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MMT ITALIA
Costituzione italiana
➢ PREMESSA
e Trattati europei:
➢ LE FONTI:
l'incompatibilità dei modelli economici • La struttura della Costituzione
• Le discussioni in Assemblea costituente
➢ LE FONDAMENTA
➢ IL CONFRONTO
PREMESSA Le motivazioni economiche
ARTICOLO 1
ARTICOLO 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle
formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
ARTICOLO 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
LEFONDAMENTA Il Compito della Repubblica
ARTICOLO 4
ARTICOLO 41
ARTICOLO 47
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio, in tutte le sue forme, disciplina coordina e controlla il
credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice
e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese
IL MODELLO ECONOMICO COSTITUZIONALE Il modello economico costituzionale
SOVRANO È IL
POPOLO
COSTITUZIONE
Limita l’attività legislativa entro
principi fondamentali
e inderogabili
POLITICA
Produce le leggi
anche quelle costituzionali
LEGGI
Normano l’attività economica
e sociale
ECONOMIA
Determina la vita quotidiana di
ciascuno di noi
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO Il modello socio-economico europeo
ECONOMIA
Determina la vita quotidiana di
ciascuno di noi
COSTITUZIONE
Limita l’attività legislativa entro
principi fondamentali
e inderogabili
POLITICA
Produce le leggi
anche quelle costituzionali
LEGGI
Normano l’attività economica
e sociale
IL POPOLO
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO Le fondamenta
TRATTATO DI LISBONA
Protocollo (n. 12)
SULLA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI
Articolo 1
I valori di riferimento di cui all'articolo 126, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento
dell'Unione europea sono:
— il 3 % per il rapporto fra il disavanzo pubblico, previsto o effettivo, e il prodotto interno lordo ai
prezzi di mercato,
— il 60 % per il rapporto fra il debito pubblico e il prodotto interno lordo ai prezzi di mercato.
FISCAL COMPACT
Articolo 3
1. Le parti contraenti applicano le regole enunciate nel presente paragrafo in aggiunta e fatti
salvi i loro obblighi ai sensi del diritto dell'Unione europea:
a) la posizione di bilancio della pubblica amministrazione di una parte contraente è in pareggio
o in avanzo;
Articolo 4
Quando il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo di una parte contraente
supera il valore di riferimento del 60% di cui all'articolo 1 del protocollo (n. 12) sulla procedura
per i disavanzi eccessivi, allegato ai trattati dell'Unione europea, tale parte contraente opera una
riduzione a un ritmo medio di un ventesimo all’anno.
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO Le fondamenta
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 125
L'Unione non risponde né si fa carico degli impegni assunti dalle amministrazioni statali, dagli
enti regionali, locali, o altri enti pubblici, da altri organismi di diritto pubblico o da imprese
pubbliche di qualsiasi Stato membro, fatte salve le garanzie finanziarie reciproche per la
realizzazione in comune di un progetto economico specifico.
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 123
Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia,
da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri (in
appresso denominate «banche centrali nazionali»), a istituzioni, organi od organismi dell'Unione,
alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di
diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di
essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali.
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO L’obiettivo primario
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 3
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 119
POLITICA MONETARIA
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 127
M x Vk = P x Yk
E allora, se i presupposti su
cui si basano le decisioni di
politica economica per
combattere l’inflazione, non
trovano riscontro nella
realtà, chi trae vantaggi
dalla stabilità dei prezzi ?
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO A chi conviene?
OCCUPAZIONE
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 145
TRATTATO DI LISBONA
Articolo 130
Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il
suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.
➢ È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione
dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura
di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.
➢ Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando
le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.
➢ Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni
elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica
parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che
renda più stringenti le regole di bilancio.
Lo SPREAD, strumento di «persuasione»
3 aprile
2011 126,30
IL MODELLO ECONOMICO EUROPEO Il modello socio-economico europeo
IL LIBERISMO
Il liberismo è una dottrina e una politica economica che considera come condizione ottimale di
funzionamento del sistema economico quella risultante dalla libera iniziativa dei singoli individui, che nel
perseguimento del proprio interesse non devono essere condizionati né ostacolati da nessun vincolo
esterno imposto dall’interferenza dello Stato.
VIDEO
I MODELLI ECONOMICI A CONFRONTO Il confronto
OBIETTIVO: OBIETTIVO:
Tutela del cittadino Tutela del profitto
I MODELLI ECONOMICI A CONFRONTO Il confronto
OBIETTIVO: OBIETTIVO:
Sviluppo e tutela della persona Sviluppo e tutela dei capitali
I MODELLI ECONOMICI A CONFRONTO Il confronto
IL LAVORATORE IL LAVORATORE
E’ UN ESSERE UMANO E’ UNA MERCE
I MODELLI ECONOMICI A CONFRONTO Il confronto
Art. 36.
Venuta meno la possibilità di svalutare la
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione
moneta, i paesi della zona euro che tentano di
proporzionata alla quantità e qualità del suo
recuperare competitività sul versante dei
lavoro e in ogni caso sufficiente ad
costi devono ricorrere alla "svalutazione
assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza
interna" (contenimento di prezzi e salari).
libera e dignitosa.
Questa politica presenta però limiti e risvolti
negativi, non da ultimo in termini di un
aumento della disoccupazione e del disagio
sociale …….
VALORIZZAZIONE SVALUTAZIONE
DEL LAVORATORE DEL LAVORATORE
I MODELLI ECONOMICI A CONFRONTO Il confronto
“BAIL-IN “
L'Unione Europea
3382682049
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