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Master

Quarta edizione
13 gennaio - 16 dicembre 2016

World Natural Heritage


Management
Conoscenza e gestione dei Beni naturali iscritti nella lista del
patrimonio mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani)

Martino Correggiari

Mappe Emozionali.
Interagire con la percezione del paesaggio.

Torino, 04/12/2016
Sommario

INTRODUZIONE..............................................................................................3

1. INQUADRAMENTO IDEA PROGETTUALE........................................4


1.1. Emozioni e percezione, paesaggio e valori intangibili.................................4
1.2. Obiettivi del progetto............................................................................................ 7
1.3. Quadro teorico/applicativo del progetto..........................................................8
1.3.1. La Emotional Cartography di Christian Nold...............................................................8
1.3.1.1. San Francisco Emotional Map.................................................................................8
1.3.1.2. Newham Sensory Deprivation Map.......................................................................10
1.3.2. Le Sensory Cities di Kate McLean............................................................................10
1.3.3. La Mappatura Collettiva degli Iconoclasistas............................................................11
1.3.4. Mappe di Comunit: un modello di buone pratiche in Italia......................................13

2. IDENTIFICAZIONE SITO DI PROGETTO..........................................15


2.1. Paesaggi naturali, rurali e urbani a confronto..............................................15
2.2. Le Corone di Torino........................................................................................ 16
2.2.1. Il progetto Corona Verde.......................................................................................... 16
2.2.2. La Corona di Delizie................................................................................................. 17
2.2.3. Mappare Torino: il progetto FirstLife.........................................................................18
2.3. Localizzazione aree specifiche di progetto...................................................19
2.4. Analisi dei possibili partner..............................................................................20

3. SVILUPPO DEL PROGETTO.............................................................21


3.1. Premesse operative............................................................................................ 21
3.2. Soggetti attuatori................................................................................................. 21
3.3. Piano delle attivit............................................................................................... 22
3.3.1. Fase 1 - Indagine...................................................................................................... 23
3.3.2. Fase 2 - Giornate performative.................................................................................23
3.3.3. Fase 3 - Laboratori con le scuole..............................................................................24
3.3.4. Fase 4 - Elaborazione mappa emozionale...............................................................24
3.3.5. Fase 5 - Incontro conclusivo e sviluppi.....................................................................25
3.4. Fonti di finanziamento e stima dei costi........................................................27
3.5. Cronoprogramma................................................................................................ 28

CONCLUSIONI...............................................................................................29

BIBLIOGRAFIA..............................................................................................30

SITOGRAFIA..................................................................................................31

2
INTRODUZIONE

Mappare un territorio o un paesaggio una operazione che pu assolvere a


diverse funzioni, sia se ci confrontiamo con gli aspetti tangibili che intangibili del
luogo. La pianificazione di una citt o la gestione di un patrimonio naturale-
culturale passa inevitabilmente per una rappresentazione su mappa dello stato
di fatto e delle azioni progettuali future. Le metodologie di rappresentazione e
l'apporto di fattori tecnologici hanno permesso molteplici letture e altrettante
finalit e azioni possibili.
Una sfida importante relativamente nuova quella di cartografare i caratteri
immateriali, riuscire a rappresentare i valori (non solo estetici) che
corrispondono alla percezione (non solo visuale) e le emozioni che un soggetto
e una collettivit hanno dei luoghi di vita, dei beni comuni, dello spazio pubblico,
infine, del paesaggio. Gli strumenti che offre la cartografia attuale non sono
sufficienti n adeguati alla dinamicit dei processi: cambia la forma del territorio,
cambia la popolazione e la fruizione, cambiano i filtri e i riferimenti culturali con
cui leggiamo il paesaggio. La cartografia emozionale, nelle sue varie
applicazioni e sperimentazioni, pu facilitare ed arricchire la lettura delle varie
componenti tangibili e intangibili di un luogo e raggiungere alcuni obiettivi, per
esempio, di scoperta, sensibilizzazione, sentimento di appartenenza e cura nei
confronti di un luogo. L'implicazione diretta degli abitanti o di fruitori occasionali
fondamentale nell'elaborazione di una mappatura condivisa, nella restituzione
di un significato e nella trasmissione di valori e opportunit di un luogo
(riferimento ai diversi progetti di Mappe di Comunit in Italia).
Esistono diverse metodologie per elaborare mappe emozionali e sensoriali di
un luogo o di un paesaggio: i progetti sviluppati finora sono perlopi associati
all'arte contemporanea e seguono la corrente della psicogeografia (riferimenti ai
progetti contemporanei di Christian Nold e Kate McLean). In attivit di
mappatura collettiva pi consolidate si riscontrano processi partecipativi
elaborati con effetti diretti di ri-significazione dei luoghi e con la possibilit di
generare progetti di trasformazione degli spazi pubblici e del paesaggio
(riferimento ai progetti degli Iconoclasistas).
Con questo progetto si vuole ipotizzare un percorso che permetta la
rappresentazione delle emozioni e della percezione trasmesse da un
determinato paesaggio, attraverso l'ideazione di azioni partecipative sul campo
e la restituzione in una veste cartografico ancora da sviluppare. Questo
esercizio di mappatura deve per essere inteso come un primo passo
esplorativo di una re-interpretazione dei legami tra la comunit e il patrimonio
intangibile del paesaggio in cui vivono.

3
1. Inquadramento idea progettuale

1.1. Emozioni e percezione, paesaggio e valori


intangibili

Dentro e fuori il mondo scientifico sta crescendo in tempi recenti un certo interesse
verso le emozioni e la percezione sensoriale, non solo come attributo individuale ma
soprattutto come costruzione socio-culturale. Si intuisce limportanza crescente che si
sta attribuendo al vincolo sentimentale verso i luoghi e alla loro esperienza
polisensoriale, attraverso i quali ci si interroga con nuove attitudini verso il paesaggio, i
beni comuni, lo spazio pubblico, le risorse naturali. sufficiente pensare al fatto che la
globalizzazione, invece di banalizzare le specificit dei luoghi, sta incrementando il loro
peso specifico: si assiste ad una chiara e generalizzata rivalorizzazione delle
caratteristiche tipiche dei paesaggi locali, cos come un rinnovato interesse per nuove
forme di comprensione e scoperta dei luoghi. Inoltre politiche pubbliche e
amministrazioni mancanti e rigide, fanno nascere comportamenti e attivit che si
organizzano come forme di resistenza in esperienze di ri-appropiazione di certi
contesti geografici, urbani o rurali, ad alta frequentazione o abbandonati che siano.
La definizione di paesaggio offerta dalla Convenzione Europea permette alcune
interpretazioni teoriche dei cambiamenti di prospettiva in corso, poich definisce il
paesaggio come una determinata parte di territorio, cos come percepita dalle
popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro
interrelazioni, e aggiunge concerne sia i paesaggi che possono essere considerati
eccezionali, che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati.1 Il paesaggio
concepito a partire della percezione della popolazione, grazie allintima relazione che
ogni individuo sviluppa nei suoi confronti, attribuendogli i pi diversi significati e valori,
elaborati attraverso filtri e modelli di matrice culturale. La percezione di un contesto
paesaggisticoo non si limita alle espressioni di preferenza per i suoi elementi: non si
tratta di sommarli o calcolarne la media per ottenere la percezione colletiva di un luogo.
Allo stesso modo i comportamenti e le azioni che ne derivano e che trasformano il
territorio, condotti individualmente o collettivamente, non sono il risultato di
unaddizione di comportamenti ma lespressione di un senso e di una cultura comune.
utile inoltre richiamare il contenuto della Convenzione Unesco 2: per patrimonio
culturale immateriale sintendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le
conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi
culturali associati agli stessi che le comunit, i gruppi e in alcuni casi gli individui
riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Tra gli scopi della
Convezione troviamo quello di suscitare la consapevolezza e assicurare il rispetto per
il patrimonio immateriale a livello locale, e inoltre per salvaguardia sintendono le

1
tratto dalla Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze, 2000
2
tratto dalla Convenzione internazionale UNESCO per la salvaguardia dei beni culturali
intangibili, Parigi, 2003

4
misure volte a garantire la vitalit del patrimonio culturale immateriale, ivi compresa
lidentificazione, la documentazione, la ricerca, la preservazione, la protezione, la
promozione, la valorizzazione, la trasmissione, in particolare attraverso uneducazione
formale e informale, come pure il ravvivamento dei vari aspetti di tale patrimonio
culturale. La maggior parte dei progetti e piani di gestione dei beni Unesco si
concentrano esclusivamente sugli elementi tangibili del luogo, senza prendere in
considerazione i valori culturali e la percezione sociale legati a quei beni: mancano del
coinvolgimento della comunit presente allinterno o nel loro contesto, la quale deve
confrontarsi con le trasformazioni e gli effetti prodotti dal riconoscimento culturale e dai
programmi associati.
Ci si interroga quindi su come possibile rappresentare e cartografare la percezione di
un paesaggio e dei valori culturali che gli vengono attribuiti. La questione si pone
perch in generale, tutti i soggetti che intendono sviluppare unazione di
tutela/trasformazione sul territorio, siano essi una amministrazione pubblica o un
collettivo di quartiere, non assumono decisioni senza appoggiarsi alla cartografia, o ad
una mappatura degli elementi presi in considerazione, tangibili e intangibili. Il termine
valori intangibili che viene richiamato per arricchire il concetto di paesaggio, spesso
senza una vera giustificazione, pu assumere significato se viene pensato come
accessibile attraverso la condivisione della percezione sensoriale e delle emozioni. Le
mappe convenzionali sono una struttura sempre pi limitata per rappresentare queste
realt complesse. In questo contesto la geografia emozionale pu riassumere senso e
rilevanza. interessante il punto di vista di alcuni geografi che definiscono i luoghi
come spazi di interazione emozionale, carichi di significati che ritornano a noi
attraverso le emozioni che risvegliano, consegnando alla memoria e allimmaginazione
un senso spaziale, pi che temporale.3 La sperimentazione in corso di nuove
metodologie che permettono di visualizzare sia la realt fisica, sia la sua percezione
multisensoriale e simbolica, si trasforma in uno strumento prezioso e diventa una
necessit. Alcuni esempi recenti riflettono questo punto di vista: Emotional Maps,
Sensory Maps, Smellscape, Soundscape, Sensescape ecc..
Questa ricerca nasce da un interesse personale verso la cartografia e le modalit
alternative di mappatura e rappresentazione di un territorio. Un quesito da cui si
partiti riguarda la domanda: possibile integrare la cartografia emozionale negli
strumenti di gestione e pianificazione? I tentativi di integrazione incontrati, ad esempio
la Tranquillity Mapping che interessa tutto il territorio del Regno Unito, rimangono di
carattere settoriale e non hanno capacit di influenzare positivamente le politiche che
agiscono sui beni e il paesaggio. Mentre i progetti di Emotional Mapping sviluppati in
tempi recenti sono condotti con finalit artistiche, di attivazione di realt e comunit
locali, che spesso si confrontano con problematiche di carattere urbano. Per volont
auto-imposta o impossibilit imposta di connettersi con la gestione delle trasformazioni
territoriali, le attivit e le azioni che questi progetti riescono a generare rimangono nella
sfera dellorganizzazione sociale e volontaria.

3
tratto dal saggio Emocin, lugar y paisaje di Joan Nogu in Paisaje y Emocin: el Resurgir de
las geografas emocionales, Observatorio del Paisaje de Catalua; Universidat Pompeu Fabra,
Barcelona, 2015

5
Figura 1: esempio di Tranquillity Mapping nel Northumberland (UK).
Se dal punto di vista teorico lintegrazione tra mappe emozionali e pianificazione
appare estremamente complicata, la volont di sviluppare questa ricerca-progetto si
sposta su altre ricadute ed effetti positivi nel luogo e nella comunit interessata da un
intervento di mappatura emozionale-percettiva. Conoscendo i limiti e le potenzialit di
progetti simili studiati e avendo partecipato in prima persona a esperienze di percorsi
partecipativi e mappe di comunit, importante esplorare nuove modalit, integrando
metodologie gi sperimentate, lasciando spazio allo sviluppo di risultati anche
inaspettati.

6
1.2. Obiettivi del progetto

Un aspetto che gli esperimenti di Emotional Mapping mostrano quello di generare un


nuovo tipo di coscienza nella comunit pi o meno allargata su cui operano. Inoltre
sono uno strumento performativo che media, attiva e scopre nuovi tipi di relazioni nella
comunit e nel territorio, tra le persone e i luoghi e tra le stesse persone, facendo
nascere conseguentemente un dibattito sugli aspetti critici del luogo legati ad una
densa molteplicit di emozioni personali condivise. La mappatura non un esercizio
lineare. Pu evolvere in un percorso dalle finalit utili, influenzando pure la gestione
pubblica con nuove richieste, o il suo valore duso principale pu rimanere in mano alla
comunit che lha generata.
Vorrei richiamare il concetto di (F)Utility della ricercatrice Sophie Hope 4, poich si pone
in una prospettiva interessante nei confronti di questo progetto. Parlando di azioni di
rigenerazione urbana scrive: gli urbanisti stressano lidea di funzione e labilit di
generare valore economico e culturale nel luogo mentre gli artisti si concentrano sugli
aspetti effimeri ed emotivi, aggiungendo ambivalenza nelle loro azioni. Lidea di (f)utilit
si pu paragonare al carattere sorprendentemente funzionale che un intervento pu
sviluppare, diventando utile in una maniera inaspettata invece di creare servizi o una
serie di istruzioni e regole per tecnici. Lidea di Smart City, in cui tecnologia,
innovazione ed efficienza sono gli strumenti per sviluppare politiche di pianificazione
territoriale, riflettono i meccanismi di gestione funzionale degli spazi. Personalmente
intravedo un rischio nel percorso che molti luoghi hanno intrapreso investendo in
questidea: tecnologia ed efficienza aggiungono freddezza e asocialit nella gestione di
un territorio e nella vita quotidiana. Un concetto a cui il progetto si ispira la Playable
City, in cui le componenti di divertimento e partecipazione attiva sono le caratteristiche
abilitanti lidea, favorendo cambi comportamentali positivi nelle persone e nelle
relazioni con i luoghi.
Luso di risorse cartografiche e di attivit ricreative associate al campo delle emozioni e
della percezione sensoriale amplia le metodologie di ricerca partecipativa facendo
nascere nuove forme per comprendere e segnalare molteplici aspetti degli spazi
quotidiani, delle relazioni con i luoghi, dei paesaggi soggettivi e collettivi: si tratta di una
prima sostanziale finalit del progetto. La sua evoluzione si basa sulla riflessione e
critica degli aspetti del paesaggio mappati con lobiettivo di progettare e realizzare
azioni condivise che possano ricadere sui contesti e le comunit coinvolte.
Considerando quindi la mappa e il processo di mappatura come degli strumenti, e non
solo dei risultati o delle soluzioni, i principali obiettivi del progetto sono:
- rappresentare un paesaggio attraverso la percezione incentrata nelle emozioni e
nelle esperienze sensoriali soggettive non soffermandosi esclusivamente sugli
elementi tangibili;
- intervenire in un luogo che sintetizzi gli aspetti di densit di stimoli e di senso di
appartenenza, con un forte carattere simbolico culturalmente associato;
- indirizzare le problematicit, le necessit scaturite dal percorso di mappatura e di
condivisione delle emozioni verso idee progettuali concretizzabili;
- permettere lincontro e lo scambio tra attori diversi, cittadini, organizzazioni e
istituzioni, dove poter confrontare esperienze e intuizioni creative, tradizionali e
innovative.
4
tratto dal saggio Social engaged art: the consciense of urban development di Sophie Hope in
Emotional Cartography, Creative Commons

7
1.3. Quadro teorico/applicativo di riferimento

Per quadro teorico/applicativo di riferimento intendo la descrizione di alcune idee e


progetti da cui ricavare indicazioni operative da integrare nellelaborazione di un
progetto di mappatura emozionale-percettiva con un suo percorso indipendente. Si
prendono in considerazione progetti di mappatura emozionale (Nold), mappatura della
percezione sensoriale (McLean), mappatura collettiva-esperenziale (Iconoclasistas) e
mappatura dei valori intangibili-culturali (mappe di comunit).

1.3.1. La Emotional Cartography di Christian Nold

Nold ha elaborato una serie di progetti di Emotional Mapping attraverso diverse


metodologie e pratiche sul campo. Gli esperimenti pi interessanti si avvalgono di un
dispositivo, il BioMapping device legato ad un semplice GPS, e di pratiche di
privazione sensoriale. Tutti i progetti condotti, commissionati da enti pubblici locali o
associazioni culturali, possiedono un alto grado di coinvolgimento sociale delle
comunit locali e si riferiscono ad aree urbane circoscritte.
Lo stesso Nold analizza a posteriori le esperienze, accolte dai partecipanti come
strumenti che mostrano un paesaggio della memoria soggettiva di eventi significativi,
legato ad una variet di sensazioni fornite da stimoli del proprio ambiente di vita a cui
non avevamo fino a quel momento prestato attenzione. Lattivit di condivisione di
queste emozioni con la comunit ha portato alla luce laspetto pi importante di questo
esercizio di mappatura: le emozioni che derivavano dallincontro casuale con altri
conoscenti durante le attivit di registrazione sul campo, si mostravano pi intense e
importanti rispetto a quelle che provenivano dalla percezione sensoriale: si viene a
creare uno spazio sociale dinterazione dove lo scambio di opinioni, o anche solo la
condivisione di anedotti e storie, risultava predominante.

1.3.1.1. San Francisco Emotion Map

Questa mappa un esempio dellutilizzo del dispositivo BioMapping: questo combina


un sensore applicato ad un dito, che registra le onde del Galvanic Skin Response
(GSR), un indice di risposta emotiva (utilizzato dalla polizia nei test sulla falsit della
testimonianza), assieme ad un sistema di posizionamento geografico (GPS) che
localizza il punto della registrazione. I partecipanti sono semplicemente invitati a
passeggiare per la citt con il dispositivo, ad annotare descrizioni delle loro percezioni
e delle loro emozioni derivanti dagli stimoli esterni. Le note scritte servono per
interpretare in un secondo momento le registrazioni del dispositivo, dato che queste
possono essere di carattere positivo o negative, e per arricchire la mappa nella sua
versione finale.
Ad un primo livello di lettura la mappa mostra uno spazio sensoriale di esperienze
vissute dove le reazioni personali sono causate da input visivi, uditivi, olfattivi e tattili.
La mappa suggerisce inoltre che i luoghi vengono vissuti attivamente attraverso
linterazione con altre persone e oggetti specifici. Infine, la forma e i colori che
rappresentano le reazioni emotive identificano i limiti dellaccessibilit agli spazi
pubblici.

8
Figura 2: San Francisco Emotional Map, by Christian Nold.
La mappa stata usata dalla comunit locale per fare pressione alle amministrazioni
distrettuali per migliorare laccesso pedonale e ciclabile in alcuni spazi pubblici e per
richiedere la salvaguardia di determinati luoghi ed edifici riconosciuti dimportanza
identitaria dalla comunit, degradati o posti sotto minaccia da operazioni immobiliari.

9
1.3.1.2. Newham Sensory Deprivation Map

Questa mappa un esperimento che interroga luso della percezione sensoriale


attraverso la privazione dei due sensi di maggiore utilizzo, la vista e ludito. I
partecipanti esplorano la citt divisi per coppie, il primo con occhi e orecchie coperte, il
secondo con un GPS ed un semplice quaderno per annotare informazioni. Le
esperienze sensoriale e le emozioni che generano vengono cos raccontate e descritte,
annotate e geo-localizzate. Una volta terminata lesplorazione, i dati geografici
vengono confrontati e associati alle osservazioni sensoriali e alle reazioni emotive.
La mappa mostra come la maggior parte dei commenti si riferiscono al senso
dellolfatto. Inoltre, circa il 50% delle esperienze sensoriali stata qualificata come
negativa, riferendosi ad odori di carattere artificiale.

Figura 3: Newham Sensory Deprivation Map, by Christian Nold.


La mappa ha generato un interesse verso il valore percettivo associato ai luoghi
quotidiani ed nata la proposta di creare nella citt dei luoghi di Sensory Commons,
ovvero degli spazi allinterno di parchi o piazze per creare e percepire esperienze
sensoriali accessibili a tutti. La proposta non si realizzata ma uno studio condotto
sullidea di Sensory Commons ha permesso di individuare quali spazi pubblici della
citt sono progettati positivamente per incentivare attivit ricreative e collettive, e quali
invece allontanano le attivit ludiche e di scambio perch sensorialmente ostili.

1.3.2. Le Sensory Cities di Kate McLean

Le ricerche della McLean si concentrano nella percezione sensoriale dei contesti


urbani, in particolare sul senso dellolfatto, e vengono rappresentate con diverse
modalit, da performance artistiche a processi di mappatura che si concretizzano in
cartografie olfattive. La base teorica di queste ricerche si fonda sullidea che la

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percezione olfattiva, seppur effimera, contribuisce in maniera sostanziale alla
comprensione del paesaggio che ci circonda. Odori e profumi possono attivare una
pre-visualizzazione di attivit prossime o avere la capacit di stimolare ricordi,
attivando una relazione luogo-memoria soggettiva, che pu evolvere da una
esperienza personale a una collettiva e condivisa. Questi processi vengono definiti
come Smellscapes.
Le esperienze partecipative di Smellscapes sono stato sviluppate dalla McLean in
molte citt: Parigi, Glasgow, Singapore, Edinburgo, Pamplona, Amsterdam. In
questultimo progetto per esempio, attraverso la partecipazione di 44 persone, abitanti
della citt, durante 4 giorni di smellwalks, sono stati registrati oltre 650 odori e profumi.
Sulla base di descrizioni scritte dai partecipanti, sono state identificate 50 categorie. La
mappatura ha avuto seguito con la creazione di una mappa digitale accessibile a tutti,
attraverso la quale i nuovi partecipanti avevano la possibilit di visualizzare i dati e di
arricchirli attraverso la loro esperienza: la versione digitale permetteva di creare una
struttura di narrazione collettiva, fatta di espressioni peculiari del luogo.

Figura 4: Archivio della ricerca di Kate McLean: Olfactory Classifications

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1.3.3. La Mappatura Collettiva degli Iconoclasistas

Gli Iconoclasistas, un collettivo argentino, partono dal presupposto che le esperienze e


i saperi quotidiani dei partecipanti alle loro attivit, trasferite su un supporto grafico e
visuale, aiutano a visualizzare le problematiche pi critiche e urgenti di un territorio.
Questa visione integrata dal processo di attivazione della memoria esperienziale e di
percezione sensoriale dei luoghi di trasformazione, il quale, nel momento in cui viene
condiviso e socializzato, serve a tessere una rete di affinit e solidariet nella comunit
coinvolta.
I progetti di questo collettivo si sviluppano attraverso workshop in determinati contesti
problematici, quasi sempre quartieri di citt metropolitane, coinvolgendo gruppi di
abitanti o persone interessate in attivit di diverso tipo, accomunate da un approccio
ludico. Lelaborazione di una mappa e di altre tipologie di rappresentazione si svolge
mediante la partecipazione attiva e collettiva della comunit, dove il ruolo degli
Iconoclasistas si limita allorganizzazione delle attivit, alla mediazione e alla
restituzione di un prodotto finale, una mappa con finalit di sensibilizzazione.

Figura 5: esempio di Mapeo colectivo in un quartiere di Buenos Aires


La mappa finale diventa spesso riferimento per implementare azioni di trasformazione
diretta del quartiere, o per ampliare la conoscenza e il coinvolgimento generato
dallesperienza di mappatura, attraverso, per esempio, una condivisione della mappa
online come piattaforma di aggiornamento.

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Un loro progetto interessante la mappatura del quartiere di Tlatelolco, Citt del
Messico, con la comunit del quartiere e partecipanti esterni provenienti dal mondo
dellarte, geografia, storia, pianificazione urbana, attivismo, comunicazione. stato
proposto un lavoro individuale in cui ogni partecipante doveva registrare e riportare su
una mappa le percezioni soggettive date dal luogo in quel momento, i ricordi che
suscitava e le informazioni catturate dai mass media. La stessa pratica stata poi
ripetuta in esplorazioni di gruppo con lo scopo di confermare o modificare le
impressioni iniziali attraverso attivit di condivisione delle percezioni sensoriali e
interviste con altri abitanti del quartiere.

Figura 6: Mappe collettive durante il workshop di Tlatelolco (2012)


Durante le attivit di definizione della mappa finale i partecipanti hanno richiesto di
approfondire ulteriormente il lavoro: stato quindi costituito uno spazio permanente
dosservazione, per integrare e aggiornare le informazioni della mappa. Individuando
ulteriori tematiche di approfondimento, la comunit coinvolta, con il continuo supporto
degli Iconoclasistas, ha elaborato un manifesto e una mappa tematica informativa
relativa al principale problema del quartiere: le forti pressioni immobiliari per la
privatizzazione e trasformazione di alcuni spazi ed edifici pubblici. La divulgazione di
questi documenti a tutta la comunit del quartiere e le conseguenti pressioni esercitate
collettivamente verso lamministrazione distrettuale, hanno permesso di evitare alcune
di queste operazioni immobiliari.

1.3.4. Mappe di Comunit: un modello di buone pratiche in Italia

Le mappe di comunit possono considerarsi un buon esempio di mappatura della


percezione del paesaggio. In questo caso, per percezione, si intende lidea condivisa
del patrimonio del luogo, non necessariamente di eccelenza, ma anche e soprattutto
quotidiano: infatti, la loro elaborazione permette di individuare e rappresentare gli
elementi del paesaggio riconosciuti importanti dalla comunit locale. I processi
partecipativi alla base della mappatura condivisa permettono di arricchire la mappa di
informazioni e dati del sapere locale, spingendo la comunit ad esplorare ed esprimere
con la propria soggettivit gli elementi tangibili e intangibili del paesaggio che si ritiene
di valore nei luoghi di tutti i giorni. Una prima finalit delle mappe di comunit quella
di recuperare la memoria collettiva e riconoscere la ricchezza materiale e simbolica
locale: mentre un obiettivo pi complesso quello di tradurre il contenuto in unottica
progettuale, per tutelare luoghi e valori tipici o mettere in atto azioni di valorizzazione.
Le modalit di mappatura utilizzano un codice di rappresentazione immediato e diretto,
poich essendo una mappa affettiva, si costruisce attraverso molteplici tecniche, tra cui

13
disegni, foto, collage ecc.. Non di prioritaria importanza, alla fine del percorso,
produrre una mappa esteticamente attraente: in questo modo si rende accessibile a
tutti sia lelaborazione che la lettura dei caratteri del paesaggio.

Figura 7: La Mappa di Comunit della citt di Parabiago (MILANO)

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2. Identificazione sito di progetto

2.1. Paesaggi naturali, rurali e urbani a confronto

Le finalit di questo progetto non hanno un carattere preferenziale per quanto riguarda
gli stimoli forniti da un contesto urbano piuttosto che rurale/naturale. Un punto di vista
parzialmente diverso invece quello su possibili contesti naturali: il rapporto mente-
corpo-natura e le relazioni che si possono instaurare tra le persone e i paesaggi
naturali assumono un intimo carattere soggettivo e una profonda simbolizzazione. La
letteratura a riguardo vasta e di complicata interpretazione per cui si esclude che un
esercizio di mappatura emozionale-percettiva possa essere avanzato esclusivamente
allinterno di un bene paesistico naturale.
La quasi totalit delle esperienze di mappatura emozionale e collettiva di recente
attuazione si confrontano con realt urbane. Interessanti sono le valutazioni di Nold 5
relative ai suoi progetti, il quale sottolinea le differenze tra i processi di mappatura svolti
nelle citt metropolitane e nelle piccole citt meno centrali: in questo secondo caso le
annotazioni percettive mostrano un generale atteggiamento di cura verso il paesaggio;
le storie raccontate dalle comunit locali si intersecano con il vissuto personale in tema
di luoghi, storia locale e azioni politiche, e spesso portano a prese di posizione e
ipotesi progettuali grazie alle socializzazione delle emozioni. Invece, le percezioni
espresse nelle esperienze metropolitane si riferiscono principalmente a sensazioni
effimere legate al luogo e al momento in cui avvengono: la loro condivisione produce
comunque una riflessione sulle problematiche e potenzialit dei luoghi mappati.
Riportando queste impressioni non mia intenzione avanzare un giudizio di qualit tra
comunit e paesaggi diversi. In quasi tutti i contesti, siano essi urbani, rurali, tutelati o
degradati, si possono riscontrare enormi potenzialit narrative: ritengo per che il
percorso di mappatura possa ricevere suggestioni positive dalla presenza nel contesto
esplorativo di un luogo/elemento a cui sono attribuiti peculiari valori culturali: il
riconoscimento a Patrimonio dellUmanit Unesco ha leffetto di rafforzare o cambiare
la percezione sociale e culturale della comunit che vive con diverse modalit il
contesto prossimo al bene. Da questi ragionamenti si considera importante sviluppare
il progetto in uno o pi luoghi, moltiplicando le mappature in base alle risorse
economiche che si possono intercettare, che riescano a riassumere le seguenti
caratteristiche:
- marginalit rispetto ad un importante centro urbano;
- problematicit nelluso degli spazi pubblici (dinamiche demografiche, turismo..):
- influenza di elementi del patrimonio storico e culturale (riconoscimento Unesco);
- presenza della componente naturale del paesaggio.

5
tratto dallintroduzione del libro Emotional Cartography a cura di Christian Nold, Creative
Commons

15
Si scelto di studiare ed intervenire nella citt metropolitana di Torino, in cui diverse
componenti del paesaggio trovano espressione, gli ambiti urbani e suburbani, i sistemi
naturali e rurali, la complessit e conflittualit tra settori economici, un vasto patrimonio
storico-architettonico, tra politiche pubbliche innovative, ambientali e culturali. La scelta
deriva anche dal fatto che sono stati sviluppati e sono in atto processi di mappatura
partecipata che interessano diversi luoghi dellarea metropolitana: attraverso singoli
progetti e politiche culturali innovative, basate sia sullidea di Smart City sia
sullintegrazione tra arte e sociale, il territorio torinese mostra prospettive interessanti
nella costruzione di reti e nella condivisione di risorse, in una direzione impegnata
verso lo sviluppo sostenibile ambientale, la cooperazione culturale e la coesione
sociale. Poche altre realt urbane in Italia si sono confrontate con iniziative di
mappatura consolidate: altre realt interessanti riguardano Roma (Urban Experience) e
Napoli (MappiNa). Per raccontare alcuni aspetti di Torino e contestualizzare i luoghi
specifici dove il progetto potr avere luogo, si vogliono descrivere sinteticamente tre
esperienze rappresentative, le quali figurano come quadro conoscitivo-operativo per le
intenzioni del progetto di mappatura emozionale.

2.2. Le Corone di Torino

2.2.1. Il progetto Corona Verde

un progetto strategico a regia regionale che interessa risorse naturali e di paesaggio


straordinarie, e la loro relazione con i contesti urbani, i quartieri periurbani e le citt
satellite (93 comuni interessati): il Parco del Po e della collina torinese (MAB Unesco),
il Parco della Mandria, le aree rurali, i parchi cittadini, le Residenze Reali (Beni Culturali
Unesco), le vallate prealpine, i 4 fiumi che attraversano larea. Ai fini operativi il
territorio di progetto stato suddiviso in 6 Ambiti territoriali, coordinati da altrettanti
Comuni capofila: Chieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Torino e Venaria Reale.
Uno degli obiettivi del progetto quello di diffondere una nuova cultura di uso e
gestione del paesaggio e dei sistemi ambientali, che abbandoni lapproccio esclusivo
della tutela e che riconosca le dimensioni estetiche, culturali e simboliche del verde.
Questo nuovo approccio identifica un sistema di spazi verdi pubblici che risponde ad
una pluralit di funzioni, non considerati come suolo da occupare ma luoghi per azioni
e attivit che danno beneficio ad una comunit: uno spazio naturale di grande valore
paesaggistico pu diventare il palcoscenico per iniziative culturali di nuova lettura e
simbolismo dei beni e dei valori, un parco pubblico o uno spazio verde pu prevedere
attivit integrate alla gestione agricola e forestale, in grado di garantire attivit
produttive e ricreative, e insieme il supporto alla manutenzione e al presidio del
paesaggio. Inoltre, il riconoscimento della Riserva della Biosfera Collina Po allinterno
del programma MaB Unesco, rientra nel percorso di identificazione dellecosistema
naturale come contesto che contribuisce al mantenimento della salute umana
attraverso opportunit di riflessione, arricchimento spirituale, sviluppo cognitivo,
esperienze ricreative ed estetiche.
Gli interventi del progetto Corona Verde non riguardano tanto la realizzazione di nuove
opere architettoniche, n il restauro di alcune di esse, ma la valorizzazione di ambiti
urbani e periurbani, agrari-rurali e culturali del paesaggio metropolitano. Attraverso
percorsi partecipati, la maggior parte degli interventi si sono focalizzati sulla strategia
di riqualificazione del paesaggio in una visione fruitiva, per stimolare affezione, senso
di appartenenza e presa in carico dei cittadini. La promozione di progetti culturali e

16
laboratori creativi pu quindi considerarsi una chiave di accesso ai comportamenti di
fruizione equilibrata del paesaggio.

Figura 8: Mappa del patrimonio paesaggistico del progetto Corona Verde

2.2.2. La Corona di Delizie

Uno degli aspetti del progetto Corona Verde quello di integrare il patrimonio storico-
architettonico diffuso nellarea metropolitana e il loro contesto tangibile e intangibile,
composto dai valori culturali e identitari attribuiti a questi beni. Limportanza di carattere
architettonico, storico, estetico e identitario che i beni patrimoniali della Corona di
Delizie esprimono, modificano la percezione del loro contesto paesaggistico e di
vissuto quotidiano: rappresentano quindi unimportante riferimento ed un elemento
simbolico influente. Il complesso delle Residenze Sabaude stato iscritto nella Lista
del Patrimonio Mondiale dellUmanit dellUNESCO nel 1997: la Corona di Delizie
una sistema radiocentrico di residenze barocche attorno alla citt di Torino:
- Castello del Valentino;
- Villa della Regina;
- Castello di Moncalieri;
- Castello di Rivoli;

17
- Castello di Venaria Reale;
- Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Nel piano di gestione del sito seriale Unesco 6 troviamo indicato che il piano di
valorizzazione culturale deve dare avvio ad un ciclo virtuoso dove il consumo della
cultura si accompagna alla produzione di nuova cultura. Per raggiungere questi
obiettivi necessario portare avanti progetti che facciano risaltare il territorio come
insieme fondato tanto sulle risorse patrimoniali quanto su quelle sociali. Nel piano
possono rientrare attivit funzionali alla valorizzazione sia del patrimonio e dei valori
UNESCO, che della cultura materiale e immateriale del territorio.

2.2.3. Mappare Torino: il progetto FirstLife

FirstLife un progetto del gruppo di ricerca in Social Computing dellUniversit degli


Studi di Torino che prende spunto dai principi di sviluppo sostenibile dellidea di smart
city per approfondire progetti di mappatura a servizio di cittadini, associazioni, enti
locali.. Si tratta di un social network civico, una piattaforma web di supporto allo
sviluppo di attivit, iniziative, reti, basato sulluso di mappe interattive dove gli utenti
possono aggiungere e condividere informazioni sui propri luoghi di vita. I contenuti
delle mappature riguardano: luoghi pubblici che ospitano attivit o luoghi di interesse
culturale e sociale; eventi pubblici e micro-eventi offerti spontaneamente da un
soggetto; testimonianze su luoghi e racconti sulla citt, sui suoi abitanti, su esperienze
che che si vogliono condividere. Nato alla fine del 2012 grazie alla partecipazione al
bando Smart Cities and Communities and Social Innovation del MIUR, FirstLife ha
avviato e collaborato in numerosi sottoprogetti, tra i quali si vogliono segnalare:

- TeenCarTo, un progetto di mappatura partecipata da parte dei ragazzi e ragazze


delle scuole torinesi, promosso dallAssessorato allIstruzione e alle Politiche Educative
del Comune di Torino. Linterazione delle informazioni nella piattaforma digitale
permette di riconoscere quali sono gli spazi pubblici delle citt dedicati agli adolescenti,
come sono percepiti e come si trasformano: la mappatura evidenzia i luoghi vissuti
nella loro vita quotidiana, i luoghi dove sviluppano le loro reti di relazioni a livello
formale e informale, dove partecipano attivamente ad iniziative di comunit o in cui
vogliono segnalare delle questioni locali su si considera prioritario intervenire in futuro.

Figura 9: estratto della piattaforma digitale TeenCarTo

6
tratto dal Piano di Gestione Sito seriale Unesco Residenze Sabaude, Torino, 2012

18
- Riscopri Risorse, che ha lobiettivo di formare i cittadini, mappare collettivamente,
riusare e condividere i piccoli spazi urbani pubblici dimenticati o abbandonati. La rete
dei progetti che collabora e contribuisce a questo progetto si estende nelle cittadine
periferiche dellarea metropolitana di Avigliana, Bruino, Carmagnola, Chieri, Luserna
San Giovanni e Rivalta di Torino;

2.3. Localizzazione aree specifiche di progetto

Identificata la macro-area di progetto e individuati i requisiti dei contesti paesaggistici


specifici per gli interventi, la localizzazione per il loro sviluppo si concentra nei luoghi
circostanti ai beni riconosciuti dallUnesco della Corona di Delizie. Si parte quindi dal
carattere simbolico associato al patrimonio per realizzare le attivit di mappatura nei
contesti del Castello di Venaria Reale (sede del Centro Conservazione e Restauro), del
Castello di Rivoli (sede del Museo dArte Contemporanea), del Castello del Valentino
(sede del Politecnico di Torino) e del Castello di Moncalieri, caratterizzati da paesaggi
urbani o periurbani e, allo stesso tempo, dalla presenza di risorse naturali importanti.
Nel capitolo successivo la descrizione dello sviluppo operativo del progetto far
riferimento ad uno solo dei luoghi individuati. Allo stesso modo, anche la ricerca di
partner specifici e dei fondi necessari si effettuer per ununica azione progettuale. Per
conoscenza ed esperienze passate si scelto di approfondire il progetto, che
chiameremo pilota, nel contesto del Castello di Venaria Reale.

Figura 10: Castello di Venaria Reale e contesto paesaggistico, elaborazione propria

La Reggia (o Castello) di Venaria Reale il centro attrattivo del territorio (si tratta di
uno dei siti museali pi visitati in Italia). Il contesto della Reggia si caratterizza per
elementi di notevole valore paesaggistico: il borgo antico integrato urbanisticamente
alla reggia, i giardini al suo interno, il Parco La Mandria e il Borgo Castello al suo
interno, altro bene delle residenze sabaude. Il torrente Ceronda e il fiume Stura di
Lanzo suddividono il territorio tra il paesaggio rurale, le espansioni industriali e la citt
di Venaria, confinata rispetto a Torino dalla tangenziale nord.

19
2.4. Analisi dei possibili partner

La ricerca di soggetti interessati nellelaborazione di questo progetto e nelle sue


prospettive di sviluppo si suddivide in una identificazione di possibili partner
istituzionali, ad una scala ampia che coinvolge larea matropolitana di Torino, di
possibili partner logistici, che riflettono campi dazione pi circoscritti e settoriali, e di
soggetti che figurano come possibili fonti di finanziamento. Nel capitolo successivo
dedicato allo sviluppo del progetto si individuer una rete di attori pi specifica relativa
alla dimensione operativa per i contesti in cui si svolgeranno le azioni progettuali,
legata a questi partner iniziali.
Partner istituzionali:
- Regione Piemonte, attraverso il progetto Corona Verde descritto in precedenza;
- Urban Center metropolitanoTorino, associazione che promuove, informa e sviluppa
ricerche sui processi di trasformazione di Torino e dellarea metropolitana;
Partner operativi tecnico-logistici:
- Universit degli Studi di Torino, Dipartimento di Informatica, attraverso il progetto
FirstLife, descritto in precedenza;
- Parco Arte Vivente, centro sperimentale darte contemporanea, tra i progetti che
conduce sviluppa percorsi di conoscenza e laboratori esperenziali, azioni innovative e
generative di pratiche sociali in base a letture alternative del contesto in cui si abita.
Promuove un bando di media education rivolto ai giovani, The City I Like, che indaga
lambiente quotidianamente vissuto filmando luoghi e paesaggi sensibili, creando un
archivio documentativo della geografia percettiva urbana.
Il progetto viene presentato a titolo personale. Si intende esplorare la possibilit che
uno dei due partner operativi diventi nominalmente il promotore dellidea, affidandomi il
coordinamento del suo sviluppo.

Figura 11: Schema dei possibili partner a scala metropolitana, soggetti da coinvolgere nella
collaborazione per i diversi contesti di progetto

20
3. Sviluppo del progetto

3.1. Premesse operative

Si vuole proporre il progetto sinergicamente alle istituzioni che gestiscono il patrimonio


Unesco e alle realt a diversi livelli coinvolte dalla presenza e influenza dei beni:
spesso ci si dimentica che non sono gli oggetti in s (il Castello di Venaria ad esempio)
a dover essere conservati e valorizzati, ma i valori culturali legati a quel bene. Questo
aspetto viene trascurato sia da chi gestisce, da chi visita e da chi vive quotidianamente
il luogo e il suo contesto: il progetto vuole provare a dare un risposta alternativa anche
a questa questione, partendo dallinterazione tra punti di vista ed esperienze differenti
incentrate nelle emozioni e percezioni.
Un punto fondamentale da affrontare nellipotesi applicativa del progetto risponde alla
problematica, come socializzare le emozioni e la percezione? Esistono molti progetti di
mappatura collettiva e altrettante iniziative di mappatura emozionale-percettiva dei
luoghi, molte delle quali si avvalgono di strumenti tecnologici e piattaforme online per
rafforzare le loro finalit di condivisione e divulgazione. Il cuore del progetto, ovvero la
mappatura, pensata come un attivit iniziale, senza chiudersi in se stessa come
prodotto finito: ma le emozioni e percezioni sensoriali, nel momento in cui vengono
condivise, rappresentano un piccolo patrimonio che associato inevitabilmente, viste
le esperienze studiate, ai valori culturali immateriali della comunit, i quali a volte si
legano agli elementi del patrimonio materiale. Condivisione e legami rappresentano
strumenti di concertazione e attivazione di idee progettuali di tutela e trasformazione
dei luoghi dai valori reinterpretati, che possono generarsi spontaneamente o
influenzare altri progetti, anche provenienti dalle amministrazioni pubbliche e dalle
organizzazioni locali. Personalmente ritengo molto importante concentrarsi sul
processo e sulle variabili di una esperienza, in particolare se questa si confronta con la
comunit di un luogo e la condivisione di pi punti di vista.

3.2. Soggetti attuatori

Per il progetto pilota di Venaria i soggetti che collaborano attivamente fanno parte del
contesto locale e parallelamente vengono coinvolti i partner dellarea metropolitana di
Torino. possibile raggrupparli secondo diverse funzioni, di carattere pi operativo o
istituzionale, durante le varie fasi in cui si sviluppa il progetto. Nellambito collaborativo
della comunicazione e promozione delle attivit, e nella messa a disposizione di luoghi
per il loro svolgimento, si intende coinvolgere:
- il Comune di Venaria, in particolare con il settore Cultura, Turismo e Associazionismo;
- il Consorzio La Venaria Reale, ente gestore della Reggia di Venaria Reale;

21
_ il Parco Regionale La Mandria, che gestice il parco, rientrante anchesso tra i siti
dichiarati dallUnesco.
Il progetto prevede alcune attivit operative coordinate in prima persona, tra azioni
performative rivolte ad attivare la partecipazione e laboratori con le scuole, infine un
momento conclusivo collettivo di interazione. Per queste attivit si approfondiscono
collaborazioni con i partner torinesi nominati nel capitolo precedente, il gruppo di
ricerca che gestisce il progetto FirstLife dellUniversit di Torino e il Parco Arte Vivente;
a livello locale invece, si intende cooperare con la realt dellInQubatore Qulturale, che
potr svolgere funzioni comunicative, divulgative, e di diretta partecipazione negli
interventi sul campo. Lincubatore un spazio partecipato recentemente attivato nel
centro storico di Venaria, ideato allinterno del progetto Corona Verde, che organizza e
supporta eventi, iniziative e laboratori per promuovere il patrimonio ambientale,
agricolo, culturale, artistico e storico locale.

Figura 12: Schema dei soggetti coinvolti nel progetto pilota di Venaria Reale

3.3. Piano delle attivit

In questo paragrafo descrivo un ideale percorso in cui il progetto si pu sviluppare, per


il caso pilota di venaria Reale, con la possibilit che possa essere ripetuto e ampliato
agli altri luoghi identificati, nello stesso periodo o successivamente, in base alle risorse
economiche intercettate. Il percorso si articola in 5 fasi: le prime tre hanno lo scopo di
elaborare tre mappe emozionali rispecchianti punti di vista differenti, le quali
confluiranno in ununica mappa frutto del percorso complessivo: si tratta di un primo
esito del percorso, tenendo in considerazione possibili variabili con cui necessario
confrontarsi ed eventualmente modificare le singole attivit o la loro evoluzione. Si
prevede inoltre un ultimo momento, di fondamentale importanza, focalizzato a
condividere le criticit e le potenzialit riscontrate nella lettura emozionale-percettiva, e
progettare collettivamente azioni e interventi realizzabili nei luoghi segnalati.
La collaborazione che si intende approfondire con le organizzazioni locali, il Consorzio
la Venaria Reale, il Parco Regionale La Mandria, il Comune di Venaria Reale e lo
spazio partecipato InQubatore Qulturale, permette di prendere contatto diretto con i
possibili partecipanti e protagonisti del progetto, visitatori occasionali, ragazzi e
ragazze delle scuole e residenti della citt. Invece, il supporto logistico che si richiede
allUniversit (attraverso il progetto FirstLife) e al Parco Arte Vivente si concretizza

22
nellorganizzazione e collaborazione attiva delle attivit performative e laboratoriali e
nellelaborazione di una piattaforma online che traduca digitalmente il contenuto della
mappatura.

3.3.1. Fase 1 - Indagine

Lapproccio al progetto si concretizza attraverso una indagine condotta in prima


persona. Si svolge mediante interviste con i rappresentati delle organizzazioni a livello
locale che collaborano al progetto. Si estende con la diffusione di un questionario con
specifiche domande sul riconoscimento di spazi e luoghi del paesaggio di Venaria,
allinterno dei beni Unesco e nei contesti contesto legati a storie e aneddoti, emozioni,
particolari percezioni comunemente attribuite e conosciute. La raccolta delle
testimonianze e lanalisi qualitativa dei questionari sono finalizzati a mettere in risalto
una prima immagine del paesaggio emozionale, riconoscendone alcuni valori
attribuitegli culturalmente e identificando alcuni luoghi chiave.
Organizzazione Richieste di interviste con rappresentanti del Consorzio la Venaria
Comunicazione Reale, Parco Regionale La Mandria, Comune di Venaria, InQubatore
Promozione Qulturale ed eventuali associazioni locali. Diffusione del questionario
online nei canali comunicativi delle stesse organizzazioni.

Personale collaboratore /

Esito Mappa preliminare (elaborazione propria).

3.3.2. Fase 2 - Giornate performative

Le azioni performative sono costituite da due giornate (durante i fine settimana) di


mappatura della percezione aperta a tutti, con lo scopo di far partecipare visitatori,
semplici passanti e abitanti di Venaria per segnalare le emozioni-sensazioni della loro
esperienza quotidiana o estemporanea nei luoghi. Per lo svolgimento dellattivit sono
necessari pochi elementi: una grande mappa neutra e di immediata comprensione su
cui disegnare e rappresentare percezioni e informazioni, una serie di strumenti grafici a
disposizione per aiutare e facilitare la rappresentazione. La localizzazione della mappa
di importanza strategica: si deve posizionare in uno spazio visibile e di passaggio, la
piazza centrale di Venaria, la piazza antistante la Reggia, lentrata del Parco la
Mandria, ecc...
Organizzazione Promozione delle azioni performative attraverso i canali delle
Comunicazione organizzazioni locali. Richiesta di occupazione suolo pubblico.
Promozione

Personale collaboratore Partecipazione di 2 persone, InQubatore Qulturale e Parco Arte


Vivente.

Esito Mappa spontanea (riproduzione della macro-mappa).

23
3.3.3. Fase 3 - Laboratori con le scuole

Questa fase caratterizzata dai laboratori di mappatura, previamente organizzati e


promossi attraverso la collaborazione con le organizzazioni partner locali, con lintento
di coinvolgere almeno due/tre classi di studenti provenienti dalle scuole medie e
superiori della citt di Venaria. I laboratori si sviluppano in due/tre giornate
(corrispondono al numero di classi coinvolte) e sono caratterizzati da un approccio
ludico, nei quali i ragazzi sono invitati a camminare e relazionarsi con i luoghi e le
persone. Ogni giornata si articola in due attivit laboratoriali:
Laboratorio 1.0. Unattivit pensata per piccoli gruppi come gioco di scoperta che
consiste nellesplorazione emozionale-percettiva del luogo, con accompagnatori.
finalit _ individuare quali emozioni provocano specifici luoghi o contesti in base a una
serie di emozioni precedentemente individuate. Le emozioni che si intendono ricercare
nel paesaggio sono: Incanto, Allegria, Curiosit, Cura, Tristezza, Paura, Rabbia. Si
richiede inoltre di annotare particolari percezioni sensoriali (odori e profumi, suoni e
rumori, viste e altri sensi) associate alle emozioni individuate nella contemplazione dei
luoghi.
strumenti _ i partecipanti utilizzano delle mappe portatili e un set di icone
rappresentative per facilitare la segnalazione, come strumenti di base, ma possono
avvalersi a piacimento di dispositivi come macchine fotografiche, registratori sonori,
ecc
Laboratorio 2.0. Questa attivit invece pensata per piccoli gruppi o anche a livello
individuale che percorrono preferibilmente gli stessi luoghi.
finalit _ condividere le emozioni individuate legate agli spazi fisici e alle esperienze
sensoriali con conoscenti o passanti occasionali, preferibilmente abitanti di Venaria; lo
scambio si arricchisce con domande rivolte ai nuovi interlocutori relative a ricordi, storie
e aneddoti, emozioni positive e negative della memoria associati ai luoghi in cui si
trovano o ad altri luoghi di Venaria.
strumenti _ mappe portatili, quaderni per appunti, un registratore sonoro se disponibile,
con la possibilit anche in questo caso di utilizzare altri dispositivi.
Organizzazione Incontri e presentazione del progetto-gioco nelle scuole,
Comunicazione raccolta delle adesioni (minimo 2, massimo 3 classi) e istruzioni
Promozione per gli insegnanti. Organizzazione giornate e preparazione dei
materiali per i laboratori.

Personale collaboratore Partecipazione di tre persone, InQubatore Qulturale, FirstLife e


Parco Arte Vivente.

Esito Mappe esplorative (rielaborazione serie di mini-mappe).

3.3.4. Fase 4 - Elaborazione mappa emozionale

A questo punto tutte le mappe, le informazioni, le note ed eventuali altri materiali


elaborati e prodotti (disegni, foto, registrazioni audio, video, ecc..) nelle giornate di
attivit sul campo sono da confrontare, riordinare e sistematizzare in una mappa
conclusiva che chiameremo La Mappa Emozionale di Venaria Reale, una mappa in
formato cartaceo riassuntiva delle emozioni, arricchite da annotazioni riguardanti le
esperienze sensoriali, storie e memorie. Parallelamente si traduce la mappa in una

24
piattaforma digitale online, strutturando il contenuto tematicamente in modo tale che le
molteplici informazioni raccolte possano essere cartografate, diversamente dalla
versione cartacea di sintesi. I progetti di mappatura emozionale ipotizzati per gli altri siti
della Corona si potranno avvalere della piattaforma costruita con il progetto pilota. Lo
studio e il disegno della mappa cartacea saranno svolti personalmente con il contributo
e il supporto tecnico dei collaboratori alle attivit pratiche e logistiche del percorso,
mentre la realizzazione della cartografia digitale sar sviluppata gruppo di ricerca
dellUniversit, integrandosi nei progetti del network FirstLife.
Organizzazione /
Comunicazione
Promozione

Personale collaboratore Cooperazione con tre persone, InQubatore Qulturale, Parco Arte
Vivente, FirstLife.

Esito Mappa Emozionale Finale.

3.3.5. Fase 5 Incontro conclusivo e sviluppi

Lultima fase prevede la presentazione dei risultati del percorso di mappatura, la


mappa cartacea e la piattaforma digitale, attraverso lorganizzazione di un incontro
aperto ai partecipanti delle attivit sul campo, con il coinvolgimento di rappresentanti di
tutte le organizzazioni partner: importante la presenza delle istituzioni locali, e a
livello metropolitano dei soggetti finanziatori e dei collaboratori tecnici.
Organizzazione Comunicazione dellincontro a tutti i partecipanti delle attivit (previa
Comunicazione raccolta dei contatti durante le fasi precedenti) e partner: Corona
Promozione Verde, Urban Center Torino, Compagnia San Paolo, Consorzio La
Venaria, Parco Regionale La Mandria, Comune di Venaria, oltre alla
partecipazione dei collaboratori, InQubatore Qulturale, Parco
ArteVivente, FirstLife. Prenotazione sala per lo svolgimento
dellevento.

Personale collaboratore Partecipazione di 2 mediatori/assistenti (provenienti da altre


organizzazioni).

Esito /

La presentazione della mappa emozionale in realt un pretesto e un riferimento


progettuale per stimolare un confronto sulle problematicit e potenzialit del contesto
esplorato attraverso le emozioni-percezioni. Lincontro viene quindi veicolato da
questioni per suggerire e definire possibili sviluppi progettuali. Esempi di domande:
- Quali aspetti si preferiscono e quali no del paesaggio emozionale?
- Come si vuole utilizzare questa mappa?
- Quali luoghi si vorrebbe percepire e fruire in maniera diversa?
- Quali progetti si possono proporre da integrare con il programma Corona Verde e le
attivit della Reggia di Venaria?

25
Gli scenari possibili diventano molteplici. Lincontro-confronto organizzato ha quindi la
finalit di creare un primo momento di progettualit per integrare le esigenze e
prospettive dei partecipanti al progetto, dei partner e degli effeti della mappatura
emozionale. Si possono proporre progetti di trasformazione dello spazio pubblico o di
altri luoghi (riqualificazione e destinazione di spazi per la creativit, per lo sviluppo di
attivit artiginali, per lesplorazione sensoriale ecc..) oppure interventi di piccola entit
volti alla valorizzazione di alcuni valori mappati. La pubblicizzazione della mappa
rappresenta una prima azione di semplice fattibilit, attraverso la stampa e la sua
diffusione, incontri informativi e iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche affrontate.
Non intenzione a questo punto definire progetti specifici ma ipotetici da realizzare a
Venaria; pu invece essere utile conoscere alcuni esempi di progetti post-mappatura e
descriverli come stimolo allinterno di questa ricerca-progetto:
P-Stories - Pisticci Citt Narrante, un progetto di storytelling urbano (auto-narrazione
territoriale) che, attraverso una mappatura iniziale di conoscenze e saperi legati al
territorio, crea un mosaico digitale di racconti mettendo in connessione le persone, i
luoghi e le storie del territorio attraverso un processo di co-creazione con la comunit
di pisticcesi in loco e con quelli che vivono fuori. In questo contesto si sono svolti i
radio-walkshow di Urban Experience, passeggiate-conversazioni nomadi che hanno
raccolto frammenti di storie durante lesplorazione dei rioni.
Ventanas a Tetun (Madrid), un progetto di recupero della memoria collettiva
attraverso la partecipazione cittadina, realizzato mediante installazioni diffuse nel
paesaggio urbano. Attraverso interviste, incontri negli spazi pubblici ed esplorazioni
collettive del quartiere, la sua curatrice ha raccolto una serie di testimonianze, racconti
e storie cha hanno caratterizzato la vita del luogo, e fotografie depoca donate dagli
stessi abitanti. Le installazioni sono costituite da riproduzioni di finestre con allinterno
una fotografia depoca, un titolo e QRcode collegato ad una pagina web con le
testimonianze raccolte durante la mappatura, in forma di testi, video e altre fotografie.
La finalit quella di recuperare la memoria collettiva del quartiere e trasformarla in un
ponte tra generazioni attraverso laspetto digitale: inoltre pretende ridare significato ai
luoghi di incontro pubblico corrispondenti alle installazioni.
Rosespdia, un wiki sul patrimonio culturale e naturale di Roses (Catalogna), dove si
possono trovare elementi storici e curiosit interessanti della citt e del suo contesto
paesaggistico. Nato come un progetto di mappatura collettiva per potenziare la
segnaletica del patrimonio diffuso, si trasformato in un processo di percezione
sociale confluito nella creazione di una enciclopedia digitale locale aperta al contributo
di tutti. Alla segnalizzazione nel territorio degli elementi tangibili del patrimonio stato
associato un sistema di catalogazione emozionale di immediata fruizione.

Figura 13: nellordine i progetti P-Stories, Ventana a Tetun e Rosespdia

26
3.4. Fonti di finanziamento e stima dei costi

I possibili partner finanziatori del progetto sono stati individuati tra:


- Compagnia di San Paolo, attraverso richieste dirette di contributo o partecipando ai
bandi periodici e tematici che propone. Relazionandosi con la Compagnia San Paolo si
ipotizzano due modalit di reperimento delle fonti di finanziamento. possibile
presentare il progetto in sinergia con gli altri partner da coinvolgere (Corona Verde e
singoli enti di gestione dei siti Unesco) per ottenere un contributo diretto, con
tempestiche non definibili a priori per lavvio delle attivit. Unaltra modalit quella di
partecipare al bando OPEN, con frequenza annuale, e la conseguente possibilit di
avviare il progetto nellautunno 2017 o nella primavera 2018. stato selezionato il
bando OPEN, tra le varie opportunit concorsuali offerte dalla Compagnia San Paolo,
perch gli obiettivi del bando si completano con quelli del progetto e perch si rivolge a
progetti focalizzati sul tema dellaudience engagement senza limitazione di discipline o
forme di espressione e produzione culturale.
- gli enti, organizzazioni, fondazioni che tutelano e gestiscono singolarmente e/o
congiuntamente i beni del sito seriale Unesco Residenze Sabaude, attraverso la
possibilit di presentare richieste di finanziamenti messi a disposizione dalla Legge
77/2006 Siti Unesco Italiani per misure speciali di tutela, fruizione, ricerca, diffusione
della conoscenza, accessibilit dei siti. La richiesta di questi fondi, messi a
disposizione dal Ministero, pu essere avanzata annualmente da parte di ogni sito
Unesco italiano: la possibilit di poterla presentare nel 2017 sposta leventuale avvio
del progetto alla primavera 2018.
Di seguito una stima dei costi relativi al progetto pilota di Venaria Reale.
Promozione Fase 1 Creazione pagine social e diffusione. 300
Comunicazione Fase 2 Manifesti e locandine. 100
Diffusione Fase 3 - /
Fase 4 - /
Fase 5 Inviti. Manifesti e locandine. Affitto sala. 350

Materiali Fase 1 - /
Fase 2 Stampa macro-mappa e strumenti grafici. 200
Fase 3 Stampa micro-mappe e strumenti grafici (3 classi da
25 studenti circa). 300
Fase 4 Piattaforma digitale. 800
Fase 5 Stampa mappe emozionali e strumenti grafici.
Affitto proiettore. 250

Attivit di Fase 1 Preparazione e analisi interviste e questionari.


Coordinamento Elaborazione mappa preliminare. 1.000
Fase 2 Coordinamento azioni performative (2 giornate).
Rielaborazione contenuti macro-mappa. 750
Fase 3 Presentazione nelle scuole, organizzazione giornate,
preparazione coordinamento laboratori.
Rielaborazione contenuti micro-mappe. 1.500
Fase 4 Elaborazione struttura e contenuti mappa
emozionale e piattaforma.
Elaborazione video del progetto. 2.500
Fase 5 Coordinamento incontro. 200

Personale Fase 1 - /
collaboratore Fase 2 2 assistenti per 2 giornate complete. 600
Fase 3 3 assistenti per 3 giornate complete. 1.350
Fase 4 3 assistenti per 2 giornate di lavoro. 900
Fase 5 2 assistenti per una giornata. 300

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Rimborsi Fase 1 / 100
Altro Fase 2 Pasti. 100
Fase 3 Pranzo al sacco (25 studenti, insegnanti e assistenti)
per 3 giornate. 500
Fase 4 Pasti. 150
Fase 5 Buffet. 350
Complessivi Viaggi per coordinamento e collaboratori. 600

Sviluppo Stampa mappe emozionali (300 unit) e diffusione.


progetto Incontri di presentazione. 2.000

15.200

Il progetto di mappatura emozionale complessivo prevede lo svolgimento del


medesimo percorso per gli ulteriori 3 contesti individuati (Castello di Rivoli, Castello di
Moncalieri e Castello del Valentino), nel quale vengono ammessi cambiamenti in base
a variabili relative alla partecipazione, al coinvolgimento di organizzazioni e alla
diffusione delle mappe. La voce dei costi riferita alla progettazione della piattaforma
pu essere in questo caso eliminata, rimanendo comunque relativamente ininfluente
rispetto alla stima complessiva. Infine, le risorse necessarie per lo svolgimento del
progetto complessivo diffuso sono di circa 60.000 .

3.5. Cronoprogramma

Anche in questo paragrafo si fa riferimento allo svolgimento del progetto pilota di


Venaria Reale. Una opzione, che si ritiene prioritaria e pi interessante per poter
stimolare anche un confronto continuo dal punto di vista della ricerca e degli sviluppi,
di svolgere parallelamente i progetti negli altri contesti. Una seconda opzione, in base
alle risorse economiche intercettate, invece quella di sviluppare i progetti in periodi
successivi. Di seguito la tabella del cronoprogramma, ipotizzando lavvio delle attivit in
aprile, 2017 o 2018 a seconda dellesito delle attivit di comunicazione del progetto e
coordinamento con i vari partner istituzionali, logistici e finanziatori.

28
CONCLUSIONI

Il progetto (pilota) si distingue da altre esperienze di mappatura emozionale perch si


struttura in un percorso in cui le varie fasi permettono di confrontarsi sia con chi
gestisce i luoghi, con chi li visita e li vive momentaneamente, e con chi li fruisce
quotidianamente: in tutte le fasi la componente ludica presente e associata al campo
delle emozioni, come nuovo punto di vista esplorativo. La mappa cos elaborata vuole
diventare uno strumento di collegamento tra le percezioni di una comunit e le
prospettive progettuali di istituzioni operanti nel territorio: lultima fase del progetto
rappresenta infatti uno dei principali obiettivi dellidea. Ma non stata volutamente
approfondita perch i fattori che ne determinano gli sviluppi dipendono da troppe
variabili, tra cui la capacit di creare una rete di interesse, la variet delle relazioni
emozioni-luoghi personali e collettive, le necessit e ambizioni che nascono da queste
relazioni. Con questo piccolo progetto si mettono in gioco molteplici risorse,
consegnando alle emozioni e alla percezione un ruolo che non viene normalmente
considerato, ovvero la possibilit di essere alla base della presa di decisioni per la
conoscenza e trasformazione del paesaggio.
Per concludere, si vuole mostrare un esempio di come pu prendere forma il risultato
della prima parte di questo percorso: la Mappa Emozionale del Lago di Bracciano
(unico caso trovato in Italia specificatamente legato alla relazione paesaggio-emozioni)
un progetto di educazione ambientale che riscopre i luoghi localmente conosciuti
partendo dalle emozioni che suscitano nei bambini di alcune scuole elementari. La
mappa diventata uno strumento di promozione locale e turistica, utilizzata anche dal
Parco Regionale, per raccontare attraverso le emozioni, il contatto corporeo e la
multisensorialit i vari aspetti del paesaggio, associando ai luoghi possibili attivit
ricreative.

Figura 14: Mappa Emozionale del Lago di Bracciano

29
Bibliografia

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Mondadori editore, 2006
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Le Breton D., El sabor del mundo. Una antropologia de los sentidos, Nueva Vision
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Morelli U., Mente e paesaggio. Una teoria della vivibilit, Bollati Boringhieri, 2011
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Sitografia

Mappe
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FirstLife, Social network civico Torino - www.firstlife.org/
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www.intangiblesearch.eu/home_page.php
Kate McLean, Sensory Maps - www.sensorymaps.com/
MappiNa, Mappa alternativa delle citt di Napoli - www.mappi-na.it/
Pop Hub, Spazi persone network - http://www.pophub.it/
Urban Experience, Roma - www.urbanexperience.it/

Torino e Venaria, Soggetti


Compagnia di San Paolo - www.compagniadisanpaolo.it/ita
Consorzio La Venaria Reale - www.lavenaria.it/web/
Corona Verde - www.regione.piemonte.it/ambiente/coronaverde/
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte -
www.piemonte.beniculturali.it/index.php/it/
InQubatore Qulturale - www.inqubatorequlturalecoronaverde.it/
Parco Arte Vivente - www.parcoartevivente.it/
Parco Regionale La Mandria - www.parchireali.gov.it/parco.mandria/index.php
Urban Center metropolitanoTorino - www.urbancenter.to.it/

Altro
Luoghi del Cuore, FAI www.iluoghidelcuore.it/
Luoghi di Valore, progetto della Fondazione Benetton Studi Ricerche -
www.fbsr.it/paesaggio/luoghi-di-valore/
Playable City - www.playablecity.com/
P-Stories, Pisticci citt narrante - www.pstories.it/
Rosespdia, Enciclopdia participativa del patrimoni cultural de Roses -
www.rosespedia.cat/
Sensescapes, Laboratory for the senses - www.sensescapesblog.wordpress.com/
Ventanas a Tetun - www.ventanasatetuan.blogspot.com.es/

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