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SCHEMI ESAME MIGRAZIONI E INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE E

LA SICUREZZA

IMMIGRAZIONE

Fenomeno 3,3%
epocale presente popolazione
ovunque Esigenza di Movimento —> mondiale
essere regolato e fatto sociale
normato ovunque

ARTICOLO 2 COSTITUZIONE

Riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo —> posizioni giuridiche


per qualsiasi forma di convivenza sociale

Sono:

- Inviolabili

- Indivisibili

- Intangibili

- Inderogabili

- Irrinunciabili

STRUMENTI A TUTELA A LIVELLO INTERNO:

- Rigidità costituzione

- Art 24 costituzione — diritto di agire in tutela dei propri interessi

STRUMENTI A TUTELA A LIVELLO INTERNAZIONALE

- Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ( 10 dicembre 1948 Nazioni


Unite)

- Patto diritti politici

- Patto diritti economici, sociali e culturali

- Convenzione contro la discriminazione razziale

- Convenzione contro la discriminazione delle donne

- Convenzione sui diritti del fanciullo

CEDU

Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà


fondamentali — Roma 4 novembre 1950 —> Italia legge 4/8/1995 n.848

Corte suprema dei diritti umani — controlla

TRATTATO DI MAASTRICHT 1992 Paesi Bassi

Articolo F

- Unione rispetta l’identità nazionale dei suoi membri

- Rispetta i diritti fondamentali garantiti dalla convenzione europea

- Mezzi per conseguire i suoi obiettivi

TRATTATO DI AMSTERDAM 1 maggio 1999

Unione di fonda su principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti


dell’uomo e delle libertà fondamentali

- riformare istituzioni europee in vista dell’allargamento

ARTICOLO 3 COSTITUZIONE

Pari dignità sociale — eguali davanti alla legge no distinzioni

Repubblica deve rimuovere gli ostacoli che limitano il pieno sviluppo di


libertà e uguaglianza

PRIMAVERE ARABE

Fenomeno storico, politico e sociale definito in modo giornalistico dal mondo


occidentale per indicare le rivolete sorte nei paesi arabi nel dicembre 2010.

Consistevano in scioperi, marce, manifestazioni contro corruzione, no libertà,


diritti umani e povertà.

17 dicembre 2010 fruttivendolo tunisino si da fuoco per protestare contro il


sequestro di merce da parte della polizia

—>

Fenomeno di massa da Tunisia — Egitto — Libia — yemen

Instabilità —> guerra civile

Nazioni unite risoluzione 1973

17 marzo 2011 operazione


militare per riportare la pace

TRATTATO DI DUBLINO

Gestisce il diritto di asilo.

Convenzione sulla determinazione dello stato competente per l’esame di una


domanda di asilo presentata in uno stato delle comunità europee.

— chi esamina la domanda? Primo paese di arrivo in UE —>pressione stati


confine

obiettivi:

1. Impedire hai richiedenti di presentare domande in + stati membri

2. Ridurre il numero di richiedenti in orbita

EURODAC

Banca dati a livello europeo — impronte digitali di chi fa richiesta e chi entra
irregolarmente in EU

ATTI RILEVANTI IMMIGRAZIONE

- Convenzione di Schengen 1985 - libera circolazione

- Trattato di Roma 1957 — unione doganale + area di libera circolazione


merci, persone e capitali

- Trattato di Maastricht 1992 — sicurezza politica estera e comune

Consiglio europeo salonicco 2003 —> immigrazione clandestina problema


europeo e va combattuto a livello comunitario

LEGGE BOSSI FINI 11 LUGLIO 2002

Straniero poteva rimanere in Italia solo se munito di contratto regolare di


lavoro

- istituite commissioni territoriali col compito di determinare lo status di


rifugiato

- Introdotto il riesame della domanda

- Protezione umanitaria - fuga guerre o violenza generalizzata

- Fondo nazionale per politiche e servizio dell’asilo

TERRORISMO

Uso di violenza illegittima finalizzata a incutere terrore

E a destabilizzare l’ordine mediante azioni quali attacchi,

rapimenti, dirottamenti aerei e simili.

Articolo 270 bis codice penale

Associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione


dell'ordine democratico
Chiunque promuove, costituisce, organizza, dirige o finanzia associazioni che si
propongono il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo o di
eversione dell'ordine democratico è punito con la reclusione da sette a quindici
anni.

Chiunque partecipa a tali associazioni è punito con la reclusione da cinque a dieci


anni.

Ai fini della legge penale, la finalità di terrorismo ricorre anche quando gli atti di
violenza sono rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo
internazionale (ONU o UE).

(Nei confronti del condannato è sempre obbligatoria la confisca delle cose che
servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il
prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l’impiego.)

Articolo 270 sexies codice penale

Condotte con finalità di terrorismo


Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro natura o
contesto, possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un'organizzazione
internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o
costringere i poteri pubblici o un'organizzazione internazionale a compiere o
astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture
politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di
un'organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite terroristiche o
commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto
internazionale vincolanti per l'Italia.

Articolo 280 codice penale

Attentato per finalità terroristiche o di eversione


Chiunque, per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico attenta
alla vita od alla incolumità di una persona, è punito, nel primo caso, con la
reclusione non inferiore ad anni venti e, nel secondo caso, con la reclusione non
inferiore ad anni sei.

Caratteristiche essenziali:

- Ai fini della configurabilità del delitto di associazione con finalità di terrorismo è


necessaria l’esistenza di un programma attuale e concreto di atti di violenza

- Necessaria anche una struttura organizzativa stabile permanente che anche


se rudimentale abbia un grado di effettività tale da rendere possibile l’attuazione
del programma di violenza

- (elemento non necessario) forte caratterizzazione e ideologica dei militanti da cui


deriva la consapevole e incondizionata adesione al programma terroristico

Esempi di reati terroristici:

• Tutti gli attentati alla vita e all’integrità fisica delle persone

• Sequestro di persona

• Il danneggiamento di vasta portata di strutture governative o di sistemi di


trasporto o di infrastrutture di sistemi informatici

• Dirottamenti aerei e navali

• La fabbricazione, la detenzione e l’acquisto di armi convenzionali, atomiche,


chimiche e biologiche

CITTADINANZA

Concetto legato al concetto di stato

STATO: società politica e organizzare dove esistono leggi.

Si compone di 3 elementi:

- Territorio (spazio geografico in cui si esercita la sovranità)

- Sovranità (potere statale)

- Popolo (cittadini)

POPOLAZIONE: insieme degli individui che si rilevano in un dato momento


nel territorio dello stato. Concetto demografico

NAZIONE: collettività etnico sociale —> lingua, razza, cultura, costumi

Ogni stato fissa dei criteri in base al quale la cittadinanza può essere
acquistata. I più comuni sono:

- IUS SANGUINIS e IUS SOLI

- Criterio estensione — verificarsi di determinati eventi ( matrimonio o


adozione)

- Per concessione dello stato — eventi o fatti particolari

LEGGE 91 DEL 5/2/1992

CRITERI ORDINAMENTO ITALIANO

ACQUISIZIONE:

- ARTICOLO 1 — per nascita .padre o madre italiani . Nato in Italia da


genitori apolidi o ignoti

- ARTICOLO 2 — per estensione

- ARTICOLO 3 — minoro straniero adottato

- ARTICOLO 4 — straniero o apolide, madre o padre in linea diretta o 2


grado cittadini per nascita 1. Servizio militare 2. Pubblico impiego 3.
Maggiorenne in Italia da almeno 2 anni che vuole cittadinanza italiana

- ARTICOLO 5 — per matrimonio (a. In Italia da almeno 2 anni o 3 anni dp


matrimonio)

- ARTICOLO 9 — presidente repubblica concede cittadinanza

PERDITA:

- ARTICOLO 12 — 1. Presta servizio militare estero — intimidazione —


scade tempo. 2. Durante stato di guerra con stato estero se non
abbandona impiego, se presta servizio senza obbligo e se acquista
cittadinanza di quello stato

- ARTICOLO 14 — figlio < di chi acquista cittadinanza può rinunciarvi se ne


ha un’altra quando >

- ARTICOLO 11 — se ha 2 cittadinanze può rinunciare a quella italiana

CITTADINANZA EUROPEA

1 NOVEMBRE 1993

- Articolo 18 Diritto circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli


Stati membri in cui risiede.

- Articolo 19 Diritto di votare ed essere eletto in uno stato membro.

- Articolo 20 Diritto del cittadino europeo di godere della tutela diplomatica


e consolare dei paesi terzi da parte delle autorità competenti degli stati
membri diverso da quello di appartenenza.

- Articolo 21 Diritto di accesso ai documenti delle istituzioni e degli organi


dell’Unione. Diritto di petizione.

Proposta da parte del governo di inserire due nuovi criteri per ottenere la
cittadinanza italiana per chi deve ancora compiere i 18 anni:

- Ius soli temperato: diritto legato al territorio. Prevede che un bambino nato in
Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei suoi genitori si trovi
legalmente in Italia da 5 anni. Se viceversa un genitore che è in possesso di un
permesso di soggiorno non proviene dall’UE deve aderire ad altri tre aggiuntivi
parametri: 1. Possedere un reddito (fonte di guadagno non inferiore all’importo
annuo dell’assegno sociale) 2. Dover disporre di un alloggio che risponda ai
requisiti di ispezione igienico-sanitaria previsti dalla legge italiana 3. Superare un
test di conoscenza della lingua italiana.

- Ius culturae: diritto legato all’istruzione.Potranno chiedere la cittadinanza


italiana i minori stranieri nati in Italia o che siano arrivati nel territorio della
penisola entro il compimento dei 12 anni i quali abbiano frequentato le scuole
italiane per almeno 5 anni e altresì superato un ciclo scolastico. Altra ipotesi
ragazzi nati all’estero ma che siano arrivati in Italia tra i 12 e i 18 anni e che
potranno ottenere la cittadinanza italiana dopo aver abitato in Italia per almeno 6
anni e avere superato un ciclo scolastico intero.

DIRITTO DELL’IMMIGRAZIONE

Insieme di regole che vanno a definire la disciplina dell’arrivo alla frontiera, del
soggiorno, del respingimento e dell’estradizione dello straniero

DEFINIZIONE STRANIERO — difficile da dare

soggetta a mutamenti storici che ne hanno ampliato o ristretto i gruppi di persone


da ricomprendere.

Straniero = colui il quale non è cittadino di uno stato membro delle comunità
europee — pone una netta distinzione tra coloro che appartengono alle comunità
europee e il resto del mondo

Straniero = colui che non ha la cittadinanza del paese in cui vive

DIRITTO DELL’IMMIGRAZIONE FONTI:

- Codice internazionale dei diritti umani

- Strumenti internazionali di tutela dei diritti dello straniero, sia come tale sia come
lavoratore

- Normativa regionale — per il nostro paese è quella europea

- Strumenti derivanti all’appartenenza degli stati membri all’unione europea

Straniero viene visto come essere umano e quindi viene tutelato nei suoi diritti
fondamentali (diritti minimi inerenti alla definizione stessa di persona umana, diritti
naturali e universali

È con la nascita nel dicembre del 1945 dell’Organizzazione delle nazioni unite —
organizzazione fondamentale per impedire che scoppiassero conflitti di natura
globale e di portata universale — che inizia un processo di riconoscimento di diritti
fondamentali e universali in capo agli individui.

Opera il principio della non discriminazione

Ci sono una serie di atti, vincolanti dal punto di vista giuridico, per gli stati che
aderiscono a questo codice. Sono fondamentalmente 7:

1. Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dicembre 1948

2. Patto internazionale sui diritti economici e sociali e culturali del 1966

3. Patto internazionale dei diritti politici del 1966

4. Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione


razziale

5. Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti


delle donne del 1979

6. Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o


degradanti del 1984

7. Convenzione sui diritti del bambino del 1989

STRUMENTI INTERNAZIONALI DI TUTELA DELLO STRANIERO

Hanno carattere specifico perchè si applicano a casi particolari (es. rifugiato


politico).

6 strumenti più rilevanti:

- Convenzione sullo status di rifugiato del 1954

- Protocollo aggiuntivo sullo status di rifugiato del 1967

- Convenzione dell’organizzazione internazionale del lavoro sulla promozione


dell’uguaglianza e sul trattamento dei lavoratori migranti 1975

- Dichiarazione dei diritti umani delle persone che non hanno la cittadinanza nei
paesi in cui vivono 1985

- Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e


delle loro famiglie 1990 (Italia non ha aderito)

- Convenzione dell’organizzazione delle nazioni unite contro la criminalità


organizzata transnazionale + protocolli traffico illecito materiali e tratta degli
esseri umani del 2000

Una delle più importanti è la convenzione detta OIL (organizzazione internazionale


del lavoro) ratificata aprile 1981 legge n 158. OIL ha cercato di adottare degli
strumenti a tutela forte dei lavoratori migranti per regolare gli aspetti più delicati dei
flussi migratori sempre maggiori e con lo scopo di introdurre degli strumenti per
proteggere sotto il profilo delle incolumità gli stranieri.

La ratifica di questa convenzione obbliga gli stati a rispettare i diritti umani di tutti i
lavoratori migranti e di attivarsi per sopprimere i flussi di migranti clandestini.

ITALIA

In italia la normativa europea si compone di 7 fonti:

1. Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà


fondamentali + vari protocolli

2. Convenzione europea di stabilimento del 1955

3. Carta sociale europea del 1961

4. Convenzione europea relativa allo status giuridico del lavoratore migrante 1977

5. Accordo di Schengen del 1985 e Convenzione sull’applicazione dell’accordo di


Schengen

6. Convenzione di Strasburgo del 1992

7. Carta europea dei diritti umani nelle città del 2000

CONVENZIONE EUROPEA PER LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI DELL'UOMO E


DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI

Firmata a Roma il 4 novembre 1950

TITOLO I

DIRITTI E LIBERTÀ

Articolo 2 - Diritto alla vita


Articolo 3 - Divieto della tortura.
Articolo 4 - Divieto di schiavitù e del lavoro forzato.
Articolo 5 - Diritto alla libertà ed alla sicurezza.
Articolo 6 - Diritto ad un processo equo.
Articolo 7 - Nessuna pena senza legge
Articolo 9 - Libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Articolo 10 - Libertà di espressione.
Articolo 11 - Libertà di riunione e di associazione.
Articolo 12 - Diritto al matrimonio.
Articolo 13 - Diritto ad un ricorso effettivo
Articolo 14 - Divieto di discriminazione.

Protocollo 7 entrato in vigore il 1 novembre 1988 in tema di garanzie procedurali


in caso di espulsione di stranieri—uno straniero residente regolarmente nel
territorio di uno stato non può espulso se non in esecuzione di una decisione
giurisdizionale o di una autorità amministrativa competente presa in conformità
della legge rispetto alla quale lo straniero da espellere deve far valere le proprie
ragioni ostative alla sua espulsione e far esaminare il suo caso e farsi
rappresentare ai fini difesa davanti all’autorità competente — diritto di avere un
difensore.

CARTA SOCIALE EUROPEA


Articolo 19
Diritto dei lavoratori migranti e delle loro famiglie alla protezione ed all’assistenza

CONVENZIONE DI SCHENGEN
Lo spazio Schengen, uno degli avanzamenti più concreti dell’Unione europea, è
una zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per
tutti i viaggiatori, salvo circostanze eccezionali. Lo spazio Schengen è attualmente
composto da 26 paesi, di cui 22 membri dell’Unione europea e quattro non
membri (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera).

CONVENZIONE SULLA PARTECIPAZIONE DEGLI STRANIERI ALLA VITA


PUBBLICA A LIVELLO LOCALE - convenzione di Strasburgo

Formato da tre capitoli:

A. Libertà di espressione, di riunione e di associazione

B. Organi consultivi volti a rappresentare i residenti stranieri a livello locale

C. Diritto di voto alle elezioni locali

Italia ha ratificato solo i primi due capitoli.

TRATTATO DI MAASTRICHT
La cittadinanza dell'Unione europea è stata istituita dal Trattato di Maastricht del
1992. Completa e non sostituisce la cittadinanza statale. Con l'acquisizione della
cittadinanza di un paese facente parte dell'Unione europea si acquista,
automaticamente, anche la cittadinanza europea.

Entro l'ordinamento di altri Stati membri UE:

• Libertà di circolazione e di soggiorno di ogni cittadino europeo nel territorio di


uno Stato membro.

• Diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni comunali nello Stato membro in
cui risiede, alla pari dei cittadini di tale Stato, e nelle elezioni europee.

• Diritto di petizione davanti al Parlamento Europeo.

Entro l'ordinamento internazionale:

• Tutela diplomatica e consolare nei paesi extra-europei nei quali il suo Stato
non è rappresentato da parte delle autorità degli altri Stati membri.

Entro la sfera dell'ordinamento comunitario:

• Diritto di petizione al Parlamento europeo.

• Diritto di rivolgersi al mediatore europeo.

• Diritto di scrivere alle istituzioni e ad alcuni organi comunitari in una delle


lingue ufficiali della stessa e di ricevere risposta nella stessa lingua.

TRATTATO DI AMSTERDAM
Il trattato di Amsterdam è uno dei trattati fondamentali dell'Unione europea ed è il
primo tentativo di riformare le istituzioni europee in vista dell'allargamento
dell'Unione europea. entrato in vigore il 1º maggio 1999.

Contiene innovazioni che vanno nella direzione di rafforzare l'unione politica, con
nuove disposizioni nelle politiche di Libertà, sicurezza e giustizia, compresa la
nascita della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale,

Estratto Titolo terzo trattato di Amsterdam

VISTI, ASILO, IMMIGRAZIONE ED ALTRE POLITICHE CONNESSE CON LA


LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE

TRATTATO DI LISBONA
Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, aumenta i poteri del
Parlamento europeo e prevede diverse novità per adeguare le Istituzioni europee
all'allargamento dell’UE.

Tratta:

Libertà, sicurezza

Lotta comunitari contro il terrorismo e minacce comunitarie

Aiuti umanitari e salute pubblica

DECRETO SALVINI
E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 dicembre 2018, n. 281 

coordinato con la legge di conversione 1º dicembre 2018, n. 132, recante


«Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione,
sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e
l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e
la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata».

Si compone di tre titoli:

1. Diritto di asilo e cittadinanza

2. Sicurezza pubblica e prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata

3. L’amministrazione e la gestione dei beni confiscati alla mafia

Legge penale speciale 110 del 1975 articolo 4 Porto di armi od oggetti atti ad
offendere.

Non possono essere portati, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa,
armi, mazze ferrate o bastoni ferrati, sfollagente, noccoliere.

Senza giustificato motivo, non possono portarsi, fuori della propria abitazione o delle
appartenenze di essa, bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio
atti ad offendere, mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, nonché qualsiasi
altro strumento non considerato espressamente come arma da punta o da taglio,
chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l'offesa alla persona.


Con la sentenza qui annotata, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il


reato di porto d’armi ex art. 4, comma 2, della legge n. 110/1975 inflitta dal Tribunale di
Mantova a un indiano di religione Sikh che portava con sé il kirpan, il pugnale rituale
costituente uno dei simboli di quel culto. La pronuncia ha suscitato una grande eco
mediatica, in particolare per il richiamo della Corte all’obbligo, per l’immigrato, “di
conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale”.

Il giudice di primo grado aveva condannato l’imputato: in particolare, il Tribunale aveva


ritenuto che le usanze religiose di ciascuno non integrassero che mere consuetudini, e
dunque fossero incapaci di produrre alcun effetto abrogativo di norme penali.

L’imputato aveva quindi adito la Suprema Corte e chiesto l’annullamento della sentenza,
invocando l’art. 19 della Costituzione. Il coltello che stava portando, infatti, era il kirpan,
un simbolo del suo culto, il cui porto sarebbe stato giustificato, appunto, dalla sua
religione.

LEGGE MARTELLI

Norme urgenti in materia di asilo politico, d’ingresso e soggiorno dei cittadini


extracomunitari e di regolarizzazione dei cittadini extracomunitari ed apolidi già
presenti nel territorio dello Stato.

La legge Martelli introduce alcuni elementi innovativi.

1. Innanzitutto abolisce la riserva geografica e i richiedenti asilo possono


presentare la domanda una volta in Italia indipendentemente dalla loro
provenienza. Cambiano le tipologie dei permessi di soggiorno che sono
suddivise a seconda delle motivazioni del rilascio.

2. La legge concepisce anche una sanatoria per le persone che dimostrano di


risiedere in Italia dal 31 dicembre 1989. Vengono regolarizzate circa 225.000
persone la maggior parte delle quali attraverso l'iscrizione alle liste di
collocamento "con riserva". Se a due anni dall'iscrizione nelle liste non
risultano occupati perdono il permesso di soggiorno.

3. Alle Regioni sono date le competenze in materia di integrazione.

4. Il governo si impegna a superare il principio della sanatoria avviando una


programmazione annuale 

dei flussi di ingresso. 

LEGGE BOSSI-FINI legge 189 del 2002
• Espulsioni immediate con accompagnamento alla frontiera. L’espulsione
degli immigrati irregolari (in assenza di permesso di soggiorno e senza validi
documenti d’identità) viene emessa in via amministrativa e deve essere
immediatamente eseguita con l’accompagnamento alla frontiera da parte
della forza pubblica. Gli immigrati irregolari privi di documenti di identità validi,
vengono portati in centri di permanenza temporanea, istituiti dalla legge
Turco-Napolitano, al fine di essere identificati e poi respinti.

• Permesso di soggiorno solo con certificato di lavoro. L’ingresso e la


permanenza degli immigrati sono rigidamente subordinati all’esercizio di
un’attività lavorativa, che deve essere certificata tramite il contratto di
soggiorno e il rilascio di un permesso di soggiorno della durata fino a due anni
per i rapporti a tempo indeterminato (fino a un anno negli altri casi).

• Restrizioni nella durata del permesso e dei criteri per restare in Italia..

• Respingimenti in acque extraterritoriali e reato di favoreggiamento.

• Impronte digitali e restrizioni delle tutele.

• La durata massima di permanenza nei Centri di Permanenza Temporanei è


estesa da 30 a 60 giorni e l'espulsione dello straniero viene immediatamente
eseguita con il suo accompagnamento alla frontiera. Se l'espulsione non viene
eseguita, se la persona non può essere rinchiusa in un centro di Permanenza
Temporaneo,

DIRITTO D’ASILO

Il diritto di asilo è tra i diritti fondamentali dell’uomo riconosciuti dalla nostra


Costituzione. L’articolo 10, terzo comma, della Costituzione prevede, infatti, che lo
straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà
democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio
della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

I punti caratterizzanti del testo sono i seguenti:

! il riconoscimento del diritto di asilo a coloro che sono qualificati come rifugiati
secondo le Convenzioni internazionali e a tutti coloro ai quali nel loro paese di
origine sono conculcate le libertà democratiche, ossia a coloro cui è impedito
l’effettivo esercizio del diritto di espressione e di libertà politiche e democratiche;

! l’estensione dei diritto di asilo anche al coniuge e al convivente;

! la costituzione di commissioni competenti ad esaminare le domande di asilo


articolate sul territorio che garantiscono tempi più rapidi rispetto alla commissione
unica nazionale;

! la garanzia ai richiedenti l’asilo dell’assistenza tecnico-giuridica e di tempi


ragionevoli per l’esame della domanda;

! la possibilità di ricorrere davanti all’autorità giudiziaria in caso di rigetto della


domanda.

IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

Reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di favoreggiamento


della permanenza illegale.

il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che consiste nella


condotta di chi promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di
stranieri nel territorio dello Stato ovvero compie altri atti diretti a procurarne
illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato, ovvero anche di altro Stato del
quale la persona non è cittadina o non ha titolo di residenza permanente.

la legge non punisce solamente il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina


inteso come insieme delle condotte che permettono, agevolano o quantomeno
tentano di realizzare l’ingresso illegittimo in Italia, ma anche tutti quei
comportamenti che consentono il permanere della situazione di illegalità sul
territorio.

Secondo la legge, chiunque, al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di


illegalità dello straniero, favorisce la permanenza di stranieri irregolari nel territorio
dello Stato,

DIRETTIVA 2009/50 UE
Sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi che intendano
svolgere lavori altamente qualificati.

Recepita in Italia con un decreto legislativo del 28 Giugno 2012 n 108 che ha
introdotto due nuovi articoli al testo unico il 27 quater (ingresso e soggiorno per
lavoratori altamente qualificati, rilascio della carta blu UE) e il 9 ter (status di
soggiornante di lungo periodo per i titolari di carta blu UE).

Obiettivo CARTA BLU UE: attirare, facilitandone ovviamente l’ingresso nel


territorio nazionale, e di mantenere nello stesso territorio lavoratori stranieri
altamente qualificati. Garantisce loro delle facilitazioni come il ricongiungimento
familiare.

Problema: non sempre i titoli di studio specie in ambito sanitario scientifico sono
riconosciuti come equipollenti nel nostro ordinamento e quindi validi a tutti gli
effetti per poter poi soggiornare liberamente e in maniera prolungata nel nostro
territorio.

LEGGI DA RICORDARE

Legge 30 dicembre 1986 n 943 — Norme in materia di collocamento e di


trattamento dei lavoratori extracomunitari immigrati e contro le immigrazioni
clandestine. Prima legge in assoluto che ha trattato l’immigrazione. Riconosce
alcuni diritti in capo allo straniero. Introduzione permessi di soggiorno per motivi
di studio e di turismo. Legge ricongiungimento famigliare.

Legge 28 febbraio 1990 n 39 legge Martelli. regolamentazione dell’ingresso e


del soggiorno dei cittadini stranieri per motivi di lavoro, di studio, di famiglia, di
cura e di culto. In particolare veniva poi disciplinato l’accesso al lavoro
autonomo, alle libere professioni e si prevedeva la possibilità di costituire
cooperative di lavoro. Venivano dettate nuove norme sull’espulsione e si
regolamentava la materia relativa ai rifugiati politici, abolendo la riserva
geografica che garantiva ai soli cittadini europei il diritto d’asilo politico.

Legge 5 febbraio 1992 n 91 che disciplina la cittadinanza.

Legge Turco-Napolitano del 6 marzo 1998 n 40. sistema di SPRAR (Sistema di


Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), introdotta dalla legge Turco-
Napolitano, e si rivolge alle persone prive dei mezzi di sussistenza.
Lo SPRAR è un complesso di servizi molto articolato che ha come fine principale
la fornitura di un minimo vitale (cibo, abiti, necessaire per l’igiene personale,
pocket money, servizi in coordinamento con le agenzie per il lavoro, corsi di
italiano...). Contrasto all’immigrazione clandestina. Espulsione degli immigrati
irregolari privi di permesso di soggiorno ma con validi documenti d’identità viene
emessa in via amministrativa e deve essere immediatamente eseguita con
l’accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. Gli immigrati
irregolari ma privi di documenti di identità validi vengono portati in Centri di
permanenza temporanea.
Decreto legislativo 25 luglio 1998 n 286 Testo Unico che definisce per la prima
volta una disciplina realmente e autenticamente l’immigrazione. Il sistema
introdotto dalla legge e dal Testo Unico del 1998 si basa sulla programmazione
triennale e sulla definizione annuale dei flussi di ingresso. Nelle quote viene preso
in considerazione il numero di stranieri da ammettere per lavoro a tempo
indeterminato, determinato a carattere stagionale, e per lavoro autonomo, ma
non vengono ricompresi gli stranieri che entrano in Italia per ricongiungimento
familiare e quelli che fruiscono di permesso di soggiorno per motivi di protezione
sociale. Composto da circa 50 articoli, diviso in 6 principi: 1 principi di carattere
generale (diritti e doveri degli stranieri), 2 disposizioni in merito all’ingresso, al
soggiorno e all’allontanamento dello straniero dal territorio dello stato, 3
disciplina inerente al lavoro, 4 diritto all’unità familiare e tutela dei minori, 5
disciplina la sanità, il diritto all’istruzione, all’alloggio, alla partecipazione alla vita
pubblica, necessità interramento sociale evitando discriminazioni, 6 norme finali
di compendio. Testo Unico sull’Immigrazione istituisce presso ogni Prefettura –
Ufficio territoriale del Governo uno Sportello Unico per l’immigrazione. Tale
Ufficio è competente in relazione al disbrigo delle pratiche relative alle procedure
di prima assunzione dei lavoratori extra-comunitari. Lo Sportello Unico è
responsabile dell'intero procedimento di assunzione dei lavoratori subordinati
stranieri a tempo determinato ed indeterminato. Durata soggiorno di lavoro e
ricongiungimento familiare.

Decreto legislativo n 251 del 19 novembre 2007 norme minime all’attribuzione


a cittadini di paesi terzi o apolidi della qualifica di rifugiato o della persona
bisognosa comunque di protezione internazionale + norme sulla protezione
riconosciuta.

Pacchetto sicurezza composto dalla legge 125 del 2008 e dalla legge 94 del
2009 GOVERNO BERLUSCONI—La legge 15 luglio 2009 numero 94 (il
cosiddetto pacchetto sicurezza) aveva introdotto il reato di immigrazione
clandestina Le sanzioni penali — Varie disposizioni aggravano le sanzioni per
infrazioni connesse con l’immigrazione, o creano nuove fattispecie criminose. Di
particolare rilievo il reato di ingresso e soggiorno illegale, introdotto dalla legge
sulla sicurezza. È istituito un Fondo rimpatri per finanziare le spese di rimpatrio
degli stranieri verso i Paesi di origine o di provenienza. Inoltre, il sindaco può
segnalare alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la
condizione irregolare dello straniero, per l’eventuale adozione di provvedimenti di
espulsione. La legge aveva previsto la conoscenza della lingua italiana per il
rilascio del permesso di soggiorno — esigenza imprescindibile.

DEFINIZIONE DI RIFUGIATO Art. 1 A – Convenzione di Ginevra del 1951

“Colui che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione,
nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni
politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa
di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese”.

Decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 4


gennaio 2008, n. 3) con il quale viene recepita la direttiva 2004/83/CE.

In particolare, il provvedimento inserisce anche nel nostro ordinamento l'istituto


della protezione sussidiaria.

La protezione sussidiaria è un'ulteriore forma di protezione internazionale. Chi ne


è titolare – pur non possedendo i requisiti per il riconoscimento dello status di
rifugiato – viene protetto in quanto, se ritornasse nel Paese di origine, andrebbe
incontro al rischio di subire un danno grave.

Status di protezione sussidiaria


Cittadino di un paese terzo o apolide che non possiede i requisiti per essere
riconosciuto come rifugiato ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di
ritenere che, se ritornasse nel suo paese di origine, o nel caso di apolide, se
ritornasse nel paese nel quale aveva precedentemente la dimora abituale,
correrebbe un rischio effettivo di subire un grave danno come definito dall’art. 15 e
al quale non si applica l’art. 17, paragrafi 1 e 2, e il quale non può o a causa di tale
rischio, non vuole avvalersi della protezione di detto paese

Definizione di atti di persecuzione


- Atti di violenza fisica o psichica (compresa la violenza sessuale)

- Provvedimenti amministrativi, legislativi, giudiziari o di polizia attuati in modo


discriminatorio

- Sanzioni penali sproporzionate

- Negazione di accesso alla tutela giurisdizionale

- Sanzioni penali a seguito del rifiuto del servizio militare in un conflitto se richiesta
la commissione di crimini

- Atti specifici contro un sesso o contro l’infanzia.

Definizione dei motivi di persecuzione


- Razza

- Nazionalità

- Particolare gruppo sociale

- Religione

- Opinione politica

Definizione degli agenti persecutori


- Stato

- Soggetti non statali ma legittimati dal diritto interno

- Agenti terzi (es. comunità o famiglia) quando i soggetti che offrono protezione
non vogliono o non possono fornirla

Tra gli effetti del riconoscimento dello status di rifugiato sono previsti:

• diritto al ricongiungimento familiare;

• permesso di soggiorno o titolo di viaggio;

• parificazione sanitaria e scolastica con il cittadino italiano.

Sono inoltre previsti i casi di esclusione dalla concessione dello status di


rifugiato:

• straniero che abbia commesso un crimine contro la pace, un crimine di guerra


o un crimine contro l'umanità;

• straniero che abbia commesso al di fuori del territorio italiano, prima del
rilascio del permesso di soggiorno in qualità' di rifugiato, un reato grave
ovvero che abbia commesso atti particolarmente crudeli, anche se perpetrati
con un dichiarato obiettivo politico, che possano essere classificati quali reati
gravi;

• straniero che si sia reso colpevole di atti contrari alle finalità e ai principi delle
Nazioni Unite.

Ente competente in maniera funzionale ad esaminare la domanda è la


commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Si
trovano presso le prefetture (articolazioni governo nelle singole province). Veneto
— Venezia.

Per I minori non accompagnati è competente il ministero della solidarietà sociale.

Esiste una commissione nazionale unica e centrale che è nominata secondo il


principio della parità di genere con decreto del presidente del consiglio dei ministri
+ ministro interni e affari esteri. Commissione preceduta da un prefetto.

- Revocare o far cessare lo status di protezione internazionale già riconosciuta

- Indirizzo e coordinamento delle varie commissioni territoriali

- Costituisce e aggiorna una banca dati informatica che contiene tutte le


informazioni utili alle richieste d’asilo e al loro monitoraggio

- Raccolta informazioni paese origine richiedente asilo — controllare veridicità


richiesta

- Curare la formazione degli interpreti di cui si avvalgono le commissioni (inglese,


francese, tedesco, arabo e cinese)

- Punto di contatto con commissione europea e altri enti competenti

Gazzetta Ufficiale 3 dicembre 2018, n. 281  il testo del decreto-legge 4 ottobre


2018, n. 113, coordinato con la  legge di conversione 1º dicembre 2018, n. 132,
recante «Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e
immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero
dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per
l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata». 

Il provvedimento interviene, innanzitutto, al fine di eliminare la sproporzione tra il


numero di riconoscimenti delle forme di protezione internazionale già disciplinate a
livello europeo, come lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria, ed il numero
di  permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari, eliminando la
discrezionalità nella concessione della tutela umanitaria, ed introducendo una
tipizzazione dei casi di tutela, con indicazione di specifici requisiti per i soggetti
richiedenti. Nei casi di rischio in cui il soggetto richiedente potrebbe incorrere
come conseguenza del provvedimento di espulsione le Commissioni territoriali
potranno valutare la sussistenza di altri presupposti ostativi al respingimento.

Si prevede una specifica procedura per le domande presentate alla frontiera dopo
che il cittadino straniero sia stato fermato per avere eluso o tentato di eludere i
controlli, con la previsione del trattenimento dei richiedenti asilo al fine di accertare
l'identità o la cittadinanza del richiedente.

Viene ampliato il numero di reati che, in caso di condanna definitiva o nell'ipotesi di


imputato ritenuto pericoloso socialmente, comportano la revoca o il diniego della
protezione internazionale. Per queste tipologie di reati si prevede, in caso di
condanna in primo grado, la sospensione del procedimento per la concessione
della protezione e l'espulsione del cittadino straniero.

Abolita la protezione sussidiaria e umanitaria.

Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato


La legge 15 luglio 2009, n. 94, recante “Disposizioni in materia di sicurezza
pubblica” è stata pubblicata sul supplemento della Gazzetta Ufficiale del 24 luglio
2009, ed entrerà in vigore dall’ 8 luglio 2009. La legge contiene restrizioni della
condizione giuridica degli stranieri, con l’inserimento del reato di immigrazione
clandestina.

Clausola di salvaguardia: salvo che il fatto costituisca più grave reato

Entrata e permanenza illegali nel nostro territorio sono punibili allorché non siano
contemplati in altre fattispecie più gravi di reati quando la condotta di ingresso e
permanenza illegale è l’elemento costitutivo del reato.

Reato proprio.

No clausola del giustificato motivo — rilevanza penale no esclusa

I presupposti di applicazione
L’illecito in esame si applica al soggetto che, nonostante la mancanza del
permesso di soggiorno o comunque titolo equivalente, abbia fatto ingresso o si
trovi sul territorio dello Stato. Rientrano in tale ipotesi non solo  1) gli
extracomunitari clandestini entrati illegalmente o 2) quelli già espulsi ma anche 3) il
comunitario allontanato dal territorio dello stato  o 4)  l'immigrato in genere che, a
qualunque titolo, abbia fatto i scadere il permesso di soggiorno a tempo
determinato.

Dal punto di vista soggettivo, la condotta del reo deve essere contraddistinta
dal  dolo semplice, ovvero dalla consapevolezza e volontà di introdursi o
permanere nel nostro Stato senza alcun valido titolo di soggiorno. Infine, L’illecito
in esame si consuma nel momento in cui o il clandestino entri illegittimamente in
Italia o nel momento in cui scada il precedente e valido titolo di soggiorno e lo
stesso, nonostante ciò, si trattenga sul nostro territorio.

Gli effetti della commissione dell'illecito


A seguito dell’accertamento dell’illecito in esame, il reo viene condannato al
pagamento di una ammenda compresa tra € 5.000 ed € 10.000. Reato meno
grave.

Eccezioni:

- straniero temporaneamente ammesso nel territorio nazionale per necessità di


pubblico soccorso

- Se ingresso avviene per cause non addebitabili allo straniero (naufragio)

- Entrato in modo incolpevole perchè vittima di traffico umano

- Straniero soccorso in acque internazionali

- Straniero presenta spontaneamente la domanda di protezione internazionale al


momento dell’ingresso in Italia

- Straniero in attesa del rinnovo permesso di soggiorno

- Ricongiungimento familiare

Art 357 cp

Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una
pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa.

Medici e operatori sanitari non hanno l’obbligo di denuncia — si vuole evitare che
lo straniero bisognoso di cure ometta di farsi curare per paura di essere
denunciato

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