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Degustazione

28 aprile 2023

Sharon Sburlino
COME SCEGLIERE IL VINO
PRECAUZIONI PER L'ACQUISTO

Il basso livello di vino


Evitare bottiglie con segni,
Evita le bottiglie le cui all'interno della bottiglia può
macchie di vino in prossimità
capsule sono gonfie. Un anche essere un'indicazione
della capsula. Può indicare Nota l'etichetta.
tappo di sughero può di una perdita.
una perdita. Aspetto vecchio, macchie
indicare che c'è stata della o strappi possono
fermentazione all'interno indicare una cattiva
della bottiglia. conservazione della
bottiglia.
COME SCEGLIERE IL VINO
SCEGLI IN BASE ALLE TIPOLOGIE DEL VINO

Vino bianco leggero


Spumanti
Vini che non hanno nessun
invecchiamento in botti di rovere.
Vini che contengono gas incorporato nel liquido
(possono essere bianchi, rosati o rossi).
Sauvignon Blanc, Vermentino, Chenin
Blanc, Riesling, Silvaner, Pinot Grigio e
Spumanti possono essere in genere:
denominazioni come Soave e Vinho
Champagne, Cava, Prosecco, Franciacorta, ed altri.
Verde.
Vini bianchi Vini bianchi strutturati

aromatici
Invecchiato in botti di rovere o
meno.

Vini prodotti da varietà


Chardonnay, Sauvignon Blanc (con
molto aromatiche.
invecchiamento
in rovere), Sémillon, Viognier,
Gewürztraminer, Moscatel (o
Grenache Blanc, Marsanne,
Muscat, Moscato, Zibibbo),
Roussanne, bianchi di Rioja (Spagna),
Torrontés (Argentina), etc. Douro e Alentejo (Portogallo).
Vini rosati leggeri Vini rosati corpo
medio
Vini con una colorazione
più chiara. Vini con una colorazione
più scura.
Tipico della Provenza Dalle regioni più diverse e

(Francia) e di altre regioni. da uve rosse.


Vini rossi leggeri Vini rossi di medio
corpo
Vini senza o con breve
maturazione in botti di Può essere maturato o meno.

rovere. in botti di rovere.

Cabernet Franc, Carignano,


Gamay, Pinot Nero,
Grenache, Merlot, Carménère,
Barbera, Dolcetto, Mencía, Sangiovese (Brunello,
Grignolino, Braccheto e Morelino), Montepulciano,
denominazioni come Negroamaro, Primitivo (Zinfandel) e

Beaujolais, Bardolino, denominazioni come Valpolicella


Superiore, Chianti Classico, etc.
Valpolicella, Chianti, etc.
Vini rossi di corpo Vini dolci

Può essere maturato o Questi vini hanno una


meno in rovere (a volte per
dolcezza intensa.
lunghi periodi).

Vini o spumanti della varietà


Aglianico, Nero d'Avola,
Moscatel, vini bianchi di
Nebbiolo, Cabernet
Vendemmia Tardiva
Sauvignon, Malbec,
(Vendemmia Tardiva), Passito
Mourvèdre, Syrah, Petit
Verdot, Pinotage, e Vin Santo (Italia), e

Tempranillo, Tannat e denominazioni come


denominazioni come Sauternes, Tokaj, Porto,
Bordeaux, et. Madeira, Marsala.
COME APRIRE UNA BOTTIGLIA DI VINO
1) Usa un cavatappi con coltellino 2) Togli la capsula

Di cavatappi ne esistono di mille tipi, ma


quello che ti consiglio è quello professionale,
quindi il cavatappi che presenta il coltellino, la cercine
spirale e la leva.

leva

coltellino

spirale o verme
4) Togli il tappo di sughero
3) Inserisci il cavatappi
COME APRIRE UNA BOTTIGLIA DI SPUMANTE
Rimuovere delicatamente la capsula di alluminio e allentare la gabbietta dal collo della bottiglia,
tenendo fermo, da questo momento in poi, il tappo con una mano.

Non rimuovere la gabbietta, questo piccolo pezzo di ingegneria è infatti disegnato per evitare incidenti.

Tenere fermo il tappo con il pollice di una mano, usando l’altra per afferrare la spalladella bottiglia.

Ruotare quindi lentamente la bottiglia, non il contrario.

Mantenere il tappo fermo, esercitando una pressione contraria per impedirgli di schizzare fuori e farlo
uscire lentamente. Un tappo volante potrebbe avere risvolti drammatici: nessuno vorrebbe svegliarsi
con un occhio nero!

La pressione interna deve essere liberata gradualmente, con un leggero sibilo, non con un botto e,
ancora più importante, senza espulsioni di vino!
ESAME VISIVO
Limpidezza: è definita come la capacità del vino di lasciar passare la luce senza che
essa venga ostacolata da particelle in sospensione

Colore: è determinato dalla presenza di sostanze coloranti presenti soprattutto nella


buccia degli acini
ESAME VISIVO

Consistenza: è determinata dalla quantità di sostanze diverse dall'acqua, quindi in


massima parte dallo stesso alcol etilico, dai polialcoli (responsabili della morbidezza al
palato di un vino) e dal contenuto in sostanze diverse (acidità fissa, tannini, polifenoli,
etc.).

Effervescenza: è la presenza nel vino di anidride carbonica (CO2), formata


naturalmente durante la seconda fermentazione alcolica (o più raramente aggiunta
artificialmente), e riscontrabile nell'esame visivo del vino grazie alla presenza di
bollicine (perlage).
ESAME OLFATTIVO

Intensità: è la misura della quantità di sostanze odorose in esso contenute, la


complessità misura invece il numero di diversi riconoscimenti che si presentano
all'olfatto. L'intensità olfattiva del vino è dunque la “forza” degli aromi presenti nel
vino.

Complessità: si definisce complessità olfattiva la maggiore o minore varietà di


profumi che si arrivano a distinguere durante l'esame. Più profumi distinti si riescono
a distinguere, più complesso sarà il vino dal punto di vista olfattivo.

Qualità: rappresenta la sintesi del giudizio su tutto ciò che il vino ha saputo
esprimere nel bicchiere.
AROMA RETRONASALE

Un odore è percepito direttamente attraverso il naso, l'aroma è rilevato per via retronasale con
mediazione della bocca (ad esempio: l'odore di pera si sente al naso durante l'inspirazione, invece
l'aroma di pera si sente in bocca espirando dopo la deglutizione).
LE SENSAZIONI SAPORIFERE CHE TROVIAMO
IN BOCCA

Dolcezza: con certezza la sensazione più piacevole, come


possiamo distinguerla? Se si mette in bocca un cucchiaino
di miele si ha la traduzione perfetta di questa sensazione.

Acidità: è definita come macro-sensazione, non è piacevole


e irritano la mucosa orale e nella degustazione il termine di
acidità viene intesa come freschezza. Un esempio è prova a
bere la coca cola calda, avvertirai che è sgradevole, ma se si
mettono dei cubetti di ghiaccio questa sensazione si
rivelerà gradevole e rinfrescante!
LE SENSAZIONI SAPORIFERE CHE TROVIAMO
IN BOCCA
Sapidità: è una micro-sensazione ed esprime una piacevole e leggerissima mineralità. Per
percepire questa sensazione proviamo a mettere un po' di sale in bocca e successivamente
passare sulle labbra la lingua, se rimane il sapore allora si può definire un vino sapido.

Amarezza: è determinata dai tannini, dai polifenoli e dai fenoli. Come avvertirla? La
sensazione che vi posso indicare è quella amara del caffè.

Umami: Solo negli ultimi anni si sta studiando questa sensazione e viene tradotto come
saporito. Questa sensazione è legata al glutammato (sale dell’aminoacido acido glutammico),
che viene utilizzato come esaltatore di sapidità. Come percepire questa sensazione?
Tranquilla, è la classica salsa di soia.
MORBIDEZZE
Zuccheri: in base alla quantità di zuccheri il vino verrà definito secco in cui non si
percepisce dolcezza fino a stucchevole, situazione ritenuta inaccettabile, in cui la
dolcezza risulta eccessiva

Alcoli: responsabile diretto dell'effetto pseudo-calorico è l’alcol etilico. L’effetto


pseudocalorico è provocato dalla proprietà disidratante dell’alcol etilico, che
diminuisce l’azione dell’acqua presente nella saliva ed al suo effetto dilatatore, che
provoca maggiore afflusso di sangue verso i capillari della mucosa.

Polialcoli: determinano una gradevole sensazione di avvolgenza del palato e del


gusto.
DUREZZE
Acidi: forniscono questa sensazione di piacevole freschezza, riconosciuta a basse
temperature che ne amplificano la potenza e la percezione.

Tannini: I tannini provocano astringenza e a volte leggera sensazione amarognola,


che varia a seconda di età ed evoluzione del vino. Da giovane, i tannini delle uve
tendono ad essere più aggressivi,mentre se maturo e ha riposato in legno, i tannini
sono in parte polimerizzati e quindi più morbidi e fini.

Sostanze minerali: è una microsensazione che fornirà freschezza su tutto il palato e


provocherà salivazione intensa.
SAUVIGNON
Ora ci spostiamo in Fiuli a degustare il Sauvignon!

Importante vitigno di origine francese, Valle della Loira, ha origini relativamente recenti (anni ’80 dell’800)
ed è stato introdotto in Friuli Venezia Giulia durante la dominazione asburgica.

Questo Sauvignon è un vino fresco e accattivante dagli inconfondibili e molteplici profumi di frutta e
menta.
Colore: Giallo paglierino con riflessi verdi

Profumo: Intenso, elegante e tipico.


Le note varietali di bosso e foglia di pomodoro si
uniscono a lievi accenni agrumati di lime e pompelmo

Gusto: Ampio, fresco ed equilibrato.


Al palato grande corrispondenza con i profumi, sapido,
fresco e dall’acidità equilibrata

Abbinamenti: Ottimo come aperitivo, si accompagna


alle minestre di verdure, ai passati di legumi e al pesce
marinato. Al top con carciofi in ogni preparazione

Temperatura di servizio: 12°/14°C


FRANCIACORTA
La storia della produzione del Franciacorta è stata fortemente caratterizzata dalla
presenza di grandi ordini monastici, come i Benedettini, che in questa zona franca,
esentasse feudali, fecero grandi opere di dissodamento e bonifica.
Colore: Giallo paglierino dalla spuma soffice e dal
perlage fine e persistente.

Profumo:è fresco, invitante, caratterizzato da note


floreali di tiglio, da sfumature agrumate di pesca bianca
e da leggeri sentori speziati di pepe verde.

Gusto: è croccante, di gran beva. Una traccia di sapidità


lo accompagna fino ad un finale di ottima persistenza.

Abbinamenti: Perfetto come aperitivo è ideale per


accompagnare anche zuppe e vellutate.

Temperatura di servizio: 6°/8°C


GRAZIE MILLE PER LA
SERATA INSIEME!

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