Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ALLARGAMENTO DELL’UE
Dichiarazione Schuman 9-5-1950
«Questa proposta, mettendo in comune le produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità, le cui decisioni
saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, costituirà il primo nucleo concreto di
una Federazione europea indispensabile al mantenimento della pace.»
La differenza principale tra la procedura di ammissione disciplinata dal T.CECA (art.98) e quella disciplinata dal
TCEE (art.237) riguardava: a chi competeva definire le condizioni di ammissione.
Primo allargamento
• Decisione di natura politica – coinvolgimento delle massime istanze politiche
• Adesione alle tre Comunità
• No adesione selettiva, no riserve (ma possibili deroghe)
• Periodi transitori per facilitare l’applicazione dell’acquis nei nuovi membri
• Trattato di adesione unico per tutti gli Stati coinvolti
- Mancata ratifica Norvegia
Conclusioni della Presidenza, Consiglio europeo di Copenaghen del 21-22 giugno 1993 (C&M, 246)
«Il Consiglio europeo ha dato l’accordo, in data odierna, affinché i paesi associati dell’Europa centrale e orientale
che lo desiderano diventino membri dell’Unione europea. L’adesione avrà luogo non appena un paese associato
sarà in grado di assumere gli obblighi connessi adempiendo le condizioni economiche e politiche richieste.
L’appartenenza all’Unione richiede che il paese candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che
garantisca la democrazia, il principio di legalità, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze,
l’esistenza di una economia di mercato funzionante nonché la capacità di rispondere alle pressioni concorrenziali
e alle forze di mercato all’interno dell’Unione.
Presuppone anche la capacità di assumersi gli obblighi di tale appartenenza, inclusa l’adesione agli obiettivi di
un’Unione politica, economica e monetaria.
La capacità dell’Unione di assorbire nuovi membri, mantenendo allo stesso tempo inalterato il ritmo
dell’integrazione europea, riveste parimenti grande importanza, nell’interesse generale dell’Unione e dei paesi
candidati.»
Art. 6, paragrafo 1:
L'Unione si fonda sui principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e
dello stato di diritto, principi che sono comuni agli Stati membri.
• Il RU continua ad essere vincolato dal diritto dell’Unione europea per un periodo transitorio che si estende fino
a 31-12-2020: art. 126 (estendibile di 1-2 anni, se così avesse deciso il Comitato misto entro 1-7-2020: art. 132)
- Diritto esistente alla data del recesso (con alcune eccezioni: art. 127)
- Diritto applicabile fino alla fine del periodo transitorio
- Sotto il controllo di Comm./CG
Soggetti dell’ordinamento UE
• Stati:
- Art. 10, co. 2 , 2a frase TUE
- Art. 4, co. 2 TUE
- Art. 4, co. 3 TUE
• Individui e imprese
- Cittadinanza dell’Unione: art. 9 TUE, art. 20-25 TFUE
- Democrazia
→ rappresentativa: art. 10 TUE
→ partecipativa: art. 11 TUE
→ mediata dai Parlamenti nazionali: art. 12 TUE
LE ISTITUZIONI
EQUILIBRIO INTERISTITUZIONALE
CG 6-7-1980, cause riunite da 188 a 190/80, Francia, Italia, Regno Unito c. Commissione (C&M, parte II, II § 3, p.
278)
Funzione di controllo
Controllo giurisdizionale
• → Corte di giustizia (come istituzione)
• → giudici nazionali (= giudici naturali del diritto UE)
Controllo politico
• → Parlamento europeo
- Sulla Commissione (mozione di censura)
- Su Consiglio e Consiglio europeo
• → Parlamenti nazionali
- Sui rappresentanti nazionali in Consiglio e Consiglio europeo
Funzione normativa
• «Legiferare» = adottare atti di portata generale e astratta
• «atti legislativi» = atti adottati secondo una procedura legislativa (art. 289.3 TFUE)
• Gli atti legislativi sono atti di portata generale e astratta, MA non tutti gli atti di portata generale e astratta sono
atti legislativi
• Gli atti di portata generale e astratta possono essere
- Atti legislativi
- Atti non legislativi con base giuridica nel Trattato
- Atti delegati (bg nell’atto di base)
- Atti di esecuzione (attuazione di atto di base)
Quale procedura deve essere seguita per adottare un atto di portata generale e astratta?
• La base giuridica indica la procedura da adottare
• Esempi: COM/2021/130 proposta di regolamento relativo a certificato verde digitale + COM/2021/140
• Direttiva (UE) 2015/637 del Consiglio, del 20 aprile 2015, sulle misure di coordinamento e cooperazione per
facilitare la tutela consolare dei cittadini dell'Unione non rappresentati nei paesi terzi
• Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione
europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19
Caratteristiche comuni
• Proposta della Commissione (salvo quando il trattato stabilisce diversamente, per es. proposta di un gruppo di
Stati)
• Coinvolgimento dei Parlamenti nazionali, per la verifica del rispetto del principio di sussidiarietà
• Consiglio delibera in seduta pubblica
LE PROCEDURE ESECUTIVE
Esecuzione come di attuazione del diritto UE
= adozione di norme di dettaglio per rendere concretamente applicabili le norme
• Art. 291 TFUE
- Regola generale: Stati membri
- Se per l’attuazione di un atto UE sono necessarie condizioni uniformi di esecuzione, l’atto attribuisce
competenze di esecuzione alla Commissione o al Consiglio
- La competenza esecutiva è attribuita alla Commissione, essa la esercita sotto controllo degli Stati membri
- Esecuzione tramite Agenzie dell’UE: assistono la Commissione fornendole expertise tecnica (es. EMA e
autorizzazione dei medicinali)
PRIMATO
Primato del diritto UE sul diritto nazionale: la posizione della Corte di giustizia
• Il caso Costa c. Enel del 1964 (C&M parte II, V.1.1)
• Il caso Simmenthal del 1978 (C&M parte II, V.1.2)
CASO COSTA CONTRO ENEL
• Causa mossa dall’avvocato Costa che ritenendosi leso dalla nazionalizzazione dell’energia elettrica in Italia, si
rifiutò di pagare un’esigua bolletta a ENEL sostenendo che la legge di nazionalizzazione era contraria ad alcune
disposizioni del Trattato di Roma. Il giudice dinanzi al quale fu portata la causa ritenne di doversi rivolgere alla
Corte di Giustizia.
• Nel frattempo la Corte costituzionale italiana affermò che i trattati comunitari erano stati ratificati con una legge
ordinaria, e quindi non sfuggivano ai comuni principi sulla successione tra leggi, ritenendo illegittimo il rinvio
pregiudiziale alla Corte di Giustizia della Comunità.
• La posizione della Corte di Giustizia fu nettamente diversa, infatti affermò:
• che con l’istituzione della Comunità gli Stati membri hanno limitato, sia pure in campi circoscritti, i loro poteri
sovrani;
• tale limitazione di sovranità ha come corollario l’impossibilità per gli Stati di far prevalere un provvedimento
unilaterale; pena la lesione dello stesso fondamento giuridico della Comunità.
• Affermava il principio dell’autonomia del diritto comunitario, sottolineando come esso dovesse essere
considerato totalmente indipendente rispetto a quello degli Stati membri.
• Il principio è detto Effetto diretto e significa che il diritto comunitario può conferire diritti o imporre obblighi a
singoli cittadini che i tribunali nazionali devono riconoscere e rendere esecutivi.
• L’intervento della Corte era stato richiesto dal Pretore di Susa per sapere se i giudici nazionali, nel garantire ai
cittadini i diritti attribuiti loro dal diritto comunitario, dovessero disapplicare le disposizioni nazionali contrastanti
con quelle comunitarie.
• La Corte di Giustizia ha affermato la supremazia del diritto comunitario.
• Funzione consultiva (solo CG): pareri sulla compatibilità con il Trattato di progetti di accordi internazionali UE
INFRAZIONE
Controllo sugli stati
La procedura di infrazione
• Fase precontenziosa
• Fase contenziosa
• Esito
- ricorso respinto
- ricorso accolto
- Ricorso accolto parzialmente
• Conseguenze
- Obbligo di adempimento
- Eventuali sanzioni pecuniarie