA-CAGLIARI 39; Sampdoria*, Cittadella e no 32; Como (-2), Foggia (-2)
Ore 20.45 89 Marilungo 9 Osvaldo 9 Di Vaio 83 Floro Flores 23 Ibarbo 17 Di Michele 32 Catellani 25 Mascara
e Pisa 30; Reggiana (-2) 27; pareggiato a Lione
Arbitro: DAMATO di Barletta Arbitro: MAZZOLENI di Bergamo Arbitro: ROCCHI di Firenze Arbitro: CALVARESE di Teramo UDINESE-ATALANTA Grosseto 37; 36 Juve Stabia*
BOLOGNA-UDINESE Ore 20.45 (-4) 36; Livorno 30; Vicenza Monza 21; Spal (-4) 19; Viareg- 4-4 all’ultimo
Tv: ore 15 Sky Calcio 1, Tv: ore 20.45 Sky Calcio 3, Tv: ore 15 Sky Sport 3 Tv: ore 15 Sky Calcio 4, gio (-1) 18; Pavia 14; Foligno
LAZIO-FIORENTINA Premium Calcio 1 Premium Calcio 3 Premium Calcio 3 INTER-CATANIA 29; Crotone (-1) 28; (-4) 13 secondo di
NAPOLI-INTER Modena* e Gubbio* 26; Albi- recupero ed è stata
noLeffe 25; Empoli* 24; Girone B
Ascoli* (-7) 23; Nocerina 18. Venerdì: Latina-Prato 0-1; ieri:
sorpassata in testa
Chievo Cesena Lazio Fiorentina Napoli Inter Siena Palermo Classifica *1 partita in meno Alto Adige-Barletta 3-2, An- alla classifica dal
4-3-1-2 4-3-1-2 4-3-1-2 3-5-2 3-4-2-1 4-3-1-2 4-4-2 4-3-1-2 dria-Carrarese 2-0, Bassa- Montpellier (53
54 Sorrentino 1 Antonioli 22 Marchetti 1 Boruc 1 De Sanctis 1 Julio Cesar 25 Pegolo 1 Viviano Prossimo turno no-Portogruaro 1-0, Piacen-
za-Feralpi Salò 2-2, Siracu- punti a 52),
Partite in 20 Sardo 16 Comotto 78 Zauri 31 Camporese 14 Campagnaro 55 Nagatomo 2 Vitiello 31 E. Pisano MILAN** 51 CATANIA* 30 Venerdì 2/3, ore 20.45: Vare- sa-Pergocrema 1-2, Spezia-Vir- vittorioso sul
3 Andreolli 2 Rodriguez 20 Biava 14 Natali 26 Cannavaro 6 Lucio 13 Rossettini 3 Silvestre
tempo reale 15 Acerbi 5 Benalouane 21 Diakité 15 Nastasic 6 Aronica 25 Samuel 19 Terzi 2 Mantovani
JUVENTUS 50 CHIEVO 30 se-Vicenza; sabato 3/3, ore tus Lanciano 1-0, Triestina-Fro-
sinone 1-2; domani, ore 20.45: Bordeaux 1-0. Nella
UDINESE 42 PARMA 29 15: Bari-Crotone, Empoli-Li-
e tutti i gol e 17 Jokic 33 Pudil 19 Lulic 29 De Silvestri 11 Maggio 26 Chivu 3 Del Grosso 42 Balzaretti
LAZIO 42 FIORENTINA* 28
vorno, Grosseto-Torino, Juve Cremonese-Trapani Liga Real Madrid e
10 Luciano 5 Guana 15 Gonzalez 85 Behrami 88 Inler 4 J. Zanetti 70 Giorgi 8 Migliaccio Classifica
le immagini 16 L. Rigoni 14 Colucci 24 C. Ledesma 18 Montolivo 23 Gargano 5 Stankovic 8 Vergassola 23 Donati ROMA 38 ATALANTA (-6) 28
Stabia-Nocerina, Modena-Cit-
Trapani 46; Siracusa (-5) 40;
Barcellona giocano
tadella, Padova-AlbinoLeffe, oggi in trasferta, i
della 56 Hetemaj 18 Parolo 6 Mauri 21 Lazzari 8 Dossena 19 Cambiasso 14 Gazzi 5 E. Barreto NAPOLI 37 BOLOGNA* 28 Pescara-Sassuolo, Reggi- Spezia e Pergocrema (-2) 38;
Cremonese (-6), Alto Adige,
8 Cruzado 7 Santana 8 Hernanes 23 Pasqual 29 Pandev 10 Sneijder 23 Brienza 27 Ilicic na-Ascoli, Sampdoria-Vero- Bianchi con il Rayo
giornata su 23 Paloschi 9 Iaquinta 18 Kozak 22 Ljajic 22 Lavezzi 9 Forlan 81 Bogdani 19 Budan
INTER 36 SIENA 23
na; domani, ore 20.45: Gub-
Barletta e Portogruaro 35; Car-
Vallecano e il Barça
PALERMO 34 LECCE 21 rarese 34; Virtus Lanciano (-1)
31 Pellissier 10 Mutu 25 Klose 8 Jovetic 7 Cavani 22 Milito 22 Destro 10 Miccoli bio-Brescia
Arbitro: DE MARCO di Chiavari Arbitro: BRIGHI di Cesena Arbitro: BERGONZI di Genova Arbitro: GAVA di Conegliano
CAGLIARI 31 NOVARA 17 33; Prato 28; Frosinone e Trie- con l’Atletico
Recuperi: 6/3, ore 18.30: Mo- stina 27; Andria 24; Latina 23;
Tv: ore 15 Sky Calcio 5 Tv: ore 20.45 Sky Calcio 2, Tv: ore 20.45 Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Tv: ore 15 Sky Calcio 2, GENOA** 31 CESENA* 16 dena-Padova, Pescara-Juve Bassano 22; Piacenza (-6) 21;
Madrid.
Premium Calcio 2 Premium Calcio 2 Premium Calcio 2 **1 partita in più; *1 partita in meno Stabia, Sampdoria-Empoli Feralpi Salò 18

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52 Sport
#
italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Dubbio Il tecnico rossonero sostituisce Pato: «Non stava bene». Ma sembra più una bocciatura Pareggio spettacolo

Conte: «Scudetto? Lasciamo stare

Doppietta
Un’azione
del genoano
Palacio in
slalom tra

Faccio i complimenti al Milan»

i difensori
del Parma
(LaPresse)

Allegri: «Grande partita e per il titolo siamo 50 e 50»

MILANO — Rispettando il
copione della settimana, Mi-
lan-Juve si conferma una par-
tita infuocata fra gol annulla-
ti, sputi in tribuna, fughe nel-
l’intervallo dallo stadio e risse
finali.
L’1-1 è il risultato che scon-
tenta il Milan che in piena si-
tuazione di emergenza si era
portato in vantaggio e aveva
pure segnato il gol del raddop-
pio. Alessandro Matri, prodot-
to del vivaio milanista, ha
spento a pochi minuti dalla fi-
ne le speranze dei rossoneri.
«Ciò che conta è essere riusci-
ti a pareggiare la partita, così
abbiamo pure mantenuto
l’imbattibilità a cui teniamo
molto. Punto prezioso per lo
scudetto? Lo è per la classifi-
ca, una sconfitta sarebbe stata
veramente pesante».
Massimiliano Allegri ap-
plaude la prestazione della
sua squadra, decimata dalle as-
senze e dagli infortuni. «Ab-
biamo fatto una grandissima
partita, sapevamo di dover to-
gliere spazi alla Juve. Abbia-
ta». Salvo aggiungere poco
più tardi: «Sono sicuro che ab-
biamo grandi possibilità di
vincerlo». Di certo farà discu-
tere la sostituzione di Pato al-
la fine del primo tempo. «Non
stava bene, ha avuto un risen-
timento e ho preferito toglier-
lo», la spiegazione.
Antonio Conte evita di esul-
de livello con tanti assenti. So-
no arbitri dei loro destini in
campionato. Il Milan ci ha
Il Parma va in fuga
messo in grossa difficoltà uti-
lizzando peraltro le nostre
stesse armi. Ma nel finale sia-
Palacio lo riprende
mo riusciti ad acciuffare il pa-
reggio. Evidentemente signifi-
ca che la nostra striscia di
Il Genoa può respirare
imbattibilità non è frutto del-
la fortuna ma ha buona solidi-
tà». Di certo Silvio Berlusconi
prima della partita non aveva
dato troppa importanza alla
partita. «Gara decisiva per lo
scudetto? Forse no». Ma era
stato assai più critico sulla
sentenza della corte di giusti-
zia federale riguardante Ibrahi-
tare per il risultato. «Juve più movic. «Decisione non ingiu-
vicina allo scudetto? Lasciamo sta. Vergognosa». Allegri la
stare. Chi ha visto la partita ha prende sul ridere: «In teoria
visto all’opera un grande Mi- dovrebbe rientrare a Palermo.
lan che meritava qualcosa di Speriamo che in settimana
più. La gara con i rossoneri ci ora non succeda niente...».
fa capire che per noi la strada Nel finale Inzaghi, impegnato
è molto lunga. Complimenti nel riscaldamento, imbocca il
ai rossoneri perché hanno gio- tunnel quando Allegri manda
cato sessanta minuti di gran- in campo Ambrosini.
Buffon chiude la serata: «Il
Milan per 65 minuti ci ha mes-
Genoa
2 rabbia e carattere, che erano
Parma
2 gio. I rossoblù, reduci da tre
Marcatori: Gobbi 6’ p.t.; Floccari
7’, Palacio 33’ (rig.) e 49’ s.t.
GENOA (4-3-1-2): S. Frey 5,5;
Moretti 5 (Zé Eduardo 6,5 23’
s.t.), Granqvist 5,5, Kaladze 5,
Constant 5; Rossi 6, Veloso 5,5
(Mesto 6 8’ s.t.), Kucka 5;
Belluschi 5 (Jorquera 6 44’ s.t.);
Jankovic 6, Palacio 6,5. All.:
Marino 5
PARMA (3-5-2): Mirante 5,5;
Zaccardo 6, Ferrario 6, A.
Lucarelli 6; Biabiany 6, Galloppa
6,5, Musacci 6 (Morrone 6 8’
GENOVA — Sette minuti di
mancati nel resto della gara, co-
sì il Genoa raggiunge il pareg-
sconfitte consecutive, si ritro-
vano in svantaggio alla prima
offensiva del Parma. È il 6’ e un
gran sinistro di Gobbi spiazza
completamente Frey. Contratta
e confusa, la formazione di Ma-
rino riesce a rendere tutto faci-
le agli avversari. A centrocam-
po Rossi e compagni faticano,
lasciano spazio alle azioni of-
fensive e il Parma ne approfit-
ta: per ben 80 minuti tiene in
mano la partita e Floccari rad-
doppia al 7’ del secondo tem-
po. Il Parma sfiora la tripletta al
70’, ma il Genoa non si arrende
e, trascinato dai tifosi, prima ac-

mo anche sbagliato tre o quat-
tro contropiedi ma siamo an-
cora in testa. Nel finale aveva-
mo abbassato i ritmi per la
stanchezza, ma il gol di Matri
era evitabile. Questa gara è
uno spartiacque del campiona-
to, ora le percentuali di succes-
so finali sono divise fra noi e
la Juve cinquanta e cinquan-
❜❜ ❜❜
so alle corde. Le polemiche s.t.), Mariga 6,5, Gobbi 6,5 corcia su rigore, poi nei minuti
dei giorni scorsi? Se siamo im- (Modesto 5,5 25’ p.t.); Floccari di recupero trova il pareggio
battuti da 27 partite e ci han- 6,5 (Valiani 15’ s.t.), Giovinco 7. che porta un punto ma soprat-
Matri, ex rossonero Nocerino, ex juventino no fischiato a favore un solo ri- All.: Donadoni 7 tutto tranquillità. Ora il presi-
Non si è vista la solita Juve, Mi avevano messo da parte gore è strano o siamo una
Arbitro: Romeo 5
dente Preziosi, in rientro dalla
ma è un risultato prezioso: senza dirmi niente, squadra sparagnina?». Mexès
Espulso: A. Lucarelli 48’ s.t.
Cina, può valutare con calma la
è a rischio prova tv per un pu- situazione e il lavoro di Marino
sono felice, era la prima volta adesso forse si stanno gno a Borriello. Ammoniti: Biabiany, Rossi,
da settimane sotto esame.
Valiani, Mirante, Kucka, Musacci
che giocavo una gara così mangiando le mani Monica Colombo
Recuperi: 2’ più 7’
Giancarla Ghisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stasera Con la Fiorentina Il posticipo L’obiettivo è uscire indenni dal San Paolo, dove i nerazzurri non vincono dal ’97. Mazzarri: «È una finale»
Lazio, è il caos
Stringe per Zola
Ranieri: «Non sono a rischio, l’Inter reagirà»
Cambio solo in caso di tracollo a Napoli. Moratti, colloquio con Zanetti
poi resta Reja MILANO — Sostiene Clau- Riscatto nato 6 pareggi e 4 vittorie.
dio Ranieri che non si sente a Le contromisure dell’interi-
La Lazio ritrova Delio Rossi, ma chi se ne rischio e che l’Inter a Marsiglia Claudio Ranieri, sta partono dalle scelte fatte a
accorge? La vigilia della partita contro la Fio- ha giocato una grande partita. 60 anni, all’Inter dal 22 Marsiglia, tutte difese e molte
rentina è stata l’ennesima giornata all’inse- L’augurio per il simpatico e pre- settembre 2011. A in procinto di essere ripropo-
gna del caos e dell’autolesionismo. Per tutto parato allenatore romano è che destra Zanetti, 38 anni, ste. Per esempio, ha promosso
il giorno la panchina biancoceleste è rimasta la prima affermazione sia più in campionato 559 Sneijder: «Premesso che io so-
senza padrone: venerdì sera sembrava di Gi- vera della seconda. L’impressio- presenze in nerazzurro no supercontento di tutta la
gi De Canio, che pur di lanciarsi nella nuova ne è questa. (Image Sport, Forte) squadra di Marsiglia. È un peri-
avventura avrebbe accettato un contratto di L’esonero del tecnico è con- odo in cui non gira niente. Il
soli 4 mesi. Ieri è stata lungamente di Gian- siderata l’ultima opzione da gol è stata una mazzata tremen-
franco Zola, fatto arrivare direttamente da Massimo Moratti che ieri da, ma tatticamente è stata una
Londra su imbeccata dello stesso Lotito. Alle ad Appiano ha assistito alla grande partita. A Sneijder ho
otto della sera, invece, è rimasta a Edy Reja, rifinitura e ha a lungo par- fatto i complimenti, non l’ho
che si presenta in conferenza stampa a For- lato con il capitano Zanet- mai visto correre così tanto per
mello e, come niente fosse, annuncia: «Re- ti. Un modo per spronare la squadra. Quindi se tutti cor-
sto, ora e anche a giugno». E le dimissioni, la squadra. A meno di tra- rono la strada è quella».
annunciate per la terza volta in cinque mesi colli stasera a Napoli (ti- Pare ci saranno anche Forlan
(le aveva rassegnate anche l’ultimo giorno di po Roma, per intender- e, davanti, Milito («Non è vero
mercato) e ritirate in un lampo? «Non mi ci) si va avanti con Ra- che c’è rimasto male per essere
sembrava giusto chiude- nieri, anche in caso di stato in panchina a Marsiglia:
re così. Qualche contra- sconfitta onorevole (ti- veniva da un’influenza»). A
sto c’è stato, ma ora ab- po Marsiglia, per inten- centrocampo i soliti noti:
biamo chiarito. Un passo derci). È un periodo co- Stankovic («Nel ruolo che era
indietro l’ho fatto io, uno sì nero che il ventaglio di Thiago Motta, preferisco lui
lo ha fatto la società. Ora delle possibilità è di a Palombo perché in un mo-
pensiamo al terzo posto: questo tenore. sconfitte in sette ga- più difficile, sia dal punto di vi- no tutti dalla parte dell’allenato- mento difficile voglio uno di
il nostro obiettivo». «Con il presidente re», l’allenatore assicu- sta tattico che motivazionale. re: il Napoli non perde in casa esperienza»), Cambiasso e Za-
Ma chi ha pensato dav- Moratti ci parlo spesso, ra che fosse più preoc- Noi dobbiamo solo pensare a contro l’Inter dal 18 ottobre ’97 netti.
vero alla Lazio, la vera vit- è molto sereno — le pa- cupato all’inizio del suo per- interpretarla come una grande (gol di Galante e autogol di Tur- «Tutte le mie squadre vanno
Resta Edy Reja tima di questo balletto in- role del tecnico —, anche a corso nerazzurro: «La situazio- finale da vincere, anche soffren- rini), ha vinto le ultime due ga- per vincere, siamo arrabbiati»,
decoroso? La vigilia si è lui è piaciuta la gara di Marsi- ne era più complicata allora, do se necessario». I numeri so- re e contro Ranieri ha collezio- promette Ranieri. Gli bastereb-
consumata in un modo assurdo. Reja ha alle- glia, anche lui naturalmente adesso, nonostante tutto, sia- be salvare la pelle, tirare su mo-
nato la squadra pensando di non guidarla è dispiaciuto della sconfitta; ci mo a un punto dal Napoli». Dal- rale e classifica con Chievo e Ca-
stasera contro la Fiorentina, Lotito sognava ha portato lo stato d’animo di la parte di Ranieri gioca anche Citizens a +5 sul ManU tania per tentare l’impresa con
Zola. Alla fine Edy e Gianfranco potrebbero un uomo che vuole una reazio- il fatto che Moratti non veda so- il Marsiglia. Il prossimo anno
ritrovarsi la prossima stagione: il primo co- ne e noi gliela daremo. Se sen- stituti convincenti, anzi ha pau- sarà un altro capitolo e fa sorri-
me direttore tecnico, il secondo in panchina. to la squadra con me? Sono ra che un altro cambio in pan- Balotelli dedica dere che gli tocchi commenta-
Ma il domani è troppo lontano. Il presente si sincero: sì, ma anche se non china possa avere conseguenze re anche i suoi possibili sostitu-
chiama Fiorentina e arriva dopo tre sconfitte fosse così non ve lo direi. Se persino peggiori. Quindi non il gol alla fidanzata ti, per esempio Guardiola (che
consecutive. La Lazio, indebolita dal merca- mi sento a rischio? No, per- resta che uscire indenni — o secondo Marca avrebbe ricevu-
to e fiaccata da infortuni e squalifiche, conta ché sento la fiducia della so- con onore — dal San Paolo, do- Il Manchester City in Premier League to 20 milioni di offerta da Mo-
sul recupero di Klose e fa leva sul fatto che cietà, mi sento tutelato inter- ve è appena andata in scena va a più 5 punti sul ManU. Nel 3-0 al ratti, una cifra poco credibile).
se a Roma piangono a Firenze certo non rido- namente e all’esterno. So do- una delle migliori recite della Blackburn primo gol di Balotelli (che «Guardiola è abituato alla pres-
no: la squadra di Rossi viene da due sconfit- ve ho preso la squadra e so do- banda Mazzarri (3-1 al Chel- ha mostrato una maglietta con la sione. Può fare bene ovunque,
te di fila e giocherà senza centravanti. Fuori ve la sto portando. E so che ne sea), uno dei tanti accostati alla scritta «Raffaella ti amo» in onore ma l’importante con gli allena-
l’infortunato Amauri, Delio torna all’Olimpi- verremo fuori». Tra l’altro an- panchina dell’Inter. Ma Mazzar- della fidanzata, Raffaella Fico), poi i tori è lasciarli lavorare», e il
co con la strana coppia Jovetic-Ljajic. che se ammette che «una fase ri non vuole essere soffocato gol di Aguero e Dzeko. Respira il pensiero è tutto per se stesso.
Alessandro Bocci simile non mi è mai successa da troppo entusiasmo: Chelsea di Villas Boas: 3-0 sul Bolton. Arianna Ravelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA in tutta la mia carriera, sei «Con l’Inter è la partita © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

Sport 53 #

Moto Dramma a Phillip Island: il 17enne australiano Oscar McIntyre correva nella Superstock prima della Sbk Fotofinish

Travolto in pista, muore come Sic VOLLEY

Belluno, punti d’oro
Oggi clou a Modena
Fabrizio: «Quella di Marco una fatalità, questa tragedia era evitabile» Serie A1, 20ª giornata.
Ieri: Belluno-Monza 3-1;
oggi, ore 17.30:
È morto sul circuito più bel- Cuneo-San Giustino,
Ravenna-Trento,
L’analisi Carlo Pernat I precedenti lo del mondo, davanti all’Ocea-
no, mentre faceva quello che Modena-Macerata
più gli piaceva. Oscar McIntyre, (RaiSport1), Latina-Roma,
«Il rischio c’è sempre 17 anni, australiano, veniva dal
Queensland e ieri a Phillip
Piacenza-Verona, Vibo
Valentia-Padova.

Ma è l’ora peggiore Island, l’isola a 150 km a sud di

Melbourne, correva la gara del
SCHERMA — Coppa del
mondo di fioretto a Danzica:
vince la Matrejean,
per questo sport» campionato Superstock austra-
liano, manifestazione di contor-
no del Mondiale Superbike. Po-
terza la Di Francisca.

«Per le informazioni che abbiamo, non cre- co dopo le 14 locali (le 4 di not-
do proprio che l’incidente si potesse evitare. te in Italia), al secondo dei 12
Phillip Island è un circuito sicuro. Piuttosto, 20 aprile 2003 giri previsti, all’altezza della cur-
bisogna capire che il motociclismo è pericolo- Daijiro Kato morto va 1 in fondo al rettilineo, McIn-
so in sé. E chi corre lo sa». Da una vita nel a Yokkaichi all’età di 26 anni tyre ha perso il controllo della
mondo delle due ruote, Carlo Pernat (foto Mi- (Reuters) sua Yamaha YZF R6, 600cc di ci-
lagro) era il manager di Marco Simoncelli e lindrata, lanciata a 200 all’ora.
quel maledetto giorno a Sepang ha vissuto da Il ragazzo e la sua moto hanno
vicino la stessa tragedia di McIntyre. percorso lo spazio interno della
Inutile cercare colpe. Sbagliato fare con- pista senza riuscire a frenare e
fronti con la F1 dove invece non si muore più si sono ritrovati trasversalmen-
da molto tempo: «Lì, con la messa in sicurez- te nel rettilineo successivo, tra Teen
za dell’abitacolo, il pilota è ormai sicuro al 90 la curva 2 e 3, in un tratto velo- Oscar
per cento e vediamo in- cissimo del circuito. McIntyre
cidenti a 300 all’ora È la situazione peggiore, in azione.
che non provocano quella che un pilota prega di Il pilota,
danni. In moto è diver- non dovere mai vivere, esposto 17enne,
5 settembre 2010
so: quando cadi, puoi Shoya Tomizawa, morto così all’arrivo delle altre moto. era
farti molto male anche a Misano all’età di 19 anni In quel momento infatti — co- originario
a 50 all’ora. E la sicurez- (Ap) me accadde a Marco Simoncelli del
za dei circuiti e dei materiali, ormai tecnologi- e a Shoya Tomizawa — stavano Queen-
camente all’avanguardia, non bastano. Poi, arrivando Luke Burgess e Mi- sland,
col tamponamento, i rischi sono altissimi. Sia chael Lockhart i quali non sono in
Tomizawa che Simoncelli sono morti così. riusciti a evitare lo scontro. In- Australia
Quando resti in pista, devi solo sperare...». colpevoli e incredibilmente sal- (asbk.com.
Ma può questa serie di incidenti ravvicina- vi (Burgess è stato immediata- au)
ti minare l’immagine del motociclismo? «Cre- mente dimesso dal centro medi-
do di no. La morte di Marco è stata tremenda co, mentre Lockhart è rimasto
e peserà sulla MotoGp. Ma purtroppo le mor- in osservazione ma non è in pe-
ti ci sono sempre state. Anche se, tra questi ricolo di vita), anche loro parte-
incidenti e la situazione generale di crisi, biso- cipi di un dramma che ricorde-
23 ottobre 2011
gna ammettere che questo è uno dei momen- Marco Simoncelli, morto ranno per sempre, proprio co-
ti peggiori nella storia di questo sport». me Colin Edwards e Valentino
a Sepang all’età di 24 anni
al.p. (LaPresse) Rossi con Sic e Alex De Angelis
e Scott Redding col giappone-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
se. I medici del circuito, dotato
di tutte le misure di sicurezza
necessarie (qui si corre anche
la MotoGp), si sono mossi subi-
to per soccorrere il ragazzo, ma
hanno potuto solo dichiararlo
morto sul colpo. In seguito al-
l’incidente, la Superpole della
Superbike è stata annullata.
«Siamo senza parole, giusto so-
spendere», ha detto Max Biaggi
interpretando lo stato d’animo
del paddock.
Le poche immagini a disposi-
zione non sono chiare e le auto-
rità australiane stanno ancora
svolgendo le indagini sull’esat-
ta dinamica del crash. Michel
Fabrizio, pilota romano ex Mo-
toGp, ora in Superbike con la
Bmw, non ha però dubbi:
«Quella di Simoncelli è stata pu-
ra fatalità, questa si poteva evi-
tare. McIntyre è uscito di pista
alla prima curva, è andato drit-
to ed è sbucato alla curva dopo.
È successo anche a me e mi so-
no trovato davanti a Smrz appe-
na rientrato in pista all’improv-
viso dietro la stessa curva. Que-
sto ragazzo forse ha pagato
l’inesperienza, ma si doveva evi-
tare: si era già rischiata la trage-
dia poco prima».
Il problema però sembra di
difficile soluzione, perché le vie
di fuga sono necessarie ed even-
tuali barriere non avrebbero
senso. Forse si imporrebbe un
intervento sul disegno del trac-
ciato.
Ma adesso come dice Fabri-
zio, è troppo tardi: «Ora correre-
mo in un’atmosfera surreale».
Purtroppo, nel motociclismo,
non è una novità.
Alessandro Pasini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BASKET
Sassari batte Avellino
Venezia-Pesaro in tv
Serie A, 22ª giornata. Ieri:
Sassari-Avellino 87-73; oggi, ore
18.15: Cantù-Treviso, Caserta-
Varese, Biella-Cremona, Milano-
Casale, Roma-Siena, Bologna-
Teramo; ore 20.30: Venezia-
Pesaro (RaiSport1); riposa:
Montegranaro. All’1 di notte
(Sky2), diretta dell’All Star
Game Nba da Orlando.
LUTTO — Si è spento a 71 anni
Bruno Duranti, ex arbitro
internazionale di basket.
CICLISMO
Colpo di Vanmarcke
Oggi il Gp di Lugano
Sep Vanmarcke ha vinto a
sorpresa la Het Nieuwsblad
(Belgio). È una grande
affermazione quella del
giovane belga
che, in una volata a tre, ha
superato in rimonta il grande
favorito Tom Boonen e lo
spagnolo Juan Antonio Flecha.
Sul fronte italiano, sesto posto
per Andrea Marcato. Oggi si
disputa il Gran Premio di
Lugano, con Evans, Basso,
Scarponi e Cunego.

Rugby A Dublino terza sconfitta dell’Italia nel Sei Nazioni ATLETICA

ta di Earls al 35’, il punteggio

Gli azzurri s’addormentano era 10-10 e l’Italia aveva pure

il rimpianto d’aver lasciato
per strada 6 punti (un calcio
Donato e Lamera:
sono salti tricolori
Titolo tricolore per Fabrizio
e l’Irlanda li demolisce fuori di poco e una traversa di
Botes). Bowe, all’ultimo mi-
nuto, riportava avanti i verdi,
ma l’Italia sembrava comun-
Donato nel lungo (7,95) agli
Assoluti di Ancona.
Passeggiata solitaria per

Brunel: «Nel secondo tempo que una cosa seria.

abbiamo perso ogni sfida»
DAL NOSTRO INVIATO
DUBLINO — Nel giorno del-
l’epifania di Jonathan Sexton,
la rivoluzione di Jacques Bru-
nel vive la sua prima giornata
nera. L’Irlanda, ispirata dal
suo giovane mediano d’aper-
tura che si scrolla di dosso il
fantasma di O’Gara con una
partita perfetta, stravince, se-
gna 5 mete e 42 punti (peg-
gior scoppola da queste parti
dopo i 60 del 2000). L’Italia
non ha avuto risposte definiti-
ve da Botes, 13˚ numero 10
in 13 anni di Sei Nazioni e —
questo è l’aspetto peggiore
della vicenda — si è letteral-
mente liquefatta nel secondo
tempo (parziale di 0-25).
«Ho visto due partite — è
il tentativo di spiegazione di
Brunel —: nella prima la squa-
Il tabellino
dra ha giocato, è stata vicina
nel punteggio. Nella seconda
ha perso tutte le sfide. È una
grande delusione. Cos’è suc-
cesso tra il primo e il secondo
tempo? Non lo so, non lo capi-
sco».
Accanto al c.t., un taglio
sanguinante sulla guancia si-
nistra e la faccia scurissima,
Sergio Parisse aggiunge: «Nel-
l’intervallo eravamo sotto di
7 punti, ci credevamo. Poi ab-
biamo smesso di placcare, ci
siamo fatti prendere dalla fru-
strazione e molti di noi sono
usciti dalla partita. Abbiamo
peccato mentalmente, e que-
sto mi preoccupa molto».
Ha ragione il capitano, c’è
da preoccuparsi eccome per-
ché dall’Italia, dopo la discre-
ta difesa in Francia e la parti-
ta che si poteva (doveva) vin-
Irlanda-Italia 42-10
Marcatori: cp Botes 8’, cp
Sexton 11’, m Earls tr
Sexton 16’, m Parisse tr
Botes 35’, m Bowe tr
Sexton 40’ p.t.; cp Sexton
9’ e 18’, m Bowe tr Sexton
21’, m Court tr Sexton 37’,
m Trimble 40’ s.t.
IRLANDA: Kearney; Bowe,
Earls (McFadden 28’ s.t.),
D’Arcy (O’Gara 30’ s.t.),
Trimble; Sexton, Murray
(Reddan 13’ s.t.); Heaslip,
O’Brien (O’Mahony 19’
s.t.), Ferris; O’Connell,
O’Callaghan (Ryan 19’ s.t.);
Ross, Best (Cronin 30’ s.t.),
Healy (Court 30’ s.t.)
ITALIA: Masi; Venditti,
Benvenuti, Sgarbi (Canale
23’ s.t.), McLean; Botes
(Burton 19’ s.t.), Gori
(Semenzato 32’ s.t.);
Parisse, Barbieri (Favaro
23’ s.t.), Zanni; Bortolami,
Geldenhuys (Pavanello 19’
s.t.); Cittadini (Staibano 28’
s.t.), Ghiraldini (D’Apice 32’
s.t.), Rizzo
Arbitro: Joubert
(Sudafrica)
Così ieri
Inghilterra-Galles 12-19
Così oggi
ore 16: Scozia-Francia
Tv: diretta Sky Sport 2
Classifica
Galles 6; Inghilterra
e Irlanda 4; Francia 2;
Scozia e Italia 0
Crollo McLean contro Bowe e, a sinistra, una delle 5 mete irlandesi
cere con l’Inghilterra, ci si
aspettava molto di più e mol-
to di meglio anche se si sa, or-
mai, che la squadra fatica a
reggere per gli 80 minuti pre-
visti. Si aspettavano di me-
glio pure gli irlandesi, che un
anno fa a Roma avevano ri-
schiato grosso anche se al
Mondiale avevano in qualche
modo ristabilito le distanze
col 36-6 di Dunedin. Solo l’I-
rish Time parlava molto male
del nostro rugby, incapace di
produrre un numero 10. Ha
sostenuto che l’Irlanda non
avrebbe avuto difficoltà per-
ché «vincere una partita inter-
nazionale senza un vero me-
diano d’apertura è come fare
paracadutismo senza paraca-
dute».
A Dublino, però, il proble-
ma non è stato solo Botes. Il
numero 10 esordiente ha usa-
to abbastanza bene le mani
(raffinato assist per la meta
di Parisse), male i piedi, ma
non è il caso di prendersela
troppo con lui. Anche perché
l’Italia il lavoro lo aveva co-
minciato bene. Pur alternan-
do giocate efficaci a errori evi-
tabilissimi, riusciva a restare
ben dentro la battaglia. Quan-
do Parisse rispondeva alla me-
Poi, l’altra partita. Botes al
4’ sbagliava un calcio facile,
Sexton 5 minuti dopo ne cen-
trava uno complesso e l’Italia,
invece di trovarsi sul 13-17, fi-
niva sotto di 10. L’effetto del-
l’ennesimo spreco era deva-
stante. La nazionale si sfalda-
va, l’Irlanda, rasserenata, co-
minciava a fare male.
Sul prato dettava legge
Parola di capitano
Sergio Parisse:
«Abbiamo smesso
di placcare, siamo usciti
dalla partita, abbiamo
peccato mentalmente.
E questo mi preoccupa»
O’Connell, il Grande Rosso,
due metri, capelli cortissimi e
spalle larghe quasi quanto
O’Connell street (dedicata a
un padre della patria, non a
lui). Il capitano irlandese det-
tava i tempi della mattanza
stoppando ogni iniziativa az-
zurra e rilanciando i suoi uo-
mini veloci.
Finiva così 42-10. Sconfitta
brutta, senza scuse. Alla ripre-
sa l’Italia andrà sul campo del
Galles, che ieri ha battuto l’In-
ghilterra a Twickenham. Le
previsioni sono fosche, anche
se Brunel tenta di tirarsi su co-
me può: «Ogni partita ha la
sua storia, ricordiamocelo».
Sarà. Ma a Cardiff può an-
che andare peggio che a Du-
blino.
Domenico Calcagno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rubino nei 5000 di marcia
(19’22’’80) e per la Cusma
nei 1500 (4’17’’79). Senza la
Di Martino, l’alto è della
Lamera (1,89). Martellata da
70,20 m (minimo olimpico B
per Londra) per Silvia Salis.
Oggi (RaiSport1, ore 15) la
La Mantia nel triplo e duello
Collio-Tumi nello sprint.
TUFFI
Cagnotto e Dallapè ok
c’è il pass per i Giochi
Tania Cagnotto e Francesca
Dallapè, campionesse
d’Europa in carica, si sono
classificate terze nella finale
del trampolino sincro da 3
metri in Coppa del mondo a
Londra e hanno conquistato
la qualificazione per i Giochi
olimpici.
TENNIS — Sara Errani è in
semifinale al torneo di
Monterrey, dove affronta
l’ungherese Babos, 18 anni.
SCI
Il ritorno di Raich
È primo dopo 2 anni
Secondo superG a Crans
Montana e ritorno al successo
in Coppa, dopo 2 anni, per
Raich (Aut): battuti Theaux
(Fra) e Cuche (Svi); Marsaglia
(12˚) miglior azzurro.
Classifica assoluta: Hirscher
(Aut) 1.055; Kostelic (Cro)
1.043; Feuz (Svi) 1.040. Oggi
gigante a Crans (9.45 e 12.45) e
a Bansko (11) superG donne.
Entrambe le gare in diretta su
RaiSport1 ed Eurosport.
 Codice cliente:

54 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

www.corriere.it/alberghiditalia

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
55

CorriereSalute
LE PAGINE DEL VIVERE BENE www.corriere.it/salute

Medicina Storia Alimentazione Diritto Medicina

Noduli al seno La misteriosa Il pompelmo Il dolore cronico «Turnisti»

Tutte le cause epidemia fa davvero ancora poco più a rischio
possibili del San Gottardo dimagrire? riconosciuto di diabete

a pagina 59 a pagina 64 a pagina 60 a pagina 63 a pagina 58

TROPPA VITALITÀ
VA ANCORA IN FUMO
di LUIGI RIPAMONTI
BRONCHITE CRONICA
L
a bronchite cronica (la broncopneumopatia cronica
ostruttiva, per essere precisi) è un grave problema,
sia per la severità della malattia per i singoli, sia
per i suoi costi sociali. Non si tratta solo del prezzo
Le cure
giuste
delle terapie, ma di quello indiretto, rappresentato
dalla perdita di anni di vita serena, efficiente e produttiva
per i malati, con ricadute sulla collettività intera. Uomini
e donne che respirano sempre peggio, che diventano via via
meno autosufficienti, che vanno incontro a depressione a
causa della propria ridotta vitalità (non a caso uno dei
parametri della spirometria si chiama capacità vitale)
costituiscono una tassa altissima da pagare. Ma che cosa dà
un sapore particolarmente amaro a questa riflessione, che in
teoria è valida per qualsiasi malattia cronica
progressivamente invalidante? Il fatto, semplice, banale, e
per questo irritante, che la bronchite cronica sia provocata
in oltre il 90 (novanta!) per cento dei casi solo dal fumo di Le nuove
sigaretta, cioè un fattore linee guida

❜❜
totalmente eliminabile.
Diciamolo: fa più che distinguono i
dispiacere. Come fa più che malati in quattro
dispiacere, fa rabbia, vedere
Alte tasse ancora così tanti ragazzi categorie sulla base
(soprattutto ragazze) che
sulle sigarette fumano. Com’è possibile di precisi parametri,
andrebbero che ancora oggi questa in modo da evitare
invocate proprio abitudine sia così diffusa?
Passi per i fumatori più terapie eccessive
da chi fuma avanti negli anni. Ma chi è o insufficienti
giovane oggi è cresciuto
accompagnato da campagne
martellanti sui danni del fumo. Né si può dire che lo Stato
sia rimasto con le mani in mano: la legge Sirchia sul divieto
di fumo nei locali pubblici è stata antesignana rispetto ad
analoghi provvedimenti di altri Paesi. Però è evidente che
non basta. E allora che fare? Infilarsi in proposte
ulteriormente restrittive, con i rischi di reazione del caso? Servizio
ILLUSTRAZIONE DI MIRCO TANGHERLINI

Puntare di più sull’azione dei medici (che, fra l’altro, magari di Elena Meli
dovrebbero dare di più il buon esempio)? Chi ha consigli da alle pagine
dare ne dia. In attesa di idee originali ci si permetta una 56-57
provocazione volutamente paradossale: perché i fumatori,
sì proprio loro, non chiedono, per esempio, un aumento
delle accise sulle sigarette o qualche altra misura che li aiuti
ad avere accesso meno facile a ciò che li danneggia in modo
tanto grave? Volendo restare nel paradosso (ma nemmeno
tanto) sarebbe uno dei casi in cui l’aumento
dell’imposizione fiscale andrebbe direttamente
e immediatamente a beneficio di chi la sopporta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il numero

Gioco d’azzardo, italiani malati

Ora indaga una Commissione
Secondo l’Organizzazione mondiale
della sanità (Oms) sono circa 1,8 milio-
ni gli italiani a rischio di «ludopatia».
L’Oms stima anche che il gioco d’azzar-
do sia per un milione di loro già una ve-
ra malattia, che però non è riconosciu-
ta come tale dal Servizio sanitario na-
zionale e quindi viene individuata e cu-
rata con difficol-
berato un’indagine sugli «aspetti so-
cio-sanitari della dipendenza da gioco
d’azzardo» da concludersi entro il 31 lu-
glio. L’obiettivo è «fotografare le dimen-
sioni del problema», non solo per adot-
tare iniziative legislative ma anche per
valutare l’inserimento della patologia
nei Livelli essenziali di assistenza.
Occorre però considerare una con-

( )
1 milione
Gli italiani ormai
«schiavi» del gioco
secondo l’Organizzazione
mondiale della sanità.
La stima delle vittime
potenziali è però
di un milione e
ottocentomila
tà. Per questo,
dopo la commis-
sione Antimafia
(che ha esamina-
to le infiltrazio-
ni della crimina-
lità organizza-
ta), anche la
commissione Af-
fari Sociali della
Camera ha deli-
traddizione: la passione per il gioco è
anche un business per lo Stato. La Fede-
razione italiana dei servizi pubblici del-
le Dipendenze fa notare che ha fruttato
61,4 miliardi di euro nel 2010 pari al
quasi il 4% del Pil nazionale.
Per saperne di più
sul gioco d’azzardo in Italia
www.federserd.it

Codice cliente:
56 Salute
dossier medicina
Nuova strategia
Indicazioni
stringenti
per interventi
più efficaci
e meglio tollerati
L’esperimento
Le valvole
per tagliar fuori
l’enfisema
Non è una cura per tutti, ma la
riduzione del volume polmonare
attraverso l’inserimento di
valvole, spirali o schiume speciali
per via broncoscopica sta
prendendo piede quando c’è un
enfisema grave. In questi casi gli
alveoli polmonari (le cavità
presenti in piccoli "grappoli" alle
estremità dei bronchi) perdono
elasticità, si dilatano, si
atrofizzano e non hanno più la
capacità di fare scambi gassosi
efficienti con il sangue: l'aria
rimane intrappolata nei polmoni e
il sintomo prevalente è la
mancanza di fiato. Eliminare la
parte di polmone enfisematoso
significa consentire alle parti
sane di lavorare meglio, perché
l’aria non viene sprecata in zone
dove gli scambi di fatto non
avvengono: in passato si è
provato a farlo eliminando
chirurgicamente le aree malate,
ma i rischi operatori erano
elevati. Così da qualche tempo si
esclude la zona enfisematosa
intervenendo per via endoscopica,
inserendo valvole, schiume
sigillanti o speciali spirali che
tagliano fuori il polmone
inservibile. «Sono tuttora metodi
sperimentali — specifica Lorenzo
Corbetta, direttore dell’Unità di
Broncologia all’Ospedale Careggi
di Firenze —. Con le valvole
abbiamo visto risultati non
eccelsi perché il polmone crea vie
di ventilazione collaterali
vanificando in parte la
"occlusione"; ora stiamo usando
schiume, che provocano la
cicatrizzazione delle aree dove
vengono iniettate riducendo il
volume polmonare, o spirali, che
retraggono il polmone
diminuendone il volume e al
tempo stesso aumentandone
l’elasticità». In Italia sono circa
una decina i centri che eseguono
l’intervento, un centinaio i
pazienti trattati finora.
«Vorremmo creare un registro per
raccogliere tutte le esperienze e
capire meglio i casi in cui è
indicato l’intervento: per il
momento si esegue solo nei
pazienti con BPCO in cui c'è
enfisema grave localizzato in
specifiche zone polmonari, meglio
se nei lobi superiori», conclude
Corbetta.
Servizi di ELENA MELI
Quattro cure su misura
per la bronchite cronica
U
n po’ di tosse, che
non passa mai del
tutto. Anche il ca-
tarro, spesso e vo-
lentieri. E il fiato-
ne che arriva dopo un piano
di scale, mentre fino a qual-
che tempo fa salire a piedi
non era un problema.
Non sono piccoli fastidi
con cui convivere per forza,
perché si è un po’ avanti con
gli anni o perché si è (o si è
stati) fumatori: potrebbero es-
sere i segni di una broncop-
neumopatia cronica ostrutti-
va o BPCO, nome difficile per
indicare una malattia più fre-
quente di quanto si creda (se-
condo l’Organizzazione Mon-
diale della Sanità, oggi è la
quarta causa di morte nel
mondo) e per giunta in au-
mento. Subdola, spesso igno-
rata o minimizzata, può inve-
ce portare a un’insufficienza
respiratoria grave e difficoltà
sempre più insormontabili
nella vita quotidiana.
Per riconoscerla e diagno-
sticarla nel modo migliore so-
no state da poco approvate le
nuove Linee guida internazio-
nali della Global Initiative for
Chronic Obstructive Lung Di-
sease (GOLD), che saranno
presentate ufficialmente in
Italia a Modena il 28 febbraio
durante l’International Mee-
ting su asma, BPCO e malat-
Nuove linee guida Per evitare trattamenti esagerati o insufficienti, i malati
saranno classificati in categorie attraverso parametri basati su un test
Terapie mirate in base a precisi livelli di gravità
tie concomitanti. La revisio-
ne ha cambiato in maniera so-
stanziale l’approccio alla ma-
lattia: finora infatti si utilizza-
vano solo i risultati della spi-
rometria, ovvero il test della
funzionalità polmonare, per
classificare la gravità della
BPCO e decidere le terapie.
Oggi invece è stato individua-
to un percorso molto più pre-
ciso di diagnosi che conside-
ra i sintomi e il rischio di rica-
dute per arrivare a quattro di-
verse categorie di pazienti,
che "calzano" molto meglio
la reale condizione di vita del
malato e aiutano a impostare
cure più adeguate.
I passaggi necessari preve-
dono test semplici, alcuni an-
che fai da te; il primo passo,
però, spetta al paziente che
non dovrebbe mai sottovalu-
tare i campanelli d’allarme.
«Tosse, catarro, affanno dopo
uno sforzo fisico non sono "fi-
siologici" — spiega Leonardo
Fabbri, presidente del con-
gresso e coautore delle nuove
Linee guida —. Se ci sono
questi sintomi o anche se si
fuma o si è fumato molto è
opportuno parlarne al medi-
co e sottoporsi ai test. Pur-
troppo la consapevolezza in
materia di BPCO è assai scar-
sa: se venisse fatta a tutti una
spirometria, troveremmo un
buon 10-20 per cento di mala-
italia: 515249535254
ti che non sospettano affatto
di esserlo». E dire che il pri-
mo gradino del nuovo percor-
so di diagnosi in fondo è fai
da te: basta rispondere alle
poche domande dei questio-
nari CAT e mMRC (si veda il
grafico sopra ai punti 1 e 2,
ndr) per capire se i sintomi
devono preoccupare o no.
«Invece, poiché la malattia si
sviluppa lentamente, i pazien-
ti si adattano man mano alle
limitazioni che impone e non
ci fanno realmente caso: se le
scale fanno venire il fiatone,
si sceglie di prendere l’ascen-
sore e non ci si pensa più —
interviene Pierluigi Paggiaro,
docente di Malattie respirato-
rie all’Università di Pisa e
membro del comitato scienti-
fico del Progetto LIBRA (Li-
nee guida Italiane BPCO, Rini-
te e Asma) —. Questo spiega
perché, ad esempio, un terzo
dei pazienti che arrivano in
pronto soccorso o sono rico-
verati per una insufficienza
L’età critica
Il 25-30 per cento
dei pazienti inizia
a sviluppare
BPCO intorno
ai 50 anni
respiratoria da BPCO non ha
ancora avuto la diagnosi. Oc-
correrebbe perciò una "ricer-
ca attiva" dei casi da parte del
medico di base: se lo facessi-
mo, scopriremmo che circa
un fumatore over 55 su sei è
malato».
«Accanto alla valutazione
dei sintomi, che sono molto
indicativi dell’andamento del-
la malattia, il passo successi-
vo del nuovo percorso di dia-
gnosi resta la spirometria —
aggiunge Lorenzo Corbetta,
responsabile nazionale del
Progetto GOLD —. È un esa-
me facile e non invasivo ma
fondamentale per la diagno-
si, che potrebbe essere esegui-
to anche dal medico di base
per riconoscere presto e bene
i pazienti con una capacità re-
spiratoria compromessa».
Ultimo passo, valutare la
storia della malattia per capi-
re la tendenza ad andare "in
crisi", cioè avere riacutizzazio-
ni che spesso portano in ospe-
Progressione
La malattia
si sviluppa un po’
alla volta e così
ci si adatta
e la si trascura
Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
dale. «Gli studi hanno dimo-
strato che alcuni pazienti ten-
dono ad avere più ricadute,
indipendentemente dalla gra-
vità dei sintomi: sono sogget-
ti a maggior rischio, ricono-
scerli serve a intervenire in
maniera più incisiva — spie-
ga Giorgio Walter Canonica,
vicepresidente del Progetto
LIBRA e direttore della Clini-
ca di Malattie dell’apparato re-
spiratorio e allergologia del-
l’Università di Genova —. La
necessità di Linee guida per
la diagnosi che "stratifichi-
no" meglio i pazienti è nata
dall’esigenza di sapere per
quanto possibile in anticipo
chi risponderà a quale tratta-
mento. In passato si procede-
va in po’ per tentativi, se la cu-
ra non funzionava o dava pro-
blemi si aggiustava man ma-
no. Oggi non vogliamo più
dare ai malati farmaci inutili
o che li espongano a effetti
collaterali, peraltro con i co-
sti della sanità non possiamo
più neppure permettercelo.
Le nuove Linee guida ci aiuta-
no a prescrivere a ciascuno i
medicinali che servono dav-
vero».
Per ognuno dei quattro sot-
totipi di pazienti che emergo-
no dal nuovo percorso dia-
gnostico, infatti, sono stati in-
dicati i farmaci di prima scel-
ta e tutte le possibili associa-
zioni terapeutiche. «Questo
ci aiuta a non "esagerare"
quando non serve e a impie-
gare invece tutte le armi a di-
sposizione nei casi più gravi,
graduando la terapia — osser-
va Fabbri —. I farmaci pur-
troppo non curano la malat-
tia, non possono cioè modifi-
care il declino della funziona-
lità respiratoria; però posso-
no ridurre i sintomi, miglio-
rando la qualità della vita, e
frequenza e gravità delle ria-
cutizzazioni».
Corbetta, che sta progettan-
do una app per smartphone
per aiutare i medici di base a
fare la diagnosi e decidere le
terapie, avverte: «L’unico in-
tervento che davvero cambia
la storia della BPCO è smette-
re di fumare. Se a una perso-
na diciamo che ha perso il 30
per cento della capacità respi-
ratoria e che questo, nell’arco
di cinque o dieci anni, lo può
portare a dover ricorrere al-
l’ossigeno, diamo un’ottima
motivazione per non fumare
più. Il vero dramma di questa
malattia è infatti la disabilità:
i malati gravi non riescono
più a muoversi di casa o com-
piere gesti semplici come ve-
stirsi — continua Corbetta
—. Il 25-30 per cento dei pa-
zienti inizia a sviluppare
BPCO intorno ai 50 anni: si-
gnifica che verso i 60 chi è
più a rischio di un decorso ve-
loce della patologia (tipica-
mente chi è fumatore e tende
alla magrezza e alla riduzione
della massa muscolare) po-
trebbe già trovarsi in una si-
tuazione di non autosufficien-
za. Purtroppo succede ancora
troppo spesso, perché la mag-
gioranza arriva alla diagnosi
quando la capacità dei polmo-
ni è già abbastanza compro-
messa».
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Codice cliente:
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Salute 57

WEB L’esperto risponde alle domande

sulle patologie di polmoni e bronchi su
http://forum.corriere.it/
malattie_respiratorie/

Fattori di rischio

Quanto contano i geni

e le abitudini di mamma

I
l fumo è il big killer, su questo non ci
piove: nel mondo occidentale è la causa
principale di BPCO, tanto che solo un
caso su dieci riguarda un non fumatore.
Ma ci sono altri fattori di rischio per la
BPCO che dovrebbero metterci in allarme e, se
li abbiamo, spingerci a fare almeno il test di
autovalutazione dei sintomi. Il più recente, ma
tutto da confermare, è il consumo di bevande
zuccherate: una ricerca australiana pubblicata
su Respirology, condotta intervistando circa
17 mila persone, ha osservato che il rischio di
BPCO aumenta dell’80% in chi beve oltre
mezzo litro di bibite zuccherate al giorno
(meno di un paio di lattine) rispetto a chi non
lo fa; la probabilità è addirittura sette volte
superiore se a bere i soft drink è un fumatore.
Dati da confermare, su cui nessuno si
sbilancia. È invece certo che si può iniziare a
essere in pericolo, fin dal grembo della
mamma: «Uno dei fattori di rischio più critici
è il fumo della madre, in gravidanza e durante
il primo anno di vita — spiega lo pneumologo
Leonardo Fabbri —. Inoltre, aumentano la
probabilità di BPCO la nascita prematura, che
compromette lo sviluppo corretto delle vie
respiratorie, e infezioni respiratorie gravi
contratte nella prima infanzia (come
polmoniti, bronchiti ricorrenti, pertosse e
infezioni da virus sinciziale), indicative anche
di una maggiore suscettibilità dell’apparato
respiratorio. Infine, predispone alla BPCO un
eventuale asma infantile. E se un asmatico è
per giunta fumatore, il pericolo di BPCO più
precoce e più seria è concreto». Molto meno
"pesanti" come fattori di rischio, almeno nel
nostro Paese, le esposizioni ad ambienti di
lavoro malsani o al riscaldamento domestico
da combustione di biomasse, la classica stufa
a legna o il caminetto (ma c'è chi incolpa pure
il barbecue). Marginale anche il ruolo
dell’alimentazione, secondo gli esperti, mentre
sicuramente giocano un ruolo i geni: il deficit
di alfa-1-antitripsina, una sostanza protettiva
delle vie respiratorie, è al momento l’unico
fattore di rischio genetico riconosciuto ma
certamente non è il solo. «Non c’è un singolo
gene responsabile della malattia ma molti che
concorrono a creare una predisposizione;
purtroppo però non sappiamo se ce ne sia uno
determinante per poter ipotizzare uno
screening — riferisce Pierluigi Paggiaro,
pneumologo dell’Università di Pisa —. Altro
fattore di rischio è il sesso femminile: grazie al
numero di fumatrici in costante aumento, le
donne hanno colmato il divario con gli
uomini, che in passato le vedeva ammalarsi e
morire di meno per BPCO. Oggi non è più così
e le donne, purtroppo, sono anche più
suscettibili ai danni da fumo: hanno vie
respiratorie più piccole, sono più sensibili agli
effetti negativi delle sostanze respirate. Infine,
c’è il grande capitolo di tutto ciò che favorisce
lo sviluppo di una BPCO più grave, a parità di
fattori di rischio: sicuramente ha un ruolo la
reattività del sistema immunitario, ma non
sappiamo ancora perché, una volta instaurata
la malattia, in alcuni casi il declino è rapido e
in altri meno».
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L’esame Oltre i farmaci Ci sono una serie di rimedi e accorgimenti che possono
avere un impatto davvero decisivo sulla qualità della vita
La diagnosi
viene fatta
in un soffio Riabilitazione respiratoria, riacutizzazioni». In casa, è op-
portuno usare gli umidificato-

esercizio fisico, stop al fumo

La spirometria è il test ri perché l’aria meno secca aiu-
principale per la ta a liberarsi del muco. Per lo
diagnosi di BPCO, stesso motivo, è consigliabile
eppure pochi la fanno. bere molto così da fluidificare
Per far sì che più il catarro ed espellerlo meglio.
persone possano Inoltre, occorre fare attenzio-
sottoporsi all’esame, il
27 giugno si terrà la
seconda edizione della
Ma anche aria pulita e controllo del peso sono importanti ne al freddo, che può stimola-
re il broncospasmo e facilita
l’affanno. Infine bisogna cura-
Giornata Mondiale re le condizioni che spesso ac-

T
della Spirometria: in utti d’accordo, il ri-
tutta Italia sarà medio numero uno
possibile eseguire il contro la BPCO è
test in quel giorno e l’abbandono delle si-
fino al 12 agosto, garette, causa della
giorno di chiusura malattia nel 90% dei casi. Ma
delle Olimpiadi di c’è molto altro da fare, oltre a
Londra. Quest’anno prendere le medicine necessa-
infatti il tema della rie. Prima di tutto muoversi.
giornata sarà: "Sport e Se fino a qualche decennio fa
polmoni". Si vuole a chi aveva un’insufficienza re-
sensibilizzare spiratoria si consigliava il ripo-
sull’importanza so per evitare di affaticarsi,
dell’attività fisica per ora si è scoperto che è meglio
la salute polmonare. il contrario e per quanto possi-
L’obiettivo è anche bile ogni malato, anche nelle
fare nuove diagnosi, fasi più avanzate della BPCO,
visto che un'indagine dovrebbe fare movimento per-
diffusa nel corso della ché i muscoli deboli e non alle-
precedente edizione, a nati aggravano le difficoltà di
fine 2010, ha rivelato
respiro.
che solo il 16% dei
medici di base ha «L’esercizio è una delle ar-
prescritto una mi principali contro tutte le
spirometria ai suoi malattie croniche, BPCO com-
pazienti nell’anno presa, assieme allo stop al fu-
precedente. Il test mo (attivo e passivo) e al man-
dovrebbe essere fatto giare poco senza eccedere col
soprattutto da chi ha sale — osserva Leonardo Fab-
una malattia che bri, direttore della Clinica di
spesso si associa alla Malattie dell’apparato respira-
BPCO, come torio dell’Università di Mode-
l’osteoporosi o lo na —. L’inattività, anche nella
scompenso cardiaco: BPCO, aumenta il rischio di
la spirometria in mortalità: mantenersi in movi-
pazienti con mento, a qualunque età, è es-
scompenso consente senziale anche per non scivola-
di individuare in un re in ansia e depressione, pur-
caso su tre una BPCO troppo molto frequenti nei pa-
non diagnosticata. zienti con BPCO quando la
disabilità diventa consisten-
te». Secondo intervento consi-
gliato, la vaccinazione antin-
fluenzale annuale e quella con-
tro lo pneumococco, da ripete-
re ogni cinque anni o fare una
sola volta con i nuovi prepara-
ti: i vaccini servono a ridurre
il rischio di infezioni che po-
trebbero aggravare la condi-
zione polmonare, inducendo
una riacutizzazione. «Più di-
scussi gli effetti delle sostanze
immunomodulanti: alcuni da-
ti sono positivi, ma non ci so-
«L’epidemia» no certezze — dice Pierluigi
Paggiaro, pneumologo al-
Nel 90 per cento l’Ospedale Santa Chiara di Pi-
sa —. Quello che invece do-
dei casi il fumo vrebbero fare tutti i pazienti,
è la causa eccetto semmai i casi più lie-
vi, è la riabilitazione respirato-
della bronchite ria: se la malattia è leggera, ci
cronica si può limitare a interventi
educativi per la riduzione del
ostruttiva peso e l’aumento dell’attività
fisica. In tutti gli altri casi inve-
ce occorrerebbe un program-
ma globale e strutturato con
specialisti della nutrizione,
psicologi, pneumologi. Pur-
troppo in Italia si fa pochissi-
mo e solo in regime di ricove-
ro per i malati molto gravi: in-
vece la riabilitazione ambula-
toriale e domiciliare può ridur-
re il rischio di ricadute e rico-
veri, oltre che migliorare la
qualità di vita e la tolleranza al-
lo sforzo. Il problema è che
non abbiamo i mezzi per farla:
le strutture sono pochissime.
In Toscana, ad esempio, ce ne
sono solo due o tre in grado di
erogare il servizio in ambula-
torio o a casa del paziente».
Così anche se i malati do-
vrebbero seguire programmi
di riabilitazione come mini-
mo per sei settimane, se va be-
ne solo i più gravi vengono ri-
coverati in una struttura riabi-
litativa per tre settimane al-
l’anno e poi, dopo tre mesi, so-
no di nuovo al punto di par-
tenza. «Anche i costi, purtrop-
po, sono un deterrente alla ria-
bilitazione — ammette Loren-
zo Corbetta, primario di malat-
tie respiratorie all’Ospedale
Universitario Careggi di Firen-
ze —. Non costa nulla, invece,
osservare la precauzione di
non uscire quando i livelli di
inquinamento sono elevati:
non abbiamo prove che lo
smog provochi la BPCO, ma
di certo aumenta il rischio di
compagnano la BPCO, prime
fra tutte quelle cardiovascola-
ri come l’ipertensione o lo
scompenso cardiaco (che ha
anche sintomi molto simili,
come l’affanno in caso di sfor-
zo): una buona terapia ha ri-
flessi positivi anche sulla fun-
zionalità dei polmoni.
Se il problema è l’obesità,
perdere peso aiuta a respirare
meglio. Anche la compresen-
za di osteoporosi è assai diffu-
sa soprattutto fra le donne,
che sono per loro natura a
maggior rischio dopo la meno-
pausa: gli steroidi usati per la
BPCO aumentano la probabili-
tà di ritrovarsi con le ossa fra-
gili e un’eventuale frattura è
però pericolosa in questi pa-
zienti, perché può modificare
la gabbia toracica e compro-
mettere ulteriormente la respi-
razione. «Ecco perché i pazien-
ti dovrebbero periodicamente
sottoporsi a una densitome-
tria ossea ed eventualmente
assumere una terapia an-
ti-osteoporosi — consiglia
Corbetta —. Infine, i malati
sviluppano spesso ansia e de-
pressione. L’incapacità a svol-
gere le normali funzioni della
vita quotidiana, quando la ma-
lattia progredisce e toglie il fia-
to, è un grosso peso per perso-
ne che spesso sono ancora gio-
vani e finiscono per sentirsi ta-
gliate fuori dal mondo».
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Codice cliente:
58 Salute italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

❜❜
L’esperto risponde

medicina L’impatto dei turni sulla salute potrebbe

essere mitigato da un attento studio delle
rotazioni e degli orari, ma anche
WEB alle domande dei lettori sul diabete
all’indirizzo internet
http://forum.corriere.it/diabete/

da una migliore educazione alimentare

Fisiologia Fattore di rischio Probabilità più alta del 60% dopo 20 anni
Lavorare
spesso di notte
non disturba
I «turnisti»
soltanto
il sonno sono più esposti
al diabete
Dieta disordinata e obesità le cause

La scoperta
Una proteina
che favorisce
i chili di troppo
Ad accendere la miccia
molecolare che fa esplodere
l’obesità (strettamente legata al
diabete di tipo II) sarebbe un
guasto della proteina GPR120,
un sensore che si trova sulla
superficie delle cellule
dell’intestino, del fegato e del
tessuto adiposo, che ha il
compito di monitorare i grassi
assunti col cibo. Lo indica uno
studio pubblicato su Nature.
L’attivazione della proteina
GPR120 stimola la produzione
degli ormoni anti-fame
e la secrezione di insulina da
parte del pancreas.
L
a dieta scombinata
di molti turnisti deve
essere considerata
una nuova forma di
rischio professiona-
le. Il lavoro che costringe a
stare svegli quando gli altri ri-
posano oltre a sballare l’orolo-
gio biologico crea confusione
nel rapporto col cibo, e que-
sto spesso si traduce in un in-
cremento del peso e del ri-
schio di ammalarsi di diabe-
te: lo dimostra una ricerca
pubblicata sulla rivista PLoS
Medicine, secondo cui il peri-
colo di diabete sale di quasi il
60 per cento se si fanno i tur-
ni per oltre vent’anni.
Lo studio è stato condotto
da An Pan, nutrizionista del-
l’Università di Harvard, ana-
lizzando i dati di oltre 170 mi-
la infermiere che hanno parte-
cipato a due Nurses’ Health
Study, indagini epidemiologi-
che coordinate da Harvard at-
traverso cui è stata raccolta
un’enorme quantità di infor-
mazioni sulla salute femmini-
le e i fattori di rischio che la
minacciano. Pan stavolta ha
analizzato la correlazione fra
il fare spesso i turni di notte
(almeno tre volte al mese) e
lo sviluppo di diabete, misu-
rato attraverso test ripetuti
ogni tre, quattro anni nell’ar-
co degli oltre 20 anni in cui
sono state seguite le parteci-
Ritmi circadiani
Lo squilibrio
sonno-veglia
favorisce
la resistenza
all’insulina
panti. Il risultato è chiaro: al-
l’aumentare degli anni duran-
te i quali le infermiere aveva-
no fatto i turni di notte, cre-
sceva anche il rischio di am-
malarsi di diabete. Le turni-
ste per oltre vent’anni, ad
esempio, avevano una proba-
bilità di diabete del 60 per
cento più alta rispetto a chi
non faceva turni. Il pericolo
di diabete è risultato legato a
doppio filo con il peso in ec-
cesso e diete «sballate» pro-
prio per colpa dei turni.
In un editoriale che accom-
pagna l’articolo Mika Kivi-
maki, epidemiologo dell’Uni-
versity College di Londra,
commenta: «Il lavoro a turni
è molto frequente, si stima
che interessi circa un quinto
dei lavoratori in tutta Euro-
pa. Per questo, se come pare
sempre più evidente è con-
nesso a un maggior rischio di
patologie serie come il diabe-
te, è opportuno pensare a
strategie che migliorino la
qualità della vita dei turnisti.
Le cause che lo rendono "peri-
coloso" risiedono nel fatto
che i turni interferiscono con
il normale ciclo sonno-veglia
regolato dal nostro orologio
biologico: sappiamo che que-
sti squilibri ad esempio facili-
tano la resistenza all’insulina
e aumentano l’appetito e la
tendenza ad accumulare chili
di troppo, ma anche che i tur-
nisti mediamente sono più se-
dentari. Tutto questo incide
sulla probabilità di sviluppa-
re il diabete». L’esperto fa no-
tare che la dieta dei turnisti è
spesso molto peggio di quel-
la degli altri lavoratori, anche
perché c’è un maggiore ricor-
so ai cibi spazzatura: molti
turnisti portano con sé uno
snack per spezzare la fame
che può sorprenderli mentre
sono svegli di notte, ma la
La diffusione
Il lavoro a turni
interessa circa
un quinto
dei lavoratori
in tutta Europa
probabilità che si tratti di
uno spuntino sano sono mini-
me. «Ovviamente è impensa-
bile eliminare i turni di notte
in una società come la nostra,
che vive 24 ore su 24. Però da-
ti come questi spingono a
pensare a modifiche che pos-
sano ridurre l’impatto dei tur-
ni sulla salute dei lavoratori,
ad esempio attraverso un at-
tento studio delle rotazioni e
degli orari, ma anche tramite
una migliore educazione ali-
mentare o "diete da turnisti"
appositamente pensate per
chi lavora spesso di notte»,
conclude Kivimaki.
Alice Vigna
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ricerca Si stanno mettendo a punto gli «interferometri plasmonici»

In futuro la glicemia
si misurerà dalla saliva
P
ungersi il dito per misura-
re la glicemia non fa certo
piacere a nessuno, tanto-
meno se occorre farlo più
volte al giorno come acca-
de a molti diabetici. Quando sarà
pienamente sviluppato un nuovo
biochip messo a punto da un inge-
gnere italiano della Brown Universi-
ty di Providence, negli Stati Uniti,
forse non sarà più necessario farlo:
il sensore infatti potrà misurare il
glucosio (ma anche altre sostanze)
nella saliva. I risultati delle ricerche
di Domenico Pacifici, ingegnere ita-
liano trapiantato oltreoceano, sono
stati pubblicati sulla rivista NANO-
Letters e raccontano di un apparec-
chio molto speciale, che anche nel
nome ha qualcosa di fantascientifi-
co: si tratta infatti di un sensore a
base di migliaia di minuscoli «inter-
ferometri plasmonici», che posti su
un biochip sono in grado di misura-
re la concentrazione delle molecole
di glucosio nell’acqua quando è in
quantità simili a quelle che si trova-
no nella saliva (dove il glucosio è
circa 100 volte meno concentrato ri-
spetto al sangue).
Un passo indietro, e la necessaria
lo: l’interazione elettrone-fotone ge-
nera il plasmone di superficie, che
(semplificando) è una sorta di onda
sottile, che si muove nella fessura
andando a incontrare gli altri fotoni
luminosi che arrivano dall’esterno.
Pacifici, per spiegarlo, usa l’immagi-
ne di due onde oceaniche che colli-
Epidemiologia
dono arrivando da direzioni diver-
se: quando due onde «interferisco-
no» in questo modo, la luce tra-
smessa attraverso la fessura si mo-
difica nei suoi minimi e massimi;
se sulla superficie del chip c’è gluco-
sio o una qualsiasi altra sostanza,
l’interferenza delle due onde è «di-
sturbata» e questo si manifesta con
una differenza nell’intensità di lu-
ce, che è misurabile e, soprattutto,
correlata alla concentrazione della
sostanza. Molto complicato, va det-
to, ma il concetto alla fine è che il
glucosio presente riesce a modifica-
re l’intensità luminosa sul biochip
in maniera misurabile. I ricercatori
sono stati in grado di sintonizzare
le migliaia di interferometri plasmo-
I nuovi nici sul sensore per misurare con-
dispositivi centrazioni di glucosio nell’acqua
saranno pari a 0,36 milligrammi per decili-
strutture tro (la glicemia ha valori di decine
con fessure di milligrammi per decilitro): signi-
larghe fica che è possibile, con opportuni
circa 100 aggiustamenti, riuscire prima o poi
nanometri a fare dosaggi nella saliva dove le
concentrazioni sono di quest’ordi-
ne di grandezza. Gli ingegneri sono
già al lavoro sul prototipo definiti-
vo per la misurazione del glucosio,

In farma
cia
spiegazione di che cosa sia la «pla-
smonica di superficie»: si tratta di
una scienza che studia l’interfaccia
Donne più colpite
fra luce (fotoni) e metallo, indagan-
do che cosa accade quando un fa-
scio luminoso colpisce una superfi-
cie metallica e i suoi elettroni. Ogni
H interferometro plasmonico è stato
costruito da Pacifici «scolpendo»
una fessura larga circa 100 nanome-
tri (oltre cento volte meno rispetto
a un capello) in un pezzetto di me-
tallo; sui lati della fessura sono sta-
te intagliate due ulteriori scanalatu-
re di 200 nanometri. La fessura cat-
tura i fotoni luminosi e le scanalatu-
re li disperdono facendoli interagi-
re con gli elettroni liberi del metal-
Il diabete colpisce più frequentemente
le donne, mentre gli uomini sono più
spesso soggetti alle malattie
cardiache. Lo indicano i dati della
seconda indagine nazionale
sulla condizione sociale degli anziani,
presentata a Roma dall’Auser.
Il diabete, stando ai risultati della
ricerca tende ad aumentare
notevolmente nella fascia degli
«over 75» quando circa il 20 per cento
della popolazione ne risulta affetta,
contro il 12-13 per cento della fascia
d’età immediatamente inferiore.
che potrebbe essere solo uno dei
composti valutabili nella saliva con
gli interferometri plasmonici: «Po-
tremo usare questi biochip, molto
piccoli e maneggevoli, per il dosag-
gio di biomarcatori multipli, facen-
do misurazioni in parallelo e tutte
in una volta con una elevatissima
sensibilità», spiega Pacifici. Che sot-
tolinea anche come il sensore po-
trebbe rivelarsi utile per rilevare so-
stanze pericolose nelle acque. In-
somma, le prospettive sono molte e
interessanti: forse presto avremo
davvero il glucometro «da bocca»,
per dire addio alle punture.
A. V.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Salute 59

L’esperto risponde alle domande

medicina pratica WEB dei lettori sul tumore del seno su

http://forum.corriere.it/
sportello_cancro_la_senologia/

Mi spieghi dottore Quanto devono preoccupare i noduli al seno?

Lo specialista

Formazioni
spesso benigne,
ma vanno
controllate
di ANTONELLA SPARVOLI

N
ella maggior parte dei casi i
noduli al seno sono
formazioni benigne, a
maggior ragione se
compaiono in giovane età.
Ma un controllo va sempre fatto.
«L’età in cui compare il nodulo è, in
Alberto genere, un elemento importante —
spiega Alberto Luini, direttore della
Luini Divisione di senologia dell’Istituto
Direttore europeo di oncologia di Milano —. Fra
della Divisione i 20 e i 30 anni, sono molto comuni i
di senologia Ieo, fibroadenomi: noduli benigni di natura
Milano fibrosa che crescono sotto l’influsso di
squilibri ormonali. Fra i 30 e i 50 anni sono, invece, più
frequenti cisti costituite da una capsula con all’interno
un liquido sieroso. Spesso già alla palpazione una mano
esperta riesce a distinguere una formazione benigna da
una potenzialmente maligna. Fibroadenomi e cisti
tendono a muoversi sotto la pressione dei polpastrelli e
a presentarsi con contorni lisci e regolari, come un
nocciolino tutto tondo. Le formazioni maligne, invece,
tendono a essere fisse, rigide e dai bordi irregolari.
Comunque i sospetti vanno confermati con esami
strumentali, e quando opportuno, con l’analisi delle
cellule o dei tessuti con un piccolo prelievo locale».
Che cosa bisogna fare se si scopre un nodulo?
«Spesso i noduli vengono individuati dalle donne stesse
o dal medico, ma nella maggior parte dei casi vengono
alla luce in seguito all’esecuzione di esami di controllo
come ecografia mammaria o mammografia. E così può
capitare che un fibroadenoma, magari insorto a 30 anni,
venga diagnosticato a 40 anni, dopo l’esecuzione di un
esame. Comunque nei casi in cui il nodulo venga
scoperto alla palpazione è sempre utile farsi visitare e
sottoporsi a ecografia o mammografia: in gran parte dei
casi bastano per capire la natura del nodulo. Nei casi
dubbi potranno essere valutati altri approfondimenti,
come l’analisi dei tessuti anomali».
I noduli vanno sempre rimossi?
«Se sono maligni sì. Per i fibroadenomi non occorre fare
nulla, a meno che il nodulo si trovi in una posizione in
cui dà fastidio: in queste circostanze può essere
asportato con un mini intervento in day-hospital. In rari
casi, le cisti possono essere "bucate" per estrarre il
liquido all’interno (agoaspirazione). Questa procedura,
specie nelle donne dopo i 40 anni, a volte viene fatta per
esaminare il contenuto della cisti per fugare ogni dubbio
sulla sua natura oppure per alleviare il senso di fastidio
che può causare, soprattutto se di grosse dimensioni.
Una volta svuotata la cisti si sgonfia da sola, ma può
nuovamente riempirsi di liquido».
Quali controlli sono indicati per il seno?
«L’ecografia nelle donne giovani, associata, a giudizio
del medico, alla mammografia. L’esecuzione di indagini
diagnostiche a scopo preventivo come la mammografia
è raccomandata nelle donne sopra i 40 anni, e la
ripetizione annuale o biennale deve essere consigliata
dal medico. Se la paziente presenta familiarità per
tumore mammario è necessario stabilire un programma
di controlli clinici e strumentali più intenso in rapporto
al rischio familiare definito dal medico senologo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

❜❜
Conta molto l’età della donna
Fra i 20 e i 30 anni sono più comuni
ILLUSTRAZIONE MIRCO TANGHERLINI/CORRIERE

i fibroadenomi, fra i 30 e i 50 le cisti

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60 Salute italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

L’esperto risponde
Non mescolare succo e farmaci
alimentazione Il pompelmo fa bene, ma, come si sa, può interferire con diverse medicine.
Lo ricorda anche la Food and Drug Administration statunitense, con un articolo
apparso su FDA’s Consumer Updates il 22 febbraio, dove si sottolinea
WEB Potete rivolgere le vostre domande
su argomenti nutrizionali all’indirizzo
www.corriere.it/salute/nutrizione

che il pompelmo (soprattutto il succo) può interferire, in particolare, con alcuni

preparati per abbassare il colesterolo o la pressione, diversi ansiolitici, taluni
antistaminici e un immunosoppressore, la ciclosporina.

Ricerca Diete «leggendarie» Si dimagrisce poco, però cala il giro vita La ricetta della salute
Agrumi amici
della linea Ma il pompelmo Un’insalata «in rosa»
Un piatto molto leggero che abbinato, per esempio, a una porzione media di
Una fama pasta ai carciofi, o con i broccoletti, moderatamente condita, può costituire un
meritata
solo in parte
aiuta davvero gustoso pasto ipocalorico da circa 500 kcal.

Ingredienti per 4 persone: due pompelmi rosa, 200 grammi

a perdere peso? di code di gamberi sgusciati, un tubero di zenzero fresco,

tre cucchiaini di yogurt magro, due cucchiaini di olio extravergine
d’oliva, 80 grammi di insalatina fresca
Preparazione: pelare a vivo i pompelmi, tagliare la polpa
a cubetti e metterli in una terrina, dopo aver tolto i semi.
Cuocere a vapore le code di gamberi e quindi raffreddarle

R
ieccoci con il pompel-
mo e le sue presunte
proprietà dimagran-
ti, proprietà di cui
già si discuteva negli
anni Trenta, quando era stato in-
cluso nella celebre "Hollywood
Diet". Ma che cosa c’è di vero in
questa fama che circonda da sem-
pre il pompelmo? Hanno prova-
to a rispondere alcuni ricercatori
dell’Università dell’Arizona di
Tucson (Usa) che si sono chiesti
anche se il consumo di questo
frutto possa influenzare i grassi
che circolano nel sangue e la
pressione arteriosa.
Gli studiosi hanno condotto la
loro analisi (pubblicata online su
Metabolism) su 74 adulti sovrap-
peso od obesi sottoposti a una
dieta di preparazione di tre setti-
mane, in cui dovevano restringe-
re il consumo di frutta e verdura
più ricche in composti bioattivi
(considerati tra i più protettivi
rebbe iniziato ad utilizzare il
pompelmo, sarebbero stati da at-
tribuire proprio a questo frutto.
Dopo questa fase iniziale i vo-
lontari sono stati divisi in due
gruppi: uno ha continuato a se-
guire lo stesso tipo di dieta, l’al-
tro, invece, ha aggiunto mezzo
pompelmo rosa tre volte al gior-
(-0,6 kg) ma sono diminuiti in
modo significativo la circonfe-
renza vita (-2,4 cm contro -1,2
del gruppo di controllo), la pres-
sione massima (-3,2 mmHg ri-
spetto a -0,3) e i livelli di coleste-
rolo Ldl, «cattivo» (-18,7 mg/dL
contro -8,5).
«Non è la prima volta che al
co Sommariva vicepresidente in acqua e ghiaccio per circa due minuti. Scolare, unire i gamberi
della sezione lombarda della So- al pompelmo, aggiungere una grattugiata abbondante di zenze-
cietà italiana per lo studio dell’ar- ro, un pizzico di sale, l’olio, mescolare delicatamente e quindi ag-
teriosclerosi — si tratta comun- giungere lo yogurt. Disporre nei piatti l’insalatina fresca al natura-
que di studi ancora da valutare le e, sopra, i gamberi conditi.
Valore nutrizionale per porzione: proteine g 8, grassi g 3
con molta cautela, anche perché (di cui saturi g 0,5), carboidrati g 11, energia kcal 100,
non è facile attribuire certi risul- colesterolo mg 75
tati a un unico componente della Ricetta suggerita dallo chef Giancarlo Ferrari
dieta».
Ma che cosa si può dire più
della esperetina e della naringe-
nina alle quali, secondo i ricerca-
tori, potrebbe andare il merito di Fibra e potassio in quantità
quanto osservato? «Sono due fla-
vanoni, un sottogruppo dei flavo- Se i flavonoidi, come naringenina l’esistenza di una forte associazione
noidi, che si sono dimostrati in ed esperetina, sono fra un elevato consumo di alimenti
grado di influenzare la salute car- i composti sui quali si sta ricchi di licopene e la riduzione del
diovascolare e di prevenire la for- concentrando l’interesse dei rischio di alcuni tumori, primo fra
mazione di placche ateroscleroti- ricercatori, questo non deve far tutti quello della prostata. Sempre a
che — risponde Daniele Del Rio, passare in secondo piano le altre proposito del pompelmo, non va
docente di Nutrizione umana al- sostanze contenute nei pompelmi però dimenticato che questo frutto, e
l’Università di Parma — anche e, più in generale, negli agrumi. il suo succo, possono interferire con
con le dosi che si raggiungono Va infatti segnalato il contenuto di il metabolismo di molti farmaci, per
con una dieta semplicemente ric- vitamina C, fibra e potassio e, nel chiarire i dubbi chiedere consiglio al
ca di frutta e verdura. Vedremo pompelmo rosa, di licopene (di cui i medico.
se ricerche future confermeran- pomodori sono la prima fonte), © RIPRODUZIONE RISERVATA

per la salute, specie cardiovasco- no, un quarto d’ora prima dei pa- pompelmo vengono attribuiti ef- no queste promettenti osserva- pigmento rosso della famiglia dei
lare) in modo da aumentare la sti. Dopo sei settimane, la perdi- fetti favorevoli sul colesterolo, zioni». carotenoidi, caratterizzato da una a cura di
probabilità che eventuali effetti ta di peso del «gruppo del pom- sui trigliceridi e sulla pressione C. F. potente attività antiossidante. Diversi Carla Favaro
osservati in seguito, quando si sa- pelmo» si è rivelata modesta arteriosa — commenta Domeni- © RIPRODUZIONE RISERVATA studi epidemiologici suggeriscono nutrizionista

Bambini Stratagemmi per abituarli a una dieta sana

Con un bel poster

la verdura piace di più
S
e il vostro bambino
disdegna verdure e
legumi potete ricor-
rere a un trattamen-
to subliminale, ap-
pendendo un bel poster di or-
taggi colorati in cucina. Do-
po averlo avuto sotto gli oc-
chi per un po’ di tempo, i
suoi gusti cambieranno: lo di-
ce uno studio pubblicato su
Jama (Journal of American
Medical Association) da ri-
cercatori della Minnesota
University di Minneapolis,
che in questo modo sono riu-
sciti a triplicare il consumo
di carote e piselli fra gli alun-
ni di una scuola elementare
della cittadina di Richfield.
Lo studio ha confrontato il
comportamento alimentare
degli scolari in due giorni
scelti a caso (7 febbraio e 9
maggio 2011) nei quali è sta-
to servito il medesimo me-
nu, ma solo il primo giorno
era stato appeso sulle pareti
della mensa un poster di frut-
ta con bellissime carote in
evidenza. In entrambi i gior-
ni gli scolari erano liberi di
scegliere anche mele grattu-
giate o fette d’arancia al po-
sto delle verdure. I calcoli so-
no poi stati fatti sottraendo
la quantità di verdure consu-
mate da quelle dispensate, te-
nendo conto anche di quelle
lasciata nei piatti, sui tavoli e
per terra dopo che i bambini
avevano lasciato la mensa. Di-
videndo gli avanzi per il nu-
mero effettivo dei convitati
di ogni giorno è stato possibi-
le risalire al consumo pro ca-
pite nei due giorni. Quello
dei piselli è aumentato dal
6,3 al 14,8% e quello delle ca-
rote dall’11,6 al 36,8%, un in-
cremento risultato statistica-
mente significativo. Il meto-
do individuato dai ricercato-
ri di Minneapolis non richie-
de certo un particolare trai-
ning e fa risparmiare tempo
e denaro rispetto a più costo-
se sessioni di apprendimen-
to per classi raggruppate con
uno psicologo e l’eventuale
coinvolgimento dei genitori.
L’esperimento ha preso il
via dalle raccomandazioni
impartite dal governo USA
per abituare i bambini fin da
piccoli a un maggior consu-
mo di frutta e verdura, che in
questa fascia d’età risulta in-
sufficiente con pesanti rica-
dute sulla salute generale
contribuendo all’epidemia di
obesità infantile che ha colpi-
to gli Stati Uniti.
Tradizioni
Lo stile Québec
Se è vero che il Canada
assomiglia agli Usa per
l’alimentazione (si veda
l’articolo qui sopra), un
caso a parte — come si
legge nella ricerca della
Concordia University —
è il Québec che, avendo
tradizioni francesi, anche
a tavola conserva un
maggior consumo di
frutta e verdura, in stile
europeo. E queste
buone abitudini,
si mantengono anche
se i quebecchesi vanno a
vivere in altre regioni
del Canada.
Nel vicino Canada le cose
non vanno meglio e uno stu-
dio su 94 mila adulti (18-69
anni) della Concordia Univer-
sity pubblicato su Nutrition
Journal ha corretto il luogo
comune secondo cui una me-
la al giorno leva il medico di
torno: di mele infatti ce ne
vorrebbero almeno cinque
per evitare il rischio di diabe-
te, ictus, obesità e ipertensio-
ne. A mangiar meno frutta e
verdura sarebbero i canadesi
meno istruiti e più poveri,
mentre quelli agiati e con un
livello di istruzione più eleva-
to arrivano più o meno a 5
volte al giorno, preferendo
mele e carote.
In generale le donne ne
mangiano più dei maschi
(5,4 volte in confronto a 4,5)
e il maggior consumo si regi-
stra fra chi ha una più forte
rete sociale di amicizie.
A non raggiungere la quo-
ta giornaliera raccomandata
sono soprattutto i maschi,
ma, indipendentemente dal
sesso, anche chi è single, non
ha figli, fuma e ha un’età at-
torno ai quarant’anni.
I risultati indicano, conclu-
dono gli autori, che nono-
stante le campagne di sensibi-
lizzazione finora svolte occor-
re incentivare il consumo di
frutta e verdura soprattutto
nelle classi meno abbienti.
Chissà se regalando anche
ai canadesi meno abbienti un
bel poster da mettere in cuci-
na, si potrebbero ottenere gli
stessi risultati riportati nella
scuola di Minneapolis...
Cesare Peccarisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
61

ZENTIVA
FARMACI
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La mission di Zentiva (prima Winthrop) è rendere farmaci di alta qualità

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a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
graficocreativo
La detersione è spesso sottovalutata, invece va affrontata con attenzione e con prodotti mirati
Un vero e proprio trattamento di bellezza
La pulizia è il punto di partenza per prendersi cura
della salute e della bellezza della pelle del viso e del corpo
L
a pelle non è un rive-
stimento inerte, ma
un tessuto vivo che
agisce da mediatore
tra il mondo esterno e l’or-
ganismo. Proprio per questo
suo ruolo è sottoposta all’a-
zione di una serie di agenti
ambientali, come il freddo,
l’inquinamento e i raggi
solari, che l’aggrediscono e
che non sono certamente una
cura di bellezza.
I segnali di questa aggressione
sono ben evidenti specialmen-
te sulla pelle delle zone più
esposte, come il viso, il collo
e le mani, che appare opaca,
secca e talvolta con macchie
rossastre o brune. Contribuisce
a mettere a dura prova l’aspetto
della pelle anche il trascorrere
degli anni che la rende meno
elastica e tonica, con una
maggiore tendenza a seccarsi
e soggetta alle rughe.
NON VA MAI
SOTTOVALUTATA
Un momento di fondamentale
importanza per contrastare
questi danni e garantirsi la sa-
lute e la bellezza della pelle del
viso e del corpo, è la detersione.
Permette infatti di rimuovere lo
PROTEGGIAMO LA PELLE
sporco ambientale, l’eccesso di
secrezioni sebacee, l’eventua-
le presenza di microrganismi
dannosi e le cellule morte della
strato corneo superficiale. Ma
attenzione, perché a fronte di
questi benefici, se la detersione
è troppo intensa o effettuata
con prodotti non adeguati,
aggredisce il film idrolipidico
della pelle, cioè quello strato
superficiale che ha il compito
di proteggerla e mantenerla
soffice e morbida. Con il risul-
tato che la cute diventa arida,
disidratata, poco elastica e
con una minore resistenza alle
aggressioni esterne. Per una
corretta detersione della pel-
le si devono, allora, utilizzare
prodotti diversi a seconda del
proprio tipo di cute e delle zone
del corpo a cui sono destinati,
chiedendo possibilmente con-
siglio a un esperto.
L’IMPORTANZA DELLA GIUSTA
DETERSIONE DEL VISO
In particolare il viso va deterso
tutti i giorni, alla mattina e alla
sera. La pulizia serale rimuove
le impurità, i residui del trucco,
la polvere e le sostanze danno-
se che non permettono alla pel-
le di respirare e di ossigenarsi
in modo adeguato. Inoltre solo
se l’epidermide è ben pulita, i
principi attivi contenuti nelle
creme per la notte vengono
rilasciati correttamente e pos-
sono esplicare la loro azione. La
italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
Dermaplus: la risposta al bisogno
di sicurezza e benessere quotidiani
Detergere con cura le parti intime è il gesto più semplice per assicurare benes-
sere a queste delicate zone del corpo. La nuova linea dermatologica DERMA-
PLUS per l’igiene intima di Ekuberg Pharma, è la risposta al quotidiano bisogno
d’igiene e sicurezza delle donne perchè è stata appositamente studiata con
principi attivi funzionali innovativi che soddisfano ogni esigenza di detersione e
protezione, senza alterare gli equilibri della pelle anche delle zone più delicate. I
prodotti della nuova linea per l’igiene intima DERMAPLUS sono stati sottoposti
a test di compatibilità e sicurezza per garantirne l’uso in piena tranquillità e sono
inoltre privi di SLES/SLS e Parabeni. Sono disponibili in diverse formulazioni
per accontenatre le differenti esigenze femminili:
- Intimo Dermatologico Antiodore, per un uso quotidiano è adatto per le pelli
sensibili o ipersensibili e protegge dalla formazione di cattivi odori rispettando
il pH naturale della pelle;
- Intimo Dermatologico Emoliente, è ideale per le donne in menopausa per
l’alto potere emolliente ed idratante;
- Intimo Dermatolgio con Antibatterico, è indicato durante il ciclo mestruale e
la gravidanza, grazie alla delicatezza della sua formulazione.
Ritmi e prodotti
giusti per
l’igiene intima
Lavarsi una volta al giorno
La detersione detersione
utilizzando un detergente delicato
alla mattina
quotidiana
L’
igiene delle zone intime richiede un’attenzione
aiuta invece a
è un gesto da riattivare la cir-
in più rispetto al resto del corpo per evitare il
proliferare di microrganismi in questa parte del
non trascurare colazione ren-
corpo. Ma questo non vuol dire ricorrere all’impiego
dendo i tessuti
di lavande intime. Al contrario di quanto si crede,
più ricettivi alle
l’igiene intima troppo ‘spinta’ può infatti essere la
creme che si ap-
causa scatenante una serie di disturbi.
plicano per il giorno.
Una particolare attenzione va
Provoca infatti un’alterazione del biofilm protettivo che
attuata quando si impiega il
ricopre le mucose intime e non rispetta la flora batterica
make up waterproof perché in
che vive naturalmente nella vagina, il cui equilibrio deve
questo caso non sono sufficienti
essere invece alterato per non spianare la strada all’im-
per la pulizia della pelle i pro-
pianto di germi patogeni responsabili di una serie di di-
dotti che uniscono principi atti-
sturbi, fra cui le cistiti. Per una sana igiene intima è allora
vi struccanti a quelli detergenti,
importante non esagerare nei lavaggi e lavarsi soltanto
ma è bene utilizzare prima uno
le parti esterne, come regola una sola volta al giorno,
struccante ad azione solvente
aumentabile a due nei casi di eccessiva sudorazione, di
specifico per questo tipo di
temperature particolarmente alte e durante il ciclo me-
trucco e solo dopo un prodotto
struale. Ovviamente ci si deve anche lavare dopo i rapporti
per la pulizia.
sessuali ed essere stati in bagno. È inoltre indispensabile
non impiegare prodotti aggressivi, ma utilizzare invece
degli appositi detergenti intimi, delicati, senza sapone,
Bisogna scegliere senza profumo, a pH neutro, che rispetta l’acidità naturale
il detergente più della vagina. Per gli stessi
adatto al proprio motivi vanno evitati i deo-
doranti intimi. Infine per È necessario
tipo di pelle quanto riguarda le apposi- avere particolare
te salviettine umidificate,
Nella scelta del prodotto, chi ha possono venire impiegate attenzione per
la pelle mista o grassa deve orien- saltuariamente al bisogno, l’igiene intima
tarsi su detergenti molto delica- ma non come regola, veri- dopo le attività
ti per evitare l’effetto rebound, ficando che siano delicate
ovvero di stimolare le ghiandole e senza alcool. sportive
a produrre più sebo, mentre per
chi ha pelli mature sono indicati i
detergenti che contengono anche
un leggero scrub.
ANCHE PER LA PELLE DEL
CAPSULE E PONTI STACCATI?
CORPO LA SUA DETERSIONE
Anche per la detersione della
pelle del corpo vanno evitati
tutti quei prodotti aggressivi
che impoveriscono il film idro-
lipidico protettivo della pelle. KIT DI FISSAGGIO PER PONTI E CAPSULE.
In generale vanno bene tutti
i detergenti neutri, privi di
profumi e coloranti. Chi ha la PRODOTTO TASCABILE CHE CONSENTE
pelle atopica o particolarmente
secca deve però orientarsi su DI RIFISSARE DA SOLI PONTI, CORONE,
quelli a base oleosa, senza ten-
sioattivi e conservanti. La pelle CAPSULE E DENTI A PERNO.
va sempre bagnata abbondan-
temente con acqua non troppo LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI PER L’USO
calda e il detergente non va
applicato a direttamente sulla
pelle, ma messo nella quan-
tità strettamente necessaria
nel palmo della mano, diluito
con un goccio d’acqua e solo
a questo punto utilizzato. È FIMO srl - MILANO
anche importante risciacquare tel. 0266983865 www.fimosrl.it
con cura in modo da asportare
oltre allo sporco ogni residuo
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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

Salute 63

Per saperne di più sulla Legge 38

Filo diretto per aiutare chi balbetta
diritto Un filo diretto per aiutare chi balbetta a «liberare le parole». In occasione
della Giornata Europea della Logopedia del 6 marzo, dedicata alla balbuzie,
la Federazione Logopedisti Italiani (Fli) celebrerà l'iniziativa con una serie
e i centri di terapia del dolore
distribuiti sul territorio nazionale
www.viveresenzadolore.it

di iniziative. Dal 5 al 9 marzo sarà aperto un filo diretto con i logopedisti:

basterà chiamare il numero 049.8647936 o inviare una email a info@fli.it per
ottenere notizie sulla patologia, consigli e il nome del logopedista più vicino.

La denuncia Trattamenti palliativi Troppo scarsa l’informazione sulla Legge 38

L’inadempienza
non risparmia
neanche
Il dolore cronico va curato Pensa la salute
di Riccardo Renzi
chi è ricoverato
in ospedale Ma ancora pochi lo sanno Caos Pronto Soccorso
Non è colpa di chi ci va
L
a legge c'è ed è una del-
le migliori in Europa.

Le cifre
Un problema
per 26 milioni
di persone
Artrosi, mal di testa,
fibromialgia, lombalgia e
lombosciatalgia, ernie,
vasculopatie, crolli vertebrali,
neuropatie periferiche e tumori
sono le principali patologie causa
di sintomi gravi e duraturi. E che,
oltre a incidere sulle attività
quotidiane, possono condurre a
invalidità o disabilità o
determinare debolezza, disturbi
del sonno, perdita dell'appetito,
depressione, fino all'isolamento
sociale. Soffrono di dolore
cronico benigno circa 26 milioni
I centri ospedalieri spe-
cializzati e gli ambulato-
ri sono presenti su tutto
il territorio nazionale. Le terapie
a disposizione sono numerose
ed efficaci. Eppure ancora più di
un italiano su quattro sopporta
senza cure ad hoc per mesi, o per
anni, il dolore cronico, con con-
seguenze anche estreme, come
depressione e perdita del lavoro.
E le cose non vanno meglio per
chi è ricoverato: pochi i medici e
i chirurghi che, per alleviare le
sofferenze dei degenti, si rivolgo-
no ai colleghi specialisti in tera-
pie del dolore. E i pazienti stessi
ignorano i propri diritti.
«Ben 7 italiani su 10 non cono-
scono ancora la legge sulle cure
palliative e la terapia del dolore»
dice infatti Marta Gentili, presi-
dente dell'associazione Vivere
senza dolore, da anni impegnata
nella sensibilizzazione sul tema.
La Legge è la numero 38 del
2010, che garantisce le terapie
antalgiche per salvaguardare la
qualità della vita in ogni fase del-
cialista per farne valutare corret-
❜❜
Spesso
tamente l'intensità e scegliere il
trattamento più adeguato.
«La Legge 38 obbliga il medi-
co a prendersi cura del dolore
vengono qualunque sia la causa — sottoli-
usati nea Guido Fanelli, coordinatore
to con oppioidi forti. I FANS —
ricordano gli specialisti — posso-
no essere efficaci per il dolore
acuto di natura infiammatoria,
ma hanno una limitata potenza
antidolorifica e vanno utilizzati
per un tempo contenuto a causa
I
mal di pancia si curano a casa», dice il medico esasperato del
Pronto Soccorso. «Troppi codici verdi ostacolano il buon
funzionamento», dichiarano gli analisti sanitari, di fronte alla
crisi e agli scandali che affliggono questi fondamentali reparti
ospedalieri a Roma, a Milano e in tutta Italia. Quando le cose
non vanno bene non si rinuncia mai a dar la colpa ai pazienti, quei
"maleducati" che vanno all’ospedale per una quisquilia e perché è
gratis. Ipocondriaci e mangiapillole a tradimento. Ora, a parte il fatto
che il Pronto Soccorso è tutt’altro che gratis, visto che costa
mediamente 25 euro, con punte di
❜❜ 50 in alcune regioni (più i ticket
delle eventuali prestazioni), forse è
Troppi codici verdi? meglio chiedersi prima come mai
Ci sarà una ragione gli italiani sono così appassionati
di Pronto Soccorso. Forse perché
non trovano alternative? Perché il
medico di famiglia non è disponibile, a quell’ora o in generale, o perché
non sono stati informati che esiste, quando esiste, una guardia
medica? Non mi sembra poi che il problema siano i codici verdi: quelli,
se lo sono davvero, aspettano e basta. Il problema è che spesso i
Pronto Soccorso non sono in grado di affrontare logisticamente tutti gli
altri codici, come ha dimostrato il caso della signora in coma al San
Camillo, che non credo fosse un codice verde. Quanto al mal di pancia,
quel medico ha ragione. Ma il problema è che si va all’ospedale, proprio
per sapere se si tratta davvero di un banale mal di pancia. Perché, tra
le sofisticate variabili dell’organizzazione sanitaria, forse è meglio tener
conto di un fattore molto umano che si chiama paura. E io credo che,
nell’ambito del diritto alla salute, ci sia anche il diritto ad aver paura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

di italiani. Solo la metà di loro si la malattia e prevede, tra l’altro, della Commissione ministeriale di possibili effetti indesiderati.
rivolge a un medico (di solito il monitoraggio del dolore non-
farmaci sulla terapia del dolore e le cure Vera Martinella
quello di famiglia, raramente il ché delle cure utilizzate, e che i non palliative —. Con le associazioni © RIPRODUZIONE RISERVATA

terapista del dolore), ma non
reputa adeguati i farmaci
prescritti. È quanto emerge dal
sondaggio condotto
dall’associazione Vivere senza
dolore (con il contributo di
Mundipharma e Teva) durante la
campagna «Cura Previeni Il
Dolore» che nel 2011 ha toccato
14 capoluoghi (Viterbo, Perugia,
Ancona, Forlì, Brescia, Vicenza,
Torino, Genova, Pistoia, Foggia,
Napoli, Bari, Messina e Roma),
«dove sono presenti ospedali e
ambulatori di terapia del dolore
e cure palliative, sebbene solo
una minima parte dei cittadini
ne sia a conoscenza» sottolinea
Marta Gentili, presidente
dell'associazione.
Assistenza domiciliare Studio di Ant Italia Onlus e Università di Bologna
medici pubblici possano prescri-
vere i farmaci anti-dolore usan-
do il semplice ricettario del Servi-
zio sanitario nazionale.
«È poi indispensabile — prose-
gue Gentili — un maggiore coin-
volgimento dei medici di fami-
glia e dei clinici: i primi devono
saper indirizzare i loro assistiti
verso le cure più appropriate o
verso i centri di riferimento; ne-
gli ospedali il dolore deve diven-
tare un parametro da monitora-
re costantemente». Non esiste
un periodo di tempo oltre il qua-
le un dolore da temporaneo di-
venta "cronico", ma quando la
sofferenza dura da più di sei me-
si senza che le cure diano sollie-
vo, è bene rivolgersi a uno spe-
idonei dei medici di medicina generale
abbiamo stabilito un unico iter
didattico in materia, per garanti-
re una preparazione uniforme.
❜❜ Sul fronte dell’appropriatezza INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
prescrittiva, poi, sta crescendo il
Nuove conferme L’importanza della papilla dermica
Vanno consumo di oppioidi, ma l'uso
improprio di farmaci antinfiam-
coinvolti
di più
matori non steroidei, i FANS, ri-
mane». Le raccomandazioni del- Sappiamo di più sulla vita dei capelli
l’Organizzazione mondiale della
i medici
di famiglia
sanità sono chiare: se il dolore è Un capello bello e folto è un capello sano, forte e che non cade.
lieve e si presume di durata limi-
Le cause di caduta nell’uomo e nella donna. I nutrienti specifici.
e i clinici tata è suggerito l'uso di FANS;
per quello lieve-moderato la tera-
pia prevede gli oppioidi meno Prima conferma Seconda conferma Che cosa si intende
potenti (come codeina e trama- Nutrire la “papilla dermica” Donna, uomo: c’è una differenza
per capelli “BELLI e
dolo), eventualmente associati a SANI”?
FANS; per il dolore moderato-se- Dove si gioca il destino Nell’uomo il problema
dei nostri capelli? caduta è dovuto alla 5alfa Capelli setosi, compatti, che
vero è appropriato il trattamen- offrono resistenza al passaggio
Prevalentemente nella papilla reduttasi, mentre nella
dermica. Situata nel bulbo donna può essere legato del pettine e ai colpi di spazzola.
Per testare le condizioni del
capillifero, è la “matrice” che a squilibri o carenze di capello sono “prove” importanti
regola i cicli di vita, la nascita estrogeni in periodi di stress le seguenti caratteristiche.
e il ricambio dei capelli.
Un’ attività che richiede
o in menopausa. Ecco perché
due formule con un “cuore”
Luminosità: quando un
capello è lucido, le “scaglie”
un costante apporto di comune, ma destinate ad una che lo rivestono sono lisce e

Pensare troppo alla malattia Aminoacidi (Cisteina, Taurina,

L-Metionina), Vitamine C, E,
PABA, Betacarotene, Biotina e
Minerali come Zinco, Rame e
“testa” diversa.
Biokap Miglio Donna
contiene Angelica sinensis
e isoflavoni di Soia (le
compatte.
Forza: un capello in buone
condizioni di salute è più

fa ammalare anche i familiari Selenio.

In caso di loro carenza,
il capello è più esposto
alla caduta! In Farmacia e
donne orientali,
fanno grande uso di soia,
non a caso hanno capelli
che
resistente di un filo di ferro di
eguale diametro! Non è così
quando è indebolito.
Resistenza: un capello
lucidi e setosi!), più Acido sottoposto a trazione si stacca

L’
impatto del tumore incide
non solo sulla vita del malato:
chi si prende cura di lui viene
messo a dura prova dal punto
di vista psicologico. L’assisten-
za ai pazienti oncologici comporta infatti
nei familiari lo sviluppo di elevati livelli di
stress, che concorrono all’insorgenza e al
mantenimento di disturbi somatici invali-
danti. La presenza di disagio psicofisico de-
riva dall’atteggiamento che i cosiddetti ca-
regiver assumono di fronte alla malattia, a
sua volta influenzato dalle strategie di ri-
sposta al problema utilizzate, dal giudizio,
dalla valutazione e dal senso dato alla pro-
pria esperienza. A tale proposito, studi re-
centi dimostrano come il «rimuginio»,
cioè il pensare in modo ricorrente e pro-
lungato a quanto di negativo potrà accade-
re, giochi un ruolo determinante nello svi-
luppo dei disturbi sia psicologici che orga-
nici. La Fondazione Ant Italia Onlus (che
dal 1985 a oggi ha assistito gratuitamente
a domicilio circa 87 mila di tumore in 9 re-
gioni), in collaborazione con il Dipartimen-
to di Psicologia dell'Università di Bologna,
ha voluto indagare questo aspetto e il suo
impatto sulla salute psicofisica dei familia-
ri che si prendono cura dei pazienti oncolo-
gici assistiti a domicilio. La ricerca ha evi-
denziato che nei caregiver, il rimuginio è
davvero un attivatore potenziale di malat-
tia. La ricerca è stata condotta su un cam-
pione sperimentale costituito da 107 fami-
liari (77 femmine e 30 maschi) di pazienti
oncologici in assistenza domiciliare. Cia-
scuno è stato valutato due volte: all’inizio
dell’assistenza domiciliare Ant e circa 3 set-
timane dopo. A tutti i sono stati sottopo-
sti, sia nella prima che nella seconda valu-
tazione, una breve scheda socio-anagrafi-
ca e i questionari self-report (cioè di auto-
valutazione). Il dato più significativo emer-
so dalla ricerca è che il livello di rimuginio
risulta essere molto elevato nei caregiver e
diventa un elemento significativo per capi-
❜❜
Chi assiste pazienti
oncologici può
sviluppare elevati livelli
di stress e disturbi
organici gravi
re in anticipo se e come si svilupperanno i
sintomi di una malattia fisica e persino il nelle Erboristerie possiamo Folico e Vitamina B12, che dal bulbo più facilmente
grado di depressione di chi assiste un ma- trovare integratori che favoriscono l’assorbimento quando vengono a mancare i
contengono questi principi del ferro e l’ossigenazione nutrienti indispensabili per la
lato di tumore. «Questi risultati hanno un sua vitalità.
grande valore pratico e operativo — dico- nutritivi. Sono frutto della cellulare.
no gli esperti di Ant —: non va dimentica- ricerca Bios Line. Il loro Biokap Miglio Uomo
to infatti che, se il familiare si ammala, in- nome? Biokap Miglio contiene Taurina, che
vece di risultare una risorsa finisce col po- Donna e Uomo. nell’uomo diminuisce con
ter rappresentare un’ulteriore aggravante, Due formule in cui si l’età, Estratto di Semi di
ostacolando il percorso di riabilitazione coniugano naturalità ed Zucca, ricco in cucurbitine,
oncologica. In quest’ottica sarebbe auspi- efficacia, ma in modo steroli e fitosterine, Selenio e
cabile proporre interventi di sostegno spe- differenziato. Perché? vitamina E.
cifici per tale categoria di caregiver a ri-
schio». E sostegno all’attività delle fami-
glie che si prendono cura dei malati, so-
prattutto di quelli che non potranno più
guarire, torna a chiedere anche la Federa-
Belli per natura
zione Cure Palliative (FedCP) con una rac- Biokap è “il modo naturale per prendersi cura
colta di 30 mila firme. La petizione sarà della bellezza e del benessere dei propri capelli”.
presentata ai ministri della Salute e del La-
voro e Politiche sociali, oltre che ai Presi-
denti delle Giunte regionali, per chiedere
Oltre agli integratori Miglio Donna e Uomo comprende Fiale
Anticaduta con Olax dissitiflora, pianta africana che aiuta a
rinforzare il bulbo e a contrastare l’eccessiva perdita di capelli;
«risposte urgenti, concrete ed efficaci ai Shampoo, Balsami e Ristrutturanti a “effetto seta”; Tinture per
cittadini anche attraverso l'istituzione di capelli Nutricolor con Lactosafe® e Olio di Argan da agricoltura In Erboristeria e Farmacia
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attuare la loro coraggiosa scelta». biosline.com
Ruggiero Corcella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
64 Salute italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

❜❜
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la storia I valligiani erano convinti che avessero

«terribilmente infastidito il Genio
della Montagna, scatenandone l’ira mortale
potete inviare le vostre opinioni
sull’argomento trattato nella pagina su
www.corriere.it/salute

che trasformava il sangue in acqua…»

Prevenzione Anemia Una misteriosa epidemia costò la vita a 10 mila degli operai che scavarono il traforo
Un caso
scientifico
agli albori
della medicina
del lavoro

di ANTONIO ALFANO

N
el 1880 i lavori per la realizza-
zione della galleria ferroviaria
del San Gottardo sono in pie-
no svolgimento: l’opera inizia-
ta nel 1872 sarà ultimata nel
1882; lunga oltre 15 Km, collegherà Airo-
lo in Ticino a Göschenen nel Cantone Uri,
la patria di Guglielmo Tell. Nei cantieri si
avvicendano, in dieci anni, circa 25 mila
operai, soprattutto veneti e piemontesi.
In quel 1880, una grave e misteriosa epi-
demia colpisce i minatori. I lavoratori di-
La curiosità ventano improvvisamente pallidi, perdo-

Una battaglia
«adottata»
dai Rockefeller
L'anchilostomiasi ha
rappresentato una vera e
propria malattia sociale, molto
diffusa in Asia, Africa e in
no le forze e dimagriscono. «Destano com-
passione — commenta uno dei medici im-
pegnati nella sorveglianza sanitaria del
cantiere — le tristi figure gialle che si aggi-
rano per le strade di Airolo». E che in po-
Il parassita che terrorizzò
i minatori del San Gottardo
co tempo arrivano alla morte.
Si contarono circa 10 mila vittime colpi-
te dall’anemia o cachessia dei minatori, le
cui cause, allora, erano però poco chiare.
Non mancarono spiegazioni, anche fanta-
siose legate alla cultura popolare. Le ope-
re di scavo, secondo il racconto dei monta- diffusa tra i gatti di Rovellasca, il suo pae- ria o polmonare, l’anchilostoma raggiun-

Europa. Nei primi del ’900,
se ne occupò anche la
Fondazione Rockefeller -
❜❜
nari del paese svizzero, «avevano terribil- se natale in provincia di Como, era dovuta Effetti geva e uncinava le pareti dell’intestino,
mente infastidito il Genio della Monta- a un anchilostoma, del tutto simile a quel- provocando l’anemia, spesso mortale.
gna, che da sempre viveva indisturbato La soluzione
I lavoratori diventano lo scoperto in precedenza da Angelo Dubi- dell'«epidemia»

organizzazione filantropica
creata da John Davison
Rockefeller e da suo figlio John
Davison Jr., proprietari della
I
nelle viscere della terra, scatenandone minatori del San Gottardo, non solo
ni a Milano. dei minatori del
l’ira mortale che trasformava il sangue in improvvisamente pallidi, Grassi ebbe anche la favorevole oppor- San Gottardo
erano a continuo contatto con la ter-
acqua…». ra (come i contadini, altra categoria
perdono le forze tunità di seguire in clinica medica a Pavia, ebbe ricadute a rischio), ma, come riferì il profes-

O
Standard Oil, con lo scopo
dichiarato di promuovere il
vviamente, la situazione era e dimagriscono. dove lavorava, il caso di un paziente affet- positive
sor Parona, erano anche «costretti a
più complessa e meno fanta- to da anemia provocata dall’anchilostoma. all'estero: tra il
siosa. Al San Gottardo si rag- Destano compassione. 1885 e 1887 la
defecare sotto i 15 km di tunnel e molti di

benessere del genere umano
in tutto il mondo - attraverso
l'International Health Division,
commissione internazionale
attiva dal 1913 al ’51. Il
compito di questa
organizzazione fu quello di
depotenziare ed eliminare
alcune malattie di particolare
importanza sociale in diverse
parti del mondo, come
tubercolosi, tifo, febbre gialla
e anchilostomiasi. L’attività
della commissione ebbe
ricadute molto positive anche
Italia, dove l’anchilostoma
presentava un’elevata
incidenza soprattutto nelle
regioni rurali: furono promossi
gli aspetti educativi e
preventivi e si sollecitò la
realizzazione di strutture
meglio rispondenti ai bisogni
sanitari e sociali del Paese.
giunse l’apice di una delle più
gravi patologie dell’epoca, la
cui soluzione richiese mezzo secolo di ri-
cerche che impegnarono illustri medici
italiani e stranieri in un susseguirsi di esa-
mi, osservazioni, confronti e tesi spesso
discordanti.
Nel 1838, quarantadue anni prima dei
fatti del San Gottardo, Angelo Dubini, pri-
mario dell’ospedale Maggiore di Milano,
eseguendo autopsie su pazienti deceduti
per gravi disturbi intestinali e respiratori
aveva identificato esemplari «in gran nu-
mero» nel lume duodeno-digiunale di un
«nuovo verme intestinale umano» con la
bocca uncinata che aderiva alla mucosa.
Da qui il nome di Agchylostoma, cioè boc-
ca a uncino, poi noto come anchilostoma
duodenale. Tuttavia la scoperta rimase a
lungo in ombra. Fu Giovanni Battista
Grassi (1854-1925) - la cui fama scientifi-
ca sarebbe stata in seguito legata agli stu-
di sulla malaria - a capire, nel 1878, anco-
ra studente di medicina, che un’epidemia
P
oiché molti minatori del Gottar- loro portavano scarpe consumate e rotte»
E in poco tempo do erano originari del Piemonte, malattia fu che non li proteggevano dall’attacco del
subito
arrivano alla morte la scuola medica di Torino fu di-
individuata tra i
parassita, che poteva così diffondersi da
rettamente coinvolta per contra- un soggetto all’altro. Le uova dell’anchilo-
minatori in
stare la loro malattia. stoma contenute nelle feci, inoltre, trova-
Igienisti, parassitologi e clinici di pri- Francia, vano le condizioni ideali di umidità e tem-
Germania,
missimo piano, come Luigi Pagliani, Edo- peratura per il loro sviluppo in larve infe-
ardo Perroncito, Camillo Bozzolo e Luigi Belgio e stanti. «L’acqua — raccontò ancora Paro-
Ungheria. Le
Concato, dopo un serrato dibattito scienti- na — arrivava al ginocchio degli operai
miniere furono
fico, dimostrarono che l’anchilostoma che per tempo lunghissimo vi lavoravano
risanate, in
duodenale era la causa dell’anemia e speri- quotidianamente» e la temperatura del-
particolare nella
mentarono una nuova terapia fatta di felce l’ambiente (36-38 C˚) rendeva la galleria
regione della
maschio e timolo, efficace a vincere l’infe- paragonabile alla palude di Paese tropica-
Ruhr. Pochi anni
stazione del parassita. Tra il 1880 e l’84, le. Si spiegava così come una malattia tipi-
dopo, durante i
molti minatori ammalati, provenienti da ca dei climi caldi potesse apparire nel cuo-
lavori per il
varie parti d’Italia, furono accolti anche al- traforo del
re delle Alpi. Nel 1906 a Milano, nell’ambi-
l’ospedale di Varese, nel reparto di medici- Sempione, to del primo Congresso internazionale del-
na del professor Ernesto Parona, che, aven- inaugurato nel le malattie del lavoro, il professor Perronci-
do studiato con Grassi a Pavia, aveva matu- 1906, il to riconobbe che: «Se l’igiene dei minatori
rato una significativa esperienza in questo parassita dei fosse sempre stata intesa, come lo fu dopo
ambito clinico. minatori risultò la scoperta della causa principale della lo-
Ma come mai l’«epidemia» tra i minato- del tutto ro anemia, la malattia probabilmente non
Illustrazione di ri? Partendo dalla terra e dall’acqua, attra- assente. sarebbe mai comparsa».
STEFANIA CAVATORTA verso la cute, per bocca, per via circolato- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cosa c’è di Nuovo n o t i z i e d a l l e a z i e n d e a cura di RCS MediaGroup

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Pubb licità

NASO LIBERO CON
ISOMAR NASOCHIUSO
Da oggi, con Isomar NasoChiuso,
respirare bene non è più un pro-
blema. Grazie alla presenza del-
l’acqua di mare ipertonica estrat-
ta dal Parco Marino delle Cinque
Terre, Isomar NasoChiuso diven-
ta un decongestionante naturale
per il naso, per adulti e bimbi so-
pra l’anno di età. L’acqua di mare
ipertonica, infatti, a contatto con
la mucosa nasale, induce le cellule a rilasciare
liquido all’esterno per la differenza di pres-
sione. Questo meccanismo fisiologico spon-
taneo prende il nome di osmosi e si traduce
in una vera e propria azione decongestionan-
te che garantisce una tollerabilità infinitamen-
te superiore rispetto ai decongestionanti far-
macologici vasocostrittori senza rischi di as-
suefazione o reazioni avverse. L’argento mi-
cronizzato, poi, ha un’azione antibatterica e
antimicrobica grazie all’interazione con le
proteine della membrana. In farmacia.
VACCINI MERIAL,
PIÙ SICURI PER I GATTI
La vaccinazione è fondamentale per la salute del
gatto. La ricerca scientifica ha oggi evidenziato
che gli adiuvanti, presenti in molti vaccini, sono
causa di processi infiammatori nel sito d’iniezio-
ne e possono essere all’origine di reazioni, anche
gravi. Il messaggio è stato recepito dalle Linee
Guida Vaccinali del gatto dell’Associazione
MondialeVeterinaria (WSAVA) e USA, come dai
principali specialisti Italiani. La gamma vaccinale
felina che Merial offre alVeterinario presenta to-
tale assenza di adiuvanti e nuovi ceppi vaccinali
contro il Calicivirus. La gamma Merial offre 6 va-
lenze vaccinali disponibili in
5 associazioni, permetten-
do di personalizzare la vac-
cinazione di ogni gatto.
Da oggi la gamma si arricchi-
sce del primo vaccino anti-
rabbico specifico per il gatto,
l’unico senza adiuvanti.www.
vaccinazionesumisura.com
e www.frontlinecombo.it.
DA MARCO VITI,
OMEGA3 CARDIO
Marco Viti, azienda italiana
con una solida tradizione far-
maceutica nella produzione
di prodotti salutistici pro-
pone un’ampia linea di inte-
gratori alimentari per ogni
esigenza. Omega3 Cardio è
un integratore alimentare di acidi grassi polin-
saturi EPA e DHA arricchito con vitamina E
naturale, utile per il mantenimento della salu-
te del sistema cardiovascolare. Gli Omega3
sono acidi grassi essenziali, che l’ organismo
non è in grado di sintetizzare e che perciò de-
vono essere introdotti tramite una dieta ricca
di questi elementi per una corretta protezio-
ne del cuore e del sistema circolatorio. Ome-
ga3 Cardio ne contiene un’altissima concen-
trazione, l’85%, una quantità nettamente supe-
riore rispetto alle tradizionali formulazioni.
Contiene inoltre olio di pesce purificato con
distillazione molecolare con grado di purezza
secondo farmacopea europea. In farmacia.
BE-TOTAL KIDS PLUS,
INTEGRATORE PERFETTO
Ogni giorno i bambini hanno bisogno di ener-
gia per crescere al meglio e per affrontare con
la giusta vitalità i loro impegni quotidiani, come
gli sforzi dello studio o le fatiche dello sport,
nonché le difficoltà o la stanchezza ai cambi di
stagione e la convalescenza dopo qualche bre-
ve malattia infettiva. Un’alimentazione sana, va-
ria ed equilibrata li può aiutare fornendo loro
ogni nutrimento necessario, comprese vitamine
e sali minerali. Be-Total Kids Plus è il nuovo in-
tegratore della Linea Be-Total che unisce alle
Vitamine del gruppo B il Calcio e il Fosforo nel
giusto mix. LeVitamine B aiu-
tano a trasformare al meglio
le sostanze nutritive conte-
nute nel cibo in energia; il cal-
cio e il fosforo sono minerali
essenziali per un organico
sviluppo delle ossa e dei den-
ti. Questo fa di Be-Total Kids
Plus un integratore davvero
completo per i bambini.
FALQUI ERBE: UTILE
A STOMACO E INTESTINO
Falqui Erbe è un integratore
alimentare a base di estratti
vegetali al 100% di origine na-
turale che aiuta il transito in-
testinale favorendo inoltre la
normale digestione. Il suo se-
greto sta nella selezione e nel
dosaggio sapiente degli estrat-
ti naturali che contiene: rabarbaro, frangula,
senna, aloe, tarassaco, verbena, finocchio, ani-
ce stellato, carvi, curcuma, malva, cannella.
Queste erbe sono note per le loro azioni po-
sitive sul miglioramento della motilità intesti-
nale, hanno spiccate proprietà digestive, depu-
rative, disintossicanti, toniche, antispasmodi-
che, antinfiammatorie, antidolorifiche. Agendo
in sinergia fanno sì che Falqui Erbe risulti uti-
le per favorire una buona digestione, si dimo-
stri efficace nel contrastare meteorismo e
gonfiori addominali, e aiuti l’intestino nello
svolgimento delle sue fisiologiche funzioni.
Non contiene glutine. In farmacia.

Codice cliente:
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
Salute 65

Inviate le vostre segnalazioni, Chiedete agli esperti Oltre 50 medici

corriere.it/salute
VIVERE CON IL WEB
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all’indirizzo di posta elettronica
WEB specialisti rispondono online
alle domande dei lettori in 40 forum

a cura di DANIELA NATALI salute@corriere.it www.corriere.it/salute/forum

Segnalato da voi Dai forum dei nostri esperti

cepimento. Durante la gravidanza la quan-
Un sovradosaggio tità di questa vitamina, normalmente as-
sunta con l’alimentazione (in particolare
con la frutta e con la verdura), non è suffi-
di acido folico è pericoloso ciente per coprire il fabbisogno della
mamma e del feto, e occorre perciò inte-
grare la dieta con una dose supplementa-
in gravidanza? re. La dose giornaliera raccomandata è di
0,4 mg nelle donne senza fattori di rischio
per malformazioni (ed è questo evidente-
mente il suo caso), che sale a 4-5 mg nelle
Sono in attesa di bambino da circa due mesi e mi sono accorta di aver donne che hanno fattori di rischio (per
assunto finora un dosaggio errato di acido folico. Invece dei previsti esempio in trattamento con farmaci antie-
0,4 milligrammi al giorno, che mi erano stati prescritti dal mio ginecologo, ne pilettici, con una storia di abortività o di
ho assunti 15 milligrammi. Mentre si conoscono i rischi legati a una carenza malformazioni in gravidanze precedenti).
di acido folico in gravidanza, non trovo notizie relative ai possibili eccessi. Ci sono pochi dati sui possibili rischi as-
Insomma quali sono i rischi legati al sovradosaggio da acido folico? sociati all'assunzione di dosi maggiori di
Ci sono studi in proposito? 5 mg/die durante la gravidanza. D’altra
parte non ci sono segnalazioni di casi di
malformazioni associati all'assunzione di
Sulla base degli studi disponibili l'aci- dosi elevate di acido folico, ma per mag-
do folico è considerato sicuro in gravidan- giore cautela è consigliabile valutare con
za. Anzi, come da lei accennato, la sua as- il ginecologo la possibilità di effettuare
Risponde
Antonio Clavenna sunzione è raccomandata a tutte le donne un'ecografia morfologica di II livello (esa-
gravide per ridurre il rischio di difetti del me che è comunque eseguito di routine
Laboratorio Salute Materno
tubo neurale (p.es. spina bifida), e dovreb- in molti centri).
Infantile, Ist. Mario Negri, Milano
be iniziare almeno un mese prima del con- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cardiologia
Si può già ricorrere
agli stent «riassorbibili»?
Ho fatto un’ angioplastica coronarica con uno
stent in nichel/acciaio, ma ora ho disturbi
digestivi e bolle al viso. Forse sono allergico al
nichel. Potrei ricorrere a uno stent riassorbibile?
Risponde
Filippo Crea
Direttore Dipartimento medicina
cardiovascolare, Policlinico Gemelli, Roma
Effettivamente sono stati descritte
reazioni allergiche agli stent coronarici,
anche se si tratta di episodi piuttosto rari.
Il problema della possibile allergia
cui lei fa riferimento nella sua lettera
va comunque discusso e approfondito
con uno specialista in allergologia.
Se lei risultasse effettivamente allergico
al nichel, il problema potrà probabilmente
essere superato con l'assunzione
di farmaci antistaminici (ovviamente lo
stent non può essere rimosso).
Se è invece l’allergia fosse nei confronti
di sostanze ambientali o alimentari, sarà
sempre lo specialista del caso, e quindi
l’allergologo, a dirle quali sostanze evitare.
Se una volta fatti gli opportuni esami
allergologici, i risultati fossero negativi
bisognerà allora indagare sulle possibili
cause di natura internistica dei sintomi.
Quanto agli stent riassorbibili, dei quali
ci chiede notizie, in effetti esistono ma
stiamo ancora verificando la loro reale
utilità. Tuttavia il tipo di stent cui fare
ricorso nella malaugurata ipotesi che si
rendesse davvero necessario un ulteriore
intervento, dipenderà anche da valutazioni
relative al tipo e alla posizione della sua
ostruzione coronarica, oltre che dagli
sviluppi tecnologici, che sono in continua
evoluzione. Tenga comunque presente che,
al momento, quello che è davvero
necessario - prima di pensare a nuovi
interventi o a soluzioni ancora di là da
venire - è fare un’ottima prevenzione
basata su un corretto stile di vita e un
corretto uso dei farmaci.

Il sito della settimana

www.makeroadssafe.org/it
Strade sicure grazie alla rete

Tradisce nel nome la sua origine internazionale il sito

www.makeroadssafe.org/it/ (StradeSicure nella
versione italiana). Il sito nasce dalla campagna per la
sicurezza stradale globale della Fondazione Fia,
un'organizzazione no profit britannica, fondata nel 2001,
che gestisce e finanzia un programma su scala mondiale
per la sicurezza stradale, la protezione dell'ambiente e la
mobilità sostenibile. Il sito si presenta con questo dato
più che eloquente: «Ogni sei secondi, nel mondo, una
persona perde la vita o subisce gravi lesioni a causa di
un incidente stradale». Il sito non solo si appella alle
istituzioni, Governi e Nazioni Unite, affinché vengano
adottati con urgenza provvedimenti per dimezzare entro
il 2020 le morti sulle strade, ma si rivolge a ciascun
cittadino invitandolo a pensare alle vittime di un
incidente strada personalmente conosciute e ad aderire
alla campagna scrivendo e sollecitando un politico della
sua nazione. Significativo il dettagliato rapporto, in cui
viene citata la riduzione della frequenza di decessi
e traumi da incidente ottenuta con il sistema
di penalizzazione, i tanto temuti «punti sulla patente».

La più cliccata
Dermatologia
Il neo è benigno o no?
Un nuovo test per scoprirlo
Il test, che potrebbe arrivare dagli Stati Uniti nel prossimo
futuro, si basa sulla valutazione dell'espressione della
adenilil-ciclasi solubile, una molecola tipicamente
espressa nel nucleo di cellule maligne e invece assente in
quelle benigne. Uno studio sulla fattibilità del test
è stato pubblicato, dai suoi ideatori, sulla rivista
scientifica americana «Archives of Dermatology».

Il video
Ortopedia
Come si cura oggi
la frattura della caviglia
La frattura della caviglia è molto comune, soprattutto
fra sportivi e motociclisti. Se la frattura è composta basta
un’ingessatura per qualche settimana. Se invece
è scomposta è necessaria la correzione chirurgica
Da domani su www.corriere.it/salute video-intervista
con il dottor Angelo Chessa, responsabile del reparto
di chirurgia del piede dell’ospedale San Paolo di Milano

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graficocreativo
Il decreto ministeriale 279/2001 pianifica il sostegno pubblico alle patologie “a bassa prevalenza”
Poche cure, tanta spesa
e lo Stato interviene
Tutte le informazioni utili sono accessibili sul web o al telefono
A
lle volte gli agget-
tivi portano fuori
strada. Il fatto che
certe malattie siano
definite “rare” non vuol dire
che siano poche, né tanto
meno che i loro effetti ri-
guardino uno sparuto grup-
po di persone. Sono spesso
gravi o gravissime, questo
sì, altamente invalidanti e
poco aggredibili dalle te-
rapie, quando pure queste
esistono.
Già, perché le terapie, sia chi-
rugiche che farmacologiche,
sono effettivamente rare o
del tutto inesistenti, a causa
soprattutto della difficoltà a
remunerare la costosissima
ricerca biomedica. Difficoltà
che, purtroppo, dipende pro-
prio dalla bassa numerosità
dei casi da trattare. Il concetto
è: pochi malati, poche cure.
Quei farmaci che pure esisto-
no, inoltre, sono detti “orfa-
ni”, privati della possibilità di
essere prodotti e distribuiti,
proprio perché a farlo non v’è
convenienza economica.
MALATTIE RARE
PREVENIRE?
NON È FACILE
La prevenzione resta l’arma
principale ma anche in questo
caso non senza difficoltà. Per-
ché le malattie rare, conosciu-
te e diagnosticate, sono circa
8 mila e perché solo per una
piccola parte di queste è possi-
bile effettuare indagini precoci,
magari già nell’utero materno.
Per stare alle definizioni, co-
munque, una malattia si defi-
nisce rara (o “patologia a bassa
prevalenza”) quando colpisce
non più di cinque persone ogni
10 mila abitanti. Le statistiche
sono complesse ed è corretto
(ma difficile!) prendere in esa-
me ogni singola patologia per
stimarne incidenza (i nuovi casi
su base annua) e prevalenza (il
In Italia
sono istituiti
una rete di centri
specialistici
e un registro
nazionale
italia: 515249535254
Còrea di Huntington:
speranze in laboratorio
Identificato un possibile nuovo target terapeutico
per la Còrea di Huntington, ad opera dei ricerca-
tori italiani Vittorio Maglione ed Alba Di Pardo.
I due, appena rientrati dall’Alberta University
(Canada), si sono uniti al gruppo diretto dal Dr.
Ferdinando Squitieri, Direttore del Centro di Neu-
rogenetica e Malattie Rare dell’IRCCS Neuromed
di Pozzilli (IS), da anni impegnato nella ricerca
di nuove cure sulla Còrea. Si tratta di una grave
malattia rara ereditaria del Sistema Nervoso che
colpisce diverse migliaia di persone in Italia e,
ad oggi, non ha una cura sebbene sia possibile
eseguire una precisa diagnosi genetica in pochi
posti specializzati, come l’IRCCS Neuromed. La
malattia inizia a manifestarsi intorno ai 35 anni
ed evolve verso una grave disabilità motoria e
cognitiva (simile alla demenza di Alzheimer).
Lo studio dei due ricercatori, appena pubblicato
sull’autorevole rivista americana Proceedings of
National Academy of Sciences, identifica una pos-
sibile nuova strategia che, in un modello animale,
ha bloccato lo sviluppo della malattia. Poiché la
nuova terapia impiega una molecola già usata in
pazienti con altre malattie, la scoperta potrebbe,
in un futuro non lontano, consentire ai ricerca-
tori nuovi approcci sperimentali per la cura della
malattia di Huntington.
Terapie e indagini
gratuite anche
per i familiari
Quando l’origine è genetica
i parenti sono esentati dal ticket
I
l decreto ministeriale
279/2001 che disciplina
l’intervento pubblico
per l’assistenza ai pazienti
affetti da malattie rare,
stabilisce la gratuità di tutte
le prestazioni specialistiche
(diagnostiche e terapeutiche)
per il trattamento ed il
successivo monitoraggio
delle malattie rare accertate
e per la prevenzione di
eventuali aggravamenti.
Qualora la malattia rara sia di
origine genetica, l’esenzione
comprende anche le indagini
da estendere necessariamente
ai familiari del paziente. Il che
non è poco se si considerano
sia i costi che la complessità
del processo diagnostico per
individuare le malattie rare.
PRIMA SERVE
UN CERTIFICATO
La richiesta di esenzione
deve essere sempre
presentata alla Asl di
appartenenza, presentando
una certificazione idonea,
rilasciata da una delle
strutture riconosciute dalla
Regione di appartenenza
(o di altra, qualora non vi
siano centri nel proprio
territorio) come presidio
di riferimento per la data
malattia. Stesso discorso per
le prestazioni diagnostiche,
che devono essere prescritte
ed eseguite in uno dei
presidi di riferimento della
Rete nazionale. In questo
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Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera
totale “storico”) rispetto ad una di origine multifattoriale, che è di Sanità. La struttura ha il com-
data popolazione. Senza scen- tuttavia necessario raggruppare pito di consentire la program-
dere nel dettaglio, dunque, si in un insieme perché i proble- mazione nazionale e regionale
ritiene che in Italia siano “alcu- mi e i bisogni assistenziali che degli interventi di tutela dei
ni” milioni a soffrirne e in Eu- pongono sono spesso comuni, pazienti e di attuare la sorve-
ropa alcune decine di milioni. come comuni sono e sarebbero glianza delle patologie stesse.
Per convenzione, nelle malattie gli interventi di sanità pubbli- Il Registro conserva e aggiorna
rare sono comprese patologie ca che ogni Stato è chiamato a l’elenco delle malattie rare per
molto differenti tra loro, spesso realizzare. le quali è riconosciuto il dirit-
to all’esenzione dalla parteci-
IL TEMA DEI COSTI pazione al costo delle relative
È MOLTO PRESENTE prestazioni. Per verificare, ad
In particolare, la legge italiana, esempio, se una malattia a
con il decreto 279/2001 (firma-
to dall’allora ministro della Sa-
nità, Umberto Veronesi) ha re-
bassa prevalenza è esentata o
meno dalla partecipazione alla
spesa sanitaria, è sufficiente
datto un elenco di 583 malattie
rare per le quali il Servizio sani-
tario nazionale (Ssn) riconosce
l’esenzione dal pagamento delle
consultare gli allegati del de-
creto (le malattie sono ordinate
per nome, codice o gruppo) o
effettuare la ricerca on line della
prestazioni sanitarie collegate.
Probabilmente, mai come nel
caso delle malattie rare, il tema
patologia interessata.
C’È ANCHE
dei costi influisce molto sulle UN NUMERO VERDE
politiche socio-sanitarie e prima E’ importante sapere che le
ancora sull’esperienza dei mala- informazioni sulle malattie
ti e delle loro famiglie. Il decre- rare e sulla relativa rete na-
to ha anche istituito una Rete zionale sono disponibili sul
caso il medico del Ssn che nazionale, costituita da presidi sito dell’Istituto superiore di
sospetta la malattia rara, regionali accreditati e da cen- Sanità, sui siti delle Regioni,
deve indirizzare il proprio tri interregionali, finalizzati alla e possono essere richieste al
assistito alla struttura prevenzione, alla sorveglianza, Telefono Verde Malattie Rare
della Rete competente per alla diagnosi e alla terapia delle (TVMR) che risponde al numero
quella particolare malattia. malattie rare. 800.89.69.49.
Diversamente da altre Lo stesso decreto (articolo 3) Come accennato, a ogni ma-
patologie croniche (es. ha poi ratificato la nascita di lattia, o gruppo di malattie, si
diabete), per le malattie rare un Registro Nazionale Malattie attribuisce un codice identifi-
non è previsto un elenco Rare, presso l’Istituto Superiore cativo, ammesso dalla classi-
dettagliato delle prestazioni ficazione internazionale, de-
esenti, in quanto si tratta, nominata ICD9 (International
come specifica il decreto Ogni patologia Classification Diseases). Tale
“di malattie che possono ha un codice classificazione è stata sotto-
manifestarsi con quadri clinici
molto diversi tra loro e,
che la identifica scritta nel 1990 da oltre quaran-
ta nazioni aderenti all’Organiz-
quindi, richiedere prestazioni Attese novità zazione Mondiale della Sanità e
sanitarie differenti. per il 2014 sarà aggiornata entro il 2014.
La ricerca dermatologica
contro la psoriasi
Sotto diagnosticata, stigmatizzata e spesso curata male. La psoriasi in Italia colpisce
circa due milioni e mezzo di persone, con una prevalenza del 2-3% sulla popolazione
generale. Si tratta di una malattia cronica, ricorrente, probabilmente legata a un’al-
terazione del sistema immunitario, che si manifesta con lesioni cutanee (placche)
arrossate, rilevate, spesse e coperte da squame. Se ne distinguono quattro forme
(volgare, guttata, pustolosa , inversa) che possono localizzarsi su tutte le parti del
corpo. La forma più diffusa (psoriasi volgare) interessa prevalentemente cuoio capel-
luto, zona auricolare, ombelico, schiena, gomiti, mani, unghie, inguine, ginocchia e
pianta dei piedi. Nonostante l’evidenza dei segni, chi ne soffre ritarda la segnalazione
al medico o comunque rischia di scambiare la patologia per banali affezioni cutanee.
Ciò non agevola il trattamento e peggiora anche il profondo disagio psicologico dei
pazienti, i quali tendono a ridurre i contatti sociali e soprattutto l’esposizione del
proprio corpo nella vita di tutti i giorni. Sul versante della ricerca di nuove terapie è
attiva l’azienda danese Leo Pharma (da poco sì è costituita Leo Pharma Italia) che
si concentra sullo sviluppo di efficaci prodotti di uso topico, la cui formulazione è
studiata anche per favorire l’adesione alle cure, da protrarre nel tempo e per questo
troppo spesso interrotte.
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254
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graficocreativo MALATTIE RARE
A gennaio il governo ha accolto una mozione programmatica che mette insieme le cose da fare

La diagnosi
nel DNA
Sappiamo che molte
Patto nazionale per aiutare i pazienti
malattie rare sono cau-
sate da mutazioni ge-
netiche; non per tutte
L’agenda in sei punti prevede anche defiscalizzazioni per gli sponsor che sostengono la ricerca

però è chiaro quale sia
il gene coinvolto. Ac-
cade anche che alcuni
pazienti manifestino i
sintomi di una malattia
rara, ma il numero di
geni che possono cau-
sare la malattia sono
troppo numerosi per
un approccio diagno-
stico semplice. Queste
condizioni possono la-
sciare i pazienti senza
una diagnosi certa: è
a queste persone che
si dedica il Centro di
Genomica Traslazio-
nale e Bioinformatica
del San Raffaele, in
collaborazione con il
Laboratorio di Biolo-
gia Molecolare Clinica
diretto dal Prof. Mau-
rizio Ferrari. Il Centro,
in funzione da pochi
mesi, ha a disposizio-
ne le tecnologie di se-
quenziamento rapido
del DNA più moderne.
Un sequenziamento
completo avviene in
meno di dieci giorni
“ma è l’analisi e l’in-
terpretazione dei dati
che è cruciale per ren-
dere la sequenza utile
alla diagnosi” spiega
Elia Stupka condiret-
tore del Centro. Ai se-
quenziatori di DNA e ai
computer con enormi
capacità di calcolo per
le analisi si aggiunge
infatti l’esperienza di
una squadra interdi-
sciplinare di biologi,
medici, matematici e
informatici.
Utilizzare i sistemi di
analisi più rapidi ed ef-
ficienti vuol dire avere
la possibilità di fornire
diagnosi precise, valu-
tare meglio la prognosi
della malattia, e, a lun-
go termine, aumenta-
re le conoscenze utili
a continuare a cercare
nuove terapie.
M
olto resta da fare ma
la strada, almeno,
è stata imboccata.
Il governo italiano
presieduto da Mario Monti,
lo scorso 11 gennaio, riunito
davanti al Senato, ha stabi-
lito una serie si misure per
migliorare l’azione pubblica
sul tema delle malattie rare
e dei farmaci orfani. Lo ha
fatto accogliendo la mozione
unica, firmata dai senatori
Bianconi, Baio, Carlino, Bian-
chi, Marino, Bosone, Gallone,
Vaccari, Piccioni.
La mozione nei suoi vari punti
viene incontro a molte delle
necessità socio-assistenziali
di chi è colpito da malattie
a bassa prevalenza. Lo stesso
ministro della Salute Balduzzi
ha voluto ricordare che l’Italia
non è il fanalino di coda in Eu-
ropa: «Sono ormai più di dieci
anni che abbiamo una rete na-
zionale per la prevenzione, la
sorveglianza, la diagnosi e la
terapia delle malattie rare. A
ciò che è stato fatto a livel-
lo nazionale si sono aggiunti
interventi importanti a livello
regionale».
TANTE PROCEDURE
DA SNELLIRE
Nel recepire la mozione, il go-
verno italiano si è impegnato
a: a) scrivere una relazione tec-
nica per concludere al Senato
l’iter di approvazione del dise-
gno di legge sulle malattie rare
(DDL 52 Tomassini); b) adot-
tare un Piano nazionale per le
malattie rare da rinnovare su
base triennale; c) valutare l’op-
portunità di aggiornare l’elenco
delle malattie rare riconosciu-
te; d) recepire le disposizio-
ni del Regolamento Euorpeo
141/2000 per i farmaci orfani,
soprattutto in riferimento all’i-
stituzione di un fondo ad hoc;
e) garantire ai pazienti l’equo
accesso ai servizi socio-sanitari
sul territorio; f) redigere piani
per il trattamento domiciliare
ai pazienti, con la collabora-
zione dei servizi farmaceutici
pubblici ospedalieri e altri sog-
Entro il 2013
gli stati dell’Ue
devono definire
strategie nazionali
getti accreditati; g) rivedere le
disposizioni per i farmaci pre-
viste dall’articolo 17, comma
1, lettera b) del decreto legge
6 luglio 2001/98, convertito
con modificazioni dalla legge
n° 111 del 2011, per un regime
favorevole di applicazione per
i farmaci orfani; h) favorire la
ricerca e lo sviluppo di nuovi
farmaci e terapie in particolare
con l’adozione di piani organi-
ci per la ricerca clinica, anche
prevedendo di defiscalizzare i
fondi investiti dagli sponsor,
secondo quanto proposto dal
Regolamento CE 141/2000;
i) predisporre una normativa
sull’autorizzazione temporanea
di utilizzo in favore dei farmaci
orfani ed innovativi.
zione di orientamenti e racco-
mandazioni per la progetta-
zione di interventi nazionali
elaborati dal progetto EURO-
PLAN (coordinato dal Centro
nazionale delle malattie rare
del nostro Istituto superiore
di sanità); 3) mirare a assi-
curare che le malattie rare
siano adeguatamente codifi-
cate e rintracciabili in tutti
i sistemi informativi sanita-
ri; 4) incentivare la ricerca e
promuovere la partecipazione
di ricercatori nazionali a pro-
getti finanziati a tutti i livel-
li appropriati; 5) individuare
centri di expertise nel proprio
territorio nazionale entro la
fine del 2013; 6) condividere
a livello europeo le migliori
pratiche di diagnosi e assi-
stenza medica, la formazione
degli operatori, lo sviluppo
di orientamenti europei sui
test diagnostici e screening;
7) consultare i pazienti sulle
politiche nel settore, facili-
tare l’accesso dei pazienti
ad informazioni aggiornate,
promuovere le attività svol-
te dalle organizzazioni di
pazienti, quali sensibilizza-
LA RACCOMANDAZIONE comandazione del Consiglio bri. Tra questi: 1) elaborare zione, formazione, scambio
DELL’EUROPA d’Europa, formulata l’8 giugno e adottare piani e strategie di informazioni e migliori
L’insieme dei provvedimenti 2009 sulle malattie rare. Il do- nazionali per le malattie rare, pratiche, costruzione di reti
accolti si colloca idealmente cumento sollecita una serie di preferibilmente entro il 2013; e coinvolgimento dei pazienti
sulla stessa linea della Rac- provvedimenti agli stati mem- 2) prendere atto dell’elabora- molto isolati.
L’impegno del San Raffaele
per capire e curare:
quando “raro” non vuol dire “impossibile”
L’Istituto Scientifico San Raffaele è il primo istitu- arrivare alla registrazione e distribuzione su larga
to in Italia per pubblicazioni medico-scientifiche e scala della terapia per renderla accessibile a tut-
studi clinici sperimentali: grazie alla sua struttura ti i pazienti. Scopo dell’alleanza è anche quello di
multidisciplinare, alle tecnologie disponibili e all’in- arrivare al completo sviluppo della piattaforma di
terazione continua tra i ricercatori e i clinici delle terapia genica del HSR –TIGET per le altre malattie
diverse aree mediche è diventato negli anni un citate sopra.
punto di riferimento anche oltre i confini nazionali L’INSPE, nato nel 2004, si occupa di malattie neu-
per la cura di diverse patologie, tra cui quelle rare rologiche infiammatorie, degenerative e vascolari.
di origine genetica, a cui si dedicano in maniera Un team di neurologi, genetisti, patologi e biologi
specifica l’Istituto San Raffaele Telethon per la Te- è appositamente dedicato alle malattie neuromu-
rapia Genica (HSR-TIGET), l’Istituto di Neurologia scolari rare, ovvero quelle malattie che colpiscono
Sperimentale (INSPE) e numerosi altri gruppi di ri- i nervi e i muscoli. Le specifiche competenze per-
cerca. mettono un approccio integrato per la diagnosi, la
L’HSR-TIGET, nato nel 1995 come joint venture tra caratterizzazione clinica e il supporto terapeutico ai

Mercoledì 29 febbraio l’Istituto Scientifico San Raffaele e la Fondazione

Telethon, rappresenta un centro di eccellenza per
la ricerca di base e clinica nella terapia genica e cel-
la Giornata dei malati rari lulare. I ricercatori sono impegnati nella scoperta
delle cause genetiche delle malattie rare e nello svi-
luppo di nuove strategie di cura, che comprendo-
no la terapia genica, l’utilizzo di cellule staminali, e
La solidarietà è il tema scelto quest’anno per la modulazione del sistema immunitario. Il lavoro
il quinto appuntamento della manifestazione al HSR TIGET si focalizza in particolare sulle malat-
tie genetiche del sangue, del sistema immune e del
sistema lisosomiale, tra queste l’immunodeficienza
pazienti, anche nelle forme più rare. L’attività di ri-
cerca si concentra sui meccanismi responsabili della
malattia e sulla messa a punto di terapie innovati-
ve. Studi in corso hanno lo scopo di identificare le
cause delle neuropatie genetiche (come la Char-
cot-Marie-Tooth) in cui i nervi non sono in grado
di formare e mantenere la guaina mielinica che li
riveste e di conseguenza degenerano comportando
gravi deficit sensitivi e motori. Inoltre, è stato avvia-
to uno studio clinico, il primo al mondo, con cellule
staminali adulte generate in laboratorio che ha lo

M
ercoledì 29 febbraio si celebra la quinta edizione della Giornata delle
Malattie Rare. Si tratta di una manifestazione coordinata dall’European combinata grave da difetto di adenosin-deaminasi scopo di rigenerare i muscoli nei bambini affetti da
Organisation for Rare Diseases (Eurordis) che raggruppa le associazione (ADA-SCID), la sindrome di Wiskott-Aldrich, l’IPEX, distrofia muscolare di Duchenne.
di pazienti e dei loro familiari. Quest’anno il tema centrale è la solidarietà che la sindrome di Omenn, la malattia granulomatosi
“come parola e concetto, ha un particolare senso per ogni malato raro”, come cronica, le leucodistrofie metacromatica e globoi- Presso l’Istituto Scientifico San Raffaele molti altri
rileva infatti un comunicato dell’associazione Uniamo-Federazione Italiana de, la mucopolisaccaridosi di tipo I, l’emofilia e la gruppi di ricerca operano sul fronte delle malattie
Malattie Rare onlus, che coordina le iniziative italiane. “La solidarietà è il beta talassemia. genetiche rare per studiarne le cause, caratterizzare
sentimento che ti fa riconoscere nell’altro – prosegue il comunicato - ma è Un successo del HSR-TIGET, che è stato portato ad i meccanismi attraverso i quali le mutazioni geneti-
anche la forza diffusa che conduce l’azione. Uniti si è più forti”. esempio in tutto il mondo, è lo studio clinico di che portano alla malattia e identificare nuove terapie.
A proposito di unione. “Le malattie rare costituiscono un’area in cui la
terapia genica per i bambini malati di ADA-SCID, Importanti risultati sono stati raggiunti ad esempio
cooperazione è essenziale. Pazienti ed esperti sono chiamati ad unirsi,
insieme ai decisori e a tutti coloro che possono fare qualcosa”. Ciò che i cosiddetti “bambini bolla”. Le cellule stamina- nell’area delle malattie renali ereditarie, come la Ma-
mette insieme i malati rari di tutto il mondo, indipendentemente dal li del sangue del paziente sono state corrette in lattia Cistica della Midollare Renale e la Nefropatia
tipo di patologia, sono le medesime difficoltà e laboratorio con il gene sano e successivamente Iperuricemica Familiare Giovanile, malattie per le
necessità alcune delle quali, in ordine sparso, sono trapiantate nel piccolo malato, portando alla cura quali non esiste ancora una terapia, se non la dialisi
È essenziale così riassumibili: accesso alla corretta diagnosi e definitiva. I bambini così trattati oggi e il trapianto d’organo. Gli studi hanno
la cooperazione alla migliore informazione, recupero del divario di vanno a scuola e fanno una vita nor- consentito di capire le conseguenze del-
conoscenze scientifiche, il reintegro sociale, l’alto costo male. Dal 2010 l’Istituto ha un’alleanza le mutazioni genetiche sulla funzionalità
tra pazienti, delle cure, le iniquità e l’isolamento. strategica con la multinazionale farma- renale e i meccanismi molecolari che por-
familiari Uniamo si è costituita a Roma nel luglio del 1999 ceutica GlaxoSmithKline allo scopo di tano al danno renale.
ed esperti per volontà di venti associazioni che si occupano di
malattie rare: oggi le associazioni federate sono 81, in
a vario titolo rappresentanza di seicento patologie.

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68 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera

Il giorno 24 febbraio 2012 è mancato all'affet-
to dei suoi cari il
conte
architetto
Clemente di Thiene
accademico olimpico
Ne danno il doloroso annuncio la moglie Giulia-
na, i figli Giacomo con la moglie Roberta, Fran-
cesca con il marito Lodovico e gli amatissimi ni-
poti Camilla, Isabella, Maria Teresa e
Guglielmo.- I funerali avranno luogo lunedì 27
febbraio alle ore 14.30 nella chiesetta della Na-
tività di Maria in Thiene.- La tumulazione avverrà
nella tomba di famiglia del cimitero di Vicenza.-
Non fiori ma donazioni all'AIRC - Associazione
Italiana per la Ricerca sul Cancro.
- Thiene - Vicenza, 26 febbraio 2012.
Il giorno 24 febbraio 2012 è mancato all'affet-
to dei suoi cari il
conte
architetto
Clemente di Thiene
Conte di Thiene
si stringono a Giuliana, Giacomo e Francesca e
con immenso dolore lo piangono la sorella Isa-
bella con il marito Gian Carlo Rocco di Torrepa-
dula, i figli Barbara con Ippolito e figli, Marco Al-
fonso con Camilla, Giangiacomo con Elena e
figli, il fratello Gaetano con la moglie Lavinia
Caffarelli e i figli Nicolò, Benedetto, Filippo e Ot-
tavio, le nipoti Giulia con Carlo e figli, Maria Lui-
sa con Nicola e figli.
- Thiene - Vicenza, 26 febbraio 2012.
Benigno e Stefania con Francesco Anna e figli,
Bianca, GianPaolo e Adi partecipano affettuosa-
mente al dolore di Giuliana, Lodovico e Chechi
per la morte del carissimo
Conte
Clemente di Thiene
- Vaprio d'Adda - Venezia, 24 febbraio 2012.
È mancata all'affetto dei suoi cari
Pia Strada ved. Terrevazzi
Ne danno il triste annuncio i figli Massimo e Ser-
gio con le rispettive famiglie.- I funerali avranno
luogo lunedì 27 febbraio alle ore 14 presso la
chiesa parrocchiale San Vittore in Lainate.
- Lainate, 24 febbraio 2012.
Il marito Gianni Tziros, i cognati Lenia, Miki,
Sofia, Tefkros e famiglie annunciano con profon-
do dolore la perdita dell'amatissima
Evelina Lavazza
Un grande ringraziamento a medici e personale
dell'IEO particolarmente alla Professoressa Co-
lombo e alle Dottoresse Parma, Mancari e Gar-
bi.- Al Dottor Cesare Santi va tutta la nostra gra-
titudine per la qualità di vita consentita ad Evelina
col suo assiduo sostegno morale e professiona-
le.- I funerali avranno luogo martedì 28 febbraio
alle ore 14.45 presso la parrocchia di Santa Ma-
ria della Misericordia al Casoretto, Milano.
- Milano, 25 febbraio 2012.
Partecipano al lutto:
– Luciano e Angela Fontana.
Troppo presto ci hai lasciato
Evelina
Ci mancherà l'affetto e l'amicizia che ci hanno
unito.- Adriano, Angela, Carmen, Claudia.
- Milano, 25 febbraio 2012.
Partecipano al lutto:
– Tommaso, Cecilia, Markus.
– Marco, Lucio.
– Gaia, Gabriele.
Il cuore grande e generoso di
Massimo Filippucci
si è fermato.- Lo piangono la moglie, i figli Adria-
na ed Andrea, la nipote Sofia, i fratelli, i cugini,
i cognati, le nipoti, la suocera, tutti i parenti e gli
amici che hanno conosciuto la sua radicata one-
stà, il profondo senso del dovere, l'intelligenza
lucida e acuta che ha dimostrato fino all'ultimo
istante della sua vita.- I funerali avranno luogo
presso la parrocchia di San Mattia Apostolo, via
Renato Fucini n. 285 lunedì 27 febbraio alle ore
10.- Eventuali donazioni all'Associazione Italiana
per la Ricerca sul Cancro.
- Roma, 26 febbraio 2012.
Dopo una vita lunga ed intensa, sostenuta dal-
la fede, ci ha lasciati
Enrica Gellera ved. Savarè
La ricorderanno sempre le figlie Maitè e Gianlisa,
con i nipoti Anna ed Andrea, ed il genero Enrico.
- Milano, 25 febbraio 2012.
Anna, Nicoletta e Francesca con le loro fami-
glie piangono la scomparsa dell'amico di una vita
Giorgio Lucchini
e sono vicine con tanto affetto a Chiara, Filippo,
Carlo, Mario e famiglie.
- Bresso, 24 febbraio 2012.
Dott. Fortunato Capra
Il dono della sua amicizia ha colorato la nostra
vita.- Caterina condividiamo il vuoto lasciato.-
Carla Ballabio, Giorgia e Daniele Ricagni.
- Milano, 25 febbraio 2012.
Giacomo de Marini e tutti i familiari, profon-
damente commossi per le manifestazioni di sim-
patia e affetto manifestate in occasione della
scomparsa di
Franca de Marini Avonzo
esprimono la loro riconoscenza a quanti sono
stati loro vicini in questo momento tristissimo.
- Genova, 26 febbraio 2012.
In occasione del trigesimo di
Maria Giulia Ronzoni
Bernardi
i figli annunciano che si celebrerà il 28 febbraio
2012 ore 18 una Messa nell'Oratorio di San Mat-
teo alla Banchetta, Santa Maria Fulcorina 20.
- Milano, 26 febbraio 2012.
26 febbraio 1985 - 26 febbraio 2012
È sempre vivo nel cuore di Lina il ricordo del
marito
Vito Leandro
- Bovisio Masciago, 26 febbraio 2012.
1976 - 2012
Nel cuore del figlio Pierangelo e dei nipoti Pie-
tro Cecilia Giuseppe vive sempre il ricordo di
Giuseppe Montoli
- Tradate, 26 febbraio 2012.
2009 - 2012
Ing. Aldo Calciati
Sei sempre nei nostri cuori.- La moglie Piera e i
familiari. - Gallarate, 26 febbraio 2012.

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Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012 italia: 515249535254

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Bari Palermo Bologna Firenze Torino Napoli Roma Milano Genova Venezia
IL SOLE LA LUNA
OGGI Sorge alle
Tramonta alle
6:33
17:37
6:44
17:55
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7:14
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7:09
18:03
7:09
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17:51
Nuova
22 feb.
Primo quarto
29 feb.
Piena
8 mar.
Ultimo quarto
15 mar.
LE PREVISIONI
DOMANI MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ
Trento
Trieste
Aosta
Venezia
Milano

Torino

Bologna
Genova

Firenze Ancona

Perugia

Oggi peggiora sul medio e basso Adriatico, al Sud e localmente su Lazio, regioni appenniniche, per il transito di un fronte da Nord con piogge e rovesci
L’Aquila diffusi, anche qualche nevicata in calo fino a 5/800 m la sera e in nottata. Più soleggiato altrove. Domani venti freddi da Nord sul medio e basso Adriatico
e al Sud con temperature in calo ma tempo soleggiato un po' ovunque. Stabile e via via più mite su tutte le regioni verso metà settimana.
ROMA
Campobasso IN EUROPA H
Bari
Correnti fredde dalla Alta
Pressione
Scandinavia raggiungono -5
Potenza
Napoli buona parte dell'Europa Helsinki
centro-orientale con Oslo L
Stoccolma
-1 Bassa
clima invernale e con 0
Pressione
locali nevicate fino a Edimburgo
Copenaghen Kiev
3
bassa quota o in 10
8
9
2
Berlino
pianura, specie sulle Dublino 5 Varsavia
Catanzaro 1
regioni baltiche, Amsterdam Praga
10 Fronte
Cagliari 5 Caldo
nordorientali e su quelle Londra
7 Vienna
danubiane. Nubi e 9
LE TEMPERATURE DI OGGI Parigi 5 Belgrado 5 Ankara
rovesci diffusi anche sul Milano
7
Palermo Bucarest
13 Aosta 13 Genova 17 Roma 16 R. Calabria Mediterraneo centrale e 16
15 Torino 14 Bologna 11 Campobasso 16 Catania sui Balcani, tempo più Roma Tirana Fronte
Barcellona 12 Freddo
16 Milano 14 Firenze 14 Napoli 16 Palermo soleggiato altrove salvo Madrid 16 17 Atene
14 Trento 12 Perugia 15 Bari 15 Alghero
qualche pioggia sulle Lisbona 19 19
regioni occidentali del 18 Tunisi
15 Venezia 12 Ancona 10 Potenza 15 Cagliari Algeri
a cura di Regno Unito. 16 Fronte
13 Trieste 11 L’Aquila 14 Cata 14 Olbi 16
Occluso

VENTO MARE
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia Debole Moderato Forte Molto forte Calmo Mosso Agitato
ASIA AUSTRALIA NORD AMERICA SUD AMERICA AFRICA
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA Caracas Casablanca
4 2 Bogotà Il Cairo
min max min max min max min max min max Pechino
24 17
Seul 13
Ancona 2 15 S Campobasso 3 13 S L’Aquila 2 13 S Parma 2 18 S Roma 4 18 S 21
Tokyo Lima
Aosta 5 15 S Catania 3 16 S Lecce 8 18 S Perugia -1 17 S Torino 4 20 S 8
Delhi Shanghai 4 24 29
Bari 6 17 S Crotone 10 19 S Messina 12 16 S Pescara 2 19 S Trento 2 22 N -1 5 29 Nairobi
Vancouver 4 Rio Lagos
Bologna 4 18 S Cuneo 1 17 S Milano 8 20 S Pisa 0 15 N Trieste 4 14 S Bangkok 31 de Janeiro
34 Giacarta Chicago 29
Bolzano 2 22 N Firenze 8 14 N Napoli 7 15 N Potenza 3 13 S Udine 3 15 C Santiago Buenos Aires Luanda
30 San Francisco 14
Brescia 6 18 S Genova 12 13 N Olbia 4 17 S R. Calabria 12 16 S Venezia 1 15 S New York 25 30
Los Angeles
Cagliari 5 18 S Imperia 10 11 N Palermo 9 14 N Rimini 2 16 S Verona 4 16 S 4
17 19
S = Sereno P = Pioggia N = Nuvoloso T = Temporale C = Coperto V = Neve R = Rovesci B = Nebbia 23 Sydney 26 Città del Capo
Città del Messico

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Come si gioca Lotto 10eLotto I numeri vincenti
6 3 7 2 Bisogna riempire la Estrazioni di sabato 25 febbraio 2 7 11 13 17 21 26 33 38 46 I più letti
Serie A
I gol delle partite Il sondaggio
griglia in modo che
1 4 ogni riga, colonna e
BARI 13 2 76 73 53 49 50 54 67 73 76 77 80 84 88 Gli highlights del campionato Il tuo Oscar
CAGLIARI 33 88 49 3 24 Superenalotto Combinazione vincente (e della serie B).
2 3 5 riquadro contengano
FIRENZE 73 17 76 89 24
Da Meryl
una sola volta i 14 30 64 75 79 89 Il precetto 2.0 Streep
8 2 numeri da 1 a 9 GENOVA 11 84 67 48 46 31 numero Jolly 11 numero Superstar No Twitter in Quaresima a Clooney:
MILANO 7 84 77 32 58 Jackpot indicativo prossimo concorso: 68.000.000,00 L’idea del parroco di un scegli
6 3 2 7 LA SOLUZIONE DI IERI
Ai 6: nessuno Ai 4: 463,63 Ai 3 stella: 2.315,00 1 Dalla pistola di via De Amicis a Palazzo
Marino: la vicenda di Maurizio Azzolini. comune fiorentino: «Riflettere il tuo Oscar per
3 4 5 8 6 9 1 2 7 NAPOLI 80 50 54 1 73 23,15 Ai 2 stella: 100,00
nessuno Ai 3:
9 5 6 1 9 2 7 3 8 5 4
PALERMO 21 26 31 84 1
Ai 5+:
Ai 5:
Ai 5 stella: nessuno Agli 1 stella:
93.410,06 Ai 4 stella: 46.363,00 Agli 0 stella:
10,00
5,00 2 Processo Mills, Silvio Berlusconi prosciolto per
prescrizione. Niente giudizio per l’ex premier.
per staccare la spina». ogni categoria
5 Puzzles by Pappocom

7 8 2 1 5 4 3 9 6
di premio.
4 7 1 5 6 8 7 9 2 4 3 1 ROMA 84 38 45 61 46 Lotto Svizzero
3 Motociclismo: muore in Australia un giovane Video
9 2 1 3 4 8 6 7 5
TORINO 38 80 61 39 58 pilota in una gara che precedeva la Superbike. Moto, muore in gara
9 8 4 7 3 6 1 5 2 8 9 6 7 13 22 23 32 Incidente fatale a Phillip
1
2
3
9
6
4
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VENEZIA 46 77 32 73 8 Joker 204839 4 Anna Wintour sgrida una giornalista italiana
durante le sfilate di moda: «Spegni il cellulare». Island per McIntyre: aveva
6 5 7 3 NAZIONALE 13 90 58 67 55
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La Villa ride Billy Crystal 6.30 UNOMATTINA IN

FAMIGLIA. Attualità
Ragazzi
9.25 VICTORIOUS. Telefilm
SENZA SAPERLO.
10.05 KINGDOM. Telefilm
TESORO. Doc.
9.10 MAGNIFICA ITALIA.
8.50 LE FRONTIERE DELLO
SPIRITO. Attualità
10.55 POWER RANGERS
SAMURAI . Telefilm
Motociclismo
(Diretta)
SUPERSTAR. Telefilm
12.00 I SOLITI IDIOTI.
Nel programma: Tg 10.10 RAGAZZI C’È 10.55 TGR ESTOVEST. Documentario 9.40 TGCOM. 11.25 YU GI OH! Cartoni 6.25 TG LA7.: Meteo; 13.00 FLASH PRANK.
sulle diversità e gli Oscar 1 (7.00, 8.00, 9.00)
9.30 TG 1 L.I.S.
VOYAGER! Ragazzi
10.50 A COME AVVENTURA.
Attualità
11.15 TGR MEDITERRANEO.
10.00 SANTA MESSA. Rel.
11.00 PIANETA MARE.
10.00 GRANDE FRATELLO.
Reality
11.50 GAIKING. Cartoni
12.15 MALEDETTI
Oroscopo; Traffico
6.55 MOVIE FLASH. Att.
14.00 FILM HACKERS.
16.05 FRIENDZONE: AMICI
9.35 EASY DRIVER. Documenti Reportage Attualità 10.15 FILM ONLY YOU - SCARAFAGGI. Cartoni 7.00 OMNIBUS. Attualità.: O FIDANZATI?
Attualità 11.30 MEZZOGIORNO IN 11.40 TGR REGIONEUROPA. 11.25 ANTEPRIMA TG 4. AMORE A PRIMA 12.25 STUDIO APERTO. Tg La7 17.05 FRIENDZONE: AMICI
10.00 LINEA VERDE FAMIGLIA. Varietà Attualità 11.30 TG 4 - METEO VISTA. (Commedia, 13.00 GUIDA AL 10.00 FILM NOI SIAMO DUE O FIDANZATI?
ORIZZONTI. Attualità 13.00 TG 2 GIORNO. 12.00 TG 3. TG3 PERSONE. 12.00 MELAVERDE. Usa, 1994) CAMPIONATO. Rub. EVASI. (Commedia, 18.05 FRIENDZONE: AMICI
10.30 A SUA IMMAGINE. 13.30 TG 2 MOTORI. METEO 3. Attualità 13.00 TG 5. METEO 14.00 FILM L’ODISSEA. Italia/Spagna, O FIDANZATI?
Attualità Attualità 12.25 TELECAMERE. Att. 13.20 PIANETA MARE. 13.40 GRANDE FRATELLO. (Mitologico, 1959). 19.00 MTV NEWS.
10.55 SANTA MESSA. Rel. 13.40 METEO 2. 12.55 PRIMA DELLA Attualità Reality Gb/Germania/Grecia 11.45 TI CI PORTO IO. Att. 19.05 DIARIO DI UNA NERD
12.00 RECITA 13.45 QUELLI CHE PRIMA. Musica 14.00 DONNAVVENTURA. 14.00 FILM LA NEBBIA /Italia/Usa, 1997). : 13.30 TG LA7. SUPERSTAR. Telefilm
DELL’ANGELUS. Rel. ASPETTANO... Talk 13.25 IL CAPITALE DI Attualità D’IRLANDA. Tgcom; Meteo 14.05 MAMMAMIA CHE 19.30 DIARIO DI UNA NERD
12.20 LINEA VERDE. show PHILIPPE DAVERIO. 15.05 FILM QUESTO PAZZO (Drammatico, 16.25 FILM FREE WILLY 2. DOMENICA. Varietà SUPERSTAR. Telefilm
Documenti 15.40 QUELLI CHE IL Attualità SENTIMENTO. Germania, 2007). (Avventura, Usa, 15.10 SUPERBIKE: Gara 1 20.00 I SOLITI IDIOTI.
Purtroppo, ultima puntata per Già stasera alle 11 parte la 13.30 TELEGIORNALE. CALCIO. Varietà. Con 14.00 TG R. TG R METEO. (Commedia, Usa, Regia di Andi 1995). Regia di e Gara 2. Motoc. 20.30 I SOLITI IDIOTI.
il programma comico al magica diretta da Los TG1 FOCUS. Attualità Victoria Cabello 14.15 TG 3. 1997): Tgcom; Meteo Niessner. Con Dwight H. Little. (Replica) 20.55 MTV NEWS.
femminile di Debora Villa Angeles anche se solo a notte 14.00 DOMENICA IN - 17.05 TG 2 L.I.S. 14.30 IN 1/2 H. Attualità 17.05 FILM WALKER TEXAS Reiner Schöne, Con Jason James 17.10 MOVIE FLASH. Att. 21.00 TEENAGER IN CRISI
L’ARENA. Varietà. METEO 2. 15.00 TG3 L.I.S. RANGER: PROCESSO Hendrik Duryn, Richter, Michael 17.15 FILM I PICARI. DI PESO. Varietà
(foto). Stasera si parla di fonda verranno consegnate le
Con Massimo Giletti 17.10 STADIO SPRINT. 15.05 ALLE FALDE DEL INFUOCATO. (Azione, Kerstin Gahte. Nel Madsen, August (Commedia, Italia,
diversità. Partendo dalle statuette. Grande attesa CHE TEMPO FA. Rubrica sportiva. KILIMANGIARO. Usa, 2005): Tgcom; programma: Tgcom; Schellenberg. Nel 1987). Regia di
polemiche sulla cittadinanza
ai figli degli immigrati, lo
anche per il Red Carpet tra
divi, star scintillanti e abiti
16.30 TG 1.
16.35 DOMENICA IN - COSÌ
Con Enrico Varriale
18.00 90° MINUTO. Rubrica
Attualità
17.55 PER UN PUGNO DI
Meteo
18.50 ANTEPRIMA TG 4.
Meteo 5
16.05 DOMENICA 5.
programma: Tgcom;
Meteo
Mario Monicelli.
Con Giancarlo
Deejay TV
scrittore Erri De Luca si glamour (con possibilità per È LA VITA. Varietà sportiva. Con LIBRI. Varietà 18.55 TG 4 - METEO Varietài 18.10 BUGS BUNNY. Giannini, Enrico
18.50 L’EREDITÀ. Quiz. Franco Lauro 18.55 METEO 3. 19.35 TEMPESTA D’AMORE. 18.50 THE MONEY DROP. 18.30 STUDIO APERTO. Montesano, Vittorio 13.00 BELIEVERS WINTER.
sofferma sul concetto di tutti gli spettatori di 13.30 ROCK DEEJAY.
Con Carlo Conti 19.35 LASKO. Telefilm 19.00 TG 3 TG R TG R METEO. Soap Opera Quiz 19.00 MR. BEAN. Telefilm Gassman.
accoglienza, sul problema commentare in diretta, via SERA 13.55 DEEJAY TG.
dell’esclusione sociale degli Twitter). Poi via alla vera 20.00 TELEGIORNALE. 20.30 TG 2 20.30. 20.00 BLOB. Attualità 21.30 FILM CHANGELING. 20.00 TG 5. METEO 19.40 FILM HONEY. 20.00 TG LA7. 14.00 FINO ALLA FINE DEL
stranieri, e sul rischio di serata dal Kodak Theatre 20.35 RAI SPORT - 5’ DI 21.00 N.C.I.S. Telefilm 20.10 CHE TEMPO CHE FA. (Drammatico, Usa, 20.40 PAPERISSIMA (Comm., Usa, 20.30 IN ONDA. Talk show MONDO.
RECUPERO. Rubrica 21.45 CHARLIE’S ANGELS. Talk show 2008). Regia di SPRINT. Varietà 2003). Regia di Billy 21.30 FILM LA RAPINA. 15.00 DEEJAY HITS.
escludere anche i loro figli dal anche quest’anno condotta sportiva Telefilm. Con Annie 21.30 PRESA DIRETTA. Clint Eastwood. Con 21.30 FILM LA FIDANZATA Woodruff. Con (Azione, Usa, 2001). 15.55 DEEJAY TG.
nostro futuro. Interviene da Billy Crystal (foto) che 20.40 AFFARI TUOI. Ilonzeh, Minka Attualità Angelina Jolie, John DI PAPÀ. (Comm, It, Jessica Alba : Regia di Demian 16.00 BEST OF POPCAKE.
anche Eva Robin's che — accompagnerà il pubblico Varietà. Con Max Kelly, Rachael 23.35 TG 3. Malkovich, Michael 2008). Regia di Tgcom; Meteo Lichtenstein. Con 17.30 DEEJAY HITS.
partendo dalla propria alla scoperta dei vincitori Giusti Taylor 23.45 TG REGIONE. Kelly. : Tgcom; Enrico Oldoini. Con 21.30 CHIAMBRETTI Kurt Russell, Kevin 18.00 BEST OF VIA
21.30 WALTER CHIARI. FINO 22.35 LA DOMENICA 23.50 LILIT - IN UN MONDO Meteo M. Boldi, S. Ventura, SUNDAY SHOW - LA Costner, Courteney MASSENA 2. Serie
condizione di persona dell’84esima edizione degli ALL’ULTIMA RISATA. SPORTIVA. Rubrica MIGLIORE. Varietà. 0.15 I BELLISSIMI DI RETE E. Canalis. : Tgcom; MUZIKA STA Cox. 18.55 DEEJAY TG.
«mista», maschile e femminile Academy Awards. Grandi Miniserie sportiva Con Debora Villa 4. Attualità Meteo 5 CAMBIANDO. Var.. 23.50 TG LA7. 19.00 LE NOVE VITE DI
insieme —- analizza cosa sfide: il film di Scorsese Hugo TG1 60 SECONDI. 1.00 TG 2. 0.50 TG 3. METEO 3. 0.20 FILM PARLA CON LEI. 23.30 TERRA! Reportage 0.20 CONTROCAMPO - 23.55 TG LA7 SPORT. CHLOE KING. Telefilm
significa accettare se stessi e Cabret e il retrò The Artist; 23.30 SPECIALE TG 1. 1.20 SORGENTE DI VITA. 1.00 TELECAMERE. (Drammatico, 0.30 TG 5 NOTTE. METEO LINEA NOTTE. Rubr. 24.00 FILM ULTIMO TANGO 20.00 LINCOLN HEIGHTS.
farsi accettare. Brad Pitt e George Clooney. Attualità Attualità Attualità Spagna, 2002). 1.00 PAPERISSIMA 1.35 POKER1MANIA. A PARIGI. (Dramm., 21.00 SPECIALE GRANDE
0.35 TG 1 NOTTE. 1.50 METEO 2. 1.50 FUORI ORARIO. COSE Regia di Pedro SPRINT. Varietà Varietà Francia/Italia, DA 30 ANNI.
Lilit La Notte degli Oscar CHE TEMPO FA. 1.55 APPUNTAMENTO AL (MAI) VISTE. Almodóvar. Con 1.30 FILM COLPO DI 2.25 FILM AMNÈSIA. 1972). Regia di B. DATI DI PROGRAMMAZIONE
1.00 APPLAUSI. Attualità CINEMA. Attualità Attualità Javier Cámara FULMINE. (Drammatico, Italia) Bertolucci FORNITI DA COMPUTIME
Rai3, ore 23.50 Sky Cinema 1, ore 22.55

Film e programmi
Jolie madre «folle» Sharon Stone
per Eastwood con Chiambretti

Rai4 Rai5 Rai Rai Rai Class Boing La7d

Il figlio di Christine (Angelina
Jolie, foto) scompare. Dopo 5
mesi la polizia lo ritrova, ma il
ragazzo non è suo figlio. La
fanno passare per pazza. Di
Clint Eastwood.
Changeling
Rete4, ore 21.30
Alessio Boni
è Walter Chiari
Alessio Boni nei panni di
Walter Chiari nella fiction
sulla vita dell’attore. Nel cast
anche Bianca Guaccero e
Dajana Roncione.
Walter Chiari. Fino
all’ultima risata
Raiuno, ore 21.30
rai.it
6.20 MADDECHEAÒ.
Sharon Stone (foto) si collega Varietà
6.30 LA SITUAZIONE
da Hollywood per un’intervista COMICA. Varietà
esclusiva con Piero 6.50 LOST. Serie
Chiambretti. Ospiti Emma 7.35 DEAD ZONE V. Serie
8.15 BATTLESTAR
Marrone, Madalina Ghenea, GALACTICA. Serie
Vittorio Sgarbi, Italo Bocchino. 9.00 SANCTUARY II. Serie
9.50 SANCTUARY III. Serie
Chiambretti Sunday show
10.40 MADOKA MAGICA.
Italia 1, ore 21.30 Cartoni
11.05 ANO HANA. Cartoni
11.30 ANO HANA. Cartoni
11.55 FILM DIAMOND
Streep e Hoffman DOGS.
13.25 STREGHE. Serie
divorziano 14.15 FILM CASH - PAGA O
MUORI.
15.55 FILM LA GUERRA DEI
Meryl Streep lascia il marito DINOSAURI.
Dustin Hoffman e il figlio. Poi 17.25 BROTHERS AND
SISTERS IV. Serie
cambia idea e chiede 18.10 HAVEN. Serie
l’affidamento del bambino. 18.55 THE CLEANER II.
Finisce in una battaglia Serie
19.40 FLASHPOINT. Cartoni
legale durissima. 20.25 FLASHPOINT. Serie
Kramer contro Kramer 21.10 FILM GOOD DAY FOR
Iris, ore 21.01 IT. (Thriller)
rai.it
Storia rai.it
Movie rai.it
Gulp rai.it
Tv Msnbc
class.it boingtv.it la7.it
6.30 CASE MAI VISTE. 19.55 DA QUI - LA CATENA 13.35 FILM LA FINESTRA DI 19.00 SUMMER IN 11.00 FILM LA LUNA NEL 17.25 GENERATOR REX. 14.45 MOVIE FLASH.
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12.20 CASE MAI VISTE. 22.00 DIXIT MONDO - GLI BELLAVISTA. (M.I.) III. Telefilm 19.25 LAW&ORDER. MONDO DI GUMBALL. 20.45 SHOW MUST GO
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SHOW. Attualità GUEVARA. 22.45 FILM ZATOICHI. 22.40 LOLA E VIRGINIA. 22.55 DOCTOR 2+. Attualità PAPÀ. ATTRAZIONI. Varietà
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DORMIRE DA VOI? Attualità 2009-2010. Attualità 15.04 FILM EVA CONTRO WHISPERER. Doc. Reality 20.30 I PASSI DEL SILENZIO
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21.15 FILM L’ULTIMA 21.00 IL COMMISSARIO 20.25 LE GRANDI ZIVAGO. 21.20 THE X FACTOR USA - 19.35 EXTREME 23.00 EFFETTO NOTTE:
IMPERATRICE.
MANARA. Telefilm AVVENTURE DI BERT 21.01 FILM KRAMER AUDIZIONI. Varietà MAKEOVER HOME DENTRO IL CINEMA.
(Documentario). 22.00 IL COMMISSARIO E ERNIE. Cartoni CONTRO KRAMER. 22.55 SPARTACUS: SANGUE EDITION. 23.40 RETROSCENA I
22.50 SPECIALE COOL MANARA. 20.30 DIXILAND. Cartoni 22.49 FILM IL DELITTO E SABBIA. Telefilm 21.10 FILM L’ISOLA DEI SEGRETI DEL
TOUR WEEKEND. Telefilm 20.35 LULU BRUM BRUM. FITZGERALD. 24.00 SKY TG24 NOTTE. SOGNI. TEATRO.

Codice cliente:
Corriere della Sera Domenica 26 Febbraio 2012
Pay Tv
Film
e programmi
Sua Maestà Firth
è balbuziente
La storia, vera, della balbuzie,
vinta grazie all’esercizio, di re
Giorgio VI d’Inghilterra (Colin
Firth, foto) che ha vinto 4 premi
Oscar (tra cui miglior film e
miglior regia).
Il discorso del re
Sky Cinema 1, ore 21
Elijah Wood
distrugge l’anello
Da Tolkien. Frodo (Elijah Wood,
foto) e Sam, accompagnati
dall’infido Gollum, si avvicinano
al Monte Fato, dove devono
distruggere l’anello.
Il signore degli anelli - Il
ritorno del re
Sky Cinema Max, ore 21
Witherspoon
stilista innamorata
Una stilista (Reese Witherspoon,
foto) decide di andare a New
York per cercare fortuna. Qui
conosce uno dei più ammirati
scapoli (Patrick Dempsey).
Tutta colpa dell’amore - Sweet
Home Alabama
Sky Cinema passion, ore 21
Winslet e Carrey
estirpano i ricordi
Clementine e Joel (Kate Winslet
e Jim Carrey) si amano, ma
quando il loro legame finisce,
decidono di farsi estirpare dalla
memoria i ricordi comuni per
evitare sofferenze.
Se mi lasci ti cancello
Cult, ore 21
Sky
Cinema
14.35 SHREK 2 Nel sequel dell’orco verde
più famoso del cinema, arriva anche
il delizioso gatto con gli stivali. Due
candidature agli Oscar. Sky Cinema
Family
15.00 AMORE SENZA CONFINI - BEYOND
BORDERS A. Jolie è Sarah Jordan,
una borghese che sposa la causa
umanitaria del dottor Callahan
attraverso l’Africa, la Cambogia e la
Cecenia. Sky Cinema Passion HD
16.55 LA VITA È MERAVIGLIOSA
Capolavoro di F. Capra, interpretato
da J. Stewart e ambientato durante
la vigilia di Natale. Cinque
Nominations. MGM
17.10 UN GIORNO PER CASO Lei
architetto (M. Pfeiffer), lui giornalista
(G. Clooney), divorziati e con prole.
Dopo un iniziale odio, scocca la
scintilla. Sky Cinema Passion HD
18.45 THE FIGHTER Mickey Ward diventa
un campione di pugilato lottando
anche contro l’oppressione della sua
famiglia. Due Premi Oscar (C. Bale e
M. Leo). Sky Cinema 1 HD
19.00 QUATTRO MATRIMONI E UN
FUNERALE Film britannico di
maggiore successo internazionale
dell’ultimo ventennio: più di 130
milioni di dollari d’incasso.
Protagonista H. Grant. Sky Cinema
Passion HD
19.05 IL GRANDE SONNO Humphrey
Serie Tv
14.00 JESSIE Disney Channel
15.25 ANUBIS Nickelodeon
16.20 NATURALLY SADIE Rai Gulp
17.35 SCUOLA DI SPIE (M.I.) III Rai
Gulp
18.35 SUPER NINJA Nickelodeon
VICTORIOUS I Rai Gulp
19.40 BOB’S BURGERS Fox HD
20.30 I SIMPSON Fox HD
21.00 LAW & ORDER: CRIMINAL INTENT
Fox Crime HD
21.50 BOB’S BURGERS Fox HD
22.10 CYBERGIRL Disney Channel
22.45 HOMELAND - CACCIA ALLA SPIA
Fox HD
22.50 VICTORIOUS Nickelodeon
23.00 I BORGIA Sky Uno
23.05 LOLA E VIRGINIA Rai Gulp
23.15 BIG TIME RUSH Nickelodeon
Mediaset Premium
7.50 HAMBURG DISTRETTO 21 IV.
Telefilm STEEL
7.57 CHANTE! II. Telefilm MYA
8.00 LOLITA. Film Studio Universal
8.07 I PILASTRI DELLA TERRA.
Miniserie JOI
8.27 CHANTE! II. Telefilm MYA
8.45 R.I.S. 3 DELITTI IMPERFETTI.
Telefilm STEEL
9.20 STEP UP. Film MYA
Bogart è Philip Marlowe, un
investigatore privato. Dirige H.
Hawks. MGM
21.00 GENTE COMUNE Prima regia per R.
Redford. Quattro Oscar: film, regia,
sceneggiatura non originale e attore
non protagonista. MGM
IL DISCORSO DEL RE Il film sulla
storia, vera, della balbuzie di Re
Giorgio VI d’Inghilterra vinse 4 premi
Oscar (tra cui miglior film e miglior
regia). Sky Cinema 1 HD
IL PONTE SUL FIUME KWAI Sette
Oscar: miglior film, regia, A. Guinness
attore non protagonista, fotografia,
montaggio, musica (celebre “Colonel
Bogey”) e sceneggiatura. Sky
Cinema Classics
DETECTIVE A 2 RUOTE Un agente
sotto copertura si infiltra in un liceo
privato, per smascherare un traffico
di auto rubate. Dirige nel 2005 M.
Siega. Sky Cinema Family
IL SIGNORE DEGLI ANELLI - IL
RITORNO DEL RE Terzo e ultimo
film sulle avventure degli Hobbit.
Frodo (E. Wood,) e Sam, con Gollum,
vanno al Monte Fato, per distruggere
l’Anello. Sky Cinema Max HD
TUTTA COLPA DELL’AMORE Una
stilista newyorkese (R. Witherspoon),
prima di risposarsi, deve mettere in
ordine il suo passato in Alabama.
Sky Cinema Passion HD
Intrattenimento
14.00 NON DITELO ALLA SPOSA! USA LEI
15.10 SIMONA GOES TO HOLLYWOOD
Sky Uno
16.15 CASH & CARI - TESORI IN
SOFFITTA Fox Life
17.00 THE X FACTOR USA - BOOT CAMP
Sky Uno
18.40 INTOUR Disney Channel
19.10 CAMBIO CUOCO LEI
20.00 TESORO, SALVIAMO I RAGAZZI!
Fox Life
21.00 WORLDS SHORTEST CELEBRITY
MARRIAGES E!
22.00 INTOUR Disney Channel
24.00 SIMONA GOES TO HOLLYWOOD
Sky Uno
0.20 SERATISSIMA - I ROBINSON K2
JUNIOR MASTERCHEF AUSTRALIA
Sky Uno
10.01 ROYAL PAINS II. Telefilm JOI
10.23 MASCHI CONTRO FEMMINE. Film
Premium Cinema
10.45 MOONLIGHT I. Telefilm STEEL
11.37 JOI ON AIR ‘12. Show JOI
11.49 LEVERAGE IV. Telefilm JOI
12.07 PRETTY LITTLE LIARS II. Telefilm
MYA
12.14 L’AMORE NON VA IN VACANZA.
Film Premium Cinema
italia: 515249535254
21.10 CHICAGO Anni Venti: Roxie Hart
aspira a evadere dalla vita monotona
seguendo le orme di Velma Kelly,
un’artista di vaudeville. Musical con
R. Gere. Sky Cinema Hits HD
22.40 LE NUOVE AVVENTURE DI PIPPI
CALZELUNGHE Utilizzando i suoi poteri
magici Pippi s’imbarca verso i lontani
mari del Sud. Dal libro per l’infanzia di
Astrid Lindgren. Sky Cinema Family
22.55 L’AMANTE Indocina, 1920. Una
giovane ragazza di origine francese
diviene l’amante di un uomo maturo.
Solo sesso o anche amore? Sky
Cinema Passion HD
23.10 CHE BOTTE SE INCONTRI GLI ORSI
Un ex-giocatore di baseball (W.
Matthau) si lascia convincere ad
allenare una disastrata squadra di
ragazzini. MGM
23.45 BEN HUR Colossal costato circa
venti milioni di dollari, vincitore di 11
Oscar. L’amicizia tra il centurione
Messala e il giudeo Ben Hur (C.
Heston). Sky Cinema Classics
0.45 I RAGAZZI DI TIMPELBACH Nel
villaggio di Timpelbach gli adulti si
allontanano e un gruppo di piccoli
teppisti, guidati da Oscar, crea il
panico. Sky Cinema Family
0.55 PARADISE, TEXAS L’attore Mack
Cameron si trova davanti a un bivio:
scegliere tra salvare il suo matrimonio
e inseguire la sua carriera. MGM
Ragazzi
18.00 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
19.30 IL LIBRO DELLA GIUNGLA
Boomerang
20.05 ADVENTURE TIME Cartoon
Network
21.00 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
DUE FANTAGENITORI K2
LOVELY COMPLEX Rai Gulp
21.05 SPONGEBOB Nickelodeon
21.10 LA PANTERA ROSA & CO.
Boomerang
21.20 HERO: 108 Cartoon Network
21.25 I FANTAEROI K2
LOVELY COMPLEX Rai Gulp
21.30 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids
DUE FANTAGENITORI Nickelodeon
21.40 THE GARFIELD SHOW Boomerang
21.45 VIRUS ATTACK Cartoon Network
21.55 DUE FANTAGENITORI Nickelodeon
12.20 ROOKIE BLUE I. Telefilm STEEL
14.21 E.R. - MEDICI IN PRIMA LINEA
VIII. Telefilm JOI
14.45 COVERT AFFAIRS II. Telefilm MYA
14.50 MANHATTAN. Film Studio
Universal
15.15 E.R. - MEDICI IN PRIMA LINEA
VIII. Telefilm JOI
15.40 CLOSE TO HOME I - GIUSTIZIA AD
OGNI COSTO. Telefilm MYA
Sport
14.00 SALTO CON GLI SCI: HS 225
Campionato del Mondo. Diretta
Eurosport
15.00 ATLETICA LEGGERA: 2ª GIORNATA
Campionati Assoluti Indoor. Diretta
RaiSport 1
16.00 RUGBY: SCOZIA - FRANCIA Torneo
Sei Nazioni. Diretta Sky Sport 2 HD
17.00 CALCIO: BREST - MARSIGLIA
Ligue 1. Diretta Sport Italia
18.00 VELA: PARTENZA. EP. 1 Transat
Jacques Vabre Yacht & Sail
19.45 RUGBY: INGHILTERRA - GALLES
Torneo Sei Nazioni Sky Sport 2 HD
20.15 VELA: MINI TRANSAT Yacht &
Sail
20.30 PUGILATO: PESI MASSIMI Bigger’s
Better Eurosport
BASKET: VENEZIA - PESARO Serie
A. Diretta RaiSport 1
20.40 CALCIO: NAPOLI - INTER Serie A.
Diretta Sky Sport 1 HD
21.00 CALCIO: MANCHESTER UTD -
AJAX Europa League Sport Italia
21.15 BASKET: NBA ALL STAR
SATURDAY NIGHT 2012 Sky
Sport 2 HD
22.15 RUGBY: SCOZIA - FRANCIA Torneo
Sei Nazioni Sky Sport 2 HD
22.45 VELA: EP. 24 America’s Cup World
Series Yacht & Sail
23.00 CALCIO: GLI ANNI 2000, 2ª PARTE
I Grandi Gol del Calcio Europeo
ESPN
Documentari
13.00 MARCHIO DI FABBRICA Discovery
Channel HD
14.05 MALATTIE MISTERIOSE Discovery
Science
15.00 CURIOSITY Discovery Channel HD
16.00 LA FORZA DEGLI ELEMENTI
National Geographic
17.00 DANGER ON THE BEACH Yacht &
Sail
18.00 MEGAFABBRICHE - ILLY National
Geographic
19.00 TOP GEAR Discovery Channel HD
20.00 ESPN FILMS ESPN
21.30 SHARK GORDON Yacht & Sail
22.00 CURIOSITY Discovery Channel HD
TYSON NUDO E CRUDO ESPN
22.05 MALATTIE MISTERIOSE Discovery
Science
22.30 TYSON NUDO E CRUDO ESPN
16.03 E.R. - MEDICI IN PRIMA LINEA
VIII. Telefilm JOI
16.30 UNDER THE INFLUENCE. Show
Studio Universal
17.38 GREY’S ANATOMY VI. Telefilm MYA
18.34 LE REGOLE DEL GIOCO. Film
Premium Cinema
19.21 GREY’S ANATOMY VI. Telefilm MYA
19.33 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.
Telefilm JOI
71
Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso
Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv
A fil di rete
di Aldo Grasso
Il post Piero Angela
e le «prove estreme»
S
iamo nel post Piero Angela. Da quando la televi-
sione satellitare e il digitale terrestre hanno dif-
fuso anche in Italia i più importanti canali tema-
tici dedicati alla natura e alla scienza, da Nat
Geo a Bbc Knowledge, la tv generalista è stata
costretta a inventarsi nuovi modi di affrontare la divulga-
zione di questi temi e a cercare nuove idee per confezio-
nare i documentari importati da enti prestigiosi come
BBC e National Geographic,
che i canali pay offrono or-
Vincitori e vinti mai senza mediazione. Tra
questi esperimenti c’è «Na-
Paola nuk – Prove d’avventura»
Cortellesi (Raitre, venerdì, ore 21.10).
Paola L’idea in realtà non è poi
Cortellesi così nuova: il documentarista
batte Paola Davide Demichelis
Perego. Vince la («Geo&Geo», «Alle falde del
serata prefestiva Kilimangiaro» e molti altri
Canale 5, con i comici progetti) e l’attrice e comica
di Zelig in onda dagli
Caterina Guzzanti si godono
Arcimboldi: per la
coppia Bisio & un viaggio tra i paesaggi moz-
Cortellesi ci sono zafiato della Nuova Zelanda,
5.050.000 spettatori, all’insegna di prove «estre-
pari al 20% di share. me» (parapendio, discesa di
rapide e cascate, lunghe pas-
seggiate in mountain bike,
Paola scalate di pareti rocciose) con
Perego la scusa di presentare i docu-
Sfide del mentari di National Geo-
venerdì: graphic su fauna e flora che
Perego costituiscono il fulcro della
superata da trasmissione.
Cortellesi. Raiuno L’impostazione è simile a
punta sullo show quella di «Wild» su Italia 1,
«Attenti a quei due: mentre le differenze tra i due
la sfida». Seguono in programmi rispecchiano mol-
prime time 4.104.000 to bene le identità dei due ca-
spettatori, pari al nali: là a fare da trait d’union
16% di share. alla selezione delle immagini
c’è la presenza scenica e la
pronuncia inconfondibile di
Fiammetta Cicogna, qui l’ironia radical della Guzzanti,
specchio perfetto del modello Raitre.
L’intento dichiarato di «Nanuk» è quello di abbinare
la scienza a un approccio divertito, mischiando ironia e
adrenalina e costruendo i lanci dei documentari sui sipa-
rietti comici tra i due conduttori, che giocano sui ruoli
del maschio coraggioso e della femmina impaurita. Dicia-
mo che l’esperimento è riuscito a metà, Demichelis è un
po’ rigido e la Guzzanti, che resta molto brava, fa quello
che può entro i limiti pedagogici del programma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
19.35 ENTERPRISE IV. Telefilm STEEL 21.15 SMASH. Telefilm MYA
20.06 MYA MAG. Rubrica MYA 21.15 LA FEBBRE DEL SABATO SERA.
20.22 ROYAL PAINS II. Telefilm JOI Film Studio Universal
20.22 GREY’S ANATOMY VI. Telefilm MYA 23.15 FRINGE III. Telefilm STEEL
20.25 ENTERPRISE IV. Telefilm STEEL 23.18 TROY. Film JOI
20.40 WHO DO YOU THINK YOU ARE?. 23.20 VIAGGIO NEL CINEMA AMERICANO.
Documentario Studio Universal Show Studio Universal
21.15 FACCIO UN SALTO ALL’AVANA. 23.51 CLOSE TO HOME I - GIUSTIZIA AD
Film Premium Cinema OGNI COSTO. Telefilm MYA
21.15 V I. Telefilm JOI 24.00 FRINGE III. Telefilm STEEL
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72 italia: 515249535254 Domenica 26 Febbraio 2012 Corriere della Sera