PINELLI ALESSANDRO, TONNI GIOVANNI, RIZZO MICHELE, PENNACCHIO ALESSIA

LAVORO DI EDUCAZIONE CIVICA 2023

I COLORANTI
ALIMENTARI
CHE COSA SONO?
I coloranti alimentari sono sostanze prive di valore
nutritivo, o impiegate a scopo non nutritivo, addizionate
durante la lavorazione dei prodotti alimentari per
impartirgli particolari caratteristiche cromatiche o
esaltarne la colorazione originaria, conferendogli così un
aspetto invitante e più appetibile.

COME SONO CLASSIFICATI?

Come tutti gli additivi autorizzati all'uso, e riconosciuti a
livello della Comunità Europea, i coloranti sono classificati
e identificati con una lettera E seguita da un numero, nel
caso specifico compreso tra 100 e 180. Più in particolare,
tutti i coloranti compresi tra il 100 ed il 163 sono organici
naturali o di sintesi, mentre i rimanenti (dal 170 al 180)
sono coloranti inorganici - minerali.
I coloranti si possono classificare sia in base al colore che
conferiscono agli alimenti a cui sono aggiunti, sia in base
alla loro origine.
E100-109 = COLORE GIALLO;

NON SONO COLORANTI: E110-119 = COLORE ARANCIONE;

E120-129 = COLORE ROSSO;
E130-139 = COLORE BLU;
1. Gli estratti e i succhi di vegetali e di
E 140-149 = COLORE VERDE
frutta (ad esempio carota,sambuco,
limone, fragola, prezzemolo);
2. I prodotti alimentari essiccati o
concentrati;
3. Le sostanze aromatiche dotate di
effetto colorante secondario, come
paprica, zafferano;
4. I pigmenti utilizzati per colorare le
parti esterne non commestibili di
prodotti alimentari
(rivestimenti di insaccati o dI
formaggi).
 COLORANTI
Naturali
ARTIFICIALI
Una classificazione particolarmente interessante
per il consumatore è quella che distingue i coloranti
alimentari incoloranti naturalie coloranti artificiali.
COLORANTI ALIMENTARI
coloranti naturali identici, sono prodotti
chimicamente in modo da riprodurre fedelmente la ARTIFICIALI
corrispondente sostanza naturale con elevata Gli additivi di sintesi non sono visti di buon occhio dai
purezza e a costi più bassi. coloranti alimentari consumatori, a causa della presunta pericolosità
artificiali, sono prodotti mediante processi chimici e puntualmente sollevata dall'ultima ricerca in materia. I
privi, in natura, di corrispondenti simili. coloranti alimentari artificiali sono preferiti dalle
industrie perché più stabili alle fluttuazioni di
temperatura e pH, e resistenti alla luce ed ai processi di
ossidazione. Alcune delle sostanze create dall'uomo per
soddisfare queste esigenze, tuttavia, si sono
successivamente dimostrate nocive per l'uomo stesso
(basti ricordare alcuni esempi: Rosso Sudan, Giallo
Burro).
La distinzione tra coloranti naturali ed artificiali non esiste in
termini giuridici, poiché la legislazione inerente l'etichettatura
ammette l'utilizzo del termine "naturale" solo nel caso degli
aromi. In altre parole, dal punto di vista normativo, i coloranti
"naturali" non esistono.

COLORANTI ALIMENTARI COLORANTI CON E SENZA EFFETTI

NATURALI
AI coloranti alimentari naturali
appartengono moltissime sostanze
con grande variabilità di origine e
struttura chimica; sebbene naturale
non sia sempre sinonimo di innocuo e
salutare, questi coloranti godono di
un grande consenso da parte dei
consumatori. Essi godono di vantaggi
riguardanti di migliore tollerabilità e
sicurezza.
Inoltre, i coloranti ottenuti da fonti
naturali subiscono inevitabilmente
una serie di processi tecnologici di
estrazione, purificazione
stabilizzazione, tali per cui l'aggettivo
naturale sarebbe comunque
discutibile.
COLLATERALI
Coloranti senza effetti collaterali: dei coloranti attualmente
consentiti fanno parte di questa categoria soprattutto i
gruppi vitaminici, le provitamine e componenti naturali come
la clorofilla, il carotenoide e la barbabietola rossa. La loro
sicurezza è indubbia, tanto da poter essere usati negli
alimenti senza indicazioni esplicite. Nel caso in cui, però,
l'aggiunta di questi coloranti possa mascherare al
consumatore la qualità effettiva dell'alimento nel quale sono
contenuti, occorre riportarli in etichetta.
Coloranti con effetti collaterali: ci sono diversi coloranti
(soprattutto quelli azoici, cioè quei coloranti che derivano
formalmente dall'azobenzene) su cui è possibile ipotizzare un
certo fattore di rischio per la salute dell'uomo. In particolare
possono verificarsi casi di reazioni allergiche, causati talvolta
anche da parti piccolissime di questi coloranti, soprattutto in
quelle persone che presentano allergie all'acido
e
acetilsalicilico (aspirina) nonché verso i salicilati. Ci sono
moltissime persone che, ogni anno, sono colpite da orticaria
dovuta a reazioni allergiche verso additivi alimentari. Circa il
10% degli asmatici reagisce ai coloranti azoici con attacchi di
asma.